Il torto al fascista Magni

di Stefano Olivari
L’immenso Fiorenzo Magni, uno dei pochi fuoriclasse dello sport ad avere avuto successo anche in un ambiente di lavoro extrasportivo, ha da circa un mese compiuto 91 anni e la Rai gli ha dedicato uno speciale molto interessante in una puntata della trasmissione ‘Dedicato a…’ in onda su RaiSport ma che meriterebbe spazio anche sulle reti principali.
Link all'articolo del Guerino

83 commenti:

Anonimo ha detto...

"Poi la vicenda finì in niente a causa dell’amnistia che di fatto salvò l’Italia da una guerra civile, ma il marchio del repubblichino rimase."
Oddio la guerra civile (o sarebbe meglio chiamarla caccia all'uomo...)era già scoppiata da un pezzo, cioè dal 43, e durerà qualche tempo ancora.....

Italo Muti ha detto...

Il Direttore è grande, biosgna trovare il profeta.....

Applausi a scena aperta, con loggione in piedi.

Italo

Stefano Olivari ha detto...

Da sottolineare anche il ruolo di Alfredo Martini, di sicuro dalla parte opposta rispetto a Magni, che con la sua testimonianza gli evitò un'esecuzione per direttissima... e poi ci si chiede perché certa gente entri nella leggenda e altri rimangano mezze seghe...noi abbiamo combattuto, si fa per dire, contro gli eskimo e i Moncler...

Italo Muti ha detto...

@Direttore

se poi volessimo fare l'elenco dei repubblichini diventati famosi, ci sarebbe da ridere...Mastroianni, Vianello, Tognazzi, Dario Fo.....

Italo

Dane ha detto...

Ma il "meriterebbe spazio anche sulle reti principali" si riferisce solo alla puntata su Magni o al format (?) in sè?!...
No, perchè la trasmissione è pateticamente nostalgica a livelli insulsi (d'altronde i mattatori sono una garanzia) ad un passo dal revisionismo più grottesco: ad esempio la puntata su Moser è stata semplicemente vomitevole, non solo in senso metaforico visto nell'appendice di carriera il trentino faceva fuori una scatola di antiemetici al giorno (prescrittigli da Conconi e Ferrari...) ma addirittura in senso letterale (ancora un po' e la scatola di antiemetici la facevo fuori io...).

p.s.: massimo rispetto per Magni, in ogni caso, che nonostante il vilipendio alla religione dell'aver avuto una concessionaria d'auto tengo stretto in cantina tramite proprietà transitiva: http://www.ciclistica.it/images/magnifissa.JPG

Stefano Olivari ha detto...

Mi riferivo alla puntata, l'ho trovata molto meno retorica rispetto alla trasmissione media sul ciclismo del passato...forse aiutava il fatto che, storicizzato, Magni è rimasto un campione ma non è mai stato considerato un santino...invece è tuttora impossibile parlare in maniera laica (non dico giornalistica) del 1984 di Moser o del 1998 di Pantani...

Dane ha detto...

Allora Direttore, se vuole divertirsi, deve assolutamente procurarsi la puntata su Moser. Solo Cesare Cadeo e Carlo Pellegatti con una puntata sul Milan di Berlusconi (con Berlusconi ospite in studio, ovviamente...) potrebbero far peggio.....

Leonto ha detto...

La storia viene scritta da coloro che vincono le guerre ( o perlomeno alla fine si fanno trovare dalla parte giusta ).Ai vinti rimangono solo i torti.
Lessi anch'io che il resistente Martini testimonio in maniera decisiva per salvare Magni....Su Bartali : mio padre mi ha sempre detto che nel 48 fu molto più importante il fatto che Togliatti dal letto di ospedale disse ai suoi di star tranquilli , che non la mitica vittoria di tappa di Gino ( mitica si , ma ben lungi dal salvare l'Italia dalla guerra civile)..

raimondo ha detto...

Grazie per l'attenzione a un grande ciclista sempre meno considerato del dovuto per questioni ideologiche.
La trasmissione l'ho vista e mi é parsa ben fatta davvero.
Grazie ancora
Raimondo

raimondo ha detto...

Grazie per l'attenzione a un grande ciclista sempre meno considerato del dovuto per questioni ideologiche.
La trasmissione l'ho vista e mi é parsa ben fatta davvero.
Grazie ancora
Raimondo

Unknown ha detto...

Fiorenzo Magni è di Vaiano, da dove viene il ramo paterno della mia famiglia. Suo padre era un barrocciaio (guidatore di barroccio, un carro da trasporto) e la prima bicicletta gliela comprarono tutti i barrocciai della zona, mio bisnonno compreso. Era un ragazzo durante il fascismo ed era camicia nera senza capire bene cosa volesse dire. Questa è la premessa. Riguardo all'agguato alla brigata dei Lupi Neri di Lanciotto Ballerini, morto durante il combattimento, tutti a Vaiano sapevano che c'era anche il Magni. Chiaramente non si sa se abbia sparato o meno. Il fatto però che non sia più tornato ad abitare a Vaiano è indicativo.

Simone ha detto...

Ho appena osservato il finale della trasmissione...
Che quei Tour si vincessero in montagna è una verità contraffatta.
Gli arrivi in salita sarebbero arrivati solamente nel 1952,prima contava la resistenza,il passo e la squadra(quindi pure le alleanze).
Infatti erano terreno dei grandi passisti,completi ognidove:Coppi,Koblet,Bobet,prima Magne e Romain Maes.
I grimpeur puri "morivano" nella prima settimana.
Kubler precedette solamente una volta,nella storia dei loro confronti nei Grandi Giri,il Magni.

