di Andrea Ferrari
Intervista al professore di storia economica Giulio Sapelli, che diversamente dalla maggioranza dei colleghi è molto interessato al presente e poco al politicamente corretto. Temi liberi: la forza del Brasile, l'argentinizzazione dell'Italia, il parassitismo belga, la sottovalutazione del pericolo cinese, l'ottusità del managerialismo...
Al grande pubblico è noto soprattutto per quel “gnocca senza testa” carpito da Striscia la Notizia e riferito a Rula Jebreal, allora collaboratrice di Santoro. Definizione abrasiva in tempi così politically correct, ma non sorprendente per chi conosce Giulio Sapelli e ne ama lo spirito. Professore di Storia Economica, nonché scrittore, editorialista del Corriere della Sera e con una vita passata in giro per il mondo tra università e aziende come Olivetti, Eni, Telecom. Lo incontriamo nel suo studio alla Fondazione Enrico Mattei di cui è attualmente ricercatore emerito, ad alcuni anni di distanza dall’ultima lezione universitaria a cui avemmo la fortuna di assistere.
La crisi che ancora sta attanagliando i paesi più sviluppati pare non aver toccato i grandi paesi emergenti, i BRIC. In Italia si parla soprattutto di Cina e India meno di Russia che viene menzionata in caso di crisi d’approvvigionamento di gas o per l’amicizia tra Putin e Berlusconi. Ancor meno si parla però del Brasile, la nazione che, nonostante tutto, ci è più vicina culturalmente.
“Il Brasile è sicuramente il più affidabile tra i 4, anche l’India lo è ma in misura minore. Il Brasile è il più stabile innanzitutto perché ha avuto 20 anni di buona politica, partendo dal governo di Cardoso, mio collega a Parigi ai tempi della dittatura militare. Lula ha proseguito in quel solco col vantaggio di non avere alle spalle un partito col 5% come Cardoso, ma del 25%. Un altro vantaggio è che la dittatura, pur essendo sanguinaria, ha avuto anche qualche merito, come la grande spinta data all’industria aeronautica che oggi è tra le migliori al mondo. Lula poi ha istituzionalizzato il movimento dei senza terra, creando una piccola e media borghesia contadina, capendo che così ci si salva dagli effetti nefasti del riversamento di tutte queste persone nei contesti urbani. In più è un grande paese esportatore e ha anche enormi giacimenti petroliferi. Infine sta diventando la forza stabilizzante dell’America Latina.“
Senza dimenticare che fra pochi anni avrà Mondiali di calcio ed Olimpiadi...
“Sì, e il mondo si accorgerà sempre più della grandezza di quel paese, pensiamo per esempio ai suoi architetti...Ma un altro dato fondamentale per capire se uno stato sudamericano ha futuro è vedere se la borghesia crede e investe nel proprio paese, in Brasile ciò avviene al contrario dell’Argentina dove i ricchi portano i soldi a Miami e dove hanno avuto la disgrazia del Peronismo. Basti vedere anche quel che è successo pochi anni fa coi Kirchner che han voluto tassare ancor di più gli esportatori di carne per finanziare la spesa pubblica improduttiva. Nonostante tutti i problemi amo molto l’Argentina e mi piacerebbe trascorrer lì la mia vecchiaia, è un paese di persone straordinarie, di grandi intellettuali, anche del mondo ebraico e c’è un grande vitalismo, come han dimostrato quegli operai che han voluto riaprire le fabbriche dopo il default invece di accontentarsi dell’assegno di disoccupazione. ”
E pensare che a inizio anni ’50 era un paese che aveva un reddito pro capite ai livelli della Francia, ma da quel momento in poi decenni di sostanziale non sviluppo.
“Colpa innanzitutto del peronismo, una vera e propria sifilide, che s’è scontrato con le classi dirigenti del mondo finanziario e contro la borghesia contadina. Oltre a questo ci son stati dei mutamenti negli scambi internazionali che l’hanno svantaggiata. Ed infine il radicalismo, un movimento di stampo socialdemocratico europeo che ha espresso anche un presidente come Alfonsine, non è riuscito a diventare egemone.”
A proposito di Argentina, mi viene in mente l’opinione di Luca Ricolfi sulla situazione italiana che secondo lui sta vivendo “una lenta argentinizzazione” più che un rischio di deriva in stile Cecoslovacchia.
