Il tiro alla Mark Messier

di Igor Lario Novo
La finale scandinava, l'assist di Backlund, il crollo russo e i paesi guida dell'hockey. 
1. Sarà dunque una finale tutta nordica. Svezia-Finlandia mancava dal mondiale svizzero del 1998 (allora si impose la Svezia). La nazionale Tre Kroner arriva all'ultimo atto alla grande. Ci eravamo chiesti ieri se i giallo blu avevano ancora margine per elevare ulteriormente il livello del loro gioco. La risposta è arrivata puntuale avendo liquidato ieri pomeriggio la Repubblica Ceca con freddezza impressionante. 5 gol rifilati ad un'avversaria che ne aveva presi solo 9 in tutto il torneo. Partita determinata dai fatti del 2° periodo. Vantaggio ceco in entrata (Patrick Elias al 20:46). La Svezia reagisce e prende possesso di ghiaccio e partita (alla fine del periodo il tabellino dirà: 26 tiri in porta a 10). La Cechia va in difficoltà vera per la prima volta dall'inizio del mondiale. Perde il controllo della zona neutra e si ritrova con la difesa assaltata in velocità da ogni direzione. 1 a 1 in power play di Patrick Berglung (poco dopo il vantaggio ceco al 24:34). Più avanti 2 a 1 di Mattias Backlund (35:10). Con un tiro di polso dalla fascia destra nell'angolo alto sul palo lungo alla destra del portiere usando il difensore avversario come schermo (gesto che era il marchio di fabbrica di un grande dell'hockey: Mark Messier). Poesia!
2. Ancora cechi in difficolta nel finale di periodo. Costretto a fermare un disco altrimenti destinato in porta con la mano, Karel Rachunek concede un rigore. Loui Eriksson tenta la finta Forsberg ma gli va male. Ondrej Pavelec sa il fatto suo e annienta lo svedese con una spaccata spettacolare. Nel terzo periodo i cechi tentano il recupero. Subiscono però il 3 a 1 con un break 2 contro 1 da manuale. Mattias Backlund scende sulla sinistra. Jimie Ericsson lo accompagna a destra. Preso in mezzo Marek Zidlicky. Che commette un errore da pivello. Invece di andare a chiudere su Ericsson e lasciare al suo portiere di vedersala con Backlund, il 3 ceco rimane in mezzo. Lasciando tutte le opzioni aperte ai cecchini svedesi. Backlund ha gli occhi puntati su Pavelec. Sa benissimo dov'è il compagno e scarica alla cieca ("passaggio no look", direbbero gli esperti che commentano il calcio). Ondrej Pavelec non può nulla sullo spostamento laterale. Ericsson infila a porta praticamente vuota. Il resto della partita continuerà ad essere appassionante. Ma di fatto si chiude qui. Bisogna rendere omaggio a questa nazionale svedese. Criticata e giudicata non all'altezza dai più. Anche noi nel pronostico iniziale li davamo ancora per acerbi. Ma non lo sono per nulla. È un grande gruppo. Pieno di talento (che non fa rimpiagere l'assenza dei vari Niclas Wallin, Mikael Samuelsson, Daniel e Henrik Sedin, Matthias Öhlund, che si stanno giocando le finali NHL). E soprattutto è un gruppo giovane. Mattias Tedenby, 1990. Patrick Berglund, 1988. Marcus Kruger, 1990. Jakub Silfverberg, 1990. Mikael Backlud, 1989. Magnus Pääjärvi, 1991.
3. Nell'altra semifinale non c'è stato nulla da fare per i russi.
Lo sforzo della sera prima contro il Canada è costato caro ai ragazzi di Slava Bykov, apparsi in precarie condizioni psicofisiche sin dall'inizio del torneo (con Alexander Ovechkin, aggregato a torneo in corso, imbolsito in maniera preoccupante e apparso completamente spaesato). Ha vinto comunque la Finlandia, più che avere perso la Russia. Il 3 a 0 non lascia spazio alle discussioni. Vittoria che permette ai finlandesi di giocarsi un oro che andrebbe a sommarsi all'unico altro conquistato proprio contro i Tre Kroner nel 1995 sul ghiaccio di Stoccolma. Sarà derby vero (poche rivalità sono radicate come quella tra Finlandia e Svezia) e un match durissimo (che suggeriamo ovviamente di non perdere). Il programma per domenica 15 è il seguente: Repubblica Ceca Russia (finale 3° e 4° posto, 16:00), Svezia Finlandia (finale 1° e 2° posto, 20:30).
4. Curiosità: La IIHF (International Ice Hockey Federation) fu fondata proprio in un 15 maggio (quello del 1908) a Parigi.
I membri fondatori furono: Belgio, Francia, Gran Bretagna, Svizzera e Boemia (i canadesi sono entrati nella IIHF "solo" nel 1920). Quest'anno è entrato a fare parte dei membri ufficiali anche il piccolo (in termini di numeri) Kirghizistan. Il che ci ha fatto andare a spulciare tra le cifre dei vari movimenti hockeystici nazionali (fonte www.iihf.com). In Canada risultano 577.077 giocatori di hockey (l'1,71% della popolazione, con l'82% di junior). Sono censite 2.475 piste coperte e 11.000 scoperte. 1 pista ogni 2.500 abitanti circa. Un movimento enorme. In Russia si contano solo 53.280 giocatori (lo 0,04% della popolazione, con il 96% di junior). 316 piste coperte e 28 scoperte. 1 pista ogni 400.000 abitanti (la Russia ha indubbiamente un potenziale di crescita incredibile). Solo i finlandesi si avvicinano alla percentuale canadese di giocatori per abitante. 67.336 giocatori (1,28% della popolazione, di cui il 56% junior). Il doppio degli svedesi. 59.504 giocatori (0,66% della popolazione, con il 68% di junior). Finlandia e Svezia hanno entrambe 1 pista ogni 19.500 abitanti circa. Abbastanza preoccupanti le cifre svizzere in funzione dei risultati (pochissimi) ottenuti. 25.000 giocatori (solo lo 0,33% della popolazione, con il 55% di junior). Una pista ogni 40'700 abitanti. Ridicoli infine i dati italiani. 6.707 giocatori (la miseria dello 0,01% della popolazione, di cui il 66% junior). 44 piste coperte (44!) e 24 scoperte. 1 pista ogni 850.000 abitanti. Concludiamo con l'unica considerazione che ci viene ovvia dati i protagonisti del mondiale e le cifre appena esposte. L'hockey su ghiaccio, quantomeno, è uno sport giovane.


Igor Lario Novo
(in esclusiva per Indiscreto)

87 commenti:

transumante ha detto...

ma che vuol dire ridicoli gli italiani? quanti campi da beach volley ci sono in svezia?

Silvano65 ha detto...

