Del Piero il testimone

di Federico De Carolis
Invece di attaccare i giornali al Juventus dovrebbe uscire dalla logica provinciale che la sta avvelenando, in panchina e in campo. E la vicenda Piazon è solo l'ultimo episodio di questo telefilm dell'orrore dirigenziale...

Siamo arrivati a sfogliare la margherita su Del Neri. Il tecnico fa il suo mestiere e spera di raddrizzare la nave e condurla nel porto della Champions. I sogni non sono vietati, specie quando hanno pochissime (o nessuna) probabilità di trasformarsi in realtà. Il tema, a questo punto del campionato, è di tutt’altro genere. Riguarda il futuro dei bianconeri e il nuovo assetto della squadra. Saranno i giornali a inventare balle tanto da essere attaccati sul sito ufficiale di Madama (è accaduto pochi giorni fa con Tuttosport), saranno le forze di un destino malefico che insistono da troppo tempo, è certo che si naviga senza una bussola.
Non era Ciro Ferrara il colpevole dei disastri della passata stagione. Non erano neppure i giocatori, pur non essendoci tra loro elementi di gran classe. Quando si riesce a mettere insieme una rosa di 40 giocatori e bisogna ricorrere ancora a Del Piero per salvarsi dalla contestazione feroce che si trasforma in quella delle risate, significa che si è sbagliato e moltissimo e c’è il pericolo, a sentire proprio quei giornali che evidentemente raccolgono voci insistenti se non ufficiali, di ripetersi e stare nella mediocrità ancora per la prossima stagione e chissà per quanti anni ancora. Se si pensa che potesse essere Quagliarella la panacea di tutti i mali in questo campionato, davvero non ci siamo. Adesso si sta andando ben oltre. E accade in ruolo delicatissimo per il quale ci si sta fermando su Spalletti. Bravissimo tecnico, ma che in Italia non ha vinto mai uno scudetto pur avendo avuto la squadra per farlo. Gli Agnelli veri, purtroppo per la Juve passati a miglior vita, accettavano queste situazioni solo per una stagione. Dopo essersi guardati in giro però, operavano scelte vincenti. La Juve per il prossimo anno dovrebbe rischiare su un tecnico dalle riconosciute capacità e che conosca l'ambiente, come Gasperini o Conte, oppure rivolgersi a un allenatore di fama internazionale.
Il problema centrale tuttavia non è quello del tecnico, ma riguarda molto più da vicino proprio l’allestimento della squadra. Su questo piano sono ricominciate le brutte figure e basta guardare dove è andato Piazon per rendersi conto di come la Juve si prepari al futuro. Forse pensano di risolvere i problemi accaparrandosi tanti Floro Flores, ma si guardano bene dal pensare a tre fuoriclasse veri intorno ai quali ricostruire una squadra. Una volta a Torino una minima contestazione veniva rintuzzata con i fatti, adesso le colpe vanno ascritte ai giornali. Per questo non ci siamo, per questo montano rabbia e sconcerto e una sfiducia epocale. Non sarebbe meglio per questa stagione buttare a mare tutto lo staff dirigenziale e contornare il presidente di gente che non abbia idee erratissime come quella di sentirsi i più furbi in un mondo che i furbi li ha cacciati da tempo?
Moratti sembrava lo spendaccione epocale, ma adesso appare come uno dei migliori presidenti possibili. Significa che i tempi sono cambiati, insieme al contesto storico. Spendere non garantisce le vittorie, non spendere però garantisce che non si vincerà mai. Le dimensioni, soprattutto europee, del calcio sono cambiate e se in Italia basta un Ibrahimovic a cambiare gli equilibri significa che spazio per chi si intende di calcio c'è. Difficile acquistare cinque Messi, ma cinque Krasic o cinque Diego (per citare un'operazione scellerata in uscita) si trovano sempre.
C’è quindi un problema economico e uno societario. Se non si risolvono questi aspetti, se si vanno a cercare tecnici tra le proprie amicizie personali e giocatori che si sono seguiti solo in Italia magari quando erano delle promesse, allora si arriva per forza di cose a una presenza sofferta in un campionato che Milan, Inter e persino il Napoli, dall’avvento di De Laurentis, hanno ben compreso. Stanno lottando per lo scudetto, due su tre non lo vinceranno (è sicuro...), ma sono lì grazie a un misto di competenza e soldi. Nella Juve attuale manca il primo ingrediente, quanto al secondo chissà cosa rimarrà dopo i tanti riscatti da pagare. Meno male che c'è Del Piero, testimone di un passato in cui la Juventus cercava i più forti.

Federico de Carolis
(in esclusiva per Indiscreto)

10 commenti:

Dane ha detto...

