Non seguiamo la Formula Uno dai tempi di James Hunt, ma leggendo i giornali italiani è impossibile non sapere che Ross Brawn è stato l'artefice principale, dal punto di vista tecnico, della resurrezione Ferrari nella seconda metà degli anni Novanta. Da direttore tecnico, dal 1996 fino a di fatto due anni e rotti fa, ha firmato insieme a Michael Schumacher (e Montezemolo, e Jean Todt) cinque mondiali piloti e sei costruttori. E prima ancora era stato l'artefice, insieme a Briatore ed allo stesso Schumacher, del miracolo Benetton (due mondiali piloti infilandosi nell'era Williams). Insomma, fino a qualche settimana fa dai media montezemoliani, dei quali il più imbarazzante è quasi sempre Rai Uno, veniva giustamente descritto come un genio. Adesso che dopo l'addio della Honda guida come imprenditore, forse suo malgrado, una scuderia di Formula Uno, è diventato il demonio. Asservito alla Fia, questo il senso di molti articoli (scegliete voi il quotidiano), per l'idea della limitazione del budget, truffatore per la storia dei diffusori (ignoriamo cosa siano, ma abbiamo appena letto sull'Ansa il parere di Charlie Whiting, delegato tecnico della Fia, che sostiene siano regolari), colpevole di avere stravinto in Australia con una squadra con le (relative) pezze sul culo. Ma soprattutto, in buona sostanza, core 'ngrato alla Altafini. Per fare carriera in certi giornali italiani, per fortuna non in tutti, devi essere lo zerbino dei soliti noti, per vincere nello sport a volte (poche volte, ma per fortuna non zero) basta avere talento. E comunque lo spionaggio industriale lo pratica solo la McLaren.
stefano@indiscreto.it
6 commenti:
ho notato anch'io. finché la brawn gp era la bizzarra cenerentola che stupiva nei test invernali tutti a parlarne bene, ora che si è capito che potrebbe vincere il mondiale...
molto più facile tifare per la simpatica minardi, sempre in ultima fila, o esaltarsi per qualche punticino dei trulli e dei fisichella di turno, meglio ancora se si inseriscono tra le ferrari e quegli imborglioni della mclaren.
comunque già oggi le articolesse parlano di meccanici con la tuta tirata sù sui gomiti alacremente al lavoro per colmare il gap. di sicuro invece alla renault e alla mclaren si son presi invece un giorno di ferie...
comunque mi gioco un rene che a breve qualcuno scrive di una esemplare strigliata di luca cordero (oppure lo scriverà non appena inevitabilmente arriverà qualche buon risultato in pista)
Direttore ma lei ha letto/sentito invece un commento critico nei riguardi della Honda ?
Questi che per anni hanno buttato fiumi di denaro per realizzare macchine da ultima fila o quasi, ingaggiano il miglior tecnico che mette in cantiere finalmente la macchina vincente e loro cosa fanno ? si ritirano....lasciando la gloria, oltre che a Brawn, alla Mercedes che nel frattempo ha fornito il motore e a Branson che entra nella F1 direttamente come sponsor vincente.
La Honda intesa come azienda può sempre fare pubblicità...il padrone dei giornali non è di sicuro il lettore, purtroppo in questo caso Montanelli (che stanno ancora spolpando con i diari) aveva torto.
Adoravo la F.1. Da piccolo ero prima tifoso di F.1, poi di calcio.
Ora è solo noia. La Brawn è una ventata d'aria fresca, ma finchè non tolgono tutte le appendici aerodinamiche dalle auto, sarà solo noia.
Gargaroz 10 min dopo il tuo messaggio a studiosport han detto le stesse cose
La Brawn deve licenziare 300 dipendenti, ergo il bel sogno è finito prima di cominciare. Comunque, è indubitabile che il segreto della svolta Ferrari fosse il trio Brawn-Byrne-Schumi.
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