di Federico De Carolis
Ha 31 punti il Napoli, dopo il pareggio di San Siro. All’inizio del campionato l’avevamo indicato come possibile antagonista di Milan, Inter e Juventus. L’Inter si è perduta, il Napoli arranca a 14 punti dalla vetta e ha già detto realisticamente addio allo scudetto. Mazzarri, un tecnico che va rispettato per quel che è riuscito a fare in questi anni in una piazza difficile, ha dato per gli insuccessi della sua squadra una giustificazione che non convince molto.
Sostiene infatti che l’alternarsi di sconfitte e vittorie abbia una sola ragione, che si chiama stanchezza. Su questa giustificazione non si può essere assolutamente d’accordo. Guarda caso il Napoli, nonostante la stanchezza che lo affligge e lo porta a quegli alti e bassi che non possono condurre alla grande esaltazione finale, non perde contro i grandi avversari (vedi il pareggio di ieri a Milano), ma si affloscia con le squadre di media e bassa classifica. In Italia siamo abituati a non chiamare le cose per nome. Quella stanchezza, cui ci si riferisce sin troppo spesso, atleticamente non esiste come hanno sostenuto e sostengono grandi tecnici e grandi preparatori atletici nazionali e internazionali. Può esistere proprio una stanchezza psicologica che spesso porta a un crollo totale per almeno un ciclo di partite. Al Napoli questo non è successo, anzi è accaduto il contrario. Nel susseguirsi di grandi impegni, la squadra ha sempre risposto con grande orgoglio e professionalità, la partita con la Juventus è in questo senso esplicativa. Non ha fatto la stessa cosa con il Bologna, tanto per fermarci all’ultimo stop casalingo, e non l’ha fatto con altre piccole squadre. Non è stanchezza da Champions o da eccesso di gare disputate, non è mancanza di tempo da dedicare agli allenamenti, ma solo capacità di calarsi in esigenze neppure eccessivamente nuove che i tempi e le tv hanno proposto da qualche anno e alle quali le grandi squadre si sono adeguate da tempo, mentre il Napoli, tornato nel calcio che conta da poco, non è magari riuscito a adeguarsi. Se ricomincerà a lavorare con umiltà su questa tesi, forse non sarà perduto neppure il reingresso in Champions che difficilmente potrà arrivare quest’anno dal successo finale, che peraltro nessuno pretende. Insomma, se Mazzarri pensa davvero che il Napoli sia più stanco degli avversari è meglio che vada in una squadra con minori ambizioni.
Federico De Carolis, 6 febbraio 2012
68 commenti:
concordo.
questa stagione sta mostrando tutti i limiti di un tecnico che al di là dell'antipatia per i suoi attegiamenti, stimavo tanto.
Capolavoro ieri. con l'uomo in più a S.Siro si difende,salvo il ripensamento negli ultimi minuti.
Molto meglio sarebbe stato se avesse perso cercando di vincere, piuttosto che il punticino.Come pretende di far crescere la squadra se è il primo ad avere ambizioni limitate?
Mah, Mazzarri assomiglia tanto a Malesani....se uno non ha il coraggio, non lo può comprare. La seconda condanna è la mancanza di una visione strategica, conosce solo quella tattica.
Italo
"La seconda condanna è la mancanza di una visione strategica, conosce solo quella tattica."
bellissima Italo...
in pratica, il Fini del calcio :-DDD
ps: il problema di Mazzarri sta nell'immane orgoglio che ha; orgoglio che è arma a doppio taglio, fino ad un certo punto ti dà coraggio, poi, invece, te lo leva.
Va bé ma TUTTE le squadre medie tipo udinese e napoli soffrono la champions league.
Poi mazzarri é un insopportabile piagnone, peró ci va coraggio a criticarlo
Puoi far tutta la strategia che vuoi, ma in campo vanno sempre aronica, gargano e lavezzi
Transu ma se il napoli sta facendo schifo proprio nel periodo in cui non ci sono coppe.....
poi nessuno qui dice che sia un incapace, ne evindeziamo solo i limiti caratteriali che ci sembrano emergere. Tutto qui.
