Il teorema di Borlotti

Dilemma genoano: spendere 30 milioni di euro (tre giocatori medi di levatura internazionale, fra cartellino ed ingaggio lordo del primo anno) per rinforzarsi in ottica Champions League, rischiando concretamente di uscire al preliminare e incassare niente, oppure lasciarsi andare dolcemente? Dopo la grande notte con la Juventus la caduta contro una Lazio senza obbiettivi ed un Bologna disperato ma anche modesto (non a caso staccato di quasi trenta punti). Assurdo prendersela con il tragico Bocchetti del primo tempo (fallo da rigore e rinvio sbagliato sul secondo gol, oltre ad una sensazione generale di insicurezza), con Ferrari, o con Gasperini che pensa alla panchina della Juve: la realtà è che il teorema di Borlotti (ma potremmo dire anche di Pozzo, non Vittorio) è sempre valido. Niente di illegale, ma qualcosa che con lo sport non c'entra: un calcolo di convenienza che ha una sua logica e non si può spiegare ai tifosi. Da un possibile meno 30 milioni si passa così ad un sicuro più 35 (25 milioni di Milito, che ora si può cedere all'insistente Moratti, ed una plusvalenza reale di mercato in un'operazione, azzardiamo un'ipotesi, con la Fiorentina): differenza di 65 milioni, giochi davvero Preziosi. E vai con l'editoriale sulla tensione per la Champions e sul Genoa che non è ancora maturo per certi obbiettivi.

30 commenti:

jeffbuckley ha detto...

direttore, vuoi dire che anche moratti sta facendo questi ragionamenti...?

Calvin ha detto...

stefano, ma allora perche' non ipotizzare un cedimento ben organizzato tramite pagamenti estero su estero? perche' la logica in quello che dici c'e', ma non mi pare che nessuno obblighi Preziosi a spendere 30 testoni in caso di qualificazione in CL.

Italo Muti ha detto...

Direttore,

il Genoa come il Monza di.....come passa il tempo. In Serie B parecchi anni addietro, mollava alla fine, di schianto, promozione sempre rimandata.
@Vincenzo
Estero su estero, ah i vecchi tempi. Ora si usa solo per gli ingaggi, per i pagamenti dei calciatori si usa con molta parsimonia, alcuni non lo fanno più. La cosa fondamentale è che le due parti abbiano i conti nello stesso luogo, ma non sempre è facile. Questa è una delle motivazioni di alcune mancate campagne acquisti.
Italo

TheSteve ha detto...

Ok Ste, ci sta tutto. Ma fammi capire, nel concreto la cosa come si realizzerebbe? Il presidente chiama l'allenatore e gli dice di "rilassare" gl allenamenti? Oppure chiama il capitano della squadra e fa gestire direttamente a lui nello spogliatoio? No perché se io fossi Gasperini (a meno che non abbia già in mano il contratto della Juve) un po' mi girerebbero a mollare il posto Champions proprio alla fine...

axel shut ha detto...

vorrei ricordare anche il Brescia di Corioni (da leggenda quando 3 anni fa cacciò Maran che era 5° prendendo Zeman che manco fece i playoff)

JCaffelatte ha detto...

Sull'anno scorso, con conseguente caduta verticale del genoa nelle ultime giornate, sono d'accordo che puo' essere accaduta una cosa del genere.

Su quest'anno non credo, per due motivi:

1) La sconfitta di ieri e' figlia della ancor debole capacita' di stratega di Gasperini che invece di attendere, in trasferta, una squadra debole che deve esporsi per vincere e beffarla in contropiede ha fatto la cosa opposta e si e' fatto fregare. Cosa gia' vista nei due anni passati e contro avversari ancora piu' scarsi del Bologna.

2) Il modulo di Gasperini e' molto efficace contro avversari che se la giocano. Ma trova grandi difficolta' ad andare in gol contro squadre che si chiudono. Per questo, per il Genoa e' essenzialae non andare sotto (ed i grandi risultati di questa stagione derivano proprio dalla buona blindatura difensiva).

Tutto qui, due partite dove si doveva essere furbi. Invece la squadra e' partita spavalda e si e' innervosita lasciandosi andare ad un gioco confusionario ed affrettato. Non a caso Motta, in entrambe le partite e' rimasto tagliato fuori dal gioco.