Ho un bellissimo ricordo di due anni fa, Santa Lucia a Stoccolma. In un campo di calcio gelato in zona Zinkesdamm avevano ricavato tre campi da hockey dove giocavano i ragazzini. Sono rimasto impressionato dalla quantità di praticanti, ho sempre pensato che la naggior parte degli svedesi avesse maggiore passine per lo sci di fondo. C'era questa mamma che si era piazzata dietro la porta dove giocava il figlio, lo incitava e lo consigliava. Il tutto, naturalmente, senza mancare di rispetto agli altri genitori e agli altri ragazzi. A fine partita lo ha abbracciato e consolato, e poi assienme agli altri genitori si sono complimentati con gli altri compagni di squadra e con gli avversari. Sono rimasto lì a vedermi la partita e ho desiderato intensamente che mia figlia potesse abitare lì. Nonostante il freddo e nonostante il buio pesto alle quattro del pomeriggio.

sergio.bocchini ha detto...

X transumante:

Probabilmente più campi da beach volley a persona che in italia...

francesco74 ha detto...

Si Sergio però ora non spariamo frasi a caso..... Dalle mie parti non c'è stabilimento balneare che non abbia un campo da beach.... Reputo estremamente improbabile che in Svezia ci siano spiagge (!) attrezzate in tal maniera... Il ragionamento di Transumante era molto chiaro e, a mio avviso, non fa una piega....

transumante ha detto...

grazie francesco, sembrava chiaro anche a me

Anonimo ha detto...

@transumante
si tratta di guardare in casa propria. probabilmente non ci sono molte spiagge attrezzate per il beach volley nemmeno nel gabon. quindi bene così?

in ogni caso la svezia conta 7000km di costa. più o meno come l'italia (7500).

scommettiamo?

Dane ha detto...

@Silvano: per lo sci di fondo ti confondi con la Norvegia...

@Transumante: ineccepibile...

@Sergio: son stato al mare in Svezia e Norvegia, campeggi elegantissimi, finemente attrezzati, massima pulizia, ottimi spazi dedicati ai gommoni in modo da non invadere lo spazio ai bagnanti ma di campi da beach-volley mai visto nemmeno uno. Poi le svedesi la danno facile, certo...

@Igor: per il beach-volley non serve il mare ma il clima, la Scandinavia è troppo fredda e ventosa e in Gabon non hanno manco l'acqua corrente. Non esattamente Ravenna ecco, per quanto l'Adriatico sia meno bello del Mar Baltico...

p.s.: poi sul solito discorso dello spazio dato all'extra-calcio siamo d'accordo, ma permettimi di fare il talebano dicendo che se in Italia si fa fatica ad avere un Velodromo rimpiangere una pista da hockey mi pare del tutto pleonastico....

lorenzozanirato ha detto...

Che strani questi italiani che non si vogliono innamorare dello sport piu' bello e semplice del mondo..

Proprio strani.

Anonimo ha detto...

non so nulla di beach volley. so però che in svizzera è uno sport popolarissimo. devono essere tutti ravennati emigrati che fanno i pendolari sulle spiagge dell'adriatico.

francesco74 ha detto...

Si se è per questo sono anche i detentori della Coppa America....
E allora?

Silvano65 ha detto...

@ Dane: gli svedesi adorano lo sci di fondo (hanno anche impianti dove possono praticarlo in estate) e sono (almeno da quello che ho letto al Museo della Vasaloppet) gli inventori delle Gran Fondo. Non ho conosciuto nessun svedese che non lo praticasse, fermo restando che anche in Norvegia (che però conosco meno) é sport popolarissimo. Per questo pensavo che lo fosse più dell'hockey.

transumante ha detto...

oh, in italia si gioca a calcio, in canada a hockey. Non vedo quale superiorita´morale ci sia

da wiki scopro che l'australia ha vinto 432 medaglie alle olimpiadi estive e solo 9 nelle invernali

quindi gli australiani sono degli zotici e senza cultura sportiva perche´non conoscono l'hockey???

che poi, vorrei sapere i dati sui campi italiani considerando solo lombardia e triveneto, dato che si gioca solo li´

Krug ha detto...

Siamo ai deliri; effettivamente un giovane palermitano dovrebbe fare la cosa più naturale del mondo, guardare fuori dalla finestra, vedere il tempo che fa', correre al primo stagno ghiacciato ed iniziare a sfidare ad hockey i coetanei; e se proprio il tempo non è clemente direi che è banalissimo creare una struttura che permetta di pattinare sul ghiaccio anche d'inverno (che poi a Nicolosi sull'Etna ci sia è un altro discorso, magari il clima lo permette con più facilità di altri posti del nord)...
Dopodichè se volete possiamo parlare della passione degli austriaci per il beach volley (consiglio, andate a Klagenfurt a vedere la tappa mondiale di beach volley, vi divertirete un mondo) o potremmo parlare dell'Ungheria potenza mondiale di nuoto pur essendo priva di sbocco al mare ma bisognerebbe fare un salto mentale e capire che per il beach volley non è detto che serva una "sea beach" ma al limite un mucchio di sabbia, due pali ed una rete (tanto che uno dei tornei più attesi si disputa a Berlino e la tappa italiana del World Tour non si disputa ad Ostia bensì al Foro Italico) e per il nuoto non serve il mare ma più precisamente una piscina; in soldoni mi sembra semplicemente di capire che il succo del discorso sia che gli italiani sono dei cazzoni perchè non giocano ad hockey e chissenefrega se alle olimpiadi portiamo a casa titoli nella scherma, nel canottaggio, nel pugilato ed abbiamo vinto titoli olimpici e/o mondiali e/o in quasi tutti gli sport di squadra tranne la pallamano; ora una sana autocritica va' sempre bene però se magari evitiamo di darci sempre le zappate nelle balle...

Dane ha detto...

@Silvano: ma lo so, dicevo solo che se parli di "sport più popolare in assoluto" riguardo il fondo forse vale per la Norvegia, in Svezia sono già più multidiscilinari. Tutto qua... ;-)

@Igor: possiamo andare avanti a supercazzole e provocazioni varie, ma non ne usciamo. Vabbè la Svizzera è il paradiso del mondo ed è sempre perfetta (anche se da anni hanno aggiunto percentuali di burro di nocciole al posto del burro di cacao, ma questo ai consumatori non glielo diciamo...), ma continuo a chiedermi perchè in Italia dovrebbero aprire tutte queste piste da hockey per uno sport praticato da 4 montanari con le gote rubizze quando si fanno fatica ad aver Velodromi agognati da migliaia di praticanti per una disciplina di cui l'Italia rappresenta la culla e la storia.
Insomma, l'Italia è il solito paese calciocentrico che non da spazio alle altre discipline nell'interesse dei soliti 4 usurai che hanno in mano i fili del paese e su questo siamo tutti d'accordo.
Ma non esageriamo con la retorica, altrimenti arriva il figlio della mia portinaia campione internazionale di jo-jo che si lamenta sempre che in Italia non organizzano mai eventi. A Milano c'erano due skatepark, uno ha chiuso settimana scorsa, eppure "lo skateboard è uno sport bellissimo"!
E la pelota?! Vogliamo parlare di quante poche palestre da pelota ci sono in Italia?! Ah signora mia, una vergogna, guardi.....

Dane ha detto...