“Il nord e il centro dell’Italia sono una grande colonna della cosiddetta “Germania europea”, cioè di una regione che parte dal cuore manifatturiero del continente e che arriva fino a coprire una parte del nostro territorio. Credo che il federalismo fiscale, soprattutto quello demaniale, farà da apripista alla secessione anche perché è probabile che il sud vada alla deriva, in virtù del non controllo del territorio e della mancanza del monopolio della forza da parte dello stato, però è altrettanto vero che se non si fa il federalismo allora il sud trascina il nord nell’abisso, come dice Ricolfi, e quindi la secessione sarebbe anche salutare. Tutto questo è però un fenomeno che va al di là della Lega Nord nel senso che le nostre identità pre-unitarie son rimaste più forti dell’identità unitaria. Tuttavia va detto che il federalismo storicamente nasce per unire, ma ciò vale nei paesi che nascono federali come Stati Uniti e Germania, non come da noi.”
Un fenomeno che pare essersi messo in moto anche in Belgio.
“Sì, anche lì fiamminghi e valloni son divisi, ma ciò che li tiene assieme, più della monarchia, è quell’idrovora di soldi chiamata Bruxelles, piena di funzionari che non servono a nulla se non a rapinare le tasche degli europei. Prima il Belgio prendeva saprofiticamente dalla colonia congolese, adesso da queste istituzioni europee, però c’è una grossa differenza: i congolesi avevano più dignità.”
Tornando all’argomento Bric, vale la pena parlare dell’ultima lettera, la Cina. é d’accordo con chi sostiene che la democrazia arriverà come conseguenza dell’arricchimento della popolazione o invece sarà il suo modello di capitalismo autoritario a corrompere le democrazie occidentali? “La Cina è una dittatura che rientra nel grande filone dei regimi comunisti che abbiamo visto nel secolo scorso. In questo momento sono in una fase di N.E.P. (nuova politica economica) di Leniniana memoria, con la “piccola” differenza che quella Unione Sovietica non era un paese di quasi 1,2 miliardi di persone. Ovviamente ci sono delle differenze, e anche in Cina esistono diverse visioni all’interno della sua nomenklatura, però un dato importante è che quella cinese è una dittatura di stampo militare mentre quella bolscevica aveva un carattere misto. L’errore catastrofico, ai tempi dell’era Clinton, è stato quello di farla entrare nel WTO creando così un’asimmetria incredibile che sta distruggendo una parte d’economia dei paesi più avanzati e soprattutto democratici. A me pare che la Cina sia una riedizione dell’Unione Sovietica con tratti di nazismo e quindi sia un pericolo per la civiltà.”
Quasi che l’America abbia creato inconsapevolmente un mostro...
“A me preoccupa molto l’allontanamento degli Stati Uniti dall’Occidente; è significativo che Hillary Clinton il primo viaggio l’abbia fatto in Cina e non in Europa. Un errore strategico loro, ma anche nostro, che si rischia di pagare carissimo. Tuttavia in Cina i conflitti sociali son in aumento nonostante una repressione feroce e credo che non andranno molto lontano: hanno una grande carenza di lavoratori qualificati e le aziende ed il sistema bancario non sono così sani come vogliono far sembrare. Hanno un grande bisogno di know how e la gran parte delle loro esportazioni è fatta da multinazionali americane ed europee che lavorano lì. Anche le loro statistiche sull’economia secondo me sono false, se fossero vere dovrebbero consumare 5 volte l’energia elettrica che consumano, quindi è un po' difficile discutere in modo scientifico della loro economia. Però sono certamente una grande potenza e rappresentano una nuova forma d’imperialismo in un’area che diventa sempre più importante come l’Asia.”
Secondo diversi economisti la Cina non sta facendo altro che attuare una politica mercantilista tenendo artificialmente basso il cambio dello Yuan.
“Beh, ma è una cosa per niente sorprendente. E' uno stratagemma usato per certi versi anche dall’Unione Sovietica che faceva un po' quel che voleva non rendendo convertibile il rublo e manovrando la ricchezza che le derivava dal petrolio incrociando l’andamento del prezzo internazionale del greggio con la rivalutazione del rublo. La vera questione di fondo è che non si vuol fare la guerra contro di loro, 100 anni fa si sarebbe fatta. La grande occasione persa è stata la guerra dell’oppio e lì la Cina sarebbe poi dovuta esser divisa, ma purtroppo le grandi potenze non vollero.”
