di Libeccio
L'Italia non più giovane, il mondo che si crede migliore di Ivan e Calciopoli legata ai risultati.
1. Non abbiamo mai capito la scelta di Casiraghi alla guida della nazionale Under 21. Quali erano i suoi meriti precedenti? Anche se la considerazione vale per tre quarti delle nomine federali del presente e del passato, la facciamo solo per stare sull'attualità. Brutto segnale quello della eliminazione degli azzurrini dal calcio giovanile che conta, una sorta di timbro al fallimento del nostro vivaio. Un fallimento tecnico ma anche culturale, visto che giocatori del valore di Balotelli (quando ci sono, cioè raramente) in nazionale esibiscono la parte più spenta e standard loro talento. Dimostrando che la nazionale non è più l’obiettivo principale di un calciatore italiano. E forse nemmeno di un francese o di un inglese. E poi, tranne casi rarissimi, il calcio italiano produce giocatori esclusivamente muscolari: non ci sono più i piagnistei degli allenatori per la scarsa taglia fisica dei nostri, ma si sta perdendo tutto il resto. E se dovessimo chiederci cosa c’è dopo i Buffon, Totti, Del Piero, Gattuso, Pirlo, Nesta, Chiellini, De Rossi, la risposta non sarebbe affatto semplice al di là di un elenco di nomi in base all'anagrafe. Cassano viene incredibilmente considerato una speranza, a 28 anni. Abete e Petrucci, nonostante la situazione descritta, se ne stanno comodi sulle loro poltrone inamovibili. E l’operazione (mai spiegata) di Baggio e Sacchi collocati tra i quadri tecnici di Coverciano (a fare cosa?) si è subito rivelata per quello che è: immagine, fumo, nostalgia.
2. Come valutare l’esibizione violenta dei tifosi serbi a Genova? Rinunciamo al giornalistico e parzialmente falso 'In Inghiterra queste cose non succedono' e ai parallelismi con recenti episodi di cronaca nera: nel mondo di chi fa turismo ad Avetrana ci sta benissimo anche Ivan. Modesta opinione personale: questa deriva etica ha a che fare con la scomparsa della comunità in favore del prevalere dei bisogni del singolo o del gruppo. Il denaro spesso costituisce l’unico punto di riferimento e una volta raggiunto il benessere nessuno più accetta la mediazione come forma per garantire la civile convivenza. Il contratto sociale che ha superato lo stato di natura con quello di diritto ha ridotto l’impatto della violenza sul singolo limitandone i danni nel senso di azioni generalizzate. Tale salvacondotto però cessa (solo apparentemente) di funzionare proprio a ridosso di ambiti come quelli del calcio dove i numeri prevalgono su qualsiasi cosa e spesso inducono a ritenere cattivi, deviati, violenti e antisistema solo gli ultras. Nelle società evolute il calcio storicamente rappresenta una valvola di sfogo sociale. Qualsiasi cosa ne pensiamo assolve oggettivamente anche a questa funzione, con meccanismo già noti nell’antica Roma. L’Italia di Paparelli era completamente diversa da quella attuale, ma il problema della violenza nel calcio resta aperto come allora e forse risulta anche peggiorato. In realtà si può fare poco o nulla. E la sola azione di polizia spegne un fuoco ma non impedisce che ne possano deflagrare altri. E anche il mitizzato modo britannico di trattare il problema altro non è che un tappeto dove nascondere la spazzatura.
3. Tornando a cose futili, della domenica calcistica rileviamo (a parte la bella vittoria della Lazio sul difficile campo del Bari) solo la prestazione della Juventus e, soprattutto, la dimensione di squadra compatta che comincia ad offrire con continuità. Paradossalmente, sembra quasi di rivedere la Juventus. Se i risultati rimarranno questi, come per magia degli scudetti 2005 e 2006 non si parlerà più, gli Agnelli lasceranno al loro destino quei pochi soldati fedeli al vecchio generale: per loro un poco onorevole declino da opinionisti, fra il cugino dello sponsor e il pensionato che lavora gratis.
Libeccio
62 commenti:
3. vi prego, ditemi che qualcun'altro ha visto TeleColor domenica sera
programma sportivo dal titolo "Ieri, Moggi e domani" conduttore Pippo Franco, nel parterre degli ospiti Don Luciano (appunto), De Santis (un omonimo? no no proprio l'ex arbitro) e un tizio vestito da giullare medievale (giuro!)
preparate i videoregistratori, questa roba sarà stracult nel 2040
1) "Non abbiamo mai capito la scelta di Casiraghi alla guida della nazionale Under 21. Quali erano i suoi meriti precedenti? "
Ma perchè, quali devono essere i meriti per diventare CT delle giovanili?!...mi vengono in mente quei cartelli fuori dai negozi italiani ("cercasi apprendista con esperienza...") o gli annunci di lavoro sui giornali ("cercasi giovane neolaureato con esperienza pluriennale...")..... :-o
"Un fallimento tecnico ma anche culturale, visto che giocatori del valore di Balotelli (quando ci sono, cioè raramente) in nazionale esibiscono la parte più spenta e standard loro talento."
Appunto, colpa di Casiraghi?!... :-P
"E l’operazione (mai spiegata) di Baggio e Sacchi collocati tra i quadri tecnici di Coverciano"
Due che notoriamente collaborano volentieri, ma per sicurezza ci han messo anche Rivera..... :-D
2) "Modesta opinione personale: questa deriva etica ha a che fare con la scomparsa della comunità in favore del prevalere dei bisogni del singolo o del gruppo."
Poi ti dicono "ma Mourinho e Lippi han vinto tutto..."....... :-/
3) "Se i risultati rimarranno questi, come per magia degli scudetti 2005 e 2006 non si parlerà più, gli Agnelli lasceranno al loro destino quei pochi soldati fedeli al vecchio generale"
Difatti, sarà una coincidenza ma da un paio di settimane Andrea Agnelli non appare più sui giornali... ;-)
1)
Come disse Mino Favini,per insegnare a controllare bene il pallone ci vogliono almeno 3 anni. Per insegnare a fare la diagonale 3 settimane.
Paghiamo anni e anni di diagonali nei settori giovanili.