Krug, ottimo l'esempio di Ungheria/nuoto o Austria/beach-volley, difatti io avevo citato Ravenna solo per dire che la popolarità di una pratica parte comunque dal basso (a me risulta che molti dei crucchi si siano appassionati al beach-volley proprio in vacanza sulle coste adriatiche, per lo stesso motivo negli stessi paesi è in crescita il beach-rugby...).
Poi certo, un movimento lo si aiuta con le strutture create dalle istituzioni e risente dei condizionamenti mediatici (una volta in Romagna conobbi un federale che mi disse che sarà pure stata una coincidenza ma i numeri della disciplina esplosero ai tempi di Baywatch...).
Però, insomma è anche una questione di tradizione culturale: ho notato spesso che i popoli mediterranei ad esempio prediligono le discipline da praticare all'aperto (è il motivo per cui d'inverno i velodromi si riempiono di stradisti che con la bella stagione spariscono...), mentre al nord hanno maggior pratica con le discipline indoor (che è poi il discorso che facevi tu sul ragazzo di Palermo...).
Insomma, star qua a decidere quali nazionalità abbiano diritto a presentare un candidato al Nobel, in base alla pratica dell'hockey nel rispettivo paese mi pare eccessivo....

Anonimo ha detto...

@francesco74
"se è per questo sono anche i detentori della Coppa America....E allora?"

per amore di precisione: la coppa america è in mano agli americani di oracle che hanno stracciato alinghi con un aereo travestito da trimarano.

alla domanda "cosa vorresti ora che sei campionessa del mondo?" vanessa ferrari rispose "spero di potermi allenare in una palestra".

ecco. la mancanza di palestre per la ginnastica artistica è grave, a mio modo di vedere, tanto quanto la mancanza di piste di ghiaccio o velodromi o piscine.

se in italia non c'è una cultura sportiva vera non è colpa mia.

l'importante è sapere che "c'è del vento in scandinavia!".

ma fatemi il piacere...

Krug ha detto...

In Italia non c'è una vera cultura sportiva? Molto probabilmente è vero, ma farei cmq diversi distinguo, magari approfondirei il paragone con altre realtà nazionali (sicuro che il quarantenne italiano fa' meno sport, sport serio, non la partita di calcetto fra panzoni inverecondi, dell'omologo inglese o francese) ed eviterei di usare come criterio l'interesse monocorde dell'italiano medio verso il calcio.

Qui però siamo al L'italiano non ha cultura sportiva perchè ci sono 6.707 giocatori (la miseria dello 0,01% della popolazione, di cui il 66% junior) di hockey...

E facci il piacere pure tu...

Dane ha detto...

Igor, sulla mancanza di strutture e cultura sportiva siamo d'accordo e se permetti ne parliamo su Indiscreto da secoli prima che apparissi tu.
Quello che ti si sta cercando di far capire, è che rispetto al numero di praticanti, alla richiesta, alla diffusione geografica, al bacino d'utenza, alla tradizione culturale l'hockey su ghiaccio è in proporzione paradossalmente uno degli sport più aiutati dal punto di vista delle strutture.
I due amici di cui ho già parlato mi parlavano di non so quale zona del nord Italia (dove erano stati non so in quale occasione) come di un paradiso dove un ragazzino "non ha problemi a trovare strutture dove giocare a hockey...", ma a Milano un po' di anni fa ci fu un torneo internazionale di hockey (non so se Mondali ed Europei, dovresti dirmelo tu) e nessuno se ne accorse! (io notai solo un numero spropositato di gnocche bionde con sciarpe colorate, chiesi in giro e capii...)
Mentre io e altri 30 miei compagni d'inverno ci dobbiamo sciroppare 3 ore di autostrada (tra andata e ritorno) per andare a correre in un velodromo.
Quindi, se permetti, che l'Italia non abbia cultura sportiva è vero ma non è dalla mancanza di strutture per l'hockey che lo si vede.....

p.s.: quella del vento era una cagata per rispondere alla cagata dei km di coste. Spiace tu non l'abbia capita.....

Krug ha detto...

P.S. Beach Volley...
Jan Kvalheim e Bjørn Maaseide, norvegesi, sono stati negli Anni Novanta l'unica coppia europea capace di competere con Brasiliani e Statunitensi; così come i fratelli Laciga, svizzeri, nei primi anni di questo secolo...

Italiani? Poca roba fino a qualche anno fa', ora grazie anche al lavoro federale stanno uscendo giovani interessante (Giontella, Nicolai, Lupo, i fratelli Ingrosso); in Svizzera ed in Norvegia si gioca pallavolo o beach volley (due sports compleatamente diversi ma il punto di partenza è lo stesso) meglio che in Italia? Direi proprio di no, semplicemente in Italia uno che se la cava con il bagher ed il palleggio finisce a giocare indoor (i fratelli Ingrosso sono andati controcorrente rifiutando un'offerta della Sisley, così come Martino che sembra intenzionato a darsi al beach), più notorietà e più guadagni in tempi brevi, in quei paesi fa' prima a puntare sul beach (ho molto semplificato il discorso, intendiamoci...)

Dane ha detto...

Krug, il discorso fila, per quanto semplificato. Per questo distinguo sempre tra movimento di base ed eccellenza del professionismo.
Nel ciclismo ad esempio capita che in paesi di grande tradizione ciclistica i pistard scompaiono perchè vengono fagocitati dalle più remunerative competizioni su strada, così capita che ai Mondiali su pista vedi malesi bacchettare belgi.....

transumante ha detto...

E alla fine si scopre che l'italia é undicesima per numero di impianti. Again, se restringiamo al nord, direi che di piste ce ne sono fin troppe
http://tuttohockey.com/n/l-hockey-ghiaccio-in-italia-quale-futuro-con-questi-numeri-1-1373-n.htm?anteprima=1

Dane ha detto...

Eh.....

Anonimo ha detto...

@dane
io ho citato i km di coste perché qualcuno sosteneva che ci volessero le spiagge per giocare a beach volley. e in svezia di spiagge ce n'è tante quante (e forse di più) che in italia. poi magari c'è il vento (l'ultima volta che m'è capitato di essere su una spiaggia svedese era una fine giugno e c'erano 29 gradi e di vento nemmeno una bava).

Anonimo ha detto...

@all
abbiamo quindi scoperto che per giocare a beach volley le spiagge manco servono (io pensavo che beach volesse proprio dire che si gioca in spiaggia). e forse poi scopriamo anche che per giocare a hockey non serve essere nati a bolzano. se ci fosse una cultura sportiva vera a 360 gradi, magari scopriamo che a bologna, firenze, roma, napoli,...ci sono ragazzi disposti ad appassionarsi all'hockey. o al curling. o allo slittino. così come alberto tomba è stato un campione nello sci pur non parlando ladino o tirolese. così come un nazionale canadese recentemente era caraibico (proprio nero nero con e con i dreadlock che spuntavano dal casco). così come lo stato americano con più piste di ghiaccio è il texas.

e se l'hockey su ghiaccio offende così tanto prendiamo il pattinaggio artistico. sarebbe così offensivo per una ragazza di reggio calabria sviluppare la passione per la danza sul ghiaccio?

a sentire certe opinioni si direbbe di sì. contenti loro ?!?

Nick ha detto...

