Non è Ronaldinho che si deve vergognare

di Dominique Antognoni
Con il brasiliano lontano dal Milan e dall'Italia la sedicente stampa libera si è scatenata nella rivelazione di cose stranote da anni e oltretutto di nessun valore. Peccato comunque che i pochi lettori le abbiano lette solo ora, per qualche strano motivo...

Nella vecchia Unione Sovietica, tanto cara a chi non ci viveva, la Pravda era l'organo del partito comunista. Un quotidiano dove Breznev e i suoi scribacchini glorificavano ogni santo giorno le conquiste del mondo egualitario. Un mondo fantastico, impostato sulla povertà diffusa scambiata per dignità e pari opportunità, un mondo finto al punto di crollare da solo senza bisogno di rivoluzioni. Ma non divaghiamo.Appena arrivati in Italia, un ventennio fa, ci sorprese l'incredibile sommiglianza della Pravda con i cosiddetti quotidiani seri. Stessa mancanza di notizie, identica fuffa che non dice e non vede, ma che esalta e si inginocchia. Stessi scribacchini, cambiava la qualità dei pantaloni e delle loro ginocchia lise. Qui in leggero cotone, là in poliestere. Per il resto, nessuna differenza. Ah si scusate: lo stipendio, ma perfino là chi era bravo nel mentire aveva buoni per acquistare la carne e lo zucchero, a volte perfino il Nescafé. Almeno là con i soldi dello stato (tutto era nelle mani sapienti dello stato) si esaltava un mondo, forse qualcuno addirittura ci credeva, qui invece sempre con i soldi dello stato (senza il sostegno statale sparirebbe domani mattina il novanta per cento di quello che vedete in edicola: bel capitalismo, vero?) si é utili solo per evidenziare le farmacie aperte di domenica. Perché per il resto mancano le notizie ed i giornalisti fanno la gara a nasconderle, per poi fare gli eroi fuori tempo massimo. Stessa solfa, lo sappiamo, ci stiamo ripetendo. Ma se lo fanno loro lo facciamo pure noi.

Veniamo al punto. Cioè Ronaldinho. Del quale da qualche giorno molti giornali, in particolare uno, stanno scrivendo il peggio possibile partendo da banalità (fa vita notturna, come del resto la quasi totalità dei calciatori) per arrivare ad episodi che mai sarebbero stati raccontati con lui ancora al Milan o anche solo in una squadra italiana. Evidentemente qualcuno ha dato la luce verde. Essendo in vacanza abbiamo sfogliato questo autorevole quotidiano, che ha avuto almeno il merito di farci ridere. In pratica si scrive che Ronaldinho era pigro, non aveva voglia di allenarsi e di correre e, udite udite, andava alle feste. Uelaaaaaaa, sentite gente, nel 2011 lo si scopre finalmente. Dinho andava alle feste e faceva tardi la sera!!! Nooooo! Ma chi é questo coraggioso che racconta delle feste e dei modi del fantasista? Da quando in poi il giornale autorevole porta notizie scomode, al di là del fatto che alle feste vada anche il terzo portiere del Lecce? Cosa sarà mai successo? Uno scatto d'orgoglio di una penna prossima alla pensione e magari non più interessata a stare in ginocchio? Un'inversione di tendenza della stampa nostrana?

Tranquilli, non sognate troppo.Semplicemente Ronaldinho é in Brasile. Da lì non può difendersi, non lo vuole nemmeno, anche perché lui non ha mai nascosto la sua indole. E' molto più onesto lui, sempre trasparente, mai intenzionato a parlare in politichese e farsi degli amici fra i giornalisti. Non può difendersi e, come sempre, ma assolutamente sempre, la cessione di un calciatore deve apparire agli occhi della gente come una logica conseguenza di una serie di episodi esasperanti e incresciosi. Tradotto: non se ne poteva più di lui, per come si é comportato. Ok, però come mai per due anni e mezzo abbiamo letto articoli in ginocchio, domande sul matrimonio (a Ronaldinho!!!), pagine intere sui bonghi e l'amore per la musica, sulla sorella che lo accoglie festante pronta per la samba appena lui entrava in casa e amenità varie? In sei mesi si é passati dal ragazzo tutto pallone e bongo ad uno tutto birra e feste.Tutto senza entrare nel merito tecnico, perché quando avrà 40 anni Ronaldinho riuscirà a fare da fermo cose più decisive di quante ne possa fare a 29 Cassano in movimento. Noi ridiamo, il punto é che nessuno di quelli che straparlano di libertà di stampa e bavaglio all'informazione si vergogna.

Dominique Antognoni
(in esclusiva per Indiscreto)

137 commenti:

banshee ha detto...

su Adriano (resta? parte?) ancora non hanno capito come posizionarsi.

paperogha ha detto...

Sono d'accordo con te Dominic sulla vergogna del "linciaggio" mediatico ad uno che fondamentalmente non si è mai lamentato di non giocare e mai ha avuto atteggiamenti da prima donna.
Sul lato agonistico, ti dico che dalla seconda parte della stagione scorsa, secondo me, ormai non era più presentabile, anche gli sprazzi abbaglianti si sono diradati sempre di più

Panjisao ha detto...

Tutto è molto lineare nella questione, tanto che la prima notizia sulle feste di Dinho (prima notizia... mi scappa da ridere anche solo a scriverlo, si sapeva già tutto dai tempi di Barcellona...) fu pubblicata con scalpore esattamente il giorno dopo che Galliani aveva bloccato le trattative per il rinnovo, ufficializzando di fatto l'addio del brasiliano a gennaio.
L'unica domanda che mi pongo quando avvengono casi del genere è:
perché se a tutti i giocatori del campionato italiano (a Firenze si sa perfettamente delle varie feste e festini dei giocatori viola, e non si parla certo del solo Mutu...) è concessa tale tutela, questa non fu attuata nei confronti del bisontone Adriano?
Perché lui solo fu buttato in pasto all'opionione pubblica con tutte le sue debolezze? Qual è stata la sua colpa maggiore rispetto agli altri? (oltre, ovviamente, l'avere indosso la casacca nerazzura, s'intende...)

jeffbuckley ha detto...

Dominique, confermi che, se ricordo bene, “Pravda” significa “verità” e “Izvestia” (l’altro grande quotidiano dell’ex URRS) significa “notizie”, da cui il detto popolare: “non ci sono notizie nella verità e non c’è verità nelle notizie..?
A proposito di detti, aforismi e festini, mitico l'Avv. Prisco che quando gli chiesero dei presunti festini dei giocatori dell'Inter rispose, "Non so niente, purtroppo quando escono la sera non mi invitano mai......."

Krug ha detto...

Io vorrei capire com'è che Papi abbia accettato a cuor leggero la partenza del Dentone dopo che ha dato del pirla ad Ancelotti per averlo lasciato in panchina, dopo che continuava a definirlo il migliore del mondo e dopo aver chiesto di schierare tutti e quattro i "fenomeni" lì davanti...

Roberto Gotta ha detto...

Ciao Dominique. Ieri sera ho proposto al sito web inglese con cui collaboro un pezzo che è praticamente come questo: riflessioni cioé sull'imbarazzante, seppur non sorprendente, campagna anti-Ronaldinho che si è creata. Io non l'ho mai amato, MAI l'avrei voluto al Milan e mi erano cadute le braccia nel vedere 30.000 persone esaltare, due estati fa al Meazza, uno che la semplice visione della Liga spagnola su Sky avrebbe identificato come giocatore già lontano dal suo massimo rendimento. Vero che subito segnalarono le sue abitudini festaiole, ma da un po' di tempo lo fanno passare come una specie di deficiente/irresponsabile e questo è patetico, anche se non so a quale giornale ti riferisci perché io mi limito a comprarne uno e solo per archivio, restando quasi sempre disgustato dalla banalità degli argomenti e dalla povertà della scrittura (non ci metti più di 6-7 minuti a leggerlo tutto, e non ti resta quasi nulla di concreto). Io non credo nemmeno che sia stato dato il semaforo verde, ma semplicemente che la spinta sia partita dal basso, per acquisire benemerenze.

Andrea ha detto...

@Krug:
semplice: perchè alla fine si è chiesto: ma che li pago a fare tutti sti soldi per lui?
In altre parole, l'ok alla cessione di Dinho ed il successivo via libera al linciaggio mediatico risalgono in pratica al diktat presidenziale (della figlia, soprattutto) per la riduzione del monte stipendi di tutti quelli ritenuti non indispensabili. A meno che non accettino il bagno di sangue richiesto dalla dirigenza, anche Pirlo, Nesta, Ambrosini e Seedorf seguiranno il dentone a giugno.

Comunque, sottoscrivo Dominique

paperogha ha detto...

Intanto il presidentissimo dichiara che Cassano è il miglior calciatore italiano, il basso profilo è la sua specialità :-)

Andrea ha detto...

e il bello è che sotto certi aspetti ha pure ragione! questo la dice lunga su quale sia il livello dei giocatori italiani

Panjisao ha detto...

Suvvia ma che dite! Non sapete che in giro c'è un certo Totò Di Natale? Lui sì, altro che... :-)

jeremy ha detto...

La migliore è "un Milan vincente fa bene al Paese". Io non mi sento mica bene se vince il Milan. Reminder: spiegare al Presidente del Consiglio che nostro non significa mio e viceversa.....

Andrea ha detto...

Sì quella del Milan vincente che fa bene al paese è pazzesca

Aldo Triscardi ha detto...

Alberto Costa sul Corriere della Sera. Dominique, ho pensato esattamente le stesse cose che hai scritto. Purtroppo, in Italia, chi gode di buona stampa è solo una squadra, le altre a sprazzi (per esempio la Juve su Tuttosport o l'Inter appena sottoscritto un importante contratto con RCS...): la presentazione di Dinho a S.Siro fu una cosa pietosa, ma nessuno ebbe il coraggio di dire qualcosa di sensato, il tizio che ha detto che Cassano è il giocatore italiano più forte, è lo stesso che ah detto che Dinho è il gicatore più forte di tutti i tempi, e anche lì, qualcuno ha avuto il coraggio di dissentire? Ricordo un titolo sul sito di un giornale rosa: "Ibra-Cassano, è già show" Ricordo, si trattava di una partitina d'allenamento...

GuusTheWizard ha detto...
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GuusTheWizard ha detto...

@Aldo Triscardi
Ma per caso non è anche lo stesso tizio de "Il più grande statista italiano degli ultimi 150 anni" ???
Perchè a questo punto mi sa tanto che tre indizi fanno una prova ....

P.S.: Grande nickname, secondo soltanto all'inarrivabile "alboretoisnothing

Neuro ha detto...

@jeremy
beh, ma stiamo parlando dell'unico vero grande anticapitalista rimasto al mondo. tutto è di tutti, ma un po' più suo che di altri.

Dominique ha detto...

Beh i giornali sono fatti per regalare emozioni, come dice Pellegatti.
Quando arrivò Adriano che pesava 130 chili si scriveva Adriano-Totti é già intesa

Aldo Triscardi ha detto...

@Guus: credo proprio sia lui... Ho dovuto pensarci un attimo, vista la scarsa visibilità del personaggio, ma credo si tratti di lui... Per quanto riguarda il nick, grazie mille, mi sento un filo più di Biscardi, non tantissimo da essere un Quadriscardi o addirittura un Pentascardi...
@Dominique: certo che devono regalare emozioni, peccato solo che nella maggior parte dei casi sono emozioni da curare con l'Imodium... Ma forse, però, l'intesa Totti-Adriano era dettata dal fatto che all'Imperatore sarebbe stata data la dieta di Ilary...

jeremy ha detto...

feyer, ma se mi dicesse "Mediaset in forma fa bene al Paese" io gli darei pure ragione. Grande azienda, motore commerciale dell'economia, fa sistema e ha tanti dipendenti. E paga tasse e contributi. Se dicesse "il Milan pagando tot tasse e tot contributi fa bene al Paese" sarebbe inoppugnabile e gli farei pure un applauso.

