di Stefano Olivari
Racconto di Natale, che potrebbe essere sponsorizzato da Pizza Hut se la strepitosa catena texana fondata nel Kansas avesse locali anche in Italia. Di questo tipo di pizza siamo devoti, rispettando ovviamente anche la concorrenza: da Domino's a un Papa John's geniale nel marketing visto che ragiona in termini di Super Bowl già dalle pubblicità di agosto. Ma dicevamo del Natale. Lo scorso 25 dicembre è servito a cacciare molta della negatività e del vittimismo che si stavano impadronendo della nostra vita, grazie a un quasi perfect day al quale è mancata solo la colonna sonora di Lou Reed. Va detto che secondo molti reedologi, con cui si possono avere discussioni degne di Calciopoli (ma vale anche per i fan di Zucchero o dei Tipinifini), il fondatore dei Velvet Underground aveva dedicato la canzone all'eroina, nel senso proprio della droga, ma siccome ogni canzone è di chi la ascolta (basti pensare all'uso demenziale che si fa di We Are The Champions in molti paesi, come se fosse un tronfio inno di vittoria) la interpretiamo liberamente al suo primo e banale livello di lettura. Ma non divaghiamo.
Quasi perfect day iniziato passeggiando con la donna amata al freddo, ma nemmeno tanto, arrivando al Madison Square Garden per l'opening game della stagione Nba a mezzogiorno, esibendoci in qualche colpo di classe (il più dignitoso è stato la foto a fianco del poster di Carmelo Anthony a grandezza naturale) e poi assistendo a Knicks-Celtics: Rondo di lusso, il nostro post-fatore D'Antoni sfiduciato mentre assisteva a una pallacanestro troppo lontana dalla sua ma New York vincente grazie all'individualismo nell'occasione positivo di Melo nel quarto quarto. Tutte cose visibili anche in televisione, ma pur vivendo di solito attraverso uno schermo abbiamo ancora un'ossessione che potremmo definire 'essere lì'.
Veniamo al cuore del nostro racconto natalizio, il pranzo. Verso le quattro del pomeriggio, quando in altri Natali (anche nostri, conosciamo la materia e purtroppo non per sentito dire) qualcuno con il cardigan avrebbe iniziato a tirare fuori tombola e frutta secca dopo quindici portate. Localizzazione di uno dei pochi Pizza Hut esistenti a New York, troppo città e forse non abbastanza americana per gradire davvero la pizza americana: quella alta e gonfia, a volte con il bordo ripieno, con ingredienti a piacimento o con struttura fissa (la migliore è la versione Pepperoni, ma da vegetariani abbiamo scelto la Veggie Lover's e la Ultimate Cheese). Trovato: un po' più fetido del Pizza Hut solito (quello gestito da Chuck Jura a Columbus, Nebraska, era senz'altro meglio) e senza servizio al tavolo, ma comunque accettabile. Clientela americana di ceto medio tendente al basso, probabile target delle pubblicità che Charles Barkley sta facendo per la Weight Watchers, ambiente tranquillo, pizze buonissime e ben lontane da quelle basse alla egiziana che sono purtroppo ormai la norma anche a Napoli.
Da italiani nessuna sorpresa per l'enorme numero di mendicanti, qualcuno anche fra i tavoli, per i quali abbiamo fatto valere la solita regola: sostegno, compatibilmente con i soldi in tasca, per chi è indipendente (ha avuto in mano cattive carte oppure buone ma le ha giocate male) o ha un animale (sarebbe meritevole della morte, ma siccome il cane gli serve per lavorare è costretto a trattarlo bene), indifferenza per chi palesemente fa parte di un racket (di solito disabili e bambini). Per farla breve, abbiamo dato qualche dollaro a un anziano alcolizzato: inutile fare grandi discorsi motivazionali, non è che rimanendo sobrio il giorno di Natale poi a Santo Stefano si sarebbe iscritto alla John Hopkins diventando dopo qualche anno Nobel per la medicina. Soldi che sono serviti a lui per bere, ma soprattutto a noi per tacitare la cattiva coscienza: tenendoci in tasca i dollari non avremmo risolto né i suoi né i nostri problemi.
