Chi conosce persone malate di depressione sa che si sono curate o si stanno curando con farmaci, oltre che con un sostegno psichiatrico: perché il depresso, qualsiasi sia la causa della depressione (spesso nessuna, guardando la situazione da esterni), ha come prima reazione quella di isolarsi dal mondo e come primi effetti quelli di stanchezza fisica e di mancanza totale di concentrazione. Insomma, non la 'malattia dei ricchi' di cui si parlava qualche decennio fa, ma qualcosa che più o meno lentamente uccide. Per questo vedere una malattia derubricata a mezzuccio per vendere più libri o per incassare qualche soldo facile fa rabbia. Un depresso non può fare per sei mesi non diciamo il portiere della Juventus, visto che pochi lavori al mondo esigono più concentrazione di questo, ma nemmeno il portiere d'albergo. Un depresso non diventa tale perché il suo presidente lo fa pedinare in discoteca, al di là della tristezza e della volgarità di tutta l'operazione. Per questo Buffon che va tre volte in un giorno a vedere la mostra di Chagall (l'ha scritto nell'autobiografia recentemente uscita) fa ridere, chi ha avuto questa idea per farlo sembrare più profondo ed interessante forse ha confuso la depressione con la sindrome di Stendhal. Per questo Vieri depresso perché Moratti lo faceva pedinare è ridicolo quanto Moratti stesso (che poteva cavarsela con pochi euro di abbonamento a Novella 2000 per sapere le stesse cose) e la sua richiesta di risarcimento (12 milioni alla Telecom e 9 e rotti all'Inter) sembra più pretestuosa di quelle della vecchina malferma che scivola sulle scale mobili e fa poi causa al supermercato. Affari loro, ma l'aspetto comico della situazione è pubblico: nel 2008 per dimostrare una sensibilità bisogna fare i depressi.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
32 commenti:
Il prossimo candidato alla depressione: Adriano. Si accettano scommesse.
Kalz, troppo facile, dovresti mettere una quota molto alta. E mi pare lo abbiamo gia annoverato tra i depressi. Io un paio di depressi alcoolizzati li conosco bene e purtroppo da molto vicino e non hanno la forza mentale (dopo due bottiglie di gin è anche fisica)nemmeno di alzarsi dal letto nella maggior parte dei giorni della loro vita. E spesso è solo la "voglia" di bere che li mantiene in vita. Mi piacerebbe che Buffon e Vieri andassero a frequentare qualche centro di recupero o si facessero due chiacchiere con psicologi e psichiatri che seguono dei depressi. Forse dopo si vergognerebbero.
Purtroppo credo che Adriano un problema lo abbia davvero, cioè l'alcolismo, e non sto scherzando.
Invece sono d'accordissimo con il post, soprattutto mi da molto fastidio Vieri, che produce un certificato medico della sua depressione. Malattia che non gli ha impedito di andare al Milan (dichiarandosi esaltatissimo) salvo poi andare a Monaco, poi a Bergamo, poi a Firenze e quindi di nuovo a Bergamo.
Lasciando dietro di se uno stuolo di veline lasciate e tifosi inferociti...
banalizzare una malattia in questo modo è vomitevole.
Mi spiegato una volta per tutte questa storia di Adriano?
Perchè non si capisce bene, c'è chi dà ad intendere e chi invece parla di un non precisato malessere, tutti facendo credere di sapere in realtà come stanno le cose.
Ma è alcolizzato o no, questo ragazzo? Ha veramente problemi seri o sono tutte balle?
Dove sta la verità, una volta per tutte? Chi sa parli ora e chiarisca definitivamente questo dubbio ormai annoso.
Lorenzo, è alcoolismo o solo consumo eccessivo? Io mi chiedo questo con Adriano.
Luigi, Adriano ha detto più volte di essersi dato all'alcool per dimenticare il dispiacere per la morte del padre.
