di Stefano Olivari
Niente e nessuno sono più come una volta: le merendine (quant'era buona la Girella), la televisione (mancano quei bei duetti fra Mina e Alberto Lupo), soprattutto Rino Tommasi e Gianni Clerici (aahhh, il WCT di Dallas).
Presso blog e siti (Ubitennis.com il migliore) per i relativamente pochi appassionati di tennis è tutto un protestare per la decisione di Sky di coprire Wimbledon nel solito modo multicanale ma senza avvalersi del commento dei due giornalisti che hanno raccontato e spiegato il tennis in molti modi nel corso dei decenni e che sono legati a un ricordo di infanzia di ognuno di noi: un pomeriggio di non studio con il sole fuori dalla finestra, un Edberg-Becker inarrivabile, una notte da Us Open soffrendo per Caratti battuto al quinto set da Jay Berger. Insomma, la nostalgia non ci rende lucidi ma soprattutto ci spinge a voler fermare il tempo: per questo evitiamo il pistolotto sulla crudeltà dei tempi moderni nei confronti di due ottantenni, un classico da libro dei temi fin dai tempi di Matusalemme. A seconda delle versioni raccolte, si è trattato di una decisione editoriale (largo ai giovani) o di una scelta finanziaria, ma questo non cambia la realtà di spettatori privati di qualcosa che davano per scontato pur essendo abbastanza critici per notare che negli ultimi anni Clerici non aveva palesemente più voglia (al punto di svegliarsi solo per commenti sulle gambe delle giocatrici) e che Tommasi ripeteva gli stessi concetti all'infinito. Ci hanno lasciato anni bellissimi e almeno due libri fra i tanti scritti che non possono mancare in una biblioteca: il mastodontico e al tempo stesso agile '500 anni di tennis' di Clerici e l'ammaliante 'Trenta anni a bordo ring' di Tommasi che fa capire cosa sia stato il miglior giornalismo sportivo. La vita è dura, lo streaming è triste e in ultima analisi è masturbazione (a volte non è nemmeno una metafora). Guarderemmo e guarderemo lo stesso Federer e Djokovic, anche senza commento, questo a Sky lo sanno benissimo.
stefano@indiscreto.it
58 commenti:
Una volta c'erano anche Ubaldo Scanagatta e il povero Robertino Lombardi che si alternavano con Tommasi e Clerici... Che ricordi!
la variabile tempo caro Direttore è bastardissima, incontrollabile. Erano altri commentatori, ma era soprattutto un altro tennis, con del pathos.
Gli asettici di sky non hanno grip, la storia dovranno farla, ma con i ricordi si perde sempre.
Ho sempre l'impressione che se Marianella o Piccinini comentassero un film erotico, il pathos non ci sarebbe mai. La sciabolata sarebbe soprattutto audio.
Italo
Mah, io resto dell'idea che ad essere migliore più che il commento della coppia Tommasi-Clerici, a cui spesso preferivo Ubaldo Scannagatta e forse anche Lombardi soprattutto nelle giornate di "fastidio" del mirabile duo fosse proprio il livello del tennis dell'epoca rispetto a quello di oggi...
Italo avrò io una visione distorta ma mettere nello stesso calderone Piccinini e Marianella mi sa tanto di bestemmia.
@Italo: pensa se a commentare il film erotico fosse Caressa. Al momento chiave partirebbe col suo vecchio tormentone al "queste sono le immagini, giudicate voi" o imbastirebbe uno dei suoi pipponi ...meglio il buon Compagnoni col suo grido di battaglia, la sciabolata avrebbe tutt'altro sapore :-)))
E Panatta e Galeazzi? Vogliamo parlare di Panatta e Galeazzi?
;)
@Krug
ci fosse una volta in cui concordi con me:-)))))))))
In ogni caso era proprio per sottolineare la differenza fra i vecchi commentatori e le leve nuoviste.
Italo
In realtà penso che il 90% dei telecronisti di oggi sia più preparato della media di quelli di ieri, non fosse altro che perché si rivolge a un pubblico più informato...poi c'erano singoli fenomeni e non a caso ce li ricordiamo...insomma, c'erano Tommasi e Clerici ma anche Oddo-Galeazzi...i Martellini sono santini della nostra memoria, ma oggi sarebbero sotto la media...
Diciamo che i commenti Tommasi-Clerici degli ultimi anni trascendevano la semplice telecronaca, elevandosi a puro metacazzeggio tennistico.
