di Alvaro Delmo
Tempo fa il Direttore, mentre come al solito si parlava di musica anni Ottanta, ci implorò quasi in ginocchio di scrivere qualcosa su Diana Est. La ragazza con i capelli dal taglio affilato doveva aver effettivamente lasciato un segno indelebile nella sua mente. Solo che, per trattare di un argomento sì importante, ritenevamo fosse necessario individuare lo spunto buono. E lo spunto è finalmente arrivato in questi giorni con la pubblicazione da parte di Enrico Ruggeri - del quale abbiamo tra l'altro parlato poco tempo fa - di una cover di Tenax, brano da lui composto per la parte lirica (musica di Stefano Preziosi), che nel 1982 spopolò per tutta la Penisola. Isole comprese, per dirla alla Guido Angeli.
Affiancato dai Serpenti, esponenti del nuovo corso della disco elettronica italiana, il Rrouge ha quindi risvegliato l'interesse per un brano in realtà mai dimenticato da chi in quegli anni viveva di pane, radio e meteore dalla carriera breve e fulminante. Come appunto quella di Diana Est, alias Cristina Barbieri nonché (scopriamo oggi grazie al web, allora lo ignoravamo) nipote di Mario Lavezzi. In realtà va detto che l'appellativo di meteora (a proposito, il suo cognome d'arte ci riporta alla mente l'indimenticata No East No West di Scialpi, anche se in realtà stiamo parlando di due est diversi: l'uno latino, l'altro geografico) le sta piuttosto stretto, considerato quanto la sua leggenda si sia mantenuta viva nei decenni a seguire, alimentata proprio da una repentina fuga dai palcoscenici protrattasi coerentemente fino ai giorni nostri.
Della sua carriera canora restano come testimonianza le copertine degli unici tre singoli registrati, Tenax e Le Louvre - successi datati 1982 e 1983 - e la meno nota Diamanti (1984), le relative side B, fino ad alcuni filmati d'epoca dove emerge un atteggiamento distaccato e intrigante, accompagnato a mimica e look del tutto particolari. Oggi con l'uscita di una nuova versione di Tenax, che sarà contenuta in un album tributo dello stesso Ruggeri, è indubbio che si scateneranno i paragoni con l'orginale. Da parte nostra, poco amanti in realtà delle cover di ciò che è già stato grande, quello odierno ci sembra un esperimento tutto sommato riuscito, capace di attualizzarne l'ambientazione senza stravolgere più di tanto l'andamento originale. In tutto questo il fascino di un personaggio come Diana Est resta comunque inarrivabile, probabilmente perché legato alla nostalgia di tempi migliori e spensierati, non solo nostri. La domanda è: chi mitizzeranno tra trent'anni i ragazzi di oggi? E ora tutti insieme a cantare: "Fuori dai musei, nuovi amici miei, si distruggerà, la civiltà delle banalità!".
Alvaro Delmo, 22 dicembre 2011

27 commenti:
I pezzi in latino erano fantastici.. la gommina simmons arrivò dopo:)
K
Formidabili quegli anni... anche se l'ha già detto Capanna (e di altri anni)...
fantastica!
Però con la frase "La domanda è: chi mitizzeranno tra trent'anni i ragazzi di oggi?" non trasformiamoci nei vecchiettini da panchina...
Magari mitizzerano Alessandra Amoroso, perché no?
Magari mitizzerano Alessandra Amoroso, perché no?
NO! :DDD
Non era un nome fatto a caso... per citare Mara Maionchi, a me Alessandra Amoroso 'arriva'...
Diretto, a parte che è già arrivata, nel panorama attualmente desolante della musica italiana (ma anche mondiale) AA, con quella voce riconoscibile, è comunque un passo avanti. Mi piacerebbe vedere L'Aura sempre in alto ma senza cover, l'attuale dramma della musica (anche qui, mondiale). Cioè noi un Adele (o una nuova Pausini)oggi non ce l'abbiamo.
