Dimenticare Mourinho

di Libeccio
La leggenda dice che i dopo Mou sono come la  grandine su una vigna matura. Anche con l’Inter la tradizione è stata rispettata. Tanto è forte il vincolo che il portoghese riesce a stringere con le squadre che allena, quanto debole è quello alimentato dagli altri che giungono dopo di lui. Questo sentimento investe la squadra, ma non solo.
Anche il management ne è colpito profondamente. Da Moratti in poi viene naturale ad ognuno misurare ogni cosa con il metro di Special One. Cosa avrebbe fatto Mou, cosa avrebbe detto Mou, se c’era Mou tutto ciò non sarebbe sucesso. Un pericoloso, costante, irrazionale focus sul passato, con il presente che lentamente si sbriciola fino a diventare il disastro di ieri sera a Novara. Che ha molti colpevoli.
Il primo colpevole è la società, che è rimasta aggrappata ai ricordi recenti e ha parametrato ad essi ogni azione.
C’era da scegliere un tecnico che rispettasse ed anzi esaltasse la fase precedente, facendosi accettare pian piano, ed invece ha scelto uno strappo (Benitez) che ne ha prodotti a catena fino alla sua uscita di scena dopo la conquista del Mondiale. La scelta successiva di Leonardo è stata felice per come Leonardo si è presentato (nel mito di Mou), diventando il fratello maggiore della squadra, sostenendola soltanto nella sua forza, vivendo nel suo riflesso. La sua “incomprensibile” uscita di scena non è ancora stata spiegata. Troppo debole la società nell’avallarla perché fosse credibile. Deve essere successo qualcosa che mai nessuno racconterà davvero. A quel punto l’unica scelta da fare era quella di dare la squadra a Baresi e Figo per fare un campionato tranquillo e gestire con massima attenzione la fase successiva. C’era una squadra palesemente vecchia e in decadenza evidente da ristrutturare in profondità con alcuni innesti mirati e fondanti. Non è stato fatto.
Il secondo colpevole è la squadra che ieri sera ha giocato come poteva giocare una squadra di serie C.
Incomprensibile, inguardabile, illogica, e se ci sono altri aggettivi, usateli pure. Discretamente e bicolore nella supercoppa (ci sta perderla con il Milan), discreta e sfortunata a Palermo, pessima con la Roma dove alcuni segnali allarmanti si erano annunciati, e allo sbando ieri sera in una gara facile e da vincere ad ogni costo. E’ una squadra alla fine di un ciclo, con le posizioni apicali palesemente stanche e imbolsite, i nuovi arrivati spesso frutto di fraintendimenti tecnici grossi come una casa (Zarate, Alvarez, Castaignos, Forlan). Una squadra che vive oramai costantemente la fase del “guardarsi allo specchio” rivivendo i fasti del passato che le impediscono di stare sul presente. Senza una conduzione forte ed esperta può portare al disastro annunciato.
Il terzo colpevole è l’allenatore, che con esagerata rigidità ha inteso perseguire i suoi obiettivi prescindendo da quanto gli accadeva intorno.
E’ stato anche lasciato solo, va detto, ma lui ha messo parecchio di suo per rompere tutto rapidamente. Il risultato è un punto su nove disponibili. Una media da retrocessione certa. Gasperini non ha legato con la squadra, con quelli della squadra che contano di più, con alcuni che non sono più nella rosa ma “contano” ancora tantissimo nello spogliatoio e negli sms e che Gasperini non ha degnato neanche di uno sguardo, con parte del management che gli ha fatto intorno non proprio il necessario a sostenerlo. Diciamo che forse su Gasp si sono giocati anche equilibri interni tra un Branca che forse ha assunto troppo potere ed altri che vorrebbero riequilibrarlo. Di suo Gasperini non ha fatto sforzi rilevanti per trovare una sintonia che nell’Inter è fondamentale. Ha sbagliato su tutta la linea (anche la preparazione della squadra sembra totalmente sballata). Non aveva più alcuna forza e nessuno a sostenerlo. Le dichiarazioni di ieri sera post gara sono state come una ammissione di impotenza. La sua storia all’Inter finisce qui.
Il quarto colpevole è il tifoso interista che vive perennemente nel ricordo di Mou e che ieri sera ha addirittura contestato squadra e società al grido “tirate fuori gli attributi”. Banale e ridicolo per una squadra che negli ultimi anni ha vinto ogni cosa vincibile. Ci sono gli alti e bassi, ci sono i cicli, ci sono i momenti belli e quelli brutti, ai grandi traguardi  succedono momenti di crisi ed anche sconfitte. E’ la vita ed accade anche nello sport. Il tifoso interista ha bocciato subito Benitez (un grande professionista), storto la bocca con Leonardo anche se poi i buoni risultati (e la sua incredibile furbizia) lo hanno convinto a cambiare opinione (si sentiva spesso con Mou), gridato allo scandalo con Gasp neanche si trattasse di lesa maestà. Ora si è messo sulla sponda del fiume ad aspettare che passi qualche cadavere. Presto ne scorreranno diversi.
Cosa fare adesso? Al di là del fatto che mentre stiamo scrivendo queste righe la squadra sia nelle mani di Baresi e Bernazzani.
C’è da fare una sola cosa: chiamare Ranieri e affidargli la squadra. Ranieri è il massimo esperto nell’arte di riportare squadre blasonate ad uno standard che hanno malamente perduto. Lo ha fatto con il Chelsea, a Torino e a Roma. In più ha esperienze nel calcio che conta che torneranno utili. E’ uomo di grandissima furbizia, che non è un difetto. E’ tosto il necessario, ma sa presentare ogni cosa con un guanto di cachemire. E’ l’uomo che andava scelto per il dopo Leonardo. Meglio ancora in questo preciso istante.

