di Vincenzo Grieco
Spendere soldi e tempo, venendo da un'altra città, per vedere dal vivo Milan-Juventus è ancora nel 2012 un'esperienza da consigliare a chi si incattivisce davanti a Sky, a Mediaset Premium o, peggio ancora, allo schermo di un computer. Perché tutti siamo tifosi, ma chissà perché una partita vissuta allo stadio porta ad apprezzare il quadro generale più degli episodi...
L’amico Italo, scendendo dal suo polveroso tank sabato a Milano qualche ora prima della partita, ci ha subito sollecitato a scrivere qualcosa sulla nostra trasferta. Adesso accogliamo l’invito, nella speranza di dire qualcosa di sensato. Quelle rare volte che riusciamo a seguire la nostra squadra (la Juventus, visto che in campo ce n'erano due dobbiamo precisarlo), prima della partenza, ci chiediamo sempre se ne valga la pena. E ogni volta, a prescindere dal risultato, la risposta è sempre affermativa, forse perché, secondo la nota (ma anche no) teoria Olivari, pensiamo che l’atmosfera attorno all’evento valga più dell’evento medesimo. E anche stavolta, qualcosa ci è rimasto dentro. A dare un senso alla nostra trasferta (siamo pugliesi, viviamo a Roma) poteva bastare il sabato pomeriggio passato a zonzo con Italo. Un giro decisamente non convenzionale per il centro di Milano, addolcito da un sole primaverile e dal passeggio di svariate partecipanti alla Settimana della Moda, che ha avuto come momento di pregnante e di sacro culto il pellegrinaggio sotto l’ufficio del Direttore di Indiscreto (con lui rigorosamente assente) in via Cordusio.
Così, in uno stato di felice atarassia, ci siamo avviati verso San Siro in attesa del brivido. Che in effetti abbiamo provato, non alla vista dello stadio-monumento come già ci era capitato, ma ancor prima, quando, passeggiando per Viale Caprilli, ci siamo resi conto della presenza di tifosi della Juve circolanti con magliette in vista o sciarpa al collo, senza essere importunati da alcun milanista. Nel notare questa cosa ci siamo prima stupiti, poi entusiasmati a tal punto da provare quella scossa di adrenalina, che, presso altri stadi, quando eravamo più giovani (e più incoscienti) ci aveva dato il sollievo di essere sfuggiti agli agguati della tifoseria avversaria.
Entrati alla Scala del calcio, dopo aver appurato che il terzo anello offre una buona visuale ma non è il settore ideale per chi soffre di vertigini come noi, altre emozioni. Le elenchiamo in stile Saviano: il bagliore dei cellulari usati per le foto al momento dell’entrata in campo dei calciatori, gli abbracci tra i giocatori della Juve prima del fischio d’inizio, il tifo dei nostri vicini stranieri dalla lingua sconosciuta, la gioia del ragazzo down incontrato al cesso durante l’intervallo che ci grida “Che seratona!”. Della partita ci porteremo dietro poche cose: giusto gli slalom di Robinho e le scivolate di Chiellini. Inutile soffermarsi sui noti episodi, ci limitiamo a segnalare che l’isteria dei protagonisti non ha contagiato i presenti al terzo rosso. In conclusione vedere dal vivo una partita può avere senso anche nel 2012, perché vincere sarà pure l’unica cosa che conta, come diceva quel dirigente, ma, alle volte, è comunque bellissimo partecipare pur senza avere a disposizione dieci replay di ogni azione. Non è che il calcio diventi miracolosamente più pulito, se visto allo stadio invece che sul divano, ma è più pulito lo sguardo.
Vincenzo Grieco, 28 febbraio 2012
16 commenti:
Sounds good ;)))))
Italo
Bella descrizione, Vince'. Una situazione smile a quella dove mi sono trovato due anni fa. La compagnia prima della partita era per le vie di Milano era identica alla tua (anche se il tank non era affatto polveroso...;-))
Dentro lo stadio ricordo gli occhi lucidi di mio figlio (dall'emozione), una ragazza di 14 anni con barba e baffi, e un Dane che ha fatto un culo grosso cosi ad uno scemo che ci fumava in faccia per 45 minuti. Oltre ai due goal di Ibra, ovviamente.
