di Stefano Olivari
L'abisso fra i due tennis, Federer vincitore morale, il tifo contro Nadal, la dimensione di Djokovic e la Schiavone nella storia.
1. Mai come nel Roland Garros appena terminato si è avuta la percezione dell'abisso che c'è fra il tennis maschile e quello femminile. Non in termini fisici o tecnici, perché soprattutto negli anni Novanta ci sono state edizioni in cui il discorso sullo spettacolo avrebbe potuto essere tranquillamente ribaltato, ma a livello di personaggi e di emozioni. Da una parte i primi quattro giocatori del mondo vicini al loro meglio o che comunque nei momenti decisivi sono stati vicini al loro meglio, dall'altra parte il deserto di picchiatrici tutte uguali messe in difficoltà da trentenni capaci di usare il cervello e qualche variazione di gioco. Magari a Wimbledon e molto più probabilmente Flushing Meadows, dove il cemento permette a chi è forte di pensare poco, faremo altri discorsi ma adesso si sta parlando di Roland Garros e terra battuta.
2. In uno sport come il tennis, dove è impossibile vincere senza meritarlo, parlare di vincitori morali suona un po' calcistico ma lo facciamo lo stesso: Roger Federer è stato il vincitore morale di questo Roland Garros perché a 30 anni ha giocato il miglior tennis su terra battuta della sua vita e si è arreso solo ad un Nadal tornato per un giorno quello dell'anno scorso (e sempre più giovane di 5 anni, cosa che sulla terra ha la sua importanza). La semifinale contro Djokovic rimarrà la gemma su terra nella carriera del più grande di sempre, molto più del trofeo alzato nel 2009 o delle finali con Nadal giocate e perse stando sulla difensiva come su questa superficie faceva ottusamente anche Boris Becker. Che rispetto allo svizzero era, per dirla in due parole, meno completo e proprio per questo sulla terra battuta non ha mai vinto nemmeno un torneo Atp. Certo è che i brividi di certi momenti della semifinale si sentono raramente, non solo nel tennis ma nello sport in generale.
3. Da sottolineare come il pubblico francese si sia schierato in maniera esagerata contro Nadal, nella finale, come se dall'altra parte ci fossero stati Gasquet o Tsonga. Il fascino ammorbante del campione a fine carriera, la voglia di fermare il tempo, il desiderio di vivere la storia almeno da spettatori: tutte cose comprensibili, ma che non sono degne del pubblico del tennis. Applaudire gli errori è una cosa da Coppa Davis in Italia o in Argentina, bisogna farlo notare anche quando accade nei tornei che fanno la storia perché non è che nel mitico 'estero' abbiano sempre ragione. Atteggiamenti fastidiosi, quasi come quello di Eurosport che nella prima settimana preferisce francesi di secondo piano ai migliori in gioco. Atteggiamenti che di sicuro hanno caricato Nadal: straordinario nel rimanere attaccato a Federer, cinico nell'insistere sulla diagonale diritto liftato (suo)-rovescio dello svizzero, eroico in certi recuperi che hanno costretto Federer a chiudere i punti quattro volte. Continuiamo a pensare che lo spagnolo abbia perso un qualcosa, anche dal punto di vista mentale: è stato relativamente fortunato a trovare un Federer che gli ha spazzato via Djokovic, così come nel 2009 Federer era stato fortunato nel trovare un Soderling che aveva fatto per lui il lavoro sporco.
4. A proposito: Novak Djokovic è stato ridimensionato? No, assolutamente. Un Federer così sulla terra non lo troverà più e il regno di Nadal sta per finire per cause non tutte riconducibili a Djokovic. Forse ha pagato i quasi cinque giorni di inattività dovuti al forfait di Fognini, ma di sicuro ha la testa per diventare il numero uno fra pochissimo. Impressionanti alcune parti della partita con Del Potro, l'unico apparso in grado di contrastarlo sul terreno delle mazzate pure e dei colpi piatti da videogioco.