Una scelta utilitaristica, non certo bontà (anche quella è poi utilitaristica, in ultima analisi). Legittima come la scelta di non dargli niente, effettuata da due americani di origine ispanica seduti al tavolo vicino. Che però hanno voluto strafare, offrendogli al posto dei soldi due pezzi di pizza avanzati e gelidi. Senza cattiveria, ci sono sembrati anzi convinti di fargli un favore. Con la stessa tensione di Nanni Moretti durante la visione del Dottor Zivago in Palombella Rossa, quando gridava a Omar Sharif di girarsi per vedere Lara, abbiamo pregato perché il vecchio non accettasse. Signore, se esisti fa che si allontani sdegnato, raccatti altri soldi e vada a bere o eventualmente anche mangiare una pizza calda pagandola alla cassa. Il Signore ci ha accontentato. E' stato un bellissimo Natale, non ha risolto problemi ma almeno è passato.
Twitter @StefanoOlivari

81 commenti:
Diretto, io a Natale ho pranzato in una friterie a Bruxelles onde evitare (almeno per mezza giornata) il parentado della mia futura moglie. Ottimo panino con carne di dubbia provenienza, un quintale di patatine fritte e salsa andalouse.
Da segnare sulla Michelin anche il tuo pranzo, allora...va detto che un uomo vero dovrebbe essere capace di sottrarsi agli obblighi familiari non scappando, ma rimanendo a casa sua...il mio obbiettivo per il 2012 diventa quindi un Natale all'autogrill Villoresi di Lainate.
la prima volta che ho letto sul menù pizza pepperoni pensavo che ci fossero...i peperoni, poi ho scoperto che era quella col salmino piccante :-))
comunque quella di pizza hut non è che sia sto granchè, una formaggiata (non di mozarella ovviamente) più che altro...
ho trovato particolare quella di Chicago, la deep pizza (cioè alta, servita ina una specie di pentola, e con mozzarella o qualcosa di simile).
Comunque Direttore invidio e non poco, nonostante io abbia mangiato meglio, il suo natale :-)
Diretto, devo dire di essere stato assecondato dalla mia fidanzata, anche lei vogliosa di scappare da 40(!!!!) persone sedute allo stesso tavolo per la seconda volta di fila. che poi sono arrivate a 3 di fila. Posso dire, orgogliosamente, di aver partecipato solo la sera della Vigilia, saltando a pie pari il Natale. Impresa, anche se invitato ad altro desco cui non potevamo rifiutare per la sera di Natale.
Mah, quasi quasi posso perdonarle la mascalzonata del muro all'inizio dell'anno, anche se non amo tantissimo la pizza alta e gommosa.....ma la citazione dei Tipinifini è un colpo alla Puskas, o un cross all'ungherese....
Io sono alla sua altezza, mangiato in casa con mia moglie e figlia, con 350 km. di distanza dalla suocera. Il Bingo dell'ispettore Dreblin nel 1° film.
Italo
Stefano, abbiamo qualcosa in comune: il giorno di Natale ho rivisto dopo un ventennio Palombella Rossa. Girati! Corri! Corri! Noooo!
Stefano, abbiamo qualcosa in comune: il giorno di Natale ho rivisto dopo un ventennio Palombella Rossa. Girati! Corri! Corri! Noooo!
Personalmente trovo irresistibili le breadsticks Mozzarella con la salsa Barbecue. Concordo sulla Pepperoni.
Una magnata ogni tanto di Pizza Hut ci sta così come un passaggio da McDonald, faccio outing...
Complimenti per il Natale a New York Direttore, e per la scelta del Madison. La partita per un opener con due sole partite di pre stagione neanche tanto male via...