Tatticamente, appunto, è un tecnico preparatissimo
ricca: ma il punto é che non sta facendo schifo per niente. E' la classifica che si merita la rosa, dove sta lo scandalo?? L'anno scorso ha fatto un exploit e ora son tornati dei ranghi, anche perché fanno la champions (tutti i giocatori e l'allenatore per la prima volta)
magari ha visto la sua squadra stanca e in difficoltá e ha messo un difensore. Embé? Allenasse il real madrid forse avrebbe fatto diversamente
Anch'io come Spike, pur non sopportandolo, credevo davvero che avesse qualcosa in più, in questa stagione mi sto parzialmente ricredendo. Vorrei però vederlo un altro anno con due cambi in difesa veri a disposizione e un'alternativa ad Hamsik che non sia Santana, dato che lo slovacco si prende, nell'arco dell'anno, pause spaventose e si conferma, come già dimostrato in precedenza, inutile quando non segna (un Inzaghi della trequarti! incredibile considerando che dovrebbe essere, data la posizione, il faro della squadra). In ogni caso lo score con le grandi, gli ottavi champion's e la semifinale (direi finale sicura di coppa italia) dimostra come il Napoli ad alti livelli non sia una congiunzione astrale.
Transu insomma. Senza coppe dovrebbe stare al pari della Juve per lo meno (che ok sta facendo molto di più di quanto può in realtà).
"E' la classifica che si merita la rosa, dove sta lo scandalo??"
Transu, avresti ragione se il Napoli perdesse con quelle più forti, almeno sulla carta. Invece quelle le batte ed in Cl ha eliminato il Man city.
Poi però perde o pareggia con squadre più scarse o in difficolta (vs il Milan di questo periodo in 11 vs 10 e senza nemmeno tentare un'azione).
Come mai??
Leo bellissima quella dell'Inzaghi della 3/4. un po' troppo severa ma di una certa efficacia :-)))
Ricca uno che fa dieci/quindici goal in stagione e non gioca centravanti serve sempre, ma fossi una squadra di alto livello non lo comprerei mai, per ora. Poi magari dall'anno prossimo cambia registro, ma insomma non diventerà certo un Pastore.
può essere Leo, però potrebbe anche essere che invece esplode proprio in una grande squadra. Non lo so, non lo vedo motivatissimo.
Piano Piano
In Italia gli allenatori studiano , non è come nel resto del mondo.....Semplicemente in Italia hanno capito come non cadere in quello che chiamo "trappolone mazzarriano " cioè quello di dare ai tre davanti lo spazio , soprattutto in profondità , per punire.Non è un caso che fino ad adesso con le grandi ( che comunque tendono a far la partita ) riesca ancora a far risultato.In Italia il livello tattico ( cioè i Sannino della situazione) per un anno li freghi , poi prendono le contromisure ( vedi ad esempio Boateng quest'anno , molto meno devastante dell'anno scorso,anche per una situazione tattica)
Gli Aronica ( degno interprete di peppe o'Cavallaro in un sequel di Gomorra) e proprio Mazzarri che li vuole in campo
Direi che se sta deludendo , sta deludendo proprio tatticamente
Mezza squadra sarebbe titolare indiscussa , tanto al Milan che alla Juve
Poi per me Inler era stato il miglior cx della scorsa stagione ....e gliel'han comprato....
che poi la storia della squadra media.nel panorama desolante di questa serie A cavani hamisk lavezzi inler desancitis maggio sarebbero titolari praticamente ovunque, con le dovute eccezioni ovvio.
Gli hanno rinfoltito la rosa (inler dzemaili donadel britos pandev, non conto i sudamenricani perchè chiaramente frutto di altre logiche) e questo non inizia nemmeno la chl e già piange per il doppio confronto, fornendo alibi ai suoi. I punti non li ha persi contro le grandi per cui il sono stanco ci può stare, ma contro le piccole per la mentalità evidenziata in tutto il suo "splendore" ieri. Delusione totale.
Spike per quanto riguarda gli undici titolari è quel che dicevo io. Ricordiamoci sempre dell'attacco della prima in classifica... Roba da Conte santo subito
"Piano Piano
In Italia gli allenatori studiano , non è come nel resto del mondo"
Intanto però l'unica cosa nuova che abbiamo visto in Italia negli ultimi anni l'ha portata uno spagnolo (che la allenava in Serie B).
Studieranno anche,ma quando si tratta di metterli in pratica...
@Ricca
esattamente....frequenta dentone o esce con Gaucci? tanto per sapere
@Spike
mi stupisci, davvero credevi in Mazzarri?
Italo
gobbo
esatto.in italia ci tramandiamo dei miti assurdi. Coi campioni che abbiamo avuto se veramente avessimo avuto gli allenatori di gran lunga migliori, forgiati dalla dura selezione della Serie A, dovremmo aver staccato di brutto gli altri in termini di coppe. infatti non è così.
