di Libeccio
Le nuove ambizioni di Delneri, lo scudetto del 2006, gli inizi di Mourinho, il perché di Balotelli, Barbara in campo, la fine di Totti e Del Piero, la Roma di transizione.
1. Qualcuno del vertice Juventus deve aver tirato le orecchie a Delneri per le rinunciatarie dichiarazioni di qualche giorno fa in base alle quali i bianconeri non potevano avere grandi ambizioni. “Non ci poniamo limiti”, sono le ultime rilasciate sotto l’invito garbato di correggere oppure togliersi di mezzo. E infatti la Juve subito largheggia a Udine dimostrando almeno un impegno e una concentrazione figlia dei tempi migliori. Basta così poco?
2. A proposito di Juve, leggiamo di 80 telefonate che i suoi legali avrebbero isolato dal contesto delle intercettazioni di calciopoli per offrirle ai magistrati ai fini di togliere all’Inter lo scudetto 2006 (quello assegnato manu militari). L’impressione che tale iniziativa suscita, al di là degli aspetti processuali, è che il management della Juventus, non sapendo più che fare relativamente alla parte sportiva, voglia lanciare un po' di fumo negli occhi dei suoi tifosi per rendere più sopportabile la sua uscita di scena dal calcio che conta. Con il piccolo dettaglio che in nessun caso quel titolo tornerebbe bianconero: se c'è un taroccatore lo scudetto va al secondo classificato, se ce ne sono quaranta dovrebbe andare al quarantunesimo.
3. Così come l’interista medio si era invaghito di Josè Mourinho come mai gli era successo nella storia non proprio breve degli allenatori dell’Inter, il medesimo (e forse inesistente) interista medio ora fatica ad entrare in sintonia con Rafa Benitez. Nonostante la situazione di classifica sia tutt’altro che negativa, il tifoso nerazzurro stenta a riconoscere la squadra dopo la scorsa pirotecnica stagione. Con Mou il tifoso dell’Inter cominciava a vincere attraverso il sistema mediatico prima ancora che la gara si giocasse, durante la gara per come la squadra seguiva l’allenatore e per come l’allenatore era una presenza travolgente a sostegno della squadra, dopo la gara per come catalizzava ogni attenzione e per i giorni successivi in cui venivano forniti al tifoso un corredo di spunti da “rovesciare” sugli avversari storici o del momento in termini di battute e sfottò. Un tripudio insistito che comincia a mancare moltissimo a tutto il popolo interista. E Rafa Benitez certo non aiuta: Benitez sta in panca come un impiegato della Asl sta dietro uno sportello: in modo (almeno apparentemente) del tutto disinteressato. Sembra che quello che accade in campo non lo riguardi e che i giocatori possano fare da soli senza che lui debba interessarsene troppo. Alla stampa poi dice il minimo, proprio se non può farne a meno. Eppure occorre prendere atto che il mite spagnolo è il presente e Mou il passato per quanto travolgente. E ricordare gli inizi di Mourinho all'Inter, con il gioco che sembrava la brutta copia di quello di Mancini.
4. Mario Balotelli è una testa calda, un combina guai, un immaturo, uno sfasciamacchine, un provocatore. Ma Mario Balotelli è anche un grande attaccante, di cui in Italia sentiremo la mancanza per quello che riusciva sempre a far vedere in campo. Mario Balotelli piegava le partite a vantaggio dell’Inter quasi ogni volta che veniva messo in campo, al di là dei gol segnati: nella peggiore delle ipotesi allargava il campo e costringeva gli avversari a preoccuparsi. Dopo la sua partenza, non sarebbe stato opportuno per Moratti prendere almeno una punta importante che potesse giocare come apriscatole? In Italia ne sentiremo comunque sì la mancanza, ma fino a giugno quando a Mancini esonerato dal Manchester City potrà andare al Milan. Sceicco permettendo.
5. Barbara Berlusconi si è detta pronta a scendere in campo per il Milan. “Non mi tiro indietro neanche per le cose più difficili”, ha aggiunto. La discesa in campo in genere viene minacciata qualora lo scenario che si ha davanti si prefiguri come apocalittico. Nulla del genere ci pare avvenga nel Milan dove l’arrivo di Ibra ha riaperto vecchi appetiti e lanciato antiche sfide per il primato. Quale dunque il senso di una dichiarazione del genere? Altra cosa: quanti di noi avrebbero lo stesso strabiliante coraggio? Insomma, beghe interne di famiglia con i giornalisti sportivi usati al solito come ottusi megafoni.