"Secondo molti reedologi, con cui si possono avere discussioni degne di Calciopoli"
Per caso su loureed29ro.com? :-)
"E' stato un bellissimo Natale, non ha risolto problemi ma almeno è passato"
Posso dire senza il Direttore si offenda che questa è la versione 2.0 della celebre frase dell avv. Covelli?
@Ricca: allora non ti piacerà nemmeno la pizza di Spontini, per me numero uno...comunque nella prossima vita faccio Jimmy Goldstein...@Jeremy: 40 persone insieme a tavola non riesco nemmeno a immaginarle, però per certi aspetti possono essere meglio di 10...ci si può isolare meglio...@Italo: non è questa la sede per parlare di cross all'ungherese, o vuoi che ti ripeta l'aneddoto (fonte affidablissima) su Hidegkuti? @Paolo: ''Mi occupo di sport''...''E lo dice, anche!''.
ma sono l'unico a non aver particolare odio per il mitico pranzo di Natale? Il mio parentado è composto da "pochi ma buoni", niente tirate fino a notte fonda (a metà pomeriggio c'è il rompete le righe...), e la consapevolezza che "quel" tipo di pranzo lo rifarò 365 giorni dopo. magari ho culo io...
ps: buon 2012 a tutto Indiscreto
pps: la pizza di Spontini è subilme...e non sono neanche troppo lontani dalla mia "reggia"...
@Poli: la salsa barbecue è un valore anche in sé...@Vincenzo: l'avvocato Covelli (un grande Riccardo Garrone) era stato di sicuro più incisivo, in quel film...@Peo: 1) Sì, secondo me sei fortunato; 2) Il problema non sono gli altri, ma è la nostra sopportazione degli altri (chissà quanta gente si fa due palle così ascoltando i nostri discorsi)...
Stefano, un inno alla Pizza Hut?! :-)
Per me possono fallire domani mattina. Da quando ho scoperto Viva Napoli qui a Toronto, 'nto culu a pizza Hut, Pizza pizza, Pizza Nova e compagnia bella.
Natale a Montreal, proprio per scapare per una volta dagli squallidi pranzi con 20 persone. E cena da Schwartz's indimenticabile.
bellissimo racconto
che razza di mani ha Rondo dal vivo?
Peo, concordo io con i miei (pochi, meno di 10) sto bene. E quando ci si sbilancia verso i 40 che la cosa diventa inappropriata. E anche devastante fisicamente, ovvero da mezzogiorno a mezzanotte inoltrata tutti assieme seduti a tavola (non sempre a mangiare, ovvio)è una roba che sfiancherebbe Alberto Cova e Sebastian Coe messi assieme.......
Natale per me: io e 3 amici (maschi) a valencia a romperci di montaditos (da un euro) nella catena Montaditos (per non sbagliare) e jarra di birra (altrettanto a un euro).
il tutto in maglietta.
al sole c'erano 22 23 gradi.
da sottolineare anche le teen spagnole.
alcune davvero notevoli.
fanculo ai vari: dove hai lasciato la ragazza, te che hai fatto economia cosa ne pensi della crisi, e altre amenità.
basta parenti.
Natale è stato il Dottor Zivago , che immancabilmente becco sempre mentre il mitico comandante Strelnikov dice "Villaggio che tradisce , Villaggio che va a fuoco..E una questione di principio"......
Stè va bene per pizza hut, va bene per i pepperoni (e il salami?), ma che anche a napoli ci sia la ciofeca egiziana che mangiate a milano, non si può leggere.
ma dove ti portano quando vai li?
PS: auguri di nuovo
In effetti pizzaioli egiziani qui non ce ne sono e la pizza rimane sempre di almeno 3 categorie migliore che altrove, certo basta andare nei posti giusti, o meglio non andare in quelli sbagliati. L'ultimo Pizza Hut l'ho frequentato a Londra 5-6 anni fa, un menù all you can eat abbastanza deludente sopratutto perchè, superati i 30, "non so' più er giaguaro de na vorta!" (cit.)
Salve,
vi seguo da tempo ma e' la prima volta che scrivo.