Italo
e che ti devo dire, m'ha fregato :)
Gobbo reputo la Roma una delle squadre più forti in campionato e in prospettiva la più forte con qualche giro di pista. Apprezzo anche Luis Enrique però chiariamoci: se lo fa la Juve quel gioco si ride tutti. Hai notato la differenza ad es di risultati con la coppia Juan-Heinze rispetto a Pizarro-Kjer? Addirittura soltanto la presenza di uno degli ultimi due rischia di inficiare tutto il risultato. Altro es: prova a levare Taddei e lo spagnolo dalla posizione di terzini e mettici Maggio e Armero (tra i migliori interpreti nel ruolo della serie a). Risultato altre risate. Insomma ha portato un gioco nuovo ma altamente difficile. Ci vogliono undici piedi raffinati in campo, compresi quelli del portiere, la Roma ce li ha e sicuramente raggiungerà dei risultati, ma deve comprare gli Osvaldo, Lamela, Pjanic, Gago (grande sorpresa Borini) per puntellare la rosa, non può permettersi i Vidal e Marchisio. Conclusione deve continuare a spendere e non poco.
Piano Piano
In Italia gli allenatori studiano , non è come nel resto del mondo...
Non mi pare di aver scritto che sono i migliori
Semmai mi sono dimenticato un "studiano gli avversari"...
Cosa che han detto recentissimamente Beckham e piu in passato lo special one
Due che per motivi opposti possono star sul cazzo , ma non due stupidi
Anche a me intriga il progetto di Luis , certo stiamo qui a esaltarlo dopo 4 pere date a una sqaudra di reduci napoleonici che stanno attraversando la Beresina , ma non dimentichiamo che tre giorni prima le 4 banane le avevano prese dagli indipendentisti sardi
@UnGobbo, Spike
è che non gli hanno fornito i disegnini......già alla parola variazione esogena dello schema si sono persi :DDDD
Italo
"Anche a me intriga il progetto di Luis , certo stiamo qui a esaltarlo dopo 4 pere date a una sqaudra di reduci napoleonici che stanno attraversando la Beresina , ma non dimentichiamo che tre giorni prima le 4 banane le avevano prese dagli indipendentisti sardi"
si ecco, appunto...
Leo
rispondevo al tuo quasi omonimo che incensava gli allenatori italiani,che studiano e studiano...mica come gli stranieri.
Ora..com'è,come non è, è arrivato uno dalla Serie B spagnola e ci ha fatto vedere che si,un altro calcio è possibile.
E' all'inizio di un ciclo e sta provando a fare qualcosa di nuovo (e discretamente valido direi).
E non è vero che ci vogliano solo piedi raffinati per il proGGetto Roma : guarda proprio la giuve,in cui non tutti hanno i piedi raffinati.
Eppure ,coppa italia con la roma a parte,abbiamo sempre dominato in quanto a possesso palla.
Servono piedi,corsa e tanta testa.
Luis Enrique ci sta provando.
Gli allenatori italiani che studiano sono ancora li che parlano di 4-4-2 e rombo (e cito una frase a caso..nulla contro Ranieri)
Leonto
si ecco,è vero. Gli Italiani studiano gli avversari. Che è cosa buona e giusta. Basta non appiattirsi su questa cosa però..cosa che mi sembra sia successa in Italia.
Gobbo aspetta il gioco di Conte, a parte il portiere che la passa al terzino, è molto diverso da quello di Luis Enrique. Il vostro è un possesso palla maggiore dato tanto anche dall'incredibile grinta e foga, oltre che mentalità offensiva, data da Conte, quello della Roma è diverso e implica un alto grado di rischio. Conte insomma si espone ad un rischio calcolato, e nella sua squadra gli unici deputati a tenere palla oltre i tre secondo sono Barzagli, Pirloe Vucinic. Nella Roma tutti devono portare palla e infatti vanno in crisi appena gioca Kjer, voi mica andate in crisi nonostante Chiellini e co.
Leo
per l'amor di dio,la roma di luis enrique non è perfetta.
Però mi pare l'unico ,assieme a conte,ad aver voluto provare qualcosa di "nuovo" basato sul tentativo di fare sempre e comunque la partita.
p.s.poi che il possesso palla si faccia con la grinta e con la foga però non l'ho capito
Ho aggiunto tanta mentalità offensiva; la grinta e la foga permettono per un periodo più o meno lungo di sopperire alle lacune tecniche. Però Conte mi ricorda più il gioco di Van gaal, Luis Enrique quello di Guardiola.
@leonto: 'vedi ad esempio Boateng quest'anno , molto meno devastante dell'anno scorso,anche per una situazione tattica'
Ma non era Melissa Satta? :)
E ancora con ste figurine e i titolari di qua e di lá. Giocasse maggio al posto di pepe cosa cambierebbe?
