Il tifo contro Gualazzi

di Alvaro Delmo
Alla fine a Raphael Gualazzi è quasi riuscito il colpaccio. Il musicista urbinate è infatti andato vicino a vincere l'Eurovision Song Contest piazzandosi secondo dietro all'Azerbaigian, che si è aggiudicato a sorpresa l'evento tenutosi a Dusseldorf con un'accoppiata di interpreti, Ell/Nikki, che ci ha ricordato i vincitori di Sanremo 2008 Lola Ponce e Giò di Tonno. La musica italiana conferma quindi ancora una volta di avere un grosso seguito all'estero. E, nonostante tutto, emerge il fatto che siamo un Paese molto amato a differenza di altri che hanno  disatteso le previsioni dei bookmaker  (nonché le nostre, che ci fidiamo troppo di loro) pur avendo buttato nella mischia pezzi da novanta (ogni riferimento al presuntuoso Regno Unito con i bolsi e stonati Blue, è puramente voluto) o numeri circensi (anche qui i pessimi irlandesi Jedward, in gara con un brano pericolosamente vicino a Britney Spears, sono finiti fortunatamente indietro nonostante un look che dei veri innovatori come i Righeira avevano già proposto 25 anni fa). Brutta figura anche per la Francia, data come favoritissima e invece caduta in disgrazia probabilmente anche per la scarsa interpretazione del suo novello Andrea Bocelli, nelle intenzioni più che nei risultati, che ha deciso all'ultimo di abbassare di un tono la sua Sognu. Forse qualcuno doveva avvisare prima il bel Amaury Vassilli che cantare dal vivo non è come stare in uno studio di registrazione. 
In generale la finale dell'ESC è stata uno show fantastico, di grandissimo livello a cominciare dall'incredibile trasformazione dello stadio del Fortuna Dusseldorf riadattato per ospitare oltre trentamila spettatori entusiasti nel loro sventolio di bandiere. Introdotta dalla consueta cartolina di presentazione, ogni canzone aveva una scenografia diversa, con effetti visivi e giochi di luce eccezionali. Il tutto a un ritmo serrato, con solo un paio di interruzioni, e soprattutto senza quegli  inutili riempitivi e siparietti che caratterizzano la nostra televisione. Abbiamo anche apprezzato il  commento in diretta per l'Italia di una Raffaella Carrà in versione poliglotta, conduttrice di un talk  show divertente ma a tratti un po' invadente per i troppi opinionisti che ha fatto storcere il naso ai  puristi della manifestazione. Arrivati alle votazioni finali è stato facile indovinare la distribuzione dei  punteggi massimi tra i vari Paesi amici o vicini, una cosa che il regolamento non può impedire e della  quale hanno goduto vari cantanti. Per la cronaca Madness of love (Follia d'amore), la canzone di  Gualazzi, è stata premiata con 12 punti da Albania, Lettonia, San Marino e Spagna, mentre l'Italia ha  assegnato i 12 punti alla Romania, i 10 al Regno Unito e 8 alla Moldavia/Moldova. Una votazione  frutto al 50% delle giurie e al 50% del televoto.
Tirando le somme quello di sabato sera è un verdetto che per certi versi accontenta tutti: grande successo e massima esposizione internazionale per Raphael Gualazzi, scampato 'pericolo' per la RAI. Del resto sono passati vent'anni eppure si parla ancora dell'edizione 1991 svoltasi a Cinecittà e costata attorno ai 12 miliardi di lire per circa 2 milioni di spettatori. Tanto che qualcuno, ipotizziamo, potrebbe anche aver tremato pensando al rischio di riassistere tra un anno allo stesso risultato mentre Madness of love risaliva la classifica. Per la RAI una eventuale vittoria di Gualazzi avrebbe significato il dovere di organizzare uno show estremamente costoso e complesso e che, numeri alla mano, agli italiani alla fine interessa purtroppo poco: si parla infatti di 1.291.000 spettatori, pari ad uno share del 6,43%, complice anche una scarsa pubblicizzazione dell'evento. Peccato, perché la qualità della controprogrammazione non era certo di livello superiore a quella del pirotecnico festival europeo ma evidentemente i pochi che ormai guardano la tv generalista preferiscono i triti e ritriti talent show e programmi di intrattenimento. La speranza è che ora non venga fatta retromarcia e che la RAI confermi la partecipazione anche il prossimo anno. 

Alvaro Delmo 
(in esclusiva per Indiscreto)

18 commenti:

lorenzozanirato ha detto...

Servizio di 2 minuti ieri su Channelnewsasia. Molto scalpore per il flop irlandese.

Scopro altresi' che l'Azerbaijan e' in Europa.

Dane ha detto...