Libeccio

(21 settembre 2011)

72 commenti:

spillo ha detto...

il quarto colpevole è il tifoso interista?!?!?!? si è permesso di invitare squadra e società a tirare fuori gli attriubuti? è questa sarebbe una colpa? hai scritto un articolo che elenca tutte le nefandezze compiute da società e giocatori e poi dai parte della colpa ai tifosi che si permettono di fare un coro alla fine della quarta sconfitta in cinque partite!! delirante

Anonimo ha detto...

concordo in pieno su quanto scritto ed in particolare sull'ordine delle responsabilità(l'ho anche elencato esattamente così appena un'ora un'ora fa sul muro).
Di quelli disponibili il migliore e più ovvio da prendere è ranieri, solo che un Moratti così "in forma" non so se avrà il minimo buon senso per farlo... ;-))

Omar C. ha detto...

L'uomo giusto è Delio Rossi per un quadrato e logico 4-3-1-2.

MB ha detto...

D'accordo su tutto tranne la colpa dei tifosi: hanno il sacrosanto diritto di pretendere che i giocatori diano il massimo, non fosse altro perché hanno pagato il biglietto.

Italo Muti ha detto...

@All

far fuori i big dell'asado è il minimo, le epurazioni, se dovute vanno fatte.

Italo

Italo Muti ha detto...

@MB

sono professionisti, devono dare il massimo, sono pagati per farlo. Oggi sono un pò così e compro i titoli sbagliati per i clienti....e stikazzi.

Italo

MB ha detto...

Sul sostituto alla fine mi sono rassegnato anch'io a Ranieri: pragmatico, ha dimostrato di saper gestire squadre allo sbando (la Roma di due anni fa, ma anche il Parma qualche anno fa). Non me ne frega niente che abbia la fama del perdente (di successo) e abbia dei limiti anche di gestione psicologica nei grandi obiettivi. Tanto per quest'anno gli zeru titoli sono ormai quasi certi. Facciamo in modo di arrivare almeno in Champions, e a giugno possiamo anche ricominciare il casting annuale per la panchina.

jeremy ha detto...

MB, resta un palliativo perchè se sai già che a giugno cambi la squadra stai certo che avrai problemi. O prendi uno che ha possibilità di durare almeno due stagioni o fai meglio a darla a Baresi che almeno sei sicuro.

Anassagora ha detto...

Italo ma su quello sono d'accordo tutti.
Tranne chi può farlo.

K

cydella ha detto...

Che Mourinho abbia lasciato macerie è una palla colossale: al Chelsea l'hanno cacciato a pedate e sono arrivati in finale di champions. Poi con Ancelotti scudetto e coppa di lega.
Il Porto ha i suoi cicli dettati dal budget.
Semmai si può dire che Mourinho fugge quando capice che sta per arrivare il terremoto, ma non è la sua dipartita che scatena il terremoto.

I dirigenti, l'allenatore e i giocatori li ha scelti il presidente, quindi se ti circondi di incompetenti, sei tu il primo incompetente. Ma lo sapevamo già che il Massimo è un incapace.

I giocatori devono dare il massimo, ma se li metti tutti nella condizione di fare schifo... non è che un ingegnere può dare il suo massimo se lo mettono a fare il muratore.

MB ha detto...

@jeremy: siamo quasi ad ottobre a campionato e champions già iniziate (male). Non c'è tempo per pensare al "progetto". Prendiamo uno che salvi la stagione e l'anno prossimo se ne riparla. Tanto per puntare a qualcosa di serio servono comunque nuovi acquisti e qualche cessione/ritiro eccellente, cose che prima di giugno non potremo fare in ogni caso.

jeremy ha detto...

Lo so ma almeno non puntare ad uno che sai che a giugno sarà carne morta, tipo Ranieri. Non foss'altro perchè sti 4 senatori sono gente particolare....

MB ha detto...

@jeremy: ma tanto non ce n'è di allenatori disponibili al momento, con o senza progetto. A giugno qualcosa in più si libererà (oltre a Guardiola, naturalmente).

Anonimo ha detto...

Per Spillo ed MB,

Ho messo i tifosi al 4o posto perchè hanno storto il naso per ogni allenatore si avvicinasse all'Inter nel dopo Mou. E' un fatto.

E poi sinceramente, sentire gente che ha goduto per anni, dire dopo tre gare sballate: "tirate fuori le palle" mi è sembrato sinceramente ridicolo.