2) Sicurezza negli stadi. A Cremona domenica abbiamo assistito alla commedia dell'assurdo.
Stadio da 20 mila posti. Un settore,quello dei distinti completamente chiuso per ridurre la capienza a meno di 10mila posti per evitare di dover chiedere le deroghe alla legge Pisanu (mi pare).
Curva nord,da 2000 posti circa riservata ai tifosi ospiti (Spezia) provvisti di tessera del tifoso. Tifosi ospiti presenti con Tdt penso circa 40.
Vendita vietata ai non residenti in Lombardia per la mattinata di domenica. Ergo,vendita libera nei giorni precedenti.
Risultato: si sono presentati circa 200 ultras spezzini con biglietto di tribuna laterale,quella più vicina alla curva dei tifosi di casa. Stadio mezzo vuoto,ma tifoserie vicine vicine.
Gobbo, sono d'accordo sul discorso delle diagonali. Io ad esempio sono convinto che uno come Donadoni andava sfruttato come tecnico per le giovanili. E lo dico da quando era ancora giocatore..... :-D
3)
Ne resterà soltanto uno :
Mario di Indiscreto..
1)Mesi e mesi di chiacchiere sul declino del settore giovanile, ma nessuno ha mai fatto cenno alle vere cause: lo svilimento per colpa dell'eccessivo numero di stranieri in rosa nelle giovanili e i criteri di selezione per l'ingresso nei vivai di club anche blasonati, non proprio trasparenti.
Ovviamente non conviene parlarne perchè si solleverebbe un verminaio, agire meno che mai, e così si continua parlare in termini vaghi e astrusi, mentre il declino del movimento avanza inesorabile. Non è solo questione di scadimento della tecnica di base.
Non ne parliamo a livello federale: alla fine per il disastro
in Sudafrica hanno pagato Giacomini e Vicini (!), dunque largo alle "bandiere". La nomina di Sacchi poi è un autentico capolavoro: in un ruolo del genere non avrebbe avuto più senso collocare un Vatta o un Favini, ossia una persona che ha sempre operato nel settore, anzichè un profeta dell'intensità e del pressing? E Francesco Rocca sempre ai margini eppre così prezioso?
3) Capitolo Moggi: Libeccio, la tua tesi non mi trova troppo d'accordo. Attorno a Calciopoli e dintorni si è sviluppato ormai un florido indotto che permette a un discreto numero di persone non solo di bearsi della vicinanza al Direttore, ma anche di trarre profitto con varie iniziative. Se anche nel giro di due anni la Juve vince la Champions, ci sarà gente che continuerà a guardare al passato per il suo tornaconto.
lo svilimento per colpa dell'eccessivo numero di stranieri in rosa nelle giovanili
Il problema è capirsi sul significato di "settore giovanile".
Un nigeriano di 17 anni è meno giovane di un pari età italiano?
Solo per dire che non mi sembra affatto un problema di stranieri o italiani, quanto piuttosto di preparazione generale e, appunto, scadimento della tecnica di base. Parlo di quella insegnata ovviamente, perchè su quella naturale puoi fare poco.
3) Che fine farà mario?
mario con la minuscola prego.
1) Ma come? Ma Balotelli non era il fenomeno sempre presente? Ovviamente, al solito, Casiraghi non ha alcuna colpa se un portiere ics fa il paracarro.
@Nick: il discorso della tecnica di base l'ho tralasciato volutamente, è un problema anche quello e non oggi, ma affiora carsicamente, ossia solo quando fa comodo, come in questo momento.
Ribadisco che non l'impiego in sè, ma quello massiccio e indiscriminato, di stranieri nei settori giovanili è un problema. Di fatto i regolamenti federali lo facilitano in maniera scandalosa, agevolando il reclutamento tutt'altro che trasparente di ragazzi non italiani. La classica scusa " sono più motivati dei nostri" serve in realtà a speculare, visto che il tesseramento di un italiano ha un maggior costo rispetto a quello di uno straniero. E questa politica, a mio avviso, è controproducente nel momento in cui sbarra la strada a ragazzi nostrani meritevoli di una chance, ma penalizzati perchè non conviene investirci sopra.
Sono d'accordo con Vincenzo, tranne che sul fatto che non se ne parli: qualcuno, come il sottoscritto, prova a farlo da anni.
Avevo già parlato in passato di figli di dirigenti televisivi che passava il provino per il settore giovanile dell'importante squadra di serie A o di stranieri reclutati con metodi da mercanti di schiavi, aggiungici poi le panchine delle giovanili assegnate ad ex-campioni a cui trovare un posto per motivi di gratitudine una volta appese le scarpe al chiodo e i risultati sono questi.
Faccio due esempi di come è cambiato il calcio. Da bambino ci portavano ogni tanto a vedere gli allenamenti di serie A, che all'epoca spesso erano aperti al pubblico. Una volta alla fine dell'allenamento del Milan vidi Icardi (no, dico: Icardi, non Maradona o Zico...) che stava palleggiando che al fischio finale dell'allenatore prese la via degli spogliatoio senza smettere di palleggiare: fece tutto il campo, uscì dal cancelletto, fece i 5 gradini e tacchettando sul cemento sparì dentro la porta della struttura che ancora stava palleggiando (avrei voluto testarlo con una scala a chiocciola...).
Quest'estate sono andato a giocare a calcetto con alcuni amici e c'era un ragazzo che gioca nel settore giovanile di una squadra di serie A categoria Allievi. Bravo ragazzo, prestante fisicamente, piedi buoni, ovviamente un mostro in confronto a noi vecchi sfigati che giocavamo con lo spirito da spiaggia brasiliana.
Ad un certo punto mi sparo una minchiata sudamericana che facevo sempre quando giocavo da ragazzo, pedaleada sulla testa dell'avversario e incrocio con la rabona.
Sto qua salta in aria come morso da una vipera e ride istericamente "noooooo, ma che cazzo hai fatto?!.....no, speta, sta qua devi farmela rivedere bene, come che hai fatto?!..."
No, è evidente che se un ragazzo che tra tre anni potrebbe esordire in serie A, sgrana gli occhi per una puttanata simile significa che il calcio italiana è veramente grigio dal punto di vista tecnico.