Quanto ai conti sui costi della Champions: alla grande maggioranza dei tifosi genoani partecipare basta ed avanza. Nessuno farebbe pressione alla societa'per investire e nessuno si straccerebbe le vesti se i due giocatori-mercato venissero ceduti agli squadroni che, sappiamo bene, possono fare offerte irrinunciabili alle societa' medio-piccole (e non solo dal punto di vista economico ma anche politico visto il potere che detengono nel calcio italiano e nel paese in generale...

Inoltre la champions rappresenta una vetrina importantissima ed un successo personale sia per la societa' che per i giocatori e non credo che ci si voglia rinunciare a priori (a differenza della UEFA dell'anno passato...).

Unknown ha detto...

@Italo
non parliamo nemmeno delle serie inferiori, perché lì il teorema di Borlotti (o meglio, come dice il Direttore, di Pozzo) viene applicato un anno sì e un anno pure da un numero enorme di squadre. Il caso più scandaloso credo sia quello della Ternana nell'anno della Fiorentina dei Della Valle in B: campioni d'inverno con larghissimo margine sulla sesta, che avrebbe disputato i play-off, gli umbri nel girone di ritorno tennero un passo da zona retrocessione e finirono fuori dai giochi promozione, pur con una rosa di altissimo livello per i cadetti (attacco Frick-Jimenez-Zampagna, e ho detto tutto).
Nel mio piccolo sono poi super-esperto del Teorema. Tifo Prato, infatti, e in 30 anni di presidenza Toccafondi (il Bernie Ecclestone del calcio italiano, in pratica) ho visto talmente tante annate mandate scientemente in vacca da averne perso il conto. Sulla mia pelle ho vissuto un campionato stepitoso (96/96, se non ricordo male), in cui partimmo a razzo e rallentammo "inspiegabilmente" nel ritorno, passando dal primo posto al settimo(fuori dai playoff per peggiori risultati negli scontri diretti proprio col Monza, che poi andò in B). In quella squadra c'erano diversi giocatori che hanno poi fatto una carriera di buon livello, come Marcello Albino, Godeas e Lanzara, tra gli altri.
E' davvero incredibile come nessuno parli mai della situazione tragicomica del Prato, ma evidentemente i buoni uffici del Tocca lo riparano anche a livello mediatico.

cuginostivi ha detto...

Siamo già al calciomercato? Milito all'Inter e Motta alla viola? Allora il campionato è proprio finito.

jeffbuckley ha detto...

"La sconfitta di ieri e' figlia della ancor debole capacita' di stratega di Gasperini che invece di attendere, in trasferta, una squadra debole che deve esporsi per vincere e beffarla in contropiede ha fatto la cosa opposta e si e' fatto fregare. Cosa gia' vista nei due anni passati e contro avversari ancora piu' scarsi del Bologna" JC, ma stai parlando del gasperini che ha ridicolizzato Mourinho tatticamente? Quello che allena nella stessa città di Mazzarri, un altro che avrebbe ridicolizzato il Mou salvo prendere un gol in contropiede al secondo minuto del primo tempo in vantaggio 2 a 0 in casa...?

IL TEG ha detto...

io non so niente di serie B, ma se questa pratica è così diffusa allora pure la triestina delle due promozioni consecutive l'ha praticata nel 2003 (e pure l'anno dopo credo). Era la squadra di Parisi Dino Fava e forse Godeas...solo per lo stadio ci starebbe decisamente bene trieste in serie A...

Paolo S ha detto...

In ogni caso, Borlotti o non Borlotti, con un paio di rigori dubbi (o mancate espulsioni, o rimesse laterali invertite) in un paio delle ultime cinque gare e anche a Marassi avranno la giustificazione da dare in pasto ai tifosi per la mancata qualificazione. Il teorema della congiura paga sempre.
@ Italo
non ci crederai ma anche a me era venuto in mente il Monza di Tosatto e Buriani...
@ JC
beh il giudizio su Gasperini mi pare abbastanza ingeneroso...
Secondo me poi quest'anno il Genoa ha semmai giocato meno bene quando ha atteso o subito l'avversario piuttosto che aggredirlo. Ma siccome il Genoa è una squadra di giocatori umani (i genoani spostano subito l'asticella in alto dopo due vittorie di fila) dunque su 38 partite è normale non imbroccarne qualcuna.
ciao!

Poli ha detto...

La Triestina del 2002-2003 campione d'inverno davanti a signore squadre come Sampdoria, Lecce, Siena, Palermo, Cagliari, ecc. alla fine terminò quinta dietro anche all'Ancona. Dopo un girone d'andata scintillante la squadra conobbe un lungo periodo di buio, che nonostante tutto la portò ad andare letteralmente a pochi minuti dalla serie A, visto che a tre giornate dalla fine venne raggiunta in extratime a Messina da Zampagna privandola di una vittoria decisiva per la volata in serie A.Si fece un gran parlare del perchè di un cambio di tendenza così netto, ma onestamente ho sempre creduto molto poco a queslle chiacchiere...