Alvaro, d'accordo su quasi tutto ma alcune precisazioni:

1) Anch'io da addetto ai lavori ho invidiato una tale produzione, abituato ai format nostrani tutti uguali sia nelle scenografie (forse perchè tra RAI e Mediaset gli scenografi sono praticamente 5...) e nel lavoro autoriale (ormai certi clichè sono scontati, come ad esemio il caso umano alla Costanzo: vogliamo parlare di che porcata è quella roba con la De Filippi, Scotti e Zerbi?!...).
2) Il fatto di non dover organizzare la prossima edizione, secondo me ha evitato all'Italia l'ennesima figura di merda internazionale. Possiamo festeggiare.....
3) Il primo posto spesso è dettato da sensazionalità o impatto superifciale del prodotto, il secondo lo trovo sempre dettato maggiormente da una riflessione più posata. Paradossalmente, più onorevole così per Guallazzi....
4) No, la Carrà, no...bravina, per carità, ha sopro anche me visto i presupposti.....ma già la sua scelta denuncia come l'Italia e la Rai siano un cimitero di elefanti per mummie e vecchi babbioni.....un conduttore sotto i 70 anni non c'era proprio?!.....e andiamo, su!.....
5) Il sistema di punteggio mi sembra un po' aleatorio, in questo modo il vincitore non ha mai una vera maggioranza nei confronti degli altri concorrenti. E' un po' come se ogni concorrente precedesse il successivo in classifica per una leggere differenza reti. Niente di grave, però....

Dane ha detto...

p.s.: Cissiboy, gli azeri avevano giocato nel girone di qualificazione dell'Italia qualche anno fa........

Nick ha detto...

Non lo avevo mai visto e me lo sono goduto sabato sera. Il confronto con la scenografia appena vista dal vivo poteva essere pericoloso (e scrivo questo solo come appiglio per dire che una città che ti permette di uscire di casa e fare una passeggiata tra Piazza della Repubblica, via Nazionale e Piazza Venezia, concludendo con la scalata del Vittoriano e una vista di Roma fianco a fianco alle Quadriglie non ha uguali al mondo. Non PUO' avere uguali al mondo), ma...uno show FANTASTICO.

Concordo con Dane sulla figura penosa che avremmo rischiato a organizzarlo, ma spero che serva come input alla RAI per confermare la partecipazione e pubblicizzarlo sempre di più.
Una roba che in Italia -patria di quindicenni adoratori degli MTV Music Awards e affini- ci sognamo.

L'unica nota veramente triste sono stati i continui riferimenti ai "voti di scambio" con rosicata incorporata. "Un secondo posto determinato anche da certe dinamiche di voti di scambio, peccato per Raphael"...come se nelle dinamiche non ci fosse finita in pieno anche l'Italia. Vabè...

lorenzozanirato ha detto...

Dane, perdona l'ignoranza. Non seguendo da vicino le dinamiche del vecchio continente non sapevo che gli asiatici azeri adesso preferiscono l'eurozone

Dane ha detto...

In realtà, la disgregazione dell'Unione Sovietica ha fatto sì che i paesi sul confine euroasiatico si trovassero in una posizione ibrida interpretabile a seconda delle convenienze. E in fondo l'Azerbaijan confina con l'Iran e l'Armenia ma anche con Russia e Georgia.....

lorenzozanirato ha detto...

Infatti se la Georgia e' europa di che discutiamo..

lorenzozanirato ha detto...

la russia e' anche vladivostok peraltro

transumante ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
transumante ha detto...

ieri ero a una festa di compleanno di un italiano ma con gente da tutta europa (e anche un'americana). Io e sto tizio siamo rimasti allibiti: TUTTI (pure l'americana) hanno seguito l'evento e commentavano con fervore la serata. Boh, sará che noi abbiamo giá sanremo e quindi non ci prende tanto

Dane ha detto...

@Transumante: appunto, a livello internazionale questa manifestazione ha il peso che ha Sanremo in Italia: praticamente è come se gli italiani seguissero solo il campionato e snobbassero la Champions...

@Cissiboy: appunto, che facciamo?! Facciamo partecipare la Russia con due squadre sia alle qualificazioni europee che a quelle asiatiche?!...
La situazione è intricata, perchè la Russia è geograficamente più asiatica ma culturalmente è più Europea, esattamente come la Georgia è geograficamente più asiatica della Turchia ma più europea culturalmente (e faccio quest'esempio perchè per me la Turchia è Asia, punto.)
Ma dopo Israele e Australia direi che siamo un po' come per il caso passaporti/nazionali.....vale tutto...

Unknown ha detto...

ero in Grecia quando ha vinto Maria e c'erano persone in auto che suonavano il clacson e sventolavano le bandiere !!!

iamnotwhatiam ha detto...

qui a sarajevo l'eurosong viene vissuto con un trasporto senza paragoni. il fatto che i vicini croati non abbiano dato che pochissimi punti alla bosnia viene sentito come un vero e proprio insulto, anche considerando che serbia, slovenia e macedonia hanno dato il massimo! viva l'eurosong, era ora che ci fosse anche l'italia!

Dane ha detto...

Vabbè, se non gli piaceva la canzone... :-D

Álvaro Delmo ha detto...

@dane: non mi toccare Raffaella, una grande professionista (e non è una frase di circostanza). Solo sentire la sua voce fuori campo nel corso della semifinale mi ha messo di buon umore.

