Gentile e Melli con le peggiori regole

di Stefano Olivari
Lo straordinario Europeo Under 20 della nazionale azzurra di Sacripanti, concluso con l’argento dietro a una Spagna con l’oro già scritto in fronte alla vigilia, sembrerebbe spazzare via tutte le considerazioni sui giovani che da noi non hanno spazio e sul basket di una volta che dava spazio agli italiani.
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13 commenti:

jeffbuckley ha detto...

"Quanto al basket di una volta, al mitico basket di una volta dove gli italiani giocavano, di sicuro esisteva. Ma perché fino alla sentenza Bosman solo due posti per squadra erano destinati agli stranieri". Questa vale anche per chi continua a cianciare di campionato di calcio senza stelle e di "ah come era bello vedere zico nell'udinese, boban nel bari, hagi nel brescia..."

chad palomino ha detto...

ottima squadra quella italiana, con alcune buone individualità, anche in prospettiva, e ottima organizzazione.
la spagna era più forte secondo me anche al netto di mirotic (che è un fuori categoria e, avesse scelto il montenegro - la sua nazionalità spagnola è una barzelletta - sarebbe probabilmente stato già titolare nell'europeo dei grandi), e gli spagnoli mi sembrano comunque più pronti, maturi nelle scelte e nella gestione dei possessi.
gentile ha grande talento, ma per fare il salto di qualità dovrebbe imparare a giocare per la squadra (il tiro uno contro tutti va bene se non hai soluzioni alternative, però non puoi sceglierlo al primo passaggio). mi sento di dire che non è ancora pronto per la nazionale maggiore, ma che gli avrebbe fatto bene starci.
melli deve convincersi che è forte e imparare a non andare via di testa ogni 2x3.
il reparto lunghi non mi sembra male, anche fisicamente, però un po' più di cattiveria in attacco, suvvia... se prendi un rimbalzo offensivo, devi andare per schiacciare, non passarla al tuo compagno a 50 cm da te.
buona impressione mi hanno fatto anche moraschini, polonara e de nicolao, che meriterebbero qualche chance in a per vedere di che pasta sono fatti.

Stefano Olivari ha detto...

I lunghi azzurri giovani sono ancora da arco a 6,25 e area trapezoidale: blocchi, rimbalzi, tiro fronte a canestro (Baldi Rossi ne ha messi di decisivi), ma zero post basso e in generale poco coinvolgimento nella manovra al di là dei giochi a due...le chiusure da sotto, poi, un pianto: ma è colpa anche del contesto tattico in cui sono cresciuti...perché il dinamismo, come si è visto in alcune giocate difensive (Cervi), c'è...va anche detto che il ruolo da grande di Polonara sarà necessariamente un altro...

furio ha detto...

Complimenti all'U20 che ha fatto una cosa che i grandi si sognano, ma qual è, a parere di chi li ha visti, il potenziale di sviluppo di questi ragazzi? senza cadere nell'ossessione dell'upside da scout NBA, di ottimi prospetti che hanno mancato il passo finale ce ne sono tanti. mi riferisco proprio alla crescita tecnico-atletica, aldilà di quella tattica e di esperienza così legata ai fattori regolamentari già discussi

Stefano Olivari ha detto...

Gentile con più tiro e Melli con più controllo mi sembrano a un passo dall'essere 'veri', gli altri nel contesto giusto potranno stare tutti in A da settimi-ottavi della rotazione...i lunghi hanno tutti lacune, ma a 20 anni possono migliorare...i piccoli sono tutti del genere incursore...De Nicolao ha nella logica della A attuale un avvenire da tipo Di Bella o Spinelli, Moraschini ha grande personalità e supergambe...la costante è che nessuno ha ancora un'identità tecnica fissa (chi saprebbe indicare il ruolo di Gentile? Guardia? Play gigante? Point forward de' noartri?), però c'è in tutti una mentalità, una certa arroganza tecnica (magari non supportata dalla...tecnica), che nelle Under 20 del recente passato non sempre si è vista...

transumante ha detto...

gentile e´una guardia, non ha nessun istinto da playmaker. Deve lavorare tantissimo su tiro, peso e atteggiamento

io evidenzierei la totale impreparazione fisica dei nostri lunghi: polonara, l'unico non moscio, dovrebbe avere dieci kg in piu, possibile che non li abbiano fatto fare palestra?

Simone ha detto...

Non ho visto la rassegna europea di categoria;il difetto classico della scuola italiana è la mancanza di progressione tecnica dei giocatori dopo i vent'anni.
Addirittura,in certi casi,cominciano ad "avanzare" come i gamberi.
L'esempio più lampante fu quello di Antonello Riva..

Arturo ha detto...

Lampante anche il caso morandotti, ai tempi di torino un'ira di dio in prospettiva, poi ridimensionatosi probabilmente anche a causa dei problemi cardiaci.

Simone ha detto...

@Arturo:anch'io pensavo all'ex Auxilium,un altro caso evidente di regresso tecnico.
Ma non volevo nominarlo perchè il sindaco della cittadella,l'Olivari,già si incupisce leggendo solamente il nome..

Arturo ha detto...

Simone, in effetti avevo anch'io degli scrupoli, però le vicende dell'editore non possono mica oscurare le potenzialità nba del moranda epoca berloni, penso ne convenga anche il direttore...

chad palomino ha detto...

gentile è una guardia. poi può anche portare la palla ma, senza fare paragoni tecnici, è un play come lo è llull, quindi non lo è.
il futuro di polonara tra i grandi è da 4 di energia (diciamo un gigli che, a differenza del romano, forse sa giocare un po' meglio a pallacanestro).
moraschini ha grandi doti fisico-tecniche, ma se non mette su un tiro affidabile difficilmente andrà oltre il ruolo di giocatore di rotazione.
i lunghi italiani fisicamente ci sono (ed è già una bella notizia). la loro inconsistenza offensiva nel pitturato è però tragica.

Stefano Olivari ha detto...

Il Morandotti giovane, che fu terza scelta (nel senso di scelto al terzo giro, che all'epoca esisteva) degli Hawks quando gli europei nella NBA non erano esattamente di moda, sembrava avere prospettive enormi, quello finale della Virtus nemmeno guardava il canestro...ecco, fino ai suoi 31 anni c'erano al massimo 2 stranieri per squadra: a volte le prospettive cambiano senza un vero perché...Gentile, non ancora diciannovenne, secondo me può ancora diventare tutto: anche play di situazione, se solo palleggiasse con meno sufficienza...fantastico per come si crea i tiri dal palleggio, con step back di alta scuola...poi non è una colpa non rassegnarsi, fin da subito ad essere uno specialista protetto dal passaporto...

chad palomino ha detto...

@stefano: su gentile mi par di capire che la pensiamo grossomodo alla stessa maniera: può giocare da playmaker (e gli farebbe molto bene secondo me), ma non credo sarà mai il giocatore che detta i ritmi alla squadra.