Qui a londra la pizza, come tutto il cibo italiano, e' scadente e decisamente overpriced.
A New York la miglior pizza decisamente da Grimaldi, sotto il ponte di Brooklyn. Pizze ottime e di dimensioni 'americane' (cioe' decisamente oversize). In piu' all'uscita offre uno delle migliori viste su Manhattan.
@Tani: sei il solito... italiano! Aaahh, come si mangia da noi... @Zoleddu: secondo me la grandezza di Rondo, anche rispetto a giocatori più forti di lui (non tanti), è che non sa nemmeno lui cosa farà la prossima azione. Quindi può funzionare solo in un contesto organizzato come quello dei Celtics, con comopagni esperti che sanno apprezzare una scheggia impazzita. Detto questo, in un'area di Eurolega farebbe più fatica ad entrare. @gas: sublime. @Leonto: va sempre visto, anche in funzione antitotalitaria, ma che angoscia... @Spike: a Napoli c'è Brandi ma anche purtroppo la pizza italiana (non seguo le guide, entro in posti a caso) che a Milano si può definire egiziana...ho trovato un eccellente pizzaiolo napoletano a San Lazzaro di Savena (Bologna), qualche isola felice ancora c'è...rifiuto l'omologazione verso il basso (nel senso anche di bordo)...@Banshee: mi piacciono le identità forti, dal Barcellona a Pizza Hut. Poi i gusti sono gusti...@Emidy: in tema di cibo italiano a New York, sono del tutto casualmente andato a sbattere su Babbo, uno dei locali di Bastianich (chi segue Master Chef lo conosce) in città...non ci sono entrato, ma mi esalta sempre sul menu 'Tagliolini alla bolognese'...fuori comunque c'era la fila, con parcheggiate auto da super-rapper...
brandi è l'icona per i turisti.
la prossima volta prova sorbillo ai decumani, o pellone vicino al centro direzionale.
Grazie direttore. Faro’ un passo da Babbo la prossima volta che faccio un salto a New York….che sotto le feste Natalizie rimane magica (io mi feci dal Thanksgiving Day fino a inizio Dicembre a cazzeggiare per Manhattan).
Altri luoghi di culto per il cibo: Katz’s Deli (quello della scena di’ Harry to presento Sally’) per i migliori pastrami sandwich; H&H Bagels, per bagels & cream chese appena sfornate a tutte le ore del giorno; e personalissima segnalazione del Yonah Schimmel Knish Bakery, piccolo forno nel Lower East Side che offre ottime knish (sfornatini di patate) e borscht (zuppa a base di barbabietola rossa, se non mi sbaglio).
Spike vedo che sei esperto di pizzerie napoletane, ancora consiglio Vesi, il presidente e Di Matteo, dove Clinton inghiottì una bella pizza fumante, appena uscita dal forno e quindi a 500 gradi, diventando tutto rosso e, penso, bestemmiando in americano!
Posso dire che mangiare la pizza napoletana (anche se non a Napoli, che mi manca come esperienza)e la pizza "normale" sia come il giorno e la notte. Perchè i pizzettari non fanno la pizza solamente nello stile napoletano (come fanno per esempio tutte le catene di pseudonapoletani che ormai popolano Milano cui pero va detto fanno una pizza più che mangiabile)invece di fare sti dischi tondi sottili e secchi? Chiedo a voi napoletani cui credo mangiare una pizza a Milano potrebbe risultare fatale....
E devo dire che la pizza "alla napoletana" ha un grado di digeribilità nettamente superiore. Probabilmente perchè non continua a lievitare nella panza e perchè non è stracotta.
jer
ti dico di più, mangiare una pizza napoletana fuori la "cinta muraria" di napoli può risultare fatale, figurarsi a milano :D
scherzi a parte hai perfettamente ragione sulla digeribilità e sulla pasta.
banshee
continuiamo?
starita e michele. poi c'è la notizia che per me è troppo pompata. son gusti.