Per Omar, pericolosissimo in questa situazione ricorrere ad un Gasperini 2 (Rossi). Si sarà capito che l'Inter ha bisogno di super driver.

per Cydella, sul dopo Mou ho espresso un parere leggermente diverso dalla tua traduzione.

Ciao

Panjisao ha detto...

@ Spillo & MB

i tifosi sono parte integrante del problema. Perché hanno preso di mira il tecnico (come Benitez lo scorso anno) e i nuovi acquisti (come lo scorso anno) prima ancora di vederli. Contro la Roma hanno fischiato Alvarez e Zarate, appena arrivati e calati in un contesto caotico, e per di più schierati fuori ruolo. Però a fischiare Cambiasso e Zanetti si cacano addosso...

@ Italo

il clan dell'asado continuerà imperterrito a comandare la società, protetto da Moratti e dai tifosi che contestano il presidente e poi fanno come lui, proteggendo i vecchi e infierendo sui nuovi.

jeremy ha detto...

Mb, beh il mitico Hiddink. Lo so sto farneticando....

spillo ha detto...

non sono d'accordo. benitez all'inizio è stato accolto bene, e dopo la brutta sconfitta in supercoppa una bella striscia di risultati positivi l'ha fatto apprezzare. dopo sono arrivate una serie di sconfitte ma soprattutto di infortuni che ha fatto storcere il naso a molti. nonostante ciò molti tifosi erano d'accordo (e lo sono tuttora) con la sua denuncia nell'intervista post mondiale per club. leonardo idem, non mi pare che fosse stato preso di mira, anzi, solo dopo le rovinose sconfitte con milan e shalke sono cominciate le perplessità. su gasperini siamo d'accordo, mancanza di esperienza ad alto livello, integralismo, dichiarazioni du calciopoli, hanno fatto sì che i tifosi fossero perplessi già dall'inizio. sfido chiunque a dire che non avessero ragione i tifosi. qui non si tratta di 3 partite sballate, ma di 4 sconfitte e un pareggio 0-0 su 5 partite, figuracce epocali con squadre del valore del trabzonspor e del novara!!

spillo ha detto...

@panjisao
anche con te non sono d'accordo. chi aveva preso di mira benitez prima di vederlo l'anno scorso? chi ha fischiato alvarez contro la roma che neanche è entrato in campo?
ma tu vai allo stadio? cambiasso è uno dei più criticati, come zanetti e milito.
ieri a novara metà settore ospite si è alzato a urlare contro cambiasso quando ha preso 3 mt sullo scatto da un attaccante del novara.

Anonimo ha detto...

Spillo, se analizziamo freddamente le cose, Gasperini è veramente il meno colpevole. Solo una ventata di follia oppure la scomparsa sulla terra di ogni alternativa praticabile, può indurre una società come l'Inter a prenderlo per la panchina. Poi certamente lui ci ha messo del suo a sbagliare ogni cosa. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Forse Branca meriterebbe di essere cacciato insieme a Gasp. E non è detto che Moratti non lo faccia. Ciao

cydella ha detto...

@libeccio: "La leggenda dice che i dopo Mou sono come la grandine su una vigna matura. Anche con l’Inter la tradizione è stata rispettata. Tanto è forte il vincolo che il portoghese riesce a stringere con le squadre che allena, quanto debole è quello alimentato dagli altri che giungono dopo di lui"...

scusa ma l'hai scritto te. Dopo c'è la grandine, non per il vincolo che si era creato con i giocatori, ma perché i giocatori sono oramai finiti.
Al Chelsea non erano finiti e infatti hanno continuato a vincere, finché sono durati fisicamente, ovvio.
Tenevano Balotelli, compravano Kuyt, Mascherano e poi Ranocchia e vedevi che fine faceva il legame speciale e la grandine.

Anonimo ha detto...

Spillo, non c'è da urlare e neanche picchiare i giocatori che sono palesemente usurati. Bisogna ringraziarli e la società trovare alternative credibili che non sono poli e alvarez.

Le grandi squadre partono dai grandi centrocampisti...... Guarda un Pirlo a fine corsa come ha già ravvivato quello della Juve.

ciao

delgiu ha detto...

Domanda: sbaglio o da qualche anno per allenare una squadra ambiziosa l'unico requisito indispensabile è quello di legare coi "nonni"? (a parte Benitez, Leo e molti romanisti aggiungerei anche il Ranieri juventino)

Andrea ha detto...

@MB e Jeremy:
capisco che essendo tifosi siate feriti in questa situazione, ma parlare di stagione da salvare (siamo "ormai" ad ottobre...) mi pare quantomeno esagerato. Serve un allenatore bravo in cui la società creda. Sinceramente la soluzione Baresi ora mi pare da oratorio.
Ranieri può essere un'ottima soluzione, sempre però che ci credano. All'Inter manca un allenatore adatto e capace, non il messia.