Quindi la soluzione quale sarebbe?
Dotare ogni città di tutti gli impianti sportivi possibili e immaginabili, per vedere se magari, chissà, casomai, potrebbe esserci qualche bimbo "disposto ad appassionarsi"?

Fantastico, meraviglioso, firmo col sangue.

Solo una cosa.

I soldi chi li mette?

Krug ha detto...

"così come alberto tomba è stato un campione nello sci pur non parlando ladino o tirolese."
Si scoprono sempre cose nuove; oggi x esempio ho scoperto che Alberto Tomba è diventato Alberto Tomba perchè a Bologna hanno costruito una montagna artificiale dotata di ogni tipo di impianto sciistico e non perchè il nostro passava più tempo a Cortina d'Ampezzo (300 km dal luogo di residenza) dove i genitori avevano una casa...

Scusate, io potrei appassionarmi al polo, voglio tre volontari uomini e quattro cavalli per permettermi di appassionarmi... Chi si offre (potete fare anche il cavallo, eh...)?

Nick ha detto...

Io sarei disponibile ad appassionarmi al salto con gli sci, mio vecchio pallino di sdentato...chi me la monta la pista a Roma?

Anonimo ha detto...

@krug, nick
posso offrire un soluzione per il polo. usare gli asini.

Dane ha detto...

"io ho citato i km di coste perché qualcuno sosteneva che ci volessero le spiagge per giocare a beach volley. e in svezia di spiagge ce n'è tante quante (e forse di più) che in italia"

Igor, tu confondi "costa" con "spiaggia", sono due concetti diversi, in tutte le lingue...

p.s.: io ho scoperto che le svedesi sono esterofile quanto i deprecati italiani: con tutte le "spiagge" che hanno scendono sul Mediterraneo a far le vacanze...

"e se l'hockey su ghiaccio offende così tanto prendiamo il pattinaggio artistico. sarebbe così offensivo per una ragazza di reggio calabria sviluppare la passione per la danza sul ghiaccio?"

Ma non è offensivo, è che le strutture costano, quindi se non c'è la garanzia di un numero di praticanti nessuno vi investe, cazzo! Un palazzetto del ghiaccio costa due milioni di Euro, un campo da beach-volley 200. Quindi con 6 fans di Baywatch ti sei pagato il campo da beach-volley, mentre se non c'è bacino d'utenza è difficile che un amministrazione decida di investire sull'hockey (e perchè non sul Criquet o il Pato?!...) solo "per vedere l'effetto che fa"...
Sulla monocultura sportiva degli italiani siamo d'accordo, ma non si vede dalla mancanza di strutture da hockey, che come detto dove c'è tradizione culturale ci sono eccome, ma semmai si vede dalla mancanza di aiuti al rugby (che al di fuori dello zoccolo duro del Veneto avrebbe ampie potenzialità nell'est della Lombardia, nel Lazio, nell'Abruzzo, nel parmigiano, nel catanese, e che a volte fatica ad organizzare i calendari perchè non ci sono abbastanza campi....).

p.s.: nell'immaginifica Svizzera io fatico a trovare un Velodromo al di fuori di Aigle, per non parlare di un campo da rugby da noleggiare per giocar con gli amici...

"Quindi la soluzione quale sarebbe?
Dotare ogni città di tutti gli impianti sportivi possibili e immaginabili, per vedere se magari, chissà, casomai, potrebbe esserci qualche bimbo "disposto ad appassionarsi"?"

No, Nick, non è nemmeno così. Sei inutilmente generico, segno che non hai capito un cazzo. La soluzione è che siccome l'hockey è lo sport preferito di Igor, ogni paese per dirsi "colto" dovrebbe dotare ogni città di impianti per l'hockey (pensa te che vergogna Francia e Grecia, che si vantano di esser state le culle della cultura moderna e antica...).
Lui sogna un'Italia con un Presidente del Consiglio proprietario dei Calippi di Arcore, che vinca il campionato battendo in finale i Pinguini di Lamezia Terme, che imbastisca le campagne elettorali di metafore hockeistiche, che sfrutti i successi della sua squadra per trasformare la politica in tifo hockeistico (così in parlamento dagli insulti passeremmo finalmente alle botte vere e proprie...), che possieda una televisione che trasmetta trasmissioni tipo Controghiaccio e Il raffreddore del sabato sera, etc...
Fino ad allora l'Italia resterà per sempre un paese del terzo mondo...

Krug ha detto...

Noooo, mi si è risentito Igor Lario Novo...

Quindi fammi capire; tu costruiresti un palaghiaccio in ogni capoluogo di regione? O in ogni capoluogo di provincia? E secondo te non ci sarebbe il rischio che anche altre discipline possano avanzare la medesima proposta? Che ne so, dovremmo costruire in ogni città anche un diamante di baseball? Un velodromo? E secondo te questi impianti verrebbero utilizzati oppure finiremmo soltanto per costruire cattedrali nel deserto che con i loro costi finirebbero per pesare sui (magri) bilanci comunali?

Capiamoci, pur non amando gli sport invernali vedendo il gran numero di persone che si ammassa nella mia città sulla pista di ghiaccio creata nel periodo natalizio fossi un amministratore comunale prenderei in considerazione l'idea di costruirne una fissa; resta il fatto che prima di farlo valuterei bene se questo interesse è una moda temporanea oppure un qualcosa che potrebbe essere duraturo; per farti un esempio a Trieste fino ad una ventina di anni fa' molti praticavano l'hockey su pista (19 scudetti la Triestina, 1 scudetto l'Edera Trieste); ora la disciplina è praticamente scomparsa sebbene le strutture ci siano...

Nick ha detto...

Ma non è offensivo, è che le strutture costano, quindi se non c'è la garanzia di un numero di praticanti nessuno vi investe, cazzo!
A me sembra quasi banale come discorso...cioè, stiamo qui a fare i conti sugli "utilizzatori" anche quando parliamo di ospedali (vi siete mai chiesti perchè non ce n'è uno in ogni comune? Sì, vero?) e dovremmo fare...palazzetti del ghiaccio?
Boh...

No, Nick, non è nemmeno così. Sei inutilmente generico, segno che non hai capito un cazzo.
Guarda, sei stato a tanto così da un vaffanculo! :D

così in parlamento dagli insulti passeremmo finalmente alle botte vere e proprie...
Questo non sarebbe male, in effetti...

Kim ha detto...

Ma l'Italia, Paese membro del G7, non ha i soldi per creare strutture sportive e vi da a bere la storiella che tanto a pattinare, nuotare, correre, ecc.. non ci va nessuno?

E voi, magari, la bevete?

Io non capisco. Voi dovreste pretendere di avere strutture per praticare lo sport, se non per voi, almeno per i vostri figli. Un Paese che dice di essere tra le principali economie al mondo (e penso che l'Italia lo sia davvero) deve dare ai suoi cittadini strutture sportive all'avanguardia!

Le strutture sportive non dovrebbero essere realizzate a scopo di profitto.

Magari ajutano a ridurre altri costi legati alla vita sedentaria delle persone. Insomma, dovrebbero essere investimenti sulla salute delle persone.

Dico questo con umiltà e senza intenzione di offendere nessuno di voi.

Scusate le volgarità eventuali.