Per me la pizza napoletana e la pizza fine (o "egiziana") sono proprio due cibi diversi...
Io scelgo la pizza napoletana tutta la vita (anche se non rifiuto mai nemmeno l'altra...), ma conosco un sacco di gente che preferisce la pizza stra-fine.
Comunque per gli amanti della pizza napoletana a Firenze credo che il meglio sia alla Pizzeria del Caffé Italiano. Pizzaiolo napoletano doc, ingredienti di grande qualità e solo tre tipi di pizza nel menù: margherita, napoli e marinara. La qualità sulla quantità.
Piuttosto, qualcuno sa spiegare come è stato possibile che gli egiziani si siano impadroniti di una così grande fetta del mercato delle pizze? Anche a Firenze c'è pieno...
@ Pan: semplice, anche nella dieta del loro paese sono previsti impasti vari di farina e acqua (quindi sanno già i rudimenti del mestiere, a differenza, per es. di un filippino o di un sudamericano) e costano meno di un italiano.
Curiosità: anche nella carpenteria hanno un certo predominio
@ Anjo
Spiegazione semplice in effetti. Grazie.
anjo, grazie, non lo sapevo.
my 2 cents per la pizza di Spontini a Milano, non male Totò in via Inganni e molto buona La Taverna in via Anzani (lì di dolce ho preso il calzone ripieno di nutella...). Mi piace anche molto la pizza al taglio romana, che non è alta ma mantiene una croccantezza accettabile senza impregnarsi degli ingredienti.
Ma soprattutto, come urlava inutilmente Silvio Orlando in Palombella Rossa "marca Butavari, marca Butavari!!!"
koronet pizza. columbia bagels per i bagels. jerusalem per il falafel (sulla broadway). poi provare viceversa. per un cinese cheap ma molto buono phoenix garden (east side). tamarind per indiano. i ristoranti a nyc sono meravigliosi (pizza hut no)
Segnati i consigli napoletani di Napoli e quelli newyorkesi, come pizzerie milanesi 'mie' segnalo Rita e Antonio (genere napoletano) in zona Castello, Spontini (genere...Spontini, uguale l'impasto ovunque ma mano migliore in via Marghera), mentre per i cultori del genere basso Egitto, anche se i gestori mi sembrano italiani, la preferita è Bio Pizza di Corso Italia...mi piace questo volare alto...
Premesso che la miglior pizza napoletana l'ho mangiata....a Napoli (in centro, non ricordo come si chiamasse il locale), a me è piaciuta molto la bassa mangiata a Milano da Noi Due, sul Naviglio Pavese, gestione credo egiziana (anno 2008).
Su Roma nulla da segnalare, mai trovato pizze alte o basse davvero entusiasmanti, anche se non ho mai messo piede negli indirizzi di culto delle guide. Nella capitale a mio avviso, si hanno più soddisfazioni puntando sulla pizza al taglio....
Se poi viriamo sulle big pizza superfarcite consiglio due posti: Pizza King sui Navigli (gia frequentato per un Aperitivo Indiscreto)e una pizzeria a Vailate (magari i cremonesi e cremaschi del sito conoscono).
C'e´qualcuno che ha un forno a legna? A me piace fare la pizza in casa, impastando a mano, pero´col forno normale le temperature sono troppo basse.
Stefano: e vabbe´, ma tu ti trovi a new york, strapiena di grandissimi ristoranti, e mi fai l'elogio di pizza hut?
un nome tra tutti, gramercy tavern
l'unica Pizza per me e´quella napoletana, col cornicione leopardato e alto, margherita, quella di Michele. Il resto e´qualcosa d'altro, che mi puo´anche piacere di piu´, ma non considero pizza
a proposito di marketing, mi chiedo quanto sarebbe valso il marchio Pizza
ah, per i milanesi, gente di cui mi fido consiglia la pizzeria tric trac a legnano
le mie due lire milanesi su: fresco in centro (duomo), piccola ischia in viale umbria, pizzeria del sole (molto alta) in piazzale corvetto.