Che,come spiega anche Edo14,durante la guerra si ritrovò dalla parte sbagliata della barricata.
Il Martini,partigiano comunista,lo salvò dalle pallottole.
Bellissima amicizia la loro,cominciata durante le gare giovanili toscane.

A proposito di Alfredo,a volte era compagno di allenamento del Bartali:un'anabasi,Ginettaccio che parlava per ore,ai quaranta all'ora,e che beveva la metà degli altri.
Una bestia.
Fu mandato a casa troppo presto al Tour'37 per un principio di broncopolmonite.
Ebbene,appena rientrato in Italia era già guarito.
Quelle Grande Boucle(1930-1950)erano un esercizio per fachiri,L'Uomo di Ferro in condizioni normali avrebbe sempre vinto.
Il conflitto mondiale tolse alla staffetta partigiana,eroe nascosto,almeno cinque o sei Tour de France e,ahilui,un figlio appena nato,morto perchè senza assistenza medica.

Un altro particolare.
Quel pomeriggio sull'Aspin c'erano anche degli operai appena licenziati.
Un'azienda di cicli e motocicli della zona aveva chiuso,la scusa era che i francesi preferivano comprare i mezzi italiani.
Perchè Coppi e Bartali erano il traino ideale di quel settore...

P.s.
Stefano,c'è chi sul Giro 1984 ha scritto un libro...

Stefano Olivari ha detto...

Non sono molto originale, ma umanamente e politicamente fra i tre grandi ho sempre preferito Coppi...super-individualista che però quando è stato il momento non si è imboscato...perse gli anni migliori esattamente come Magni e Bartali, però in un campo di prigionia e senza di fatto potersi mai allenare...

Unknown ha detto...

La pena di morte no, ma 40 anni di gabbio bisognava darglieli, a Magni e tutti gli altri.

Unknown ha detto...

clamoroso OT: quando è prevista la pubblicazione in ebook del libro di Casalini in formato .mobi per Kindle?
Lo prenderei anche da bookrepublic, ma non so se poi la conversione da epub a mobi verrebbe perfetta. Preferisco prenderlo direttamente da amazon.

grazie e complimenti per il sito

jeremy ha detto...

Hytok, messa così, in Italia, durante la Resistenza dovevano mettere in galera qualche milione di persone. Compresi una gran bella fetta di partigiani. Volevi che la guerra civile continuasse per qualche altro decennio in maniera ufficiale o ti sono bastati non so quanti gruppi terroristici più o meno manipolati dall'alto che hanno operato (e operano) in Italia per 50 anni?

Italo Muti ha detto...

@Hytok

eddaiiii, allora uccidimao tutti i comunisti perchè tali.......in effetti :))))))))))))))

Italo

transumante ha detto...

ricapitolando: ci sono stati molti repubblichini diventati famosi e idolatrati

quindi che magni sia stato snobbato per ragioni ideologiche e´una cazzata? concordo

non e´che, magari, e´ricordato di meno perche´coppi e bartali hanno vinto di piu´? Succede cosi´nello sport

Mi raccomando, non perdete mai occasione di parlare della caccia all'uomo dopo il 43, e di dimenticare quella dei vent'anni precedenti.

Stefano Olivari ha detto...

@Unknown: non è imminente, ma solo per motivi tecnici (in sostanza non ho ancora capito come fare)...il paradosso è che io sono un ultrà del Kindle...

jeremy ha detto...

transumante, e che nessuno (se non pochi) parla del Ventennio in modo positivo e quando se ne parla, anche solo per alcuni aspetti, si scatena l'inferno (non parlo di Indiscreto, ma in generale). Mentre la Resistenza è un intoccabile senza se e senza ma. La cosa mi andrebbe pure bene se si parlasse di guerra tra schieramenti (repubblichini vs partigiani), ma quando si occultano le malefatte per non sporcare il santino e ci si impadronisce di un periodo di tumulto per fare propaganda politica, ecco a me francamente sta cosa mi fa girare i coglioni. Soprattutto perchè dimostra che nessuno era migliore dell'altro (fosse durata 20 anni magari si sarebbe arrivati ad un bel pareggio con il Fascismo.......)in quel periodo.

Leonto ha detto...

Beh , peró per puntualizzare bisognerebbe anche dire che la Resistenza aveva più anime , fra cui persone nobilissime.Certo , ci fu chi ne approfitto per far pari : ma non gliene fu data ( vista anche l'imminente guerra fredda ) l'opportunità..

jeremy ha detto...

Leonto, certamente. Ce ne erano pure tra i fascisti. Ma infatti nessuno mette in dubbio il lato positivo della Resistenza ovvero la volontà popolare di cambiare strada dopo un periodo fortemente negativo. Il problema è l'assoluta intoccabilità di un periodo che invece dovrebbe essere trattato come periodo di riflessione dopo un Ventennio di dittatura. Riflessione che dovrebbe anche partire dalla motivazione per cui gli italiani sono stati fascisti. Questa cosa per motivazioni varie non è stata mai fatta e la Resistenza è diventata semplicemente un santino da sbattere in faccia persino a chi la Resistenza l'aveva fatta, ma dalla parte sbagliata (e non parlo dei repubblichini).

eltopo1971 ha detto...