Quanti giocatori del napoli hanno esperienza di doppie competizioni, di scudetti, ecc...?
va bene, poi preferite la rosa del napoli a quella di milan/inter/juve/roma
per me vale udinese e lazio, che non fanno la champions e quindi sono avanti
Quoto Spike su Mazzarri (il problma non sono i risultati, il problema è avere il braccino), quoto Leo su Hamsik (sono anni che dico che lo slovački gicoa due mesi all'anno), quoto Gobbo sull'allenatore della serie B spagnola (gli scienziati di Coverciano alla fine se la menano tanto ma son sempre quelli da tre giri di campo e partitella e un attaccante in più quando perdi e uno in meno quando vinci...).
"..e un attaccante in più quando perdi e uno in meno quando vinci...)."
Dane, ma magari lo facessero...:-))))
ps: comunque il migliore in questo fondamentale rimane Mourinho....
Boh a me Luis Enrique non dice un cazzo. Quali sarebbero le novità che ha portato in Italia? Un approccio mentale diverso?
Che prova a gicoare a calcio invece che a calci...
Beh per quello c'è Conte, c'è Guidolin, c'è Montella, c'è Marino. Poi conta la squadra e sicuramente l'appoggio della società, ma sono allenatori che puntano a far giocare. Con risultati non sempre positivi, ma l'obiettivo è giocare a calcio.
"quoto Gobbo sull'allenatore della serie B spagnola (gli scienziati di Coverciano alla fine se la menano tanto ma son sempre quelli da tre giri di campo e partitella e un attaccante in più quando perdi e uno in meno quando vinci...)."
Dane a me serve un assistente che faccia il lavoro per me, cosi io mi occupo di PR e arbitri in sala stampa. Ti avviso che i ragazzi sono tecnicamente scarssi, ma hanno molta grinta...
Personalmente invece sono sorpreso dalle critiche ai risultati del Napoli ed al suo architetto Mazzarri.
A parte le valutazioni della simpatia dell’allenatore (che ritengo veramente superflue parlando di una allenatore e non di una fidanzata), il risultato dell’anno scorso mi è sempre parso straordinario, al limite delle possibilità di questa squadra. In fondo, tolti i tre fenomeni in attacco, il resto è di buon livello: ovvero il mix giusto per avere una ottima outsider (lo stesso vale per la ora osannata Roma di Enrique), perfetta per giocare una volta la settimana a tutta velocità.
Infatti, tra giocare il campionato (e al limite anche la Euro cup, che tanto non si fila nessuno) e dover giocare ANCHE la champions league c’è una differenza abissale, che stravolge completamente la gestione di una squadra. Ci vuole una rosa più ampia e più profonda, ovvero con molte più alternative e molta più qualità, oltre che una preparazione atletica differita, una gestione diversa degli infortuni, insomma è tutto un altro mondo. D’altronde ciò differenzia una buona squadra (come il Napoli) e le grandi d’Europa, costruite e gestite per vincere tutte le competizioni a cui partecipano, le quali, nonostante tutte, a volte ci lasciano pure le penne (come le due di Manchester quest’anno).
Il Napoli in particolare è una squadra costruita intorno ad un gruppo ristretto di giocatori con caratteristiche particolari, talvolta uniche, molto difficilmente sostituibili (Hamsik, Maggio, Lavezzi), che ha sempre basato il suo gioco (caratteristico del suo mister) sul ritmo, l’aggressività, il pressing, i movimenti in profondità e senza palla. Ovvero la classica squadra che rende in modo profondamente diverso se in una stagione deve giocare 38 o 50 partite.
E lo dico con buon anticipo: anche la Juventus la prossima stagione incontrerà gli stessi problemi, a meno di profonde modifiche alla sua rosa attuale ed al suo gioco.
Andrea F
@Jeremy: l'idea di Luis Enrique è diversa, dai...
@Tani: l'unica cosa che posso offrirti è proprio un lavoro sulla tecnica individuale, come faceva il Liedholm dei tempi d'oro (vedi Tassotti). Però poi ti serve un altro Liedholm per la tattica...
Dane, ed e' proprio quello che serve a me! Per la tattica ho ingaggiato campatelli. Io faro il Mourinho della situazione
@ Dane:
Su Enrique mi riservo di giudicare più avanti. Per ora vedo troppe attenuanti nei suoi confronti, a fronte di risultati per la verità molto altalentanti.