Poi, ma è un altro discorso, se fossero veri i vari ammutinamenti che leggiamo in questi giorni, un bel giro di calci nel culo mi pare il minimo, a Branca, Sneijder, Zanetti o chicchessia.
C'è un ordine gerarchico ben preciso da rispettare, ed i giocatori stanno in fondo, appena sopra i magazzinieri. Se sfugge questo concetto è anarchia.

Andrea F

MB ha detto...

@libeccio: non è il numero di partite sballate (dopo quante sconfitte consecutive si può iniziare a lamentarsi?), ma l'impressione che non giocassero apposta, vuoi perché non avevano capito le consegne dell'allenatore, vuoi (ancora peggio) perchè volevano farlo esonerare con una controprestazione. Questo è indegno per dei professionisti seri, tanto più per gente che in un passato non lontano ha compiuto agli occhi dei tifosi gesta quasi eroiche.
@panjisao: come dice spillo, io sabato non ho sentito fischi contro Zarate e per Alvarez non so, forse i suoi vicini di posto in tribuna l'hanno contestato...

jeremy ha detto...

Andrea, io ero tifoso di Gasp....:-))))

Panjisao ha detto...

@ spillo

Dopo la Supercoppa Europea partirono i mantra dei disfattisti, tanto che tornò di moda il sempre verde "moriremo tutti" (a cui Klamore ha dato una nuova dimensione nel post di Italo :-DDD).
Addirittura l'utente Dannyibi ci ha ricordato di come avesse previsto tutto già allora (Leggo che il Corriere oggi titola "Game Over", ve lo scrissi nel post partita contro l'Atletico Madrid e mi presi gli insulti dei "professori" di questo blog...) e mi ricordo bene che non fosse il solo.
Oh, si parla di Agosto 2010. Tre mesi dopo Madrid i tifosi erano già depressi e pronti all'isterismo. Poi dici che non sono responsabili.

Gasperini ha fatto di tutto per rendersi indifendibile. Però a me sarebbe piaciuto che gli avessero permesso di affrontare questa stagione con il sostegno dei tifosi e lo scudo della società.
Invece i vecchi rompicoglioni dell'asado lo hanno potuto far fuori con serenità, forti dell'appoggio della società e dei tifosi che facevano ironia sull'esonero a Natale ed intanto ne chiedevano a gran voce l'esonero a settembre. Più realisti del re. Accontentati. Ora avanti col prossimo da macellare.

Anonimo ha detto...

delgiu, vorrei dirti una cosa. Nei diversi mesi di permanenza di Gasp ad appiano gentile, cronisti amici che stazionano stabilmente da quelle parti mi raccontano che non lo hanno mai visto parlare a tu per tu con Zanetti o Cambiasso. Una colpa? Forse una scarsa considerazione della realtà.....

ciao

MB ha detto...

@Andrea siamo "ormai" ad ottobre sì, se c'era chi diceva che l'ingaggio di Gasperini a luglio era tardivo perchè non gli permetteva di impostare la preparazione e il mercato, figurati ora che si gioca ogni tre giorni e il mercato è chiuso fino a gennaio!
L'obiettivo dell'Inter è arrivare nelle prime tre (la prestigiosa Europa League non è la miglior prospettiva per gli eventuali acquisti dell'anno prossimo) e attualmente Napoli, Juve e Milan sembrano migliori candidate per quei tre posti rispetto all'Inter che va a perdere a Novara.

Panjisao ha detto...

@ Spillo & MB

ho sbagliato. Fischiati contro i turchi non contro la Roma. A parte il dettaglio il discorso rimane valido.

Poi io vivo a Firenze e allo stadio non ci vengo, ma sul web esistono molti blog interisti, dove scrivono molti tifosi interisti che sono presenti allo stadio, per cui le cose non me le invento io.

axel shut ha detto...

non facciamo confusione però, cosa c'entrano i tifosi in tutto questo?
la società non fa mercato, soprattutto a centrocampo dove si chiedono rinforzi da anni e la colpa è dei tifosi?
Gasperini si intestardisce su uno schema che solo lui pensa adatto per questi giocatori e la colpa è dei tifosi?
il club dell'asado vuole giocare sempre anche con le stampelle per 90 minuti e la colpa è dei tifosi?
signori, i tifosi non decidono niente, non fanno il mercato, non fanno la formazione, non giocano loro
che siano formati per il 90% da stupidi è vero solo per il fatto che il 90% di qualunque cosa è merda (legge di Sturgeon) ma questo non influisce in nessun modo sui risultati, i tifosi erano questi anche quando si vinceva

spillo ha detto...

@panjisao
ma da quando in qua i mugugni dei tifosi fanno sì che la squadra vada male? l'anno scorso i tifosi del milan non erano contro allegri e dopo cesena-milan l'avrebbero cacciato. la società l'ha difeso e hanno vinto lo scudetto. se l'inter non lo sa fare è perchè ci sono incapaci in società, che lasciano che i proprio giocatori a cui versano milioni di ingaggio facciano fuori gli allenatori. altro che respondabilità dei tifosi!
e basta con sto clan dell'asado, definizione dei giornalisti che non sanno cos'altro dire.
poi caro gasperini, pensi che zanetti e cambiasso ti vogliano fare fuori? se hai le palle li metti in panchina, insieme al tuo cocco milito che ora come ora è solo dannoso. e così conquisti anche il 90% dei tifosi.
cmq panjisao non mi hai risposto. vai allo stadio, e quindi puoi valutare il comportamento del pubblico, quanto incita, quanto e chi fischia, o no?

spillo ha detto...

