Il mese di Damien Ryan

di Stefano Olivari
La precarietà degli stranieri, il secondo sport nonostante tutto e le scuse dei Nets...

1. Il passaportato (traduzione: italiano farlocco) in meno non ha portato grandi benefici agli italiani veri, né come impiego nè come rendimento. Di fatto il due (extracomunitari) più quattro (europei, con l’invasione dei bulgari nati a Los Angeles e dei macedoni dell’Alabama) più uno (il passaportato) fa sì che quasi sempre il primo italiano-italiano sia l’ottava scelta di un allenatore che non può rischiare l’esonero per il gusto di far migliorare uno meno bravo degli altri. Dibattiti che appassionano Petrucci, in realtà la situazione che ha tolto il basket dalle discussioni dei bar (gli appassionati veri non sono calati rispetto a vent’anni fa, al di là del disfattismo nostalgico) non è la nazionalità di chi va in campo ma il mercato sempre aperto. Scriviamo queste righe il 21 gennaio, pochi giorni fa Varese ha messo sotto contratto fino al…28 febbraio l’australiano (niente paura, ha un passaporto irlandese) Damien Ryan per sostituire l’infortunato Jobey Thomas che è riuscito ad essere eroico fino al derby vinto con Cantù e poi si è giustamente fermato. E’ chiaro che Varese aveva facoltà di fare questa mossa e che Recalcati non voglia regalare un mese agli avversari, però magari sarebbe stato bello vedere Fabio Mian in campo per più di 3 minuti a partita. Con tutto il rispetto per Ryan, alla sua settima squadra italiana. L’identità, ma ancora di più l’identificabilità, non è una questione di passaporto.

2. Il basket ha perso quindi possibilità di essere citato nei bar, ma rimane il secondo sport italiano come seguito popolare.
I sondaggi mentono, i dati Auditel a volte anche di più (sui piccoli numeri). Ma gli scommettitori non giocano i loro soldi per finta. A dicembre 2010 sono stati giocati, Italia, 353 milioni di euro sullo sport e di questi 322 sul calcio. Secondo classificato il basket (6,6% del totale) con 23,4 milioni davanti 4,9 milioni del volley (1,4%). Domanda: secondo voi il basket ha nelle pagine sportive dei quotidiani il 6,6% dello spazio totale? I cultori del mitico ‘mercato’ dovrebbero spiegare l’overdose di pezzi di rugby e di vela, senz’altro meno giustificabili dell’ennesima intervista a Leonardo o dell’editoriale su Cassano. In realtà il giornale si compra spesso per inerzia, chi ci lavora mette quello che vuole. Almeno però non dite che il basket non interessa. Non interesserà a voi.

3. Carmelo Anthony ai Nets non è la solita operazione di mercato di cui si parla fino allo sfinimento, ostentando certezze che non ha nemmeno Anthony
(nativo fra l’altro di Brooklyn, dove i Nets si trasferiranno, anche se a 8 anni si trasferì a Baltimora), anche perché la trading deadline del 24 febbraio permette ancora di inventarsi qualsiasi ipotesi di scambio con qualsiasi numero di squadre: abbiamo letto tutte le ipotesi senza perdere il filo, ma solo perché siamo cresciuti con il valzer dei portieri di David Messina in cui si partiva con Giovanni Galli che dalla Fiorentina passava alla Juve per sostituire Zoff innescando un meccanismo a catena al termine del quale rimaneva senza squadra qualcuno tipo Copparoni o Adani. L’operazione Anthony rimarrà nella storia perchè per la prima volta ha portato un dirigente di una squadra, il general manager dei Nets Billy King, a scusarsi con la squadra per il turbamento che avevano portato le voci di mercato. Squadra derelitta anche per i canoni dell’Est (11-31 in questo momento), ma comunque meritevole di rispetto o almeno di finto rispetto. Ovunque finisca Melo, una piccola pietra miliare.

stefano@indiscreto.it

10 commenti:

Calvin ha detto...

Stefano, memorabile anche perche' i Nets hanno praticamente detto "ci siamo rotto i coxxxoni, basta cosi'", dovuto sostanzialmente al fatto che Melo vuole andare via da Denver senza firmare l'estensione del presente contratto (che scade a giugno). Comunque ci credo che Melo non sappia cosa fare, dopo il terremoto estivo che ha creato la probabile squadra dominatrice per i prossimi 4-5 anni (se non cominciano a vincere quest'anno cominciano il prossimo, al netto di infortuni devastanti) se fossi una stella NBA l'unica pensata che farei e' di creare un'altra corazzata...

Stefano Olivari ha detto...