molte lire sicule su calvino a trapani ma stiamo parlando di tutt'altro livello non riscontrato mai manco a napoli. (sempre di pizza alta parlo).
un'ottima pizza l'ho mangiata anche a vevey in svizzera, pizzeria dal banale nome bella napoli se ricordo bene.
ps a me i pranzimega 1 o 2 volte l'anno piacciono tanto!!! ;)
transumante, io faccio spesso la pizza in casa. Confermo l'abisso tra avere un forno normale e uno a temperatura da pizzeria(a legna è il massimo). Pero non è male se fai lievitare la pasta abbastanza e non la fai alta, anche con il forno di casa.
Noto (con piacere) che il Direttore non ha seguaci per i suoi gusti imperialisti.:-))
A parte gli scherzi, Stefano, se ce una cosa che Italia può andare veramente fiera è la qualità del cibo. Si, come si mangia in Italia non, si mangia da nessuna parte. E non solo in una regione sola. Io l'ho girata quasi tutta (mi manca solo la Valle d'Aosta) e ho trovato del cibo fantastico dappertutto. I primi sei mesi a Toronto è stata una tragedia andare nei supermercati, fino che ho trovato i posti giusti.
Tani, è l'orientamento alla qualità di quello che mangiamo che paga e agli ingredienti utilizzati. Altrove conta il risultato finale, qui da noi pure la partenza.
Pan confesso che non la conosco quella del caffè Italiano ma adesso che l'hai citata mi sono incuriosito....:-D
Comunque a Firenze ce ne sono diverse buone buone: il pizzaiuolo, lo spera (qualche anno fa addirittura campione del mondo), santa lucia, firenze nova e pizza man etc etc.. Tutto sommato non ci possiamo lamentare :-))
Jeremy: si´, ma ancora qualcosa di piu´profondo. Ho l'impressione qualche volta che per gli anglosassoni mangiare sia un'incombenza, o al massimo qualcosa di collaterale a qualcosa d'altro (mangio in stanza mentre guardo un film). Ecco, noi non badiamo alla qualita´dei popcorn al cinema, no?
Si e´capito che son tornato oggi a nottingham? E che mo mi faccio le orecchiette? :)
Transumante,
le orecchiette con cosa?? :-DD
jer, hai ragione. e anche quello che dice transumante e' verissimo. qui il mangiare viene considerato come un atto burocratico. in Italia quasi un rito religioso.
ricca: classica ricetta con passata di pomodoro, mortadella e mozzarella (non cheddar! bleah), passate al forno
Transu, buona e' buona ( anche molto) ma classica di dove? Pensavo alla ricetta pugliese con le cime di rape...
:-DD
Per la orecchietta consiglio una cosa casalinga, veloce e ottima.
Soffriggete in una pentola alta un po di alici sott'olio con un pezzettino di aglio e peperoncino (se poi come me vi fate in casa l'olio aglio e peperoncino, meglio ancora), poi lanciate dentro un po' di broccoli surgelati (i misti salute insomma, che si trovano ovunque) e li insaporite un attimo. Poi versate l'acqua, salate e portate a ebollizione. Quando bolle e vedete che il broccolo si è ammorbidito, lanciate un quintale di orecchiette fresche (o altra pasta fresca, o altra pasta e basta). Fate andare tutto fino a cottura della pasta che prenderà completamente il sapore del broccolo. Impiattate e mettete un po di pomodirini freschi e un filo di olio buono. Se poi volete arricchire, qualche scaglia sottili di parmigiano. E buon appetito.
