di Oscar Eleni
La sorpresa Ukic, la categoria di Jerrells, il salvatore Bremer, la rifondazione di Scariolo, l'abbraccio alla Cremascoli, il sogno dell'Ulker Arena e la fine di Lardo.
Oscar Eleni dalla caserma dei giannizzeri di Istanbul dove il generale eunuco sorride pensando alla trappola in cui è caduto effendi Scariolo, il visir di re Giorgio con il ghigno di Schillaci: gli avevano fatto credere che Roko Ukic, con un dito veramente rotto, non avrebbe giocato. Trappola croata con l’aiuto della stessa Uleb che in un regolamento interno aveva chiesto alle associate di rispettare questo accordo di non nascondere eventuali infortuni, di non presentare giocatori annunciati come clienti dell’infermeria. Siamo davvero sbalorditi dallo sbalordimento di don Sergio che questo giochino del ci sono non ci sono, caro alla Mata Haribus dei francesi di Obelix, lo dovrebbe conoscere bene perché si chiama anche pretattica, una cosa da fissati del video che smaschera tutto, un trucchetto usatissimo ai tempi in cui in Italia lavorava pure lui. Le febbri di Jura, le caviglie girate di Della Fiori, i malanni immaginari di chi, poi, faceva anche 30 punti, insomma un po’ come la vigilia di Varese-Milano quando Mancinelli, uno dei meno peggio sul campo, veniva considerato quasi fuori per un lieve infortunio al ginocchio nell’ora in cui c’era da evitare l’umiliazione del Panathinaikos che, come avrete letto nelle poche righe dedicate da giornali in deliquio per i 42 milioni al Gallo che li merita davvero, è caduto in casa contro il Kazan che ad inizio stagione avevamo visto pagare debiti al Montepaschi ancora vero cantiere e non finta fabbrica del Duomo per la signoria medicea degli Armani.
Mondo cane se dobbiamo metterci con le mani in seconda per ascoltare lezioni da questi grandi allenatori che vorrebbero fare tutti come Mourinho: aspettare l’arbitro infame nel garage, attendere, o far attendere dai propri sicari dal becco giallo, i giornalisti che si sono presi tanti insulti per non aver obiettato, messo almeno una riga sotto le dichiarazioni di un allenatore che aveva visto cose positive a Varese, terzo quarto con 4 punti nati dal nulla, che elogiava la “battaglia” di Istanbul, 12-10 in 10’ non per le arcigne difese, ma per le mani sporche di marmellata, arrabbiandosi per quel trucco su Ukic, ehi, stiamo parlando del Roko che a Roma vedevano come ostacolo per la crescita dei virgulti di cui poi non abbiamo più saputo nulla, salvo che si sono mangiati un capitale, molti allenatori, tante persone che lavoravano sul serio, un proprietario che, per la verità, sembrava nato per farsi divorare da chi ha studiato bene sul testo sacro del Cortigiano. Milano e il suo bilancio da quasi 20 milioni di euro che cade perché il portentoso staff tecnico aveva preparato la partita senza tener conto dell’unico regista a disposizione dell’infelice Bucaneve Spahija, senza trovare correzioni perché a Milano sarebbe piaciuto tanto poter affrontare l’ex squadra di Bosca Tanjevic preoccupandosi soltanto di Curtis Jerrells che nel libro di Casalini sarebbe inserito in una categoria, i brocchidi, che aggiungiamo noi visto che lui, il franco che fa le boccacce, che faceva le boccacce ai potenti, è diventato come il Ceccherini convertito frate nel film di Pieraccioni sullamore in tutte le lingue del mondo. Ukic il mostro del videogioco? Ma per favore.
Nella Milano inviperita e non soltanto per gli scioperi e i rincari ora è stata accesa una fiammella votiva in piazza Stuparich dove non c’è più il bar, lo diciamo per chi spara cazzate e vorrebbe giustificare tutto con la mania del pettegolezzo e dell’infelicità, per questo Ernesto Geiare Bremer junior, nato nel settembre del 1982, a Cleveland, Ohio con passaporto bosniaco, trovato sulla Transiberiana. Deve essere lui il sempai per portare l’Emporio alla luce, per liberarla dalla prigione dove è tenuta in ostaggio dalla presunzione di chi crede ancora ai fiori sugli alberi e, intanto, ha segato via tutte le radici. Non è vero che tutti i lavori sono uguali e quando Livio Proli dice di essere il primo a rischiare il posto da presidente si accorge in ritardo che una società sportiva non fa mai diventare cose le anime dei giocatori, scopre soltanto adesso che puoi costruirti un clan tutto per te, ma poi devi rispettare le regole del Rif.