Quindi non crede ad una Cina non aggressiva...
“No, assolutamente. Io vado spesso in Australia e lì i laburisti, che in fondo sono più anti-cinesi dei conservatori, sono convinti che la Cina vorrà prima o poi invadere l’Australia. Come fecero i giapponesi, d’altronde. I miei critici rispondono che contro Taiwan non hanno fatto nulla, ma solo perché non son ancora pronti... è un dato di fatto poi che si stia sempre più sviluppando un pensiero nazionalista. Credo che Il futuro sarà molto interessante.”
Intanto in Africa, la strategia d’insediamento cinese pare avere soppiantato quella americana che legava gli scambi economici a questioni legate a diritti umani e democrazia in quei paesi. Magari non credendoci fino in fondo e forse anche con un po' d’ipocrisia, ma perlomeno dava l’impressione di provarci.
“Beh, se pensiamo che i cinesi esportano addirittura il lavoro forzato dai famosi Laogai... il quadro che ne esce è quella di una potenza coloniale di tipo nuovo che ha all’interno un eccesso di forza lavoro che lo stato sfrutta esportando schiavi per costruire infrastrutture in Africa, per questo parlo di un’economia nazionalsocialista. La Cina non sta che realizzando quello che Hitler voleva fare con gli slavi. La cosa sconvolgente è che di fronte a tutto ciò le classi dirigenti dell’occidente capitalistico e democratico rimangano affascinati.”
A proposito di nazionalsocialismo mi rimase impresso in un suo articolo il conio della definizione di “managerialismo” in cui tracciava una sorta di parallelo con la forma mentis nazista.
“E' l’ideologia delle varie Mckinsey, Bain ecc. che propugnano un pensiero piatto senza prospettiva storica, senza complessità, anti- e a-umanistico. La loro visione è la slide di powerpoint al quadrato e le persone trattate come commodities. C’è quindi un abbassamento del livello culturale generale, di cui il managerialismo è parte, che sta infettando la direzione delle grandi imprese e non solo.”.
Andrea Ferrari
(in esclusiva per Indiscreto)
52 commenti:
1. “Credo che il federalismo fiscale, soprattutto quello demaniale, farà da apripista alla secessione anche perché è probabile che il sud vada alla deriva, in virtù del non controllo del territorio e della mancanza del monopolio della forza da parte dello stato, però è altrettanto vero che se non si fa il federalismo allora il sud trascina il nord nell’abisso..”
2. “A me pare che la Cina sia una riedizione dell’Unione Sovietica con tratti di nazismo e quindi sia un pericolo per la civiltà..”
“La Cina non sta che realizzando quello che Hitler voleva fare con gli slavi..”
RI-MINKIA!!!
Miei commenti:
1. minkia…
2. ri-minkia!!!
Più seriamente:
1. Ancora oggi se ripenso alla guerra nei balcani mi sembra incredibile che possano essere successe le cose che sono successe (e anche quest’estate, in vacanza in ruanda, l’idea che gran parte delle persone oltre i 40 anni probabilmente hanno machetato qualcuno mi sembrava impossibile…) e certi spettri mi sembrano agitati dai politici solo per motivi elettorali, però magari stiamo davvero scherzando col fuoco…
2. visto l’Infedele ieri sera. Da un lato non si può non tenere conto del fatto che, come dicono alcuni, il mondo va in una certa direzione e con quella dobbiamo fare i conti ma è anche vero che, come dicono altri, non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo diventare noi come i cinesi e non cercare di fare in modo che siano i cinesi a diventare come noi…
Poi magari da noi la secessione finisce come in Cecoslovacchia dove si sono salutati e ognuno si è fatto il suo stato... in fondo siamo italiani...
Fuori dagli schemi Sapelli. Sicuramente sempre da leggere (a me è piaciuto anche il suo Diario Americano, uscito per Bollati Boringhieri, lì c'è tutto Sapelli). Passo sopra anche il fatto che durante la discussione della mia tesi di laurea, lui era all'ala sinistra della commissione e leggeva tranquillamente il Financial Times.