"la volontà popolare di cambiare strada dopo un periodo fortemente negativo"

io direi dopo una disfatta militare.
se vincevi non cambiava strada nessuno.

jeremy ha detto...

eltopo, potrebbe anche essere. Ma credo che molti, probabilmente la maggioranza, non erano piu con il fascismo dall'entrata in guerra. Prima credo fossero davvero una minoranza.

axel shut ha detto...

beh, al momento esatto dell'entrata in guerra ce n'era di gente sotto i balconi (per non parlare delle guerre di prima ma si sa che quando ammazzavi i negri non fregava niente a nessuno)

jeremy ha detto...

axel, sulle guerre coloniali erano davvero altri tempi. La gente sotto i balconi vale quanto quelli in parata sulla Piazza Rossa. Non dico che c'era gente che gridava "vaffanculo" perchè si sarebbe presa una manganellata in testa, ma molti stessero già "migrando" sentimentalmente altrove credo di si. Se invece sosteniamo il voltagabbana dell'8 settembre senza se e senza ma francamente non vedo cosa ci sia di positivo nella Resistenza. Ma io ho non sono arido fino a questo punto.

eltopo1971 ha detto...

jeremy

di fronte ad un'agevole vittoria e susseguenti benefici, avrei voluto vedere chi avrebbe osato contestare..

jeremy ha detto...

eltopo, voglio pensare che non sia così.....

Leonto ha detto...

Appunto , di fronte ad un agevole vittoria...
Invece un 'armata intera è stata mandata a crepare nella steppa russa ( col corpo d'armata alpino sacrificato per consentire la ritirata di reparti tedeschi).Chi sbaglia paga...

Unknown ha detto...

grazie al direttore per la risposta... allora resto sintonizzato su amazon.it :-)

Unknown ha detto...

@Jeremy: che c'entra la Resistenza, adesso? Cos'è, maanchismo veltroniano? Se si parlerà della Resistenza, vedremo. Qui si parlava di Magni e Repubblichini.

@Italo: buttarla in caciara serve solo a farmi passare la voglia di discuterne.

jeremy ha detto...

Allora spiega sulla base di quale motivazione secondo te Magni e i repubblichini dovevano farsi 40 anni di galera.

paperogha ha detto...

scusa Jer, ma la maggioranza di quelli che hanno fatto resistenza magari erano persone che sotto il balcone prima non ci andavano, non saranno stati che una minoranza ci sono stati anche quelli durante il ventennio. poi che tra i partigiani ci siano stati anche dei voltragabbana dell'ultimo momento, non lo metto in dubbio.Che molti volessero il comunismo in Italia senza conoscere cosa fosse il comunismo sovietico non lo metto nemeno in dubbio e che s volte la vendetta violenta partigiana abbia sostituito la violenza fascista è pure palese. Detto tutto ciò, preferisco sempre i partigiani con tutti i loro errori ai fascisti

Unknown ha detto...

@Jeremy: le motivazioni sono banali e scontate.

Poi, per ragioni di pacificazione postguerra, si è deciso di chiudere tutti e due gli occhi e spandere perdonismo a piene mani... solo che dal perdonismo si passa all'esaltazione, come ho visto in questo post e nei commenti. E' brutto il fascismo strisciante, proprio brutto.

Fra poco stessa sorte perdonistica toccherà al mullah Omar, che sta trattando la pace con gli USA, altra roba da vomito.

transumante ha detto...

jeremy: non so come tu possa separare causa ed effetto

la resistenza e´una conseguenza del fascismo
non ha senso criticare la violenza, quando la violenza era l'unico linguaggio di quei giorni

quanto alla caccia all'uomo, non sarebbe mai durata a lungo, nel paese delle amnistie e degli inciuci. E infatti l'epurazione fu ben blanda, molti si riciclarono ed ebbero impieghi di responsabilita´anche dopo.

poi magari magni fu penalizzato per questo in quell'episodio (chissenefrega?)

jeremy ha detto...

Hytok, banale e scontata perchè? Perchè aderirorono alla Repubblica di Salò? Oppure perchè commisero dei crimini? Grazie per l'eventuale spiegazione.
transumante, non è una questione di negare la violenza del Fascismo e la reazione a questa violenza ma fare di tutta l'erba un fascio: chi aderi alla Repubblica di Salo non era un crimininale, chi commise dei crimini lo era. E infatti la pacificazione non fu fatta su una riflessione comune ma su un quieto vivere, da cui scaturi ulteriore violenza (vedi terrorismo). Io parlo di questo. E infatti vi invito a leggere i miei commenti, e rispondo cosi pure a paperogha, perchè chi parla di voltagabbana e minoranza sono altri. Non è una questione di preferire partigiani a fascisti, ma di capire quel periodo che invece è diventato un santino e basta.
Continuo a pensare che mandare in galera (o passare per le armi) milioni di persone non sarebbe stata una grande idea......

Italo Muti ha detto...

@hytok
Ne abbiamo già' parlato in pvt. L'analisi storica dovrebbe essere piu' completa, ma partendo dalla tua affermazione, ricorderei che il consenso alla prima parte del fascismo fu totalizzante ed in parte entusiasta. La resistenza fu poca e si trasferi' a Parigi. La parte fondante del fascismo fu fatta da molti ebrei e lo stesso Mussolini frequento' l'intellighentzija ebraica, tipo Margherita Sarfatti, per avere accesso ad un consenso piu' ampio ed anche a finanziamenti. Non bisogna dimenticare il biennio rosso e le violenze dell'epoca a cui si fronteggiarono le camice nere di Mussolini, n'è tantomeno la vittoria mutilata. Fino al 1938 Mussolini azzecco' quasi tutto (L'uomo della provvidenza - A. Petacco) per poi scendere a patti con il caporale moravo. Le riforme fasciste fecero uscire l'Italia dall'essere un paese agricolo arretrato ad un paese citato come esempio da Churchill e F.D. Roosvelt, per poi involarsi nelle scelte sbagliate. 40 anni di prigione mi sembrano sbagliati ed errati, fu la scelta di un popolo e non di un assise massonica che Mussolini ebbe sempre contro. Cert, avesse dato ascolto a Balbo, avremmo preso una strada migliore, ma il grandissimo Italo cadde a Tobruk nel 1940 per il fuoco amico.