Un calciatore non è una foca da circo ok, ma poi non meravigliamoci se gli Ibra, i CRonaldo o i Messi ce li hanno solo gli altri: una volta i Rivera e i Baggio uscivano anche da noi....
Sono d'accordo con Dane. Il reclutamento dei talenti nei settori giovanili è pessimo. Cito, tanto per fare due nomi, anche i figli di Mancini ed Ancelotti che hanno addirittura esordito in prima squadra per poi sparire. Ma, voglio dire, in questo il calcio italiano non si differenzia molto dagli altri settori.
Tuttavia aggiungo due cose:
1 - la cultura della vittoria, ossessiva in Italia, viene inculcata nei ragazzini fin dai primi calci. Questo secondo me esalta inevitabilmente l'agonismo e la tattica, a scapito della tecnica, per la quale ci vuole molto più tempo e pazienza. E porta a tesserare stranieri forse più pronti fisicamente, ma di minor talento (soprattutto africani).
2 - i settori giovanili delle squadre di A e B sono stati trascurati per una decina di anni, a parte pochi casi di eccellenza. Speriamo che adesso che, almeno a parole, le società sembrano voler tornare ad investire sui settori giovanili le cose migliorino
What's "pedaleada sulla testa dell'avversario e incrocio con la rabona"?
"Sono d'accordo con Dane. Il reclutamento dei talenti nei settori giovanili è pessimo. Cito, tanto per fare due nomi, anche i figli di Mancini ed Ancelotti che hanno addirittura esordito in prima squadra per poi sparire. Ma, voglio dire, in questo il calcio italiano non si differenzia molto dagli altri settori."
Mi viene in mente quando Biagi diceva che una volta in Rai quando serviva un gironalista ne dovevano assumere 4: uno raccomandato dalla DC, uno dal PSI, uno dal PCI e uno bravo che sapesse fare il suo mestiere. La differenza è che nel calcio devi giocare in 11, non uno di più.....
"E porta a tesserare stranieri forse più pronti fisicamente, ma di minor talento (soprattutto africani)."
Sì, ecco, poi magari parliamo anche dei passaporti, perchè sti africani che a 16 anni esordiscono in serie A e paiono tutti fenomeni e a 25 anni trascinano le gambe mi han sempre lasciato un po' così......
"What's "pedaleada sulla testa dell'avversario e incrocio con la rabona"?"
La pedaleada è quella che fa Ardiles in Fuga per la vittoria (http://www.youtube.com/watch?v=-jc6SLT7xdg), l'incrocio con la rabona significa che ammettendo di trovarci sulla fascia destra con davanti il difensore che ci ostacola si fa la pedaleada per allargarci sulla fascia (quindi alzando il pallone per ultimo col tacco destro) e poi quando scende il pallone si incrocia al volo (oddio, "al volo"....diciamo "di controbalzo", perchè senza far toccar terra al pallone non ce la fai....) facendo la rabona col sinistro per calciare il pallone verso il centro (per un cross al centro o un tiro in porta che sia...).
1) e Abete sta ancora al suo posto.
2) pare che la Digos abbia invitato il Tottenham a far evitare ai propri tifosi le bandiere con la stella di David, simbolo della squadra dai tempi della fondazione.
il mondo alla rovescia.
3) "Se i risultati rimarranno questi, come per magia degli scudetti 2005 e 2006 non si parlerà più"
vi piacerebbe eh? hehehe.
e comunque, quello che Andrea Agnelli doveva dire e scrivere, l'ha detto e scritto a chi di dovere.
Ora il cerino è in mano ad Abete.
"non abbiamo mai capito la scelta di casiraghi alla guida della nazionale under 21. quali erano i suoi meriti precedenti?"
più o meno gli stessi di enzo bearzot, azeglio vicini e cesare maldini quando assunsero analoghe cariche.
ma guardacaso Albertini, Donadoni e Casiraghi erano tutti di un certo giro di procuratori.
Gentile fù vergognosamente scaricato dopo infami promesse, e da quando ha fatto causa alla figc non lo chiamano nemmeno in lega pro.
il nuovo che avanza
Eh, perchè Gentile sì che aveva il curriculum e faceva giocar bene la nazionale, dai per favore.....
Dane un europeo stravinto e un bronzo olimpico non li butterei via.
Gentile non aveva un procuratore e chiudeva il telefono in faccia a chi gli suggerivano chi convocare.
allora teniamoci pure il fantoccio casiraghi, che te devo dì
Mario l'unica difesa a favore di Gentile è che se veramente gli avevano promesso la riconferma gli han fatto una canagliata. Detto questo non è che all'Under ci fosse arrivato con merito o per curriculum, e rispetto a quello che ha mostrato con l'under quello che faceva da giocatore era calcio spettacolo.
Poi certo, è un'altro che ha vinto l'europeo con gli under 23 in campo. C'è riuscito anche Tardelli..
p.s.: poi se l'Argentina vince l'oro non conta un cazzo perchè è solo l'Olimpaide, se l'Italia vince il bronzo fa curriculum, e vabbè....
Scusate ma si pensa di far nascere giocatori italiani se a 17-18-19 sono campioni che esordiscono in serie a dopo 2 partite , quando non possono stare più nella primavera, vengono ceduti a squadre di c2,c1 o b dove il 90% si perde e riesce forse faticosamente a riemergere in serie b a 25 se non ha smesso.
Se non si trova una maniera per costringere le lehman brothers a striscie a ricomprare qualche italiano non avrà nessun senso valorizzare i giovani del vivaio.
Anticamente juve e milan si compravano i giocatori da squadre
come l'atalanta ora il milan li compra in leasing i giocatori , la juve qualche soldo lo fà girare
Ma la verità che il mercato è fermissimo con scambi che non portano grana e senza soldi è difficile avere lo stimolo a crescere i giocatori.
Se poi i vecchi giocatori non li vendi non c'è ricambio
Altro problema è il dimezzamento del numero dei giovani italiani dagli anni 74-75 , il paese ha fatto la scelta cinese del figlio unico. Io mi ricordo che a 16 anni se non eri stato preso da uan squadra seria smettevi di giocare , un mio amico che aveva continuato nella squadra "incubatrice ", mi disse che facevano il campionato con 13 giocatori e cercavano qualcuno come riserva...
