Il ruolo più importante nell'hockey su ghiaccio e le sue peculiarità: equipaggiamento, impiego, posizione. Intanto il Mondiale è iniziato, con una sconfitta russa...
Goalkeepers in. 20. Yevgeni Nabokov (RUS), 44. Dennis Endras (GER). Inizia sempre così la cronaca di una partita di hockey. La prima cosa da sapere, la più importante, è il nome del portiere. Perché quello del portiere è di gran lunga il ruolo più determinante in questo sport. Una squadra di hockey con un discreto cecchino e con un buon portiere può fare molta strada, spesso più di avversarie con un organico superiore. L'esempio che ci viene d'istinto (giusto perché eravamo lì) è Canada-Svizzera 0 a 2, ai Giochi di Torino 2006. Martin Gerber (che vinse proprio quell'anno la Stanley Cup NHL con i Carolina Hurricanes) parò il possibile e l'impossibile. E permise a Paul DiPietro (36enne canadese naturalizzato, che aveva vinto la NHL nel 1993 con i Canadiens) di infilare una doppietta storica (per la Svizzera e per il Canada, ma per motivi diversi).
Il portiere deve avere un equipaggiamento particolare. Pattini più bassi e con la lama piatta. Bastone con lama larga fino a metà e oltre l'impugnatura e di solito dritta (mentre è curvata quella dei giocatori di movimento). Due guanti diversi, un blocker e un catcher in stile baseball. Gambali, che i giocatori di movimento non hanno. Corazza: a differenza di quella dei compagni di movimento quella del portiere è letteralmente una corazza. Maschera: copre il viso completamente e di solito ha una mentoniera per proteggere il collo. Tutto è diverso per il portiere. E tutto questo equipaggiamento ne limita la mobilità. Per questo gli avversari tentano in tutti i modi di stuzzicarlo e i compagni lo difendono anche dal minimo accenno di carica. Perchè anche solo un centimetro fuori posizione può essere fatale. E non è un caso che molte bagarre (risse) nascano proprio da attacchi diretti o indiretti al portiere.
Il goalie è anche l'unico giocatore di una squadra che è sul ghiaccio per tutta la partita. Mentre i giocatori di movimento fanno (semplificando un po') mediamente turni di ghiaccio e riposo di 1 e 3 minuti, lui deve rimanere concentrato e reattivo per opporsi a dischi che viaggiano facilmente a 150 km l'ora. E che possono arrivare in rapidissima successione. È sicuramente l'uomo più stressato in rosa. In National Hockey League, per esempio, un portiere di qualità gioca tranquillamente tra le 60 e le 70 partite nella sola stagione regolare. Moltiplicate per 60 minuti effettivi e per una media di 30 tiri a partita nello specchio della porta. Quando la sua performance non è adeguata gli allenatori lo sostituiscono quasi sempre a partita in corso (evento mai bello, ma necessario). Di solito è una questione di concentrazione. Il grande impegno psicofisico necessario per sostenere il ruolo ha tradito più di un grande.
Quanto sia delicato il ruolo del portiere lo dicono poi anche la storia, le statistiche e alcune vicende particolari di questo sport. Sia in NHL che in KHL si apprezzano molti portieri stranieri (le scuole più prolifiche e più apprezzate in questi ultimi anni sono indubbiamente quella finlandese e quella svizzera). E mentre i canadesi hanno sempre un movimento sufficiente per rimpiazzare i vecchi talenti con i nuovi, in Russia c'è una crisi portieri che dura ormai da anni e si sta cronicizzando. Non è un caso che appena nominato capo allenatore della sua Nazionale Slava Bykov si sia adoperato per portare Yevgeni Nabokov (russo nato in Kazakhstan e già nazionale kazako nel 1994) nei ranghi della sbornaya. Questo perché nessuno dei portieri a disposizione lo soddisfaceva. Operazione riuscita. Slava Bykov ha inoltre preteso (e ottenuto) precise norme per limitare l'uso di portieri stranieri nella Kontinental Hockey League (KHL). Per incentivare la crescita di portieri russi.
Per quel che riguarda i portieri al Mondiale in Slovacchia, ci sono nomi interessanti anche se alcuni tra i migliori si stanno ancora giocando i playoff NHL o non hanno risposto alle convocazioni per sfinimento. Delle nazionali "minori" ci sono sempre piaciuti Cristobal Huet (Francia) e Andrei Mezin (Bielorussia). Per quel che riguarda le compagini "maggiori", secondo noi i russi rimpiazzeranno presto Evgeny Nabokov (attualmente senza squadra) con Konstantin Barulin (Atlant Mytischi, KHL, miglior portiere russo, 4° in assoluto). I canadesi (squadra molto giovane) si sono portati James Reimer (Toronto Maple Leafs, NHL, 28° in stagione regolare) e Devan Dubnyk (ma il roster dei canuck non è completo e possono aggragare un escluso dalla NHL al volo).