PS. Tra l'altro vado off topic ma quello è stato secondo me l'ultimo anno di una serie B veramente molto competitiva con tante belle squadre, ottimi giocaotori e un bel calcio, poi sono arrivati i brodi della A a 20 squadre e la porcheria della B a 24 e poi il format attuale a 22.
Quanto rimpiango la cara vecchia seria A se non a 16 almeno a 18 e la B a 20....

Stefano Olivari ha detto...

Chi ha fatto la Champions da parvenu si è quasi sempre rovinato, anche se il Genoa la facesse con la squadra di oggi non potrebbe farla di certo con gli ingaggi di oggi. Poi magari alla fine vincerà lo sport puro e Gasperini riuscirà a tornare quarto, anche se non ci scommetterei, però da che parte sia la convenienza è chiaro.

JCaffelatte ha detto...

xPaoloS

Su Gasperini: su un altro sito non ho avuto problemi a definirlo il miglior allenatore che ho visto al Genoa (per me quindi dal 78 ad oggi) e lo confermo. Ma questo non esclude che abbia delle pecche.
In particolare quella di non perseguire il risultato finale (ovvero la posizione finale in classifica) accontentandosi in determinate partite.
Chiaramente e' una mia opinione ma nell'anno della B, per fare un esempio, ha dilapidato tre partite: Casena, Pescara e Bologna cercando di vincerle anche quando era il caso di accontentarsi del pareggio. Ed alla fine quei punticini malamente sprecati avrebbero fatto la differenza invece dovemmo soffrire (sono tifoso genoano per chi non l'avesse capito...) fino alla fine.
E' vero che questo atteggiamento spesso paga; ma nelle ultime partite della stagione occorre essere piu' strateghi (ovvero considerarle un tutt'uno e cercare di ottenere il risultato) piuttosto che tattici.
A Bologna un pareggino poteva anche bastare. Tantopiu' che i felsinei dovevano buttarsi in avanti perche' a loro il pareggio non sarebbe servito a nulla. Insomma un atteggiamento piu' coperto, sarebbe stato piu' vantaggioso.
Adesso invece, per cercare di inseguire il sogno champions occorre cercare di battere la Samp del girone di ritorno che con Palombo (quest'anno spesso infortunato) e Pazzini e' un'altra squadra.

In ogni caso, la premessa del thread ovvero il sospetto che il Genoa possa aver perso di proposito queste due partite mi sembra totalmente infondata. Anche perche' nessuno impone alla societa' di investire per la champions. E credo che la squadra anche se perdesse Motta e Milito (nel prossimo calciomercato) possa tranquillamente incassare abbastanza da pagare i premi per gli altri giocatori e per sostituire i due con altri giocatori validi.

Inoltre ritengo che una squadra come il Genoa attuale avrebbe concrete possibilita' di passare il turno di prequalificazione e di centrare il terzo posto nel gironcino di Champions atterrando comunque in UEFA (anche se non si chiamera' piu' cosi...).
Ed il solo fatto di partecipare garantirebbe introiti sia immediati sia a livello di immagine e di valorizzazione dei giocatori.

Infine, credo anche che i giocatori stessi della squadra ci tengano a cercare il traguardo perche' a parte Motta e forse Ferrari, per tutti gli altri giocare in champions rappresenterebbe il massimo risultato della carriera. E credo che a tutti loro, a parte il discorso legato ai soldi, farebbe piacere parteciparvi per la soddisfazione personale di prendere parte al piu' importante evento calcistico a livello di club...

JCaffelatte ha detto...

xOlivari

A chi ti riferisci quando dici che "ha fatto la champions da parvenu"?

Al Chievo fuori nei preliminari?
Non mi pare che avesse fatto una campagna acquisti/ingaggi per la champions.

All'Udinese? Nemmeno loro si sono rovinati...

Fiorentina?

Tutte le squadre greche, olandesi, belghe e compagnia che fanno da carne da cannone nei gironcini mi sembra che non abbiano problemi a fare da comprimarie ben pagate per allungare il brodo della manifestazione...

(io sono per l'abolizione degli inutili gironi ed il ritorno alla vecchia formula...).

In realta' la champions porta dei bei soldi, casomai e' la UEFA che rovina le squadre aumentando di molto il numero delle partite a compagini spesso con rose limitate senza dargli un adeguato ritorno economico.