Un gobbo ha detto...

Magari prima potremmo iniziare ad introdurre finalmente una nuova materia nell'ordinamento scolastico: l'educazione fisica .
Secondo me costerebbe meno che costruire un impianto qualunque di un qualsiasi sport

Kim ha detto...

@Un gobbo.

Non esiste la materia "educazione fisica" in Italia????

Un gobbo ha detto...

Kim
certo che no.
ci sono 2 ore alla settimana in cui dividono la classe : maschi da una parte e femmine dall'altra.

ai maschi danno un pallone.."toh..giocate a calcetto"

per le femmine tirano un elastico da un parte all'altra della palestra,danno un pallone..."toh..giocate a pallavolo"

Krug ha detto...

No, guarda non ci siamo; sul fatto che le strutture sportive non debbano essere create a scopo di profitto possiamo anche essere d'accordo; resta il fatto che le strutture sportive COSTANO; e siccome siamo sì una delle principali economie mondiali (nonostante tutto) ma non siamo il Paese di Bengodi penso che un'amministrazione seria debba preoccuparsi di scegliere di quali strutture sportive dotarsi; pensiamo che un palaghiaccio possa essere una struttura che interessi e possa venir utilizzata da una parte dei residenti? Splendido, facciamo il palaghiaccio; il palaghiaccio dopo un paio di mesi finirebbe deserto? Ottimo utilizziamo quei soldi per qualcos'altro (di sportivo o meno) che c'è tanto bisogno; non mi sembra difficile da capire...

Dane ha detto...

Il parallelo tra gli ospedali di Nick e i diamanti del baseball di Krug credo illustri il discorso definitivamente.
Il motivo per cui non c'è un palazzetto del ghiaccio in ogni città è che non gliene frega un cazzo a nessuno, dove invece c'è interesse le strutture ci sono.
A Milano ci sono due palazzetti del ghiaccio (più la pista invernale in centro-città fatta ogni anno dal comune), i fanatici vorrebbe qualcosa di più ma parlando coi gestori si scopre che le due strutture coprono benissimo la richiesta. Lo scandalo è invece che tra Milano e Torino non si faccia un Velodromo in due.
Come detto ogni settimana ci si fa in una trentina di persone 3 ore si autostrada alla volta di Montichiari. Sono poche 30 persone?! Bèh, partenza alle 18.00 dopo una giornata di lavoro, in pista dalle 20.00 (se ti è andata bene col traffico) alle 22.00, esci alle 23.00 dagli spogliatoi dopo doccia e massaggio con olio canforato che divoreresti Galeazzi crudo e scondito, mangi qualcosa nell'unica pizzeria ancora aperta (siamo a Montichiari, eh?! Non a Roma o Milano...), ti rimetti in macchina a mezzanotte e sei a letto alle 2. Costo della serata tra i 20 e i 30€ se sei riuscito ad essere in macchina in 2 o 3 (se vai da solo ti dissangui...).
Quante persone hanno tempo, voglia e possibilità di farlo?! Per me 30 è un numero pazzesco, ma se uno il Velodromo ce l'avesse in città come la piscina o la palestra?!...
200-300 paganti a settimana sarebbero un numero non lontano dalla realtà, e la stessa cosa potrei dirla per ogni città del Veneto, della Brianza o del Piemonte.
Sto parlando di una disciplina che è la storia sportiva di questo paese, con un retroterra culturale che l'hockey si sogna. Ma non lo dico perchè corro in pista mentre invece non gioco ad hockey: chiaramente a Palermo un Velodromo non lo aprirei...

p.s.: Kim, il tuo discorso va bene in teoria, ma come ti è stato fatto notare ci sono delle priorità. Poi che "tanto a pattinare non ci va nessuno" non l'abbiamo detto, è solo che non è che a qualcuno viene in mente di provare la pelota solo perchè in città c'è (anche se è un discorso che io stesso faccio spesso per il Velodromo).....

Kim ha detto...

@Un gobbo

Mi dispiace. Scusate, non pensavo che la situazione fosse così tragica.

Però è inutile lamentarsi, bisogna iniziare dal basso, proprio dalle scuole. Educare i giovani allo sport, costruire strutture sportive...

Nessuno propone queste cose?

Krug ha detto...

Concordo con gobbo: iniziamo a far staccare i culi flaccidi dalla poltrona, le dita anchilosate dal joypad e lo sguardo assente dalla tv dopodichè sarà la gente a scegliere di quali strutture dotarsi.

Kim ha detto...

@Dane

Comprendo bene il tuo discorso, penso anche io che bisognerebbe costruire anche i velodromi. Le strutture sportive sono più importanti dell'alta velocità o di ponti o grattacieli.
Però io sollevo una umile obiezione al discorso generale.

Io sono cresciuto in una piccola cittadina e c'era una pista di ghiaccio che veniva aperta solo in inverno (tra novembre e aprile). Noi andavamo a pattinare proprio perché la struttura c'era. Se non ci fosse stata dubito che qualcuno di noi avrebbe espresso volontà di pattinare. Insomma, io credo che le strutture sportive si debbano costruire anche per stimolare la gente a praticare lo sport. Non sono mai soldi buttati. Non ci credo che esiste una palestra vuota e che i ragazzi preferiscano giocare per strada o fumare, bere, ecc. se hanno ben più valide alternative. Lo sport deve essere accessibile a tutti.

Krug ha detto...

"chiaramente a Palermo un Velodromo non lo aprirei..."
Anche perchè se non ricordo male a Palermo l'avevano costruito x le Universiadi ed era finito divorato dal degrado...

Kim, il tuo discorso va bene in teoria, ma come ti è stato fatto notare ci sono delle priorità. Poi che "tanto a pattinare non ci va nessuno" non l'abbiamo detto

Infatti, vorrei specificare che nessuno NESSUNO ce l'ha con l'hockey su ghiaccio; semplicemente che in un Paese in cui già vengono sperperati troppi soldi magari prima di partire con un investimento oneroso (e con la relativa cementificazione) ci sarebbe da capire se il gioco vale la candela

Krug ha detto...

"Io sono cresciuto in una piccola cittadina e c'era una pista di ghiaccio che veniva aperta solo in inverno (tra novembre e aprile). Noi andavamo a pattinare proprio perché la struttura c'era. Se non ci fosse stata dubito che qualcuno di noi avrebbe espresso volontà di pattinare."
Ok ma se ci fosse stato la pista di ghiaccio, il velodromo, lo stadio, la palestra, il diamante di baseball, il campo da rugby, lo stadio del tennis, il campo da hockey su prato, la pista di pattinaggio a rotelle, la struttura per lo sci d'erba, la piscina, la sala per il fitness, l'ippodromo, la pista per i kart la gente della piccola cittadina si sarebbe licenziata per usufruire di tutti oppure ad un certo punto il comune avrebbe dichiarato bancarotta per i troppi costi?

P.S. X me un ponte è almeno ALTRETTANTO importante di una palestra...

Nick ha detto...

Ma l'Italia, Paese membro del G7, non ha i soldi per creare strutture sportive e vi da a bere la storiella che tanto a pattinare, nuotare, correre, ecc.. non ci va nessuno?
Kim, stravolgi l'ordine delle cose.
Il problema, qui, è che voi vorreste darci a bere che l'Italia ha i soldi per creare una rete tanto capillare di strutture sportive.