I cechi sono molto ben messi. Ondřej Pavelec (Atlanta Thrashers, NHL, 26°) e Jakub Stepanek (SKA San Pietroburgo, KHL, 7°). Gli svedesi (sulla carta la coppia migliore) possono contare su Erik Ersberg (Salavat Yulaev di Ufa, KHL, fresco campione, 3°). E sul bravissimo Viktor Fasth (AIK IF Stoccolma). La Svizzera ha in Leonardo Genoni (HC Davos) il suo uomo migliore. Per il debutto è stato scelto Tobias Stephan (HC Ginevra Servette), ma non può essere una scelta definitiva (non crediamo). I finlandesi ci permetteranno di ammirare Petri Vehanen (Ak Bars Kazan, KHL, 2°). Gli Stati Uniti ritrovano Al Montoya (New York Islanders, NHL, che stanno facendo di tutto per rimpiazzarlo proprio con Evgeny Nabokov, che però vuole andare ai Red Wings). Non è il miglior portiere del mondo, ma in giornata può essere insuperabile e ha comunque esperienza e ottime prestazioni con la nazionale ai mondiali. Finiamo con i padroni di casa. La Slovacchia schiera l'ottimo Jaroslav Halák (St. Louis Blues, NHL, 18°), con Ján Lašák (Jokerit Helsinki) di rincalzo.
Chiudiamo con i finali di ieri: Russia 0-Germania 2 (Slava Bykov è uscito nero di rabbia), Svizzera 1- Francia 0 (ai supplementari), Slovacchia 3-Slovenia 1, Bielorussia 1-Canada 4. Curiosità (fonte RSI): la Federazione francese ha confuso Kosice (Slovacchia) con Cracovia (Polonia) e ha prenotato un volo per la Nazionale verso la città polacca. Giunta a destinazione, la delegazione transalpina si è accorta dell'errore e ha dovuto noleggiare un bus per recarsi nella località slovacca, situata a 300 km di distanza. Note: 1) Le statistiche si riferiscono alle stagioni regolari appena concluse. 2) I roster non sono tutti completi e potrebbero subire modfiche in base all'andamento dei play off NHL.
Igor Lario Novo
(in esclusiva per Indiscreto)
30 commenti:
Figo...
PS: ma i giocatori di movimento restano in campo circa 1 minuto ogni 3-4? Ho capito bene?
sì. ho semplificato un po'. ma grosso modo è così. una squadra è composta da 3 o da 4 (di solito 4) blocchi (linee) di giocatori di movimento. in media si gioca un minuto circa. poi ci si fa dare il cambio.
quello della gestione delle linee è un discorso piuttosto lungo e complesso.
anche qui. semplificando...
in 1a linea ci stanno quelli forti.
in 2a quelli un po' meno forti.
in 3a (la checker line) quelli che picchiano.
in 4a (la energy line) quelli che vanno dietro a disco e avversari con la bava alla bocca (per questo di solito in 4a linea ci vanno i giovani talenti).
ripeto. è una semplificazione.
come dire che una squadra di calcio che gioca col 4-4-2 ha sempre 3 linee di 4, 4 e 2 giocatori in ogni istante della partita.
hth!
Questa non la sapevo davvero. Quindi anche chi è in panchina è mentalmente attaccato al match secondo per secondo.
Giocando a hockey pista anche i nostri cambi erano rapidi, ma solitamente si stava in pista anche per quindici minuti
Ma queste quattro linee non entrano mica in campo in blocco, no?
Cioè, non è che ogni minuto c'è un ricambio completo della squadra?
impensabile rimanere in pista così a lungo. diventa anche pericoloso.
andrò a vedere le statistiche. io ricordo petteri nummelin in campo 5 minuti filati. ricordo bykov e khomutov fare minutaggi assurdi a friburgo (ma erano marziani in un campionato di mezze tacche).
sono comunque situazioni eccezionali.
la media è 1 minuto.
essere stanchi sul ghiaccio e prendersi un check da 100kg a 40 km/h vuol dire rischiare la pelle. perché il miglior modo di prendere un check è...scansarsi. e se non sei reattivo non riesci.
troppa potenza. troppa velocità. troppi chili.
l'hockey è così. la panchina è fatta per riposare. ma tutti i giocatori in panchina giocano e sono concentrati sul match. si da tutto in un minuto. poi si va a tirare il fiato.
ma la partita non si ferma mai. succede sempre qualcosa.