Sarebbe bello anche sapere quant'è la quota di titoli di Stato Usa che è detenuto dai Cinesi
ottimo post.bel colpo.
Rapido commento.
Condivido il giudizio clinton wto,non condivido l`affermazione di ferrari che il mostro é stato creato incosapevolmente(magari più tardi spiego il perché).
Sintomatico il giudizio su italia ,che rivela un modo di pensare che non mi trova concorde.
Mi fermo.c'é molta carne al fuoco e nn voglio esser dispersivo.
Ps:confermo il giudizio sull`industria aero. Bra. Ho lavorato con loro e sono in gamba e vitali
"Passo sopra anche il fatto che durante la discussione della mia tesi di laurea, lui era all'ala sinistra della commissione e leggeva tranquillamente il Financial Times."
Ecco, io invece non ho mai capito perchè se uno è un cervellone così cervellone (perchè che sia cervellone è indubbio, visto come ha progettato la propria vecchiaia) ed è così occupato a studiare le sorti del mondo cosa gliene freghi di occupare una cattedra di cui non gliene frega niente con la quale disprezzare implicitamente le sorti di uno studente.....
Un quadro a dir poco inquietante, quello che dipinge Sapelli...
La percentuale del debito pubblico americano non me la ricordo, ma qualche giorno fa ho letto l'ultima statistica ufficiale sulla zona Euro presa nel suo complesso: il 7,3% del debito pubblico di questa zona ha come creditore la Banca Centrale cinese...e non contiamo altre banche o istituzioni finanziarie collegate, per non parlare di fondi con partecipazione pubblica...non è una cazzata ipotizzare che il 20% dei nostri titoli di stato sia in quelche modo condizionabile dalla Cina...altro che i baristi che comprano negozi in contanti...
@andrea
Bel post, confermo il giudizio di Spike.
Su molte cose ho lo stesso pensiero del Prof. Sapelli, sul mio blog, e chi lo frequenta lo sa, ho espresso gli stessi concetti. Mi semto meno solo.
I Bric hanno ormai acquisito parte dell'importanza della vecchia europa nei mercati finanziari. Si chiamano mercati emergenti, ma sarebbe ora di dire meracti emersi.
Sul Brasile si può anche aggiungere che tale vitalità "sociale" è anche premiata dall'incremento della valuta locale che continua nel suo movimento rialzista.
Sul Belgio quoto tutto, un pò meno sull'Italia....abbiamo LCDM, echecazzo, nonostante una riunione riservata sulla soluzione ceca ci sia già stata.
Sulla Cina cosa dire? compra un mld di dollari ogni due giorni, possiede metà Africa dove ha imposto la mezzaluna gialla, è padrone della Moldavia, ha titoli di Grecia e Irlanda in ptf, nonostante la debacle di LB.
La Clinton fece il viaggio a Pechino per andare a trattare i titoli detenuti dai cinesi, ottenendo un si al rinnovo, ma con duration più corta.
E i diritti umani? Cose secondarie.
Hanno delle evidenti crepe che solo operazioni mirate possono allargare...certo ci vorrebbe la volontà politica di farlo....
Italo
Sulla Cina cosa dire, abbiamo pensieri fotocopia.
Fantastico! Un bravo a Ferrari!
1-"Lula poi ha istituzionalizzato il movimento dei senza terra, creando una piccola e media borghesia contadina"
"Ma un altro dato fondamentale per capire se uno stato sudamericano ha futuro è vedere se la borghesia crede e investe nel proprio paese" Perfetto! La classe media che porta sulle spalle lo sviluppo. Quello che non si fece nel Est europeo (collegandomi alla discussione di qualche giorno fa)e che sta sulla base di quello che questi paesi sono oggi.
2-"è un paese di persone straordinarie, ... c’è un grande vitalismo, come han dimostrato quegli operai che han voluto riaprire le fabbriche dopo il default invece di accontentarsi dell’assegno di disoccupazione. ”
Ogni paragone con certe regioni d'Italia e puro casuale...
3-"Bruxelles, piena di funzionari che non servono a nulla se non a rapinare le tasche degli europei."
Mica scemi!
Capitolo Cina
Concordo con Spike che concorda con Sapelli ( e confermo che sul blog di Muti parliamo da almenno due anni):un errore vitale quello degli americani.