La cosa buffa è che questa gente scambia per nemici soltanto chi ha sempre detto la verità dal primo giorno, dai tempi in cui sembrava Lucio Zanca il salvatore nella terra dove erano stati sepolti, come tossici, scudetti e coppe europee, soltanto perché la povertà aveva costretto la città matrigna a rivolgersi a gente che vedeva il colle Olimpia come trampolino per scalare montagne verdi tipo quella di San Siro, cioè fatta crescere su macerie. Tempo e silenzio. Sembrano questi i rimedi per ogni male. Vedremo dalla partita con la Scavolini come andrà questo incontro fra un popolo esasperato e un allenatore che non avrebbe bisogno di essere difeso dalla banalità, anche se, all’inizio, pur vedendo come andavano gli allenamenti che può vedere soltanto lui, si pavoneggiava parlando di obiettivi raggiunti nella stagione senza obblighi, perché a loro piace rifondare in tutta tranquillità, e poi perché disturbarlo vista la squadra che lo circonda, quando ha così tanto da fare dovendo pure occuparsi della nazionale spagnola che andrà ai Giochi di Londra? Aspettare la fine per fare i conti, schivare le frecce, come dice la società, ma non farsi tagliare le palline dai boomerang tirati dalla caverna dove ogni fotogramma ha un senso, anche quando Ukic non gioca.
Mondo cane se fai zapping sui canali di SportItalia per l’Eurolega e ti rendi conto di come sono diverse le farfalle che si posano sui fiori di Siena e di Cantù. C’è un’atmosfera che ti piace, vedi le facce dei giocatori e sai che si stanno battendo per qualcosa, per qualcuno. Sono capolavori anche questi e non cambieremo idea neppure se il domani dovesse essere angoscioso. Avete mai visto qualcuno correre ad abbracciare i colonnelli di Milano come è accaduto ad Anna Cremascoli nel tumultuoso finale contro Kaunas dove il PalaDesio diventava astronave per chi ancora vorrebbe farci credere che il basket è moribondo soltanto perché così conviene agli Ugolino di palazzo Acca, o per speculazioni secondo lo stile delle beate giornaliste fotocopia che fingono dolore guardando gli spalti desolati di Roma o della stessa Milano dove fanno recitare ai bambini la favola del tifoso virtuoso, senza poi filmarli davvero per vedere come sbadigliano, come pensino soltanto al pop corn, soltanto per darla vinta a quelli de “ La7” che si sentono traditi proprio come Scariolo con Ukic: loro credevano. Credevano cosa?
Eurolega nel nome di Bo Bolt Mc Calebb eletto giocatore della settimana, ma qualcuno avvisi il Real Madrid che il passaggio dal magistero Messina al patronato di Pepe Laso porta anche a situazioni dove fai fatica a riconoscere il vero marchio della casa blanca. Ci dispiace soltanto che questo Montepaschi che gioca bene, perchè sa cosa è una vera difesa, non abbia davvero tutti i mezzi, stiamo parlando di stazza, per affrontare alla pari le grandi favorite, anche se il Barcellona conosce già l’effetto del sale sanese e Mosca imparerà a temere la Mens Sana che ha un corpore non sanissimo, ma con dentro qualcosa, l’anima, e il merito è di tutti. Comunque sia abbiamo una quasi certezza: Milano e Fenerbahce, le due squadre che hanno inaugurato la nuova Ulker Arena, non saranno nella finale a quattro come sognavano i dirigenti che hanno costruito il palazzo impossibile sognato sempre dalla Madonna dei canestri sul Naviglio e dalla Cantù che vedendo chiuso nelle mangiatoie di Alien il nuovo progetto dovrebbe sposare per sempre la casa di Desio. Sulla finale di coppa Armani giustamente non si era mai fatto illusioni, come non l'hanno mai creduta possibile quelli della sua Arca sapiente che alla ennesima ricostruzione della loro Babele hanno concesso agli architetti di sforare già nella consegna del prodotto con marchio tricolore, figurarsi quello del monastero Devotion che inebria l’Uleb dal cervellone confuso se fa calendari del genere, figurarsi l’anno prossimo quando occuperà il giovedì e il venerdì. Aspettate a fare i beccamorti, urla l’inclita dalla piana dei barbari. Milano può ancora vincere coppa Italia e scudetto. Davvero? Lo dite con la faccia di quelli che vorrebbero invitare i telespettatori alla scommessa last minute, con un sorriso nascosto dietro il sacrosanto “andate a quel paese e giocate i copechi sulla ruota del Monte “.