Ammetto la dipendenza dalle ipotesi di trade (la droga si chiama hoopshype.com, che linka anche i quotidiani e i siti più locali che più locali non si potrebbe), non solo nel caso di Melo...quando con i Nets sembrava fatta il giocatore, mal consigliato, ha rilasciato un'intervista televisiva (qualche spezzone si è visto anche su Sky) in cui diceva cose del tipo 'New York è casa mia'...al di là del fatto che non sia proprio vero, un messaggio anche ai Knicks che per come è messo l'Est andranno quasi certamente ai playoff ma che sembrano una squadra da belle sconfitte...vista su League Pass la partita con gli Spurs, dove pure sono stati a distanza da impresa fino a 5 minuti dalla fine: con uno come Anthony, sacrificando Gallinari o Chandler, sarebbero fin da subito la quarta forza a Est con potenziale per salire ancora...

Calvin ha detto...

hoopshype ha anche l'indubbio vantaggio di listare i salari (unica pecca non ci sono i garantiti), la scorsa estate milanese senza una mazza da fare in ufficio l'ho passata a guardare i salari per incastrare trade fantascientifiche! cmq si' su hoopshype si leggono i nomi di giornali sconosciuti qui in Europa, uno dei miei preferiti e' il cleveland plain dealer :)

Simone ha detto...

@Stefano Olivari:non pensi che Amar'e e Melo siano tatticamente incompatibili?
Anthony,in attacco,è un fenomeno come pochissimi altri(Bryant,Durant,Wade,Nowitzki)ma occupa gli stessi spazi vitali dell'ex Suns.
Stoudemire(un pò Hakeem..)ha quasi l'identica partenza da "guardia"dell'uomo di Baltimore:coprono le medesime piastrelle,con l'unica differenza che l'ala dei Nuggets può "minacciare" anche da tre.
Entrambi si avvicinano al canestro di potenza e necessitano di spazio sotto il tabellone.
Il talento sarebbe debordante ma la chemistry...
New York avrebbe bisogno di blue collar difensivi e di una sola superstar:Chris Paul,il playmaker che renderebbe illegale il sistema di D'Antoni.

transumante ha detto...

melo+ stat non piacciono neanche a me. A dir la verita´non mi piace stat, e non vedo come una squadra possa vincere un titolo con lui in un ruolo rilevante

miami si puo´battere anche con una squadra sensata: dai melo a chicago e poi riparliamo

Stefano Olivari ha detto...

Lo Stoudemire di quest'anno mi sembra ai confini del mondo Mvp, per impegno e intensità difensiva (7 minuti a partita invece dei soliti 2), per almeno una ventina di partite è riuscito a far sembrare Felton uno con i tempi di Nash prima che si chrispauleggiasse senza essere Chris Paul...sono d'accordo sul fatto che Anthony più Amar'e non sia la perfezione, ma dando per scontata l'assenza di un lungo classico o comunque di uno da post basso (Mozgov è ormai DNP fisso) un 4 con possibilità di 3 fisico come Anthony è forse la migliore idea possibile per svoltare...

Calvin ha detto...

Felton mi pare impresentabile a livelli da PO, legge il gioco come io leggo il giapponese (male), va per la soluzione personale come prima opzione, a livello di schemi conosce solo il gioco a due con Stat. buono per la RS, un cancro nei PO. concordo con Simone che con Paul a NY ci sarebbe da divertirsi.

transumante ha detto...

stefano: concordo che stat, per essere stat, sta facendo una grande stagione, al massimo delle sue possibilita´.......

...ma gia´adesso gli preferisco griffin (che al massimo scambierei solo con lbj o durant)

Unknown ha detto...

Stefano, sulla faccenda delle scommesse sbagli. Il basket raccoglie più puntate del tennis solo perchè ha palinsesti più stabili e che durano quasi una settimana. Se io vado in un'agenzia di lunedì, ci trovo le partite della domenica successiva del campionato italiano, ed ho 5-6 giorni per giocarle. Se io invece STASERA vado in agenzia, forse non trovo ancora le quote delle partite di tennis di DOMANI MATTINA. Non pensare al gioco online, la maggior quota di mercato è quella delle agenzie, e lì giocare sul tennis è impresa improba.

Simone ha detto...

@Transumante,Vins,Stefano Olivari:la situazione è parecchio liquida.
Pensate a un Josh Smith,con quello chassis sugli intangibles e le chele odomesche,a fianco di Durant,Westbrook e compagni...
Per me arrivano gli anelli.

"Belinelli annienta gli Spurs"

Questo titolo,di Sportitalia,è il più cretino che abbia letto ultimamente.
E dire che,in quanto a iperboli fuori posto,la concorrenza è qualificata.
Per la cronaca,la guardia degli Hornets ha segnato 7 punti in 20 minuti di gioco.