6. Totti e Del Piero uniti nella capacità di condizionare le rispettive scelte societarie nonostante una brillantezza e una capacità di incidere nei risultati delle due squadre da tempo esaurite? Sembra proprio che le cose stiano andando così. La cessione di Diego e i 'sintomi influenzali' comparsi dopo le sostituzioni di Ranieri dicono che due epoche stanno finendo, nella Roma il discorso vale in tutti i sensi (anzi, Sensi).
7. Nella Roma è in atto un passaggio epocale che in pochi hanno rilevato. E’ finita l’epoca della famiglia Sensi e di una conduzione della squadra di tipo appunto familiare, diversa da quella di Berlusconi e Moratti solo per i soldi a disposizione. Unicredit in attesa di definire il quadro della cessione della società intende entrare nella gestione in modo sempre più marcato, di fatto esautorando Rosella Sensi che diventa sempre più residuale insieme al management di sua lontana e recente emanazione. Bisogna distinguere l’asse Conti-Pradè-Ranieri, storicamente vicino alla vecchia proprietà, da Montali che invece ritiene di potersi ritagliare un ruolo anche con i nuovi entranti ed in tal senso sta lavorando. Anche Totti sembra in procinto di essere messo da parte se la cessione della Roma dovesse prendere corpo, almeno stando ai pettegolezzi bancari (poi vogliamo vedere chi nella realtà metterà la faccia per l'accantonamento del capitano). Il risultato è che è altissimo il nervosismo nella squadra e che i risultati ne stanno risentendo nonostante l’assetto tecnico sia rimasto lo stesso dell’anno scorso arricchito dagli acquisti di Simplicio, Adriano e Borriello. In passato tali situazioni erano servite per fare muro contro tutti. Ora, al volgere di una nuova era, sono invece scosse telluriche che dividono e disorientano perché in vacanza di autorità ognuno perde gli stimoli, i riferimenti e le motivazioni.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)
219 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 219 di 219Nick se Moratti scrive la sua letterina a Palazzi di rinuncia alla prescrizione, qui lo dico e qui lo affermo, mi taccio Cassazione natural durante.
"gli interisti esultano ma tra quakche lustro l'inter del triplete sarà ancora ricordata per aver vinto grazie a una calciopoli dimezzata e il milan di sacchi la squadra più forte degli ultimi 100 anni, magari dopo il grande Toro se rientrerà nei 100 anni"
beh, capisco il punto di vista dei compagni di merende (calciopoli soprattutto decisiva nella vittoria in CL), ma, magari, tra qualche lustro, si dirà di una grandissima squadra alla quale un sistema corrotto ha impedito, per un decennio, di vincere ancora di più...
Mario, aspettiamo che la Juve scriva la sua sul ne bis in idem.
Tanto ora sappiamo che lo facevano tutti, no?
Ho postato un commento direi pacato e civile sulla questione calciopoli (collegato a quello successivo che ho ovviamente cancellato) che è comparso per qualche secondo per poi sparire misteriosamente. C'è una censura qui dentro ?
@straw61 tra qualche lustro qualcuno si ricorderà delle parole di un componente di quel sistema corrotto:
"io ho gestito l'inter.
ma loro non c'avevano squadra e hanno perso.
Innoce' io nun fo' miha i' centravanti, io devo designa' li arbitri"
@Nick la fine del discorso è che sono tutti bravi a fare i ricchioni col cùlo degli altri.
A chiedere giustizia e sanzioni esemplari per poi dopo 4 anni glorificarsi di impunità e triplete.
in fondo non siete tanto diversi dagli juventinimoggiani che tanto biasimate, va là.
@urca Mario, credibilissime...come se lo schemino "designatore che prende per il culo l'Inter" non fosse chiaro anche ai sassi...
la fine del discorso è che sono tutti bravi a fare i ricchioni col cùlo degli altri
Bravo.
Tipo quelli che
"Moratti deve rinunciare alla prescrizione"
salvo che
"per noi ne bis in idem".
Tipo quelli che
"oggi è calcio-wrestling"
salvo che
"non ci sono intercettazioni fra il 1994 e il 2004".
Siamo assolutamente d'accordo.