Vi posto qualche dichiarazione dell allora "Monika Boy" al riguardo di quell famigerato accordo:
President Clinton claims that the recently signed trade agreement with China "creates a win-win result for both countries" (Clinton 2000, 9). He argues that exports to China "now support hundreds of thousands of American jobs," and that "these figures can grow substantially with the new access to the Chinese market the WTO agreement creates" (Clinton 2000, 10).
Dieci anni dopo si puo dire che era un disastro totale! Naturalmente per li americani. Gia allora i lungimiranti segnalavano l'errore che il marito di Hillary stava compiendo.
Obama e' andato in Cina da bravo ragazzo e lo hanno tratatto da testa di c****, mandandolo via indietro come se fosse il presidente del Burundi.
"hanno una grande carenza di lavoratori qualificati" e' vero, ma e' anche vero che dal Canada stanno tornando in Cina molti neo laureati cinesi. Ma davvero molti.
Il debito americano in mano ai cinesi e' di circa 850 miliardi di dollari , circa il 6 % del deficit publico americano.
felix.
Tra diretto ed indiretto (molti treasuries in mano uk in realtà ha gli occhi a mandorla) si stimano 1700 mld di verdoni,che é il 19% del debito federale e il 12 del nazionale
tani,quei numeri sono il debito detenuto direttamente.ci sono poi i giochini.illuminante simon johnson al riguardo
spike, mi sono limitato a quello diretto, ma hai ragione su quello indiretto, e la cosa che dovrebbe preoccupare di piu gli americani sono i ritmi di crescita dal momento del accordo tra China e WTO ad oggi.
Ok le percentuali ballano di poco e sembrano combaciare.
Ma da profano del settore mi domando se Moody's è così severo nella valutazione del debito sovrano Usa così come di solito è con gli Under Dog europei...o mi sbaglio?
felix, non ti sbagli di certo, ma qui, poi entriamo in un altro discorso piu' grande che comprende anche gli amici americani di Italo Muti...
Eh mi sa che c'hai ragione, pero' è sempre interessante stimolare la diatriba
Direi che "asimmetria" è leggermente riduttivo.
Felix, cercando di fare il qualunquista (ma non troppo), il discorso di Moody's (ma anche le altre agenzie) si riduce in un " non può sputare nel piato dove mangia". Enron, Word-Com, Lehman, e le altre avevano fior di ratings prima di andare con le gambe per aria. Ancora più significante la storia di John Paulson e le CDO di GS, con "le stelle" che stavano a guardare. Il cane che si morde la coda. Il sistema finanziario non può fare a meno dei famosi "professori" per vendere la sua merda, e loro per mangiare hanno bisogno della "grande" finanza. Chi se lo prende in quel posto, sono i soliti.
Dopo aver letto pensavo che Ferrari fosse il "vero" Italo Muti ;-)
Bello Sapelli quando parla del "fascino" degli occidentali per il sistema cinese (che ha perso ormai il suo comunismo per entrare invece in un nazionalismo esasperato e pericolosissimo, una specie di Russia) che molti qua hanno. Dove si crede infatti di andare riducendo salari e diritti dei lavoratori (che, beninteso, sono anche quelli che comprano) non lo so.
Sul cosiddetto federalismo fiscale, é tutto vero. Solo che secondo me qualche fucilata, qua, rischia di fischiare, a differenza della ex Cecoslovacchia. Penso più a qualche cosa di simile alla ex Jugoslavia: del resto, la criminalità organizzata (che vive dei soldi degli appalti pubblici, mica dell'industria) nel '93 ci ha già riempito di bombe. E siccome la secessione o il federalismo fiscale e relativo impoverimento del territorio rischierebbero di asfissiarla, va da se che io a Milano ho già iniziato ad evitare se possibile di prendere la metro, così imparo le buone abitudini.
Articolo interessante.
La Sindrome Cinese è indiscutibilmente il cuore delle vicende geopolitiche di oggi.
Attenti alla diaspora degli States,non solo a quella italiana.
Trovo infatti a dir poco ridicola l'idea del Sud controllato,sul territorio,dalla malavita organizzata;mentre il resto dello Stivale sembra abitato da reinvestitori dello spirito santo.
Non molto tempo fa,nel milanese,hanno "sciolto" una collaboratrice di giustizia.