@axel shut
BRAVO!
era il commento che volevo scrivere io, ma non trovavo le giuste parole

MB ha detto...

@panjisao: contro il Trabzonspor non ti so dire, grazie a dio non sono andato!
Comunque anche sui blog e sui giornali si leggono tante stronzate. Oggi ho letto che la sostituzione di Sneijder con Zarate ieri sarebbe stato uno sfregio di Gasperini, l'ennesima dimostrazione di incompetenza eccetera eccetera, quando Sneijder era da un quarto d'ora che zoppicava e aveva chiesto il cambio...

spillo ha detto...

@pajisao
ho capito, gasperini benitez e leonardo sono stati fatti fuori dai tifosi che scrivono sui blog

non è una polemica personale con te, sia chiaro

marcopress ha detto...

cosa c'entra mou? mou giocava con Milito al massimo, Eto'o eccetera. Al povero Gasp hanno dato i fantasmi.

Panjisao ha detto...

@ spillo

cerchiamo di capirsi. Le esagerazioni come il tuo ultimo commento sono del tutto superflue. Io non ho mai detto che i tifosi sono gli unici responsabili o che esonerano gli allenatori. Però sono PARTE del problema. Perché l'ambiente in cui una squadra si allena e gioca conta eccome sul rendimento dei giocatori.
Si fa sempre l'esempio dell'ambiente romano che è una delle cause percui nella capitale non riescono ad ottenere risultati.
Ora, tu pensi davvero che una squadra non risenta dell'umore del pubblico? Credi che un ragazzo appena arrivato in un nuovo ambiente, per la prima volta in una "grande", non abbia delle difficoltà maggiori se invece di essere incitato viene preso per il culo dai suoi stessi tifosi?

spillo ha detto...

@panjisao

per me è il contrario. l'umore del pubblico è dato dai risultati e dal rendimento dei giocatori. se vinci e giochi bene l'umore è buono, se perdi e giochi da schifo no. o pensate che biabiany diventi un campione se viene coccolato e applaudito al ventesimo passaggio sbagliato?
tanto per capirci contro milan, palermo e novara si giocava lontano da san siro, e sono state 3 sconfitte. col trabzonspor qualche mugugno alla decima palla persa da alvarez ma quasi nessun fischio, neanche alla fine, solo una grande incredulità. con la roma fischi al momento del cambio forlan-muntari, mentre il resto dell'italia era davanti al televisore che rideva. questo è il terribile ambiente in cui hanno dovuto giocare gasperini e dei ragazzi (cambiasso, milito, zanetti, lucio, samuel, chivu, forlan, pazzini, julio caesar) alle prime esperienze, che hanno bisogno di conforto per mettersi a correre.

axel shut ha detto...

addendum: che poi, parlare di "i tifosi interisti" come se fossero un gregge unanime
per mia esperienza prendi 10 interisti e hai 11 opinioni sull'Inter

Panjisao ha detto...

@ spillo

per me è il contrario. l'umore del pubblico è dato dai risultati e dal rendimento dei giocatori.

in condizioni normali sì. Il problema nasce quando si è deciso che i risultati saranno pessimi e il rendimento dei giocatori scarso ancor prima che inizi il campionato.

Poi se per voi è tutto normale nessun problema. Son sicuramente io che non capisco lo spirito "bauscia".

p.s.: la lista di "ragazzi" che hai postato è in realtà quella dei "bolliti". I ragazzi a cui mi riferivo io son quelli che dovrebbero sostituirli, i bolliti.
Sempre che gli sia permesso di provarci eh...

Dane ha detto...

"@MB e Jeremy:
capisco che essendo tifosi siate feriti in questa situazione,"

Ah, sì, sì, Jeremy è feritissimo!... :-D

"ma parlare di stagione da salvare (siamo "ormai" ad ottobre...) mi pare quantomeno esagerato."

Ricordati che stai parlando dell'Inter. L'Inter di Moratti.....

"Dopo la Supercoppa Europea partirono i mantra dei disfattisti, tanto che tornò di moda il sempre verde "moriremo tutti" (a cui Klamore ha dato una nuova dimensione nel post di Italo :-DDD)."

Lo ricordo benissimo! Dopo la Supercoppa Europea la maggior aprte dei comment sul web era "ecco, appena se ne andato Mourinho abbiamo già buttato il primo trofeo..."
"Buttato", perchè i trofei sono dell'Inter di default...

Anonimo ha detto...

Panjisao: nel mio ultimo posto di appena lunedi dicevo che ogni allenatore merita almeno 10 gare vere per dimostrare il suo valore. Quella di ieri sera ha palesemente dimostrato che Gasperini non aveva il minimo controllo della squadra. Come al solito, per quanto sbagliato, la cosa più facile è mandarlo via, soprattutto se parliamo di una compagine al primo posto per costi/uomo.......