Magari i ragazzi di oggi mitizzeranno ciò che hanno mitizzato le generazioni precedenti con una certa cultura musciale: Led Zeppelin, Doors, Genesis, Nirvana....tutto ciò che è passato e non tramonta vince sempre sulla monnezza contemporanea.
jeremy: a me di laura pausini ne basta gia´una
sarebbe bello se i ragazzi non mitizzassero nessuno, ma apprezzassero chi sa suonare e/o scrivere, non chi fa miliardi sempre sui soliti tre accordi
@ transu: Ovazione!
Considerando che all'ultimo tour degli AC/DC erano presenti tanti ventenni delle due l'una: o la musica dei nostri 13- 14 anni era ed è intramontabile, o quell di oggi fa cacacare. Mi metto sempre nei miei panni di 14-enne....avrei mai pensato di ascoltare brani degli anni 50-60?
"Solo che, per trattare di un argomento sì importante.... la sua leggenda si sia mantenuta viva nei decenni a seguire.. il fascino di un personaggio come Diana Est resta comunque inarrivabile..".
Alvaro Delmo un mito della satira, e il Direttore suo degno mandante!!!
P.S. Stefano, oggi articolo sulla Gazza a propostio del fenomeno editoriale "Il Teppista": complimenti!!!
@jeffbuckley: grazie per l'apprezzamento, si fa quel che si può per servire il Direttore e i suoi lettori ;-)
@Stefano Olivari: Amoroso o non Amoroso il vero problema della situazione attuale è il repertorio (oltre al carisma)... Canzoni come Tenax oggi ce le sogniamo...
@jeremy: L'Aura non è male, diciamo che mi aveva abbastanza convinto all'esordio. Certo è che passare così rapidamente alle cover non è una mossa entusiasmante... se poi è un capolavoro come Total Eclipse of the Heart...
ma il commento di buckley non era ironico? forse anche la risposta di alvaro però.
cmq a me ai tempi (avevo 11 anni) diana est piaceva, ma qui se ne parla come se fosse una superstar...
"Considerando che all'ultimo tour degli AC/DC erano presenti tanti ventenni delle due l'una: o la musica dei nostri 13- 14 anni era ed è intramontabile."
Felix, ho un figlio dodicenne che ascolta Queen, Frankie Valli, Aerosmith. Basta farla ascoltare a loro un paio di volte, e "arriva". Vorra' pure dire qualcosa...
transu, anche a me della pausini me ne basta e avanza una, ma guardando il resto della compagnia cantante sembra un gigante. Come sembra un gigante Tiziano Ferro. A prescindere dai miei gusti musicali che sono agli antipodi.
@ Tani
Io saro' blasfemo...ma per me una Ivana Spagna non ha nulla da invidiare nel suo piccolo a Lady Gaga (che lungi dall'essere affetto da reducismo amme-mi-piace). Premetto che di musica e di cultura musicale non ne capisco una favaccia
cmq dopo aver letto tempo fa su indiscreto un pezzo celebrativo di toto cutugno e la sua "l'italiano" aspetto una rievocazione di sabrina salerno, con le sua canottiere mini e i suoi tormentoni "boys boys boys" e "sexy girl"
Mi pefrmetto anche di sottolineare le prestazioni canore di Den Harrow
@felix: concordo su Spagna, ne parleremo nel prossimo futuro perché merita. Brano preferito: I wanna be your wife
@spillo: vedo che sei disattento, di Sabrina ne abbiamo ampiamente discusso in passato in un articolo... qui il link http://nuovoindiscreto.blogspot.com/2010/07/la-classe-di-sabrina.html
mhmh....state parlando di musica POPolare ed industriale?!? bah, sono l'unico nostalgico dei veri pezzi funky, blues and black di radio milano international (e si badi bene ke NON ho scritto 101 network!!!)
Ivana Spagna a detta di qualcuno che era nel settore era (ed penso sia tutt'ora) una vera professionista molto apprezzata...pero' ribadisco la mia cultura è limitata alle canzonette che si ballavano a Riccione cercando di rimorchiare (senza successo) le straniere
Colgo la palla al balzo-basket o volley,foot nemmeno per sogno-per una riflessione.
Stamane leggevo,sbigottito,di un premio postumo a Stefano Lavori per il suo contributo alla musica.