@ paperogha

Se parli di partigiani bianchi, si puo' anche condividere, se parli di partigiani rossi mai. Mai letto "Donne di salo'" di U. Munzi? Oppure qualche libro di Pisano'? Se vuoi al prossimo aperitivo ti porto qualcosa da leggere....

@all
Scusate la lunghezza del post

Italo

Italo Muti ha detto...

@jeremy ci fu un battaglione della Decima Mas che fu composto da volontari che vennero dalla Francia. Quasi tutti erano figli di socialisti scappati a Parigi perche' antifascisti. La vergogna sentita per l'armistizio fu tale che, per riscattare l'onore del paese, andarono a Bordeaux a betasom, la base atlantica dei sommergibili e Mas, dal comandante Grossi per arruolar si. Si formo' il battaglione "volontari di Francia" che fu affiancato al battaglione "fulmine" ed inviato a difendere Gorizia. Questi repubblichini......

Italo

paperogha ha detto...

Italo, se parliamo di consenso, anche Stalin ne ebbe a dismisura.il consenso, una dittatura se lo crea, mica lo chiede per cortesia ai cittadini.
Se il consenso si misurasse dalle piazze piene allora la CGIL dovrebbe essere al governo da 10 anni :-)
Ci sta che poi, una buona porzione della popolazione preferisse fornire il suo consenso al regime per semplice quieto vivere. Tutto quello che circondava la vita quotidiana era fascista.
Di sicuro tra i partigiani rossi vi fu chi approfittò del cambio nel rapporto di forze per perpetrare delle vendette che andavano al di là della semplice cacciata dell'avversario repubblichino. Ma non è che gente tipo quelli della banda Carità fossero dei gentiluomini, o che Pavolini fosse una dama di carità.
Mi poni, Italo, la questione dell'onore militare, ma io credo che quello non sia stato un punto debole del solo Badoglio o del Re. Il Re era lo stesso che per pavidità nominò Mussolini capo del governo, Mussolini è quello che ordinò l'attacco alla Francia quando questa era già stata sconfitta dall'esercito tedesco. Se poi allarghiamo il discorso a tutte le ambiguità che caratterizzarono quel periodo, fu lo stalinista Togliatti a firmare il decreto di amnistia e a contribuire a pacificare gli animi dopo l'attentato di cui fu vittima.
Insomma, la materia è molto complessa e si presta poco, secondo me, a generalizzazioni e posizioni tifose

paperogha ha detto...

errata corrige: ho scritto Pavolini ma in realtà pensavo a Farinacci.

transumante ha detto...

Jeremy: ma l'abbiamo detto perche´e´un santino. Come sono santini quelli della bastiglia o del tea party

Io dico che la vergogna fu il 22 giugno 1940

certo l'italia si industrializzo´, come altri paesi che non necessitarono di una dittatura per farlo

allora diciamo che il comunismo ha fatto bene all'italia, perche´l'emilia romagna e´sempre stata una regione amministrata benissimo

Italo Muti ha detto...

@paperogha
Il consenso era palpabile nella gente, al netto della propaganda. Quello di Stalin era terrore, cosa ben diversa. INPS, INAIL, le hanno create nel ventennio, pensando agli agrari e la loro vita infame dopo i 45 anni. Il sabato non lavorativo e' dovuto al sabato fascista, per dare una coscienza guerriera al popolo italiano che, a parte qualche corpo non ebbe mai. L' onore non e' una parola di cinque lettere, e' tutto, se lo perdi sei bollato per secoli come inaffidabile. Sciaboletta fu l'emblema della pavidita', sarebbero bastati 200 militari per spazzar via la marcia su Roma, ma il coraggio non si compra, come il carisma.
Il migliore fece l'amnistia liberando anche i suoi dalle responsabilita' altri li mando' all'estero, visto che non rientravano nei canoni della sua legge. Finch'egli non guarderemo con serenità' al ventennio non saremo mai un popolo libero.
Italo

bianca c. ha detto...

nel QUASI che mussolini non azzecco` prima del 38 ci sta l'eliminazione fisica degli oppositori, la sospensione della democrazia, oro alla patria, legnate e olio di ricino, autarchia, estetica scorreggiona dell'impero, efferatezze coloniali varie. un drago come statista, quasi quasi meglio un bel governino goldman-sachs

Italo Muti ha detto...

E certo meglio il carrista ungherese come presidente della repubblica, o l'esaltazione della resistenza che massacro' istriani, dalmati e fiumani (brigate Garibaldi), o il massacro di rovetta,il triangolo della morte in Emilia, o la svendita della patria nel 45 come adesso. I rossi non avranno mai un concetto di patria, ma solo di contanti da incamerare. Alla bisogna si arruolano traditori alla Fini e si accetta supinamente l'invasione dei muslim, mandati qui dai simpatici cinesi che allargano il loro potere in Africa. Estikazzi vision.
Italo

bianca c. ha detto...

no no il ventennio fu un paradiso che si bilanciava benissimo tra il 66.6% alieno e l'afflato templare

Leonto ha detto...