La conclusione, si diceva.
La conclusione è che son tutti froci col culo degli altri.
E che la propria squadra è sempre innocente.
E questo, 5 anni dopo, ha un po' rotto i coglioni.
E basta, no?
"Ho postato un commento direi pacato e civile sulla questione calciopoli (collegato a quello successivo che ho ovviamente cancellato) che è comparso per qualche secondo per poi sparire misteriosamente. C'è una censura qui dentro ? "
No Arturo, è Blogger che da alcune settimane va alla cazzo... ;-)
"magari, tra qualche lustro, si dirà di una grandissima squadra alla quale un sistema corrotto ha impedito, per un decennio, di vincere ancora di più..."
Straw, abbi pazienza ma nel frattempo saran cambiati anche un po' le circostanze e gli avversari oltre che alle designazioni arbitrali, o no?!... ;-)
"La conclusione, si diceva.
La conclusione è che son tutti froci col culo degli altri.
E che la propria squadra è sempre innocente.
E questo, 5 anni dopo, ha un po' rotto i coglioni.
E basta, no?"
Parole sante!...
p.s.: tanto per restare in tema, stasera al lavoro mi son beccato una discussione su Calciopoli (guarda caso...ma le partite giocate non le guarda più nessuno?!) milanista che sosteneva che "se Meani prendeva certe iniziative, Galliani non poteva mica controllarlo!..."
Non ci crederete ma non ho avuto la forza di intervenire.......
le conclusione è una sola:
I M P A Z Z I R E
dai che ora vi fate il nuovo stadio e torna moggi e mette tutto a posto.
I M P A Z Z I R E
Straw "compagni di merende"? Ho smesso di essere anche compagno, figurati un pò.
A dare dello strisciato a me mi par tu voglia prendermi in giro, come voi dite facevano i disegnatori quando, come tutti, andavate a chiedere loro favori.
Comunque a proposito di compagni di merende:
http://dailymotion.virgilio.it/video/x2rq9s_il-compagno-di-merende_fun
Meraviglioso Cecco, io mi son comprato il DVD di BluNotte solo per il suo sfogo finale!... :-D
"Viva il Duce, viva il lavoro, viva la libertà!...Ritorneremo!..."
"Portatelo fuori, via...." :-DDD
ODDIO LE LACRIMEEEEE!!!!!!..... :-DDDDDD
<< Compagni di merende Begins >>
-Sig. vanni che lavoro fa lei?-
-Io sono stato a far delle merende con il pacciani-
-No no scusi, un attimo..-
......
E dice, dire, che questi hanno terrorizzato Firenze e provincia per due decenni...
Il pacciani comunque era un'immonda bestiaccia davvero e contadino da scarpe grosse e cervello fino. Vedi come ride alla deposizione dell'amico di merende? E le hai sentite l'intercettazioni?
Ora si ride, rido anch'io a vedere questi balordi e a sentire Canessa dire "Presidente ha commeso un reato" e il presidente urlare "Portatelo fuori, via....", ma tutte le volte che rivedo il babbo di Pia Rontini mi si chiude lo stomaco.
Tornando al calcio (non è vero), mi ricordo di una trasferta adolescenziale a Pisa con uno striscione rivolto ai pisani: -Occhio Ragazzi Pericolo Di Aggressione- che non era altro che lo slogan affiso in centro e in tutti i luoghi "appartati" nella provincia di Firenze; con i pisani che di rimando inneggiavano a "cicci il mostro di scandicci"
Come sono vecchio...
Quel video è da urlo Cecco, però, purtroppo, son da urlo anche le cose successe...
Appello a Jeremy: non pigliare sul personale le cazzate dette qui. ogni blog è bono e poco bono, ma suvvia andarsene a che pro?
Eppoi senza avermi cambiato la fotina... ;-)
"-Sig. vanni che lavoro fa lei?-
-Io sono stato a far delle merende con il pacciani-"
(...)
"-Sì, questo lo abbiamo capito, vedo che l'hanno già indottrinata su cosa deve dire....." :-D
p.s.: da squartarli, loro e i mandanti....
se non ricordo male vennero fuori cose al processo che avrebbero fatto meritare la galera a Pacciani anche assolvendolo per le cose del Mostro, abusi (sessuali e non) sulle figlie e cose così
@Dane: a quanto sembra i mandanti in questo paese non si riescono mai a trovare
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