L'hanno fatto nell'omertà assoluta:se si usano le precauzioni giuste,Monza vale Agrigento o Dusseldorf..
C'è una ridente città del Nord,specchiata sul mare,che vanta nel ricchissimo centro storico quasi l'en plein della criminalità organizzata.
In molti casi l'attività commerciale è un bel franchising con la mafia.
Ci tengono alla pulizia e all'etichetta...
In questo discorso sul mondialismo futuro che ci aspetta, posso concedermi un OT per una pernacchia all'oscurantista Pastore Tedesco?!...
Ppppppppprrrrrrrrrr!!!!!!!..... :-P
Ciao a tutti, trovo molto interessante questo articolo di economia (o economia politica? ditemi voi) e penso che più di qualcuno degli utenti di questo sito era a conoscenza (in maniera molto meno specifica ovviamente) di ciò che Sapelli ha detto (alcune di queste notizie a volte arrivano persino al telegiornale, tra una dichiarazione di un politico e uno servizio sul calcio) :)
Mentre leggevo questo articolo pensavo allo stato dell'informazione in Italia (sia dal punto di vista televisivo che dal punto di vista giornalistico) in cui tutti fanno a gara a nascondere alcune notizie ed ad amplicarne altre, mi piacerebbe sapere da parte vostra quali siti utilizzate per informarvi su cosa accade...
Da un po di tempo a questa parte io leggo Dagospia (per chi non l'ha mai letto può sembrare assurdo) e mi sembra un buon sito di informazione sulla situazione italiana...
Mi rendo conto di andare fuori tema e per tornare nel discorso condivido tutto ciò che è stato scritto tranne la parte della secessione del nord. Non credo infatti che ci sia la VOLONTA' da parte della maggior parte della gente del settentrione di fare una cosa del genere, né ora né in futuro...
@dago: io leggo www.effedieffe.com
Fatto bene, da gente competente e ogni articolo cita le fonti, non come quando senti "forum di integralisti islamici"...
@cydella: grazie, ho guardato questo sito, non lo conoscevo, ho visto che la maggior parte degli articoli sono scritti da Maurizio Blondet che, cito da Wikipedia, "In merito agli scritti ed alle idee di Blondet sono state sollevati rilievi di antisemitismo e razzismo" e che ha pubblicato "11 settembre colpo di stato in USA", "Osama Bin Mossad"...
Ora, tutto è possibile, magari Wikipedia si sbaglia, però mi sembra un po strano...
Ti ringrazio comunque per la risposta....
Cydella ma su effedieffe parlano ancora del mistero delle scie chimiche e del signoraggio? Sono i miei complotti preferiti (vabbè a parte quello di Guidorossi-Telecom ai danni della Juve, ovviamente).
Se vi è piaciuto l'articolo di Andrea Ferrari, allora vi piaceranno anche quelli di Blondet.
Mai banali, sempre documentati e con le fonti. Credo sia quello il giornalismo. Leggetelo se non lo avete mai fatto.
@mb: quello del signoraggio è un complotto, vai tranquillo. Anche quello del Britannia è solo una storia inventata da complottisti. O anche quello che le banche ci fottono i soldi è un complotto... ah, la mano invisibile del mercato.
non ho avuto l'occasione di controllare, ma penso che sul sito suggerito si possa trovare che anche la shoah sia un complotto...
"non ho avuto l'occasione di controllare"...
ben detto.
Beh, se è per quello c'è anche www.disinformazione.it e altri.. per un po li ho seguiti, diciamo che allenano la mente a vedere anche oltre le apparenze...
poi però oltre le apparenze ci deve essere qualcosa, e lì viene il problema... alcuni degli articoli sono deliranti, altri fanno profezie che non sono MAI verificate ma passano nel dimenticatoio non parlandone in seguito più...
insomma, alla lunga mi hanno stancato, e anche l'1% di credibilità finisce perchè annegata in un 99% di follie/idiozie
C'è anche l'ALTRA FACCIA della medaglia.... ATTIVISSIMO, servizio antibufala e altro: www.attivissimo.net
non sempre simpaticissimo nei toni ma sicuramente molto documentato e più aderente alla realtà...
poi ognuno può valutare.
@fabio schiano: articoli deliranti e profezie cadute nel nulla le ho lette anche sulla Corriera della Sera. Con l'aggravante che si trattava di lezioni imparate a memoria e da ripetere a pappagallo.