Silvano65 ha detto...

Sono antiberlusconiano politicamente, ma quando dice così lo abbraccerei
A) Perché condivido ;-)
B) Perchè perde voti, e quindi la speranza che possa tornare ad occuparsi soprattutto di Milan mi rende felice

;-)))))))))))

Sulla stampa sportiva, non si può che quotare. Come facciano poi il Direttore e Dominic a non essere ancora stati impalati alla maniera transilvanica dai colleghi giornalisti dai giusti toni (un sacrosanto riguardo all'ospite straniero per farlo sentire a casa sua) in qualche Tribuna stampa, devo ancora capirlo ;-)

jeremy ha detto...

Silvano, sei un moralmente corrotto, come direbbe Di Pietro. Perchè Berluschioni non corrompe solo con i danari, illeciti mafiosi e piduisti, anche un po' fascisti, ma ancorchè con i sentimienti che inculca nel cittadino attraverso la televisione e la squadra di pallone. Ancorchè il Mila non è una squadra di pallone ma un simbolo della corruzione morale di Berluscioni ai danni del cittadino italiano. Hai capito?!:-)))))

Aldo Triscardi ha detto...

quanta solerzia nel pubblicare la notizia e le immagini della lite Kolo Tourè-Adebayor! A proposito, qualcuno ha visto qualcosa della scazzottata Oniewu-Ibrahimovic?

Silvano65 ha detto...

Jeremy, hai ragione, cosa vuoi che ti dica. Sono corrotto e felice di esserlo

;-))))))))))

And86 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
And86 ha detto...

"Un Milan vincente fa bene al paese": parla a nuora perchè suocera intenda, gli arbitri sono gentilmente invitati a preservare la stabilità del paese in un momento di grosse tensioni sui mercati finanziari in cui nessuno deve "remare contro". Che bel campionato.

Dominique ha detto...

Secondo voi al Sun interessa quello che dice il Galliani di turno? Manco rispondono al telefono.
Piano con Berlusca: nessuno ha mai aperto bocca contro di lui, i cortigiani sono anche a Lecce e anche per l'Inter, tranquilli.
Avete presente quelli che per anni dicevano "Lei merita di più, presidente?"

Aldo Triscardi ha detto...

Dominique, assolutamente d'accordo su tutto: il geometra che si fa chiamare dottore, ha importanza all'estero, solo nelle parole di qualche agente Fifa (nello specifico quello che costruì il Taranto anni '80), mentre il servilismo totale-globale esiste sì per tanti, e in modo unto anche in favore del petroliere, ma come per il cavaliere non ho mai visto...

Nick ha detto...

la speranza che possa tornare ad occuparsi soprattutto di Milan
Da Rebibbia o da Antigua?

Perchè Berluschioni non corrompe solo con i danari, illeciti mafiosi e piduisti, anche un po' fascisti, ma ancorchè con i sentimienti che inculca nel cittadino attraverso la televisione e la squadra di pallone
Tu ci scherzi...qui c'è gente che sostiene che SB abbia corrotto tutto e tutti con la sola (ed evidentissima ed inoppugnabile) eccezione degli arbitri...:D

Silvano65 ha detto...

Se solo applicasse anche nel calcio il conflitto d'interessi... L'equivalente di certe leggi ad aziendam riguardo Mediaset sarebbe un calcio di rigore assegnato ogni tre calci d'angolo, naturalmente solo per il Milan. E che dire dell'eventuale prescrizione delle ammonizioni dopo cinque partite modello Cirielli? E una Cirami contro certi giudici sportivi? Un lodo per tutti i giocatori (del Milan e basta, naturalmente) chiamati nelle varie Nazionali? Questo é il Berlusca che vorrei vedere

;-))))))))))))

Aldo Triscardi ha detto...

Silvano, per favora a bassa voce, chè altrimenti c'è il rischio che la cosa venga presa sul serio e messa in atto...

Silvano65 ha detto...

Non lo farebbe mai, perchè il popolino non capisce un tubo di giustizia ed economia e crede nella persecuzione giudiziaria del Nostro e ai magistrati invidiosi e politicizzati, ma alla persecuzione del Milan (quella si, invece, vera e tangibile: solo gli interisti di Indiscreto, per chiari motivi ideologici, si rifiutano di vederla ;-))))))))) ) non crederebbe mai e griderebbe al sacrilegio. L'Italia aprirebbe gli occhi, Berlusca perderebbe le elezioni, e finirebbe coinvolto in un Bunga Bunga in zona Milano prossimità Navigli - Darsena con qualche nordafricano attivo ;-)
Comunque solo immaginarmi la faccia dei bisleroni che votano PdL (tanti, tanti...) a leggere che "Il Milan vincente fa bene all'Italia" mi basta per garantirmi il buon umore per qualche giorno, perlomeno fino alla ripresa delle ostilità in campo ;-)

Dominique ha detto...

Non lo si deve sempre mettere in politica. Io sono più Berlusconiano di Berlusca, sono visceralmente contrario ad ogni cosa di sinistra,
ma qui é il bello: 99 per cento dei giornalisti é di sinistra e contro Silvio, ma sono cosi interessati allo stipendio e nulla più che si mettono in ginocchio a prescindere, é la loro condizione naturale.
Ve lo assicuro, chi ha scritto su Ronaldinho é di sinistra che più di sinistra non si può

Roberto Gotta ha detto...

@AldoTriscardi: se ho ben capito chi è l'agente Fifa di cui parli, il bello (anzi no!) è che nelle liste degli agenti Fifa (www.fifa.com/aboutfifa/federation/administration/playersagents/list.html) non risulta: non in quello degli italiani, per scrupolo ho fatto un controllo alfabetico e non risulta nemmeno lì! A meno che ovviamente non figuri con altro nome, ma non vedo il perché.

Aldo Triscardi ha detto...

@Roberto: eh si, proprio lui! Diciamo che se vogliamo analizzare la situazione, in quell'area a dare titoli di studio e di merito, così a caso, sono specializzati. Poi, va beh, agente FIFA, consulente d mercato, chirurgo, che differenza c'è? Le solite facce di Bronzetti... Ops!

Aldo Triscardi ha detto...

@Dominique: esattamente quello che sostengo io: tutti inginocchiati, come succedeva anni fa nel retro dell'Hollywood... Ma non dimentichiamo che per alcuni il "Dio Denaro" è un motivo denigratorio per altri è un merito...

Roberto Gotta ha detto...

@AldoTriscardi: sì, esatto. La cosa ridicola è che per controllare sul sito FIFA ci vogliono 2-3 minuti... perché non lo fa chi scrive "agente Fifa" senza nemmeno accertarsi, dunque, se sia vero o meno? D'accordo che siamo il paese in cui periodicamente vengono smascherati falsi dentisti che lavorano per anni senza aver mai nemmeno frequentato un corso, ma insomma...

Roberto Gotta ha detto...

@AldoTriscardi: la mia era ovviamente una domanda retorica...

Aldo Triscardi ha detto...

Chiaro Roberto, chiarissimo, domanda retorica! Giusto per divertirci un po'... Ma credo che di tempo per divertirici ne avremo, e anche molto...

Roberto Gotta ha detto...

@AldoTriscardi: il tempo non mi manca... purtroppo... :-(

Italo Muti ha detto...

@Nick

Da Tripoli o Mosca vorrai dire...

@all
il servilismo giornalistico è parte del sistema, un pò come pm e giuduci che vanno a braccetto insieme prima e durante dei processi. La cosa strana è che tutti invocano il giornalismo anglosassone...si vede che non hanno mai visto un confronto fra igiornalisti usa e gli aspiranti presidenti...sarà che non capiscono l'idioma locale?

Italo

transumante ha detto...

cosa c'entri berlusconi con destra e sinistra poi..

ceccotoccami ha detto...

Adrian Mutu avrebbe rifiutato il Cesena, ma la sua avventura in viola è giunta alla fine. Lo stesso procuratore del rumeno è poi intervenuto anche a Radio Blu: "Ci sono dei problemi e sapete tutto, è da tempo che le cose non vanno bene, prima o poi doveva succedere. Una cessione? Ci stiamo guardando attorno. Venerdì ci sarà una conferenza stampa per chiarire la cosa. Il Cesena era un'ipotesi fondata, ma la Fiorentina ha detto no alla cessione ad un club di Serie A "
Questo il comunicato ufficiale su violachannel.tv:

Il Calciatore Adrian Mutu ha oggi unilateralmente e senza dare alcuna giustificazione abbandonato la seduta di allenamento.

Tale improvvisa decisione, che provoca anche un danno agonistico alla società Fiorentina, atteso che il mancato odierno allenamento rende non convocabile il calciatore per la delicata trasferta di Bologna, ha fatto seguito ad un incontro tra la Società ed il rappresentante del giocatore nel quale si è discusso del futuro di quest’ultimo.

Tale atto di insubordinazione e di mancato rispetto della Maglia e della Squadra, buon ultimo di una sequela di comportamenti analoghi costantemente perpetrati dal calciatore Mutu, costringono la società Fiorentina a riservarsi ogni azione in ogni sede, federale e civile.

eros ha detto...

caro antognoni,risparmi la prossima volta la tiritera sulla russia.Qua in Emilia il comunismo è stata una gestione quasi perfetta della cosa pubblica...(ad esempio la mia città,reggio e. aveva nel 74 piu campi da calcio della calabria)negli anni 70/80 qua in emilia stavamo da Re e non ci importava un czz della russia,di milano da bere e da ruttare...capito?
Poi si è deciso di buttare a mare tutto (ma questo è un discorso molto lungo...se ha tempo mi chiami al 0522/292292 che glielo spiego)e ora vi trovate in questa nazione di merda (chiedo scusa alla merda per il confronto).io spero di raggiungere mio figlio perche qua NON C'E' PIU NIENTE DI SERIO.Buona fortuna.
Eros B.

Italo Muti ha detto...

@BobtheOne

capito, sono d'accordo.

Italo

Aldo Triscardi ha detto...

L'abbiam buttata io politica, io per primo, ma non ce n'era l'intenzione (almeno credo...). Caro Eros, raccontaci (o raccontami), per telefono sarebbe troppo complicato...

Aldo Triscardi ha detto...

@Italo: il servilismo giornalistico, come dici tu, è parte del sistema, e qui non esisite proprio, tutti prostrati, zerbinati, moquettati, con la lingua come netta-ano, ma serve un MINIMO di dignità, altrimenti vale tutto, ma proprio tutto, ed io non ci sto, eccheccazz! Possiamo fare nomi? Non serve, gli articoli sono firmati, e in tv si vedono in faccia...

Italo Muti ha detto...

@Aldo

e che facce, caro mio...

Dignità, fra i giornalisti, o presunti tali, è una parola sconosciuta, con qualche eccezione, è vero, ma sono cose rare.
Insegnanti, magistratura e giornalisti sono tutti posti vitali per una nazione. Noi siamo messi piuttosto male.

Italo

Aldo Triscardi ha detto...

@Italo

Se i miei interessi finanziari non fossero qui, darei un bel calcio nel culo al beneamato stivale, e me ne andrei, questo è sicuro: nei punti strategici, come dici tu, c'è troppo ciarpame (e corruzione), non fa per me, non che in tanti Paesi esteri sia meglio, ma in alcuni sicuramente si!
I pochi giornalisti con la schiena dritta, soffrono da morire: un noto commentatore di Sky, calcio inglese soprattutto, non ha più voluto commentare la serie A (non è un'informazione di seconda mano, ma diretta), in quanto troppo sottoposto a pressione da parte dei dirigenti delle squadre più garandi: "Perchè hai criticato?", "Perchè ha detto che era rigore?", "Non DEVI dire così", ecc...

Italo Muti ha detto...