Lasciando l’Europa eccoci sul sentiero polveroso del basket spedito sul digitale che non tutti riescono a decodificare. Nel viaggio verso la seconda di campionato anticipata dalla caduta di Roma sul campo di Biella dove hanno veramente troppo in più rispetto alla Rometta per far pensare che a pagare tutto deve essere l’allenatore, mentre si daranno ancora stipendi a scioperanti mascherati tipo Tucker che, non per caso, ha mandato alla neuro Ettore Messina che sapeva di avere davanti il nulla, una cosa. La squadra era malata alla partenza, costruita malissimo, in mezzo a troppi equivoci, dando credito a chi non poteva averne, come giocatore, come dirigente, come consigliere. Si sapeva che avrebbero alzato il capestro per Lino il marinaio, lui ha fatto finta di credere che una via d’uscita l’avrebbero trovata, proprio come a Bologna, ma si è sbagliato perché il mondo Virtus dove crea Sabatini ha un forte legame con il popolo della vu nera che vigila sempre, mentre quello della Virtus quattro stracci in tribuna, palaminimo senza spettatori, è tanto distante dalla società che nessuno si accorge se dalla rupe vengono butatti giù i grandi di questo sport in Europa.
Oscar Eleni, 27 gennaio 2012

29 commenti:
Che strano in televisione mi è parso di vedere che la partita di Cantù veniva sospesa al momento dei liberi di Popovic per il secondo tecnico a causa di lancio di monete in campo...
Però devo esseremene accorto solo io (a parte lo stesso Popovic) visto che nessuno ne fa menzione...
Qualche tempo fa ricordo che chiedevi perché si parlava sempre male dell'Olimpia e bene di Cantù: le ultime settimane penso abbiano risposto in maniera eloquente.
Giusto per fugare ogni dubbio: sono tifoso dell'Olimpia fin da bambino e non ho mai avuto i canturini in particolare simpatia (specialmente il pubblico del Pianella, che troppo spesso fa sfociare il tifo entusiastico in manifestazioni e cori di pessimo gusto), però non si può che ammirare la squadra di Trinchieri e come sia stata costruita.
Un conto è elogiare la squadra di Cantù, un conto è fare finta che le monete non volino in campo perché si deve scrivere che il pubblico di Cantù è solo fantastico...
hano fatto ad arrabbiarsi quelli di Cantu, l'arbitraggio è stato a dir poco delinqueziale ....
hano fatto ad arrabbiarsi quelli di Cantu, l'arbitraggio è stato a dir poco delinqueziale ....
Avete proprio indovinato, a voi non la si fa! Ufficiale: la linea di Indiscreto è tifare Cantù...
@ oelle: Avranno fatto anche bene ad arrabbiarsi però, se lanci monetine in campo, ti qualifichi come un idiota e rischi di essere dannoso per la tua squadra. Considerando che le speranze di qualificazione di Cantù, escludendo sorprese clamorose, passano anche per una vittoria casalinga con il Maccabi, non sarebbe troppo simpatico avere il campo squalificato perché qualche beota si è ritenuto offeso da un arbitraggio (anche se lo fosse a ragione).
A proposito di Cantù, ma dico un'eresia se considero Basile il giocatore di basket italiano più forte di tutti i tempi?
Mc Calebb fantascentifico, sembra Rondo con il tiro.
No Leo! E' Di Natale:) IL più grande di tutti i tempi, secondo me, è Myers.
ragazzi sù non spariamo nomi a caso :-))
Basile ha una grande mentalità da vincente, ma sul piano tecnico non è nei primi 30 giocatori italiani della storia. E parlo solo di quella 'televisiva', senza andare più indietro di Riminucci...