Che poi gli inglesi sono dei cani visto che hanno una carne davvero buona (io la preferisco alla nostra, come preferisco la carne belga alla nostra) e potrebbero fare delle cose meravigliose.
ricca: be´non e´una mia invenzione, tutte le casalinghe la conoscono :)
jeremy: e vai! il contrappasso per il titolo dell'articolo e´compiuto. Pero´di solito uso orecchiette Senatore Cappelli, che cuociono in 4 minuti e non so se prendono il gusto
P.S. non c'entra niente, ma ogni tanto mi riguardo la piu´grande supercazzola di tutti i tempi. Un genio
http://www.youtube.com/watch?v=y_jZjiF-JSA
Beh assorbono comunque l'acqua di cottura del broccolo. Quindi si insaporiscono piu di farle bollire a parte e poi ripassarle nei broccoli.
grande jer la proverò
Idem, spike.
Si puo dire che "Natale da Pizza Hut" e' un "pilot project" del Muro della Cucina?
Sara jeremy la nostra Clerici?
@ jeremy
la mia amica calabrese ci mette anche un po' di zafferano. vuole il caso che mi preparera' le orecchiette lunedi' sera.
@ tani e transumante
confermo l'atteggiamento britannico per il mangiare. oramai lo vedono come una pausa tra un sms e l'altro.
@ direttore
spero che la sua deriva imperialista sia dettata dalla sbornia post natalizia. pizza hut (e domino's) per quanto non terribili al palato lasciano strascichi intestinali per almeno tre giorni...
http://www.ilgiornale.it/interni/usa_si_finge_colombianae_polizia_estradama_e_cittadina_americana/06-01-2012/articolo-id=565640-page=0-comments=1
so che non c'entra niente, ma il muro ai confini della realta' non c'e' ancora...
Confermo il pensiero di Stero.
Il pranzo (o cena) un apostrofo tra le parole To e Send.
Cmq, figlio di un pizzaiolo, si diceva ? :p
Tani, il Muro della cucina sarebbe il mio regno. Anche perchè di ricette e di esperimenti (riusciti e no) ne ho bizzeffe. Diciamo che sono una Benedetta Parodi. Invece di "Cotto e mangiato" potremmo chiamare la rubrica "Rutto libero"......
Il Muro della Cucina è una buona idea, come in molti altri campi avrei zero cose da dire (per me mangiare non è un rito religioso, dopo dieci minuti a tavola entro in agitazione perché penso che potrei guardare Chelsea-Wigan o leggere un libro, vorrei un mondo di Taco Bell o almeno di triangolini tipo quelli inglesi o di catene dai nomi francesi farlocchi tipo Pret-a-Manger) e molte da imparare...il passo dal consiglio da amico alla retorica delle eccellenze del territorio è però brevissimo, non facciamolo...
Jerewmy, la pizzeria di Vailate (che si chiama Bar Sport) era il ritrovo ufficiale delle mie cene di classe alle superiori, con epiche sfide a mangiare la seconda pizza che puntualmente venivano perse dal malcapitato temerario di turno :-)
concordo
a proposito di eccellenze, a tolosa c'era un mercato coi prodotti tipici di tutti i paesi del mediterraneo. in sostanza una rivendita di olio formaggi ovini e caprini e salumi, con tutti pronti a giurare che il loro era il migliore del mondo :)
@ Ricca
Se non ci sei mai stato devi provarla, è un pò cara ma ne vale la pena...
Vero, ottima anche da Spera, l'avevo dimenticata perché non ci vado da una vita. Però non so se hai mai provato quella che vinse il campionato del mondo ma è un poutpurri di roba che mangiata una volta nella vita ti basta e avanza... molto meglio assai la buona vecchia pizza tradizionale. Il prezzo poi è eccezionale, con il costo di una pizza al Caffé Italiano ne mangeresti due da Spera (se fosse possibile viste le dimensioni...).
Per la qualità meglio il Caffè Italiano secondo me, ma se si parla di qualità/prezzo in effetti Spera non lo batte (se non è cambiato nulla, è da un bel pò che non ci vado).
@ Spike
E' più facile trovare chi fa un passo indietro su Calciopoli piuttosto che su chi ha i migliori prodotti nel Mediterraneo... :-DDD
Comunque mi sarei offerto molto volentieri per provarli tutti e dare un giudizio imparziale... :-D
Lorenzo e Stero: osservandoli non si riesce a capire come facciano.