@nick
sì, sì: si cambiano tutti.
le linee sono fatte di 2 difensori e 3 attaccanti.
i ruoli (formalmente) sono i seguenti.
difensore destro (e.g. alexei khasatonov)
difensore sinistro (e.g. slava fetisov)
centro (e.g. igor larionov)
ala destra (e.g. sergei makarov)
ala sinistra (e.g. vladimir krutov)
solo per citare una linea a me molto cara :-)))
Bravo Igor. Bravo Stefano. Bellissima questa iniziativa di divulgare questi sport sconosciuti per i più.
Igor, Reimer quest'anno è stato il motivo principale nella rimonta dei Leafs. Entrato in squadra un po' per caso, non è uscito più. Se non si perde, abbiamo qualcosa di serio su qui ricostruire la squadra.
un consiglio a quelli che non avendo nulla da fare avrebbero intenzione di mettersi sul divano a guardare napoli genoa...
su sport1 c'è svezia norvegia.
non è la finale olimpica tra canada e russia, ma è sempre un derby.
e a differenza di real barcellona almeno se si menano si menano davvero.
potrebbe essere divertente :-)
sarò ignorante io che conosco poco l'hockey sul ghiaccio, ma mai come la delegazione francese, che recandosi a disputare i mondiali è stata capace di sbagliare nazione :D
guardata norvegia-tre kronor...finita giusto ora e non credo a quello che ho visto,dopo una partita veramente avvincente vince(agli shoot-out)la norvegia(!)con squadra e tifosi(molte piu maglie rosse sugli spalti di quanto mi aspettassi)che,comprensibilmente, esultano come se avessero vinto il mondiale.una delle maggiori sorprese che abbia mai visto guardando l'hockey
ps;si sono menati,oh se si sono menati...
ps2;curioso di sentire i commenti e i servizi sui media svedesi
ah dimenticavo...visto che si parla di portieri nel derby scandinavo appena terminato per ciò(poco)che ne capisco io il portiere svedese non mi è sembrato proprio il migliore in campo...
azzardo che il portiere del hockey ha alcune somiglianze con quello nella pallamano
bellissima partita.
3° periodo, overtime e rigori appassionanti.
61 anni di hockey norvegese.
prima vittoria contro la svezia.
per questo esultano come pazzi.
in campo se le sono date di santa ragione.
normale.
tutto finito.
sugli spalti è festa comunque per tutti.
bello così.
e il sottoscritto aveva visto giusto.
occhio alla norvegia.
10 punti a me :-)))
@tiziamal
ersberg ha fatto maluccio.
e come detto: se il portiere non è in giornata...
gli svedesi hanno fasth, del quale si sentirà parlare.
possibile che possa partire titolare con l'austria.
partita che diventa decisiva per i giallo blu.
Bella rubrica complimenti a Igor (meglio quando parla di Hockey che quando fa il rosicone parlando di calcio... ;-) ) e al direttore che riesce a pubblicare sempre qualcosa di interessante e per la quale valesempre la pena farsi un giro su Indiscreto.
Parere personale: a me l'hockey è sempre piaciuto molto ma lo reputo sport estremamente difficile da seguire e da capire (credo che sia lo sport che in rapporto al tempo passato a seguirlo è quello che ancora oggi capisco di meno).
Poi aspettiamoun attimo a definirlo sport leale. Si menano e si menano per far male e spesso a "tradimento" (qualche carica alla balaustra è "criminale"). Piccola esperienza personale: unica partita live che ho visto, Rep. Ceca-Finlandia Torino 2006. Partita godibilissima per un periodo poi Jagr abattuto in maniera definitiva (da Rutu se non erro) e partita che diventa inguardabile, tutta falli e risse....
@francesco74
c'ero anch'io a vedere quella partita all'isozaki. in verità non succede niente di terribile.
a) jaromin jagr è il giocatore ceco più forte e prestigioso (metterlo ko l'avversario più forte è normale scuola hockey canadese esportata con la globalizzazione)
b) vincendo quella partita la finlandia (schiacciasassi) è certa della qualificazione ai quarti
c) jarkko ruutu finisce il suo check. jagr è alla balaustra. si abbassa invece di scansarsi. è ovvio che non è pronto a prendere il check.
d) la rissa nasce dalla spettacolarità dell'intervento e dal fatto che se picchi jagr i suoi compagni poi picchiano te (normale anche questo).
e) jagr si fa male anche perché veste un caschetto di plastica minuscolo, assolutamente non adeguato a proteggere la testa e, soprattutto, non regolamentare (dopo quell'episodio jagr vestirà un casco regolamentare).
ps:
jarkko ruutu si prende 5 minuti + penalità di partita per "boarding". se l'arbitro ha visto il boarding, giusto così.
