L'incompiuta di Carlton Myers

Carlton Myers avrebbe potuto fare di più? Come tutti: Carl Lewis, Einstein, Leonardo da Vinci, Mozart, l'inevitabile giornalista con il romanzo del secolo nel cassetto. Quindi anche lui avrebbe potuto fare e vincere di più, se non avesse vissuto i suoi anni migliori in una Scavolini ridimensionata e in una Fortitudo ricca e maledetta. E se Dominique Wilkins non avesse commesso quel fallo su Danilovic. E se...
Mercoledì prossimo annuncerà il ritiro dal basket giocato, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, lasciandoci una certezza anche senza la retorica del 'tutti fenomeni' quando si parla del passato: senza contare i tre ragazzi NBA, Myers è stato insieme a Gianmarco Pozzecco l'ultimo esponente del basket italiano ad essere personaggio anche al di fuori dell'orticello degli appassionati che poi sono gli stessi di trent'anni fa, generando antipatie e rancori ma anche tanto interesse. I vari record (quello degli 87 punti, anche se in A2, il più famoso) e le poche ma grandi vittorie (il primo scudetto Fortitudo nel 2000, qualche coppetta e l'oro europeo con la meravigliosa nazionale del 1999 allenata da Tanjevic) valgono almeno quanto il suo modo di giocare: da guardia esplosiva che attacca il canestro, non da percentualista perimetrale, da punto di riferimento in quasi ogni squadra dove ha giocato. Dalla Pesaro di Bianchini che trascinò alla finale scudetto del 1994 contro la Virtus Bologna fino alla sua ultima Rimini passando per le grandi stagioni nella Fortitudo di Seragnoli che aveva budget da alta Eurolega. Sempre con i palloni pesanti in mano, senza nascondersi.
Sul piano tecnico gli è mancato soprattutto un tiro da tre continuo, su quello dell'immagine una chance NBA che comunque nemmeno ha cercato, su quello umano forse una buona uscita dalla Nazionale. L'ultima grande manifestazione disputata è stata l'Olimpiade 2000 dove l'Italia di Tanjevic sarebbe stata da medaglia d'argento ma arrivò quinta, ma con la testa più sgombra avrebbe potuto senz'altro far parte del periodo migliore di Recalcati: quello dell'eroico bronzo europeo 2003 (la finale per il terzo posto contro la Francia del giovane Tony Parker è forse la partita più emozionante della storia azzurra) e dell'argento di Atene. Un grande che non ha avuto bisogno della NBA (tantomeno la NBA ha avuto bisogno di lui, va detto) per conquistarsi titoli di giornale anche quando dalla metà degli anni Novanta il basket ha smesso di essere uno sport di moda.  
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

51 commenti:

jeremy ha detto...

Diretto, l'incompiuta vera è il suo (non) approdo a Reggio Calabria.

cydella ha detto...

"Sempre con i palloni pesanti in mano, senza nascondersi"...

sarà forse per quello che le sue squadra hanno vinto poco o niente?

Un gobbo ha detto...

Beh si.
in effetti alla fortitudo prima che arrivasse lui era uno scudetto via l'altro

bah

Un gobbo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
cydella ha detto...

Arriva Rivers che ha vinto con l'Olympiakos e non vincono; arriva Wilkins e non vincono; prendono Fucka e non vincono,... come con Recoba, l'unica costante delle sconfitte della Fortitudo è lui (e poi il suo degno successore Basile).

Un gobbo ha detto...

vendono Myers e vincono il primo scudetto

vendono basile e vincono il secondo scudetto


Cazzo,anche alla sampdoria andò cosi. Arriva vierchowood e non vincono
Arriva vialli e non vincono
arriva cerezo e non vincono
Che giocatore di merda il mancio,la costante nelle sconfitte della sampdoria

cydella ha detto...

Capisci che se ho Rivers e Wilkins la palla la do a loro e non a Myers: invece mi pareva un po' il "Myers non se discute, ma se ama".
Anche in nazionale, dipartito Myers, hanno ottenuto risultati straordinari. Voleva giocare con Bryant, ma non essendo Bryant.

Un gobbo ha detto...

Cydella
infatti nel 98 han dato la palla a rivers. Che si è palleggiato sui piedi.