Secondo me quando l'inter rivincerà qualcosa ,ci belleremo del potere italico nel calcio.
Baccio
Se invece fossero le lehman brothers a striscie a valorizzare i giovani?
le Lehman Brothers strisciate 10-15 anni fa potevano scegliere tra i seguenti portieri italiani: Pagliuca, Peruzzi, Toldo e Buffon
oggi invece tra Sirigu, Viviano, Marchetti e i rimasugli di Buffon
esistono anche i periodi di vacche magre eh (soprattutto se li aiuti con la scarsa organizzazione)
continua a rimanere un mistero il motivo per cui dei club privati dovrebbero avere a cuore le sorti delle nazionali..
Meno scuole calcio e più oratori.
Credo possa essere anche normale mettere alla guida dell'U.21 un ex nazionale, uno che il calcio europeo lo ha masticato sul campo per 20 anni ad alti livelli (come era stato anche Gentile). Il problema non è tanto di Casiraghi, ma di come sono fatte le convocazioni. Ma sarebbe riduttivo fermarci a questo. La verità è che in Italia lo spazio ai giovani non viene dato nerppure nello sport, che di gioventù dovrebbe vivere... Prendiamo un nome a caso: Marilungo lo scorso anno gioca da titolare nel Lecce, che vince facendo vedere un bel gioco la serie B. Marilungo si mette in gran luce. Cosa gli succede ? Lui vorrebbe restare a giocarsi la A nel Lecce, il Lecce lo vuole, la Samp invece se lo riprende e gli fa giocare qualche spezzone di partita e basta. Risultato, in U.21va in panca e la squadra perde un titolare che lo scorso anno era un punto di forza. Il portiere dell'U.21 pare sia il terzo portiere di una squadra inglese... Sino a qualche anno fa le nostre grandi avevano titolari italiani di gran livello, presi dalla provincia italiana: F.Inzaghi, Del Piero, Vieri, Vialli, Mancini, R. Baggio etc etc non nascevano dai vivavi delle 3 grandi strisciate, ma lì sono finiti e hanno fatto grandi cose. Voigliamo poi parlare dei Zola, Di Livio, Ravanelli etc etc ?Oggi un ragazzo promettente che viene da una squadra piccola, rischia solo di bruiciarsi, perchè nelle grandi se non hai 28-30 anni non giochi. E si vedono gli effetti. ieri il Milan non ha toccato palla a Madrid. Vedere per favore la media dell'età delle due squadre .... La Juve si sta rilanciano ? Guarda caso ha i 4 centrocampisti titolari sotto i 25-26 anni. Il calcio italiano è nelle mani di DS e procuratori, interessati solo al Business e poco all'aspetto tecnico. Chiunque conosca l'ambiente sa che nelle giovanili si va avanti a colpi di raccomandazioni, mentre ragazzi interessanti vengono quasi costretti a lasciar perdere. E poi ci meravigliamo di non vincere più con le nazionali e di fare fatica in Europa (dove come Nazione conta non solo vincere, ma anche il risultato complessivo delle 7-8 squadre che si giocano la CL e la EL)
si vabbè, ma comunque la grande germania non vince il mondiale da vent'anni, noi da 4..
eltopo
la grecia non vince l'europeo da 8 anni.
l'italia da 42.
4 anni fa abbiamo vinto il mondiale con un gruppo che era alla fine del suo ciclo.
E dopo 4 anni non abbiamo fatto un passo avanti che è uno.
io non ho nemmeno 40 anni e ho visto vincere già due mondiali..
e mi ritengo fortunato..
guardate che non è male come sembra un mondiale ogni venti anni..
forse non ci rendiamo conto del valore della vittoria mondiale..
eltopo, io invece mi rendo conto del valore delle vittorie ad un mondiale. Però ricordati che i due mondiali che hai visto non sono venuti per caso. Nel 1978 mettemmo le basi per il 1982. Nel 1990 gettammo al vento il mondiale. Nel 1994 perdemmo ai rigori la finale. Nel 1998 fummo eliminati ai rigori. Nel 2002 da una partita di droga avariata .... Dopo il 2006 siamo precipatati. Io non dico di vincere sempre, mi sembra logico, ma attesa l'importanza del calcio in Italia, gli interessi economici che sviluppa, mi aspetto qualcosina di meglio del 16° posto nella classifica FIFA e soprattuto dello scarso spettacolo visto in questo 5 anni. Solo un miglioramento, non dico una soluzione ...
@AlessioBaccetti: ok, però diciamo anche che le squadre che hanno i giovani italiani poi pretendono di farteli strapagare e allora è ovvio che una squadra si rivolga a dei giovani stranieri (come ha detto Eltopo i club pivati sono appunto privati e pensano ai cazzi propri). Liverani finì alla Lazio perchè Gaucci cominciò a sparare cifroni e la gente si ruppe i maroni, alla fine finì alla Lazio deprezzato per le altre grandi non lo vollero più per principio. La stessa cosa per Giunti. Come l'Inter s'è riempita di stranieri per dribblare il giogo moggiano sul mercato nazionale, le squadre italiane si rivolgono agli stranieri perchè trovano presidenti meno avidi che vogliono ogni volta fare il colpaccio. Poi qualcuno resta col cerino in mano....
@Mizio: perfetto l'esempio di Marilungo, io trovo ancor più paradigmatico il caso Borriello. A 17 anni miglior attaccante del campionato primavera, a 18 anni considerato miglior talento italiano, titolare e capocannoniere dell'Under 21. Poi nel Milan non trova mai spazio, nel Parma si infortuna Adriano e nasce la favola di Gilardino: titolare nel Parma e, conseguentemente, nell'Under al posto di Borriello di cui era stato fino a quel momento la riserva: vicne Eurpeo e classifica cannonieri, polemiche per la mancata convocazione da parte del Trap, arrivo al Milan, etc., etc...
Borriello non ha il talento di Balotelli, ma due anni da titolare nel Milan nel momento di carriera in rampa di lancio non glieli ha mai concessi nessuno, magari avrebbe potuto costruirsi un'altra personalità e un'altra carriera. Se penso al fatto che c'è stata un Under in cui trovavano posto alternativamente Vieri, Inzaghi e altri che ora nemmeno ricordo.....