Un gobbo ha detto...

Si però...Benitez non aveva il controllo...Leonardo ce l'aveva ma non troppo...Gasperini non ce l'aveva come Benitez
Com'era quella dei 3 indizi che fanno una prova?

delgiu ha detto...

Tra parentesi: Gasp è arrivato all'Inter con un curriculum superiore a quello di Allegri o Conte. Però "non era da Inter", così si è deciso appena è arrivato. Mah. Non ho capito quale debba essere il precorso di un allenatore che voglia andare in una grande.

Anassagora ha detto...

La cosa interessante è che si parla di modulo non adatto soprattutto in relazione a 1 indisciplinato (lucio) naturale ed a uno che ha fatto dell'adattabilità a ruoli e moduli l'uica sua grandissima qualità (zanetti).

K

P.S. non cito cambiasso perchè ho pudore ed ho rispetto per i deceduti... vederlo (cercar di) correre ieri mi faceva pena

Dane ha detto...

Delgiu, le grandi squadre gli allenatori li creano e non esiste curriculum...

jeremy ha detto...

Dott. Andrea, scusa ma che adattabilità ha sanetti?! quella di essere un mediocre senza distinzione di ruolo e modulo?!

paperogha ha detto...

un giocatore che ha bisogno di essere cococlato dai tifosi per poter rendere al meglio non è uno che possa giocare in una grande. Poi capita che un ragazzo della classe media capiti in un momento d'oro della squadra,si inserisca e riesca a superare quel limite caratteriale, ma se, in un modo o nell'altro, un calciatore non è in grado di superare quello scalino, che giochi in provincia

Anonimo ha detto...

Conte, a differenza di Gasp, è stato una indomita bandiera della Juve. Inoltre ha alcune qualità che lo rendono compatibile con un viaggio a livelli così alti. Cosa che secondo me manca ancora a Zenga, troppo incline ad agire rispetto al pensare. E nella vita come nello sport non con la forza si ottengono i risultati maggiori.

La rapidità con cui la società ha deciso ciò che era da decidere (altre strade tutte impraticabili) lascia pensare che a C.so Vittorio Emanuele molti pensano che tutto si possa recuperare. Il percorso di coppa e quello in campionato. Effettivamente a vedere i punti in gioco direi proprio di si.

C'è da augurarsi che Ranieri arrivi e non commetta errori e che la squadra venga giustamente scossa dal disastro appena causato per ripartire come può fare se veramente vuole.

Noi saremo qui a commentare ancora.....

Ciao

spillo ha detto...

libeccio vorrei essere ottimista come te. questa squadra è cotta, il centrocampo è a pezzi e l'unico rinforzo è un giocatore rotto da più di un anno!

Anonimo ha detto...

In più Ranieri ha motivazioni vendicative talmente forti contro Roma e Juve che difficilmente sbaglierà quelle gare. Non poco...

jeremy ha detto...

Addirittura, potenziali 12 punti strappati con l'orgoglio del leone ferito e tradito....poi mancano altre 31 partite su cui dovrà lavorare...limitandoci al campionato.....libeccio, se Ranieri punta su questa voglia di rivalsa, se lo mangiano vivo ad Appiano Gentile....ci vuole una badante....

jeremy ha detto...

scusa, correggo: potenziali 9 punti visto che con la Roma hanno già strappato un punto (l'unico del campionato)....magari sapevano già di Ranieri e non volevano deluderlo.....

Dane ha detto...

"un giocatore che ha bisogno di essere cococlato dai tifosi per poter rendere al meglio non è uno che possa giocare in una grande. Poi capita che un ragazzo della classe media capiti in un momento d'oro della squadra,si inserisca e riesca a superare quel limite caratteriale, ma se, in un modo o nell'altro, un calciatore non è in grado di superare quello scalino, che giochi in provincia"

Infatti Savicevic, Bergkamp, Raul, tutti giocatori di provincia...ma dai Papero, ma che discorso è?! Ci sono fenomeni che giocano contro tutto e tutti (vedi come si è preso il posto Kakà nel Milan, Sivori che pascolava fino al primo fischio dagli spalti e a quel punto si incazzava ed ammazzava la partita...) altri che si innervosiscono se gli rompi il cazzo.....non è questione di esser coccolati o non aver carattere, è questione che nessun mestiere è facile avendo 200 scimmie che alle spalle ti urlano "sei una merda!!!..."
Un conto è soffrire l'atmosfera anche quando le cose vanno bene (tipo Ziege, paralizzato da San Siro) e un conto è un ragazzo giovane alle prime armi che capita in una squadra sfasciata e deve andare in porta da solo alla Ronaldo per non essere linciato...
Immaginati un chirurgo che si sta facendo infilare i guanti dall'infermiera e ha attorno 200 idioti che urlano "ecco, va' che brocco...nemmeno i guanti da solo è capace d'infilarsi!!! Quando c'era Barnard...".
Poi se il figlio di uno di quegli energumeni viene bocciato a scuola "eh, ma poverino...ha fatto il possibile ma la prof non ha avuto pietà..."