"Quando si riesce a mettere insieme una rosa di 40 giocatori e bisogna ricorrere ancora a Del Piero per salvarsi dalla contestazione feroce che si trasforma in quella delle risate, significa che si è sbagliato e moltissimo"

Il gol di Del Piero sancisce il fallimento di questa proprietà e la mitologia di questo campione: se il Milan si presentasse al derby con un Del Piero in formazione avrebbe meno paura dell'Inter, per dire....

"Gli Agnelli veri, purtroppo per la Juve passati a miglior vita"

Ah ecco, "purtroppo per la Juve"....e solo per essa!

"accettavano queste situazioni solo per una stagione. Dopo essersi guardati in giro però, operavano scelte vincenti"

Sì, bèh, anche perchè oltre agli Agnelli è passato a miglior vita un certo monopolio, soprattutto sul mercato.....

"La Juve per il prossimo anno dovrebbe rischiare su un tecnico dalle riconosciute capacità e che conosca l'ambiente, come Gasperini o Conte, oppure rivolgersi a un allenatore di fama internazionale."

No, scusate ma non mi torna quella delle "riconosciute capacità", per quanto quella del "conosca l'ambiente" sia a livelli di "Allegri giocò col Milan in tournèe in Oriente"......

"Il problema centrale tuttavia non è quello del tecnico, ma riguarda molto più da vicino proprio l’allestimento della squadra. Su questo piano sono ricominciate le brutte figure e basta guardare dove è andato Piazon per rendersi conto di come la Juve si prepari al futuro."

Bèh, questo è un problema generale del calcio italiano: Lamela non verrà al Milan per andare a Madrid. E non sponda Real.....

"Nella Juve attuale manca il primo ingrediente, quanto al secondo chissà cosa rimarrà dopo i tanti riscatti da pagare."

Ecco appunto, forse più che non spendere il problema è che han speso malissimo..........

cydella ha detto...

"Spendere non garantisce le vittorie, non spendere però garantisce che non si vincerà mai"...

da incidere nella roccia, così che lo capiscano quelli che deridono il City e deridevano il Chelsea e l'Inter. Perché è risaputo che Milan e Juve vincevano snza soldi.

Nick ha detto...

Sì, Lamela non verrà al Milan e va bene...però con Piazon hanno fatto veramente una cialtronata, con Marotta che fa concorrenza al Viola de "volevo vedere se ci cascavi".

Leo ha detto...

Cos'è successo con Piazon?

chad palomino ha detto...

@ leo

prima...
http://bit.ly/dXdVPu (da notare la chicca sul finale: "giovane, forte e low-cost: uno da nuova Juve.)

http://bit.ly/fgqFra

dopo:
http://bit.ly/eXztM4

il discorso generale ci starebbe anche: pagare certe cifre un ragazzino di 15 anni è assurdo, anche se si trattasse di un potenziale grande giocatore, però lo è altrettanto, oltre che cretino, spenderne 25 a testa per amauri e melo.

Un gobbo ha detto...

chad
in linea teorica è assurdo e immorale pagare certe cifre per uno di 15 anni ,mentre è morale spendere 100 milioni per amauri.

all'atto pratico però mi sembra più una situazione da volpe e uva questa...altro che immoralità

chad palomino ha detto...

@ungobbo: probabile :)

Hate Elkann ha detto...

"da incidere nella roccia, così che lo capiscano quelli che deridono il City e deridevano il Chelsea e l'Inter. Perché è risaputo che Milan e Juve vincevano snza soldi."

Fino a prova contraria, vince chi li spende meglio, non chi ne spende di più. La Juve ne ha spesi parecchi negli ultimi anni, li ha buttati tutti nel cesso.

Il discorso Piazon, come detto dall'amico gobbo, è appunto quello della volpe e dell'uva.
Resta il fatto che un ingaggio del genere ad uno sbarbatello è follia.

Pierfrancesco ha detto...

scusate, occorre centrare il punto del vero dramma dell'attuale dirigenza Juve: non è che semplicemente prendono tanti Floro Flores anziché tre campioni intorno ai quali costruire la squadra... la tragedia è che loro lo farebbero pure, e magari spenderebbero pure qualcosa in più pur di accaparrarsi i tre campioni: è che non sono assolutamente in grado di distinguere un campione da un giocatore normale.
Date trecento milioni a Marotta e digli "prendimi 3-4 campioni con questi"... considerando che Messi e Cristiano Ronaldo sono incedibili e quindi occorre sforzarsi un po' di più e dare fondo alla competenza e alla conoscenza calcistica, vedrete il buon Marotta andare in crisi e sudare copiosamente. Meglio per lui avere un budget limitato dietro il quale nascondersi e comprare giocatori da provinciale per un campionato da provinciale, che avere mano libera e dimostrare di non discernere un Pepe da un Nani.

Stefano ha detto...

Inciso: Spalletti non ha mai avuto la squadra per vincere lo scudetto.
Il fatto che sia arrivato a farlo sembrare e' la dimostrazione delle sue qualita'.