Poi van dall'altra parte e wilkins fa fallo su Danilovic

Tutta colpa di Myers appunto

axel shut ha detto...

E se Dominique Wilkins non avesse commesso quel fallo su Danilovic.

senza quel fallo parleremmo di Myers un po' diversamente (tra l'altro, manco l'avesse fatto lui e non Wilkins)

Un gobbo ha detto...

ho invertito i fattori...

prima c'è il fallo (fallo?) di Wilkins.
Poi Rivers si palleggia sul piede.

ma il risultato è sempre lo stesso.
Colpa di Myers

cydella ha detto...

Si direbbe che, dopo aver preso Rivers e Wilkins, hanno vinto.

Un gobbo ha detto...

cydella
non ho capito. han vinto per merito di wilkins e rivers?

Dane ha detto...

Myers era il mio italiano preferito, il primo italiano che vedevo simile al basket americano. Però devo dire che anche se Cydella è un po' "nazista" (sotto Ronaldo son tutte merde! :-D) l'impressione di una specie di Ibra l'ho sempre avuta anch'io e per quello ad un certo punto mi scadde.
Osservai questa cosa in particolare nelle partite della nazionale, dove in ogni sconfitta era il giocatore che aveva reso meno: i grandi a volte sono migliori in campo anche nella sconfitta.
Non credo quindi sia scarsa bravura (Inzaghi non ha certo mezzi superiori ad Ibra) o colpa nella sconfitta (Wilkins era uno dei miei idoli, però chissà perchè il suo rendimento a Bologna fu deludente...), semplicemente alcuni campioni hanno la magia negli hot-moment ed altri meno. Myers m'è sembrato uno di questi, quoto poi il parallelo con Totti di Cydella sulla protezione populo-mediatica...

Un gobbo ha detto...

Dane
ok. Il paragone Myers-Ibra ci sta anche per me

Ecco,a me sembrava che Myers fosse dipinto come una specie di Marco Ferrante

Poli ha detto...

E daie.
Non si può giudicare la carriera di un giocatore con quello che ha vinto e basta dai andiamo avanti.

Myers non l'ho mai particolarmente apprezzato, perchè poco giocatore di squadra e abbastanza accentratore, che aveva bisogno di avere tanto la palla in mano e di avere tanti possessi per incidere, e soprattutto con scarsa capacità di alzare il livello di gioco dei compagni.

Ma vincere o perdere dipende da troppi fattori su cui il singolo in uno sport di squadra non ha per forza impatto.

Stefano Olivari ha detto...

Gli italiani del campionato italiano sono quasi tutti panchinari, specialisti di varia natura (il picchiatore, pietosamente definito enforcer, il tiratore alla Carraretto, il play incursore alla Spinelli, e cosìì via)...al di là delle statistiche e dei minutaggi imposti dai regolamenti, di guardie italiane di A con la palla in mano nei minuti decisivi mi vengono in mente solo Hackett, Cavaliero, Andrea Cinciarini e Di Bella...in questo senso sta salendo Gentile, quando tornerà a Montegranaro di sicuro Vitali...tranne Hackett e Gentile, ancora in evoluzione, tutti giocatori con limiti chiari...poi è assurdo rimpiangere il passato, perché Myers la palla in mano ce l'ha avuta nel post-Bosman...sul discorso bacheca la penso come nel calcio, bisogna vedere COME hai vinto e COME NON hai vinto...poi è chiaro che Horry ha 7 anelli e Barkley zero...

transumante ha detto...

tutti i difetti che volete, ma una guardia europea come lui non passa spesso

in nba non ha avuto chance proprio perché era come la tipica guardia americana, e di quelle ne hanno a dozzine

Un gobbo ha detto...

Certo che riguardando gli ultimi minuti della finale del 98 c'è da restare allibiti.
Fucka che sbaglia il libero del +5
Il gioco da 4 punti di Danilovic
Rivers che in penetrazione si palleggia sui piedi.

Credo che vincere uno scudetto cosi,in un derby sia una roba che poi puoi pure morire contento :-)

axel shut ha detto...

e invece se all'epoca eri tifoso fortitudino... :-(

Un gobbo ha detto...

axel
mi basta essere gobbo adesso :-)

Dane ha detto...

