Lo scudetto sognato da Abete

di Stefano Olivari
In attesa di capire chi davvero ha sparato a JFK a Dallas, continuiamo a parlare di un passato che sarà per sempre il nostro presente. Perché Calciopoli, a prescindere dai gradi di giudizio che saltano fuori a seconda dei giorni (fino a quando rimarrà solo il Gran Mogol delle Giovani Marmotte), ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il calcio.
L'articolo sul Guerin Sportivo

5 commenti:

Anonimo ha detto...

il problema della Juve è che non avrebbe (uso il condizionale perchè in Italia non si sa mai)alcun titolo per rivolgersi agli organi di giustizia sportiva. Quale sarebbe, in questa vicenda, il suo specifico interesse meritevole di essere tutelato??
un conto poteva essere "sollevare" in qualche modo la questione dello scudetto 2006 in un ambito politico come quello del C.F. sperando che prendessero una decisione di qualunque genere e a qualunque titolo, cosa che nella sostanza si sono guardati bene dal fare (revoca o non revoca); un altro conto è invece rivolgersi all'Alta Corte del Coni e al TAS (per non parlare del TAR), mah......vedremo.

Neuro ha detto...

io so solo che - da interista - tutta sta storia fa vomitare. È di una noia mortale. Mi chiedo se, alla fine, non sia una strategia di marketing per fidelizzare il "tifoso" e calamitarlo alle sorti di una o dell'altra squadra dato che il prodotto calcio italiano fa veramente schifo. se il prodotto diventa inguardabile e hai la possibilità di guardare distrattamente le partite in streaming, la sola cosa che puoi fare è mettere il tuo bacino di utenza potenziale nella condizione di indossare l'elemetto e gridare alla guerra santa.

nel mio minimo osservatorio di amici e conoscenti ormai di calcio non si parla più. non frequento bar sport, è vero. ma credo sia indicativo della crisi se anche la "classe media" del tifo va disamorandosi e risolve la questione con un "machicaxxosenefrega".

MB ha detto...

Come dice il direttore nell'articolo, due anni dopo Calciopoli la Juve di Cobolli Gigli e Ranieri era terza in campionato, l'anno dopo addirittura è arrivata seconda e aveva giocato in Champions (non un granchè, ma rispetto alle due ultime stagioni di Capello niente di cui lamentarsi). Oggi sono reduci da due sontuosi settimi posti con due allenatori diversi e un presidente che vaneggia di ricorrere al tribunale dell'Aja per far togliere scudetti passati ad altre squadre.
I primi a dover essere incazzati dovrebbero essere proprio i tifosi juventini...

Silvano65 ha detto...

La realtà è quella descritta dal Direttore: una Juve in seconda fascia non fa certo comodo al calcio italiano. Un calcio destinato ad un destino minore nel breve periodo a livello internazionale e che, quindi, in assenza di sangue e arena almeno a livello di Serie A, rischia gravi perdite di seguito con conseguente danno economico al carrozzone.

Hate Elkann ha detto...

dire che il secondo e terzo posto post-2006 siano dovuti solo ed esclusivamente ai resti della squadra di Moggi no eh?