Sul fatto che proponga qualcosa di diverso invece sono francamente perplesso. La Roma mi piace, ha un gioco piacevole, fondamentalmente basato sulla capacità di portare gli esterni di difesa costantemente oltre la linea della palla e di usare sempre attaccanti mobili e tecnici, tutto allo scopo di fare densità (termine orribile...) e possesso palla, ma spesso la distanza tra i giocatori e tra le linee è imbarazzante. Il Cagliari giusto pochi giorni fa ne ha mostrato tutti i limiti...
E' certamente un approccio più fluido del modello calcio balilla di Ranieri, ma aspetto a dire che siamo di fronte a qualcosa di nuovo e diverso dagli altri.
Per ora, il gioco dell'Udinese di Guidolin è quello che mi affascina di più, personalmente, anche alla luce del fatto che prescinde da chi lo interpreta (Sanchez, Inler e Zapata persi in due mesi doveva essere un bel colpo da assorbire...)
Andrea F
@Tani: e allora non ci ferma più nessuno!...cià, aspetta, che chiamo la Nike.... :-D
@Andrea: prendo spunto da una frase di Platini: "ai miei tempi i centrocampisti avevano come primo incarico quello di aiutare gli attccanti, oggi hanno quelli di aiutare la difesa".
Ecco, l'idea di Enrique è la prima. Non è detto che sia la starda giusta, non è detto che funzioni, non è detto che porti al successo. Ma è sicuramente diverso da ciò che fan tutti gli altri, concettualmente prima ancora che tatticamente...
sh88, perchè? Burruchaga era più forte di Borghi?!
Concordo che è una logica un po' diversa da quella tipica italiana, ma non è nuova. Il Milan di Ancelotti, per esempio, ma anche quello attuale di Allegri, hanno e avevano centrocampisti tecnici ed offensivi (Pirlo+Seedorf+Kakà+2 punte dello scudetto 03/04 è stato il punto estremo). Per rimanere nella capitale, la Roma di Spalletti aveva un centrocampo di gran lunga più offensivo di quello di Enrique.
Non ci vedo troppa innovazione, francamente.
Casomai è l'uso degli esterni molto molto offensivi (non a caso sono stati impiegati anche Perrotta e Taddei nel ruolo) e lo scivolamento "alla Busquets" di De Rossi sulla linea dei difensori le particolartà del gioco della Roma, insieme a tante mezzepunte mobili ed agili in attacco (dove però è sempre l'estro del Pupone l'ago della bilancia delle sorti giallorosse).
Però parliamo di un lavoro in corso, per cui magari potresti avere ragione tu e vedremo un gioco diverso e spettacolare d'ora in avanti.
Staremo a vedere. Per ora è una bella altalena.
Andrea F
@ Andrea "...ma anche quello attuale di Allegri"
ma dove? che se fosse per il Allegri giocherebbe con Gattuso e Van Bommel titolare come l'anno scorso? oh, se poi consideriamo Emanuelson un giocatore di qualità...
L'idea non deve essere necessariamente nuova, ma è evidente che Luis Enrique preferisce giocarsela e far girare la palla, piuttosto che far correre i giocatori, come invece fa (bene e con costrutto) la Juve di Conte. Questa è la differenza tra quanto propongono gli allenatori italiani e la sua idea di calcio
Andrea, qua nessuno sta dicendo che Luis Enrique ha inventato il calcio ma solo che sta portando un idea poco concepita in questo paese, tutto qua.
Solo pochi mesi fa qualcuno qui dentro mi diceva che "in Italia è praticamente impossibile vincere con solo un giocatore difensivo in squadra dalla metacampo in su" (che è un po' come dire "in Svezia è praticamente impossibile vincere con tanti giocatori mori in squadra"), quindi puoi capire l'essenza del lavoro di Luis Enrique.....
@TheseD
Van Bommel è difensivo come De Rossi. Per il resto, si alternano Seedorf, Aquilani e ultimamente Emanuelson, oltre a Boateng e Robinho, mi sembra abbastanza offensivo come centrocampo, almeno quanto quello della Roma.
Sul fatto che il gioco di Enrique miri al possesso palla, ok è palese, ma nn certo innovativo. Resto dell'idea che sia più intrigante l'impostazione dell'Udinese, che vedo molto più nuova ed innovativa.