Anche a me Clerici ha dato l'impressione di una certa svogliatezza di fondo.
Galeazzi-Panatta di Wimbledon anni '80 assolutamente da culto: secondo me buona parte del buco che c'è nel bilancio RAI è stato creato dalle note spese che dei nostri due eroi alla voce "Food and Beverage"
"ci fosse una volta in cui concordi con me:-)))))))))"
Guarda ho pensato la stessa cosa... Mi son detto "'Sto povero cristo penserà che passo il tempo a contraddirlo...". E' che onestamente a me Marianella non dispiace, competente, poco urlatore e poco sensazionalista, a differenza con Piccinini che non sopporto...
P.S. Però il tuo avatar mi trova d'accordo al 1000% ;)
Direttore, piccola(contro)provocazione; come mai in fondo al pezzo non ha citato il più forte dei 3..? ;-)
@Krug
:DDD è un inizio
Italo
Stefano, "soffrendo per caratti" DEVE essere il titolo del tuo prossimo libro!
JARDÍN ANTIGUO by Luis Cernuda
Ir de nuevo al jardín cerrado,
que tras los arcos de la tapia,
entre magnolios, limoneros,
guarda el encanto de las aguas.
Oír de nuevo en el silencio,
vivo de trinos y de hojas,
el susurro tibio del aire
donde las almas viejas flotan.
Ver otra vez el cielo hondo
a lo lejos, la torre esbelta
tal flor de luz sobre las palmas:
las cosas todas siempre bellas.
Sentir otra vez, como entonces,
la espina aguda del deseo,
mientras la juventud pasada
vuelve. Sueño de un dios sin tiempo.
Ah, comunque sul pezzo uscito oggi sul Fatto Quotidiano, Tommasi sostiene che i commenti di Wimbledon quest'anno saranno fatti da Milano
Giuseppe Albertini mito: competenza (e senza web!), ritmo, linguaggio, dizione, garbo. cg
@Lorenzo: non l'avevo letto, comunque credo (credo) non sia del tutto vero perché almeno due giornalisti sul posto li manderanno. Poi anche quello dell'essere 'sul posto' è un po' un mito, dipende chi c'è...@Ricca: purtroppo (ammiro Federer, ma mi dà più emozioni Nadal) il più forte dei 3 è in questo momento Djokovic...@Kim: meglio Albertini di Martellini, uguali pause celentanesche ma più precisione, comunque sembravano superati anche quando erano attuali...spiacente per la censura, si può esprimere lo stesso concetto su Varriale in altro modo...
@ direttore:
Varriale?: Zenga scrive su questo blog, allora?
Direttore,
Le pause celentanesche sono musica per le mie orecchie. Spesso mi trovo costretto a eliminare l'audio delle telecronache, ma io vorrei sentire il sottofondo del campo...
Per la censura non c'è problema alcuno, anzi! Ogni tanto mi lascio andare e forse stavolta ho esagerato. Si tratta della mia prima censura, e come per ogni prima volta è un'emozione speciale!
Ho notato con piacere che non sono l'unico a ricordare con ammirazione il grande Giuseppe Albertini. Un vero signore di cui conservo gelosamente una lettera e alcune fotografie...
Fece anche telecronache per il primissimo Canale 5, oltre che per Rai e TSI...
Concordo col Direttore, i telecronisti oggi sono mediamente più competenti (Pizzul che dice "non male questo Giggs" oppure "eeeehhhhh, giocano bene questi!" rivolto ai croati che spazzolarono l'Italia di Sacchi non si poteva sentire...) e al netto dell'effetto nostalgia molti santini erano imbarazzanti. Certo che va detto che se aveva poco pathos Martellini che recitava come le estrazioni del lotto "Rossi........... ..........ha segnato Rossi........... ........uno a zero!", gli infoiati di popper di oggi che ti raccontano una partita che non c'è sono irritanti...
p.s.: Krug, di Marianella però va detto che ogni tanto se la partita non ha colpi di scena se ne parte per pipponi tutti suoi sulla parrucchiera della moglie dell'ex allenatore del giocatore in possesso di palla, poi l'azione diventa pericolosa interrompe il pippone e non si ricorda più dov'era arrivato.....poi a me sinceramente non dispiace nè lui nè Piccinini, al netto delle sciabolate del riportino e di quando il tifoso della'Arsenal mi chiama il mio Niko Cranciarrrrra.......
Sky Italia fa sempre più schifo.
La qualità di una televisione è data dalla quantità,inversamente proporzionale,di reality e foot.