@Eltopo: "io non ho nemmeno 40 anni e ho visto vincere già due mondiali..e mi ritengo fortunato.."
Un francese tuo coetaneo ha festeggiato più titoli di te, ma che significa?! L'Argentina non vince un cazzo da secoli, ma possiamo dire che attualmente sforna dei giocatori più interessanti dell'Italia?!....
@Dane, però l'epoca di Moggi è finita da 4 anni, ma l'Inter sempre all'estero pesca ... E quei pochi italiani che ha li vende (Balotelli?). Su Borriello andrebbe però aggiunto che il ragazzo nel Milan è stato sfortunato, tra le corna in diretta TV e qualche acciacco, ha avuto poco spazio. Vero è che appena un giocatore italiano pare poco sopra la media, i dirigenti e procuratori sparano cifre impossobili. Ma anche tanti giocatori italiani al primo contratto importante si sentono arrivati e smettono di allenarsi e crescere. Non so come ne usciremo da questa strada. Io non disdegnerei una norma che imponessi a livello UEFA di schierare in campo almeno 5-6 giocatori della nazione cui il club appartiene, una sorta di liberalizzazione dei giocatori autoctoni ;-)
dane
il panorama attuale è di certo desolante, ma immagino lo fosse pure dopo il mondiale 86..
io non ricordo, ma chi immaginava che di lì a poco avremmo avuto maldini baggio etc etc..
eltopo
era immaginabile. Dietro quella nazionale dell'86 c'erano giocatori come Donadoni,Franco Baresi,Zenga e tanti altri.
"@Dane, però l'epoca di Moggi è finita da 4 anni"
Sicuro?!...anche il Muro di Berlino è caduto e il KGB non c'è più, chi è il presidente della Russia?!...
"ma l'Inter sempre all'estero pesca ..."
C'è anche una certa filosofia di Moratti per cui non è straniero nemmeno uno che viene da Marte, dopodichè esistono anche strategie consolidate, in più sul mercato ora non c'è granchè...
"E quei pochi italiani che ha li vende (Balotelli?)."
Ti sei risposto da solo al primo punto, Balotelli poi è un caso particolarissimo ma lascio a Nick l'onere di spiegartelo, uso però lo stesso Balotelli come esempio di quanto dicevo: tu sai quanto fu pagato Balotelli all'età che aveva Balotelli?! E provi a immaginartelo quanto chiederebbero oggi per Balotelli se invece che il ventenne del Man City fosse il ventenne del Palermo di Zamparini o della Lazio di Lotito?!.....
"il panorama attuale è di certo desolante, ma immagino lo fosse pure dopo il mondiale 86..."
Eltopo, della spedizione dell'86 facevano parte non solo gente in piena carriera come Bergomi, Bagni, Ancelotti, Altobelli, Serena ma anche giovani emergenti come Zenga, De Napoli e Vialli (schifo?!...) considerati all'epoca i nuovi Albertosi, Furino e Riva.
Senza contare che restarono a casa fenomeni acclarati come Baresi (per paturnie del CT) e sicuri fenomeni pronti ad esplodere come Maldini e Donadoni.
Prova, di ogni giocatore che ho citato, a cercarne l'omologo odierno e poi fatti di Prozac... :-D
Nell'86 ci fece fuori la Francia di Platinì ... non esattamente lo stesso livello delle nostre avversarie del 2006 ... Dane, non esageriamo con Moggi, probabilmente è meno fuorigioco di quel che si pensi, ma non credo possa più influenzare il mercato dell'Inter. Anche eprchè la GEA non esiste più e gli ex rivali GEA(come procuratori) hanno fatto bei passi avanti .... certo quando uno Zamparini chiede 40 milioni per Pastore, logico che il ragazzo andrà prima o poi via dall'Italia, salvo imborcchimento ...
@Dane, come sapevi che sarei intervenuto? :D
@mizio, alle ultime convocazioni l'Inter ha mandato 10 ragazzi in maglia azzurra dall'U18 in su (senza contare Caldirola e Ranocchia).
Guardate la luna anzichè il dito.
Il mercato dei "formati" italiani è inaccessibile, se ti chiedono 25 milioni per un Montolivo qualsiasi...allora si va sui giovani.
O più o meno affermati (Poli, Ranocchia) prima che diventino inavvicinabili, o che si sono messi in mostra nelle giovanili (e qui l'elenco dei neo arrivati all'Inter è infinito) o formati dal settore (allievi).
Dopodichè se sono fenomeni (Balotelli) o fortissimi (Santon) provi a immetterli nel giro della prima squadra e gli battezzi la carriera, altrimenti ti tornano comunque buoni per operazioni di mercato (vedasi come esempio i 25 milioni -oh:VENTICINQUE- scontati da Motta e Milito).
Se poi abbiamo deciso che devono giocare a prescindere perchè sono italiani indipendentemente da quanto sono scarsi, mi permetto di non essere d'accordo. Non credo che sia un caso che la squadra più forte dell'ultimo lustro sia quella con meno italiani in campo e faccio fatica, onestamente, a trovare troppi nomi di italiani che sarebbero stati titolari nell'Inter dell'anno scorso.
La regola UEFA in Champions c'è già proprio come l'hai scritta tu, ma riguarda il "settore giovanile" e non la nazione. Se ne può discutere, ma secondo me è preferibile...
Mizio, il problema non è Moggi o la Gea. Reti di amicizie e di rapporti incrociati non si liquidano in un amen: lo vorrei vedere Moratti che va dall'Udinese dell'amico di Moggi a prendersi un campioncino...
Nick
è vero come dici tu,che non è che perchè sono giovani e italiani devono per forza giocare.
Però è vero ,secondo me,che è sempre più difficile trovare squadre italiane che provano seriamente a inserire giovani in prima squadra.
L'esempio di Dane con Borriello è emblematico.
Per i più vecchi, direi che siamo ai livelli del dopo mondiale 1974. Pochi talenti e poca qualità e sbattuti fuori dall'Europeo del 1976. Sono in arrivo anni difficili. Il calcio italiano sta pagando anni di sciagurata gestione (Lega e Federcalcio).