@Aldo

E' una vera merda, sono d'accordo, basta vedere quanto successo a Bob the One.
A Pasqua è mia intenzione andare in Canada da Tani, per adesso solo uno sguardo.
Anch'io ho la maggior parte dei miei interessi qua, per altre cose viaggio....in incognito, però non si sa mai.
Il problema è che sono orgogliosamente italiano, nonostante la voglia di fare tabula rasa e ricominciare.
Italo

Aldo Triscardi ha detto...

@Italo
Purtroppo quando sei valido (Bob the One) e sai fare il tuo mestiere (secondo me, memorabili le telcronache con Iafrate), duri poco...
A Bob, visto che adesso come dice lui avrà un sacco di tempo (spero per poco), proveremo a farlo divertire qui su Indiscreto...

Italo Muti ha detto...

@Aldo

Ho offerto anche il mio aiuto, vado io con lui ad esigere i pagamenti e a parlare con degli pseudomanager, ma non vuole, esita.
Mah, un pò di giustizia tantrica no? stiamo parlando di Bob the One, non di un qualunque sedicente giornalista italiano.

Italo

Tani ha detto...

"Nella vecchia Unione Sovietica, tanto cara a chi non ci viveva..."
Applausi!

"Un mondo fantastico, impostato sulla povertà diffusa scambiata per dignità e pari opportunità".
Standing ovation!

"cambiava la qualità dei pantaloni e delle loro ginocchia lise. Qui in leggero cotone, là in poliestere."

Questo no, please! I pantaloni in poliestere! Il Terital...

"Jeremy, hai ragione, cosa vuoi che ti dica. Sono corrotto e felice di esserlo"

Siamo in due, Silvano...

"Un Milan vincente fa bene al paese": parla a nuora perchè suocera intenda,"

Aridaje con ste cazzate...

"@BobtheOne

capito, sono d'accordo."

Anch'io sono d'accordo con Bob, Italo. Anche se non ho capito una cazzo di quello che voleva dire eros. E le telefonate intercontinentali costano, anche per i kapitalisti amerikani...

La versione 3.0 del roscio sgrammaticato è molto più evoluta della versione originale. Mi congratulo con il programmatore...

Simone ha detto...

@Transumante:quando mi imbatto nel bontadista sperimentatore di materassi,nel suo ologramma warholiano,penso sempre a una frase di Carlos Castaneda.
"Uno di noi due è uno stronzo,e non sono io."

Krug ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Krug ha detto...

"Non lo si deve sempre mettere in politica. Io sono più Berlusconiano di Berlusca, sono visceralmente contrario ad ogni cosa di sinistra,"

Dominique scusami ma mi spieghi in cosa consiste l'essere berlusconiano? No, perchè se si riduce ad essere "visceralmente contrario ad ogni cosa di sinistra" vorrei avanzare il sospetto che la sinistra in Italia non esista più da tempo, vedi le dichiarazioni di Fassino sul referendum sindacale alla Fiat.
Dopodichè mi sfugge a chi oggi, a.d. 2011 sia tanto cara l'Unione Sovietica, tranne a qualche fregno buffo che fa' il paio con i nostalgici mussoliniani che si riuniscono a Salò o che montano la guardia al cimitero di Predappio...

P.S. Così, giusto per buttarla in caciara: dopo la fine del comunismo immagino che la Romania grazie al capitalismo abbia raggiunto livelli di vita norvegesi e l'Albania sia diventata una Svizzera balcanica grazie all'amichetto del papi...

banshee ha detto...

in Romania Ceaucescu lo rimpiangono.

Aldo Triscardi ha detto...

@Simone: Non ricordavo la frase d Castaneda, ma la gardisco di molto, soprattutto per l'applicazione che ne hai dato...

@Banshee: si, verissimo, dettomi pari-pari da una cliente Rumena: "quando c'era Ceasescu, si che si stava bene!!!" E parlo di Rumena ricca, che vive molto bene in Italia... Forse, però non è una cosa generalizzata...

Aldo Triscardi ha detto...

@Italo: urge spedizione modello Rocky Balboa post-secondo match con Apollo Creed: guanto tagliato sulle dita, pallina da tennis e cane al seguito, chissà che si possa ottenere qualcosa...

Roberto Gotta ha detto...

@AldoTriscardi, Italo: tempo libero ne avrò ancora per poco perché in qualche modo dovrò guadagnarmi da vivere, quanto al riscuotere crediti dai magliari, ancora qualche mese e dovrò accettare i metodi consigliati. Perché non pagare chi lavora può capitare, ma prendere per il fondoschiena non è ammissibile. Aldo, ti ringrazio, ma quelle telecronache erano niente rispetto a quel che si potrebbe fare in una struttura adeguata, ti assicuro. A me non frega nulla di essere celebre o di avere un posto di lavoro prestigioso, quel che mi rincresce è non poter dire/raccontare tutto quel che so: come diceva un mio simpatico (non è ironico, era simpatico davvero) collega, "mi rassegnerò a scriverlo sui muri". E dire, tanto per innestarmi su discorsi recenti, che essendo cresciuto a Bologna mi sarebbe bastato prendere una certa tessera, mostrare certe simpatie e avrei trovato un posticino anche se fossi stato l'ultimo dei deficienti, visto il "sistema" radicato da queste parti, a prova di giudici perché blindato dall'omertà. Ora però smetto, perché cresce la frustrazione, sentimento non sano perché distorce. Buona giornata a tutti.

spike ha detto...

Krug
esatto, copisco Dominique che viene da una dittatura vera, ma qui da noi le cose stanno diversamente, anzi quello più vicino ai comunisti (dalla comunicazione al controllo dei media alle politiche economiche attuate ai mega conflitti d'interessi all'amico Putin ecc.ecc.) è proprio Lui.

transumante ha detto...

Tani: ma si´che l'hai capito, eros voleva dire che l'amministrazione locale della sua citta´era eccellente, anche se del partito comunista. Insomma, non gli fregava niente di politica, la sua citta' era gestita bene e tanto basta.

Aspetto ancora che qualcuno mi spieghi perche´ berlusconi sarebbe di destra

Tani ha detto...

Krug, evita di fare l'ironico su queste cose con me. Hai detto una cosa stupida e banale. Io l'amico del papi lo impicherei domani mattina, cio non cambia l'orrore che
e' stato quel sistema. Di solito scrivi cose debased, questa volta lo hai fatto fuori dal vaso.

Italo Muti ha detto...

@Tani

quotato, l'espressione ermetica di Bob per me è chiarissima, in antitesi con Eros,che ricordo fin dai primordi

@Aldo

Magari con un paio di persone provenienza Folgore e Col Moschin, 1,90 cm per 90 chili di violenza estatica.

@BobtheOne

Quando vuoi, sempre a disposizione

@Transumante

Più che destra o sinistra si va per lobby. Se la destra è onore, fedeltà, Patria, SB non è in psto sbagliato, ma per batterlo sarebbe bastato buttarla sulla politica e non renderlo un martire. Il discorso è lungo e il luogo non consono...poi arrivano i probiviri.

@Krug-Spike
Vogliamo parlare di una monocrazia rossa e delle sue ramificazioni finanziarie, delle cooperative, vere cinghie di trasmissione di potere e flussi di cash incredibilmente neri?
Peccato che non si possa comunque, magari a voce...io a Trieste, l'amatissima Trieste se posso osare, vengo e potremmo fare una chiaccherata Krug...se hai voglia naturalmente.

Spike, difficilmente passo di lì, di oslito allungo fino alla Siria, comunque sarebbe un vero piacere per me

@Krug

Diliberto, Rizo, Cremaschi, fra le cose buffe, ammiratori di Putin, estatici
A Predappio i volontari non ci sono più da qualche anno, c'è un sistema di telecamere interno.
Fassino? Perchè conta ancora qualcosa?

@Dominique
:-))

Italo

Tani ha detto...

"Di solito scrivi cose debased"

Scusa, questo "debased" e' una cosa messa li' dal iPhone. Intendevo dire "cose sensate"

Roberto Gotta ha detto...

@Italo: non parliamo infatti delle coop, che è meglio...

Tani ha detto...

"in Romania Ceaucescu lo rimpiangono."
Ecco, un'altra.

In Albania ce chi ancora rimpiange Hoxha, in Russia Stalin e perfino in Italia "quando c'era il Duce sì che c'era ordine e disciplina, i treni in orario, e la mafia che spari etc, etc".

Oh ma queste cose li pensate davvero, o li sparate gusto per dire qualcosa?

No perché se lì pensate davvero la cosa diventa seria...

spike ha detto...

Mi ripeto capisco Tani Dominique e Roberto. Probabilmente Roberto fosse milanese farebbe gli stessi discorsi per CL (o la lega).
Ma siamo in Italia e quello più vicino al modo di fare dei "rossi" è Lui.

Italo di li, dove?

Ps: tanto per chiarire non sono ne comunista ne di sx

PPs: il fatto che le coop ecc. (tutto vero) non implica che B. è il migliore è perseguitato non ha fatto nulla, non siamo in algebra. - per - non fa + resta -.

Tani ha detto...

Spike, ma, infatti, io mi sono semplicemente arrabbiato per la provocazione di Krug (fuori luogo, secondo me) e continuerò ad arrabbiarmi con chi cerca di farmi capire che "poi tanto male sto sistema non era visto che oggi ce chi lo rimpiange o perché oggi l'Albania non è diventata la Svezia del 21mo secolo" senza avere provato nemmeno un minuto di vita in quel sistema. Lo ritengo un atteggiamento superficiale, qualunquista, presuntuoso e spregevole per chi (milioni e milioni di persone) quelle barbarie hanno dovuto subirle per 50 anni. Mi aspetterei da chi scrive su Indiscreto (almeno quando si parla di cose serie) un po' più di sensibilità e un po' meno battute a casaccio.

Italo Muti ha detto...

@Spike

chez toi, con google analytics si sanno molte cosette.

Mai detto che SB sia il migliore, ma al posto giusto con l'opposizione migliore, cretini e ladri.

Ti dirò una frase di Italo Balbo che mi ha colpito molto: "gli aventiniani hanno commesso uno sbaglio grande, hanno costretto Mussolini a fare una cosa per cui non è tagliato, il dittatore"

Italo

spike ha detto...

Italo
lo so, non avevo capito il riferimento. La Siria è lontanuccia da qui.
Tani
ok

Tornando al tema del post, casualmente sky non censura il bimbo che insulta leonardo, mentre censura la rissa a milanello bianco. Eh si Murdoch è un pericoloso concorrente...

spike ha detto...

Italo
l'altro Italo era un grande aviatore, e questo già gli fa guadagnare punti ai miei occhi.Ed era anche una testa pensante, ma non condivido la su frase. L'aventino fu un errore perchè gli lasciò campo libero per fare quello che aveva in mente dall'inizio.
Ah se il tappetto avesse retta a Facta

Anonimo ha detto...

@Tani
"in Romania Ceaucescu lo rimpiangono."

Per i rumeni il comunismo reale era meglio del capitalismo reale.

Secondo un sondaggio d’opinione effettuato di recente in Romania, la maggioranza della popolazione sostiene che la sua vita fosse migliore con al potere il Partito Comunista che attualmente, sotto il regime capitalista.

La maggior parte degli intervistati ha dato una visione positiva del comunismo, e più del 60% l’ha considerata in linea di principio una “buona idea”.

Fonte:
http://www.sinpermiso.info/textos/index.php?id=3682

Italo Muti ha detto...

@Spike

gli aventiniani si aspettavano che la gente dicesse: ah beh, se si sono ritirati lassù, allora hanno ragione...facciamo qualcosa noi, ma le gente non si mosse, incominciava a stare meglio, le opere e la propoganda fecero il resto. C'era anche un sentimento nazionale di rivincita grande che stava facendo presa....discorso lungo. L'errore grande fu non seguire Balbo, antitedesco, contrario alla guerra e filoebraico.
Italo

Roberto Gotta ha detto...