Poi non credo che un calciatore possa andare a chiedere un grosso aumento per la eventuale partecipazione alla champions se la sua squadra non la fara' da protagonista...

Chiaramente io sono solo un appassionato di calcio e non conosco retroscena particolari e voci di corridoio che ti possano portare ad affermare questo sospetto.

Pero' ripeto, in altre occasioni sarei stato d'accordo tipo il finale dello scorso campionato, o le mille pastette di fine-stagione alle quali ho assistito allo stadio. Ma in questo caso non vedo nessuna ragione per l'antisportivita'. Ed avendo visto la squadra, sotto la gestione Gasperini, scivolare in modo analogo nelle scorse stagioni sono portato a credere che il tuo sospetto sia infondato.

cuginostivi ha detto...

Accidenti che bellezza andare sul discorso format-campionati, nessuno che senta l'esigenza di rianimare il vecchio logo "serieA"? Si parla di modello inglese e stadi all'inglese, nel nostro paese si và dietro ai modelli altrui e non si cerca mai che una via diversa, giusto per dire , torneo a 16 squadre, prime otto ai playoff a giocarsi lo scudetto con quarti e semifinali più finale secca, le altre di cui l'ultima retrocessa secca a fare un mini-torneo all'italiana 3 in casa e 3 fuori,l'ultima retrocede, naturalmente mettendo tutti i paletti per garantire comunque che chi si piazza meglio nella regular abbia dovute garanzie. Interesse collettivo senza precedenti e le tv farebbero ascolti televisivi da capogiro, ed è per questo che non capisco...troppa la paura di perdere scudetti vinti in partite secche?

jeremy ha detto...

Te prego cugino che devi rianimare che poi partoriscono una cagata come "LegaPro" che fa ridere i polli. Io la chiamero sempre e comunque serie C. Culturalmente il calcio non si adatta ai playoff. E francamente non se ne capisce il perche visto che è l'unico sport di squadra (a memoria mia) che non li contempla.

TheSteve ha detto...

Quoto il cugino. Ma più che la paura di perdere scudetti vinti il problema sarebbe il venir meno degli incassi da compravendita delle partite da mezza stagione, in cui si stanno distinguendo quest'anno (come minimo) Atalanta, Lazio, Siena e Catania...

dag_nasty ha detto...

perchè la squadra inferiore può portarsi ai rigori la squadra più forte facendo un osceno catenaccio. Il calcio è lo sport dove è più difficile marcare i punti, ergo è quello dove è più conveniente adottare una tattica difensiva (soprattutto in Italia).
ma poi ve li immaginate gli errori arbitrali in una semifinale di campionato italiano? Aiuto....

dag_nasty ha detto...

mi riferivo ai playoff

jeremy ha detto...

Che poi come dici tu Steve quante squadre non devono piu dir nulla al campionato gia a febbraio e si trascinano fino a giugno tra vaccate immonde e qualche prestazione di livello estemporanea. Vi faccio la mia proposta: 16 squadre (30 partite), 8 ai playoff scudetto, 8 ai playout, a gironi. 7 partite, la prima di ogni poule(che sia scudetto o salvezza) gioca tutte le partite in casa, l'ultima tutte in trasferta. Che figata: pensate all'Inter che riceve a Sansiro tutte le altre "prime" oppure la Reggina che si gioca la salvezza sempre on the road.

Paolo S ha detto...

@ cugino
di "modello inglese", "modello nba" o modello altrui se ne sciaquano la bolla tutti ma l'unico livello a cui è stato introdotto finora, come ogni buona tradizione italiana, è soltanto quello verbale.
In realtà, non è accaduto nulla:
ne stadi, ne riforme della struttura dei campionati, ne, chessò, dei diritti tv, ne salary cap. Niente di niente.
Anzi, uniche novità dello scorso quinquennio (da almeno 5 anni si parla di "modelli" da applicare...)sono state ITALIANISSIME: dal Lodo Petrucci al Decreto Pisanu (tanto che in UK non esiste la carta d'identità) così come la famosa Coppa Italia "all'inglese" in cui, stravolgendo il senso della FA Cup, nel Bel Paese le favorite entrano in campo in carrozza solo alla fine.
ciao!

jeremy ha detto...

Esempio con la mia formula: Inter fa 7 partite a Sansiro, il Palermo 7 fuori casa; la Sampdoria fa 7 partite in casa e la Reggina 7 in trasferta. Mi sembra una formula da sturbo. Sono gia pronto ad incatenarmi in Lega....

tasaril ha detto...