NICK, l'Inter da qualche anno investe sui giovani, come da tempo non faceva. Speriamo che presto abbia ritorni in termini tecnici. Santon è un ragazzo che pare essersi perso, speriamo che torni quello di due anni fa, perchè la nazionale ne avrebbe bisogno, con tutto il rispetto di Cassani (comunque tipico esempio di giocatore cresciuto nella primavera Juve e poi sbolognato in tutta fretta, per far giocare oggi come oggi Mr Grygera !). Dane, non dipingiamo sempre l'Inter come vittima. Diciamo che l'Inter ha società con cui fa affari e altre con cui ha meno contatti. Ma questo è normale, senza bisogno di chiamare in causa intrecci di chissà quale natura con Moggi, che oggi mi sembra più la macchietta di ciò che fu.... Secondo me se l'Inter avesse offerto una somma decente per Inler, ad esmepio, l'Udinese avrebbe venduto, pecunia non olet, dicevano i discendenti dei Pozzo .... Per il resto concordo che fenomeni italiani non se ne vedono in giro e quindi le nostre squadre di vertice acquistano all'estero, spendendo anche meno. Solo che in alcuni casi anche gli stranieri che arrivano non sono migliori dei nostri, a volte sono solo meno cari. è evidente che negli ultimi anni non solo non "nascono" campioni italiani di levatura internazionale, ma raramente riusciamo ad acquistare grandi campioni stranieri ... se ne contano pochissimi in serie A
Beh, ma il problema del costo del mercato "interno" non è una cosa da poco.
Io non riesco a capire i motivi, onestamente.
(senza tirare in mezzo i Pozzo, che sono sempre stati una bancarella piuttosto cara...quanto avevano chiesto per Inler quest'estate? 20? 25?)
"certo quando uno Zamparini chiede 40 milioni per Pastore, logico che il ragazzo andrà prima o poi via dall'Italia, salvo imborcchimento ..."
Che non è un problema, attenzione. Non è che in Olanda qualcuno rinfacciava all'Ajax di vendere a Milan e Barcellona invece che a Psv o Fejenoord. Se all'estero ti danno di più vendi pure lì, ci mancherebbe. Il problema è quando cerchi di strozzare l'acquirente e poi resti col cerino in mano tarpando la carriera di un bravo giovane. Oppure quando pretendi di pagarti la pensione con l'unico ragazzo buono che ti sei ritrovato per caso, invece che accumulare quella cifra sfornandone 5 o 6 da piazzare in giro. Oppure quando i giovani italiani ci sono ma punti sullo straniero perchè il nome esotico vende più abbonamenti.
Questo ha affossato il calcio italiano.....
"Dane, non dipingiamo sempre l'Inter come vittima."
Ah, questo a me non lo puoi proprio dire....
"Diciamo che l'Inter ha società con cui fa affari e altre con cui ha meno contatti."
Appunto, da cosa sono dipesi queste differenze di contatti?!... ;-)
"Secondo me se l'Inter avesse offerto una somma decente per Inler, ad esmepio, l'Udinese avrebbe venduto, pecunia non olet, dicevano i discendenti dei Pozzo ..."
Il problema è che in Italia spesso il concetto di "offerta decente" cambia a seconda di chi è l'acquirente..... ;-)
"Per il resto concordo che fenomeni italiani non se ne vedono in giro e quindi le nostre squadre di vertice acquistano all'estero, spendendo anche meno. Solo che in alcuni casi anche gli stranieri che arrivano non sono migliori dei nostri, a volte sono solo meno cari."
Oh, ed è quello che dicevo io. L'esempio tipico è Cruz. Arrivato in Italia che era la brutta copia d'Inzaghi, coi piedi quadrati, un solo schema in testa, assenza di colpo di testa nonostante l'altezza, senso del gol nemmeno eccezionale. Poi a furia di giocare titolare in serie A è diventato un signor giocatore sia tecnicamente che tatticamente, acquisendo un'intelligenza calcistica mai vista prima al River o al Fejenoord (che poi si rivelò un'importante arma per l'Inter).
Ora, per far giocare uno straniero 4 anni in serie A per insegnargli a giocare a calcio, tanto valeva insegnare ad un allievo italiano (che so, un Borriello o un Cipriani), o no?!...
Eh no, vuoi mettere Cruz che col Fejenoord ha segnato 2 gol alla Juve in Champions?!...e continuiamo così.....
"Beh, ma il problema del costo del mercato "interno" non è una cosa da poco.
Io non riesco a capire i motivi, onestamente."
Nick, semplice avidità. Gli italiani non sanno fare affari, come ad esempio gli olandesi (vedi Ajax). Si ritrovano un buon giocatore e pretendono di fare subito 6 al Superenalotto. Non ci sono più il Torino e l'Atalanta di una volta..... (quasi-cit.)
dane su borriello a onor del vero c'e' da dire che il milan non lo lascio' marcire in panchina ma lo mando' in prestito in serie a dove in tre squadre diverse ed in tre stagioni diverse (empoli, reggina, sampdoria) fece abbastanza cacare. non vedo su quali basi avrebbe dovuto dargli un posto da titolare il milan!
Il problema è che in Italia spesso il concetto di "offerta decente" cambia a seconda di chi è l'acquirente....
Vogliamo raccontare la storia di Toni Luca e della sua cessione da parte della Fiorentina? :D
"Non ci sono più il Torino e l'Atalanta di una volta....."
O la Cremonese. Come diceva il vecchio responsabile del settore giovanile.."il difficile non è vendere Vialli alla Sampdoria. Ma mandare Galbagini in Coppa Campioni".
Turci,Favalli,Marcolin,Maspero..e prima ancora Galbagini,Galvani...ecc ecc.
Adesso siamo in c1 e abbiamo la squadra piena di trentenni
Dane, a parte sul mercato dell'Inter, siamo d'accordo su tutto il resto. Il problema è che se a Pastore si avicinano Juve., Inter o Milan, Zamparini chiede 40 milioni, se ci va un Napoli ne chiede 25 ....