@Spike: certamente, sarei un completo deficiente se pensassi che le pratiche a livello locale sono più oneste altrove. Ma quel che mi irrita è l'ipocrisia di chi a livello locale fa queste porcherie, identiche a tutti gli altri, per poi però assumere a livello nazionale l'atteggiamento di integro difensore della morale pubblica e politica e fustigatore dei costumi (altrui). Ora però non parlo più di queste cose, tanto è battaglia persa: devo preparare la telecronaca del Cotton Bowl di domani notte e lottare contro visite sgradite in casa, gente che non ha il minimo rispetto del mio lavoro (o quel che ne resta) e dopo anni e anni non ha ancora capito che per me non esistono giorni festivi. Io non so proprio come certa gente possa essere così irrispettosa, ma forse sbaglio io. Passo e chiudo, un abbraccio a tutti.

Tani ha detto...

oldboy: se fai un sondaggio in Sicilia su Riina e Provenzano i risultati saranno simili. Ma vai a raccontarlo ai famigliari di Livatino, Impastato, Borsellino, La Torre.

Anonimo ha detto...

@Tani

Ma che stai a dire?
Secondo te se facessimo un sondaggio in Sicilia la maggioranza direbbe che la mafia è un bene?...

E' un paragone assurdo quello che fai, e soprattutto fuori dalla realtà.
E la realtà è che la maggioranza dei rumeni rimpiange il regime "comunista".
(Nota le virgolette.)

E non solo in Russia.
Nel giugno 2008, la tv di Stato russa ha lanciato una sorta di referendum telematico per scegliere i 50 più grandi e amati personaggi della storia del paese.

Risultato: Stalin è al terzo posto, Lenin al quarto.

Fonte:
http://www.senzasoste.it/internazionale/sondaggio-in-russia-pietro-il-grande-al-primo-posto-stalin-terzo-e-lenin-quarto

Tani ha detto...

oldboy, certo Cufaro fu eletto Presidente dalla Regione dai piemontesi.

E comunque, i sondaggi che porti per me valgono meno di zero, sopratutto quando trovati su un sito che sul suo logo scrive
"republica y socialismo" e che si presenta:

"Has entrado en el portal electrónico de sinpermiso, un proyecto político de crítica de la cultura, material e intelectual, del capitalismo contrarreformado, desregulado, remundializado y reliberalizado del siglo XXI."

Avresti fatto prima a copiare qualche pagina del "Il Capitale" di Marx.

Cosa vuoi dirmi che la gente ha nostalgia di quando spariva di notte portato via di forza dai servizi segreti e non sapeva nessuno che fine aveva fatto perche di giorno ti eri lamentato che al negozio non c'era carne?

Che non potevi aprire boca di fronte agli amici perche non sapevi quale di loro fosse spia dei servizi?

Quanto pagerie vedervi per un mese in Nord Corea! Cinque anni darei, ma per lo meno mi risparmierei di leggere cazzate per il resto della mia vita

eros ha detto...

xtani
voglio dire che il comunismo è una delle poche "gestioni di nazioni" codificata e scritta.In italia con questa marea di deficienti (persone che non ce la fanno a capire) e ladri,farabutti,carrotti ecc il termine è "narrato" come se fossimo dentro al bagaglino,quindi inaccessibile alle teste gli italiani.Io che vivo fra Emilia e Londra penso che l'inghilterra abbia una buona dose di comunismo (strano vero?).Loro a differenza di noi ai blocchi di partenza della vita sono "quasi" tutti sulla stessa linea....e questo è un molto sx.So' per certo che chi ha problemi di arrivo alla 3/4 settimana (fino ad ora) puo ricevere dallo stato anche 2000 sterline al mese...ecco cosa significa una societa di sx.

Anonimo ha detto...

"i sondaggi che porti per me valgono meno di zero"

Forse perché non hai letto l'articolo.

Il sondaggio in Romania è stato fatto da un'associazione ANTICOMUNISTA, il cui scopo è "sensibilizzare" la popolazione sui crimini del comunismo!...

Quindi un'istituzione che di certo non si aspettava - e non si augurava - quelle risposte!...

Il sito che ho citato ha soltanto riportato il risultato del sondaggio.
Quindi c'è solo da prenderne atto.

Tani ha detto...

eros, non me lo dire a me, che vivo in Canada, il paese che ha trovato l'equilibrio perfetto tra capitalismo reale e stato sociale decente, ma si stava parlando d'altro...

Oldboy, ho letto tutto, ma lascia stare. Spero solo che tu sia giovane di eta' e che la storia della seconda meta del ventesimo secolo lo hai letta sui libri di scuola, perche' se avessi la mia eta' non perderei neanche un minuto di conversazione con te.
stami bene.

Anonimo ha detto...

@Tani

Non te la devi prendere con me: non è colpa mia se la maggioranza dei rumeni dichiara che il comunismo reale era migliore del capitalismo reale in cui vive oggi.

(E se il 60% considera il comunismo una "buona idea"...)

Questo è un dato di fatto, poi ognuno giudichi come vuole...

Così come non ho fatto io il sondaggio in Russia, ma la tv di Stato.
E se Stalin è al quarto posto fra i personaggi più grandi e amati della storia russa (con Lenin al quinto), non l'ho deciso certo io.

Fonti:
http://www.sinpermiso.info/textos/index.php?id=3682

http://www.senzasoste.it/internazionale/sondaggio-in-russia-pietro-il-grande-al-primo-posto-stalin-terzo-e-lenin-quarto

ceccotoccami ha detto...

"Secondo te se facessimo un sondaggio in Sicilia la maggioranza direbbe che la mafia è un bene?..."
No, direbbe che non esiste!!

oldboy2, io sto con Tani, e te lo dico da una regione rossa dopo aver votato rosso per anni.
Fortunatamente sbagliare è umano, è il perseverare che è diabolico, ed io ho smesso in tempo di perseverare. Auguri.

Tani ha detto...

oldboy, mi dispiace ma continui a sbagliare con questa storia dei sondaggi.

I sondaggi in generale sono sempre soggettivi perché dipendono da mille fattori. La più importante in questi casi è l'età di chi vota. Perché un conto è dare una risposta dopo avere vissuto determinate situazioni sulla propria pelle, e un altro perché "le hai sentite raccontare". Quanti russi oggi, hanno vissuto l'era di Stalin visto che è morto nel '53? Perché mi domando(come riporta l'articolo che tu hai linkato) "dove è il confine tra la verità storica e la percezione personale della Storia?".
Non so come è stato fato in Romania, magari Antognoni ci può illuminare, ma per esempio i russi hanno scelto Stalin perché " con il suo nome i nostri nonni andavano all'attacco e colpivano i nazisti". Era un sondaggio che dava risalto al patriottismo russo e niente aveva a che fare con comunismo o capitalismo.
Sul discorso delle nostalgie, non mi puo insegnare niente nessun sondaggio, visto che ho una mamma che ancora è nostalgica di Enver Hoxha, ma ciò non mi fa cambiare idea sulle atrocità che i regimi comunisti hanno commesso in mezza Europa.

Il crimine più grave è stato non la povertà diffusa, magnificamente descritta da Dominique come "...scambiata per dignità e pari opportunità ", ma è stato togliere all'individuo la liberta di decidere della propria vita. Coloro che oggi si sentono nostalgici (al di qua, o di là del Muro) basta ricordare un fato molto semplice: oggi LORO hanno la possibilità di dissentire e di esprimere la propria delusione tramite questi "sondaggi". Allora al primo che apriva bocca lì si tagliava la testa, cosi che gli altri imparassero a stare zitti(i sondaggi "bulgari" ti ricordano qualche cosa?).

Dovrebbe bastare solo questo per farvi riflettere. Soprattutto nel paese dove da venti'anni, la metà della popolazione (guarda caso proprio quella metà che simpatizza l'ex paradiso rosso) accusa un individuo di manipolazione del pensiero libero, di metodi anti-democratici e cosi via. Io, avessi il potere magico, abolirei per vent'anni il tanto odiato kapitalismo, e lo sostituirei con un sistema a caso, anche il più "liberale" tra quelli rossi. Poi tornerei a fare un sondaggio.
Ma vorrei vedervi in faccia quando riponderete alle mie domande, non tramite telefono o internet...

Cecco, thanks.

eros ha detto...

xtani,
mi da fastidio il fatto che si parli di comunismo sempre a vanvera e al solo fine di denigrare chi lo e' (stato?) come me.Ma tani sul canada io ho vissuto un 20gg a vancouver per seguire gli studi di mio figlio e ho provato il dolore piu grosso della mia vita quando mi ha detto che tornava in europa (no italy).Io quel giorno mi sono fatto l'unico tatuaggio della mia vita:la bandiera canadese (piccola) per ricordarmi xsempre una nazione stupenda.....certo,tutti hanno problemi ma là dentro l'universita ho visto attenzioni verso mio figlio,me e mia moglie impensabili x noi italiani.
Se vuoi capire com'era l'emilia e cosa si pensava qua da noi negli anni 60/70 ascolta "qualcuno era comunista" del mio unico mito Giorgio Gaber.
saluti a te e al canada.
eros

Tani ha detto...

eros, io il comunismo (sia quello reale, sia quello dei libri) l'ho vissuto e studiato a scuola per 23 anni. Se parlo, so di cosa sto parlando. Mi piace scambiare pareri con voi, ma la base di partenza dovrebbe essere "eliminiamo proprio il comunismo alla Marx, o il socialismo alla Lenin e Fidel" Poi possiamo "filosofeggiare" quanto vogliamo. Questo odiato capitalismo, sembrava che morise nel '29. E' sopravisuto, risorto, ha affossato "l'idea" comunista, e' moribondo adesso, ma risorgera di nuovo. Un motivo ci sara? O no? Si puo discutere se ha ragione Keynes o Friedman non certo Marx o Lenin.
In quanto alla tua "nostalgia" per il Canada la capisco. Un paese stupendo, dove nessuno si sente escluso o abandonato, dove limite e' il cielo se sei in gamba, e dove non hai paura di morire in miseria se Dio non e' stato generoso con te. Pur essendo io un friedmaniano, questo e' il sitema basato sulla teoria del geniale barone inghlese e sembra quello ideale fino adesso. La speranza mia e' che duri...

ricambio i saluti

Anonimo ha detto...

@Tani
"Coloro che oggi si sentono nostalgici (al di qua, o di là del Muro) basta ricordare un fato molto semplice: oggi LORO hanno la possibilità di dissentire e di esprimere la propria delusione tramite questi "sondaggi".

Capirai che soddisfazione!
Ora i rumeni e i russi possono rispondere ai sondaggi: fantastico...

Eppure non gli basta, a quanto pare, visto che moltissimi rimpiangono il "socialismo".
(Sempre fra virgolette.)
Incontentabili...

Comunque tieni conto che negli ultimi 20 anni i media hanno diffuso una propaganda visceralmente anticomunista.
Quindi l'esito di questi sondaggi è ancora più notevole e sorprendente.

Sul grado di "libertà" di cui godono - di cui godiamo - oggi, ci sarebbe da discutere fino a posdomani.
Ma come si dice non è questa la sede.

Tani ha detto...

Oldboy: visto che insisti: non hai capito un cazzo di tutto quello che ho scritto. Chiudiamola qui. Non mi interessa continuare.

Anonimo ha detto...

@Tani

Ognuno ha il proprio stile: come hai visto io non insulto mai chi non è d'accordo con me.
Ma non siamo tutti uguali.

Io non sono neanche entrato nel merito di ciò che hai scritto, quindi non puoi sapere se ho "capito" oppure no.

Ho solo portato alla tua cortese attenzione una serie di dati di fatto, e cioé che in diversi paesi ex-comunisti moltissimi rimpiangono il "socialismo" (disemm inscì).
Romania, Russia e anche la Germania Orientale.

I dati di fatto vanno solo messi a verbale, anche se non ti piacciono.

A proposito della Germania Orientale, il 57% per cento degli intervistati dice che il comunismo aveva "più lati positivi che lati negativi".
Fonte:

http://www.ilgiornale.it/esteri/nostalgia_germania_comunista_allest_dicono_si/28-06-2009/articolo-id=362202-page=0-comments=1

Tani ha detto...

oldboy, non mi piace questo botta/risposta tra noi. Ma ti rispondo perche ti fai l'ofesso.

