di Oscar Eleni
La presentazione sbagliata, i teatri del Veneto, la nave di Trinchieri, il Mancinelli di Mosca, il clone Bucchi e il fuoco di Siena.
Oscar Eleni dalla Patagonia centrale fissando una natura incontaminata come quella del parco vesuviano. Giornata nervosa. Un corvo dopo l’altro viene a trovarci per sapere se ci si diverte di più ad ascoltare Meneghin, Recalcati e Marzorati che raccontano la loro vita meravigliosa, dentro il campo si capisce, ma anche fuori, perché dove giocavano si sentivano a casa, in famiglia, oppure a prendersi margherite in faccia, la neve manca ancora, per aver sbagliato tutto nella presentazione di un campionato che non avrà più una sola padrona.
Bravo furbo che ti fai incantare dal primo gallo cedrone uscito dal bosco. Non basta lo squillante inizio di Milano, la bella partenza di Roma, per dire che si sono avvicinate alla migliore. Certo che non basta, così come sarebbe da ingrati masticare ancora i lupini amari di Bologna pensando a Cantù. Diciamo che è la stessa gente del Cantuki a mandarci i crisantemi per la prossima ricorrenza: record di abbonamenti ed è una grande cosa dopo aver letto sul Gazzettino di Venezia un bell’articolo di Adriano De Grandis, ex amico del basket , dove si faceva notare che nel Veneto erano più gli abbonati ai teatri che quelli del calcio, non parliamo di basket o pallavolo.
Siamo contenti per il teatro, ma anche per quelli che hanno scelto come treno della vita proprio quello che passa, ogni maledetta giornata di campionato o coppa, dentro il Pianella. Insomma le facce diverse dell’esistenza, fra gioco e realtà. Il Trinchieri sulla tolda della nave che non vorrebbe più incontrare Obelix e i suoi fratelli ci aveva avvertito perdendo l’unica partita di precampionato proprio contro Cremona. Era un bagno nel lago gelato. Non è stato sufficiente, ora vediamo come andranno le altre bracciate proprio contro la squadra che ci ha detto qualcosa su Siena che non avevamo considerato: non sono più imbattibili, anche se lo sembrano.
Parte in iniziale dedicata ai fedeli della zona cantukiana, ma esiste anche la voglia di dare dei resti ad altri. Fa bene il Mancinelli, stuzzicato dal Wertherone Pedrazzi, mi piace l’one in più alla bolognese, a dire che non capisce tutto questo stupore per la vittoria di Mosca perché l’Armani ha tutto per fare altre imprese. Ne siamo convinti, ma ci piace di più quello che dice nella sacrestia rosa un Mason Rocca delle parole libere e belle del Mancio che va sulla Porsche. Per restare nel concreto serve davvero la testa e anche la parte di marones che non si agita davanti alla prima minigonna moscovita.
Strada lunga, stagione lunga. Certo basterebbe Mosca, peraltro già battuta ai tempi del messiniano raccolto, battuta però a Milano, per far stare fuori dal Forum, che brutto dirla così, quelli che fischiano il Bucchi a prescindere. Diciamo che l’omarino bolognese sembra più solido sulla cattedra, certo se ogni tanto uscisse dalla parte del clone messiniano, truce alla meta anche quando c’è da bere uno spriz, si ride soltanto di nascosto e fra membri della stessa fratellanza tecnica e retrorica, forse avrebbe qualche amico in più e nessuno in agguato ad aspettare che si facciano i conti alla fine come dice sua saggezza Recalcati.
Roma ci piace davvero, almeno adesso che non deve fare i conti con le paturnie di troppi italiani, almeno in queste settimane di lavoro cercando di mettere insieme una squadra che ha perso tutto il precampionato in infermeria. A proposto d’infermeria. Questo Petravicius che Milano ha soltanto intravisto, quello che, invece, vedi sempre in giro con il macchinone e ai mercati a fare spese, lo curerà davvero il suo tendon, il suo schienon? Su Siena che tiene i campioni di Francia sotto i 50 punti diciamo che hanno dentro il fuoco acceso tanti anni fa dal Minucci, dalla storia Mens Sana, dal Pianigiani principe di tutte le canestrerie nazionali, ammesso che sistemi bene il settore giovani anche di Azzurra dove qualcuno straparla, ma gli manca ancora troppo per vederla in corsa europea, e forse non ha neppure tutto per vincere pure il quinto scudetto consecutivo. Fateci sapere.
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