Direttore premesso che non ho il background per giudicare un Dino Meneghin, e aggiungendo che il mio basket visto va da fucka (myers) in poi, è proprio quel suo essere vincente nella mentalità che mi fa porre la domanda. Ad esempio come facciamo a paragonare gente tecnicamente fortissima come Gallinari e Bargnani che portano le loro squadre a perdere con chiunque, con uno che riesce ancora a fare prestazioni come quelle contro l'Olimpiakos? Poi gli aggiungiamo le vittorie e i piazzamenti da protagonista in nazionale e nei club e la domanda viene spontanea no?
gallinari é l'italiano piú forte che abbia visto (quindi dagli anni 90 in poi), sarebbe il leader di una squadra da 60% di vittorie a ovest.
bargnani ha grandi difetti, ma in nazionale ha dato tutto quello che poteva.
non é che per esaltare basile si devono sbeffeggiare altri
Vincenti in senso basiliano (cioè prendersi una responsabilità in un momento decisivo) sono stati anche molti giocatori più forti tecnicamente di lui. Meneghin, Marzorati, Zanatta, Bonamico, Bisson, Myers, Andrea Meneghin, Recalcati, Brunamonti, Premier, Sacchetti, eccetera. E non contiamo quelli superiori 'solo' tecnicamente, da Antonello Riva a Gallinari passando per Brumatti, Ossola, Della Valle, eccetera. Questo non toglie che Basile sia uno dei pochi giocatori italiani a non avere paura ai massimi livelli europei (il confronto con Cinciarini, tanto per non uscire da Cantù, è impietoso). Non vuol dire che Bargnani sia inferiore, anche perché questi Raptors non funzionerebbero nemmeno con in campo Michael Jordan.
Leo
Ad esempio come facciamo a paragonare gente tecnicamente fortissima come Gallinari e Bargnani che portano le loro squadre a perdere con chiunque,
Mi sa che ti sei perso il primo mesetto della coppia. Toronto senza il mago, non solo perde matematico, ma gioca pure la peggior baloncesto dell'est, WW e charlotte escluse.
Sul gallo, quoto transumante. Questo nel sistema giusto te ne fa 30 a sera. L'ho visto contro Sacramento ieri. Surclassante. Karl la vede differentemente, e finora ha ragionissima.
Sul giocatore italiano piu' forte, non lo so. Tra quelli che ho visto io (quindi anni 90 in poi), a livello di talento, Gregorio Fucka. Con un'altra testa, e qualche mese di cure proteiche alla Nate Robinson era da quintetto Nba, ovunque.
Domanda per Simone,
visto che qui si citava Mc Calebb. Perche' questo non gioca dall'altra parte? Solo questione di soldi? Stazza? oh... Non sara' iverson, e forse neanche CP3, ma e' cosi' meno forte di un Lawson o un Lowry? Il tiro da fuori si puo' sempre costruire, quello che fa lui in campo aperto, no.
quoto tutto, aggiungo solo che gallinari non é solo "tecnicamente" un giocatore migliore: per primeggiare in nba devi avere la fiducia dei nigga, non é scontata.
stero: penso sia piú importante che gallinari sia diventato un difensore fortissimo che metterne 30 a sera.
Su mccalebb, credo ci siano molti giocatori che devono scegliere se fare le star in europa o i comprimari in nba. Sono decisioni personali.
pensavo che la stampa sportiva proteggesse solo il milan di B. oggi scpro che lo fa anche con cantu'.... Silvio avra' mica intenzione di ......
Bargnani è offensivamente un'arma totale, e quest'anno lo sta dimostrando, tant'è vero che, con lui presente, la manica di disperati che ha intorno a Toronto avrebbe un record da playoff, senza non credo abbiano ancora vinto una partita. Poi i difetti in difesa e a rimbalzo penso possano essere limati ma non eliminati, e quindi che vadano nascosti in un contesto di squadra.
argomento mccalebb: secondo me questo in nba giocherebbe in quintetto in almeno una ventina di squadre.
