Trovate la piccola differenza fra il pubblico presente all'addio di Ronaldo, nella triste amichevole con la Romania che ci siamo auto-inflitti, e i manifestanti fuori dal tribunale federale di Brasilia che ha respinto il ricorso italiano contro il no di Lula (all'epoca c'era lui) all'estradizione del simpatico giallista-assassino Cesare Battisti.
Manifestanti pro Battisti, ma non è questo il punto. Il punto è che mentre al Pacaembù il pubblico e gli addetti ai lavori erano di razze diverse, rispettando più o meno le percentuali dello stato (40% bianchi, statistica con l'accetta), la gente davanti al tribunale era al 99% bianca. Nostra profonda analisi socio-politica: il calcio interessa a tutti, in maniera interclassista, ma è oppio dei popoli soprattutto per le masse escluse da una partecipazione reale alla vita politica e culturale. E non è che qualcuno impedisse ai non bianchi di manifestare sotto al tribunale.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
7 commenti:
Clap, clap, clap, a scena aperta.
sempre sulla notizia, ultimamente sempre più Gordon con pennellata all'Olivari.
Io avrei usato un taglio differente, ma si vede che Voi non siete un B.Q.
Si vede che ai non bianchi i martiri non interessano.
Prossimo libro in uscita di Gianni Minà su questo martire del libero pensiero democratico. Colonna sonora di Carlà.
Italo
e quindi al politico che cerca consenso conviene di più esternare sul calcio che manifestare pro o contro Battisti.
@Italo: che intendi per B.Q.?
(Chiedo scusa se è una cosa stranota sui muri di Indiscreto, non leggo i muri finchè non avranno una struttura più... chiara.)
Olò Hytok, becero qualunquista, epiteto che mi sono beccato qualche tempo addietro. Adesso è un modo di dire.
Un sluto
Italo
Olà, i beg your pardon
Italo
@Italo: grazie della spiegazione, a volte i nomignoli sono anche divertenti se presi con spirito.
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