Una comica surreale.
Quando si parla di pop ci si dimentica lo scenario:ormai totalmente modificato rispetto a trent'anni fa.
La digitalizzazione ha stravolto e miniaturizzato il mercato,imponendo regole nuove(e nefaste)a tutti.
In breve,l'industria un tempo aveva fatturati straordinari che consentivano una diversificazione degli investimenti.
I Kraftwerk su Emi,una multinazionale,oggi non sono nemmeno pensabili.
Nei Settanta-Ottanta uscì tanta spazzatura di successo(de gustibus),ma queste dinamiche consentirono anche il fiorire di realtà di qualità.
Lo permettevano le cifre e le idee del tempo.
Il rock e i dintorni erano uno delle passioni e dei consumi privilegiati di almeno un paio di generazioni.
In Italia,di certo non un letto di rose per alcune espressioni musicali,arrivava al numero uno della classifica un brano come questo.
http://youtu.be/P_c6lZ16wnw
Oggi un adolescente ha altri interessi,la musica è la colonna sonora di altro.
Videoclip,pubblicità,giochi,suonerie,etc.
Non è più centrale,il feticcio è l'ipod,il gingillo.
Così come un audiofilo,anni fa,spendeva soldi per l'alta fedeltà,oggi la smaterializzazione del mezzo,l'impalpabilità,è cruciale nel creare la moda.
Nessuno spiegherà mai,anche ai quarantenni,che le cuffiette tagliano un sacco di frequenze e che sono dannose per l'apparato auricolare.
E che iTunes è ridicolo:quattromila canzoni su un supporto?
Così facendo però un settore ha fagocitato l'altro con una bella passata di napalm.
Significa che i piccoli e i medi,le realtà indipendenti,moriranno.
E che continueranno a fare soldi i mostri da marketing(da Madonna ai Radiohead).
Ci hanno ucciso al suono della loro musica.
Il disco più importante del Novecento popolare è forse il primo dei Velvet Underground,fu finanziato dalla Columbia(1966-67).
Vendette diecimila copie e fu un fiasco commerciale...
Ma,negli anni,ha seminato ovunque.
Nel 2011 sarebbe fantascienza.
Due chicche per finire.
Se andate sul TuTubo ad ascoltarvi "Heroin" compare la scritta-phytoniana-"buy Heroin on itunes".
...
L'altroieri stavo missando della musica con un tecnico,usando protool(sic):è uscita la domanda se,quello che dovrebbe essere un disco,vorremmo salvarlo su itunes.
Demenziale.
Il discorso di Simone per me non fa una piega,è semplicemente perfetto.
Ritornando alle sonorità pop anni 80 consiglio a tutti i nostalgi di ascoltare sia gli jolaurlo che il genio direi che nei loro brani i riferimenti a quella musica non manca affatto.
Ecco gli ultimi loro singoli.
http://www.youtube.com/watch?v=6B8ajXMKYaM
http://www.youtube.com/watch?v=hxAjQSrQpI8
Quoto il discorso di Simone, anche se ora non è che manchino le proposte di qualità, solamente bisogna andare a cercarle, a seconda dei gusti di ognuno... certo le proposte major sono ormai imbarazzanti per omologazione e scarso coraggio.
@Simone: sfondi una porta aperta ma purtroppo non si può tornare indietro. Il commento tradizionale in questi casi è: "Signori, il progresso non si può fermare".
@Arthur: oggi c'è una tendenza molto accentuata a rifarsi ai modelli del passato in termini di sonorità (ma non solo). E le tue citazioni vanno in questo senso.
Diciamo che i tanto bistrattati 80 in realtà sono l'ultimo decennio a cui ci si può ispirare veramente. Faccio fatica infatti a individuare un sound 90 e 00... sì c'è stato qualcosa nell'elettronica ma alla fine niente che abbia lasciato effettivamente il segno quando si parla di innovazione.
Il mio modestissimo contributo... mi ricordavo di aver letto questo racconto su Max, tanti anni fa, in cui si fantasticava si Diana Est, mi pare adatto... auguri a tutti.
http://www.matteobb.com/letture/009.php
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