C'è un video di quest'episodio?
PS: cosa sono check e boarding?
(mi unisco ai complimenti di Francesco sia al Diretto che a Igor, con le stesse eccezioni! :D)
@Nick
il check è un contrasto fisico portato correttamente con il corpo sull'avversario.
Diventa irregolare se fatto da dietro (checking from behind - o meglio, come dice il grande Marco Baron, tu non devi fare il check se puoi leggere il nome del tuo avversario), se portato con gomito (elbowing) o bastone (cross-check) e non deve essere fatto in prossimità della balaustra, altrimenti diventa appunto "boarding". In questo caso, in base alla gravità dell'intervento e se c'è un ferimento, l'arbitro decide la penalità da infliggere.
La penalità comunque non provoca mai un'inferiorità numerica fino al termine dell'incontro. Per questo la scuola canadese ha insegnato che vale la pena di perdere un proprio giocatore scarso per penalità di partita pur di mettere ko il più pericoloso degli avversari. Lo avevano fatto in modo manifesto durante le famose "series" anni '70 contro Valerij Kharlamov #17. A loro non piaceva vederlo giocare.
jagr-ruutu (torino 2006)
jagr non è pronto a prendere il check:
http://www.youtube.com/watch?v=nAZIMkNMTCw
jagr-ruutu (nhl)
jagr è pronto a prendere il check
http://www.youtube.com/watch?v=mLi9G1RqeBE
notare le reazioni differenti.
la colpa della rissa è di jagr, non di ruutu.
io non avrei dato il boarding.
@igor
finita da pochissimo svezia-austria e come previsto in porta è andato fasth che,come dice il risultato(vittoria gialloblu 3-0),è stato(cosa rimarcata dai media)uno degli elementi decisivi
c'è da dire però che formula del mondiale all'insegna del+partite=+incassi(4gironi da 4,dove ne passano3,e 2 da 6,dove ne passano 4,prima della fase a eliminaz diretta)consente recuperi
ritornando alla sorpresa della norvegia(sconfitta svedese spiegata col fatto che dopo il 3-1 del 1° periodo i giallo-blu vedessero la strada per la vittoria completamente in discesa)da segnalare il dato dei tiri in porta:46-20 per la svezia la squadra perdente con appunto il portiere non in gran giornata
a proposito della durezza dei contatti io sono rimasto più impressionato(probabilmente perchè avvenuti tra donne)da quelli visti nel femminile a torino06(e anche dal fatto che il gioco,per soccorsi fisici e/o ingresso medico,non stato mai fermato,unico caso una giocatrice rimasta svenuta a terra dopo aver ricevuto il disco in piena faccia)
@tiziamal
io ho precise idee sull'hockey su ghiaccio. le donne dovrebbe lasciare stare.
a proposito di soccorso medico...
questa è una delle tante cose per le quali se uno si appassiona all'hockey poi non riesce più a guardare il calcio con gli stessi occhi. se entra il soccorso medico sul ghiaccio è perché uno s'è fatto male davvero. tanto male.
l'hockey non è uno sport per fighette col alice bands e tatuaggi. per la serie: io sono più uomo di tutti voi messi assieme!
mi piacerebbe mettere 5 minuti nella stessa stanza filippo inzaghi e goran bezina... :-)
"io ho precise idee sull'hockey su ghiaccio. le donne dovrebbe lasciare stare."
A questa lasciamo che risponda Kim, che lui ha cultura sportiva...
"questa è una delle tante cose per le quali se uno si appassiona all'hockey poi non riesce più a guardare il calcio con gli stessi occhi"
Vale per tanti altri sport, nel rugby addirittura il gioco prosegue anche in caso di infortuni pesanti: l'azione va avanti mentre il malcapitato viene soccorso in un angolo dal medico (a meno che non intralci l'azione, allora il gioco si ferma).
E' un discorso culturale tutto calcistico: Inzaghi simulerebbe anche a pallavolo, il problema è che se si fosse formato nella pallavolo forse non penserebbe a simulare...
@Nick
Dall'alto della mia cultura sportiva posso dirti che le donne con i pattini da ghiaccio vanno bene solo a fare axels, toe loops, flips e lutzes.