Tommasi e Clerici non possono essere confusi con il resto della truppa:per qualche anno hanno rappresentato un'idea metafisica del commento sportivo.
Snob e anarcoide,un flusso di (in)coscienza che mescolava la noia all'entusiasmo infantile.
Li abbiamo amati perchè evitavano l'enfasi insopportabile dei loro colleghi,ricollegando tutto ad un divertimento,un gioco.
Cabaret catodico ma non troppo,leggeri,mai stupidi.
Quasi perfidi.
http://youtu.be/rcbP7PIEEo0
http://youtu.be/yLQEwUs0bJY
@Simone
senza contare gli annedoti del tennis d'oro aussie, che gli altri si sognano solo dopo aver preso l'erba...
Italo
Secondo me qui bisogna mettersi d'accordo su quale sia il ruolo del telecronista. Nel calcio a mio parere dovrebbe essere piuttosto limitato mentre ormai è diventato piuttosto invadente, una sorta di sollecitatore di emozioni affiancato spesso da una seconda voce superflua e bordocampisti affini.
Il calcio è uno sport di pancia e non va spiegato troppo durante la partita perché chi la guarda sa già tutto (che sia giusto o sbagliato) e avrebbe il diritto di godersi quei 90 minuti in santa pace.
Il tennis è un altro discorso. Durante lo scambio si sta con il fiato sospeso ed è interessante avere chi nelle pause ti racconta aneddoti e fornisce spiegazioni tecniche ma non solo. Penso che Tommasi-Clerici sia stata una coppia inarrivabile anche per la capacità di intrattenere, come del resto Lea Pericoli veniva giustamente portata ad esempio per la classe (e la bella voce). Anche il duo Galeazzi-Panatta era molto interessante da ascoltare, nonché divertente. Ricordo quando a Wimbledon si lamentarono delle cabine di commento troppo piccole...
Partite storiche ne ricordo diverse. Ad esempio il quarto di finale di Laura Golarsa a Wimbledon contro Chris Evert (1989) o la vittoria sempre a Wimbledon di Pat Cash nel 1987 (con Clerici che parlava se non ricordo male di un omone che ricamava in campo...).
Altre grandi voci tecniche che mi vengono in mente Bruno Gattai nello sci (epoca Alberto Tomba, con annesso tifo da stadio sui campi di sci come nei condomini) e ancor prima Guido Oddo. Nello sci però primeggiava la Svizzera con Ezio Guidi e Libano Zanolari e nel basket ovviamente Sergio Tavčar. Da citare anche il nostro Aldo Giordani.
@Simone
Straquotato.
L'anedottica sciorinata con leggerezza sopraffina da Tommasi e Clerici renderebbe interessante anche il primo turno di un Challenger da 30.000 Euro.
@Alvaro
Quella della cabina "troppo piccola" la ricordo anch'io, con Galeazzi stupito dal fatto che in quella adiacente (e delle stesse dimensioni) ci entrassero tranquillamente quattro o cinque giapponesi.
Comunque sul mitico "Bisteccone" ho testimoni diretti che mi narrano di epiche strafogate a base di bucatini all'amatriciana nell'hospitality italiana di Atlanta 1996, entrate direttamente nella top 10 dei Giochi Olimpici.
@alvaro dermo
sei l'unico a ricordare Lea Pericoli. mi unisco anch'io, grande divertimento (1 ricordo a caso, quando, per pioggia, giocarono 2 turni nello stesso giorno) su Telemontecarlo.
la butto lì: ma invece di dover tirar fuori ogni volta le scuse per parlare dei bei tempi che furono, sarebbe proprio brutta una sezione "memorabilia"?
ciao K
Non vorremmo mai scoprire la verità: cioè che non erano bei tempi, molti telecronisti erano scarsi, la classe politica più corrotta di oggi. Solo che eravamo più giovani...
Ah, comunque sul pezzo uscito oggi sul Fatto Quotidiano, Tommasi sostiene che i commenti di Wimbledon quest'anno saranno fatti da Milano
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bene, dopo lo schifo delle Finals NBA non più commentate dal campo (e non sempre dal duo Buffa-Tranquillo), adesso anche questo?
se non fosse per la concorrenza ancora più pietosa (e only football) avrebbero un cliente in meno -_-'
@Italo:hanno avuto anche la fortuna di vivere un tennis meno esasperato,più umano.
I capitoli sull'epoca dorata degli aussie di "500 anni di tennis" sono forse l'apice assoluto del giornalismo sportivo italiano...