Un Paese che dice di essere tra le principali economie al mondo (e penso che l'Italia lo sia davvero)
...vedi che si "se la beve" siete voi? :D

Le strutture sportive non dovrebbero essere realizzate a scopo di profitto.
No, neanche gli ospedali dovrebbero sottostare a logiche di copertura di costi.
A Paperopoli.

Dopodichè a Roma ci sono due (o tre? Boh...) palaghiaccio coperti...a Roma eh, non a Bozen.

Dane ha detto...

Kim, il discorso che fai lo faccio spesso anch'io per i velodromi. A Montichiari, ad esempio, d'inverno è pieno di stradisti che non potendo allenarsi con freddo, pioggia o neve frequentano il velodromo.
Da quando la struttura ha aperto, molti stradisti vi ci sono avvicinati e quindi alcuni di loro praticano da allora tutt'e due le discipline perchè vi ci sono appassionati ed altri addirittura ormai sono più pistard che stradisti. Pensa ad esempio ai ragazzini, ma perchè parliamo di zone in cui comunque c'è la cultura della disciplina ciclistica.
Però poi ci sono anche gli esempi contrari, come quello di Palermo citato da me e Krug, che dimostrano come senza un radicamento culturale di base da cui partire il rischio di sparare nel vuoto è alto.
E' sempre un insieme di cose: visibilità mediatica dello sport (guarda cos'ha fatto La7 col rugby...), possibilità di praticarla (trasformare i campi da tennis in campi da calcetto è stato un bagno di sangue...), un campione che faccia da traino (come mai in Italia oggi la MotoGP è più seguita dalla F1?!...), cultura sportiva diffusa, etc...
Non si risolve il problema aprendo un palazzetto del ghiaccio in ogni capoluogo, da Bergamo a Catania...

Baba ha detto...

"E' sempre un insieme di cose: visibilità mediatica dello sport (guarda cos'ha fatto La7 col rugby...), possibilità di praticarla (trasformare i campi da tennis in campi da calcetto è stato un bagno di sangue...), un campione che faccia da traino (come mai in Italia oggi la MotoGP è più seguita dalla F1?!...), cultura sportiva diffusa, etc...
Non si risolve il problema aprendo un palazzetto del ghiaccio in ogni capoluogo, da Bergamo a Catania..."

A bergamo il palazzetto c'è già e infatti ad hockey non gioca praticamente nessuno

Anonimo ha detto...

@Un gobbo
quindi a scuola non insegnano a nuotare? a sciare? ai calabresi non insegnano, chessò, ad andare in barca con le derive. non li portano ad arrampicarsi su per le montagne?

io se non fosse stato per la scuola col cavolo che imparavo a nuotare.

non è così anche in italia?

ps:
separati? cioè ci sono ancora classi separate in italia? maschi e femmine. dimmi che non è vero ?!?

Anonimo ha detto...

@ps
arrampicarsi su per le montagne non costa niente. siamo tutti d'accordo, no?

Baba ha detto...

"separati? cioè ci sono ancora classi separate in italia? maschi e femmine. dimmi che non è vero ?!?"

Ho finito il liceo da 2 anni e le due ore di educazione fisica sono sempre state: maschi -> calcetto, femmine -> balletto.

Kim ha detto...

@Krug

allora:
nella ridente cittadina c'erano (e ci sono ancora): la pista di ghiaccio (oggi è coperta), lo stadio (piccolo), 3 campi d'allenamento per il calcio, 3 palestre per le scuole, 3 campi da tennis, una piscina olimpionica e altre due più piccole per i corsi di nuoto, un'altra piscina coperta ad uso scolastico invernale.

Le sale per il fitness ci sono ma penso che quelle siano per lo più strutture private ad uso aspiranti veline e giovani culturisti.

Mancano l'ippodromo, la pista per i kart, il velodromo, il diamante di baseball, il campo da rugby,
il campo da hockey su prato,
la pista di pattinaggio a rotelle,
la struttura per lo sci d'erba.

Ma in compenso c'è un centro per l'equitazione, uno stadio per il basket e un bocciodromo. Più forse altre cose che ora non mi vengono in mente... ah, si un percorso fitness nel bosco vicino compreso di pista finlandese.

Qualcuno di noi talvolta si lamenta, ma se guardiamo alla vostra situazione sembra che siamo su di un altro pianeta...

Il comune riesce a far quadrare i conti senza ricorrere alla perequazione intercomunale.

Va anche detto che da noi i comuni hanno autonomia in fatto di imposte. Incassano direttamente le imposte. Si rendono attrattivi con il moltiplicatore d'imposta e offrono generalmente servizi decenti. Poi va anche detto che alcune delle strutture esistenti che ti ho elencato servono anche ai comuni più piccoli che stanno nelle vicinanze.

Guai ai vari sindaci e consiglieri comunali se dovessero chiudere qualcosa! Penso che li aspetteremmo sotto casa con i bastoni da hockey bene in vista. Purtroppo mancherebbero le mazze da baseball perché il diamante come ti ho detto non c'è.
Secondo me questa è una lacuna grave.

Krug ha detto...

Per capirci: di quale cittadina stiamo parlando?

Kim ha detto...

@Dane

Per come la penso io voi avete il sacrosanto diritto di pretendere il velodromo e di andare ad allenarvi. E se un velodromo è poco, dovete averne di più. E' importante che voi possiate praticare sport in sicurezza e con strutture adeguate.

Milano vuole organizzare le esposizioni universali e non vi costruisce un velodromo?
Mandateli a casa!

La questione mediatica è importante ma non deve essere quella a guidare le scelte dei vostri amministratori comunali.

Lo so che è facile, semplicistico dirlo così. Però da qualche parte dovrete pur cominciare.
Se non avete il diamante, cominciate a comperare la mazza da baseball e aspettate i sindaci e i consiglieri comunali quando terminano le loro riunioni. Chiedere un diamante con una mazza da baseball in mano potrebbe sortire effetti insperati.

spike ha detto...

Kim e Igor

svizzeri, vero?

Dane ha detto...

"arrampicarsi su per le montagne non costa niente. siamo tutti d'accordo, no?"

Igor, le scarpette nuove da free-climbing a sto punto me le regali tu per il compleanno. 16 agosto, grazie... :-D

Nick ha detto...

Milano vuole organizzare le esposizioni universali e non vi costruisce un velodromo?
Mandateli a casa!


...check.

(così, tanto per portarci alla strettissima attualità! :D)

Dane ha detto...

Touchè!!!... :-DDD

Kim ha detto...

@Nick

Bravi! Bene...
Milano è importante anche per noi.
Chiamatemi profeta. Ho nominato Tanzi poche ore prima del suo arresto (verificate pure, please). Ho decretato la vittoria della Russia sul Canada sull'1:0 per i canadesi (forse questo non si può verificare per il recente blocco su questo blog). L'invettiva di mandarli a casa viene seguita alla lettera...