Italo , bravissimo quando ricordi quel meraviglioso episodio di eroismo che fu la rivoluzione ungherese del 1956...per altro principalmente scontro interno al partito comunista magiaro.L'elefante russo fu costretto a intervenire sparando e sterminando operai e studenti col totale plauso del nostro attuale presidente.Molto meno bravo quando valuti gli accadimenti da Maggio 1945 in poi senza tenere conto di quello che era successo prima...

jeremy ha detto...

transumante, non sono assolutamente paragonabile la Bastiglia, Boston e la Resistenza. Sono cose ben diverse. E comunque quando durante la Rivoluzione Francese si andò ben oltre la giustizia con il periodo del Terrore, Robespierre fini i suoi giorni sulla ghigliottina e non idolatrato....comunque non mi avete mica spiegato perchè è un santino, avete espresso il vostro giudizio sul Fascismo. Se la Resistenza è un santino in contrapposizione al Fascismo (tralaltro è un santino per una parte politica ben definita, per altri che parteciparono attivamente alla Resistenza e senza essere dei voltagabbana no, ci sarà un perchè?) per me non è una cosa positiva. Semplicemente non doveva essere un santino ma un punto di inizio comune mentre fu il punto di inizio di una divisione nazionale che dura tutt'oggi. Dove il Fascismo lanciò bombe per distruggere tutto, la Resistenza sparse poi il sale.....

Leo ha detto...

Io non capisco come qualcuno possa chiedersi il perché la Resistenza sia considerata un santino... Avete presente che in Italia c'era un regime?

Qui si parla di tank per eliminare gente votata da noi... Mah

su mammutthone ha detto...

leo te lo chiedi dopo che leggi le recensioni di alcuni libri, che non fanno altro che testimoniare che tra sconfitti e vincitori forse le differenze non erano così marcate come ci è stato fatto credere... qualunque scrittore che affronti la resistenza in maniera oggettiva deve affrontare sempre campagne d'odio culturale inferiori solo a quella contro papino il breve ( cit dane)... vedi te se non è un santino...

Gian Luca Cervini ha detto...

"INPS, INAIL, le hanno create nel ventennio, pensando agli agrari e la loro vita infame dopo i 45 anni."

Lapsus interessante, gli agrari erano i grandi proprietari terrieri, i braccianti, mezzadri erano i poveri e derelitti dalle vite infami.
Il fascismo 2.0 ha dei miti complessi, tende a presentarsi come una specie di socialismo migliorista, e finge di dimenticare le sue origini ultracapitaliste, la sua nascita e sviluppo per proteggere agrari e industriali dalle richieste del popolo. Mussolini era meno ipocrita dei suoi webservi, c'è un film molto bello, "Vecchia guardia", 1936, dove candidamente si mostra la storia degli industriali Brambilla, che, stanchi di essere vessati dagli scioperi comunisti, si rivolgono alle squadracce nere che patapim patapom rimettono l'ordine e ricreano la piramide sociale. Ma non fidatevi delle mie parole, guardatelo, guardate come il fascismo dipingeva se stesso.

transumante ha detto...

jeremy e mammuthone: oh,basterebbe anche il sussidiario delle medie

E' diventata un santino perche´vista come impresa comune di tutte le correnti e forze politiche su cui si e´ricostruita la societa´. Su cosa la costruivamo la retorica dell'identita´nazionale e repubblicana? Sulle imprese della X mas? Come si poteva evitare una guerra fra bande? Cosa avevano in comune badogliani e comunisti?

Italo Muti ha detto...

@Gianluca

Pensavo che fosse chiaro dal discorso che per agrari intendessi i lavoratori, sfruttai e senza speranza di vita oltre i 40 anni. La prossima volta metterò anche delle disdacalie.

Mussolini fu un politico abile e molto italiano, odiava i capitalisti ma gli servivano, detestava la chiesa, ma fece il Concordato, era il figlio prediletto da Lenin, ma lasciò i socialisti, voleva fa arrivare Matteotti nel governo ma lo uccisero dando a lui la colpa.

Io ho una visione critica e negativa su una parte del fascismo, ma non aprioristica, vera negazione dell'intelligenza e dell'analisi storica.

Il Duce aveva una qualità che pochissimi se non nessuno avrebbe avuto in seguito: amava l'Italia.

@Leo

I tank sono molto più onesti di questi cialtroni, nessuno escluso. E' una questione di decenza, non di destra o di sinistra. Il problema è che ci sono gli uomini ma nn gli ufficiali.

@Leonto.

fai una ricerca sui fatti di Rovetta e moltiplicali, quella è gran parte della resistenza. Poi vatti a vedere la strage di Porzus dove i comuinisti fecero strage dei partigiani bianchi che avevano incontrato emissari della Decima Mas al fine di difendere i confini nazionali.
"Donne di salò" di Ulderico Munzi è un libro che fa rabbrividire, da leggere, prova e poi misura la tua rabbia.

@Piffero

ho risposto di rabbia, e ho sbagliato, ma se non rispondi con analisi storica è inutile. Io ho solo messo i punti positivi, quelli negativi li conosciamo tutti.

@All

Per voi è normale che alla fine del 1° tempo del derby fra Milan e Inter sul 3 a o per l'Inter, Ibra dica "torno nell'Inter, ho sbagliato ad andarmene". Anzi appludite. LA parola è una, come l'onore, una volta persi non esiste più nulla.

Italo

Gian Luca Cervini ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Krug ha detto...

"Il Duce aveva una qualità che pochissimi se non nessuno avrebbe avuto in seguito: amava l'Italia."

Chi Mussolini? Quello che dichiarava "La bandiera tricolore è uno straccio da piantare su un mucchio di letame"? Quello che fuggì vestito da soldato tedesco lasciando al loro destino i suoi fedelissimi? Per me amava il potere più che l'Italia...