@GuusTheWizard:
Incontro femminile di moonball,'na tragedia.
Tommasi:"Doppio fallo".
Clerici:"Magari!"
@Stefano Olivari:c'erano telecronisti atroci,imbarazzanti.
Esteticamente,oggi è un problema dei giochi;lo sport vivaddio,malgrado tutto,rimane sempre lo stesso.
Tuttavia...
Eravamo giovani e incoscienti,ma solo un demente può sostenere che Dalipagic è meglio di Nowitzki...
@Simone
hai spiegato alla perfezione cosa avevano di speciale le telecronache dei due.
forse oggi gli unici che si avvicinano sono Tranquillo e Buffa..il problema è che si prendono un pò troppo sul serio..
tornando in topic aggiungo due cose:
1)in molti dimenticano anche il grandissimo contributo che hanno dato (insieme anche a Scanagatta e Lombardi) alla promozione del tennis in Italia
2)mai hanno risparmiato critiche (soprattutto compportamentali) a giocatori italiani e soprattutto alla FIT dell'allora presidente Galgani.certo che non essendo mai stati legati ad editori o referenti professionali hanno avuto un gran vantaggio. ma non è stata forse la loro superiorità in tutti i sensi a poterglielo permettere?
insomma è come se civoli durante una telecronaca criticasse apertamente Totti per una simulazione o peggio ancora Abete..pura fantascienza
@All
scusate, ma non ero io il nostaglico :DDDDDDDD
Italo
Beh un telecronista degno di questo nome c'è in Rai e per me è un mito:Franco Bragagna!Competente,una voce stupenda e con un numero infinito di aneddoti da raccontare (bene tra l'altro) nei momenti più mosci....in pratica spesso seguo l'atletica più per le sue telecronache e non per l'evento in se.
Non entro nel merito del "si stava meglio quando si stava peggio" perche' anch'io sarei deviato dalla laurentina giovinezza, ma da quando vivo all'estero e seguo solo telecronache di calcio in inglese dove il tempo effettivo in cui il telecronista o i telecronisti parlano e' ridotto a un paio di minuti su 90, ascoltare una telecronaca con quegli ossessi di telecronisti italiani che ti raccontano aneddoti assurdi e inutili mi risulta insopportabile.
Altro discorso farei per le telecronache sudamericane. Poesia, assoluta poesia.
Chi ha commentato sinora è evidentemente troppo giovane per non aver citato il vero precursore della coppia Clerici-Tommasi, il grande Giorgio Bellani, telecronista per la Rai anni '60 delle gesta dei Pietrangeli e Sirola, dei Gardini e Merlo...e di Lea Pericoli.
Nei cortili dei quartieri popolari della Milano di allora il tennis era, per noi ragazzi, uno sport sconosciuto....eppure le appassionanti telecronache di Bellani ci spingevano a disegnare sul cemento le linee di un campo da tennis e a giocarci sopra, con racchettine da volano e palline da ping pong, interminabili partite imitando le gesta dei nostri campioni o degli australiani allora più famosi.
Che nostalgia...
Un'altra cosa che rende Clerici e Tommasi modernissimi, al di là dei danni procurati dall'età e dalla ripetitività dei concetti espressi, è il loro rapporto con il tifo: mai hanno avuto il mito del giocatore italiano da sostenere o della Davis, sempre hanno legato le proprie simpatie a canoni estetici o umani che prescindono dal passaporto...evitando gli scontati paragoni con il calcio, dove si deve fingere di tifare per tutte le squadre italiane, è imbarazzante anche il confronto con quanto accade nel giornalismo di altri sport...siamo fermi a Bugno considerato un traditore perché non si alleava con Chiappucci (altra squadra, oltretutto) per attaccare Indurain o alla marcia funebre quando la migliore delle Ferrari arriva sesta...
Saro´l'unico, ma a me Bragagna non piace. Inonda l'ascoltatore con un sequenza esagitata di informazioni inutili. Va benissimo l'aneddoto per occupare i tempi morti, ma spararne a getto continuo diventa fastidioso: viviamo lo stesso anche senza sapere che gertrud bacher era sua vicina di casa
Mi sembra che in questo discorso manchi la differenza sostanziale tra ieri e oggi: ieri il telecronista commentava un evento sportivo. Oggi deve vendere n prodotto. E questo vale soprattutto per il calcio dove l'esagerazione emotiva è ormai all'ordine del giorno per tenere alta la tensione in chi guarda.