Fenomenale un Giavazzi che in periodo pre-crisi diceva che avremmo pagato meno gli i-pod... mangeremo gli i-pod a fine mese quando finiscono i soldi.
PS: faccio fatica a comprendere una cosa. In Italia si continua a parlare di Berlusconi che fa i propri interessi. Quando invece si osa dire che a livello internazione c'è gente che fa i propri interessi, subito a screditare parlando di "complotti", "poteri forti", "congiure",... non è che semplicemente ognuno fa i propri interessi al livello che gli compete?
Tempo fa mi ero letto un pò di roba sulla tenzone evoluzionismo vs. creazionismo: alla fine della fiera mi sono convinto che gli esseri viventi presenti sulla terra sono stati creati con l'ingegneria genetica da una razza aliena.
Secondo voi sono grave ???
@ Cydella - "non è che semplicemente ognuno fa i propri interessi al livello che gli compete?"
infatti credo che questo sia il PUNTO; ma è anche una cosa scontata (ma non nel senso negativo del termine)
Questo per dire che ANCHE i gestori di questi siti alternativi fanno appunto i loro interessi, economici fra l'altro, così come lo stesso ATTIVISSIMO che ho citato.
Non è un problema di Berlusconi o mio e tuo o dell'Italia... sono piani diversi dell'esistenza, che a volte si intersecano, ma sostanzialmente mondi a parte --
per questo reputo improbabile che questi siti citati abbiano accesso a informazioni REALI e FONDATE in contesti che se DAVVERO fossero reali nella forma in cui li descrivono sarebbero a loro (e a tutti noi) sicuramente inaccessibili e inavvicinabili...
è come dire "il capo di una associazione super segretissima mi ha giusto ieri raccontato che... mettici notizie a caso).. torna male, a mio modo di vedere.
@Guus: no però ora fai parte di Scientology, congratulazioni :-D
Ecco, lo sapevo che c'era la fregatura.
Proprio adesso che ero riuscito a mettere da parte qualcosa, devo svenarmi per comprare tutto il materiale (libri, DVD, corsi).
Quasi quasi torno ad essere darwinista convinto.
Bel post davvero, molto ben argomentato. Sulla Cina qui siamo preda del luogocomunismo del tipo i cinesi sono tutti uguali. In realtà il regime imposto dopo il 1989 è stata una scelta obbligata per non fare la fine dell'URSS: non possono abbassare la guardia pena la balcanizzazione di mezza Asia. Da qui il resto, WTO compreso che ha rispettato in pieno il dettame leninista del capitalista che ti venderà la corda con la quale sarà impiccato. Deforestazione amazzonica a parte, seguo attentamente l'evoluzione brasiliana..
@Guus: cazzo, ho sempre pensato la stessa cosa sul medesimo argomento! :-O
Una mia vecchia fiamma mi trascinò una volta ad un convegno dove si scannavano sul tema, usciti di lì mi chiese "tu a cosa credi?!" ed io risposi "a sto punto in Asimov!..." :-D
p.s.: un po' come quando litigo con mia suocera che cerca di convincermi che quanto scritto sul Vangelo "è tutto vero e documentato!..."
Ma de cheeee???!!!...
@Dane
Alla fine, fra una scimmia che dopo un pò (vabbè, un pò tanto) si trasforma in un uomo ed un cespuglio in fiamme che inizia a parlare, la "nostra" teoria mi sembra la più verosimile.
Dagospia Effedieffe Indiscreto e Dentro la finanza (senza lisciare il pelo a nessuno) fanno parte della mia personale dieta informativa così come lato bauscia Iostoconmancini/settore/interistiorg/Bauscia Cafè.
Certo che ogni tanto mi piace esagerare e allora mi diletto con David Icke (ma qui forse si rasenta la "pornografia")
Oddio Guus, il cespuglio in fiamme che inizia a parlare mi ha fatto cadere dalla sedia......oddio le lacrime!!!... :-DDD
Non riesco a smettere di ridere, soffocoooo!!!.... :-DDD
p.s.: che poi le cose dipendono anche da come te le vendono, 'chè io sarei anche un darwinista volendo e crederei pure all'evoluzionismo e alla scimmia che (col tempo, tanto tempo, come dici tu) evolve e diventa uomo, ma mi ammazzano dal ridere cose tipo un mio vecchio professore che sicuro di sè ci sentenziò che "l'uomo cominciò ad evolversi quando si accorse di avere il pollice opponibile!"