Non so se la discoteca faceva parte della terapia consolatoria, in ogni caso l'impressione è che si scambi per una malattia come la depressione una semplice insoddisfazione da bambini viziati...
Stefano e Jeremy, condivido ogni parola del vostro post. La depressione è una cosa troppo seria per essere banalizzata come hanno fatto Vieri e Buffon.
Del resto se io fossi Gianluca Pessotto mi sentirei offeso dalle scempiaggini a scoppio ritardato sparate dai miei colleghi.
@ jeremy:
francamente non so se Adriano ha con certezza una diagnosi di abuso d'alcol; però l'idea è stata vagheggiata diverse volte dalla stampa e anche da membri della società. In ogni caso un problema lo aveva e forse lo ha ancora. Poi francamente è anche giusto che non venga sbandierato in giro se lui era\è malato.
@ vincenzo: io infatti avevo apprezzato che Pessotto non avesse "strumentalizzato" la sua malattia; anche se poi mi sembra che tra un libro pubblicato e comparsate in programmi scadenti abbia un po' perso l'opportunità di fare "informazione" e sia finito nel banalizzare il tutto anche lui
@ lorenzo: pienamente d'accordo con te anche per quanto riguarda la vicenda di Pessotto.
Mah sinceramente non capisco perche' un personaggio pubblico e gia' affermato come Buffon debba inventarsi una malattia, a quattro anni di distanza.
Solo per vendere un libro il cui ricavato equivalente lo guadagna in un paio di giorni di allenamento?
Fondamentalmente non credo che possiamo giudicare la vita di altre persone quando non ne sappiamo assolutamente nulla. E d'altronde le persone ricche e famose non e' che hanno automaticamente nel DNA dei geni che li rendono immuni a tali sindromi.
Un calciatore in attivita' ha una serie concentrica di tutele, mediche e manageriali, che in linea di massima limitano gli effetti visibili di un simile stato psicologico, rispetto a quelle che puo' avere una persona comune che timbra il cartellino tutte le mattine.
Buffon in particolare racconta di esser stato seguito da uno specialista, oltre che dal medico sociale, e se mi dice che 10 minuti prima di una partita si nascose negli spogliatoi, non vedo perche non dovrei credergli.
Sicuramente non era una forma di depressione in stato avanzato, se e' vero che non e' dovuto ricorrere a farmaci (che da un lato aiutano ma creano altri problemi forse ancora piu' grossi), ma banalizzare tali (credo sincere) dichiarazioni, non mi sembra che abbia molto senso.
mario, un conto è limitare gli effetti visibili della depressione, un altro è permettere a un giocatore come Buffon di "fare il Buffon" tra i pali anche se depresso.
I giocatori depressi davvero (io ricordo Ergic del Basilea e mi pare anche Ricken) si devono ritirare o abbandonare l'attività temporaneamente perchè a quei livelli proprio non ce la fai con la depressione (conosco la malattia perchè l'ha avuta mia sorella ma ne è uscita fortunatamente).
Io devo dire la verità, questo nuovo ruolo di Buffon novello filosofo lo trovo di uno stucchevole spaventoso. Non mi pare abbia le qualità dialettiche di un Costacurta, un Rivera, ma anche gli stessi Bergomi o Nava. L'anno in serie B per lui è stato come giocare il jolly. E son serissimo eh! chi cita più le varie vicissitudini, non proprie secondarie, del giovin Buffon. Vieri mi sembra solo ingordo di soldi, cosa che ha contraddistinto la sua carriera per altro. Adriano invece temo sia proprio limitato mentalmente.
I problemi di Buffon mi sembrano quelli che hanno il 90% delle persone che attraversano un momento di difficoltà, sul lavoro e nella vita. Da qui a diventare depressi (nel senso medico del termine)ce ne vuole pero. Magari noi non saremmo andati dall'analista. Scriverlo mi sembra strumentale alla stesura del libro. E quindi non proprio bellissima come cosa.
