di Stefano Olivari
Ci sono paesi incivili che tollerano la caccia, quindi non stupisce la lettura di articoli ‘simpatici’ sullo sleddog: la corsa su una slitta trainata da cani, per dirla in italiano. Mito degli appassionati di questo genere di gare è l’Iditarod in Alaska, ma un po’ in tutto il mondo (noi ne abbiamo vista una al Tonale, forse il posto più freddo d'Italia) ci sono scuole che insegnano a perdere tempo facendo male agli animali a temperature polari. Da parte di uomini da ufficio, senza nemmeno la giustificazione della natura che è crudele e della lotta per la sopravvivenza (al massimo alzano la temperatura del termostato e mettono i Quattro salti in padella).
Questo sport, stupido come il calcio o il basket che tanto amiamo ma decisamente più crudele (e parliamo della versione light, quella senza frustate), ci è venuto in mente leggendo sul Corriere della Sera della presentazione di un libro, a Milano e Bologna, scritto da Ararad Khatchikian. Il fratello del più noto Armen, che negli anni Ottanta partecipò proprio all’Iditarod grazie ad un concorso della Stock in collaborazione con Mike Bongiorno (la trasmissione era Superflash, memorabili la sigla di Dario Baldan Bembo e Caterina Caselli oltre che la partecipazione di Cesare Cadeo): unica macchia nella carriera del grande Mike, divinità di noi che siamo cresciuti con il televisore sul carrello e in qualche caso anche con la gondola sul televisore appoggiata ad un pregevole centrino.
Al di là del passato, ci ha incuriosito una dichiarazione 2010 dell’autore: ”Le tecniche di addestramento di squadre di cani da slitta sono applicabili alle équipe aziendali: serve empatia tra chi guida il team e i componenti; i compiti vanno assegnati in base alle abilità di ciascuno; obblighi e minacce non funzionano, sono importanti le gratificazioni, per ottenere risultati il team deve essere felice di lavorare”. Perché c’è chi guida e ci sono i cani: solo che quelli delle aziende scelgono di farsi frustare, mentre quelli dello sleddog servono solo al divertimento di chi ha il mito della natura buona. Ragazzi, tornate all'aperitivo dopo l'ora di pilates.
Ci sono paesi incivili che tollerano la caccia, quindi non stupisce la lettura di articoli ‘simpatici’ sullo sleddog: la corsa su una slitta trainata da cani, per dirla in italiano. Mito degli appassionati di questo genere di gare è l’Iditarod in Alaska, ma un po’ in tutto il mondo (noi ne abbiamo vista una al Tonale, forse il posto più freddo d'Italia) ci sono scuole che insegnano a perdere tempo facendo male agli animali a temperature polari. Da parte di uomini da ufficio, senza nemmeno la giustificazione della natura che è crudele e della lotta per la sopravvivenza (al massimo alzano la temperatura del termostato e mettono i Quattro salti in padella).
Questo sport, stupido come il calcio o il basket che tanto amiamo ma decisamente più crudele (e parliamo della versione light, quella senza frustate), ci è venuto in mente leggendo sul Corriere della Sera della presentazione di un libro, a Milano e Bologna, scritto da Ararad Khatchikian. Il fratello del più noto Armen, che negli anni Ottanta partecipò proprio all’Iditarod grazie ad un concorso della Stock in collaborazione con Mike Bongiorno (la trasmissione era Superflash, memorabili la sigla di Dario Baldan Bembo e Caterina Caselli oltre che la partecipazione di Cesare Cadeo): unica macchia nella carriera del grande Mike, divinità di noi che siamo cresciuti con il televisore sul carrello e in qualche caso anche con la gondola sul televisore appoggiata ad un pregevole centrino.
Al di là del passato, ci ha incuriosito una dichiarazione 2010 dell’autore: ”Le tecniche di addestramento di squadre di cani da slitta sono applicabili alle équipe aziendali: serve empatia tra chi guida il team e i componenti; i compiti vanno assegnati in base alle abilità di ciascuno; obblighi e minacce non funzionano, sono importanti le gratificazioni, per ottenere risultati il team deve essere felice di lavorare”. Perché c’è chi guida e ci sono i cani: solo che quelli delle aziende scelgono di farsi frustare, mentre quelli dello sleddog servono solo al divertimento di chi ha il mito della natura buona. Ragazzi, tornate all'aperitivo dopo l'ora di pilates.
32 commenti:
Diretto, devo puntualizzare. Se dobbiamo parlare delle macchie di Mike, in questo ambito, direi che oltre a questa ce ne almeno un'altra. Sorvolando (sempre dal suo punto di vista, intendo)sull'aver portato agli onori nazionali un grandissimo prodotto alimentare ricavato dalle cosce di quel sano, bello, divertente, meraviglioso e buonissimo animale chiamato maiale, direi che la sponsorizzazione ventennale al noto rivenditore di pelliccie di Pavia non è sicuramente da meno. Non volevo ricordarle cose brutte di Mike, cui personalmente dedicherei una piazza centrale in ogni comune italiano.
