La classe di Sabrina

di Alvaro Delmo
Giovedì sera ci siamo seduti entusiasti davanti alla televisione attendendo la prima puntata di Mitici '80, trasmissione condotta su Italia 1 da Sabrina Salerno e (apparentemente) dedicata al decennio d'oro. Ammettiamo di essere rimasti un po' delusi dai servizi, in gran parte troppo lunghi e pedanti, con la scusa di un confronto tra ieri e oggi (quello finale con le domande sul sesso è stato il peggiore, ci sarebbe anche qualcosa da dire sui 'ragazzi' intervistati) e astutamente scollacciati (vedi la 'pupa' che doveva imitare personaggi irripetibili come Samantha Fox). Ci ha fatto invece piacere rivedere Tinì Cansino, Enzo Braschi e alcuni filmati del Drive In, nonché una sincera Lory Del Santo che ha spiegato perfettamente i meccanismi dell'immagine come veicolo promozionale. Per il resto di anni '80 c'era ben poco altro, accenni di canzoni a parte.
Detto questo, non siamo invece rimasti indifferenti alla splendida Sabrina, ancora in grande forma anche se relegata al lancio dei servizi con un copione già scritto e poco vario . La ragazza genovese è stata per noi compagna di adolescenza e non potremo mai finire di ringraziarla per la straordinaria maglietta Sexy Girl, allora (era il 1986) contenitore di cotanta meraviglia. Ma la ringraziamo anche per essersi mantenuta a un livello decoroso non solo dal punto di vista estetico (anzi oseremmo dire che oggi è addirittura ancora meglio, forse perché anche noi siamo... maturati), ma anche personale.
Dopo il grande successo internazionale di brani come Boys (con l'indimenticabile video a bordo vasca), Hot girl (e la famosa fuoriuscita alla tv spagnola), All of me, My Chico e Gringo , nonché la ormai leggendaria partecipazione a Sanremo del 1991 con Siamo donne in coppia con Jo Squillo (con tanto di incredibile due pezzi sfoggiato sul palco dell'Ariston), Sabrina non ha mai cavalcato l'onda del successo e ha evitato di rimanervi aggrappata con le unghie, centellinando le sue apparizioni e riservando tempo anche alla famiglia.
Le sue interviste sono sempre misurate e anche le mosse artistiche di questi ultimi anni mai esagerate o sopra le righe, con apparizioni anche all'estero all'insegna della semplicità. L'ultima produzione in ordine di tempo è il duetto con un'altra icona dell'epoca come la succitata Samantha Fox per una dignitosa reintepretazione in chiave dance di Call Me dei Blondie. A guardarle entrambe si conferma come la classe non è acqua soprattutto rispetto a quello che oggi passa il convento. Cosa aspettiamo? Corriamo a chiamarle.
Alvaro Delmo
(in esclusiva per Indiscreto)

32 commenti:

buran ha detto...

Non ho visto il programma, ma non ho dubbi che la Salerno possa essere ancora notevole, anzi: è del '68 e a 42 anni ha proprio l'età giusta, e forse può ancora migliorare agli occhi di chi, come me che non sono di primo pelo, è portato ad apprezzare le non più giovanissime. A patto, naturalmente, che rifugga da canotti e protesi mammarie di cui non sembrava avere bisogno. Quanto ad altre, mi meraviglio che Alvaro abbia avuto solo ora il piacere di rivedere la Del Santo, praticamente una ultrapresenzialista che ci ammannisce i suoi orendi labbroni di gomma (e il suo seno da ex-piallata) da ogni palco-osceno televisivo. Io non la reggo proprio.

john doe ha detto...

anni 80 <=> sonic youth

Stefano Olivari ha detto...

La trasmissione era comunque di rara bruttezza, una specie di 'Il peggio di Studio Aperto'...

Italo Muti ha detto...

Concordo Direttore, pochi slanci poco fosforo. Resta Sabrina, messa proprio bene e mai invasiva. Dada tracta est è lontana mille miglia. Meno male.

Italo

Tani ha detto...

Ay, ay, ay, ragazzi. Che bel risveglio il sabato mattina. Sabrina Salerno e Samantha Fox.
Quando le nostre fantasie diventavano realtà ...parlando accalorati sulla spiaggia.
Io le clonerei e li manderei come missionarie di pace in Afghanistan, Iran, Iraq...
Altro che la burqa del cazzo.

