La vera condanna di Materazzi e Zidane

di Stefano Olivari
Materazzi-Zidane per sempre, i due protagonisti della finale del Mondiale 2006 saranno mediaticamente uniti per sempre da una vicenda in cui si intersecano vari piani.
Quello calcistico (perché ci si dimentica che di quella partita Materazzi e Zidane furono protagonisti veri, giocando bene e segnando i due gol), quello politico (dalla scontata rivalità Italia-Francia a una specie di scontro di civiltà, con il grottesco inserimento di insulti religiosi: in realtà sull’argomento Materazzi è light mentre Zidane è agnostico) e soprattutto quello umano.
Cinque anni di mezze frasi, di mezze scuse senza che fosse chiaro chi si dovesse scusare e di ricostruzioni di parte riguardo alla frase che scatenò la famosa reazione. Per i posteri ci si è messi d’accordo su un ‘normale’ (per gli standard di un campo da calcio) insulto alla sorella di Zidane, persone che erano in campo invece ci assicurano di avere sentito un ‘Marcello ha detto di salutargli tua moglie’ che non potrà mai essere verificato e che in ogni caso non cambia la sostanza dei fatti visto che si ascolta di molto ma molto peggio. Sostanza che è quella di una provocazione e di una reazione.
Più interessante è la storia delle riappacificazioni vere o presunte, che ci consentono ogni tanto di riciclare un articolo sul tema (personalmente saremo alla millesima cover): l’ultima raccontata da Materazzi al mensile francese So Foot è fantastica. Bisogna risalire al novembre scorso, quando il Real Madrid è a Milano per giocare con il Milan in Champions League. Materazzi va nell'albergo (da molti calciatori delle milanesi e delle squadre in trasferta definito 'Lo scannatoio' per il via vai di soubrette, telegiornaliste e groupie varie) degli spagnoli a salutare Mourinho e incrocia Zidane, dirigente Real. Secondo la versione di Materazzi Zidane gli stringe la mano, si scusa e Zidane gli dice che non c’è problema e che per lui tutto è dimenticato. Peccato che poi Zidane abbia ammesso sì a denti stretti l’incontro, ma sostenendo di avere scambiato Materazzi per un...tifoso (!) del Real e di non avere capito bene le sue parole.
Ancora più interessanti sono le maschere: Materazzi, quello che concretamente ha subito il fallo (e buttandosi a terra senza simulare, come aveva e avrebbe invece fatto in altre occasioni), è anche in Italia il cattivo. Zidane, che con parti del corpo diverse dalla testa ha avuto in carriera altre reazioni ed espulsioni simili, è invece in tutto il mondo il buono come provato dalle incredibili squalifiche: incredibili perché è come se Ibrahimovic avesse avuto 3 giornate di squalifica dopo Milan-Bari (quelle che ha avuto) e Rossi due. Materazzi e Zidane rimarranno legati per sempre, la loro condanna alla fine è questa.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato ieri sul Guerin Sportivo)

11 commenti:

spike ha detto...

già la cosa più incredibile è che zizou è il buono.

MB ha detto...

Grazie Marcello
firmato: M.me Zidane

marcopress ha detto...

Non mi pare che Zidane passi per il buono, non in quell'occasione: ha fatto una cazzata e forse perso e fatto perdere un mondiale, lo pensano quasi tutti.
Rimanere legato a Zidane non va malissimo a Materazzi.

Nick ha detto...

Certo com'è curioso il calcio.

Marco Materazzi è uno che nella sua carriera ha portato a casa 5 scudetti, 3 coppe italia, 4 supercoppe italiane, 1 champions league, 1 mondiale per club, 1 mondiale per nazionali.

Non so, in realtà, quanto possa fregargliene di rimanere legato a zidane! :D

Anonimo ha detto...

ogni volta che ripenso a quell'episodio mi viene una pena infinita (anzi no anche una punta di soddisfazione contro i transalpini):non so se sia stata più ridicola la testata, la giustificazione addotta da Zidane, la squalifica di Materazzi o la differenza di una sola giornata tra le 2 squalifiche. A pensarci bene, però, la cosa più ridicola,per me, è stato il lunghissimo ed ipocrita dibattito interplanetario successivo su giornali e tv, il tutto condito inesorabilmente dagli immancabili esperti del linguaggio muto spuntati all'improvviso da ogni parte del mondo che si sono sperticati nelle più improbabili ricostruzioni di cosa mai avesse potuto dire Materazzi.
Della serie, non abbiamo un cazzo da fare

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Io non dimenticherò mai una partita di Champions' (ero proprio allo stadio delle Alpi) buttata via per una testata assurda ad un crucco! Poi ci ha pensato il Pitbull Davids a completare la frittata. Mi sembra che Zidane abbia questo lato, diciamo oscuro, che, per esempio Le Roi Michel non ha mai mostrato perché spesso si è difeso con l'ironia. Certo che quando partiva palla al piede con quell'andatura caracollante.......

Panjisao ha detto...

Dello Zidane del 2006 preferisco ricordare come giocò il quarto di finale contro il Brasile. Impressionante.

nico_qsr ha detto...

@nick
evidentemente a materazzi frega, visto che ha detto " strano che zidane non si ricordi il volto di chi gli ha rovinato la carriera"
Se anche fosse vero, sarebbe un pensiero già triste di suo (ma materazzi gode per le piccole cose, tipo fare il bullo con i ragazzini per poi vantarsene).
Purtroppo (per materazzi) così non è, ma già il fatto che lui ne sia convinto fa capire molte cose.
Il bello è che c'è qualcuno che vorrebbe farlo dirigente

Tani ha detto...

la cosa piu' triste per Zidane, e' appunto, avere legato il suo nome a quello di un idiota

Dane ha detto...

La cosa più triste è stata vedere Materazzi difeso da chi lo ha sempre processato in maglia nerazzurra e vedere Zidane attaccato da chi aveva sempre difeso le sue crisi epilettiche in maglia bianconera.
Per il resto due tamarri: uno da discoteca romagnola e uno da porto di marsiglia. Ma il passaporto fa miracoli mediatici...

Leo ha detto...

Dai ragazzi, son due tamarri che son stati spesso (issimo) scorretti nella loro lunga carriera calcistica, ma non sono minimamente paragonabili, al netto delle vittorie in carriera, su per giù alla pari. Un po' come se in nba volessero paragonare Bower a Bryant (tanto per far l'esempio di altri due tamarri).