Hai ragione, Jeremy, in onore a Mike avevo rimosso il ventennio Annabella (non il Rovagnati, ma allora dovrei litigare con il 99% delle persone) anche se continuo a pensare che sia il tossico e creare lo spacciatore e non viceversa...in una pelliccia c'è tanto di quel dolore (per le modalità, non per l'aspetto etico: in questo senso il signor Amadori è da disprezzare così come i Ravizza di Pavia) che non capisco come possa indossarla chi ha la possibilità di scegliere...non me la prendo con gli Inuit, ma con chi può andare all'OVS...
Stefano, a me fa incazzare anche la constatazione che poi nella realtà chi guida team se ne frega di empatia ed altre parole buttate lì (compreso proprio "team"), e in genere tiranneggia, sfrutta a proprio vantaggio il lavoro dei sottoposti e ne frena ogni crescita.
@BobtheOne
Ma state parlando di cani o degli ottimati de' noartri che infestano il mare italico?
Italo
Non credo sia esistito un personaggio piu' inutile di bongiorno. Aveva il decoro, questo si', e forse oggi basta e avanza.
Adesso chi mangia o sponsorizza carne e' diventato un mostro. Poi pero' domani mattina vi alzate e vi guardate allo specchio comunque, anche se il vostro pc, la vostra auto e tutto la vostra vita funzionano grazie a petrolio rubato massacrando popolazioni inermi. Umanita' a orologeria
@Italo: degli ottimati, ma anche dei piccoli ottimati che regnano in ogni ufficio o redazione, rubando ai poveri per dare ai ricchi. E tu sai bene come la penso, il mio non è un discorso sociale o di classe (per carità...) ma di inciviltà da individuo a individuo.
Ma gli faranno fare un po' di attività di "team building" a sti cazz' e cane?
Domanda. Perchè ogni str... ehm cavolata made in USA ha sempre terreno fertile da noi, specie a Milano e dintorni?
Lavoro di gruppo team building bla bla bla.
Al netto del piacere che ognuno di noi mette nel lavor che fa il discorso di fondo è riassunto in una nota massima "cinese":
se mi paghi come dico io lavoro come dici tu se mi paghi come dici tu lavoro come dico io :)
@Spike: vedi quel che ho scritto ieri... Tutta fuffa che trova terreno fertile dove l'immagine e le parole ad effetto contano più dei fatti. Il bello è che dovrebbe essere il contrario, nelle zone più evolute...
Scusate, oggi pomeriggio mi ha dato il suo biglietto da visita un tale che secondo quanto riportato sarebbe 'Facility manager'...qualcuno sa cosa voglia dire? Lo chiedo senza ironia...altro che lo sleddog...
Direttore, io ho conosciuto una settimana fa nell'ambito delle risorse umane (scusate, ma a me sta roba fa sempre venire in mente la barzelletta sulla partita di tetris di Hitler...) un "mentalizzatore aziendale".
Qua non c'è manco l'alibi dell'inglese, che fa, passa o andiamo all'Heads-up?!...
@Direttore
C'ho un grosso cliente nel settore del Facility Management: sostanzialemnte il corbisnes consiste nel prendersi degli appalti per pulire dei cessi ...
In sostanza gente che lavora per l'esternalizzazione di tutte le funzioni...da tutti dipendenti a tutti imprenditori, detta così mi piace...dov'è la fregatura? Ah, ho capito, gli imprenditori non devi nemmeno fare la fatica di licenziarli...
@Direttore
Il concetto è più o meno quello, applicato però quasi esclusivamente alla manutenzione/pulizia di edifici (ospedali, scuole, ecc), prevalentemente pubblici. La grossa "criticità" è che i Capitolati d'Asta sono di una tale complessità che metà del budget viene speso in consulenze esterne per preparare la documentazione per la gara, un quarto per "oliare" gli ingranaggi giusti ed il resto per pagare quei poveracci che si presentano alle sette di sera con secchio e straccio in mano.
Esempio pratico. Chi ha figli che vanno a scuola forse l'avrà notato: i bidelli, nelle scuole odierne, NON fanno più le pulizie, in quanto il servizio è stato esternalizzato. Capire poi cosa facciano in alternativa rimane tuttora un mistero ....
Terziario arretrato...
C'ho un grosso cliente nel settore del Facility Management: sostanzialemnte il corbisnes consiste nel prendersi degli appalti per pulire dei cessi ...
Fantastico...
@Dane: ma il bello è che fino a pochi anni fa le "risorse umane" non esistevano: esisteva semplicemente il "personale". Il capo del personale è sparito, ora c'è il responsabile risorse umane, o HR. Che differenza c'è? Nessuna. Ma si butta fumo negli occhi degli ingenui.