Italo Muti ha detto...

@Tani

Hey, my man, vuoi forse fare il non democratico? Ah, ah, ah, sono d'accordo, oltre alla gambe c'è di più....le tette. Il famoso ordine delle orsoline mantellate con scappellamento a destra?
Italo

vincenzo ha detto...

Completamente d'accordo con il direttore sulla bruttezza del programma, ma pur avendo vissuto qugli anni da bambino e non da persona adulta ho il sospetto che gli amarcord "revisionisti", sopratutto quelli televisivi, lascino sempre il tempo che trovino.
D'altronde quando nel 2003 riproposero per un paio di serate il meglio di Drive In io, che da bambino non volevo perdermi una puntata, alla prima puntata cambiai canale dopo pochi minuti pensando "Tutto qui"?
Meglio spararsi la serie di Yuppies, che fotografa meglio di ogni altra cosa gli anni dell'edonismo reaganiano.
E ancora, a distanza di 13 anni, non mi capacito del successo che ebbe "Anima Mia", esaltando anni orribili (Direttore dixit), che io associerò per sempre alle centinaia di vittime del terrorismo e non al coprivolante in pelliccia.
In generale far rimpiangere un certo periodo storico facendo credere che tutti fossero giovani, belli e spensierati è una grande truffa.

Stefano Olivari ha detto...

Gli anni Ottanta erano così poco ideologizzati che non hanno prodotto nemmeno in chi li ha vissuti un atteggiamento del genere 'La nostra generazione era migliore'...credo sia per questo che vengano rimpianti anche da chi adesso ha venti anni...nessuno di noi quarantenni gli romperà mai le palle con le sue illusioni giovanili e le sue delusioni senili, al di là di un sano cazzeggio su Samantha Fox e Guido Angeli...

jeremy ha detto...

Uso il mezzo privatizzato per un fine pubblico

Domani sera un'Edizione Straordinaria dell'Aperitivo Indiscreto in onore della finale del Mondiale sudafricano, assistendo insieme in uno dei meravigliosi bar dei Navigli ad Olanda-Spagna. Solito appuntamento all'edicola di Stazione Porta Genova verso le 19-19.30. Attendo conferme numerose.

rocker ha detto...

devo solo confermare quello gia' scritto, la sabrina si mantiene molto bene, e, visto che la incrocio spesso, quasi ogni domenica in pasticceria, posso solo precisare che dal vivo è ancora meglio, una splendida quarantenne con un bellissimo bambino ....... e non vedo mai suo marito ......

axel shut ha detto...

@Vincenzo: io comincio già adesso a preoccuparmi per quando faranno il revival di questi anni zero, chissà cosa ci propineranno

Álvaro Delmo ha detto...

@bura: il riferimento alla Del Santo era più che altro per le sue schiette dichiarazioni

@ItaloMuti: Sabrina messa benissimo, io le avrei dato più spazio però...

@Stefano Olivari: non voglio sapere su che cosa cazzeggieranno i quindicenni di oggi quando ne avranno quaranta... noi avevamo Samantha e Sabrina... loro invece? Le protagoniste del Grande Fratello?

furio ha detto...

chi negli anni '80 è nato, ma non ha fatto in tempo a viverli, invidia la generazione che ne è stata protagonista principalmente perchè ha fatto la bella vita lasciando il conto da pagare ad altri (cioè noi, i 25-30enni). Personalemnte quando vedo un video di Sabrina mi compaiono in sottofondo il grafico del tasso di cambio della lira che crolla e quello del debito pubblico che schizza verso l'alto

Marcosupersonic ha detto...

Ad ogni modo sarebbe da precisare che il conto non è stato ancora pagato da nessuno, visto che i giovani della generazione attuale hanno la citycar (io feci mezza adoloscenza con il Sì, quando presi lo Zip mi sentivo un riccone) telefonino ultima moda e 30 euro per uscire il sabato sera...
Comunque io non ho fatto in tempo a "viverle" al loro tempo, ma anche all'attuale le due signore sono più che rispettabili.
Drive in faceva cagare sotto dalle risate, altro che stupidaggini...certo alcune battute oggi appaiono un pò scontate, semplicistiche, ma solo perché certi modi di parlare, certi gerghi mantengono il loro senso nell'attualità. Invece mi stupiscono sempre gli stacchetti, disinibiti senza alcun nascondimento (come i cabezzoli di Sabrina)...ma nessuno si scandalizzava al tempo?