@Dane
Certo, non contesto la qualità del lavoro di Enrique in sé (con il gruppo giovane che ha a disposizione, il suo atteggiamento mi pare adatto). Dico solo che per ora vedo molto bla bla intorno al suo lavoro, molta suggestione, molta stampa, ma nella pratica vedo poca continuità. Passare nel giro di pochi giorni da un 4-2 a Cagliari ad un 4-0 all’Inter è emblematico. Per ora la Roma è un abbozzo di un’idea, forse perché De Rossi non è Xavi, Greco non è Iniesta, né Rosi è Dani Alves. In altre parole, se Enrique intende applicare lo stile spagnolo del Barça (come scrive certa stampa: Luis per la verità non lo ha mai detto) senza i fenomeni blaugrana finirà per importare quello di un Villarreal o un Siviglia, e in tal caso secondo me non andrà tanto più lontano della zona Euro alla quale punta adesso, perché una cosa è affrontare lo Xerez o l’Almeria, un’altra il Cagliari o il Siena. Ma ripeto: sospendo il giudizio, aspetto fine stagione per giudicare.
Andrea F
Andrea, ma quale bla bla bla?! Ma se lo hanno sbertucciato fino a ieri?! "Fosse stato un allenatore starneiro l'avrebbero già esonerato". Fosse stato un allenatore straniero non giocherebbe con 3 ventenni, vogliamo dire anche questo?!... L'altalenanza dei risultati è figlia della difficoltà del progetto, le attenuanti sono dovuti al compito che ha davanti: sta cercando di insegnare ad usare l'i-Phone ad un gruppo d'aborigeni, cosa si pretende?!
Deve prima di tutto imparare lui la lingua aborigena per calarsi nel contesto (e qui ha i suoi tempi e le sue difficoltà, così come le sue colpe ci mancherebbe: la prima app che deve installare è la difesa, altrimenti gli aborigeni ti impalano come un canguro...), e poi deve capire che sta gente fino a ieri non ha mai programmato nemmeno una radiosveglia.
Ripeto: non dico che la sua sia la strada giusta (gli aborigeni sicuramente vivono più tranquilli senza i-Phone), non dico che la sua sia una strada nuova (sono già passati gli Ancelotti&Co.), dico solo che la sua è una strada "diversa" all'intenro della tribù in cui opera...
p.s.: non ho molto capito il discorso del "se Enrique intende applicare lo stile spagnolo del Barça senza i fenomeni blaugrana" ma per quel poco che ho capito non lo condivido. A parità di scarponi in campo, veder giocare l'Almeria è sicuramente più divertente che vedere giocare il Cagliari...
Andrea
intervengo un attimo,visto che ho tirato in ballo io Luis Enrique per primo.
E l'ho fatto rispondendo alla considerazione di Leonto,che diceva che in Italia "Gli allenatori studiano".
E invece è arrivato uno dalla Serie B spagnola a dimostrarci che anche dalle altre parti studiano.
perfetto gobbo.
altro mito sfatato !
spike, ma non è nemmeno un mito, è solo una cagata. Al massimo si può dire che gli allenatori italiani sono i più ostici da affrontare proprio per la vocazione difensiva (lo diceva pure Mourinho)di impostare le partite.
jeremy
esatto. solo che generazioni di lettori di gazze sono cresciute e crescono col mito dell'allenatore italiano.
ripeto quanto ho già scritto. la serie a ha avuto nella storia quantomeno lo stesso numero di fuoriclasse delle altre leghe più importanti, se gli allenatori italiani fossero stati i più preparati, avremmo dovuto staccare gli altri nel palmares di coppe. Non è così.
Siamo semplicemente catenacciari come giustamente fai notare.
beh spike, non è proprio vero quello che dici: la Coppa Uefa per 10 anni abbondanti è stata una succursale della campionato italiano. Cioè sarà stato un caso, ma hanno rischiato di vincere una coppa europea squadre come Bologna, Cagliari, VICENZA, Atalanta e Torino, che hanno navigato tra A e B anche in quegli anni. Scusa se è poco....
Signori , visto che tornate sul mio primo post , ma non tenete conto della minima aggiunta che avevo fatto dopo , peraltro approvata da Gobbo
"Leonto
si ecco,è vero. Gli Italiani studiano gli avversari. Che è cosa buona e giusta. Basta non appiattirsi su questa cosa però..cosa che mi sembra sia successa in Italia."
Allora rinfocolo dicendo un bravo ad Andrea
"perché una cosa è affrontare lo Xerez o l’Almeria(o il Wolverhampton o lo Stoke oppure il Norimberga o il Friburgo), un’altra il Cagliari o il Siena"
Gli allenatori italiani studiano gli avversari...non c'è dubbio
D'altronde sono figli di un calcio che reclema l'uovo oggi e non della gallina domani...
Jeremy , qualcosa contro i biancorossi ??Certo che l'ultimo Gigi Cagni sembra il primo Baldini....Coppa coppe buttata nel cesso a Stanford Bridge , contro un avversario che davani aveva Zola ,Vialli e Mark Hughes ....