Stanno studiando: leggono e scrivono per dieci secondi, poi prendono il cellulare per dieci secondi, poi di nuovo studio dieci secondi e di nuovo cellulare
Mi inserisco in questa interessante discussione culinaria per segnalare il tipo di farina secondo me migliore da usare per l'impasto. La Manitoba che si trova tranquillamente al supermercato e permette di realizzare un impasto soffice e resistente... attenzione a non esagerare con i lievito che non deve assolutamente toccare il sale. La vera differenza in ogni caso la fa naturalmente il forno. Con il mio ventilato mi trovo bene anche se cuoce meglio la focaccia, anche quella stile Recco, rispetto alla pizza.
D'accordo sul ventilato come migliore alternativa casalinga (chi ha una cucina recente e non primo prezzo probabilmente ha il forno ventilato). Grazie per la dritta sulla manitoba che non ho mai provato per l'impasto. Proverò.
jeremy: la manitoba e´una farina forte, quindi hai il vantaggio di poter mettere poco lievito e puoi lasciar riposare l'impasto anche 12-16 ore
Poi si puo´sempre usare per tagliare un'altra farina (tipo 80% farina principale-20% manitoba)
@jeremy e transumante: il ventilato io lo porto alla temperatura massima e poi inforno a un piano alto su teglia con carta da forno. Sulla manitoba confermo che può essere usata per tagliare anche se soprattutto per la focaccia preferisco usare solo questa farina. Di norma per una teglia da forno uso 320 grammi di manitoba 200 di acqua 20 di olio d'oliva sale zucchero (che sostituisce il malto) e mezzo dadino di lievito. Importante fare una doppia lievitazione.
biopizza in corso italia a me non piace per niente (a meno che sia cambiata negli ultimi anni, sono 2-3 anni che non ci vado). mi ci trascinavano delle mie colleghe, ma secondo me è una delle pizze meno saporite che abbia mai assaggiato. per non parlare della cortesia del personale, stavi ancora bevendo il caffè e già stavano facendo sedere altri clienti...
leggere su indiscreto del bar sport di vailate mi ha provocato una stretta il cuore, più dello zainetto invicta che ogni tanto ricorre... :D
comunque, per chi fosse della zona, segnalo la pizzeria napoletana sole e luna, a pozzuolo martesana fraz.trecella: ingredienti dal buono in su e pasta eccellente, un pelo costoso (sopratutto bevande/dolci/digestivi) ma ne vale ampiamente la pena.
Concordo sulla mancanza di cultura culinaria degli inglesi, anche se le cose stanno migliorando. La piu’ grande differenza e’ che se vai a mangiare fuori in inghilterra ci stai il minimo necessario per mangiare, e non ci passi tutta la serata come in italia. Differenza di cultura: in terra d’albione (o almeno qui a Londra) si fa tutto piu’ veloce. La cosa e’ compensata da un offerta di cibi di tutte le provenienze: in particolare indiano, cinese, tailandese, vitenamita e turco (gli ultmi due ottimi nella zona di Hackney, nord est Londra).
Tornando al capitolo pizza: se passate da La Spezia (o come diciamo noi spezzini ‘Spezia’) da non perdere la pizza al taglio e farinata dalla Pia.
Per il forno a legna si può fare da me...
Per chi fa la pizza in casa consiglio uno dei tanti gennarino/pizza napoli in vendita, i forni, anche ventilati, non sono adatti perché tendono a friggerla.
direttore, però, come mi fa giustamente notare un compagno di calcetto (anche se ormai dovrebbe appendere le scarpe al chiodo essendo in piena crisi da un paio di anni) inducendomi a controllare sul web, we are the champions fu scritta da freddy mercury proprio pensando a uan canzone per celebrare delle vittorie calcistiche...
Guardo questo e penso al Diretto'
http://www.youtube.com/watch?v=JQcrj3XM9Qs&feature=related
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