Direttore&Transumante, ma infatti non credo che possa essere serio un discorso improntato sui difetti tecnici di Myers, sul mancato approdo NBA o sulla bacheca vuota. Il giocatore era eccellente e non è colpa sua se ha giocato nella Bologna "sbagliata".
Peccato solo non sia stato un Achille, e nemmeno un Ettore...

cydella ha detto...

Invertendo Danilovic e Myers, le vittorie di Bologna sarebbero stati i medesimi?

Un gobbo ha detto...

Cydella
no. ma che c'entra?

cydella ha detto...

Che il più figo giocatore italiano, il più esplosivo, il più tutto, nei momenti clou toppava sempre.
E' un caso che abbia vinto quando è stato inserito in un contesto rigido, molto regolamentato come quello di Tanjevic?
Quando faceva di testa sua, invece?

Un gobbo ha detto...

Cydella
qui nessuno l'ha dipinto come il più figo di tutti.
Tu l'hai dipinto come un cesso ambulante,causa di tutte le disgrazie della fortitudo.

Non era Danilovic,ma non era nemmeno Alessandro Piazza ecco

cydella ha detto...

Un "vorrei ma non posso".

tiziamal ha detto...

io penso che ogni tanto(specie poi considerando quello che è successo 4anni dopo)Myers pensi,più che alla finale persa contro la Virtus(anche perchè poi in seguito allo scudo c'è arrivato),anche ai minuti finali del quarto contro l'Australia a Sidney,una partita che vista in diretta da tifoso azzurro è stata qualcosa di agghiacciante(diciamo l'opposto della finale-bronzo con la Francia a euro03 o della semi con la Lituania a Atene04)con l'aggravante poi di un tabellone a eliminazione diretta(di qui l'argento buttato via)che era quanto di meglio si potesse chiedere

Unknown ha detto...

cydella: quale è il gioco? distruggiamo un campione ogni giorno?
ieri la pellegrini, oggi myers. a quando gimondi o tomba?

cydella ha detto...

@piero: dato l'incipit (Carlton Myers avrebbe potuto fare di più? Come tutti: Carl Lewis, Einstein, Leonardo da Vinci, Mozart), direi che il discorso è già chiuso.

Comunque il problema è l'esatto opposto: sono tutti per forza supercampioni. Un po' come nelle telecronache di ogni partita NBA, dove sento centinaia di "come lui a fare quel movimento non c'è nessuno", "a tirare da 5 metri frontale col piede storto è il migliore",... e grazie al...

secondo me, Myers è Ibra; per farlo rendere, deve dargli in mano la squadra, ma il suo apporto non è mai sufficiente per vincere a alti livelli. Mi ricordo decine di partite nel quale fa delle scelte da prenderlo a calci nel sedere.

Roberto Gotta ha detto...

Mi inserisco. Ho visto giocare Myers per anni, dal vivo, qui vicino. Ho riso per 3-4 sue frasi davvero uniche, pronunciate in momenti particolari di fronte alla stampa e in spogliatoio. Personaggio raro, ma prima di tutto giocatore di altissimo livello. Mai da NBA, certo, per motivi che qualcuno ha evidenziato, anche se nella NBA si è purtroppo visto (e si vede) molto di peggio. Spesso presente in momenti negativi, certo. Ma ingiustamente - a mio avviso - accusato di essere un perdente, e ingiustamente preso in giro (in privato) anche dove lavoravo, anche perché colpevole di indossare la maglia "sbagliata". Avete ricordato la finale 1998, in cui era fuori per falli nel finale e nel supplementare. Avete ricordato Danilovic che segnò quel canestro da 4, ma che pochi secondi prima aveva sbagliato un tiro da 3 che in quel momento era decisivo, e di cui nessuno si ricorda, per cui certe tesi (tutte, forse) a volte sono fondate su osservazione parziale della realtà. Poi il rimbalzo andò alla Virtus e ci fu il tiro da 4, segnato, e tutto il resto, dal palleggio sbagliato di Rivers alla stoppata di non so chi sull'entrata finale di Abbio nel tempo regolamentare. Myers ha sbagliato molti tiri importanti, ma ce lo ricordiamo ancora adesso, e non perché sproloqui in tv. Forse non si è capito molto di quel che volevo dire, ma sono contento di averlo visto giocare così tante volte.

francesco74 ha detto...