Il discorso sul mercato italiano che di fatto è molto particolare e governato da logiche corporative più che di business è centratissimo. Qui a Cesena si è fatto incetta di stranieri che per la stragrande maggioranza non sono migliori di italiani da medio-alta serie B (qualcuno vale anche meno). Il problema, oltre alla scarsa (eufemismo) disponibilità economica della società è che i costi degli italiani sono molto più elevati rispetto ad un pari valore estero, che il mercato italiano è fatto di veti e controveti, di acquisti condizionati da offerte tipo supermercato (ti dò Tizio se prendi anche Caio e mi aiuti a piazzare Sempronio), di cartelli e non da ultimo di trattative estenuanti e chilometriche. All'estero le trattative durano poco in quanto le società non cercano, come diceva Dane, di fare l'affare della vita, e quindi si capisce subito se ci sono margini per concludere ed inoltre non ci sono le distorsioni tipicamente italiche prima descritte.
@Pierocic: i cialtroni di solito a questo punto dicono "la ringrazio della domanda che mi permette di chiarire che..." se vogliamo continuare a contare i risultati facciamolo, io preferisco un'analisi più approfondita.
Nessuno ha detto che Borriello dovesse esser titolare del Milan a 18 anni, ma a Gilardino qualche possibilità in più l'hanno data o no?!...e Gilardino a 24 anni godeva di minor considerazione tra gli addetti ai lavori (non parlo degli strilloni della stampa, ovviamente, parlo di tecnici) rispetto al Borriello 18enne. Se poi tu pensi che Borriello dovesse spaccare il mondo entrando a 10 minuti dalla fine per dare la passerella ad Inzaghi sul 3-0, allora qua il discorso diventa surreale.
Ma poi, facile dire che Borriello ha fatto cagare ma tu l'avevi seguito?! l'avevi osservato?!... Analizziamo.
Inanzitutto uno dei problemi del calcio italiano è il prestito dei giovani. Una volta le rose erano limitate, quindi una provinciale che riceveva un giovane in prestito doveva farlo fruttare per forza eprchè ne aveva bisogno, quindi lo metteva nelle occasioni migliori per rendere, lo sosteneva, cercava di curarne le difficoltà, poi una volta sfruttato il più possibile il talento (consentendogli in cambio di fare esperienza) lo restituiva alla casa madre.
Oggi anche le provinciali hanno 30/40 giocatori, quindi di giovani in prestito ne prendono 4 o 5, poi c'è il mammasantissima a fine carriera che fa il Tyrex nello spogliatoio, etc... Quando un giovane arriva o fa subito da solo il fenomeno, altrimenti il Mister ("noi dobbiamo centrare la salvezza, non abbiamo tempo da perdere...") lo sbatte in un angolo e avanti un altro. Per questo io dico che il prestito oggigiorno è deleterio, perchè non aiuta nè il giocatore nè la casa madre. Molto meglio la comproprietà, perchè in quel caso la provinciale è molto più stimolata a valorizzare il giovane, perchè così poi può alzare il prezzo in fase di risoluzione della comproprietà.
Questo come discorso generale, poi c'è il discorso sulla competenza degli addetti ai lavori: perchè non è che un attaccante è un attaccante e quindi lo sostituisci con un altro attaccante. Se devi sostituire Milito perchè hai un certo gioco basato sul contropiede o sulle ripartenze veloci non puoi prendere Borriello, così come se hai un modulo col tridente offensivo e Bierhoff a fare la torre al centro e la boa per le sponde ai compagni non puoi sostituirlo con Milito.
E guarda caso Borriello finì IN PRESTITO senza condizioni in squadre che facevano un gioco molto più leggero CONTROPIEDISTICO (difatti casualmente in quelle squadre resero meglio i vari Pozzi, etc...), mentre lui necessita di un gioco più pesante, possibilmente con un tridente o centrocampisti che si inseriscano che lo utilizzino come punto di riferimento non come uomo-proiettile. Ora, visto che tutti mi citano sempre la stagione al Genoa come la migliore di Borriello chiedo: quale fu guarda caso la formula con cui venne ceduto a quello strozzino (in senso positivo) di Preziosi?!...e qual'era il modulo di gioco adottato da Gasperini in quella squadra?!...oh, io vi dò le tessere del puzzle, poi sta a voi incastrarle.
Ora, Borriello non è Boninsegna, ma vista com'è andata la storia di Cruz che ho citato, e visto che Borriello al netto degli infortuni più gioca e meglio gioca anche ad alto livello, posso presumere che se invece di avere possibilità a 28 anni le avesse avute a 20 magari oggi ci sarebbe un centravanti di rendimento ed esperienza?!...
Poi arriva il fenomeno che mi dice "eh, ma se anche ha tutti contro, uno se è bravo si impone e le possibilità se prende di forza..." Se nasci Kakà sì, ma siccome non tutti nascono Kakà poi succede che nel Manchester gioca un terzino che faceva panchina al Monza.....
@Mizio: è un altro problema ancora, ma che pur esiste (vedi Cavani)... ;-)
@Ale: gioco, partita, incontro!... :-D
Se proprio vogliamo parlare di Borriello, la vera domanda é: ha senso dare Borriello e spendere il doppio o quasi per Robinho ? Secondo me no. Sui prestiti alle piccole squadre avete detto tutto. Un tempo le formule dei prestiti erano per più stagioni, anche sulla parola. Oggi valorizzi un giovane e te lo tolgono subito, magari per ridarlo in prestito o inpermuta ad una tua concorrente, a chi conviene ? Nel Lecce c'è in prestito un giovane centrocampista della Roma, Bertolacci. è un ragazzo interessante, che quando viene chiamato in causa fa bene. Ma gioca praticamente mai. Del resto, esiste un diritto di riscatto e controriscatto, al Lecce conviene non farlo giocare molto e poi magari provare a riscattarlo, potendo essere un giocatoire di prospettiva (tipo D'Agostino per intenderci). Altrimenti il rischio è quello di valorizzarlo per vedersi riconoscere al massimo qualche migliaia di euro
mizio: in campagna elettorale ha senso
tra le altre cose, bisognerebbe fare i complimenti ad allegri, che mangerá il panettone contro piú di un pronostico
"Del resto, esiste un diritto di riscatto e controriscatto, al Lecce conviene non farlo giocare molto e poi magari provare a riscattarlo"
Il che già ti da l'idea della demenzialità del calcio odierno.....