Sarà...ma ultimamente l'almeria e lo stoke in europa ci fanno un culo così
Boh...mica abbiamo l'esclusiva dello studio del calcio
Noi studiamo alcune cose,gli altri ne studiano altre
E,sempre per il discorso dell'uovo oggi al posto della gallina domani,in italia negli ultimi anno studiamo solo come salvarci il culo
jeremy
quello è un ciclo. come c'è stato il ciclo inglese e quello spagnolo.
quando la coppa uefa era la coppa italia, il capitano del brasile giocava in una provinciale italiana.
negli anni 70 invece non vedevamo boccia.
La storia complessiva dice che tutta 'sta superiorità non c'è
spike, ma quella è un'altra cagata. Ovvio che si viva a cicli (vanno anche con l'andamento economico dei paesi), il nostro ciclo lo abbiamo avuto e abbiamo vinto. E abbiamo avuto anche altri periodi felici, non dominanti, ma felici. Gli anni 70 sono particolari perchè non avevamo gli stranieri ma qualcosa di buono l'abbiamo fatta comunque in Europa. E senza giocatori non è che all'estero gli allenatori facessero i miracoli. O almeno non più di quelli italiani. Il discorso di fondo è questo: si dà troppa importanza agli allenatori nel valore di una squadra. Soprattutto ad alto livello.
@ Dane
il bla bla a cui mi riferisco è la suggestione che si trascina dietro un allenatore che prima d'ora ha allenato una seconda squadra in serie B spagnola e che sta passando come un innovatore. Dopo una sconfitta come quella di Firenze o di Cagliari, non so come sarebbe stato trattato un "provinciale" allenatore italiano... Tu dici che sta cercando di insegnare il futuro a noi aborigeni... io dico vedremo. Certo che se i risultati continueranno ad essere questi, non diremo mica che la colpa è tutta di noi sottosviluppati aborigeni che non riusciamo ad apprendere le innovative idee degli evoluti spagnoli?
Il discorso sul paragone tra lo stile spagnolo e il nostro (mi scuso se non l’ho spiegato bene, ci riprovo) è questo: ok proporre gioco e mettere giocatori di qualità (che poi sono un’elite, una minoranza, non è che tutti possono averne 20 in squadra), ma se difendi come l’Almeria (e tutte le altre spagnole) allora meglio 1000 volte un aborigeno come Sannino.
@ Gobbo:
i cattivi risultati in Europa dipendono anche dal fatto che giocare il campionato italiano è difficile e logorante. I casi dell'Udinese di Spalletti prima, la Lazio di Rossi dopo ed infine il più eclatante caso della Samp hanno dimostrato che il doppio impegno è un bel rischio. Lo hanno capito anche i presidenti (e giusto ora lo stanno capendo i tifosi napoletani, per riallacciarsi al post originale), che danno indicazioni chiare a giocatori ed allenatori su quali debbano essere le priorità della stagione, soprattutto nei riguardi della Euro Cup.
@Spike
concordo con il fatto che non dobbiamo mitizzare gli allenatori italiani, ma è bene notare che in questo momento in testa alla classifica della Premier c’è Mancini, della Ligue 1 Ancelotti e della Liga Mourinho (il più italiano di tutti ;)).
D’altronde i tre succitati sono accumunati dal fatto di condividere la stessa idea (che si può discutere, sia inteso), come hanno dichiarato: il campionato italiano non è il più bello, ma è di gran lunga il più logorante e difficile dal punto di vista tattico per un allenatore.
Andrea F
@ Gobbo:
"i cattivi risultati in Europa dipendono anche dal fatto che giocare il campionato italiano è difficile e logorante"
giocare il campionato italiano è difficile o logorante? cioè..ok...abbiamo negli occhi la prestazione del Siena domenica e va bene
Ma io mi ricordo le partite con Novara,Cesena,Lecce,Bologna,Chievo e compagnia bella.
Sarà mica più difficile e logorante che giocare con l'almeira
"Ma io mi ricordo le partite con Novara,Cesena,Lecce,Bologna,Chievo e compagnia bella.
Sarà mica più difficile e logorante che giocare con l'almeira"
Gobbo, però va detto che Real e Barca vanno avanti a goleade non solo per i differenti valori in campo, ma anche perchè le piccole spagnole si difendono, per concezione del gioco, abbastanza poco, cercando, ove possibile, di giocare la palla anche a rischio di perderla in zone di campo pericolose. Se facessero barricate, sotruzionismi e perdite di tempo varie come spesso fanno le nostre, ci sarbbero molti meno punteggi tennistici.