"Fino al 1938 Mussolini azzecco' quasi tutto"
Chiaro, che poi la sua politica estera si rivelò quello che era cioè un bluff tanto che dovette accettare l'abbraccio mortale di Hitler per non restare isolato,
che la Grande Depressione fece sentire in Italia il suo peso ben più a lungo che in altri Paesi, che la Bonifica delle Paludi Pontine fosse tutt'altro che conclusa, che l'Italia si presentò totalmente impreparata al secondo conflitto mondiale dopo quasi venti anni di potere assoluto nelle mani del Duce non conta nulla... E potrei andare avanti ancora a lungo; d'accordissimo che a sinistra bisognerebbe analizzare la Resistenza con maggior senso critico, magari però una certa Destra dovrebbe analizzare con maggior senso critico il Ventennio

"o l'esaltazione della resistenza che massacro' istriani, dalmati e fiumani (brigate Garibaldi)"

Le Brigate Garibaldi massacrarono istriani, fiumani e dalmati? Mi citi luoghi, date e fatti? Forse ti confondi col IX Corpus Titino... Poi magari potremmo ricordare che nel Ventennio le popolazioni slave del Regno d'Italia furono private della loro identità nazionale e che magari il loro risentimento nasceva da lì; e lo dico da figlio e nipote di esuli istriani.


I libri di Pisanò... Qualcuno l'ho pure letto, vedi "Gli ultimi cinque secondi di Mussolini" e li ho trovati pure in certi aspetti interessanti... Ma magari magari lo possiamo giudicare "leggermente" di parte?


P.S. Se l'onore mi porta a vedere il mio Paese ridotto come la Germania dopo il 1945 allora molto meglio la resa nel 1943; anche se indubbiamente nella resa si poteva e si doveva mantenere una dignità che fu totalmente sconosciuta a gran parte del popolo italiano.

paperogha ha detto...

Italo, riguardo al tuo esempio cakcistico, Ibra potrebbe anche farlo e nessuno si stupirebbe :-)
Tornando seri, continuo a preferire che a vincere siano stati i partigiani (pur non facendone un santino intoccabile) e gli alleati piuttosto che la Repubblica Sociale sotto tutela nazista.
Quoto Transumante, sulla spiegazione del perché della nascita del santino

Dane ha detto...

"...la maggioranza di quelli che hanno fatto resistenza magari erano persone che sotto il balcone prima non ci andavano, non saranno stati che una minoranza ci sono stati anche quelli durante il ventennio. poi che tra i partigiani ci siano stati anche dei voltragabbana dell'ultimo momento, non lo metto in dubbio..."

Vabbè, finchè vi bevete la falsificazione storica delle percentuali allora è ovvio che i Partigiani (che son cosa ben diversa dalla Resistenza) vengano paragonati al Terzo Stato francese che prese la Bastiglia...

"indubbiamente nella resa si poteva e si doveva mantenere una dignità che fu totalmente sconosciuta a gran parte del popolo italiano"

Appunto, e allora di cosa parliamo?! Finchè ognuna delle due parti descrive sè stessa come più gli fa comodo (i voltagabbana partigiani diventano la maggioranza nelle analisi dei fascisti e la minoranza in quelle dei comunisti, così come i repubblichini vengono raccontati come patrioti dai fascisti e come difensori del regime brutto e cattivo dai comunisti, ma la smettiamo?!...), non se ne uscirà mai...

"Quoto Transumante, sulla spiegazione del perché della nascita del santino"

Mah...per me il santino nacque perchè la storia la scrivono i vincitori, in fondo pure Napoleone fu accolto come liberatore... Avessero vinto i Repubblichini oggi ricorderemmo i partigiani rossi (quelli che trattarono con Tito cessione di territori in cambio di una mano a istituire un regime comunista italiano...) più o meno come ricordiamo la banda Baader-Meinhof.....

paperogha ha detto...

corretto , Dane, e infatti i vincitori hanno comunque avuto bisogno di un mito fondante.
Se vuoi a sinistra serviva anhe per dire, sappiamo benissimo che non andremo mai al governo(Teheran e Yalta avevano deciso già tutto) ma ricordatevi che ci siamo stati e ci siamo anche noi

Italo Muti ha detto...

@krug
Se tu mordessi ragione una volta, probabilmente avrei una paralisi ;)))))
Mussolini amava il potere? Yes, ma voleva anche un'Italia forte e rispettata. Le due cose non s escludono. Vuoi fare un paragone con i politici che vennero dopo? Capovolti, quante fascette di denaro scenderebbero?
Il libro di Petacco dice anche quello che affermi tu, un'opera incompleta ma ciclopica considerando il punto di partenza e il momento storico. Italo Balbo disse che saremmo stati pronti nel 1942 non prima come esercito, ma Tobruk spazzo' via l'uomo migliore, filo inglese e anteguerra, e la banda Ciano ebbe la meglio. Come dovresti sapere, io ho Balbo, JVB e Tesei come miti, ma Mussolini e il fascismo vanno trattati in maniera storica piu' appropriata.

La brigata Garibaldi, se non ricordo male la 52*, appoggio' militarmente il IX corpus titano nella battaglia eroica di Tarnova della Selva dove il Barbarigo salvo' Gorizia dall'invasione e il massacro. Devo recuperare un paio di libri e poi ti daro' i particolari, oppure mi stimi cosi' poco per pensare che quello che dico non sia suffragato da prove? In ogni caso avendo avuto morti infoibati vicino Gorizia, posso assicurarti che furono i partigiani ad aiutare i titini nel rastrellamento. Sono a conoscenza di quanti sbagli furono fatti in precedenza, ma anche del resto, cosa che quasi tutti scordano qua dentro.
Ogni vero italiano e' anche dalmata e Giuliano.

Pisano' e' molto piu' storico dei pseudo storici di si nostri, poi va fatta la tara. Letto "io fascista"? Da' uno spaccato degli ultimi giorni visto dai repubblichini. Io lo trovo commovente.

L' onore e' tutto, o ti arrendi o combatti, ma noi abbiamo fatto l'armistizio con tanto di fuga del re e stato maggiore, per poi combattere i tedeschi. Vale sempre l' esempio di Ibra, per quasi tutti voi e' normale, per me ed altra persone un'infamia. Siamo inaffidabili e tali ci considera il mondo, indovina perché ?