Relativamente a una organizzazione italiana chiaro che non si poteva pensare di farlo come Sanremo, a cominciare dal teatro che deve essere una arena in grado di contenere decine di migliaia di persone. Però spero che prima poi ci tocchi nuovamente. Del resto sono passati venti anni dall'ultima volta e mi sembra che comunque da parte di Raidue ci sia stato un certo entusiasmo nel proporre il rientro all'ESC. Il prossimo anno, se sarà confermata la partecipazione, penso che il lancio sarà ancora maggiore.

Concordo che il secondo posto valga più del primo. Gualazzi è bravo e ben prodotto. Se si gioca bene le sue carte almeno questo disco può andare alla grande all'estero. E qualcosa si sta già vedendo. Un brava anche alla Caselli.

Dane ha detto...

Alvaro Delmo, rispetto il tuo fascino per il vintage ma questo paese ha bisogno di svecchiarsi....sarà una gran professionista sì cazzo, è 70 anni che fa sto lavoro!...a parte le battute, non è un attacco alla persona o alla professionista, ma possibile che siam sempre lì col vecchio medagliere in sto paese?!...poi finchè son vivi non riesci a toglierteli dai maroni, quando muoiono li dimenticano in un amen.....
A me piacerebbe un'organizzazione in casa, ma come ho detto il rischio figuraccia è altissimo: basti vedere la differenza tra Miss Italia e un qualsiasi concorso di bellezza straniero, imbarazzante.....d'altronde se le persone che ci lavorano son sempre le stesse, è difficile svecchiarsi.....vabbè, non posso dir altro in pubblico se no passo dei guai, ma da addetto ai lavori sono parecchio sconfortato...

p.s.: su Guallazzi siamo d'accordo su tutto... ;-)

Álvaro Delmo ha detto...

@Dane: Diciamo che Raffaella sono secoli che non faceva trasmissioni. Poi concordo sul largo ai giovani ma se sono i conduttori (non tutti, sia chiaro) che circolano oggi allora meglio chiudere baracca e burattini.

Sarà che comincio ad avere una grande nostalgia di quando la tv italiana inventava qualcosa di originale anziché appiattirsi su format globali e a volte imbarazzanti. L'impressione è che l'asticella sia stata spostata in modo irreparabile troppo verso il basso.

Per non parlare della scarsa conoscenza del mezzo tanto che lo Eurovision Song Contest viene giudicato trash quando si tratta di uno spettacolo anni luce avanti dal punto di vista tecnologico rispetto alla media. E che ha rispetto dello spettatore evitando i continui spot e chiacchiere che invadono i nostri spettacoli.

Si può fare una volta all'anno perché costa un botto e non si possono sacrificare preziosi spazi promozionali? Ok, evitiamo di fare però delle sterili ironie quando la nostra televisione non propone nulla di meglio.

La scelta di riproporre l'esc in Italia è stata ottima e per certi versi sorprendente. Nessuno se l'aspettava. E dovremmo riflettere su come il nostro Paese è stato accolto e votato. Avessimo vinto non so quanto spazio i nostri media avrebbero riservato alla notizia... Vedi la vittoria di Toto Cutugno nel 1990 relegata in qualche trafiletto o poche righe.

Dane ha detto...

Alvaro, il problema dei conduttori italiani è lo stesso degli sportivi, dei cantanti, dei politici, etc.: si tengono lì i vecchi dinosauri finchè son fossili, poi quando non si reggono più in piedi e ti giri non c'è nulla con cui sostituirli.
Così ti ritrovi con la Carrà, Baudo e Corrado oppure con una serie di ex-veline o dj con cui sostituirli. Se tu mi dici che meglio della Carrà non c'è nessuno per me è grave: è proprio questo il problema, non hanno cresciuto nessuno.
E' questo è il problema dell'intera tv italiana: le ragazze di Miss Italia sfilano come si sfilava negli anni 80 perchè son guidate da due registe di sfilate che son due vecchie babbione che andrebbero rottamate (basta vedere 3 sfilate a Milano Collezioni per rendersi conto di cosa chiede il trend odierno, non a caso quelle due a MilanoCollezioni lavorano solo per Simonetta Ravizza e qualche altro marchio obsoleto...), le fiction sono girate con una regia da anni 70 (Romanzo Criminale ha dimostrato che se uno vuole anche in Italia funziona una regia più moderna...), le scenografie sono imbarazzanti (disegnavo di meglio ai tempi dell'Accademia.......15 anni fa!), accendo la tv e vedo un programma musicale in rima serata e chi lo conduce?! Morandi e Vecchioni?!...ma non vi da fastidio sta puzza di muffa, di necrosi, di formalina?!...

p.s.: su tutto il resto di cui parli, se ancora non si fosse capito, sono ovviamente stra-d'accordo!
Aggiungo solo che l'ESC tra le altre cose pare abbia avuto anche buoni riscontri a livello di audience, quindi anche quell'alibi è crollato... ;-)