Simone ha detto...

@Furio:essendo un sacripante che negli anni Ottanta si è divertito(con i CCM e i Voivod..),non posso altro che darle ragione.
Ahinoi.

otero82 ha detto...

@marco supersonic
non generalizziamo la categoria dei giovani della generazione attuale per favore.. o almeno parla per la tua città/paese/quartiere/figlidiconoscenti..
citycar? what's this? :-)

@Alvaro
fra 30 anni quando si parlerà del decennio che sta finendo si ricorderà:
-Taricone e i suoi fratellini
-Megan Gale
-Bobo Vieri e relative veline

brrrr.....

Italo Muti ha detto...

@Otero82

e la lobby di indiscreto che, nata in ambiti sportivi, dietro impulso del Direttore fondò il gruppo di pressione Young Goldman, al fine di riclare le ingenti somme vinte con le scommesse.
Italo

otero82 ha detto...

@Italo

dove si trova il modulo di adesione?..

Krug ha detto...

Furio ed Otero; le generalizzazioni non vanno fatte nemmeno per gli anni Ottanta, non è che tutti vivessimo come nel film Yuppies o come nei programmi televisivi; probabilmente c'era maggior ottimismo di adesso, stava cadendo un muro e si pensava veramente che pace e benessere (sì, lo so, sembra uno slogan di bassa lega) fossero a portata di tutti; resta il fatto che molte famiglie tiravano la cinghia esattamente come ora, o molti le vacanze le passavano nella Pocacabana (cit.) sotto casa e non uscivano dalla cerchia cittadina se non per eventi eccezionali; verissimo che il debito pubblico italiano aumentò smisuratamente in quegli anni, parzialmente vero che la lira sbaraccò pesantemente in quegli stessi anni (il colpo "gobbo" avvenne nell'estate del 1992 e la genesi risale già ai primi Anni Settanta, a pensare che la lira nei primi Anni Sessanta vinse l'Oscar delle Monete pare di sognare). Indubbiamente a rivisitarli ora quegli anni per diversi motivi fanno salire una certa rabbia ed un certo fastidio però lasciateceli ricordare per quello che sono stati per noi, gli anni della nostra fanciullezza e/o nostra giovinezza e per questo per noi comunque splendidi... Sì, non c'è che dire, stiamo invecchiando...

Krug ha detto...

"Gli anni Ottanta erano così poco ideologizzati che non hanno prodotto nemmeno in chi li ha vissuti un atteggiamento del genere 'La nostra generazione era migliore'"

No, anche perchè fra genitori nati durante il periodo bellico o subito dopo e professori sessantottini, praticamente da quando siamo nati ci è stato rinfacciato quanto eravamo fortunati e quanto eravamo vuoti e poco impegnati da quelli stessi che ora si rincoglioniscono a guardare da baby-pensionati (infermieri in pensione a 35 anni, molti altri in pensione a 45 anni...) il "programma dei pacchi" (che fra l'altro è meno peggio di tanti altri) e da quelli che "bisogna andare avanti perchè c'è da finire il programma"... Così, giusto per non generalizzare e banalizzare il tutto...

axel shut ha detto...

più che di ottimismo, per gli anni 80 userei la definizione che Lester Bangs diede dell'heavy metal, cioè "un treno che va a tutta velocità verso il nulla" (cito a memoria, mi scusino i filologi)

Italo Muti ha detto...

@Krug

mi passi te la katana, please?
92, colpo gobbo del panfilo, Soros and company misero la liretta a sedere dietro precisi ordini, mentre gli dei si sedevano alla tavola imbandita.
Il bello è che avevano a loro favore anche alte cariche, molto mediocri.
Italo

Nick ha detto...

marco, tu però salti una generazione.
Io sono tra quelli descritti da furio, ma a 15 anni non andavo certo in giro in citycar nè tantomeno con il telefonino all'ultima moda.
Con il Phantom e il Nokia 5110 eri già un gran figo...