5. Il torneo femminile ha incoronato Francesca Schiavone miglior (miglior, unisex) tennista italiana di ogni tempo perché i successi di Nicola Pietrangeli furono ottenuti in un'epoca falsata e dimezzata dal finto dilettantismo e quello di Panatta non fu confermato da una continuità di rendimento ad alto livello che la tennista milanese invece ha da dieci anni. Non è poi colpa sua se la Henin si è ritirata, le Williams sono alle prese con strani infortuni e poca voglia, la Clijsters è fuori forma, la Ivanovic fuori di testa, la Wozniacki incapace di variazioni, la Stosur (che con un'altra mentalità sarebbe la numero uno) paurosa. Si può dire che Maria Sharapova, l'unica con il cervello della supercampionessa, abbia perso un'occasione unica per vincere a Parigi mentre il resto è modestia pura. Anche nei commenti, basti pensare a come la finale sia stata ridotta dai giornali italiani alla moviola su un presunto errore arbitrale. La Na Li non viene dal niente, nonostante l'età avanzata, già in Australia poteva essere il suo momento e al Roland Garros grazie alla sua profondità di palla è stata inattaccabile in tutti i sensi. Di sicuro non è un gran momento per il tennis femminile, se al vertice ci sono giocatrici con la pancia (Wozniacki, Pavlyuchenkova), trentenni che hanno tenuto duro sopravvivendo all'età dell'oro e picchiatrici senza personalità. Dal punto di vista tecnico e di mercato è uno scandalo che Na Li abbia incassato lo stesso assegno da 1.200.000 euro di Nadal, per una male intesa parità fra i sessi.
stefano@indiscreto.it
14 commenti:
Quoto tutto. La finale femminile l'abbiamo guardata xche' c'era la Schiavone altrimenti non la si defecava di striscio.
Federer croce e delizia. Piu' delizia xche' anche se perde regala emozioni e spettacolo quando meno te le aspetti
'Francesca Schiavone miglior (miglior, unisex) tennista italiana di ogni tempo'
A giudicare, solo visivamente, dal testosterone che è presente nella Schiavone userei direttamente 'il migliore'...
Sanno tutti che non mi intendo di tennis, ma certe atmosfere oltre che in Italia o in Argentina lo ho viste anche in (e prima di questa settimana) Francia, Spagna, Chile e Brasile.
Vabbè, togliamo il Brasile, che se no le agenzie viaggi si preoccupano e partono con le supercazzole.....
p.s.: sì, ho la coda di paglia...
Premetto che non ho visto il primo set, ma a me pare che, come ogni altra volta, Federer scenda in campo battuto quando dall'altra parte c'è Nadal. Inoltre non so il dato degli unforced, ma a me son parsi uno sproposito. Detto questo vedere giocare Federer è una delizia rispetto a veder giocare gli altri, ma ieri Djokovic avrebbe vinto.
1. si è tutto vero ma alla fine dei conti è stata molto più incerta la finale femminile (checchè se ne dica decisa da una palla dentro ma di fatto fuori) che quella maschile di fatto terminata con la rimonta al primo set.
per gli amanti del bel tennis che aspettano wimbledon terra ricordo il terribile nadal-berdich dell'anno scorso. uno spttacolo per stomaci forti
3. il pubblico parigino avrà anche applaudito ad un paio di errori del maiorchino ma non ho notato niente di fastidioso o che cmq si possa paragonare alle varie torcide da coppa davis in sudamerica. nadal sa bene che non potrà mai avere il tifo a favore contro federer..la sua forza mentale si vede anche quando alla fine ringrazia il pubblico ma in realtà vorrebbe dire tutt'altro..
p.s.a storia della pancia della Wozniacki non ci credo!
Bel pezzo.
2-4.E' stata la finale rossa parigina più equilibrata dai tempi del 2007.
Federer l'ha persa sul 5/2 del primo set,quando sembrava in controllo della partita e delle proprie emozioni.
Nadal al solito tremendo nell'applicazione tattica(la diagonale vincente,decisiva..)e mentale.
Penso che il Mago Merlino possa fare diciassette sulla terba londinese e poi si chiuderà,anche ufficialmente,questa era.
Il Djoker e JMDP mi sembrano il futuro prossimo.
3.Evitasse di chiamare i medical time out,magari quando è sotto nel punteggio...
I francesi hanno sempre adorato certi campionissimi(Fostò Copì)e la nostalgia preventiva è sempre più realtà.
Seriamente,con il ritiro dell'elvetico si estingue il tennis del Novecento.
Lo sappiamo tutti e dobbiamo elaborare il lutto.
5.Non sono d'accordo sul punto specifico.
La Schiavone è l'utilizzatrice finale di una situazione Wta ben spiegata dall'articolo.
Panatta vinse il Roland Garros eliminando Bjorn Borg,la milanese(bravissima..)lo ha fatto incontrando in finalissima una cacasotto come la Stosur.
Nel tabellone,non ha mai dovuto battere Serena Williams o la Clijsters.
Adriano era un fuoriclasse discontinuo,Francesca non è di quel livello.
@Zoleddu:non è stata prodotta una sola riga informativa sulle condizioni del manto erboso.
Quindi replicheranno lo schifo degli ultimi anni.
Una volta guardavi Wimbledon per ammirare gesti che non si vedevano altrove...