Un saluto....lo sai che avevo un piccolo striscione nella curva della mia amata Triestina?

Italo

Italo Muti ha detto...

@krug

Quando passero' da Trieste, visto che devo vedere un sacco di persone, magari ti avverto cosi' possiamo fare due chiacchiere, ovviamente se hai voglia di vedermi...

Italo

Silvano65 ha detto...

Per me stamattina é finito un incubo, e di questo ringrazio che di dovere. Adesso mi rilasso un po', e finalmente poi tornerò alle normali occupazioni... Sono fuori casa da venerdì mattina alle quattro, fate un po' voi. Poi però quando ritrovo la testa due paroline qua sull'argomento magari le scrivo pure ;-)

Italo Muti ha detto...

@silvano65
Oila', felicissimo del tuo intervento. Ti capisco, piu' di quanto tu creda.
Un abbraccio
Italo

Italo Muti ha detto...

@krug
Se tu mi dessi ragione, pardon, questo cazzo di iPad......

Italo

Unknown ha detto...

@Jeremy: i 40 anni per stragisti e criminali, meno per chi semplicemente aderì alla rsi, ma non tabula rasa.

@Italo: io però mi riferivo ai repubblichini, non ai fascisti tout court, che lì il discorso è ampio, e nel "quasi" che usi possono essere elencate parecchie cose.

transumante ha detto...

Dane: noi non ci beviamo niente, ci sono fatti inoppugnabili che alcuni nostalgici non vogliono accettare

Purtroppo e´errore comune confondere imparzialita´con neutralita´

Finche´non si capira´che l'errore non fu non aspettare fino al 1942, che l'italia non sarebbe stata pronta neanche nel 1972, e´ inutile discutere

Poi si puo´scandagliare una montagna di merda per cercare qualche chicco di riso e dire che mussolini azzecco´quasi tutto, io che sono schiavo della storia dei vincitori preferisco abbiano vinto quelli che hanno vinto

jeremy ha detto...

Hytok, quindi parliamo di criminali da perseguire a prescindere dall'appartenenza. Perchè non si dovrebbe parlare degli altri criminali? Io questo dico. E invece state facendo le solite capriole da "ipartigianinusediscutonoseamano".
transumante, io non faccio nessuna classifica, mi piacerebbe che non la facesse nessuno. Io questo dico: i fatti criminali dovevano essere puniti tutti e si doveva ragionare insieme su cosa era stato il Fascismo. Mentre non solo non si è ragionato sul Fascismo, bollato come una presa di potere di pochi sui tanti, ma si è continuato a viaggiare su schieramenti violentemente contrapposti per decenni. Ci si è riuniti per 3 anni per "liberare" l'Italia per poi dividersi per 50 anni. Ci sarà una motivazione o no?

Unknown ha detto...

@Jeremy: stai difendendo l'indifendibile, e temo d'intuire perchè. Fascismo e antifascismo non sono due parti contrapposte ed equivalenti, ma male e bene. Se l'antifascismo ha ecceduto in violenze gratuite o vendette, per quanto esecrabili, non può comunque essere equiparato al fascismo.

Italo Muti ha detto...

@jeremy

Vergognati, vuoi mettere la democraticita' di una otto fatta epodere nell'intimita' di un'ausiliaria...gia' che sei uno sedicente tifoso...
Italo

Unknown ha detto...

@Italo: parliamo e non ci capiamo. Equipareresti la categoria dei poliziotti e quella dei camorristi? In fondo anche nella polizia ci sono stati quelli della Uno Bianca, ad esempio, quindi...

transumante ha detto...

hytok: ma che dici, che parti equivalenti, mussolini amava l'italia, poi gli hanno rubato l'anima

jeremy ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
jeremy ha detto...

Hytok, torno a bomba: comunque, dove avrei equiparato antifascismo a fascismo?! No citami il commento dove scrivo questa cosa. E non dirmi "si intuisce dalle tue parole" perchè ti assicuro che non hai capito un cazzo allora.

jeremy ha detto...

Hytok, se poi parliamo dell'"antifascismo" comunista era eccome paragonabile al fascismo, perchè voleva sostituire un totalitarismo con un altro. Altro che bene e male. E non temere di intuire niente: ci sono stati partigiani che hanno lottato per la propria patria senza anelare niente altro se non la liberazione dell'Italia. E quella gente va rispettata nei secoli. E non vado oltre, che io ho parlato di violenza e crimini e non di parte giusta o sbagliata. O volete giustificare eccidi solo perchè prima c'era il Fascismo?! Io questo contesto. E vedo che questa cosa voi non l'accettate. E temo di intuire perchè.....Cioè con la tua teoria quelli della Uno Bianca (che citi tu, pazzesco.....) non dovevano farsi manco un minuto di galera e dovevano essere trattati da eroi comunque perchè poliziotti?!?! Ma almeno ti rendi conto di quello che scrivi o no!?!?

transumante ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
transumante ha detto...