"Tenere alta la tensione" peraltro operazione onanistica visto che mediamente il tifoso che guarda l'evento sportivo sarebbe gia' teso di suo anche se al posto della telecronaca mettessero un soliloquio di Enrico Ghezzi
@Giordano
no, mai sentito nominare questo Bellani..ero rimasto alle telecronache della Vaccari..grazie mi documenterò..
@Stefano
tutto vero..tralaltro son sempre stati accusati (ingiustamente) di godere delle sconfitte dei giocatori italiani che in qualche modo avvaloravano le loro tesi (soprattutto Tommasi)
nessuno capiva il loro modo di fare telecronaca in maniera neutra e senza "turborovescio"
cmq per quanto riguarda gli italiani ricordo sempre ottimi commenti (e forse anche un pizzico di tifo) per Silvia Farina..per gli altri una sottile preferenza per Becker anche se Tommasi ha sempre sostenuto che in realtà preferiva Edberg
1) Tavcar
2) Tavcar
3) Tavcar
4) Tommasi-Clerici
5) Peterson
6) Tranquillo-Buffa
7) Marianella
8) Caressa
9) Trevisani
10) Giordani
Stavolta non condivido il post del direttore.
Clerici e Tommasi erano un valore aggiunto importante per il tennis in tv. Vero che negli ultimi anni erano unpò calati, vero che all'ultimo Wimbledono si erano eccessivamente lasciati trasportare dal tifo, ma rimangono 2 personaggi di una competenza e di una classe assolutamente fuori dal comune.
Sugli altri: anch'io apprezzo Bragagna (anche se a volte eccessivamente prolisso), Tranquillo-Buffa rimangono i numeri uno in assoluto per il basket (malgrado la sporca guerra che stanno conducendo contro di loro vari colleghi... Poi se sta guerra siano stati loro a scatenarla, onestamente non so), nel calcio ottimi Marianella (quando non parte per la tangente) e Compagnoni, mentre purtoppo Caressa-Bergomi eccellenti agli inizi, sono ormai diventati schiavi dei loro personaggi
Simone, mi iscrivo di pancia al club dei dementi!... :-P
A parte le battute, vorrei segnalare come funzionano certe cose. Come commentatore tecnico affiancato al telecronista la RAI ha sempre usato per le gare su pista Silvio Martinello. Al di là della sua magnifica efficacia come commentatore va detto che è stato uno dei migliori pistard italiani (uno degli ultimi con Golinelli.......vabbè, Bettini e Chiappa a parte...).
Agli ultimi mondiali la RAI lo ha sostituto con Gigi Sgarbozza. Ora capisco che Sgarbozza faccia parte della posse che si è ormai impossessata della redazione "ciclistica" della Rai, ma non mi puoi mandare a commentare i Mondiali un ciclista che in pista non ha mai corso. A sto punto potevano mandarci Paola Pezzo!...
Per tutto il Mondiale Sgarbozza ha cercato di deviare il discorso sulle competizioni su strada (ha approfittato per dire che Contador non va squalificato perchè ha dimostrato di essere il più forte...), altrimenti non sapeva cosa dire, in più nemmeno sapeva il regolamento. Durante scratch e gara a punti ha continuato a sostenere che l'ultima volata valeva doppio quando la regola è stata cambiata da anni!
E' come se a commentare i Mondiali di calcio ci mandassero un ex giocatore di calcio a 5 che sostenesse che il giocatore in linea è in fuorigioco oppure che nel calcio a 11 il portiere può bloccare la palla con le mani sul retropassaggio del difensore.....
Questa è la RAI, servizio pubblico....
tommasi-clerici e tranquillo buffa sono gli unici che mi fanno seguire sport "per loro"., e non per l'evento in se´....anche un po' munari
molto bene anche gattai e cotelli
Inutile cercare imitazioni, ognuno ha il suo stile, io apprezzo chi e´professionale e competente, ma si ricorda si star parlando solo di sport
comunque a me della rai piace anche Auro Bulbarelli, sul ciclismo era imbattibile... perchè l'hanno cacciato?
@Andrea:se intendi imbattibile come sonnifero sono d'accordo:)
@All:sono l'unico che ha una una buona opinione di bizzotto e cerqueti(ottimo il primo,decente il secondo)????
per me la rovina del calcio sulla rai sono i collovati e i d'amico,dinosauri che messi a commentare l'europeo under 21 non conoscono mezzo giocatore e per cui i centrali avversari sono tutti invariabilmente lenti e da infilare in velocità.