Credo si debba chiarire un equivoco... l'Almeria (squadra presa a caso, sia chiaro) gioca a viso aperto con il Barcellona e le prende di santa ragione sempre. Il Cagliari (squadra presa sempre a caso) contro il Barcellona stesso probabilmente intaserà gli spazi e si chiuderà in difesa da buona italiana. Il risultato è che qualche volta le prenderà di santa ragione, la maggior parte perderà comunque, mentre qualcuna forse avrà la fortuna/bravura di pareggiare o addirittura di vincere se andrà tutto bene. Ciò non implica necessariamente che il Cagliari con l'Almeria vincerebbe...
Andrea
Kombouarè era già in testa alla classifica.
ma parliamo del momento contingente o della storia? perchè sono cose divere. Esempio la liga. oggi è un mega campionato scozzesse, ma storicamente non è così, anzi.
Ricca
va bene tutto quello che hai detto.
Però non posso certo definire difficili e logoranti le partite che ho citato.
Se abbiam fatto fatica in quelle partite è in gran parte colpa nostra,più che merito di quelle squadre eh
Ricca
e in più torniamo al punto di partenza
Anche gli allenatori stranieri studiano. Altre cose ,ma studiano
Non abbiamo il primato degli scienziati della panchina eh. Soprattutto in questo periodo
Gobbo su questo sono d'accrodissimo.
I nostri, con qualche lodevole eccezione, sono i migliori al mondo solo ad impostare la partita per lo 0-0, compresi quelli che poi puntano sul fatto che il campione di turno (un nome a caso..) piazzi la zampata per portare a casa i 3 pt.
"Anche gli allenatori stranieri studiano. Altre cose ,ma studiano"
CONCORDO, gobbo! Io studio tutto il giorno degli schemi, metodi di allenamento, corsi motivazionali...poi arrivo al campo e vedo che miei giocatori sono scarsi e...ma vaffanculo i schemi, va! ragazzi, oggi tutti in difesa, poi vediamo se ci fanno 8 goal come l'atra volta...:-))
Tani, inoltre, e questa è una bella differenza rispetto agli altri campionati, da noi se prendi una goleada ti esonerano in tronco direttamente negli spogliatoi.
Anche per questo guardano tutti all'uovo e se ne fregano della gallina.
Andrea F
"CONCORDO, gobbo! Io studio tutto il giorno degli schemi, metodi di allenamento, corsi motivazionali...poi arrivo al campo e vedo che miei giocatori sono scarsi e...ma vaffanculo i schemi, va! ragazzi, oggi tutti in difesa, poi vediamo se ci fanno 8 goal come l'atra volta...:-))
"
Azz Tani...quindi il materiale che ti ho passato l'altra volta,lo hai utilizzato,pur essendo solo dei files,per accendere il fuoco e riscaldarti?! :)
"@ Dane
il bla bla a cui mi riferisco è la suggestione che si trascina dietro un allenatore che prima d'ora ha allenato una seconda squadra in serie B spagnola e che sta passando come un innovatore"
Innovatore nel concetto, non nella tattica. Ed ho precisato che non è detto sia un bene...
"Tu dici che sta cercando di insegnare il futuro a noi aborigeni..."
Ho detto i-Phone (e senza nessuna accezione positiva), non futuro. Hai presente le reazioni dell'opinione pubblica brasiliana al lavoro di Lazaroni e Parreira?!...
"certo che se i risultati continueranno ad essere questi, non diremo mica che la colpa è tutta di noi sottosviluppati aborigeni che non riusciamo ad apprendere le innovative idee degli evoluti spagnoli?"
No, è colpa del resto del mondo che continua a preferire il calcio ai calci...
"ma se difendi come l’Almeria (e tutte le altre spagnole) allora meglio 1000 volte un aborigeno come Sannino."
Ognuno ha i suoi gusti....
"è bene notare che in questo momento in testa alla classifica della Premier c’è Mancini, della Ligue 1 Ancelotti e della Liga Mourinho (il più italiano di tutti ;))"
No, scusa, ma se mi metti Mourinho tra gli "italiani" allora con lo stesso metro non puoi metterci gli altri due...
"Azz Tani...quindi il materiale che ti ho passato l'altra volta,lo hai utilizzato,pur essendo solo dei files,per accendere il fuoco e riscaldarti?! :)"
Campa, il Canada è un paese freddo e Tani un ingrato.....io fossi in te non gli spedirei più nemmeno i Power Point di barzellette.it
Posta un commento