@ Dag. E' evidente che parliamo di forme minori di un disagio che puo' diventare patologicamente profondo come nei casi che hai citato.
ma sempre disagio rimane.
Non so se Buffon abbia mai detto "ero malato di depressione", termine MOLTO ampio, credo che semplicemente abbia descritto la sua condizione di quel periodo, non certo "sana" paragonata ad altre che ho visto di persona.
Quanto a Vieri non mi pronuncio ma se c'e' una perizia medica in una causa civile, al 90% la si potrebbe anche dare per buona.
Depresso Vieri?
Quello felicissimo di entrare nella grande famiglia Milan? Quello esaltatissimo per l'avventura a Monaco? Quello su tutti i giornali scandalistici che si divertiva in vacanza con la Satta?
Depresso?
Se lui era depresso, la Satta me la sono coccolata io.
Ma lo ricorderei..
PS: il depresso (intesto come malato, non come uno che si sveglia la mattina ed è giù di morale) non ha la forza di reggersi in piedi. Figuriamoci di tuffarsi sull'erba per fare cose mai viste su un campo di calcio.
Vero, Ergic nel Basilea, non ha giocato per più di un anno. Quando é tornato aveva ancora la faccia gonfia di medicamenti. Il Basilea e la stampa in generale lo hanno lasciato in pace, ha potuto quindi curarsi come si deve. Anche per questo motivo, penso, sia rimasto a giocare nel Basilea, anche se ha classe per giocare in un campionato di livello più alto (tecnico e economico) che quello svizzero.
C'era anche un ragazzo della primavera dell'Inter -descritto come un fenomeno vero, fece meraviglie anche a un Viareggio, mi pare- che cadde in depressione.
Lo salvò un amica che lo trovò in casa con le vene tagliate.
Altro che "chiudersi nello spogliatoio da solo"...
x claude. è vero Ergic fortunatamente è tornato su grandi livelli ed è in effetti al di sopra della media in Svizzera. Dopo il periodo d'inattivitâ è cambiato anche come tipo di giocatore. Prima sembrava più un trequartista o perlomeno incursore offensivo, molto abile a saltare l'uomo. Ora è più regista, più ragionatore, anche se le doti tecniche emergono sempre e sono notevoli, specie nel creare superiorità a metacampo.
Tra l'altro quand'era giovane la Juve lo aveva opzionato se non erro, come anche Patrick Muller (altro giocatore di gran classe).
E pure ieri Adriano si è presentato ubriaco all'allenamento...
torno a dire che secondo me lui è malato e punto, e secondo me l'inter farebbe bene a dirlo ufficialmente, così si finisce di fare umorismo su di lui.
Ah, altri giocatori con problemi di depressione sono Collymore (che giocò nel Liverpool) e Deisler che era il nuovo talento della Germania e poi si è ritirato l'anno scorso o prima (a 28 anni o poco meno)dopo che per un anno tra infortuni e depressione non aveva giocato.
Lorenzo, a parte lo schifo della notizia continua e inesorabile su Adriano (di Maicon sbronzo si è parlato per due secondi), mi sembra che sia un problema comportamentale piu che di dipendenza fisica dall'alcool. Senno come dici tu l'Inter lo avrebbe messo fuori rosa definitivamente e credo aiutato seriamente nel recupero.
Di Maicon sbronzo si è parlato due secondi perchè era una vaccata.
Maicon si è regolarmente allenato prima da solo e poi con chi aveva giocato a Brema, come tutti gli altri. Foto su inter.it
Mi fido perche su inter.it non ci vado manco morto!! :-)))
Come sei juventino! :)
Ergic é anche capitano. Penso che per una volta si possa dire che un club abbia svolto pienamente la sua funzione sociale...(tutti e due opzionati dalla juve). Muller avrebbe tranquillamente potuto giocare ovunque. Penso che con gli standard di oggi, per i centrali, però fosse troppo mingherlino e troppo poco cattivo. Ora purtroppo vivacchia a montecarlo...