Dane ha detto...

Bellissimi ricordi, per quanto io reputi tutt'ora gli anni 80 uno dei decenni più stupidi della Storia dell'Umanità (che non significa uno dei peggiori: gli anni 70 non sono stati frivoli ma altrettanto demenziali sì...).
Io all'epoca ero del partito per Samantha Fox anche se oggi preferisco Sabrina, che è un ottimo esempio di quando una donna sia più affascinante da quarantenne che da giovane... ;-)

p.s.: certo che rivedere con l'occhio di oggi certi videoclip vien tenerezza: ma chi li montava, un geometra?!... :-D

Simone ha detto...

Gli Ottanta per i giovani sono stati l'ultimo decennio tribale:se oggi tutti sognano di fare le stesse cose (grazie Mtv..),a quel tempo si coltivavano la diversità,l'originalità come valori.
La massificazione,se c'era,non aveva ancora occupato il chiacchericcio della maggioranza rumorosa.
Sono stati anche anni figli dei Settanta negli atteggiamenti sociali ed economici:era diversa la copertina del disco,i colori,ma non la musica.
Si sperimentò quasi come nel decennio precedente:semplicemente si capì che certi paradisi promessi(la droga,l'ideologia politica)erano artificiali.
Dominava una comunicazione (cartacea più che televisiva)bipolare:le riviste avevano sulla cover una pornostar,poi all'interno c'era un articolo sulla minimal music di Glass e Reich;(r)esistevano i periodici di satira velenosissima e parecchio pop.
Nessuno leggeva sui quotidiani di certi fermenti culturali,però(se eri sveglio)li potevi vivere in diretta.
Dal mio punto di vista,la genialità degli Ottanta è rappresentata da "Videodrome" di Cronenberg:la nuova carne,mentre sto digitando su una tastiera collegata a una rete di comunicazione planetaria,si era già manifestata.

I Settanta,da bambino,sono stati meravigliosi:malgrado l'eroina che circolava ovunque,la politicizzazione imperante,la crisi energetica.
Si giocava sempre:in bici,a pallone,a basket,con i sassi e i bastoni.
Ci si graffiava cadendo,facendo a botte,ma nessuno chiamava in causa gli adulti:la colpa degli altri non esisteva.
I bimbi grassi erano una rarità.
Si andava a scuola da soli,a piedi,e i maestri avevano sempre ragione.
Esistevano alunni con problemi di comprensione e di disciplina e venivano bocciati senza esitazione.
I genitori dicevano quasi sempre no.
I regali,al di fuori del Natale e del compleanno,non esistevano:come anche i soldi...
Non ti proteggevano se facevi una cretinata,anzi ti punivano:capivi che esisteva una legge,una moralità condivisa,e ti ci dovevi adeguare in fretta.
Guardavamo pochissima televisione.
Eravamo veramente liberi perchè nessuno era terrorizzato dall'idea di crescere un marmocchio.
Le aziende e i media non avevano ancora convinto i genitori all'imprescindibilità delle bottiglie di acqua minerale in plastica,dei cellulari per controllare meglio la prole,delle auto spaziose per la famiglia,dei corsi inutili ma strapagati,del technicolor come luogo della vita da imitare.
Bla,bla,bla,bla.

Leo ha detto...

Nick il telefonino a 15 ANNI? Ma se a quei tempi non entravano manco nelle tasche dei pantaloni militari...

Per il resto sposo del tutto il commento di Furio, aggiungendo che la nostra (25-30enni) è solo e soltanto sana invidia verso i 35-40enni di oggi. Io mi ricordo che i nostri genitori avevano il doppio dei soldi in tasca, si andava a sciare d'inverno e due mesi al mare d'estate. E con 100 lire giocavi al gioco della pallina: mitico!!!

transumante ha detto...

Eh si', che belli gli anni '80 senza ideologie. Tira la corda, tira, che alla fine ti ritrovi con la valletta ministro. Ma senza ipocrisia eh...