Sarei tentato di dire qualcosa su un certo Silvio di Arcore che presto finirà in galera! Me lo sento. Un certo Sig. Silvio B....

Anonimo ha detto...

@dane
fai come fanno tutti. metti un paio di vecchi scarponi da lavoro e...camminare!

@spike
mendrisio.

@kim
nel mio paesino abbiamo: campi di calcio (non so quanti, credo almeno 4 o 5); 1 prato per tutti gli altri sport con una piccola pista per la corsa intorno; 1 pista per hockey pista (piccola eh: solo per 2 contro 2 o 3 contro 3); qualche palestra; campo basket (scoperto); 3 piscine scoperte; 1 coperta; percorso attrezzato nel bosco; pista pattini a rotelle bici ecc ricavata lungo il fiume; parete per arrampicata in artificiale; fitness come da voi solo in strutture private pro veline et affini. poi ci sarà anche altro. la domenica mattina ci sono sempre 2 o 3 ragazzine che passano sotto la mia finestra a cavallo. non so dove vadano né da dove vengano.

il comune gode di ottimo (ottimo!) stato finanziario.

la gente lavora normalmente.

Dane ha detto...

p.s.: Nick, ci si sta provando. Abbiamo mandato la cartella stampa della Milano-Torino (organizzata anche per chiedere restauro e riapertura di Coppi e Vigorelli) ad un assessore che non s'è nemmeno degnato di rispondere alla mail nonostante del Vigorelli si riempia spesso e volentieri la bocca...

p.p.s.: Kim, il Velodromo c'è già, servirebbe solo un restauro tipo Teatro alla Scala per strapparlo alla storia e consegnarlo al presente...

spike ha detto...

ah ecco, ora capisco

Ps: vi rassicuro le classi non sono separate. tutto il resto è vero.

Dane ha detto...

Igor, se non ti piacciono le battute le eviterò, ma non darmi certe risposte perchè anche gli scarponi da lavoro costano e non ci sali sulle pareti per arrampicata in artificiale del tuo paesino. Ti avviso che stai parlando con uno che per anni ha saldato pignoni perchè quelli specifici da pista in giro non si trovavano più......

Kim ha detto...

@Igor

Da noi negli anni '80 hanno costruito un palazzetto per le bocce, visto che da li a poco si organizzavano i mondiali. Italiani e argentini hanno apprezzato. Visto che i nostri habitués delle bocce preferivano collocarsi all'interno delle osterie (pare che si bevess.. pardon, giocasse meglio) hanno fortunatamente riconvertito la struttura in campo da basket. Ogni tanto ci fanno i criterium di ginnastica artistica.

E poi qui da noi ci sono stati anche i campionati mondiali di biliardo. Poesia italica ancora una volta. Grandi nomi e colpi degni del miglior Fantozzi (rinterzo ad effetto con birillo centrale, calcio a 5 sponde e 11 punti, colpo partita: triplo filotto reale ritornato con pallino!).

Evviva la Confoederatio Helvetica!

@dane
Il mitico Vigorelli! La fama del Vigorelli travalica il confine ed è ben presente anche qui da noi! E' un'eresia lasciarlo andare. Dovete recuperarlo! Sarebbe un segnale di civiltà e di rinascita. Altro che le inutili celebrazioni del 150....

Dane ha detto...

Kim, il tuo entusiasmo e il tuo rispetto mi commuovono, posso solo ricambiare dicendo che io provo la stessa cosa per l'Oerlikon. Ecco, per rispondere al discorso di Igor, direi che la differenza di cultura sportiva tra Svizzera e Italia sta nel fatto che in Svizzera o in Francia tutti sanno cos'è il Vigorelli, mentre in Italia (anche nell'ambiente ciclistico...) pochi conoscono l'Oerlikon o il Velodrome d'Hiver...

Anonimo ha detto...

@dane
io ammetto che quello che scrivi non lo capisco. pensavo di potere dire "quasi mai" (che sarebbe parafrasare jannacci, ma è prenderla alla larga). invece devo riconoscere che non lo capisco proprio "mai".

noi alle elementari ci si arrampicava con scarpette tela (bianca, ma io per fare il bastian contrario le ho sempre avute nere) e suola in gomma che costavano 5 franchi (4 euri al cambio attuale) al paio. io penso che ai bimbi delle vostre elementari si potrebbero regalare per fare attività varie in palestra.

mettete in piedi una catena della solidarietà: manda 1 sms allo 08485555 con la scritta "scarpette da ginnastica per tutti i bimbi".

ps:
ma non è qui a zurigo che si disputa una delle gare su pista più famose del mondo. non c'era una roba tipo la 6 giorni di zurigo?

Nick ha detto...

Sarei tentato di dire qualcosa su un certo Silvio di Arcore che presto finirà in galera! Me lo sento. Un certo Sig. Silvio B....
Giuro che vengo a Mendrisio e ti offro una cena! :D

PS: scusate l'OT ma cade a fagiolo (anzi, a fagiUolo)...ma quanto è complicato/costoso comprare casa e prendere residenza da quelle parti? Tutta la Svizzera italiana va bene...:)

Krug ha detto...

Ok, Mendrisio da quanto ho letto ha 12.000 abitanti circa: io ti posso fare l'esempio di Muggia, 13.000 abitanti a 8 km da Trieste

Vado a memoria, potrei dimenticare qualcosa
Stadio di calcio con manto in erba sintetica nel capoluogo con pista d'atletica (sulla pista d'atletica non ne sono sicuro)
Campo di calcio con manto in erba sintetica in frazione Zaule
Palasport (omologata basket serie A2 femminile), inagurato meno di 10 anni fa', 500 posti comodi a sedere
Palestra comunale (campo di basket regolamentare)
Palestra scolastica con campo di basket e pallavolo regolamentare
Struttura di tiro a volo
Campi da tennis
Circolo della vela
Bocciofila
Campi di basket all'aperto
Sul lungomare è possibile pattinare
Area per surf e kite surf (promessa ma non ancora mantenuta)
Area per il canottaggio
Palestre x il fitness

Il Comune non è mal messo finanziariamente, anche se non credo siamo al livello di Mendrisio, ed eroga fondi alle società sportive; questo per dire che non siamo la Svizzera, godiamo probabilmente del fatto che siamo Regione Autonoma a Statuto Speciale, quindi ci arrivano/rimangono più soldi ma non è che siamo terzo mondo; resta il fatto che, se un gruppo di persone chiede la piscina fa' notare che una piscina costa tanto, soprattutto il mantenimento, e indirizza gentilmente verso il vicino campoluogo di provincia, 8 km.

Anonimo ha detto...

@dane
aggiungerei... senza bisogno di 3 quotidiani sportivi nazionali 3. noi quelli non li abbiamo.

@kim
tu prova a sussurare "momò basket", o "federale". vedi che il direttore, che è lì alla finestra che se la ride, salta dentro anche lui. non resiste. se gli dici "viganello" potrebbe anche avere un mancamento.

Anonimo ha detto...

@krug
molto bello. trieste è uno spettacolo. io sarò a trieste ad ottobre per la tradizionale barcolana. se vuoi ci incontriamo. se vai a vela, c'è spazio per gente in gamba sulla nostra barca. ne abbiamo una seconda pronta. e una terza in definizione...

nelle scuole come siete messi?

