Il nuovo socio di DiBenedetto

Più credibile LeBron James proprietario del Liverpool o DiBenedetto della Roma? Non essendo il primo di aprile, la prima è già una notizia mentre la seconda chissà. Per il momento lo sono tutti e due del Liverpool, sia pure in maniera indiretta.
L'operazione di Lebron è interessante, perché in realtà la stella dei Miami Heat in cambio della cessione dei suoi diritti di immagine (che hanno un impatto reale, diverso da quelli spesso farlocchi dei contratti a margine dell'ingaggio vero) al Fenway Sports Management ha voluto in cambio non soldi ma una partecipaazione significativa nell'azienda che fra le altre cose possiede il Liverpool e i Boston Red Sox di baseball (fra le frattaglie il 50% di una squadra NASCAR). Per fare cifre: l'immagine di LeBron, ingaggi sportivi esclusi, vale 25 milioni di euro annui. Sulla versione online del Wall Street Journal lette dichiarazioni del campione, quasi tutte di stampo calcistico (nel baseball tifa per gli Yankees, come da cappellino più volte esibito). "I see myself trying to do the same things they have.", ha detto il Prescelto al Journal, riferendosi ai tanti campionati vinti dai Reds. Nel gruppo Fenway ha una partecipazione anche il mitologico Tom DiBenedetto, che però sta conducendo la trattativa per la Roma a titolo personale e con altri soci. A occhio ci sembra più liquido James, forse anche Mexes l'ha pensata allo stesso modo. Dire che Michael Jordan è il raccoglitore più cotone più pagato della storia è autorazzismo e divertissment intellettuale (l'ha detto un professore afroamericano, citato da Simone Basso in un suo articolo) da perdente, per passare nella stanza dei bottoni ci vogliono invece intelligenza (che anche Jordan peraltro ha, tranne che al tavolo da gioco) e ambizione.Le stesse che potrebbero dare a LBJ l'anello già quest'anno, vista la scellerata mossa fatta dai Celtics con Kendrick Perkins.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Direttore, i Bulls non ce li vedi proprio alle serie finali?

Stefano Olivari ha detto...

Al di là del record e dell'Mvp, nelle partite vere li vedo leggermente inferiori ai Celtics e alla pari degli Heat...sono strapieni di giocatori di ruolo, da Noah a Korver passando per l'inspiegabile Bogans, ma dello stesso pianeta di Rose c'è solo Deng (pur essendo meno forte, ovviamente) e in attacco Boozer...non so, mi sembra che gli Heat pur giocando solo con...assoli, difendano ugualmente forte (soprattutto nella versione con Joel Anthony sotto) e abbiano due super invece di uno...fra le prime tre dell'Est vale comunque tutto...

Anonimo ha detto...

anche io ho molti dubbi sulle possibilità di vederli giocare per l'anello anche se qualche fattore a loro favore c'è:
1) se mantengono la forza fisica e mentale fin qui vista, hanno dimostrato (anche nelle poche partite vere della regular s.)che possono asfissiare, soprattutto sotto canestro, chiunque o quasi.
2) se, come pare , arrivano primi, affronterano la vincente tra boston e miami, e qualunque delle due fosse , non credo che ci arriverebbe fresca come una rosa.
3) sempre se arrivano primi c'è il fattore casa ( fin qui fantastici all'UC)anche se ancora non riesco a capire se è una di quelle cose che valgono solo in reg. se. o no.
ps: certo, prima ci sarebbe Orlando e sarà già un grosso ostacolo.

Niccolò ha detto...

La scelta dei Celtics è stata davvero scellerata, secondo me cedendo Perk si sono giocati l'ultima possibilità di vincere l'anello con i big three.
Cmq in cima alla lista vedo sempre
LA e non vedo male nemmeno gli Spurs.

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Hai messo il dito nella piaga Direttore, non mi sono ancora ripreso dallo choc! Con Perkins in Gara7 l'anno scorso forse sarebbe stata un'altra storia.

Leo ha detto...

Mah, se vincono gli Spurs lo riterrei un miracolo. Duncan il primo anello l'ha vinto nel 99, e già da uomo squadra, rivincerlo 12 anni dopo sempre da uomo squadra (ok insieme ormai a Gino e Parker) mi sembra fuori da ogni logica.

Io opto per una finale Chicago-Lakers e ultimo anello era bryant.
Boston uscirà logorata dalla sfida con Miami.

Dal prossimo anno (se ci sarà serrata ancor di più, perché saranno due) mi sa che Boston e Lakers spariranno dalla cartina nba, per non parlare di San Antonio, e via con chicago, Oklahoma, Miami e Portland.

Anonimo ha detto...

ecco, tra Oklahoma e la Denver post trade, ad Ovest avranno le loro gatte da pelare. Sorprese in vista(non sarà per anche per questo che L.A. e Dallas stanno improvvisamente facendo a gara per chi ne perde di più di fila?)