Anonimo ha detto...

jeremy, non prendermi troppo sul serio. Non sono un oracolo anche se tu hai di me questa idea....

Scherzo, ma è un ragionamento che nel momento in cui si studiano anche le motivazioni di un tecnico, può avere il suo significato. Un altro aspetto che andrà considerato è che per Ranieri è la cosiddetta "ultima chance" per vincere qualcosa di cui essere ricordato. Altrimenti il suo palmares resterà vuoto per sempre. Poi facevo valutazioni legate molto alle opzioni disponibili (Zenga, De Canio, Rossi)? Per stare dopo un mese in una situazione analoga. A me sembra una scelta obbligata ed anche fortunata se vuoi....

Ciao

paperogha ha detto...

Dane, in un modo o nell'altro i giocatori che hai citato si sono imposti (solo Bergkamp è dovuto andare a Londra per farlo), quindi quella caratteristica l'hanno tirata fuori, hanno superato gli insulti. Io pensavo più a giocatori tipo Gilardino nel fare quell'esempio

paperogha ha detto...

Dane, poi è anche questione di fortuna se vuoi. Come dicevo io, se capiti in un momento favorevole della squadra hai meno pressioni e gli energumeni (che stigmatizzo, sia chiaro) ti perdonano di più, tu giochi più sciolto e riesci ad acquisire la sicurezza necessaria, al contrario di quanto accade nell'esempio da te fatto del ragazzino da cui gli energumeni si aspettano che sia il salvatore della patria.

jeremy ha detto...

Oracolo è una parola grossa....:-)))) fermo restando che ogni soluzione con il Massimo è plausibile, anche il "tuo" incredibile De Canio.....

delgiu ha detto...

@libeccio

nulla da eccepire, ma il primo Lippi juventino cos'aveva da spartire con l'ambiente bianconero? O Allegri stesso? Non mi pare serio che le squadre più importanti debbano affidarsi esclusivamente a vecchie glorie, lo stesso ingaggio di Conte a mio avviso è qualcosa che non depone granché a favore della dirigenza juventina, che ha accettato di ingaggiare un allenatore imposto dai tifosi.

Dane ha detto...

Paperoga, se ti riferisci la lungo periodo allora sì, io pensavo ti riferissi alla singola partita... ;-)

Libeccio, Ranieri sarebbe il terzo allenatore consecutivo odiato da Mourinho ed ingaggiato da Moratti per darlo in pasto ai Praetoriani del portoghese.....allegria...

ProfitsOn ha detto...

ed il Massimo, dove lo mettiamo?

Il compianto Facchetti era stato capace di dare un po' di equlibrio anche al Massimo, portando serenita' ad una societa' sempre sulla corda.

Purtroppo, scomparso Giacinto, non c'e' piu' nessuno capace di fare da diga..ed il Massimo e' come un fiume in piena. Non gestibile...

Con lui al timone, la barca e' in balia dei venti emozionali....Si salpa verso nord...e si arriva a est...

quando si arriva..naturalmente.

spillo ha detto...

@dane
ma ziege non giocò nell'annata peggiore del milan, 97/98?
non mi pare andassero così bene le cose

poi scusate, ma cosa c'entra bergkamp? nonostante le 2 annate pessime, sia sue che dell'inter (e non tiratemi fuori la favola della coppa uefa vinta da solo che ricordo tutte le partite, dopo gli ottavi non ne imbroccò più una) non venne mai fischiato a san siro

Dane ha detto...

Spillo, quel Milan non andò ben epr alcuni problemi tra cui Ziege, che pur giocando in una difesa con Baresi, Costacurta e Maldini ammise di soffrire la pressione di San Siro (e veniva dal Bayern, non dal Como). Bergkamp fu discontinuo principalmente per il modulo dell'Inter, pian piano montò l'insoddisfazione dei tifosi che ad un certo punto cominciarono a chiamarlo tacchino freddo e a rompergli i coglioni al primo contrasto perso.
Fu calmierata la situazione con la Coppa Uefa il primo anno, dopodichè la situazione divenne via via insostenibile e Bergkamp che era un giocatore da punta dei piedi non sopportava di dover essere messo sotto esame da tali bifolchi.
Lo ha raccontato lui stesso.....

spike ha detto...

berkamp ci ha fatto vincere praticamente da solo una coppa Uefa.
lui e lo straripante Berti del finale di stagione.
Non dimentico.

spillo ha detto...

@spike
certo, segnando a ciprioti e rumeni. già agli ottavi col norwich tra andata e ritorno si mangiò 6-7 gol (se volete ci sono i video di youtube). con borussia cagliari e salisburgo forse giocò decentemente una partita su sei. quella che ci fece vincere una coppa uefa da solo è una leggenda metropolitana che si rinnova ogni volta che si parla di bergkamp

Dane ha detto...

