di Stefano Olivari
Andando a Miami e annunciandolo in quel modo grottesco LeBron James forse si infilerà al dito qualche anello (forse) ma ha rinunciato a soli 25 anni a concorrere al peraltro inesistente titolo di migliore di tutti i tempi. Vincere da pari grado di Wade sarebbe un'altra cosa che farlo da leader di una squadra forte ma con un allenatore non particolarmente versato per i giochi d'attacco (infatti Brown sarebbe stato cacciato a prescindere). Non consideriamo Bosh, per il quale vale il teorema Cucinotta: a forza di sentir dire che è un'attrice la definiamo tutti attrice, così come l'ex Raptor è ormai per definizione una stella. LeBron rimane comunque un grandissimo trend setter, anche se la concentrazione di campioni (i vari Big Three, Fab Four, eccetera sono esistiti in varie epoche) non l'ha inventata lui.
Di sicuro è per la NBA preoccupante che ci sia ormai una fascia di giocatori che rinuncia a grandi offerte, tecniche e finanziarie, di piazze relativamente piccole per andare a cercare visibilità dove la visibilità c'è. Questa riflessione di rara profondità ci è venuta in mente leggendo poco fa di Matt Barnes ai Lakers, per un ingaggio di 1,8 milioni di dollari a stagione. Ma come, proprio nella stagione in cui tanti giocatori medi riescono a spuntare contratti assurdi un free agent (aveva un biennale, ma con possibilità di uscita) del valore di Barnes si accontenta di una cifra da Europa di fascia medio-alta? Quasi la cifra guadagnata l'ultimo anno ai Magic, va detto, ma con la prospettiva di firmare a 30 anni il contratto della vita. Le offerte non mancavano, la migliore quella dei Raptors sui 4 milioni e rotti l'anno, ma la tentazione di vincere facile e di integrare l'ingaggio con l'indotto di Los Angeles (Barnes fra l'altro ha fatto 4 anni a UCLA) è stata troppo forte. Niente di male dal punto di vista etico, molto di male per la NBA che ha sempre cercato uomini simbolo e non concentrazioni di campioni. Pensando anche a cosa sta accadendo mentre stiamo scrivendo queste righe intorno a Chris Paul (i Knicks sono disponibili a dare praticamente qualunque giocatore tranne Stoudemire: per la serie 'due anni buttati via'), quanti anni di carriera John Wall avrà voglia di buttare nei Wizards? Detto questo, dal continente dei passaporti bulgari e macedoni low cost non vediamo l'ora che tutto cominci: garasette di finale è già troppo lontana.
13 commenti:
Barnes è uscito da un contratto più basso del suo valore per firmare con una big. Siccome non sono arrivati i soldi che voleva ha aspettato fino ad accettare i Raptors. Purtroppo per motivi di salary cap l'accordo è saltato e a quel punto si è accordato con i Lakers; ma fino all'ultimo aspettava un offerta più consistente dai Cavs. Spettacolo il paragone della Cucinotta. Grande direttore!
Fantastico Stefano.
Io sono felicissimo di questa notizia perche' sono tifoso dei Lakers, e perche' nella mia prima vita alla UCLA ero anche diventato amico di Matt Barnes, un ragazzo veramente tranquillo e alla mano...
Era una squadra che mi pare arrivo' nelle sweet sixteen ed aveva anche Kapono e Dan Gadzuric che hanno sono poi finiti in NBA.
Sulla Cucinotta il Direttore e' stato impeccabile, ma ci sono esempi di vip-non-vip molto piu' interessanti..
Sulla NBA e' evidente che nessun sistema e' perfetto, d'altra parte il sogno di Stefano e' un Empoli che abbia le stesse possibilita' di vincere la Champions del Barcelona, peccato che il Barcelona ha decine di migliaia di tifosi in tutto il mondo e l'Empoli no. Portland, Memphis o Oklahoma City non avranno mai l'appeal di NY, LA o Chicago e a meno di congiunzioni astrali non avranno mai la possibilita' di vincere un titolo perche' nessuno vorra' mai giocarci, avendo un'altra opportunita' di livello uguale o leggermente inferiore.
Chiedo pero' agli esperti di basket se Barnes e' un'acquisto adatto per i Lakers alla luce delle cessioni di Brown e Farmar che sono due guardie...
Grande ricordo...con gli occhi di oggi una buonissima squadra...oltre a Kapono e Gadzuric, mi piaceva tantissimo il bambino Dijon Thompson...nella NBA ha fatto poco, adesso gioca in Israele...
Yes,purtroppo la tendenza è quella di una Sternville a due,addirittura tre,velocità.
E' il motivo per il quale,alla fine di questa stagione,si rende necessario l'hard cap e altre regole.
Se per instaurarlo ci vorrà un'altra serrata,ben venga il lockout...
