Lo Ianu che verrà

di Alec Cordolcini
1. Salvate il soldato Ianu. Non segna più dallo scorso agosto, quando con sei lampi nelle battute iniziali della Super League svizzera aveva regalato all’Aarau un sorprendente quanto effimero primo posto in campionato; l’attaccante rumeno Cristian Florin Ianu rimane però uno dei più dotati attaccanti del campionato elvetico. Il suo lungo appannamento, generato da un confuso miscuglio tra infortuni veri e presunti (il giocatore, in rotta con il club, sembrava prossimo al Basilea), non deve trarre in inganno. Marco Zunino ama spesso ripetere sul Guerin Sportivo che il momento migliore per acquistare un giocatore è quando questi non sta vivendo la sua stagione più bella. Una teoria che incontra il nostro favore e che ben si adatta ad un giocatore come Ianu, il quale, dal momento del suo arrivo in Svizzera nell’estate del 2002 dall’UT Arad (riportato due anni prima nella massima divisione rumena anche grazie ai suoi gol), ha sempre chiuso in doppia cifra. Quattro anni a Bellinzona in Challenge League (serie B) con rispettivamente 15, 19, 12 e ancora 19 reti, l’esordio in Super League la scorsa stagione con l’Aarau chiuso a quota 10 centri. Nazionale rumeno under-19 tra i migliori della selezione all’Europeo di categoria del 2001 in Finlandia, per dirla come gli inglesi Ianu, classe 83, è il classico sleeper, ovvero un giocatore capace di crescere in modo lento ma graduale nel corso degli anni. Non un best-seller ma un libro di catalogo. Per questo sarebbe ora che qualcuno gli proponesse un orizzonte più vasto del Canton Argovia.
2. Proprio un Aarau in caduta libera è il prossimo obiettivo in classifica per un Bellinzona rigenerato dal mercato invernale e mai come in questo momento ottimista riguardo alla sua permanenza in Super League. Quattro squadre alle spalle (Neuchatel Xamax, Sion, Vaduz e Lucerna), cinque rinforzi degni di questo nome arrivati durante la pausa e soprattutto dieci punti conquistati nelle prime cinque partite del 2009, un ruolino di marcia “sporcato” solamente dall’incomprensibile sconfitta a Vaduz contro una squadra palesemente inadatta alla categoria (dove capita di vedere anche autentici obbrobri tattici quali il capocannoniere della scorsa Challenge League Gaspar schierato esterno destro basso…) alla quale però i ticinesi hanno già regalato quattro punti in due partite. In Liechtenstein ha incassato la prima e finora unica rete della sua esperienza svizzera Carlo Zotti, tolto dalla naftalina a Cittadella e perfettamente calatosi nella realtà locale. Decisivo contro il Sion e soprattutto nello 0-0 strappato sul campo della capolista Zurigo, il portiere scuola Roma si gioca con il marcantonio Emiliano Dudar (difensore centrale prelevato dall’Olimpo, serie B argentina) la palma della migliore new entry granata. Interessante anche il terzino sinistro Jerome Thiesson, classe 87 messosi in evidenza nel Wil, mentre è ancora macchinoso l’ex Treviso Luigi Beghetto, rinfrancato però dal primo sigillo in campionato trovato contro il Neuchatel Xamax. Il rischio di un altro flop modello Corrado Grabbi (con tutte le attenuanti del caso per lo sfortunato ex enfant prodige juventino) sembra dunque scongiurato. Spazio ancora limitato ma qualità da non sottovalutare infine per Frank Feltscher, oggetto misterioso a Lecce e quindi rispedito in prestito nel campionato dove un anno fa, tra le fila del Grasshopper, aveva solcato la fascia destra con buon profitto. E’ un classe 88, merita un po’ di tempo.
3. Di un anno più anziano rispetto a Feltscher è l’attaccante ivoriano dello Young Boys Seydou Doumbia, il miglior marcatore effettivo del campionato svizzero. 9 gol in 507 minuti giocati producono infatti una media di una rete ogni 57 minuti circa, numeri insufficienti però a garantire un posto nell’undici titolare dei bernesi a questo attaccante pescato addirittura nella serie cadetta giapponese (nel Tokushima Vortis) e che vanta 17 presenze da subentrato sulle 18 finora totalizzate in prima squadra. Difficile però scalzare qualcuno del tridente Varela-Regazzoni-Schneuwly; difficile soprattutto rimproverare qualcosa a mister Vlado Petkovic, che con il suo 3-4-3 ha rivitalizzato lo Young Boys riportandolo prepotentemente in corsa per il titolo. Con un Basilea sempre uguale a sé stesso (alti e bassi, più l’eccellente portiere Yann Sommer, categoria “Saranno Famosi”) e uno Zurigo diesel che nel 2009 sta carburando lentamente (quanto inciderà l’inserimento del nuovo arrivato Margairaz sui meccanismi offensivi perfettamente oliati del poker Alphonse-Abdi-Hassli-Djuric?), niente appare impossibile. Nemmeno avere come miglior marcatore della squadra un attaccante della Costa d’Avorio che neanche nel Sol Levante si filavano più di tanto.
Alec Cordolcini
wovenhand@libero.it
(in esclusiva per Indiscreto)

5 commenti:

cuginostivi ha detto...

Ma Mitea che fine ha fatto? Pareva un'ottimo prospetto ma se ha "floppato" nell'Ajax.....

dag_nasty ha detto...

Bel commento, come sempre, Alec. Il Bellinzona ha davvero azzeccato gli acquisti invernali e ha trovato una notevole quadratura del cerchio: 1 gol subito in 5 partite! Il Feltscher visto contro il NE Xamax sembra persino meglio di Sermeter, peccato che il Lecce non gli abbia concesso alcuna possibilità: il talento c'è.
Dudar poi è impressionante, non a caso anche il Chievo si era interessato all'elegante centrale argentino. Quanto a Beghetto: fisicamente un po' cotto, ma uomo spogliatoio eccezionale, un vero professionista d'altri tempi.

Alec Cordolcini ha detto...

Mitea: contratto lasciato scadere dall'Ajax lo scorso 31 agosto, il giorno dopo ha firmato per la Dinamo Bucarest. Una delusione cocentissima questo virgulto di Bucarest

Sermeter è il mio preferito in assoluto del Bellinzona, non dimostra assolutamente di aver superato la trentina da un pezzo. Però quando deve rifiatare con Feltscher si va sul sicuro.
Beghetto a livello di condizione atletica può solo migliorare. Non mi aspettavo invece l'involuzione di Kalu.

cuginostivi ha detto...

Al chiaro e puntuale Alec volevo chiedere sempre riguardo ad attaccanti una sua valutazione su Hector Raul Bobadilla.

Alec Cordolcini ha detto...

Bobadilla: un piccolo toro, ben messo fisicamente e con buon senso del gol. Questo era l'anno della conferma, direi che ci siamo, considerato anche l'infortunio che lo ha tenuto da parte per qualche settimana. Mi aspettavo comunque di piu' dalla sua squadra, il Grasshopper.