Su Scaryolo non mi sbagliavo purtroppo.
purtroppo i CrapTors sono il Mago e poco altro. Mago il quale sotto Casey e' migliorato, e di molto. Senza questi maledetti infortuni, probabilmente anche questi Raptors sarebbero stati piu vicino ai Bucks che ai Pistons.
chad: vedo mccalebb molto meglio come giocatore di rottura, dalla panchina. Per comprimari intendo 7-8 uomo in squadre da titolo. L'ha fatto barea, lo puo´fare anche lui
@ transu: certo che potrebbe farlo, e sarebbe un bel fare, tant'è vero che spesso partire dalla panca in una contender non vuol dire nemmeno essere una riserva, però non lo vedo inferiore a lawson, per dirne uno, e lawson è il play titolare di una delle prime 10 squadre della lega attualmente.
secondo me superiori al "macedone" ci sono solo i dioscuri del ruolo (paul, williams, rose, nash e qualcun altro che adesso dimentico)
Direi che l'Olivari ha compilato una lista saggia e logica.
All'una di notte,senza la pretesa della lucidità,sciorinerei qualche nome.
Dell'era letta e mai televista.
Calebotta,il primo lungo.
Stefanini e Riminucci,due fuoriclasse.
Paolo Vittori,il tuttofare,l'atipico.
Pieri,il play,Vianello,il tiratore.
I cinque ruoli coperti e osservati dal vivo.
Una porcata storica,considerando le variabili infinite.
1.Marzorati.
Point-guard "americana",fenomenale per spingere e aggredire gli spazi.
2.Myers.
Il primo due italiano con le caratteristiche d'oltreoceano.
Anche se Carraro...
3.Gallinari.
Potrebbe diventare il tricolore più rappresentativo dell'era moderna.
4.Fucka.
Il migliore della sua generazione.
5.Meneghin.
Oggi sarebbe un'ala forte.
Il più sopravvalutato dalle cifre?
Riva.
Quello sottovalutato?
Iellini.
Il talento sprecato?
Zampolini.
@Leo:Basile non è un fuoriclasse ma un vincente capace di fare la cosa giusta al momento giusto.
Mirando altissimi,Robert Horry era pigro,palleggiava male e con un tiro discontinuo.
Ma decideva le contese più complicate dei playoffs...
@Stero:è decisivo l'approccio e poi l'approdo con Sternville.
Il macedone(sic)guadagna bene e ha responsabilità importanti.
Di là,nel sistema sbagliato o in un gulag(avete visto Vesely ai Wizards?),potrebbe non starci.
Si,sarebbe un Barea più quadrato,meno imprevedibile ma molto più solido e affidabile.
Poi,de gustibus.
Edney,che ebbe un incipit Nba promettente,venne qui e fece grandi cose.
Panchinari di lusso?
Vinnie Johnson,un running back prestato al basket,lo ricordate?
Vinse due anelli nei Bad Boys,fece gli anni migliori "accontentandosi" di partire dalla panca.
In una franchigia di medio livello Microwave sarebbe stato uomo da venti,facili,ad alzata.
Simo
grazie per la riposta :), da cui deduco che secondo te, il macedone (...), l'NBA se la guardera' sul satellite. Pity.
Sul paragone con Edney, permittimi di dissentire. Bo appartiene ad un'altra categoria. Giocatori simili. Ma l'uomo di New Orleans va a proprio ad un'altra velocita'. Non vorrei bestemmiare, ma questo ha le gambe di un westbrook.
Su Vasely, concordo. Anche Rose si spegnerebbe in un'accozzaglia del genere. Pena, pena, pena.
@Stero:concordo sul fatto che il senese sia più potente,un piccolo quattro per quattro strepitoso in accellerazione.
Però l'impatto di Edney(campione Ncaa e secondo quintetto dei rookie in Nba)fu notevolissimo.
Era la point di una delle squadre più belle mai ammirate in Eurolega,quello Zalgiris che fu poi smontato dalla concorrenza...
E in Italia era letale.
Sul discorso Nba dipende dal sistema e dalle ambizioni:il Parker del Maccabi,decisivo,oggi evolve in una dimensione laterale,quasi dimenticata.
Ha un senso se giochi per l'oro,collettivo o individuale(..).
@ Stero: Edney al meglio era un fuoriclasse nel basket europeo e probabilmente sarebbe stato un ottimo giocatore in NBA, poi anch'io penso che McCalebb possa avere un impatto ancora migliore oltreoceano (non so se fisicamente sia al livello di Westbrook, però la testa mi pare migliore).
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