Mi ripeto. Come si vede da tutti gli ultimi esempi portati, anche il dorato mondo del calcio popolato da veline e stipendi a 7 cifre, non e' esente da certi tipi di malattie.
E come un'influenza e' diversa da una polmonite, il periodo nero di Buffon e' diverso da quello di Deisler.
Ma se si e' seguiti per 6 mesi da uno psicologo forse non va proprio tutto bene. Forse a Buffon e' andata meglio solo perche' si e' intervenuto prima che la situazione degenerasse
Mario, l'influenza è diversa dalla polmonite ed infatti sono due malattie diverse!
La febbre (che non è una malattia ma un sintomo) ha varie gradazioni, la depressione no: non è che se hai le palle girate puoi dire di avere "due linee di depressione".
Quindi quelli che dicono "c'avevo la depressione a 37 e mezzo" dicono solo minchiate, punto.
La depressione o ce l'hai o non ce l'hai, e se ce l'hai fai fatica a trascinarti in bagno a pisciare, figuriamoci andare agli allenamenti...
Dane, non si arriva da un giorno all'altro a chiudersi in casa, a tagliarsi le vene, a spararsi al cuore come Di Bartolomei, oppure a buttarsi da un ponte come Edoardo Agnelli.
E' un lento logorio che inizia con la "febbre" della perdita di autostima e che se non viene fermato crea danni irreparabili.
Ed i motivi possono essere i piu' futili (visti dall'esterno) sia per un calciatore affermato, per un imprenditore, che per una persona comune.
Non mi interessa sindacare di depressione in esatto termine clinico, ma Buffon ha raccontato episodi che tutto sono tranne che da persona sana ed equilibrata.
E non vedo perche si debba per forza banalizzarli solo perche i sintomi non erano cosi' apparentemente gravi.
Io non banalizzo un cazzo, ma non accetto di farmi prender per i fondelli dal Minculpop che cerca di convincermi che Buffon a) E' un anima candida e sensibile (difatti ha avuto la depressione poverino...) b) Buffon è un superuomo (difatti nonostante la depressione è riuscito a rimanere il miglior portiere del mondo senza che il suo rendimento ne risentisse in minima parte).
L'avessero raccontata su Dida, qualche superficiale avrebbe anche potuto cascarci, ma così siamo al ridicolo.
Mi sembra un po' una di quelle interviste agiografiche dei vip: "Dimmi un tuo difetto!...", risposte "...sono troppo buona...sono troppo onesto...non riesco a dire di no...sono incapace di mentire...metto sempre gli altri davanti a me..."
Ma va a cagare, va'!...
Mario, onestamente chi banalizza il tutto mi sembrano proprio Buffon e compagnia.
Quali sarebbero i "terribili sintomi"?
Non riuscire ad allenarsi?
Brrrrrrrrr...
Troppo comodo stare in depressione con la velina di turno in Costa Azzurra.
Un po' di rispetto, cazzo.
Troppo comodo fare i soliti discorsi moralistici su chi ha soldi fama e belle donne.
Come abbiamo visto questi non sono antidoti a certe malattie.
Non ritengo Buffon un santo ma nemmeno un cazzaro, ma soprattutto evito di giudicare la vita di persone che non conosco, perche credo che non ne posso sapere veramente un cazzo. (cit)
http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=invasioni&video=19929
Hai ragione Mario, soldi e donne non garantiscono l'immunità dalla depressione. Il problema è che quando la depressione ce l'hai non te ne frega niente di donne, soldi, allenamenti, partite, parate, vittorie, vestiti firmati, comparsate in Tv e serate in discoteca.
Non mi pare che Buffon abia mai snobbato o sia mai stato indifferente a tutto ciò.
Ah, già: "lo hanno salvato intervenendo appena in tempo" (cit.)...
Mario, non continuo la polemmica perchè apprezzo la citazione! :D
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