Mi sembrava di avere espresso un concetto molto semplice:
al binomio "miseria per tutti/ditatura per tutti" preferisco il trinomio "miseria per qualcuno(richezza per qualcun'altro)/vita normale per la maggioranza/liberta per tutti".

Evidentemente un concetto molto dificile da capire per te che mi fai ironia con "Ora i rumeni e i russi possono rispondere ai sondaggi: fantastico..."

Chiedo scusa agli altri se mi sono allungato cosi tanto.

eros ha detto...

xtani,mi inchino al tuo sapere.io sono un 60enne che studiato poco e che ha solo vissuto la sua vita in una terra che era come il canada..piu o meno.. e in italia era da portare da esempioe esportare e non da buttare via.Quindi il comunismo-italiano che c'era nella mia terra (ma chaimalo come ti pare) non è stato quello dei libri che certamente sono piu importanti e piu veritieri per quello che è successo nel mondo,ma in emilie è innegabile la costruzione dal dopoguerra in poi di un tessuto sociale veramente (per quegli anni) forte e solidale.Ad esempio Mio padre,dopo essere scampato a un campo di lavoro tedesco con unviaggio di 30gg per tornare a casa, si è messo a costruire con tanti altri la sede di un circolo e la sede della cooperativa muratori in cui ha lavorato per tutta la vita.E questo l'ha fatto nel tempo libero del sabato e domenica.
Purtroppo i libri che raccontano l'accaduto emiliano non esistono, perche è stato deciso di cancellare tutto negli anni 80 per inseguire Craxi e i suoi furfanti.
Io ho sempre seguito uno dei piu grandi italiani del secolo scorso,Gaber (mia valutazione)con i suoi monologhi e quel monologo che ho citato in precedenza,credo io corrisponda alla mia definizione di cio che sono stato e di come mi hanno ridotto i vermi che oggi mi governano (vale per tutti).
Grazie per il tempo concessomi e viva il canada!!!!

Nick ha detto...

mi sono semplicemente arrabbiato per la provocazione di Krug (fuori luogo, secondo me)
Sicuro che non sia stata una provocazione fuori luogo di Nick o Dane? Secondo me ti stai confondendo…
Anzi, ti dirò: sei stato sicuramente tu a buttare in caciara la discussione e a esasperare i toni (tutto cit, più o meno!) :P

Secondo te se facessimo un sondaggio in Sicilia la maggioranza direbbe che la mafia è un bene?
Secondo me (per quello che conta) sì. E fra l'altro per esperienza diretta direi che la cosa non mi sorprenderebbe affatto, e anzi non avrei difficoltà a comprendere le ragioni di chiunque dicesse -dall'interno- una cosa del genere.
"Comprendere" che non significa "condividere", eh…specifichiamo, che non si sa mai…

Così come non ho fatto io il sondaggio in Russia, ma la tv di Stato.
Ah beh…la tv di stato ungherese cosa dice in proposito?

Loro a differenza di noi ai blocchi di partenza della vita sono "quasi" tutti sulla stessa linea....e questo è un molto sx.
Sì, il mito delle pari opportunità. Che dovrebbero essere opportunità, appunto, e non condizioni di vita: perché quelli dell'esempio che dici tu lavorando e spaccandosi il culo (excuse my trench) possono arrivare "lontano" e scavare tutti i solchi del caso con quelli che di spaccarsi il culo non ne hanno la minima voglia. E questo è molto poco comunista, in realtà.

problemi di arrivo alla 3/4 settimana
Eh, la mitologica "crisi della quarta settimana"…quella in cui si riceve lo stipendio.

Ma non siamo tutti uguali.
Anche questo è molto poco comunista, sai?

Tani ha detto...

eros, il mio "sapere" è frutto dell'essere nato nel posto sbagliato, in un momento storico sbagliato. Ti assicuro, niente di qui andare fieri. Io sono più giovane di te, ma la storia di tuo padre è uguale a quella del mio e milioni di altri idealisti che ci hanno creduto veramente in una società "più umana". La differenza lo ha fato la fortuna di essere nato in Italia anzi che in Albania.
Ma non è un caso che questa illusione è durata poco. Io ti racconto in due righe "il mio comunismo".
Da "tutti uguali" dei primi anni, ci si arriva ad una casta "più uguale degli altri", al pensiero unico (pena emarginazione all'inizio e distruzione della vita tua e di chi ti sta di fianco dopo), alle guerre interne per il potere. Quando la gente piano piano si sveglia e comincia a capire e protestare ( "non avevamo lottato per sostituire una casta con un'altra", iniziano ad entrare in gioco la Stasi, la KGB, il Sigurimi i Shtetit. La gente ha paura anche della propria ombra. Il padre che denuncia il figlio perche gli ha confessato che vuole defezionare, la moglie che denuncia il marito come "nemico del popolo" per salvare i bambini da un futuro in un villaggio remoto (che sia del Siberia o delle montagne del Nord Albania).

E' questo il comunismo che ho provato io, e milioni di persone nell'Est d'Europa. E' questo il comunismo che avrebbe reso felice Italia se fosse stata liberata dalla Armata Rossa. Tuo padre e milioni di italiani che in modo genuino pensavano con emozione al quanto era bello quel sistema, si sarebbero resi conto in giro di 20 anni che di umano quel sistema non aveva proprio niente. E non è bello vedere il tuo vecchio soffrire in silenzio per la delusione della sua vita.

"La Fatoria Degli Animali" di Orwell è per me il miglior manifesto, il superiore libro mai scritto sul comunismo.

Lo consiglierei a chi la storia lo ha imparato su Google o Wikipedia.

Krug ha detto...

Tani vediamo di capirci, la mia era una provocazione dettata dal fastidio causato dalle ricorrenti battutine di Dominique sull'Unione Sovietica tanto cara ai cattivoni comunisti che infestano l'Italia ed impediscono al Papi di fare dell'Italia un Paese moderno. So benissimo cos'era il comunismo, ce l'avevo a 8 km da casa e non era certo il paradiso terrestre che probabilmente nemmeno personaggi quali Diliberto o Rizzo pensano che siano stati; e parliamo di uno dei regimi comunisti meno oppressivi (per quanto uno stato totalitario può essere meno oppressivo): sinceramente mi fa' specie che nel 2011 ci sia gente che richiami IN ITALIA lo spettro del comunismo quando già negli anni settanta il segretario del partito comunista più grande dell'Occidente parlava di eurocomunismo (in realtà una socialdemocrazia, termine che ai vecchi comunisti metteva i brividi quanto il termine fascismo) totalmente indipendente da Mosca e ringraziava pubblicamente il cielo di trovarsi sotto l'ombrello della Nato. Con questo non è che uno debba dimenticare quello che è stato ANCHE il comunismo in Italia, (l'altra faccia è ANCHE quella tratteggiata con un pelino di demagogia da Eros), però magari dovrebbe far scatenare una salutare pernacchia verso chi appunto sventola ancora il fantasma del comunismo dopo quasi quarant'anni da quando Berlinguer fu salvato da un palo (CHI HA FATTO PALO? cit.) a Sofia dall'amorevole mano del KGB. Riguardo agli ex Paesi satelliti dell'Urss è notizia recente che in Ungheria il governo di destra ha approvato una forte limitazione della libertà di stampa: non siamo indubbiamente ai livelli di Ceausescu o Honxa (Kadar nonostante il ruolo nel 1956 non ha lasciato un cattivo ricordo sulle rive del Danubio evitando gli eccessi degli emuli), eviterei però, soprattutto da chi proviene de quei Paesi (e parlo di Dominique) di continuare a buttare (STRAGIUSTAMENTE) merda sui regimi comunisti sottindendendo che adesso con la fine di quei regimi tutto vada ben, madama la marchesa...

"Sicuro che non sia stata una provocazione fuori luogo di Nick o Dane? Secondo me ti stai confondendo…"
Nick, coraggio, puoi superare questo trauma... Ti siamo vicini

Anonimo ha detto...

@Tani
"Mi sembrava di avere espresso un concetto molto semplice:
al binomio "miseria per tutti/ditatura per tutti" preferisco il trinomio "miseria per qualcuno(richezza per qualcun'altro)/vita normale per la maggioranza/liberta per tutti".

Infatti è un concetto molto semplice, con il quale non sono assolutamente d'accordo.

Ti pare così bizzarro e intollerabile che uno non sia d'accordo con te?
Alla faccia del liberalismo e della democrazia!...

E tutto da vedere che il dogma da te esposto corrisponda a verità.

Potrei consigliarti ad esempio il saggio "Sudditi, manifesto contro la democrazia" di Massimo Fini.
Dove si spiega ad esempio come le cosiddette democrazie non sono che oligarchie mascherate.

E che l'ideologia liberal-capitalista è in realtà la più intollerante - appunto - e totalitaria della storia.

Cito Fini perché mi pare ovvio che sei allergico a una critica di tipo marxista al capitalismo.

Tani ha detto...

Krug, per quello che ho letto di te in questi ultimi anni qui su Indiscreto, so benissimo che la tua era una provocazione. Hai dimostrato in passato di conoscere bene i temi dell'Est Europa, ma a me da un fastidio enorme anche solo la semplice battuta ironica su queste cose. Colpa mia, o forse di quello che ho visto.
Concordo con quest'ultimo intervento che hai fatto, ma penso che pur con il suo modo spavaldo di fare, Dominique sa bene che niente è oro colato nell'ex-impero sovietiko. Per un semplice motivo. Sono stati sostituiti regimi comunisti, da governi para mafiosi e politici corrotti per i quali l'unico obiettivo è diventare ricchi nel più breve tempo possibile. Sempre dittature, ma un po' camuffate. Sembrerà paradossale, ma anche questo è colpa di quei 45 anni di "socialismo reale". In molti erano cosi desiderosi di toccare con la mano il frutto proibito, "la ricchezza", che hanno pensato che ogni mezzo era lecito per fare soldi. Ricordo un signore anziano nel 1990 che mi disse: " All'Albania gli ci vorrà altri 50 anni per riuscire a cancellare totalmente le conseguenze del comunismo. Un anno di democrazia, per ogni anno di dittatura". Il vecchio aveva ragione. Eccome se aveva ragione.
Ma per lo meno, se sotto Hoxha io non potevo nemmeno immaginare di lasciare un paese che non mi piaceva, oggi decido io dove far crescere la mia famiglia. Lontano dal letame della corruzione e dei vandali politici odierni.

P.S. A proposito di Berlinguer e di "eurocomunismo", il nostro Caro Leader scrisse un libro nel 1980 intitolato "L'eurocomunismo è anti-comunismo" dove da marxista duro e puro criticava aspramente Berlinguer, Carrillo e Marchais. A Berlinguer va dato atto del coraggio a metà che ebbe allora. Per entrare nella storia della sinistra europea da titano avrebbe dovuto rompere completamente con Mosca già allora. Ma i rubli forse facevano ancora comodo. Restando a meta del guado, creo una specie di ibrido senza senso.

Silvano65 ha detto...