Forse la famosa rovesciata offusca un po' il ricordo, però anch'io onestamente ricordo un ottimo Bergkamp in coppa rispetto all'opaco campionato.
Di certo fece bene ovunque tranne che all'Inter e in un intervista disse una roba tipo "a San Siro deve andarti bene tutto da subito, perchè al primo passaggio sbagliato vieni ricoperto d'insulti...noi professionisti siamo abituati agli insulti ma di solito dei tifosi avversari...a volte capitava che eri talmente irritato da questa cosa da non riuscire a concentrarti sulla partita, e man mano che imparavi la lingua e capivi cosa ti urlavano ti veniva da pensare che se non fossi stato un professionista stipendiato dalla società avresti ceduto volentieri alla tentazione di un autogol..."
No dico, Bergkamp! Ve li meritate Zanetti e Cambiasso, ve li meritate...

spike ha detto...

e poi si chiedono cosa c'entrano i tifosi. :)

spillo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
spillo ha detto...

@dane
battuta fuori luogo quella su cambiasso e zanetti. il raffronto se mai va fatto con snejider, e in quanto a rendimento tra i due non c'è proprio confronto

Panjisao ha detto...

a San Siro deve andarti bene tutto da subito, perchè al primo passaggio sbagliato vieni ricoperto d'insulti...noi professionisti siamo abituati agli insulti ma di solito dei tifosi avversari...

In poche righe tutto quello che mi fa incazzare dell'esigentissimo (si dice così no?) pubblico di San Siro...

poi però si innamorano di Zamorano...

Panjisao ha detto...

Comunque, se non ricordo male, mi pare che le difficoltà di Bergkamp nascessero principalmente dal fatto che fosse considerato una prima punta, quando invece era uno splendido rifinitore.

Un gobbo ha detto...

Pan
a me fanno incazzare di più le società,che non proteggono sti giocatori.

Società che poi quando devono pompare oltre misura un giocatore sono bravissime a "orientare" il pubblico

Dane ha detto...

"e poi si chiedono cosa c'entrano i tifosi. :)"

Esatto Spike! In quell'intervista (che un sadico compagno di accademia inglese a Milano per l'Erasmus mi fece leggere come esempio di cosa si dice dell'Italia all'estero) Bergkamp in pratica diceva che avrebbe capito gli insulti dei tifosi avversari visto che ogni ultras vede un giocatore avversario come un nemico ma che gli insulti dei suoi tifosi gli facevano venire la tentazione di segnarsi un autogol (d'altra parte, se i suoi tifosi lo insultano come nemico, loro saranno nemici da combattere a loro volta...) e che solo il pensiero di essere un professionista stipendiato dalla propria squadra lo faceva desistere dalla tentazione...
Poi i banaloni t dicono che "eh, ma se uno è un fuoriclasse deve aver la personalità per saper resistere alle pressioni...", cazzo andrei a prenderli uno a uno sul lavoro per vedere come lavorano sti qua!...e poi urlargli nelle orecchie "cosa minchia fai, coglione!!!..."

"battuta fuori luogo quella su cambiasso e zanetti. "

Preferivi qualche altro stra-coccolato baciamaglia brocco tipo Berti o Zamorano?!

"il raffronto se mai va fatto con snejider, e in quanto a rendimento tra i due non c'è proprio confronto"

Bergkamp arrivò in un Inter che era già un casino ed operò a cavallo di due gestioni, non ebbe una squadra giusta per lui e venne impiegato parzialmente fuori ruolo. Se lui e Jonk (per cui vale il medesimo discorso, era un metodista pretendevano facesse il mediano da catenaccio) avessero operato in un impianto tipo Milan di Ancelotti (al posto di Kakà e Pirlo) avrebbero fatto faville.
Riguardo a Sneijder di quale stai parlando?! Di quello della stagione del triplete o il successivo?! Di quello interista o dell'intera carriera?! No, perchè quello del triplete fu la tessera che mancava in un mosaico perfetto per le sue caratteristiche, il successivo ha reso nè più nè meno del Bergkamp nerazzurro, lo Sneijder interista è un grande giocatore che al momento ha fato un ottima stagione ma l'intera carriera non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di Bergkamp...

"Comunque, se non ricordo male, mi pare che le difficoltà di Bergkamp nascessero principalmente dal fatto che fosse considerato una prima punta, quando invece era uno splendido rifinitore."

No, quello lo pensava Trapattoni, che alla Juve l'anno prima provò Vialli a centrocampo perchè "l'anno prossimo arriva Bergkamp..." (noto centravanti di sfondamento, poi dicono degli allenatori...). Poi l'Inter glielo soffiò e venne impiegato da trequartista il primo anno ("eh, ma così indebolisce il centrocampo!...") e da seconda punta il secondo ("eh, ma soffre la marcatura!...").
Più che questione di ruolo era questione di impianto di gioco che avrebbe dovuto avere caratteristiche diverse da quelle che aveva il calcio italiano in quel periodo (nella Lazio scudettata, al posto di Mancini, avrebbe reso tantissimo).

"Pan
a me fanno incazzare di più le società,che non proteggono sti giocatori."

Eh, come per gli allenatori.....

"Società che poi quando devono pompare oltre misura un giocatore sono bravissime a "orientare" il pubblico"

Ti riferisci all'ultima intervista di Ronaldinho?!.... :-DDD