@BobtheOne
Stessa cosa fra broker e consulente finanziario e promotore finanziario.....è più figo dire broker....Bob gli ottimati de' noartri hanno fra le loro fila molti di questi tipi....
@Guus
Non si chiamano neanche più bidelli, ma personale non docente...questa cagata di metter il non...i ciechi non sono più tali ma non vedenti
Italo
Mbe, il Facility Manager, è più o meno quello che dice Guus...in Italia. Visto che nei paesi dove è nato il concetto le mansioni sono un po' più allargate...
Parliamo di cose serie
Com'è la barzelletta di baffino ed il tetris?
@jeremy
ho sbagliato post?
@Gotta: hai capito tutto, eppure io una differenza la noto: "personale" comunque richiama alla "persona", "risorsa umana" richiama grazie all'aggettivo la natura della risorsa che resta però pur sempre una mera risorsa: come una banconota, un legno da lavorare, un combustibile da bruciare...
@Italo: e non vi ho detto cosa sarebbe il mentalizzatore aziendale.....
@cecco: Hitler si trova sul tetto del palazzo più alto di Berlino, da qui impartisce ordini ad una fila indiana di ebrei sulla posizione da tenere nel buttarsi giù dal tetto: "Tu ti butti così (e fa il gesto delle braccia alzate), tu ti butti così (e fa il gesto delle braccia sui fianchi), tu ti butti così (e fa il gesto delle braccia orizzontali), etc..."
Mentre gli ebrei a turno si buttano secondo l'ordine ricevuto arriva Eva Braun: "Adolfino caroooo!!!!....."
e Hitler: "non rompere i coglioni che sto per battere il mio record a Tetris..."
@Italo: nessun dubbio!
@Dane: hai ragione. Mia moglie lavora per una banca importante, nella quale ovviamente tutti usano certi termini quasi per - ehm - default, e una volta mi ha parlato di una "risorsa" che avrebbero assegnato al suo ufficio... Era ovviamente una persona, cosa che io, divertito anche dal contrappasso (cioé, sentire proprio in famiglia questo linguaggio che non sopporto, ma è ovvio che si trattasse di un'abitudine lavorativa inconsciamente trapiantata al desco serale), ho subito sottolineato...
Se rinascesse un giornale umoristico tipo Cuore, sulla falsariga del concorso Fotografa l'insegna più idiota, si potrebbe suggerire l'inserimento del sondaggio Vota il termine importato più idiota.
A me ne vengono in mente tanti: h24 (mio padre ogni volta che lo sente ha impulsi omicidi verso chi lo pronuncia), performante, proattivo, team leader (capo è troppo cafone), asset manager(usato come versione ripulita di esattore), pending (per dire di "una risorsa che deve ancora essere collocata"), feedback positivo (colloquio andato bene).....tutte parole orrende che, anzichè mascherare, sono perfettamente sintomatiche dello schifo attuale che regna sovrano nel mondo e del mercato del lavoro.
@Italo: si dice noantri, non noartri ;-)
Cultura d'impresa
http://www.youtube.com/watch?v=3T-z2V9xhgo&feature=related
Grazie Dane.
@Transu: per me il top è questo:
http://www.youtube.com/watch?v=9p0dE7m5lmI
vincenzo: vabbe', quello e' fuori concorso, oltre che old style. E comunque ennio doris batte il mammalucco 1000 a zero
@Vincenzo
Vado subito a leggere "elogio della Felpa" di Lapo come punizione...suppongo che non riuiscirò mai ad arrivare ad avere una donna come la dentona finiana, me ne farò una ragione...
Ennio, nonostante il tumore, rimane il venditore di fumogeni più scaltro che sia mai esistito.
Quando faranno l'antidoping ai clienti di mediolanum, ne verranno fuori delle belle..
Italo
@Italo: non angustiarti fino a tal punto per siffatto errore. E se proprio autopunizione dovesse essere, sempre in Zona Elkann, dovresti infliggerti l'intevista di ieri sera della Sora Ginevra alle Invasioni Barbariche...
@Vincenzo
no quello no, preferisco ripetere 500 volte Andrea Agnelli e Massimo Moratti sono compagni di merende....
Italo
@vincenzo: lo scorso anno, nel posto dove lavoravo, ad una persona (che oltretutto conoscevo da 20 anni, prima che ci si ritrovasse per caso nel medesimo luogo di lavoro) che mi aveva chiesto un "feedback" ho risposto "se ti do un parere va bene lo stesso?". Tié! E nota che parlo l'inglese dieci volte meglio io di quella persona, ma non vedo perché usare certe parole con un amico. E una volta mi ha telefonato un conoscente nel cui ufficio si parlava di un'iniziativa "ongoing" perché non capiva cosa significasse e non voleva fare brutte figure. Se avessero detto "in corso" forse pensavano di svalutarsi... Però lì almeno era all'interno di un ambito lavorativo specifico, a me fa incavolare quando certi termini vengono usati verso l'esterno, verso ignari e impressionabili, per gettare fumo.
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