Per quanto riguarda l'intervento medico nell'hockey, questo non viene mai invocato. Tantomeno viene invocato dal pubblico. Io di calcio capisco niente, però ogni tanto guardo qualche partita. Mi ricordo di una partita di campionato italiano in cui un giocatore si è messo a fare le sceneggiate napoletano-iberiche intanto che il gioco andava, con i compagni a sbracciare e tutto il pubblico fischiante perché gli avversari non buttavano fuori il pallone. Di fronte a questi spettacoli io preferisco cambiare canale o sport (se commedia dev'essere, preferisco Eduardo De Filippo).
Inutile sottolineare che il malcapitato sofferente era in campo a sgambettare come una capretta dopo 2 minuti.
Però in compenso di nickname te ne intendi.....
Sì, infatti...Nick sono io, non lui. Ci riconosci dal fatto che prima dei miei commenti c'è scritto "Nick" e prima dei suoi invece "Dane"! :D
Comunque, tornando al punto...non credo che ci sia nessuno che neghi questa cosa, eh.
Sintomo fra l'altro di scarsa cultura sportiva, anche questa non negata da nessuno.
Però, ecco, vedere ergersi a moralizzatori (sportivi) chi "le donne son buone solo a far...toe loops" (cosa avevate pensato, razza di pervertiti???)...
Bèh, già passare dalla calzetta al triplo axel è una piccola rivoluzione, eh...
@Dane
hai ragione, ogni tanto confondo i Nick-name :-)
@Nick
Ma perché prendi le cose sempre dal loro verso polemico. Le donne a hockey fanno ridere come farebbe ridere un uomo a ballare la morte del cigno di Michail Michajlovič Fokin.
Visto che insisti, mi cospargo una volta in più il capo di cenere, ammetto che ho usato un sistema meschino e volgare per far parlare di hockey. La vostra cultura sportiva non è in discussione. Considero "indiscreto" ed i suoi frequentatori persone degne di rispetto e sicuramente molto più competenti di me in fatto di sport (a parte - forse - l'hockey su ghiaccio). Jeri hai ribadito ancora il concetto che basta l'intervanto di un "pirla" per incrementare i contatti e i post.
Mi sono gentilmente astenuto dal replicare, anche se la domanda che mi nasceva spontanea era relativa a quanto sono intelligenti le persone che rispondono in massa ai richiami di un pirla....
Ma dai Kim, l'avevo specificato che era solo una battuta! :D
In generale non la metto sul personale, ci mancherebbe...stiamo qui per discutere, e se sono ben accetti i vaffanculo figurati se non può esserlo un "manchi di cultura sportiva". Che è vero, fra l'altro, me ne manca parecchia e non l'ho mai negato.
Magari non dal punto di vista calcistico ma, per esempio, la penso esattamente come te sulle donne riguardo a moltissimi sport (il calcio è un altro, del basket neanche a parlarne...e in generale, gli sport femminili sono diversi da quelli maschili anche nelle competizioni in cui si dice generalmente che le donne riescono "meglio" come ad esempio il tennis o la pallavolo).
Quello che mi lasciava un po' così, lo ripeto, non è il dibattito o la diversità di opinioni, quanto il tuo (ma non è una questione personale, ripeto) puntare il dito contro gli altri cattivoni beceri che non hanno cultura sportiva.
La cultura sportiva da queste parti come altrove, noi come te, ce l'abbiamo un tanto il chilo.
E tanto basta, in fondo.
Siamo arrivati al "se una squadra maschile di pallavolo schianterebbe una femminile 10 volte su 10 un motivo ci sarà!"?!...no, perchè se il paragone è con la morte del cigno ok, ma visto che il paragone andrebbe fatto col balletto classico ricordo a tutti che è difficile nominare una ballerina classica che abbia nella storia Mondiale il nome di Baryshnikov o Nureyev.....
@Nick
era una battuta e nel contesto ci stava tutta, te lo concedo...
Infatti non mi sono inserito, anche perché quello che avevo da dire sul tema l'ho già postato in precedenza.
Sulla questione sport femminili vedo che siamo d'accordo.
Vorrei giusto che tu non mi associassi più con quella triste immmagine del dito puntato contro i presunti "beceri senza cultura".
Avessi la cultura di un Dane farei i salti di gioia... (mi basterebbe anche solo la sua cultura musicale...)
PS: intanto il Canada a battuto la Svizzera, ma solo all'overtime. Grande risultato per l'hockey rossocrociato!
Ah che bella boccata d'aria fresca...
Bravo Igor, spiegare le regole è cosa difficile.
Hai citato, forse perchè convinzione comune, una frase detta in tv da Marco Pietroniro che spiegava l'hockey precisando che non è sport "di fighette" nel suo italiano con accento quebecoise
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