Messico

di Stefano Olivari
Squadra abbonata alle onorevoli eliminazioni agli ottavi di finale (i quarti raggiunti solo nelle due edizioni ospitate, 1970 e 1986, eliminato dagli azzurri e dalla Germania Ovest), il Messico sopravvissuto alla gestione Eriksson e consegnato alla buonissima minestra riscaldata Javier Aguirre potrebbe faticare nel timbrare il cartellino 2010.
Ha la sfortuna di incontrare la squadra più debole del girone, il Sudafrica, in una partita particolare come quella d'esordio. Quindi presumibilmente si giocherà tutto il 22 a Rustenburg contro l'Uruguay. Aguirre, centrocampista titolare nel 1986 (nel quarto contro la squadra di Beckenbauer fu espulso), è un amante del 4-3-3 ma le situazioni contingenti potrebbero spingerlo a cambiare idea. Visto per 90 minuti contro Inghilterra, Olanda e Italia, e per highlights contro il Gambia, il Messico ha cambiato vari moduli (per lunghi tratti si è visto anche il 4-4-2) e ha mostrato una buona capacità di andare in porta al di là dei gol segnati. L'ex grande promessa del Barcellona Giovani Dos Santos ha superato bene lo choc per la mancata convocazione del fratellino ancora blaugrana Jonathan ed è stato schierato titolare nelle due partite a cui Aguirre teneva di più (Wembley e Bruxelles), mentre si è capito che il Baggio mediatico della situazione (il 37enne Cuauhtemoc Blanco, leggermente sovrappeso) sarà solo un rincalzo. In generale il c.t. punterà sui veterani che tutti conoscono: Rafa Marquez e Ricardo Osorio in mezzo alla difesa, Carlos Salcido a sinistra, Gerardo Torrado in mezzo al campo, solo per citare i trentenni. E' logico che la differenza rispetto ad un onorevole tran tran dovranno farla i giovani: sicuro l'impiego in attacco di Javier Hernandez, felice per il permesso di lavoro inglese appena arrivato (che quindi gli consentirà di passare dal Deportivo Guadalajara al Manchester United), probabile quello in rifinitura o all'esterno di Giovani, che sembrava un quasi-Messi e quest'anno ha giocato (male) nel Galatasaray (ma è di proprietà del Tottenham). In sospeso Carlos Vela, che nell'Arsenal non è ancora veramente esploso: visto che può giocare anche largo, non ci stupiremmo di un 4-3-3 coraggioso con i tre ragazzi davanti. Se no sarà di sicuro un film già visto: nelle Sweet Sixteen e poi a casa. Il passaggio del turno a 1,97 è onesto, ma si può giocare di meglio.

8 commenti:

furio ha detto...

personalmente vedo Uruguay e Messico agli ottavi e FRancia fuori - no, non è wishful thinking, ma i cugini li vedo molto in forma 2002

Roberto Gotta ha detto...

Stefano, Messico interessante, anche se schiacciato spesso da aspettative enormi e da un seguito media (e tifosi: anche in Sudafrica saranno in numero sproporzionato rispetto a molte altre tifoserie) quasi soffocante. Io "aspetto" sempre Guardado, che 4 anni fa era il ragazzino miracolato ma ora deve dare la spinta a sinistra anche se fosse "solo" il 3° del 4-3-3. Giusto il paragone Baggio-Blanco, assente a Germania 2006 e molto condizionante anche per la lentezza, ma se trova l'attimo può fare ancora il passaggio decisivo. Molta, MOLTA curiosità per il debutto di domani.

Stefano Olivari ha detto...

In un ambiente neutrale non ci sarebbe partita, domani chissà...strano che Real Madrid e Barcellona avendolo sempre sott'occhio non abbiano mai pensato a Guardado, forse pensano che sia infortunato troppo spesso...le statistiche dicono che non segni tanto, ma a me il suo tiro sembra sempre pericolosissimo...bellissimo il gol che ha segnato all'Angola, a Houston, l'ho visto sul sito di Espn...

Roberto Gotta ha detto...

Va detta un'altra cosa: il Messico per prepararsi al Sudafrica ha scelto di giocare tre amichevoli contro squadre africane (Senegal, Angola e Gambia), con lo scopo specifico di abituarsi al modo di giocare... africano. Ma ne esiste uno? Non mi risulta... il che fa sembrare un po' una cialtronata questo approccio...

Stefano Olivari ha detto...

Dimentichi che esistono gli 'esperti di calcio africano'...un po' come se noi lo fossimo di 'calcio europeo'...

Stefano Olivari ha detto...

Abbiamo scritto 'Il Gambia', ma come ci segnala giustamente Carlo Pizzigoni si dovrebbe scrivere 'La Gambia'...il prossimo dubbio cosmico è sul Costarica...

Roberto Gotta ha detto...

Beh, sul/la (io mi sono salvato solo perché non ho usato l'articolo...) Gambia non sapevo e non è ambito di cui mi intenda, sul/la Costa Rica (che loro scrivono staccato, come è staccato Porto Rico, nella fonetizzazione di Puerto Rico) ecco: leggendo in un articolo "una aplicada Costa Rica... que no clasificó al Mundial al quedar eliminada en una repesca contra Uruguay" si deduce che sia al femminile, come forse è anche logico.

paperogha ha detto...

per analogia con la Costa d'Avorio io direi anche la Costa Rica