"tra le altre cose, bisognerebbe fare i complimenti ad allegri, che mangerá il panettone contro piú di un pronostico"
Dici?! Boh, secondo me se non fa scattare la scintilla al più presto come fece Leonardo rischia. Perchè gli ascari di regime han già cominciato a scaricare su di lui tutte le colpe, il che per motivi che sappiamo benissimo (e a cui hai fatto velatamente cenno) ha il suo peso. Inarrivabili quelli poi che criticano la sua scelta di far giocare Dinho ma poi sottolineano come Berlusconi abbia diritto a pretendere risultati.....
dane: si' un po' l'ho osservato perche' per 2 stagioni consecutive lo avevo (malaguratamente :) ) al fantacalcio dato che anche a me era sembrato molto forte da primaavera
e se fallisci 3 stagioni consecutive, figlio mio, non puo' essere sempre colpa degli altri.
per quanto riguarda "nessuno ha detto che dovesse essere titolare nel milan a 18 anni"... mi pare che proprio tu avessi detto che "2 anni da titolare nel milan in gioventu' non glieli hanno concessi"...
io ricordo che quando adriano ando' in prestito a parma spacco' il mondo... ed infatti da li' a due anni era uno dei più grandi attaccanti del mondo... (poi da li' ad altri 2 anni, beh lasciamo perdere). lo stesso anche per il tanto vituperato recoba.
ps anche balotelli valorizzerà al massimo il prestito al city per tornare in grande spolvero a milano? :)
1) "e se fallisci 3 stagioni consecutive, figlio mio, non puo' essere sempre colpa degli altri."
E io lo sapevo che prima o poi si arrivava lì.....
2) "per quanto riguarda "nessuno ha detto che dovesse essere titolare nel milan a 18 anni"... mi pare che proprio tu avessi detto che "2 anni da titolare nel milan in gioventu' non glieli hanno concessi"..."
Che non significa che dovessero concederglieli, ma solo che a Gilardino li han concessi. Magari al giovane Borriello qualcosa in più di 10 minuti sul 3-0 potevano concederglieli, e prima che si sputtanasse con prestiti a fallimento sicuro.
Perchè esordire in una squadra forte in cui tutto funziona e giocare con fuoriclasse che rendono tutto facile e da cui imparare è un po' più facile che finire in una squadra da retrocessione che ti butta la palla in contro 4 difensori tra una sessione di pallate e l'altra. Secondo me, eh?!...
3) "io ricordo che quando adriano ando' in prestito a parma spacco' il mondo... ed infatti da li' a due anni era uno dei più grandi attaccanti del mondo..."
Tenendo in naftalina Gilardino, che senza l'infortunio di Adriano chissà dove sarebbe ora.....
4) "(poi da li' ad altri 2 anni, beh lasciamo perdere). lo stesso anche per il tanto vituperato recoba."
Fu un fallimento mentale, discorso completamente diverso da quello di Borriello e tanti altri. Adriano ha sbracato perchè incapace di gestire la propria vita (non pretendo un Beckham ma almeno un Messi...), Recoba una volta rientrato non è stato sollecitato e si è impigrito pensando a svernare.....
5)"ps anche balotelli valorizzerà al massimo il prestito al city per tornare in grande spolvero a milano? :)"
Con Balotelli mi ricollego al punto 2) su Borriello: quello che più mi fa incazzare è che sto qui non ha capito un cazzo (vedi Inter-Barça) della fortuna che aveva tra le mani.....
Su Gilardino:
stiamo anche parlando di uno che a Parma aveva segnato 50 gol (di cui 46 in 2 sole stagioni) in 96 partite e 19, in 30 partite, nell'Under con tanto di europeo vinto.
Normale che gli si concedesse maggiore spazio e tempo e il Milan di quegli anni era anche una squadra molto più competitiva di quello attuale e meno bisognosa di rivoluzioni ogni stagione
Gilardino a Parma faceva 24 goal all'anno in campionato così suddivisi:
- 2 poker nelle goleade tarocche di fine stagione (a mente Parma-... 4-3 e un 6-4 forse a Livorno)
- 6/7 su rigore
quindi pesando i goal, non contandoli, siamo a 10 goal all'anno, come un Lucarelli o un Borriello qualsiasi. Poi si stupiscono che al Milan facesse pietà.
Gilardino divenne titolare quando Adriano passò all'Inter nel gennaio 2004 e finì l'anno con 23 gol segnando quasi una ventina in un girone, qualcosa aveva dimostrato (senza contare che aveva esordito diciassettenne nel Piacenza nella stagione 99-2000, la sua crescita fu rallentata anche da un incidente d'auto)
Lucarelli i rigori non li tirava?
"Su Gilardino: stiamo anche parlando di uno che a Parma aveva segnato 50 gol (di cui 46 in 2 sole stagioni) in 96 partite e 19, in 30 partite, nell'Under con tanto di europeo vinto. Normale che gli si concedesse maggiore spazio e tempo"
Appunto Ataru, se ogni volta aspettiamo che un giovane italiano segni 50 gol (non si capisce in che squadra poi, visto che nessuno ti fa giocare...) per dargli un po' di spazio, poi non meravigliamoci se mandiamo in nazionale gente che esordisce a 28 anni ed è ancora inesperta e non lamentiamoci se ogni giocatore che compri lo devi sostituire dopo 3 anni perchè è già ultratrentenne.
Ripeto: l'Italia è il paese in cui i parrucchieri cercano "apprendisti esperti" e le aziende "neolaureati con esperienza pluriennale". E una bella puttana vergine no?!...
"e il Milan di quegli anni era anche una squadra molto più competitiva di quello attuale e meno bisognosa di rivoluzioni ogni stagione"
Guarda che il Milan in cui venne inserito Prati (che segnò tre gol in una finale di Coppa Campioni) non lottava mica per la retrocessione eh?! No, perchè se no qui si fa come il Trap, che non si portò Gilardino all'Europeo perchè disse "Paolo Rossi divenne Pablito a 26 anni", dimenticando che il soprannome Pablito non glielo diedero in Spagna ma in Argentina: 4 anni prima!.....
la mignotta vergine è già prenotata dal megapresidente ...
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