@ Longinus
Bizzotto è l'unico della Rai che mi piace: mi sembra competente, preciso e abbastanza aciutto nella telecronaca. Sugli altri (con diverse gradazione) stenderei un velo pietoso.
ps. di Cerqueti non mi piace per nulla che si esalta più
per uno scazzo a bordo campo che per un qualunque gesto tecnico
Cerqueti mamma mia...brrrrrrrrr........core de roma.....
Bizzotto è ottimo solo quando commenta la Germania, sapendo tutto (e dico tutto) di ogni singolo giocatore crucco...
Bizzotto ok, Cerqueti mmmmmh
Bulbarelli avevo letto che era stato promosso all'interno di Raisport, non cacciato.
@Andrea,Longinus,Baba:
Ripetita iuvant.
http://nuovoindiscreto.blogspot.com/2010/01/leta-dellauro.html
@all
Cosa ne pensate di Armando Ceroni?
Mi piacerebbe sentire qualche commento da parte vostra.
@dane
Cosa ne pensi di Auro Bulbarelli?
E del mitico De Zan?
comunque repice è un grandissimo, trasmette emozioni dalla radio come nessuno più ormai
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=H3ggnSzmb3Y
Kim, Bulbarelli è un ottima guida turistica da Pro Loco: sa tutto dello succherificio di Fano e della Basilica di San Fidelmo, purtroppo per lui gli si chiederebbe di parlar di ciclismo.
Dopo anni di insopportabile retorica durante le telecronache è stato promosso direttore di Raisport: da una parte ce lo siamo levati parzialmente dai maroni, da una parte gli appassionati come me ci hanno guadagnato perchè il palinsesto s'è riempito di spazi ciclistici (un po' come se Schicchi diventasse direttore di Italia 1...), da una parte questo ha permesso alla sua cricca di mettere definitivamente le mani sulla Rai.
L'impresentabile Sgarbozza ai Mondiali su Pista va vista in questo senso, un giorno magari avremo la De Stefano a commentare un contest di BMX, Cassani a far la telecronaca ai Mondiali di Downhill o l'insopportabile Bartoletti (fossi suo figlio mi vergognerei...) a sproloquiare con le sue imbarazzanti freddure durante una gara di Dirt.
Il fatto che nonostante il ruolo non abbia rinunciato ad un ruolo sul campo durante il Giro (come se Berlusconi facesse l'opinionista a Controcampo...) dà l'idea del risvolto umano, come si è potuto vedere durante l'irrinunciabile occasione della morte del povero Weilandt.
De Zan è stato il Piccinini del ciclismo: "...QUINTA TAPPA DEL GIRO D'ITAAAAAAAALIA, SFILANO PROPRIO SOTTO DI NOI IN QUESTO MOMENTO CHIAPPARELLI, CHIAPPAMONTI, CHIAPPINI, CHIAAAAAPPPPAAAAA.....E POI BATTAGLIN, ARGENTIN, MANZOTIN E SIAMTREPICCOLIPORCELLIN......MANCANO 30 CHILOMETRI ALL'ARRIVO DI QUESTA TAPPA DI TRASFERIMENTO..."
E allora cosa cazzo urli, se mancano ancora 30 km, il gruppo è compatto e non sta succedendo un cazzo di niente?!...
Tra i nomi citato quoto Munari, Buffa (se non parla di calcio, agli ultimi Mondiali sulla TV Svizzera gli ho sentito centrare un paio di sfondoni imbarazzanti...) e Bizzotto.
Cerqueti era bravo agli inizi, poi il fatto di aver acquisito confidenza l'ha fatto sbracare, così come Bragagna che è bravissimo ma ultimamente si sta imbolsendo diventando stucchevolmente aneddotico....
Io ho dei buoni ricordi (non so se solo perché legati all'infanzia)di Paolo Rosi quando commentava l'atletica leggera.
Mi piace il commentatore del rugby su Rai Sport, di cui non conosco il nome.
Quoto Munari pur avendolo sentito poche volte
Ho letto con piacere il post e tutti i commenti (alcuni esilaranti, al netto dell'abbonamento sky) ma nessuno ricorda le partite di basket commentate da Decleva?!! Ricordo una finale scudetto Livorno Milano in cui Premier gli tiró un asciugamano addosso :) chissá cosa aveva detto. Certo oggi il basket é di sky e Tranquillo e Buffa sono dei giganti, con Tranquillo leggermente avanti secondo me
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