Applauso a Roberto!

Scusa Cyd ma mi permetto anche di contestarti su Basile. Vincitore da protagonista di due scudetti F e di uno col Barca, spettacolare ad Atene con la nazionale (la sua semifinale con la Lituania semplicemente indimenticabile). No, per favore, non toccarmi Basile!

Arturo ha detto...

Io ricordo il myers di inizio carriera targato scavolini decidere molte partite sul fil di sirena. Poi ridurre tutta la sua carriera di presunto perdentone alla famigerata partita con la virtus decisa in negativo dai due suddetti strapagatissimi iuessei mi sembra grottesco.

Dane ha detto...

Infatti è stato ripetuto 10 volte che il problema non è quella finale....

cydella ha detto...

Fa comodo a voi dire che lo si critica per la finale persa con la Virtus, così potete coprire tutti gli altri scheletri nell'armadio.

Come per Basile: e tutta la marea di tiri da 8 metri senza senso che non metteva e tutte le letture sbagliate... ah sì, i tiri ignoranti.

Questi qua forzavano come Bryant, senza essere Bryant, è quello il problema. Rivers si palleggia sui piedi, mica tira da metacampo perché si sente caldo.

chad palomino ha detto...

su basile e myers dipinti come degli scarsoni ho avuto un mancamento...
poi se vogliamo anche dire che wilkins (un campione, per carità) era un cuor di leone implacabile nei momenti caldi avvisatemi che chiamo anche la mia amica marmotta che fa il cioccolato.
e poi che dire di quella pippa di bryant, che dopo o'neal ha avuto bisogno di gasol per vincere, visto che da solo non ci riusciva!?!?!?

chad palomino ha detto...

cambiando discorso, siena risorge e mette a ferro e fuoco il pireo in gara 2. la serie è ancora lunga, però ai tifosi greci, che in gara 1 sarcasticamente esultavano a mo' di sberleffo ai tiri liberi senesi segnati sul -50, questa sconfitta credo sia restata decisamente pesante sullo stomaco.

mancio ha detto...

ho avvertito un senso di malessere a leggere tutti i commenti: criticati i miei giocatori preferiti, myers e basile. mi rendo conto che è un mio limite (il mio calciatore preferito, con anni luce di distacco dal secondo, è, ovviamente, roberto mancini).
Probabilmente avrò un debole per i perdenti: sicuramente però ho un debole per i giocatori eleganti, unici, quelli che ti fanno venir voglia di assistere ad uno spettacolo per tutta la sua durata e non solo quando guardi il tabellone alla fine. Poi, per l'amor del cielo, l'essenza della pallacanestro (di qualsiasi sport) per chi la gioca è vincerla. Per me che la guardo però è (quasi) secondario

mancio ha detto...

detto questo, mi sento di scrivere un'altra cosa. Mi sembra quantomeno odioso criticare (anche se naturalmente rispetto il diritto di farlo) con tanta acredine degli sportivi di vertice stando seduti in poltrona (il caso pellegrini mi pare emblematico, ma questo vale anche in particolare con i tennisti). A volte si esaltano ottimi calciatori di serie B (quanti ce ne saranno di pari o superiore livello al mondo? vogliamo dire 10.000) e si tratta come una merda il tennista numero 258 in classifica o il mezzofondista che non si è qualificato alla finale OLIMPICA (non voglio nemmeno commentare la pluriprimatista del mondo pellegrini): mi sembra un po' delirio di onnipotenza. E mi piacerebbe che qualche atleta potesse ribattere a chi lo critica dicendogli "ma guarda da che pulpito: tu fai l'impiegato e lo fai pure male, impegnandoti poco e stando attaccato ad intenet metà della giornata"

chad palomino ha detto...