Sulla scena europea,leggendo delle ultime acquisizoni tra Eurolega e Serie A,stendiamo un velo pietoso.
@Carloblacksun:penso sia una grande mossa di mercato.
Il sistema jacksoniano necessita di giocatori poliedrici e l'ex Bruins potrebbe colmare perfettamente le(poche)lacune dei gialloviola.
Ha un buon tiro da tre,vede il gioco e difende su almeno tre razze di attaccanti.
Simone, si tratterebbe quindi di un simil-Ariza giusto?
Quando lo vedevo dal vivo alla UCLA aveva un'ottima penetrazione ma gli avversari erano i centri della Pac-10 oppure guardia dalla marcatura loffa tipo Casey Jacobsen o il gia' allora bruttissimo Josh Childress...
X Stefano, Thompson non era male, ma era un freshmen allora e aveva pochi minuti...
@Carloblacksun:nell'idea jacksoniana,i cosiddetti piccoli sono il male minore.
Per muoversi all'interno del triangolo,l'ideale è l'atleta sopra i due metri e dalle chele lunghe.
La versione migliore,i Bulls del secondo threepeat,schieravano come giocatori più bassi(sic)Jordan e Harper(entrambi sull'1 e 98..).
Barnes è un buon all around,fa discretamente tutto ed è un gran difensore nell'uno contro uno.
E' un Ariza meno fluido offensivamente,ma più "tignoso" dalla parte del campo dove si decidono le partite...
per me si possono evitare sette mesi di partite e giocare le finals
L'unica speranza per le franchigie minori e' avere culo al draft e una dirigenza abile. Vedi San antonio, che certo non e' una grande citta'. Adesso c'e' Oklahoma, per me seconda/terza forza a ovest, sacramento con un grande asse play-pivot, portland se oden si riprende. Certo, devono prendere il numero e aspettare due/tre anni
Grande direttore, in forma smagliante, quasi da aperitivo.
Per la palma da migliore, bisogna puntare alla gloria, il cash arriva di riflesso. In questo caso non ci siamo.
Magic e Jordan sono su un altro livello, invenzione ex-novo di basketball.
La sua visione di possibile vincente dovunque è utopica in sternville (Simone cit.), ahimè, i Bucks di Lew Alcindor, tanto per esemplificare.
Manca pathos e poesia, sarà per quello che ho smesso di tifare con la fine della magia dello showtime.
Italo
Leggo che i Lakers hanno comprato anche Steve Blake e Theo Ratliff...
Sono giocatori di livello oppure no? Simone ti sembrano dei buoni complementi?
@Carloblacksun:Ratliff,prima di mille infortuni,era uno dei migliori difensori nell'area pitturata.
Blake è un playmaker di buon livello.
Sulla carta,questi Lakers sono superiori a quelli del 2010,più profondi e con maggiore esperienza.
da schiantare il paragone Cucinotta-Bosh...
Forse non tutta la RS è da buttare, una decina di partite, quando si affrontano le big sono da vedere, per il resto concordo di andare subito ai Play Off
Non concordo con chi dice che vincono sempre le stesse.
Magari proprio l'Empoli non vincerà il campionato, ma nell'NBA la chance ce l'hanno moltissime squadre.
Cosa era Chicago prima di Jordan? e cosa è tornata ad essere senza di Lui?
Minesota ha avuto anni in cui con KG poteva ambire a stare tra le prime..mi ricordo di giri in finale per Phila, NJ, Houston, Utah
Boston, nonostante fosse Boston fino a quando con abilità non è riuscita a ricostruire la squadra è stata in fondo...
Ve lo immaginate in Italia, sponda calcio, le 4 cosiddette grandi (Milan, Inter, Juve, Roma) in fondo alla classifica???
Bosh Cucinotta paragone dell'anno! Anche perchè la Cucinotta è meglio, secondo me è oltre la doppia doppia fissa :-) (regular season eh... per i playoff sempre meglio la Signora Parker).
Ho letto da poco una dichiarazione di Magic: "da quando sono entrato in NBA la mia unica missione era battere Larry".
LeBron vale zero rispetto a questo tipo di campioni. Detto questo, a parte il mercato delle città, io penso che la NBA sia sempre valida, dà una possibilità a tutte, se si azzecca il draft o si ha pazienza (Cleveland è un'eccezione storica ormai).
Solo contando le finaliste di conference dal 2000 al 2010, direi che abbiamo una quindicina di squadre, cioè meta della Lega... pensate a una Serie A nella quale davvero metà delle squadre negli ultimi dieci anni si sia giocata lo scudetto nelle ultime giornate...
Barnes è perfetto per i Lakers, gli serviva un difensore abbastanza completo, non riuscendo con Bell era la scelta obbligata. E penso che rimangano i più forti.
Houston giri di finale???
Transu chi h Sacramento come pivot... D'accordo su Evans combo esagerata.
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