Jeremy: l'abbiamo gia´spiegato il significato della resistenza, posso fare un esempio ancora piu´chiaro

Tra i notav ci sono anche dei black block, dei delinquenti. Questo fa si´che la tav sia piu´giusta da fare??? Questo scalfisce le ragioni dei notav?
Manco per il cazzo, questo e´la scusa di chi ci vuole mangiare sopra

Allo stesso modo, la scusa dei revisionisti e´che siccome anche tra i partigiani ci fossero degli avanzi di galera (chissa´dove avevano imparato a maneggiare armi, forse nei bei sabati col moschetto), allora dobbiamo riconsiderare il fascismo

Poi uno si appiglia all'onore (l'onore di attaccare un nemico gia´sconfitto da altri, o dei bingo bongo coi gas, come cominciare una partita gia´ in vantaggio 5-0)

Comunque nessuno pretende di farvi cambiare l'idea di una vita in un blog, anzi e´senz altro vero che qualcuno sul fascismo dovrebbe rifletterci ancora un po'

jeremy ha detto...

transumante, ripeto: dove avrei scritto che si deve riconsiderare il Fascismo?! Ho detto che si deve fare un'analisi meno semplicistica del Fascismo. E ho detto che se si condannano i criminali in quanto tali non si possono fare distinzione di appartenenza (l'esempio, involontario, dell'Uno Bianca è perfetto). Io questo dico. E per questo parlo di santini.

Unknown ha detto...

@Jeremy: avremo capito male, io e transumante, ma quello abbiamo capito. Certi commenti trasudano nostalgia e comprensione, e se non è così, vuol dire che le mie percezioni sono sbagliate, chettidevodire...

Quanto alla Uno Bianca, hai capito proprio il contrario. Se nella resistenza (polizia) ci sono stati criminali (uno bianca) questo non scalfisce che la resistenza (polizia) sia il bene.

jeremy ha detto...

Hytok, "comprensione" per chi aderi alla Repubblica di Salo e al Fascismo senza essere per forza un criminale, questo sicuramente, che non significa darne un giudizio positivo. Per il resto ti riposto quello che ho scritto perchè mi sa che non hai capito proprio come ho usato l'esempio della Uno Bianca: Tuo esempio:
"Equipareresti la categoria dei poliziotti e quella dei camorristi? In fondo anche nella polizia ci sono stati quelli della Uno Bianca, ad esempio, quindi..."
E visto che parlavamo di punire i criminali senza guardare l'appartenenza ho risposto quanto segue:
"Cioè con la tua teoria quelli della Uno Bianca (che citi tu, pazzesco.....) non dovevano farsi manco un minuto di galera e dovevano essere trattati da eroi comunque perchè poliziotti?!?!"

Lo sto dicendo dal primo commento: o si equiparano i criminali in quanto tali o non si possono fare distinzioni di appartenenza.

Hytok, no comment sulla traspirazione delle mie parole. La prossima volta userò il deodorante ....

Anonimo ha detto...

"mussolini amava l'italia, poi gli hanno rubato l'anima"
Comunque la si pensi, battuta da fuoriclasse :-DD

Per il resto, sul discorso in generale, d'accordo con Jeremy, parola per parola direi :-)

Unknown ha detto...

@Jeremy: se permetti, la metafora della Uno Bianca l'ho tirata fuori io, quindi saprò bene qual'è l'interpretazione giusta che le ho dato, e non è la tua.

Quanto alla traspirazione, se vuoi buttarla in burletta, io passo.

jeremy ha detto...

Ottimo ma anche tu non hai capito l'interpretazione che le ho dato io....
preferisco buttarla in burletta piuttosto che risponderti in maniera ostile eh.....

Dane ha detto...

Transu, potrei esser d'accordo punto per punto con la tua risposta (con qualche puntualizzazione: tu sei contento che han vinto "quelli lì", io sono contento che han perso "quelli là", ecco...) a patto di metter tra i "fatti inopugnabili" le vere percentuali: la dittatura non stava lì a dispetto dei santi, e il grosso dei partigiani nacque il 9 settembre.
Prima, a fronte di pochi veri eroi (alcuni sacrificatisi coraggiosamente, altri fuggiti od esiliati all'estero), c'erano pochi utopisti che sognavano di rovesciare una dittatura per instaurarne un'altra di colore differente, e con metodi tutt'altro che nobili (comodo organizzare attentati e poi fuggire sulle montagne lasciando che gli innocenti rimanessero vittime delle rappresaglie...).
Al di là delle provocazioni, non intendo paragonare Pertini a Meinhof, ma su altri ho ben più riserve: tra i "fatti inopugnabili" ce lo mettiamo che un bambino è rimasto decapitato dall'esplosione di via Rasella?!...

Italo Muti ha detto...

@dane

Condivido la chiusura, come si potrebbe dire che l"attentato non aveva un grande senso militare, se non quello di infarto imbestialire i tedeschi ed obbligarli a fare una sapida rappresaglia. I morti innocenti? Irrilevanti, poi una simpatica fuga lasciando i civili nei guai. Questo era lo scopo di quella gentaglia dei GAP, tenuti in debito conto dai partigiani comunisti. Poi ti faro' vedere anche qualche documenta segreto che ho e che e' molto esplicativo. Stessa cosa l'omicidio Resega, molto amato dai milanesi. Giuseppina Ghersi, un nome per voi. Altra grande impresa dei partigiani rossi. Dane la vera resistenza era molto minoritaria, hai perfettamente ragione, il resto e' molto italiano e il santino serve a giusticare tutti i fatti criminali compiuti per "salvare" l'Italia. Il fascismo andrebbe studiato seriamente e non per slogan, senza preconcetti, intervistando anche i reduci per capire cosa pensavano, molto meglio dei libri, ma costa fatica e bisogna avere una mente libera. Se sta piovendo e un fascista dice che piove, ha ragione.

Italo

su mammutthone ha detto...

@hytok scusami ammazzare un battaglione di proscritti che si dichiara arreso e getta le armi a terra, come lo giudichi? io infamia gravissima...
ammettere che una buona fetta della resistenza abbia giocato una guerra sporca e contro tutti non diminuisce il valore delle cazzate combinate da mussolini prima... definire il fascismo il male assoluto è ridicolo, pol pot cos'era allora?? va bene avere idee politiche diverse ma non si esageri troppo con l'astio...