Quest anno, seppur in ottima compagnia di fratelli milanisti, l'atmosfera del Meazza era molto deludente..
in zona 3° rosso verso la curva del Milan un paio di microtafferugli, purtroppo. Per fortuna niente di grave e il clima generale è stato tutto sommato buono al netto degli insulti che da qualcuno sono volati verso il campo
la partita allo stadio quando non è rovinata dai soliti dementi, è anni luce meglio della partita in tv.
è un' ovvietà, ma è bene ribadirla
Purtroppo vedere le partite in Italia, crea ansia da tifo; sarà xkè son sempre andato a vedere partite dove giocava la mia squadra del cuore, però l'atmosfera cambia moltissimo se capita di andare a vedere una partita in uno stadio estero dove la gara è lo spettacolo e lo si gode appieno in assoluta neutralità....impagabile vedere x esempio 2 anni fa nel mese di Gennaio, alla ripresa della bundesliga, all'Allianz Arena un Bayern Monaco-Hoffenheim 2-0; atmosfera eccezionale seppur condita da una temperatura di -4°, stadio meraviglioso, prezzo ottimo x 1 posto equivalente del primo anello rosso del meazza a soli 60eur (contro i non meno di 200 del meazza) e dulcis in fundo la profezia del mio vicino di seggiolino:"....die final champions League? bayern gegen Inter Mailand"!!!
Innanzitutto ringrazio il Direttore per avermi ospitato e Italo, mio ispiratore :-).
@Paperogha: non mi sono accorto di nulla e dire che ero proprio lì, a ridosso dei due settori.
@Spike: infatti, il senso del post è quello.
@Tani: grazie :-)
Niente di eclatante comunque Vincenzo. Uno proprio all'angolo che è stato portato via dagli steward a metà del primo tempo e uno (pareva completamente ubriaco)durante l'uscita dagli spati che ha cercato di avventarsi verso uno juventino urlandogli di levarsi la sciarpa
comunqeu, si, ne vale la pena :-)
la cosa che mi ha colpito quello poche volte che sono andato allo stadio è quanto sia diverso il gioco, le azioni, ogni gesto tecnico, visto dal campo piuttosto che attraverso la tv.
La tv tende ad ovattare ogni gesto, a renderlo normale, ovvio, un po' patinato. dal vivo lo apprezzi in tutto per tutto.
Ovviamente poi la visione attraverso la tv ti permette tutta una serie di cose che dal vivo non hai e senza le quali forse hai una visione complessiva più vera sì ma anche più parziale.
Allo stadio prevalgono le sensazioni di impatto, al tv quelle da rielaborazione (rimuginamento).
Tani, fratello milanista glielo dici a quella poveretta di tua sorella che ti sopporta come fratello vero!:-))))))
Jer, ma va, va -:))))))))
Comunque mi riferivo a nano e papero, di uno sporco gobbo non so cosa farmene allo stadio-:)))
Senza contare gli imbarazzanti
pre-intra e post partita... andando allo stadio li eviti sicuramente,
che poi sky paghi fior di quattrini per sentire la banale dichiarazione di metà tempo o per scrutare le facce imbarazzate dei calciatori in mutande nell'attesa del fischio iniziale mi fà venir voglia di staccare tutto.
Lo Stadio ha un suo fascino indiscutibile. E' per questo motivo che tengo duro nonostante le indubbie problematiche logistiche. Però c'é un'alternativa di elevato livello: la partita sul maxischermo con il gruppo Indiscreto ;-)
Per dire che non c'è bisogno di costruire stadi bomboniera con dentro cinema e supermercati, per fare diventare più piacevole l'esperienza di andare allo stadio basterebbe iniziare ad evitare gli accoltellamenti fuori...
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