Il passaggio dall'economia socialista a quella di mercato avrebbe causato, nei Paesi dell'ex blocco sovietico, circa un milione di morti, secondo alcune stime abbastanza prudenti. Il problema é che il nuovo sistema, nella maggioranza dei casi, non ha portato l'auspicato benessere generalizzato ma per molti ha significato rimanere in condizioni economiche precarie perdendo però le sicurezze sociali (Sanità, scuola, lavoro) che c'erano prima. Poi, é logico, oggi é possibile votare, espatriare e avere accesso ad informazioni impensabili trent'anni fa, però vi é stata in molti Paesi dell'Est la resurrezione di nazionalismi e tensioni che si pensavano sepolte per sempre: ed ecco situazioni intollerabili per una democrazia come quella ungherese.
Non dimentichiamoci poi che viviamo in un sistema, a modo suo, socialista misto: un sistema dove gli utili sono privati, in ossequio al capitale, e le perdite pubbliche, in omaggio al socialismo. Io capisco chi é vissuto nel socialismo reale, però credo anche che non sia questo sistema attuale quello che sognavano loro come emancipazione dal comunismo, così come non é quel socialismo che vivevano loro quello che sognavamo noi che stavamo dall'altra parte, denunciando le limitazioni della nostra sovranità nazionale e gli orrori, ad esempio, dei regimi sudamericani appoggiati dagli Stati Uniti in nome del capitalismo (esemplare il caso del Cile "normalizzato" per avere accesso al rame delle miniere di Chuquicamata, indispensabile per l'industria elettronica sudamericana, oppure quello delle dittature boliviane per le medesime ragioni). Orrori che nulla avevano da invidiare a ciò che avveniva nell'Est europeo e che hanno portato in quei Paesi, guardacaso, in parecchi casi, a governi populisti (e non sempre positivi, va detto) di segno opposto. Questo per dire che chi, a quei tempi, in Italia, votava a sinistra, non pensava ad un modello Unione Sovietica ma ad un modello Reggio Emilia, come raccontava Eros.

eros ha detto...

grazie silvano65 per aver capito e centrato cio che intendevo far capire...quello che avevamo in testa,al netto di tutta la propaganda e trombonate varie, era solo un modello di sinistra dentro l'europa americana,che quindi teneva conto di essere nata dentro i canoni amricani.Non a caso siamo stati e siamo l'unica nazione europea con una sinistra-sinistra molto forte,forse perche quella idea,almeno dalle e parti,aveva attecchito parecchio.
Grazie ancora silvano65 e buon anno.
eros b.

Krug ha detto...

Tani, innanzi tutto mi scuso per averti procurato un fastidio enorme; effettivamente per una persona che li ha vissuti direttamente non sono sicuramente argomenti che vanno trattati alla leggera. Ribadisco che non volevo fare dell'assurdo revisionismo e che nonostante le cose per molti Paesi dell'ex blocco sovietico non vadano splendidamente le cose sono decisamente migliorate, penso ad esempio alla Slovenia, alla stessa Ungheria, alla Repubblica Ceca; per gli altri sono cmq migliorate perchè se non altro non rischi di venir prelevato notte tempo e fatto sparire. Il problema, a mio modo di vedere è che in molti Paesi è stata instaurata una democrazia che è tale solo per definizione (ed è molto berlusconiana come democrazia) e che in cambio di certe "vantaggi" (un minimo di diritti umani e la possibilità di lasciare il proprio Paese) ne ha tolti qualcuno, casa (di merda ma era pur sempre un tetto), lavoro e il diritto, se non altro, alla povertà ma non alla miseria più totale.
Riguardo a Berlinguer aldilà dei motivi economici che sicuramente ci saranno stati anche se all'uomo sono arrivati attestati di onestà intellettuale e non anche da insospettabili (insospettabili di simpatie comuniste, ovvio, per il resto...) come Romiti il motivo per cui non troncò con Mosca penso sia da ricercare anche nell'elettorato: non credo che negli anni settanta - primi anni ottanta chi votava per il Pci (ed erano in tanti, praticamente un terzo degli aventi diritto) avrebbe capito una mossa del genere: sebbene si sapesse benissimo qual era la situazione aldilà del Muro ANCHE tra le fila del PCI l'epoca della grande disillusione nel Partito-Chiesa arrivò appena con Gorbaciov ed il sardo rosso allora non era più di questo mondo.


"Questo per dire che chi, a quei tempi, in Italia, votava a sinistra, non pensava ad un modello Unione Sovietica ma ad un modello Reggio Emilia, come raccontava Eros."
Silvano non sono d'accordo... Come scritto sopra x molti la fede nel Paradiso Comunista durò almeno (almeno...) fino alla Glasnost ed alla Perestroijka: illuminante un pezzo di Bettiza (indubbiamente non un comunista di ferro...) su una missione svolta per il Parlamento europeo in Russia in cui un noto esponente comunista italiano rinfacciò alla nomenklatura russa sette decenni di inganni... Ma del resto non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire... A destra come a sinistra...

Silvano65 ha detto...

Krug, mi é rimasto nella tastiera un "molti". Tieni conto che quei molti aumentarono di parecchio dal '56 in poi.

Italo Muti ha detto...

@All

Bella e civile discussione ragazzi, con un tema serio. Fosse sempre così.

Italo

Neuro ha detto...

@all

di mio posso solo dire che sono figlio di profughi giuliani.

e che mio padre dice sempre "meglio i tedeschi dei slavi". sono frasi che mi fanno insieme riflettere e orrore, perché ti lasciano capire che esiste un lato giusto e uno sbagliato della storia, esattamente come accade per la strada.

penso che l'errore più grande che si può commettere sia quello di generalizzare l'esperienza personale. perché poco tempo fa parlavo con una signora bulgara che mi diceva, testualmente, come nella sua bulgaria socialista ci fosse "meno propaganda politica" di quanto non accada in italia oggi. il che effettivamente lascia a bocca aperta.

dal mio punto di vista - astraendomi dal particolare - la cosa che fa incazzare della realtà italiana del momento è che conosciamo la libertà. l'abbiamo vista, sperimentata, assaporata. ma in qualche strano modo non possiamo viverla compiutamente.

non siamo abbastanza liberali da far emergere una meritocrazia reale.

non siamo abbastanza socialisti per garantire una rete di concreto e reale benessere.

siamo a metà del guado, con i retaggi peggiori dei due sistemi, in modo da mortificare l'intelligenza dei singoli e impedire la strutturazione di una società realmente solidale, amesso che si possa fare.

Krug ha detto...

Oldboy a mio parere i sondaggi vanno anche interpretati e non solamente presi come oro colato. E' indubbio che la fine del comunismo è stata interpretata in quei Paesi come l'inizio di un'era nuova, come la possibilità di poter ottenere sì la libertà ma anche (o soprattutto) tutte quelle cose che si vedevano nelle pubblicità delle televisioni dell'Ovest; tutto ciò ovviamente non si è verificato, i tedeschi orientali hanno conosciuto la disoccupazione, che nella DDR non esisteva per legge (...), hanno visto aumentare il dislivello economico fra le classi, si sono trovati spiazzati davanti ad un cambiamento così repentino: è ovvio che quando le tue certezze svaniscono ricordi con nostalgia il passato, quando avevi poco ma sapevi che cascasse il mondo ce l'avevi... Il problema è che quei signori non si rendono conto che quel mondo è caduto e l'alternativa non sarebbe stato avere poco, sarebbe stato NON AVERE NIENTE.

Ho girato un po' l'ex DDR ed ho parlato un po' con la gente del posto, quello che ne è venuto fuori è che ci sono certi Land che hanno accolto la sfida dei cambiamenti ed hanno, seppur faticosamente, intrapreso la strada dello sviluppo, penso alla Sassonia, ad esempio, Land sempre all'avanguardia tanto che l'ultimo scossone al taballante carrozzone della DDR partì da Lipsia e non da Berlino, o in parte al Meclemburgo-Pomerania, altri, vedi ad esempio il Brandeburgo, Land dotato di meno potenzialità e di conseguenza più legato all'economia statalista socialista, sono rimasti decisamente indietro; detto questo quante volte hai sentito i tuoi nonni ricordare i tempi del fascismo e dire "Stavamo meglio quando stavamo peggio"? Rimpiangevano il fascismo? Mah, secondo me rimpiangevano soprattutto la fanciullezza e la giovinezza così come Stefano (ed io...) rimpiange i "Favolosi Anni Ottanta" che poi magari, ad un'analisi un po' più attenta e meno mitizzata tanto favolosi non risultano... E parliamo degli Anni Ottanta del Bel Paese... Figuriamoci quelli di Stasiland...


Off topic
Ho dato un'occhiata al link di oldboy sul sito de Il Giornale:

mi è caduto l'occhio sull'articolo più letto:

"Salvi gli uccelli di Berlusconi
di Vittorio Sgarbi"

Ora, premesso che si parla dei colibrì del Castello di Miramare e dell'intervento di Berlusconi teso a scongiurare la chiusura della struttura che li accoglie, c'è poco da fare... Il titolista è un fottuto genio e/o un bastardo comunista... ;)))

Anonimo ha detto...

@Silvano65
"Il passaggio dall'economia socialista a quella di mercato avrebbe causato, nei Paesi dell'ex blocco sovietico, circa un milione di morti, secondo alcune stime abbastanza prudenti."

Risulta anche a me, e risulta soprattutto alla famosa rivista medica "Lancet", che ha condotto una ricerca in proposito.

Dal Corriere della Sera del 23 gennaio 2009:

"L'addio al comunismo?
Costato un milione di morti.
La rivista Lancet: nell'Est la mortalità è aumentata del 13% per le privatizzazioni."

Fonte:
http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_23/addio_comunismo_milione_morti_0dce5a8c-e91a-11dd-8250-00144f02aabc.shtml

Tani ha detto...

Ragazzi un attimo. Seppur con le mille delusioni e difficoltà, la situazione economica degli individui nei paesi ex-comunisti oggi, non è nemmeno lontanamente paragonata con il passato. Portiamo degli esempi pratici, perché se no facciamo filosofia e sondaggi che non aiutano per niente a capire le cose.
Prendo l'Albania.
Che dovrebbe valere come benchmark verso il basso (cioè gli altri immagino non possono essere peggio dell'Albania).
E' sempre stato, e lo è ancora oggi il paese più povero dell'intera Europa. Ma oggi in Albania nessuno muore di fame e nessuno è malnutrito, o per lo meno ne muoiono non più di quelli che muoiono in Italia.
Da cibo razionato (1 kg di carne al mese per famiglia, 10 uova al mese, 1 kg di zucchero, 100gr di caffè/mese ecc) oggi anche nel negozio più remoto si trova di tutto. I prezzi sono assurdi se paragonati agli stipendi, ma quasi ogni famiglia ha qualcuno all'estero che lo supporta economicamente (e qui veniamo ai vantaggi economici per l'individuo che porta la liberta). La gente che viveva nei posti remoti, dove era difficile anche per i lupi vivere, si è spostata verso centri urbani.
Gli ospedali e le scuole sono ancora pubbliche. Non migliori di vent'anni fa, ma sono gratis come vent'anni fa. In più ce la possibilità di frequentare anche cliniche private attrezzate con le ultime apparecchiature mediche, cosa che in passato te lo sognavi, o addirittura di andare a curarti all'estero. Prima se avevi una malattia un po' più seria del rafredore, rischiavi la pelle di brutto, perché di andare in cliniche specializate nemmeno l'ombra, almeno che non eri un pezzo grosso del regime.
Le case.
Prima avevano tutto un appartamento (quasi indecente, ma quasi gratis). Oggi quasi tutti hanno un appartamento decente o una casa. Di nuovo i prezzi sono assurdi, ma comprato o costruito con i soldi di chi ci lavora all'estero.
Allora di cosa stiamo parlando? Ce corruzione? Si, ce SOLO corruzione. Ma la qualità della vita, paragonata a 20-30 anni fa, è anni luce avanti. Muore della gente per lo stress o per gli incidenti stradali? Prima morivano cento volte tanto nei gulag russi o nei campi di lavoro forzato.
Ma davvero pensiamo che oggi si vive peggio qualitativamente di vent'anni fa?

Oggi la gente e' scontenta in Albania perche paragona se stessa con l'estero, non certo con l'Albania di Enver Hoxha.

Aldo Triscardi ha detto...

@Krug: D'accordissimo, i sondaggi vanno anche interpretati, i numeri (se reali) danno un dato, ma il dato può avere mille sfaccettature.