Così, lapidario!.....cazzo, le scimmie ce l'hanno pure nel piede il pollice opponibile ma sulla luna c'è andato l'uomo, e vabbè... :-D
p.p.s.: il cespuglio in fiamme che parlaaaaa!!!!..... :-DDD
Miscredente!
@felix: "Effedieffe... fa parte della mia personale dieta informativa"...
complottista, antisemita, negazionista!!!
@ Cydella
Aggiungerei anche Fascista razzista leghista vergogna di Milano
Si aggiunge contributo audio/video:
http://www.youtube.com/watch?v=3SBhWlUI0VU
Salve a tutti, sono anni che leggo Indiscreto e finalmente mi sono deciso a partecipare alla discussione.
Io vivo in Cambogia e per lavoro viaggio per tutto il Sud est asiatico. Negli ultimi anni la Cina si e`letteralmente comperata paesi come Cambogia e Laos, e sta infiltrandosi in Indonesia e Filippine.
Salve a tutti, sono anni che leggo Indiscreto e finalmente mi sono deciso a partecipare alla discussione.
Io vivo in Cambogia e per lavoro viaggio per tutto il Sud est asiatico. Negli ultimi anni la Cina si e`letteralmente comperata paesi come Cambogia e Laos, e sta infiltrandosi in Indonesia e Filippine.Inoltre il Vietnam comincia ad essere seriamente preoccupato dalel mire espansionistiche cinesi che sposta i confini di un paio di chilometri ogni anno.
I cinesi in effetti ai tempi di Pol Pot erano alleati dei Khmer Rossi.
Si saranno comprati anche il tempio di Angkhor...mentre qua da noi piu' modestamente stanno facendo razzia di bar a suon di contanti
Non per essere insistente sull'aromento:
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-21751.htm
Ma questo articolo ci casca come il proverbiale cacio sui maccheroni
Piu`che altro I Cinesi stanno costruendo casino`giganteschi in posti dimenticati da Dio. Un anno fa stavo facendo un viaggio in moto al confine tra Laos e Cina e, in mezzo al nulla, ho trovato un casino`mostruoso, Las Vegas style, pieno di Cinesi, con gli operai che stavano finendo di costruire la strada, che dormivano in baracchette di legno e stracci nel mezzo della stagione dei monsoni
brmaltoni ciao, anch'io sono stato in laos, cambogia e vietnam. in laos tutti gli albergi nuovi sono cinesi e sulle montagne vedi solo giganteschi camion cinesi che trasportano legname pregiato.... Peraltro la cosa forse più preoccupante è che stanno facendo lo stesso in africa e che in italia non comprano solo bar ma iniziano a comprare anche le aziende.....
Ciao Jeff, vero, la situazione e`tragica, almeno in Cambogia. Almeno 57% delle risorse naturali del paese sono in mano a stranieri (leggi Cinesi, Giapponesi e Coreani) e adesso sembra che abbiano pure scoperto il petrolio...
io sono stato li solo in vacanza e più di tanto non conosco le realtà socioeconomicopolitiche se non per quello che ho letto.... La Cambogia mi è piaciuta molto, spero non devastino posti incredibili tipo il lago Tonle Sap o Angkor (anche se lo sviluppo di Siem Reap non lascia ben sperare....)
Troopo tardi ahime`...il Tonel Sap era il bacino ittico piu`pescoso del mondo e ora e` quasi spopolato...
Angkor diventera`in pochi anni una specie di Disneyland archeologica, stanno gia`ristrutturando i templi con il cemento armato "cosi`durano di piu`..."
@brmaltoni e Jeff
Di quello che avete detto non ho mai letto da nessuna parte (forse perchè del Laos o della Cambogia ai media italiani non importa niente), la situazione è peggiore di quella conosciuta, chissà cos'altro non si sà...
@Felix e Cydella
chissà, forse vale veramente la pena leggere Effedieffe, il problema è che per leggere gli articoli devi avere l'abbonamento e non mi sembra il caso di spendere dei soldi senza sapere cosa compro (anche se l'inizio degli articoli è interessante)
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