Leo: sono nella fascia 25-30 e non invidio nulla dei 40 enni. Fossi nato 15 anni prima avrei avuto molte piu' difficolta' a fare quel che mi piace e a coltivare le mie attitudini, oltre che a faticare molto di piu' nel mio lavoro (con un click trovo un'informazione che mi sarebbe costata un'ora di ricerche in biblioteca). Semmai invidio chi ha 15 anni di meno

La tecnologia ha dato delle possibilita' grandiose, non e' colpa sua se gli uomini sono sempre gli stessi pirla (in qualunque decennio siano nati)

Simone: e io mi chiedo perche' i bambini fisicamente ed emotivamente sani degli anni 60'/'70 formino adesso una classe dirigente marcia.

Quei bambini sono stati educati all'illusione che quello stile di vita, la crescita esponenziale dei consumi, fosse possibile e auspicabile. E adesso che hanno scoperto che non e' cosi' non sanno che pesci pigliare.

Simone ha detto...

@Transumante:la classe dirigente(digerente)della mia generazione dove la vedi?
L'altro dì c'era Flavio Carboni(78 anni)in prima pagina:siamo alla mummificazione del personale delinquenziale degli Ottanta,dall'allenatore dell'Edilnord in poi.

La tecnologia ha trasformato il mondo in un'illusione radicale.
Il confronto delle idee che permette il web(quando esistono..)è importantissimo,ma l'overload di tutto è evidente:non c'è il tempo per rielaborare le presunte informazioni.
In questa maniera il superfluo diventa essenziale e uccide la realtà.
La conversazione,grazie a questi mezzi,verte sull'annuncio in diretta di James a Espn o su Lapo Elkann che cattura un pallone allo Staples:il gioco del basket,quel curioso balletto agonistico di quaranta(otto)minuti,diventa irrilevante.
Ed è così ovunque.
Conosco dozzine di persone che hanno scaricato(verbo insidioso..) migliaia di film e di album:se approfondisci nel merito,hanno visto male ed ascoltato peggio tutta quella massa di stimoli artistici.
Noi siamo analogici,per fortuna.

Chi ha sviluppato un pensiero autoctono(o presunto tale..)è favorito dalla digitalizzazione del mondo.
Però sarà anche alienato dalla massificazione imperante.
Questo per dire che il sistema è lo stesso dal dopoguerra e oltre:è semplicemente cambiata la velocità di applicazione e trasformazione dello stesso.
Ma quel particolare fa tutta la differenza del mondo:per riempire qualcosa c'è bisogno del vuoto.

Vabbè,il discorso perfetto da snocciolare su un post dedicato alla Salerno...

Nick ha detto...

@Leo, credo che ci passiamo 2-3 anni decisivi! :)

@Simone, hai dimenticato la cosa più importante: rosso di sera bel tempo si spera.

buran ha detto...

Ognuno vede le cose attraverso il filtro del suo vissuto. Io che sono del '55 ho vissuto appieno i 60, da bambino e poi da adolescente informato e intellettualmente precoce , poi i 70 e anche gli 80 che non mi sono parsi così malaccio come si vuol far credere. Da certe descrizioni sembra che all'ora X, la mezzanotte del 31-12-79, tutti i "giovani" abbiano smesso di sparare e di fare i cortei e siano andati a ballare la disco-dance e a vedere Drive-in. Non era così prima ,cioè l'impegno politico, anche radicale, per la maggioranza dei praticanti non era rappresentato dalle pistolettate (anche se ci sono state eccome) ma è continuato anche dopo e così la musica degli anni 80 si ricollega ai filoni del decennio precedente e li sviluppa. Sinceramente, per quanto mi riguarda, la Salerno era un paio di belle tette e la Fox una biondina niente male, ma tanti, come me, hanno seguito altri interessi in campo musicale. Proprio il periodo a cavallo fra i 70 e gli 80, fra l'altro, è stato particolarmente fecondo...

Simone ha detto...

@Buran:oui.
Infatti gli Ottanta sono cominciati con un avvertimento.
Il 2 Agosto 1980.
E ha funzionato,ahinoi.

I movimenti artistici sono stati eccellenti,quasi come quelli del decennio precedente.

otero82 ha detto...

senza offese per nessuno..
ma sta sabrina vestita in quel modo che ammicca prima della pubblicita con "ottanta voglia di te" mi sembra ridicola..