@All: ho parlato anch'io con dei Rumeni, ben inseriti in Italia, benestanti, seri e lavoratori, loro mi hanno detto che in Romania, si stava molto meglio con Ceasescu. Ovvio che è l'opinione di singoli, per cui non fa testo in generale, però conta.
Quello che secondo me è l'unica cosa incontrovertibile, benchè un po' generica e forse retorica, è che tutte le dittature non vanno bene (poprio in quanto tali), ma a qualcuno hanno portato dei benefici (per esempio a chi era al potere, o amico d chi era al potere) motivo per cui c'è sempre chi le rimpiange, o quantomeno, le ha viste come il minore dei mali...

Anonimo ha detto...

@Silvano65
"...denunciando le limitazioni della nostra sovranità nazionale e gli orrori, ad esempio, dei regimi sudamericani appoggiati dagli Stati Uniti in nome del capitalismo
(esemplare il caso del Cile "normalizzato" per avere accesso al rame delle miniere di Chuquicamata, indispensabile per l'industria elettronica sudamericana, oppure quello delle dittature boliviane per le medesime ragioni).

Orrori che nulla avevano da invidiare a ciò che avveniva nell'Est europeo"

Giustissima osservazione.

Chissà perché i media parlano spesso dei due governi rovesciati dall'URSS a Budapest e Praga, ma quasi mai dei tantissimi colpi di Stato di marca USA in America Latina e in Asia.

Il golpe cileno è solo il più famoso, ma non va dimenticato che ad esempio in Indonesia, nel 1965, il colpo di Stato portò allo sterminio di 500.000 oppositori di sinistra...

Spesso i golpe voluti e appoggiati dagli USA hanno anche portato a sanguinose guerre civili.
E questo solo per limitarci all'epoca della Guerra Fredda.

Italo Muti ha detto...

@Oldboy2

Beh, mettici anche Cambogia, Vietnam e i massacri interni dei paradisi rossi.
Ricordandoci anche le aprole "traditori" che dall'Italia la gauche caviar inviava ai boat people in fuga da Saigon. Natalia Aspesi e compagnia cantante. Chissà come mai non ci sono andati loro nella Saigon liberata.

Ciò non toglie nulla alle nefandezze usa in giro per il mondo, tanto per chiarire.

@Tani

Quota parola per parola, l'errore più grosso nello sfacelo dell'Est, è stato il passaggio all'economia di mercato in maniera troppo immediata.

Italo

Anonimo ha detto...

Italo Muti
"Ciò non toglie nulla alle nefandezze usa in giro per il mondo, tanto per chiarire."

Ci mancherebbe.

Per un'opinione controcorrente, vorrei segnalare questa dichiarazione rilasciata dal filosofo ungherese Gaspar Miklos Tamàs (definito da Repubblica "padre del dissenso sotto il comunismo"), sull'Ungheria di oggi.

"Il primo risultato percepito dalla gente fu la perdita di due milioni di posti di lavoro.
Nel nordest ungherese fame e miseria sono da Terzo Mondo.

Ci sentiamo traditi dal mondo nuovo, e lo siamo.
Anch'io ho rinnegato me stesso: sono stato liberale per una vita, ora sono marxista.

Il sistema democratico non ha riconoscimento né legittimazione, neanche i più onesti leader dei partiti democratici vi credono.
Povertà, crimine sono problemi reali.

E' un problema acuto in tutto l'Est: qui il capitalismo democratico ha fallito.
Le maggioranze ritengono che prima si stesse meglio."

Da Repubblica del 10/6/2009.

Italo Muti ha detto...

@OldBoy2

Ti sei scordato di commentare la prima parte del mio intervento.

L'Ungheria aveva una piccola economia privata, prima che l'Est facesse boom, con lo stato che chiudeva entrambi gli occhi.
Proprio a Budapest i servizi segreti ungheresi mostrarono ad una commissione parlamentare italiana i documenti che portavano alla luce del sole gli ordini di Sofia dietro l'imput di Mosca per l'omicidio del Papa, e la direzione del Brigate Rosse dai servizi segreti di Praga.

Fra i paesei dell'Est, l'ungheria è quella messa meglio, anche se la via del miglioramento é lastricata di asperità.

La repubblica Ceca era bene pure lei, prima che i tedeschi si comprassero ogni cosa di valore, lasciando a mafia russa e cecena tutto il resto.

Il problema è che, quando a Mosca si sono resi conto che la partita era persa, hanno lasciato andare tutto per prendere tempo per riorganizzarsi, e si sono inventati glasnost e perestroijka con Gorbaciov in primo piano, compreso la caduta del muro. Piano studiato a tavolino dal KGB. Chi c'è oggi a capo di della Russia?

Italo

vincenzo ha detto...

Mi ricollego al post di Tani su Berlinguer, fornisce degli spunti che meritano di essere approfonditi. Tani, le tue osservazioni nel post scriptum sono acute, ma Berlinguer almeno a parole avversava la social-democrazia, dichiarandosi fieramente comunista (parole dette in una intervista del 1977).
Se vogliamo possiamo dire che era un comunista all'amatriciana, visto che ai tempi d'oro il Pci prendeva voti sia dalla classe operaia, sia da una certa borghesia che leggeva l'Unità sulla sua barca.
E probabilmente l'errore strategico di Berlinguer è stato proprio quello di non virare in maniera netta verso la social-democrazia dopo le elezioni del 1976, non so se per paura di perdere consensi o per calcolo. Se il Pci a quei tempi avesse imboccato la strada di un riformismo serio e illuminato, riuscendo a comunicare con quell'elettorato che era terrorizzato dalla sua forza e votava Dc per disperazione, forse la storia di questo paese sarebbe stata diversa.
Ovviamente si ragiona per ipotesi, dubito fortemente che i nostri comunisti potessero rinunciare al rublo di Mosca per mantenere in piedi i loro apparati.
Ma alla lunga la strategia conservativa di Berlinguer si rivelò perdente, perchè quell'incapacità del Pci di comunicare con i vecchi "nemici" di classe e di rinnovarsi nei contenuti ideali fu sfruttata alla grande da Craxi, che seppe costruire il bacino elettorale del Psi, intercettando abilmente i voti moderati che il Pci non seppe prendere quando era al suo apice.
Da lì il declino inesorabile e inarrestabile. Il problema è che Berlinguer non c'è più, ma a noi tocca scontare le cambiali che ci ha lasciato, ossia sopportare quotidianamente i suoi ex-portaborse, diventati dei borghesacci più ridicoli di quelli che combattevano ai bei tempi.

Anonimo ha detto...

@Italo Muti
"gli ordini di Sofia dietro l'imput di Mosca per l'omicidio del Papa, e la direzione del Brigate Rosse dai servizi segreti di Praga"

Sulla prima vicenda non sono documentato, ma sulla seconda ti assicuro che non c'è mai stato nulla di concreto e di provato: solo illazioni.

Quanto all'Ungheria, se il "padre del dissenso sotto il comunismo" oggi si è convertito al marxismo, e dice che "il capitalismo democratico ha fallito" forse qualcosa vorrà dire.

Italo Muti ha detto...

@Oldboy2

la fonte è diretta e se non sbaglio dovrebbe essere on line in qulache sito governativo. Appena trovo il link, te lo posso anche mandare.

Io non mi affiderei ai link di Repubblica, come Guaradian, Pais e le Monde hanno tutti lo stesso padrone, occulto ma è sempre lì.

ah, inutili come i link del giornale. Io leggo "il corriere di Predappio". :-)

Italo
Italia

Tani ha detto...

Vincenzo, mentre scrivevo quel P.S su Berlinguer, in mente mi e' venuto esatamente il paragone con Craxi, e di come sarebbe stata la storia dell'Italia oggi, ma mi sono riservato dal mettere tanta carne al fuoco in un solo post. Condivido tutto di quello che scrivi.

Italo Muti ha detto...

@Tani e Vincenzo

Andando anche un più indietro, se avessero lasciato il Generale Patton direttamente a Mosca, come voleva fare, ci saremmo risprmiati 60 anni di merda. Oddio,anche il convegno segreto di Montecolino fu azzerato quando stava per passare alla fase operativo con un appendice alla guerra allora in atto piuttosto interessante. Per non correre pericolo, Patton fu fatto uccidere.

Berlinguer era comunque un comunista atipico essendo un ricco possidente terriero, con qulache tratto di latifondista.

Italo

Anonimo ha detto...

Se Berlinguer fosse stato ancora più moderato, e ancora meno filo-sovietico, di quello che era avrebbe preso meno voti, specie dopo 1976.

(Questo perché la base del PCI era più a sinistra e più filo-sovietica dei vertici.
Così come la base del PD oggi è più a sinistra dei suoi capi.)

Il "riformismo" e il compromesso storico non erano certo graditi al grosso dell'elettorato del PCI, anzi.

Krug ha detto...

Ragazzi tutti d'accordo che la storia ha poi condannato la "mancata rottura" di Berlinguer però mi sa tanto che voi ragionate con la testa di oggi su una situazione di trent'anni fa'...
In primis c'era ancora il Muro e se oggi nel 2011 si parla ancora di comunisti travestiti figuriamoci quale sarebbe stata la reazione dei vecchi nemici di classe di fronte ad un'abiura comunista. In secondo luogo per uno che era comunista dall'epoca dei calzoni corti buttare a mare cinquanta e passa anni di storia comunista sarebbe stato impensabile, se anche fosse stato possibile avrebbe dovuto convincere tutta la nomenklatura: ve li vedete voi nel 1976 i vari Pajetta, Ingrao e compagnia cantante dire "Massì, abbiamo sbagliato tutto, diventiamo socialdemocratici (cioè quelli che fino a qualche giorno prima chiamavano socialfascisti)..."? In terzo luogo non credo che la reazione della massa, ancora fortemente e fieramente comunista, sarebbe stata positiva e considerato che parliamo degli Anni di Piombo, ci sarebbe stato il richio di vedere i più estremisti passare tra le fila delle BR: in ultima battuta Berlinguer disprezzava Craxi, considerandolo un uomo senza morale e senza scrupoli; e credo che alla lunga lo scontro di queste due figure avrebbe fatto naufragare il tentativo di far nascere un grande partito socialdemocratico italiano.

Italo Muti ha detto...

@Krug

il tragicomico era che molti comunisti, anche fra quelli da te citati, avevano fatto il salto della quaglia dalle file fasciste nel 43. Dalla casa del fascio alla casa del popolo. La lista è lunghissima e non risparmia nessuno, attori, claciatori, giornalista, Bocca e Scalfari in primis. La maledizione dell'Italia.

Italo

Krug ha detto...

Italo verissimo ma per essere immune dalla forza "attrattiva" di una dittature devi avere saldezza di mente e saldezza di fondi. Croce potè permettersi di fare opposizione passiva nel Paese perchè era Croce ma anche perchè aveva una condizione economica che glielo permetteva... Dopodichè indubbiamente molti a baciare lo stivale del Duce ci hanno trovato gran gusto, almeno finchè questo era saldo in sella...

Italo Muti ha detto...

@Krug

Vero, poi a Croce hanno fatto fare le fine che ha fatto lo stesso...oppure fai come i Fratelli Rosselli lotti finché puoi, e alla fine te ne vai e continui all'estero. Cambiare quando la corsa è finita, è una nostra specialità in salsa badogliana che disprezzo profondamente. A volte la causa del salto della quaglia risiede nei dentoni mangia prepulzio della donna che ti sta accanto, ma questa è una variabile odierna.
Italo

Krug ha detto...

"Vero, poi a Croce hanno fatto fare le fine che ha fatto lo stesso..."

Che fine? Da quello che so morì di ictus...

axel shut ha detto...

Giovanni Gentile forse?

Krug ha detto...

Gentile effettivamente morì di morte violenta...

Italo Muti ha detto...

@Krug

scusa, Gentile, avete ragionr tu ed Axel. Pardon.

@Axel

GRazie per la correzione, mea maxima culpa.

Italo

Leo ha detto...

