Pista turca

di Stefano Olivari
Cosa può importare del Besiktas a chi ha giocato 14 anni, di cui 10 da protagonista, nella NBA dopo essere stato prima scelta assoluta al draft 1996? La domanda sorge lubranamente spontanea, rivedendo la conferenza stampa newyorkese con cui The Answer ha annunciato di avere firmato per due anni (2 milioni lordi di dollari a stagione) con i turchi. Poco entusiasmo (sarebbe andato bene anche l’entusiasmo finto), zero conoscenza della realtà in cui dovrà andare, ancora meno voglia di abbandonare una NBA che invece ha abbandonato lui.

La sensazione netta è che il problema non sia stato finanziario (per dire, un altro fenomeno logoro come Tracy McGrady gioca nei Pistons per quasi metà dell’ingaggio di A.I. al Besiktas) e meno che mai tecnico, nonostante si parli di un giocatore che condiziona i compagni, ma comportamentale: intorno ad Iverson e alla sua ‘posse’ è stata fatta terra bruciata da parte di una lega che ha intrapreso la strada della tolleranza zero contro ogni comportamento fuori dai suoi schemi (vedere il fallo tecnico che viene fischiato in automatico anche dopo proteste anti-arbitri espresso solo con l’espressione del viso). Dentro e fuori dal campo.

”La cosa che mi importava di più era quella di far parte di una squadra di basket”, ha spiegato con onestà l’11 volte All Star. Che sarebbe stato un testimonial straordinario per riportare l’attenzione sul basket in qualsiasi paese, al prezzo (come si è visto) di tre mezzi giocatori da top club italiano. In definitiva, mentre è chiaro che nessuna squadra NBA ha nemmeno dato una chance a quella che rimane uno dei giocatori più popolari del pianeta, non è per niente spiegabile il motivo per cui nessuna squadra da media Eurolega abbia pensato ad un colpo del genere quando già da sei mesi si sapeva che l’Mvp del 2001 era sul mercato.

Cercheremo in ogni modo immagini del Besiktas, con la facile previsione che non tutti i due anni di contratto saranno onorati. In squadra c’è un solo altro americano, Mire Chatman, e queste cose per chi ha sempre sentito il bisogno di circondarsi di amici (più o meno scrocconi o pregiudicati) hanno il loro peso. Al di là poi del dibattito su chi terrà la palla in mano fra l’ex Georgetown e l’ex giocatore di Roma. Il problema non è evidentemente il basket turco, fra i migliori d’Europa come livello tecnico e seguito di pubblico (con dimensioni europee, visto che l’impianto del Besiktas ha una capienza di poco più di 4.000 posti), ma lo spirito con cui il 35enne Iverson emigrerà dopo 4 anni da sopportato speciale: ai Nuggets, dove comunque c’erano ambizioni, ai Pistons e ai Grizzlies prima di un grigio ritorno a Philadelphia. Larry Brown, suo coach nei giorni di gloria ai Sixers, non ha usato sfumature: ”E’ triste che un campione di questo livello finisca la carriera in questo modo”.

5 commenti:

transumante ha detto...

Stefano, iverson ha detto chiaramente di non voler partire dalla panchina. E' stato troppo un atipico, troppo one man show, per concepire che non e' piu' the answer ma al massimo the hint (in certi contesti)

Simone ha detto...

E' proprio una fine triste,simile alle baracconate di certi boxeur leggendari.
In fondo,nell'immaginario popolare,i giocatori Nba hanno sostituito proprio i Monzon dell'era che fu.
Per esempio...
Da un pò di tempo mi chiedevo che fine avesse fatto Ray Williams,componente glorioso(e pericoloso)del tandem Sugar con Michael Ray Richardson ai tempi dei Knicks.
Un fenomeno,non lontano(come doti individuali)da un Iverson.
Ebbene,oggi è un homeless che vive su una barca in Florida.
Ha perso tutto,tranne la voglia di sopravvivere a se stesso.
E potremmo proseguire con Billy Ray Bates,Alvin Robertson,Keon Clark,Antoine Walker e tanti altri.

Ieri è andato oltre Maurice Lucas,grande power forward Settanta-Ottanta.
Guardia del corpo di Bill Walton nel 1977,guerriero del post,prototipo quasi irripetibile di specialista del rimbalzo e del lavoro sporchissimo.
Generazioni di lunghi Nba sono stati "sverginati" dai gomiti al tungsteno e dai mille trucchi di questo veterano.

longinus ha detto...

il fatto è che si è giocato l'ultima chance nba a memphis,che lo aveva preso dichiaratamente per"portare gente al palazzo"e dove è durato praticamente nulla.
come ha detto transumante è troppo atipico,ha troppo ego per poter accettare di essere utile dalla panca(e lo sarebbe stato)in una squadra magari importante.
in italia chi lo poteva prendere?di certo non siena,milano ha costruito una buona squadra ed ha fatto bene a non pensarci neanche,per roma sarebbe andato bene qualche tempo fa,di certo non adesso con quel nuovo dirigente...

Miky ha detto...

Ho seguito la vicenda quasi quotidianamente e con indicibile tristezza, dalle ultime cartucce sparate a Philly in avanti, sempre più giù...ed il fondo raggiunto ad inizio estate2010 non è stato metaforico, ma molto, troppo reale. Per assurdo il ritorno al basket giocato è una boccata d'aria per lui e per chi come me non accetta di vedere la Fine di AI, che ho idolatrato (unico sportivo al mondo di cui non mi vergogno di usare il suddetto verbo) come giocatore (non come uomo squadra, attenzione alla differenza..), uno scricciolo diventato uno dei più grandi realizzatori nella Storia, sicuramente il più piccolo ed il più elettrizzante di Sempre (avrò visto le Nba Finals 01 decine di volta: ogni volta sempre lacrime). Il perchè sia finito proprio al Besiktas rimarrà un mistero (qui Ga(tta)ry Moore ci cova), ma il motivo ora importa relativamente. La mancanza di entusiasmo rilevata da Stefano è presente in BubbaChuck da parecchio, da quando cioè ha intuito che non avrebbe più fatto parte del grande giro, e per lui grande giro non era giocare in Da League, ma deciderla a suon di quarantelli...
Ora è tornato finalmente il momento dell'azione, sia per lui che per noi: il Besiktas disputerà l'EuroCup, la seconda competizione europea. Non sarà in girone con Caserta, Cantù e Treviso e non sappiamo se passerà il turno aumentando la probabilità di incontrarle alla fase successiva (ce la potrebbe fare, il girone non è proibitivo ma molto equilibrato), per cui si dovrà andare all'estero per vederlo per le ultime volte dal vivo: Hemofarm (Vrsac - Serbia, 1110km), Goettingen (Germania - Vicino ad Hannover, 853km), Villeurbanne (a 6 fermate di metro da Lione, 441km).
...perchè, come dice Fede Buffa "questo avrà tutti i difetti tecnici e umani del mondo, ma ca**o, ha segnato più di 24mila punti nell'Nba ed è non più di 1metroe78!!"

Miky ha detto...

http://www.nba.com/statistics/default_all_time_leaders/AllTimeLeadersPPGQuery.html?topic=4&stat=0