@ mancio: se basile è un perdente io, che al massimo ho giocato dignitosamente in promozione, potrei essere un talento incompreso da alta eurolega... lo stesso vale per myers, la cui colpa pare essere quella di non essere danilovic o ginobili (giocatori sicuramente migliori, ma comunque non di un altro pianeta come qualcuno sembra sostenere). un po' come se io imputassi allo stankovic di turno di non essere matthaeus... e grazie al...

transumante ha detto...

chad: ginobili é di un altro pianeta rispetto myers

mancio: dobbiamo iniziare i nostri interventi precisando che la pellegrini nuota meglio di noi e myers ci farebbe il culo al campetto anche 7 contro uno?? E' proprio necessario?

eltopo1971 ha detto...

"Mi sembra quantomeno odioso criticare con tanta acredine degli sportivi di vertice stando seduti in poltrona"

se faccio lo sportivo professionista (in pratica sono un uomo di spettacolo), metto in preventivo ovviamente che la gente si interessi a quello che combino su un campo da gioco, piscina, pista d'atletica che sia..

(anche perchè spesso questa gente paga per seguirmi in tv, o dal vivo che sia)..

e ci manca pure che non possa seguirli in poltrona.. cazzo pago e nemmeno posso rilassarmi seduto?

e se mi va di pensare che uno sia scarso o perdente lo penso..

quello che constesto sono i giudizi al di fuori dell'attività professionale : che ci importa se uno che nella vita gioca a pallone è antipatico?

quella dell'impiegato scusami, ma è puro delirio..
il giorno che pagheranno per vedere lavorare qualcuno ad una scrivania o ad un tornio avranno diritto di critica..

chad palomino ha detto...

@ transu: dipende cosa si intende per "un altro pianeta": ginobili è uno da alta nba, myers da alta eurolega e di là dell'oceano sarebbe stato uno da rotazione. è vero che in nba non ci è andato perché in america di guardie con le sue caratteristiche ne hanno tante e quindi l'articolo non interessava granché, però non è che siano tutte migliori di lui. se avesse voluto tentarci probabilmente un contratto lo avrebbe trovato (e credo anche una dignitosa carriera adattando il suo modo di giocare): ovviamente ha preferito fare il ras in europa, anche per convenienza economica, cosa che fecero anche fucka per restare ai nostri, e danilovic, che dopo una breve esperienza preferì tornare da noi, nonostante avesse fatto più che bene a sternville.

Krug ha detto...

Eltopo una cosa è criticare un giocatore (però magari ogni tanto mettiamoci delle motivazioni reali, non parlo di te, parlo in generale...), una cosa è scatenare un gioco al massacro in base (spesso) a simpatie o antipatie personali; riguardo a Basile ed ai suoi tiri ignoranti, non so, come allenatori di basket avrò avuto io gente ai confini della realtà ma ho trovato (a livelli infimissimi) gente che mi diceva a seconda di chi stava sotto canestro (leggi eravamo meglio piazzati x stazza e centimetri o meno) di alzare o abbassare la parabola del tiro per avere più probabilità di conquistare il rimbalzo e rigiocare l'azione in caso di errore; andatevi a rivedere chi, ad esempio, giocava sotto canestro in Nazionale a fine anni '90 - inizio anni 2000 in Italia e poi chiedetevi se magari il tiro ignorante era qualcosa di programmato per superare qualche difficoltà oggettiva...

In soldoni statevene (stiamocene) pure in poltrona a criticare (purtroppo o per fortuna lo sport lo mandate avanti voi...), ma cercate di non criticare alla cazzo...

mancio ha detto...

quoto krug: la mia voleva essere una provocazione. mi pare chiaro che ognuno ha diritto di criticare, è la critica a prescindere e il giudizio tagliato giù col falcetto (così si dice dalle mie parti) che mi fa incazzare.
Riprendo il filo del discorso e della provocazione: sono un commercialista, mi manda fuori di testa chi critica una mia scelta a prescindere, magari senza conoscere a fondo la materia o le motivazioni di quella scelta (e parlo di colleghi)...figurarsi quando a criticarla è un cliente (avrà sempre ragione, ma ne siamo sicuri?) che non capisce una mazza!!!

Mi rendo conto di predicare bene e razzolare male (penso/dico che i vanzina fanno schifo, ma non so girare manco i filmini delle vacanze), ma un certo senso di superiorità e l'acidità di certe critiche mi infastidiscono.

cydella ha detto...

Al paragone Ginobili (ma anche Danilovic) - Myers, io non ho più niente da dire.