Tani ha detto...
Spike, ma, infatti, io mi sono semplicemente arrabbiato per la provocazione di Krug (fuori luogo, secondo me) e continuerò ad arrabbiarmi con chi cerca di farmi capire che "poi tanto male sto sistema non era visto che oggi ce chi lo rimpiange o perché oggi l'Albania non è diventata la Svezia del 21mo secolo" senza avere provato nemmeno un minuto di vita in quel sistema. Lo ritengo un atteggiamento superficiale, qualunquista, presuntuoso e spregevole per chi (milioni e milioni di persone) quelle barbarie hanno dovuto subirle per 50 anni. Mi aspetterei da chi scrive su Indiscreto (almeno quando si parla di cose serie) un po' più di sensibilità e un po' meno battute a casaccio.

Tani so che entrare ora in una discussione di questo tipo non ha senso ma, credimi, c'è molto qualunquismo anche in chi viene e dice io sono più berlusconista di berlusconi perché i comunisti nel mio paese ecc ecc. Qua i comunisti (comunisti???) hanno governato per 7/8 anni in sessanta di storia e, se si esclude qualche localismo, la loro portata nella politica italiana è in questo momento inferiore a quella dei finiani in parlamento.

Per il resto sto totalmente con Krug tutto, con feyerabend e con Silvano, mentre mi dissocio da sondaggi vari: è sempre meglio quando si stava peggio, escluso in Italia, qua si viveva meglio davvero venti anni fa, e se ci hai vissuto lo saprai bene.

Anonimo ha detto...

Leo
"mentre mi dissocio da sondaggi vari"

Non so che senso possa avere "dissociarsi" dai sondaggi.
Se non sono taroccati, se sono fatti bene e senza pregiudizi sono uno strumento per capire l'umore della gente.

Certo, non vanno presi per oro colato.
Ci può sempre essere un margine di errore.

Ma guardacaso questi dubbi li solleviamo quando i risultati non ci piacciono, quando non coincidono con le nostre opinioni e i nostri pregiudizi...

Magari non sarà vero che il 60% per cento dei rumeni considera il comunismo "una buona idea".
Ammettiamo pure che siano "solo" il 50, o il 40%.
Resta pur sempre un dato su cui riflettere, mi pare.

Così come il 49% degli intervistati che dice che il socialismo reale era meglio del capitalismo in cui vive oggi.
"Dissociarsi" serve a poco.

Fonte in italiano:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7653

Dane ha detto...

Sto quasi pensando di chiedere scusa a chi di dovere. Reputavo ingiusto il polverone sollevato ma mi rendo conto solo adesso del perchè di certe reazioni inviperite: evidentemente non avevo ancora ben chiaro il vero significato di "schifose ricostruzioni false e in malafede" sul blog di Indiscreto.
Un povero cristo confida di poter chiarire (conoscendo la differenza tra 8 chilometri ed 8 metri) ad una pletora di cloroformizzati cresciuti a "pane&Domenica In" cosa significhi aver vissuto il comunismo in prima persona e si sente rispondere dal portaborse di Carnevale i risultati di improbabili sondaggi per la cui interpretazione non basterebbero 3 blog. L'ingenuo gentleman ribadisce che certi sondaggi dipendono dal fatto che i popoli dell'est un vero capitalismo "alla canadese" non l'hanno mai provato (chissà cosa risponderebbero ad un sondaggio simile Shalimov e Berzin, Tonkov o Kanchelskis...), visto che in quella odierna versione di capitalismo selvaggio i presunti imprenditori capitalisti non sono altro che capimafia già gerarchi dei precedenti regimi ma il Professor Laurana risponde empirico che "se il padre del dissenso sotto il comunismo oggi si è convertito al marxismo, e dice che il capitalismo democratico ha fallito forse qualcosa vorrà dire".
Leggo di folckloristici nostalgici che, dopo aver per anni tuonato che chiunque occupi una posizione nell'emiciclo parlamentare più a destra del centrosinistra sia inequivocabilmente uno sporco fascista, si lanciano in pelose distinzioni perchè "eh bèh, insomma" quello sovietico era un socialismo reale che non ha nulla a che vedere con la vera utopia che gli italiani anelavano: "la via emiliana al comunismo". Eccola qua la via emiliana al comunismo: http://www.facebook.com/?ref=home#!/photo.php?fbid=183843961645233&set=a.157957840900512.38143.157719617591001
Non cerco altre prove, avendone uno zaino pieno, alla mia teoria secondo cui non di guerra del bene contro il male si trattò ma di mera disputa tra due fazioni di canaglie con medesimi obiettivi e medesimi metodi: prova ne sia che l'80% delle canaglie riuscì a militare (seppure in momenti diversi, e ci mancherebbe...) in tutt'e due le fazioni. Adesso arriverà il cretino ad accusarmi di revisionismo (quando il vero revisionismo è quello in atto dal 9 settembre 1943) millantando di inevitabili sassolini tolti dalle scarpe da qualche povero esasperato paladino della democrazia (i "compagni che sbagliano" sarebbero arrivati solo qualche decennio dopo...), tentando di smontare un concetto che agli occhi dei più smaliziati potrebbe essere già evidente e cioè che destra e sinistra non siano altro che due sfumature diverse dell'avidità umana.

Dane ha detto...

Ed è a questa esigenza di propaganda che risponde la mitizzazione della via emiliana, quella via emiliana che causò l'incendio del capannone sede di un'azienda edile "colpevole" di aver vinto "per sbaglio" un appalto per la costruzione di un tratto dell'autostrada appenninica in un momento e in una provincia in cui da 30 anni nessuno di questi appalti era mai sfuggito alla vittoria della cooperativa rossa della zona. Ci hanno raccontato per anni che con Tangentopoli non c'entravano nulla perchè non erano mai stati al potere, però poi ci suggeriscono che certe Isole Felici hanno goduto per anni perchè governate da loro (p.s.: ovviamente quell'azienda non potè far fronte all'impegno e "qualcun'altro" dovette prenderne il posto...).
Ma lo sappiamo bene che i casi specifici vanno bene solo quando fanno comodo e così bando agli appalti delle "Isole Vergini", "meglio i tedeschi piuttosto che gli slavi" in una grottesca classifica dei popoli che lascerebbe sgomenta mia nonna. Mezza italiana, mezza croata, costretta a scavalcare il filo spinato (letteralmente: quando la salutai per l'ultima volta portava ancora la sua cicatrice sulla spalla...) con una figlia per mano più una in braccio ed una in grembo, una volta di qua, una volta di là, in un pietoso avanti&indietro a seconda che venisse di volta in volta accusata di essere una zingara comunista o una fascista italiana, con russi e tedeschi ad osservare divertiti ed interessati. Non so quale classifica compilerebbe a tavolino, ma così a naso credo che nessuno dei protagonisti entrerebbe in Champions League.
Poi certo, non bisogna giudicare i fatti di allora con gli occhi di oggi, perchè in fondo se un latifondista sardo cianciava di diritti dei lavoratori riferendosi solo ai dipendenti degli altri ('ché dei diritti dei propri non glien'è mai fregato un cazzo...) in fondo era colpa di quel cattivone di Craxi. Lo sa bene l'elogiatore della "pace nel mondo portata dai carroarmati sovietici" messa in pericolo da quei "teppisti" e "spregevoli provocatori" degli operai ungheresi, che si ritroverà decenni dopo costretto ad abiurare nell'ottica di sdoganare la propria elezione a Presidente della Repubblica di Pomodoria (paese meno caldo dello Stato Libero di Bananas per almeno 6 mesi all'anno ma di certo non meno peggio governato...). Ma no, non giudichiamo con gli occhi di oggi quei poveri ingenui ingannati dalle menzogne sovietiche, sebbene addirittura fino agli anni 80 tali "ingenuotti" abbiano continuato a guardarsi bene dal raccontare a Pomodoria le nefandezze che toccavano con mano nelle proprie gite-premio oltrecortina, perseverando al contrario a millantare incessantemente oltremisura le inesistenti gioie della società sovietica.

Dane ha detto...

Ma questi novelli Fellini oggi ci recitano la nostalgia per la terra e per i tempi in cui fuggivano di soppiatto dal baccano delle bancarelle con la propria bella sulla canna dell'Umberto Dei per correre ad imboscarsi nel fienile, e facendosi ubriacare dagli afrori di piadina&lambrusco alla Festa dell'Unità sorvolano "distratti" (si può dire distratti o sono troppo maleducatamente offensivo?!...) sugli inquietanti scenari suggeriti dalle fin troppo posate parole di Roberto Gotta.
E così, per rispondere all'imbarazzante teoria (invero piuttosto forte, ancorchè provocatoria...) secondo cui per essere anticomunisti in Italia non si possa che essere più berlusconiani di Berlusconi (!!!...), si arriva ad attaccarsi a sondaggi revisionisti nel goffo tentativo di recuperare quella dignità persa nel 1989, quando alla Caduta nel Muro chiunque pretenda di definirsi "uomo" avrebbe dovuto scegliere se ammettere onestamente di aver ingenuamente rincorso per anni un ideologia fallace e fallimentare oppure suicidarsi, scegliendo invece (al solito...) la terza comoda via: quella dell' ipocrita trasformismo in progressisti, democratici di sinistra, no-global, ominicchi e quaquaraquà.
Ci provano, ci provano e ci riprovano, nella speranza vana che qualche sentinella sulla torretta si sia distratta ma cascano male: lurker sì, ma fesso no. E così, per quanto consapevole che non gliene freghi niente a nessuno e censurato nel mio essere offensivo e maleducato mi attacco al mio snobismo per curare il mio sconforto, imbracciando così lo specchio del mie brame e citando per l'ennesima volta da un vecchio spot pubblicitario quel verso che tanto mi sta a cuore: "io non sono come voi, voi non siete come me".....

jeremy ha detto...

Ecco, bravo: chiedimi scusa!:-)))))

GuusTheWizard ha detto...

@all
Se per vostra fortuna/sfortuna in Emilia non ci siete sia nati che vissuti, non potrete mai capire ....

Dane ha detto...

Guus, non mi interessa capirlo: non era sto paradiso che qualcuno racconta (o comunque non per i motivi che qualcuno racconta, lo cantavano anche gli Isola Posse All Stars, che non eran certo di destra "anni e anni, anni di cazzate tipo Isola Felice non han fatto che danni..."), per quanto ne posso capire condividendo la vita da 15 anni con una famiglia emiliana (poi io in Emilia e in Romagna ci vado anche volentieri qualche settimana all'anno, per carità).
Ho fatto l'esempio delle cooperative rosse perchè da sempre vengono descritte come l'esempio più adamantino dell'economia del paese e non basterebbero tre blog per descriverne tute le porcate.
Vabbè che si sta cercando di rivalutare i regimi pre-Muro, allora vale tutto. Dopo la rivalutazione della commedia scollacciata all'italiana e del regime di Ceausescu mi aspetto la rivalutazione del Drive-In di Gianfranco d'Angelo e della riforma amministrativa della Germania di Hitler....

Tani ha detto...

Dane, da ora in poi ti consiglio di abbandonare le litigate con campatelli e di cimentarti su queste cose...

Dane ha detto...

Dici che prendersi del fascista è più gratificante che prendersi del milanista?!...

Tani ha detto...

stai scherzzando!?
Il "milanista" dovrebbe essere un onore!

Dane ha detto...

Non so....."non capivo" il tuo invito...... :-DDD

Tani ha detto...

no, semplicemente, penso che non servono tre giorni di "maratona" per prenderti del milanista. Basta tifare Milan.Le energie vanno riservate per le corse vere...

Dane ha detto...

Ok, allora d'ora in poi dichiaro subito di esser milanista e risparmio le energie per far da sentinella contro i restauratori. Vado a preparare il cordialino per la guardia notturna... :-D

p.s.: tu comunque i tuoi figli continua tenerteli in Canada, prima che qualcuno decida che in fondo vestirli tutti uguali con quelle tute blu con la stelletta rossa sul berretto non sia poi così male rispetto a quelle odiose felpe sponsorizzate col cappuccio... ;-)