Stefano Olivari ha detto...

Aaaahhhh, la mano sinistra di Robert Heck...

Anonimo ha detto...

@kim
visto? :-)

Dane ha detto...

@Igor: "io ammetto che quello che scrivi non lo capisco. "

Bèh, sì, in effetti anche questo è moto svizzero... :-D
Igor senti, io posso anche venirti incontro chiarendo quando faccio una battuta e quando sto parlando seriamente, ma anche tu devi collaborare però.....non puoi chiedermi il palazzetto per l'Hockey a Ravenna e poi dirmi che bastano una paio di scarpe da tennis per far free-climbing, su...
E' ovvio che il problema non son le scarpette da 4 € (i bambini italiani delle elementari li vedo abitualmente con addosso scarpe da 80-100€) altriementi potrei risponderti "vuoi la pista in ghiaccio?! Aspetta l'inverno e allagati il cortile.
Quest'inverno ho accompagnato al pronto soccorso la mia portinaia, che s'è fatto un triplo axel in cortile che avrebbe fatto impallidire Katarina Witt: c'era mezzo condominio alla finestra con le palette alzate!.. :-DDD

p.s.: certo che c'è la 6 giorni di Zurigo. Zurigo è una delle 5 città sante dei pistard, assieme a Milano, Parigi, Rotterdam e New York (che ha dato il nome ad una specialità). Perfino Anversa, Amsterdam, Berlino etc. vengono dopo... ;-)

@Nick: al progetto svizzero ci sto pensando da tempo anch'io. Se a giugno certe cose non vanno come devono andare e trovo una casa di produzione a cui girare un curriculum può essere ch'io monti il cambio alla bicicletta... :-P

Nick ha detto...

@Dane, io mi farei andar bene anche le due ore di viaggio verso Milano ogni giorno, figurati...solo che mi son sempre chiesto quanto potesse essere complicato avere la residenza lì (e viverci, ovviamente...che non vado mica a prendere la residenza per poi restare in questo posto di m...)

Anonimo ha detto...

@nick
prendere residenza qui da noi è facilissimo. le pratiche sono velocissime. i servizi comunali efficientissimi (l'altra giorno avevo bisogno di un certificato di famiglia, ho mandato un mail e la mattina dopo l'avevo nella buca delle lettere). comprare casa e vivere qui da noi è però molto costoso. se pensi di vivere qui e lavorare in italia devi avere uno stipendio di almeno 5000 euri al mese (un paio d'anni fa te la cavavi con 4000 col cambio che c'era. ora non più).

@dane
pattinare sul ghiaccio naturale è bellissimo. andate in vacanza a davos. pattinate sul laghetto antistante la eishalle (per noi non sarà mai la valliant arena, rimarrà sempre la eishalle). è bellissimo. se andate chiamate. la birra lo offro io.

Dane ha detto...

Nick, alle due ore di macchina ogni giorno (che poi nelle ore di punta diventerebbero 4...) non credo riuscirei a sopravvivere (preferisco andare dal dentista piuttosto che un'ora di macchina per raggiungere i miei clienti a Monza, e conta che ci vado una volta al mese...). Il gioco vale la candela se ci vai a vivere, perchè se vivi lì ma lavori qua oppure vivi qua e vai là a lavorare non ci si guadagna granchè... ;-)

Nick ha detto...

@Igor, considera che sono abituato ai prezzi di roma...facciamo il test-casa?
Appartamento 80/90mq con giardino in zona media quanto resta lontano dal mezzo palo in euri? :)

Tani ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nick ha detto...

One bedroom or two bedroom? :D

Il Canada sarebbe il vero sogno, ma per venire lì dovrei cambiare lavoro...:)
Oh, non che lo escluda a priori! Ma insomma...:D

Nick ha detto...

Sì, però non farmi fare ste figure da pirla cancellando i commenti...:D

Tani ha detto...

Discorso interessante. Per esperienza personale, dovrò dire che lo stato dello sport a livello scolastico in Italia è misero se paragonato alla città dove vivo ora. Mi sembra di averlo già scritto. E' questo penso sia più collegato al discorso culturale che ai soldi mancati. Diverso quello dei palazzi dello sport con le arene ghiaciate. Costano non solo a costruirle, ma sopratutte bisogna mantenerle. Se non ci sono introiti, il discorso della "divulgazione dello sport" è nobile, ma utopistico. Più facile farlo a Toronto dove ce la fila per avere un'ora all'arena. Ci sono bambini di sette, otto anni che si svegliano alle cinque del mattino tutti i giorni, perché il tempo che hanno a disposizione all'arena è tra le sei e le sette.

@Nick e Dane, ultimamente vedo tanti giovani laureati francesi che si trasferiscono a Toronto...

Nick, non so la Svizzera, ma a Toronto la situazione la conosco bene:

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Tani ha detto...

Si, one bdr. Che poi mi sembra meno caro che a Milano.Per circa 850 euro tutto incluso.

Anonimo ha detto...

@nick
appartamento 80/90mq circa 1500 franchi al mese (spese ecluse). il giardino scordatelo. mica siamo in arizona. qui la terra è poca.

a comprarlo devi calcolare sui 500mila franchi (sempre scordandoti il giardino). escluse tutte le spese notarili, di iscrizione a registro fondiario, ecc. aggiungi 50mila.

hth

Dane ha detto...

@Igor: l'offerta è golosa, la terrò in considerazione... ;-)

@tani: posso prendere anche solo il primo mese gratis?!... :-DDD

@Nick: cioè, fammi capire, 80mq con giardino in zona media a Roma costa 500€?!...ho capito bene?!... :-O

Dritan ha detto...

Dane, se pò fà ;))

Nick ha detto...

Dane, la definizione di "zona media" a Roma e dintorni è complicata.

A voler tagliare tutto con l'accetta diciamo che una casa del genere in "zona media" sta sui 380K.
E te la taglio con l'accetta appunto, perchè per esempio una Piazza Bologna o alta Tiburtina sicuramente è qualcosa di molto simile a "zona media", ma per una casa così vai molto vicino ai 500K scordandoti però il giardino, il parcheggio eccetera eccetera...

I prezzi sono decisamente più alti di Milano, questo posso dirtelo con certezza causa recenti "ricerche parallele"...

Nick ha detto...

PS: parlo di MILA euro per l'acquisto, non l'affitto mensile...

Dane ha detto...

Ah, cazzo....Hai scritto "mezzo palo" (palo a Milano significava 1 milione di lire, con l'€ è divenuto 1000 €...) sembrava parlassi di affitto mensile, stavo già facendo la valigia!... :-D

p.s.: 380K?! stai già ragionando in kune?!... :-DDD

Nick ha detto...

Ahahahah...sì, con affitti del genere va in rovina mezza roma (sia la metà che si scopa la carfagna che l'altra)! :D

E...non sto ancora ragionando in kune, ma dovrò iniziare presto...è tutto fatto, devo aggiornarti via mail! :D

Dane ha detto...

E devi aggiornarmi sì, cazzo!!! Non mi hai fatto sapere più niente! :-(