Dane ha detto...

"il giorno che pagheranno per vedere lavorare qualcuno ad una scrivania o ad un tornio avranno diritto di critica.."

ElTopo, bèh magari il diritto di critica ce l'avrebbe anche chi non ti guarda in tv ma aspetti da mesi che tu espleti la sua pratica... :-P

"su basile e myers dipinti come degli scarsoni ho avuto un mancamento..."

Chad, io ho avuto un mancamento a veder descritto Dominique Unuomounafranchigia Wilkins come una comparsa cagasotto. Per il resto, da ignorante di basket, spero di aver capito male: non si sta paragonando Myers a Ginobili, vero?!...

"mi pare chiaro che ognuno ha diritto di criticare, è la critica a prescindere e il giudizio tagliato giù col falcetto"

Veramente ad usare l'accetta solitamente sono i difensori d'ufficio. Perchè negli ultimi tempi qua dentro è diventato impossibile anche dire "potenziale enorme, grandi mezzi, peccato per quel sinistro un po' così" che subito arriva l'Inquisizione a tuonare "aaaahhhh, come si fa a discutere Cippa Lippa!!!...."

chad palomino ha detto...

quello che intendevo dire l'ho scritto chiaramente in un paio di post, poi se qualcuno legge in quello che ho scritto io myers = ginobili o myers = danilovic probabilmente ha bisogno di controllare la vista.

comunque ripeto semplificando:

ginobili > danilovic > myers

la differenza tra i due estremi però è tra alta nba e alta eurolega, non tra alta nba e legadue.

su wilkins era un provocazione ovviamente, ho dimenticato le faccine... era solo per dire che un grande giocatore come lui non è mai andato oltre il secondo turno di playoff nba, se si vuole etichettare per forza uno come perdente o vincente (in uno sport di squadra oltretutto).

Dane ha detto...

"quello che intendevo dire l'ho scritto chiaramente in un paio di post"

Chad, la mia era una battuta: su Ginobili (che ritengo stia a Myers come Messi sta a Valeron...) sono schifosamente di parte come il più tribale dei talebani... ;-)

"su wilkins era un provocazione ovviamente, ho dimenticato le faccine... era solo per dire che un grande giocatore come lui non è mai andato oltre il secondo turno di playoff nba"

Finchè non decollò l'Era Pippen anche di Michael Jordan si diceva "se giocasse nei Lakers".....

chad palomino ha detto...

@dane: appunto... e bryant per rivincere ha avuto bisogno di gasol, ma non perché fosse un perdente, bensì perché la pallalcesto è uno sport di squadra, e con kwame brown + bynum ancora lattante sottocanestro non lo vinci mai l'anello.
poi la fortitudo vinse meno di quello che avrebbe potuto, specialmente nel belpaese, però dentro ci giocava mezza nazionale italiana (myers, fucka de pol, meneghin, galanda, basile i primi che mi vengono in mente), più svariati giocatori del livello di vrankovic e wilkins, giusto per citarne un paio.
tutti perdenti anche loro? oppure era sempre colpa di myers (tranne le volte che la f ha vinto qualcosa, ça va sans dire)?

Dane ha detto...

L'esempio di Jordan (del quale si dicevano le stesse cose che si dicevano di LeBron fino all'anno scorso) l'ho tirato fuori per Wilkins, per quanto riguarda Myers ho ripetuto all'infinito che non è un problema di essere un perdente e che il discorso non si basa sulle vittorie.
L'esempio illuminante per fare un paragone è il Baresi della finale 94: sconfitto ma migliore in campo con 8 in pagella, due settimane dopo l'operazione di menisco. Oppure il Platini dei Mondiali 82 e 86, il Clyde Drexler di Portland sconfitto dai Bulls di Jordan, l'Ettore di Troia, etc...

chad palomino ha detto...

bisogna anche cosiderare che myers era il giocatore più appariscente e mediatico del periodo per tanti motivi (già il fatto che fosse di colore lo rendeva personaggio all'epoca, era spettacolare, atletico, un grande realizzatore, come le guardie americane appunto, fuori dagli schemi dei giocatori italiani classici), però il vero fuoriclasse del gruppo era fucka.