@Simone
si spera che qualcosa abbiano fatto.non si tratta solo di migliorare lo spettacolo ma del futuro del tennis dei prossimi 20/30 anni (esagero!)
se penso che quast'anno il maiorchino potrebbe già superare edberg nel n. di trofei a soli 25 anni..
è buffo che si sia cmq ribaltata completamente la questione.
nel senso che sia nel maschile e soprattutto nel femminile (vedi schiavone oppure martinez lo scorso anno a roma) si veda più "tennis" sulla terra che su altre superfici. quando nei primi 90 i successi dei vari muster bruguera e berasategui avevano declassato definitivamente il "clay". poi quando malivai washington fece finale a londra si pensò a un evento fortuito e del tutto casuale..ma era solo il primo indizio che qualcosa (sopratutto sull'erba ) stava cambiando..
@Zoleddu:giusta la considerazione sul cambiamento epocale delle superfici.
Le ultime news raccontano solamente di un montepremi stile Las Vegas,anche in questo caso l'omologazione ha colpito e sterilizzato i prati verdi.
Vedremo se il Mago Merlino salverà almeno le apparenze del torneo.
C'è sempre prevenzione pro Federer, sarà il più grande di sempre ma l'altro, quello che sembra in declino da due anni, ha vinto 4 degli ultimi 6 slam. L'ultimo ieri, anche se sembra in declino...perché non si capisce cos'altro dovrebbe fare.
Anche avesse vinto il primo set RF, sarebbe cambiato poco: insegna la storia al Roland Garros, altre volte si sono trovati un set pari ed è finita al solito modo. Con Djokovic ieri avrebbe perso? Chissà. Però bisogna arrivarci e Djokovic non c'era: è il vantaggio di essere 1, ti eviti Djoko in semifinale. Comunque, che bel torneo.
Schiavone avvicinata a Panatta. Aiuto.
2.sicuramente abbiamo visto il miglior Federer di sempre sulla terra, grazie anche al lavoro di Annacone e ad una preparazione atletica decente per competere con un tale avversario.
Però sul giudizio di "vincitore morale" non sono d'accordo. Troppi errori gratuiti e troppi break mancati nel primo set fanno pendere la bilancia più sul demerito personale che sul merito dell'avversario.
Poi indubbiamente ha provato in tutti i modi a vincere contro il "muro", forzando le risposte e variando con le palle corte, ma (chi può dirlo) invece di trovarsi sotto due set a zero, se avesse portato a casa il primo set, FORSE, soprattutto mentalmente (contro un Nadal lontano dai livelli dell'anno scorso) il match sarebbe stato diverso.
3. secondo me, più che "contro Nadal", il pubblico era "pro Federer". a prescindere dalla impalpabile antipatia dovuta a qualche dichiarazione dello spagnolo su quale fosse il torneo migliore del mondo.
4."Un Federer così sulla terra non lo troverà più"
dopo esser stato per cinque anni il Dio Del Tennis, Federer ormai ha accettato serenamente (confrontare l'atteggiamento alla fine delle varie finali perse degli anni scorsi rispetto a quella di ieri) la sua "parabola calante" e il proprio ruolo di secondo a Nadal, specie sulla terra.
se riesce a liberarsi completamente del "complesso di Rafa" convincendosi che ormai non è più lui quello che ha tutto da perdere, non escludo che si possa assistere ad una seconda giovinezza del Rogerio nazionale.
"e il regno di Nadal sta per finire per cause non tutte riconducibili a Djokovic."
questa mi sfugge.
Non ho visto la finale perché impegnato altrove ma il mio tifo era tutto per Federer ancor più dopo la sua vittoria in semifinale.
L'elvetico è il tennis che non c'è più, stoico resistente della classe contro i muscoli. Per me un giocatore superiore a Sampras (mai piaciuto, troppo noioso), della classe dei McEnroe (con la genialità e gli eccessi da personaggio in meno), così come degli Edberg che colpivano di fino.
Il bel tennis è finito da tempo, purtroppo, e stranamente con esso anche quello dei commentatori pregevoli come si era detto in altro post. Mi andrò a rivedere qualche spezzone della vittoria di Pat Cash a Wimbledon... ragazzi, come giocava sull'erba l'australiano. Giusto per ricordare un altro grande ex.
Simo: concordo. Quel MTO l'avevo bollato in diretta come una classica carognata alla Nadal. Che per tante cose e' ammirabile e degnissimo, ma x queste non me lo fa apprezzare.
Minkia è vero, quanto mi faceva incazzare Becker (che tifavo da sempre) per quell' atteggiamento ottuso sulla terra!
@cristian cosa fai qui? ha chiuso ISCM?
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