Via, ma a questo punto, sognare x sognare, mettici anche il salary cap ;)

Cmq ha ragione dag_nasty, come si gestiscono quelli che sclerano contro gli arbitri con 7 punti di distacco o dopo un 3-0 in un campionato tipo il tuo?

jeremy ha detto...

Ovvio tasaril, quella è la prima regola da introdurre. Comunque con questa mia formula la regular season sarebbe importante fino ad un certo punto e ci sarebbe meno spazio alla polemiche. Che si concentrerebbero tutte sulle 7 partite finali, dove un filo d'erba piu lungo sarebbe visto come il complotto del secolo.... :-)))

jeffbuckley ha detto...

mah, io sono sicuramente antiquato ma mi sembra che tutto sommato da noi 3 campionati su 4 finiscano all'ultima giornata o quasi (specialmente se davanti c'è l'Inter :-D...). Quoto DagNasty: i playoff li vedo più da sport che non prevede il pareggio; Inoltre: 1. sarebbe come dire che dopo 20 giorni di Tour de France i primi dieci della classifica fanno una gara in linea e chi vince vince il Tour.... Il fascino crudele della sfida dentro o fuori lo da già la Coppa Italia, basterebbe valorizzarla e renderla davvero un trofeo ambito (qualificazione alla CL solo alle prime due del campionato e a chi va in finale di coppa, poi vediamo se Milan o Fiorentina o Roma si fanno buttare fuori nei quarti); 2. da noi si inizia a polemizzare sugli errori arbitrali alla prima di campionato, per evitare le prevedibili battaglie dentro e fuori gli stadi i playoff si dovrebbero giocare in cina; 3. il salary cap non è fattibile in un mercato aperto a livello mondiale, non siamo la NBA o la NFL; 4. io sono per una divisione più equa dei diritti tv ma le "provinciali" si sono giocati la loro carta qualche anno fa quando avrebbero potuto davvero fare fronte comune contro le 3 - 4 grandi e invece si sono divise.

Ivan.fab ha detto...

Aldilà della Champions l'affare Milito-Motta all'Inter per il Genoa è quello della vita. Il primo ha 30anni costa un botto e non mi pare sia arrivato a cifre straordinarie, Sculli (Sculli eh!) ne ha messi 9. Motta che senza dubbio si è dimostrato superiore alla media, per quanto antipatico da far notare, è molto fragile e costantemente a rischio. Cosa puoi avere in cambio? Tanti soldi più Acquafresca che guadagna meno della metà di Milito è molto più giovane e non è che ha fatto tanti goal in meno. Io fossi L'Inter non lo farei mai nella vita.

JCaffelatte ha detto...

xOlivari (ancora poi la pianto e vi lascio alle discussioni su come modificare il format del campionato ;-D ).

L'articolo parla chiaro: si suppone che il Genoa abbia deliberatamente perso per convenienza economica. Non si parla di formati da rivedere o di altro.

La tesi e' suffragata da:
"rischiando concretamente di uscire al preliminare"

Perche mai?! Capisco che il Genoa nel ranking FIFA non conti nulla ma che squadroni dovrebbe incontrare?
Quest'anno in casa ha battuto Milan, Juve e Roma e' cosi' concreto il rischio di farsi buttare fuori chesso' dall'Anderlecht!?.

Mal che vada fai la UEFA.

La rosa del Genoa gia' quest'anno era troppo numerosa tanto che a Gennaio sono andati via tre giocatori nel giro della prima squadra: Gasbarroni, Potenza e Roman. Il capocannoniere del campionato e' un prestito del Genoa al Bologna, un altro pezzo importante: Figueroa e' in prestito al Boca Junior perche' non aveva spazio. Altri giocatori giovani (Nazionali dei loro paesi) come VanderBorre e Papastatopulos giocano poco perche' chiusi da altri. Insomma gia' quest'anno la rosa del Genoa avrebbe potuto fare la UEFA. Perche' l'anno venturo dovrebbe svenarsi ed andare addirittura sotto di 60 milioni (30 per le mancate cessioni e 30 per i nuovi acquisti) come indicato nell'articolo?

Sempre dall'articolo:
"30 milioni di euro (tre giocatori medi di levatura internazionale)."
Perche' dovrebbe comperare questi giocatori? Non mi sembra che l'Udinese a suo tempo l'abbia fatto? Il Genoa mica la deve vincere la Champions o la UEFA...
E poi perche' non potrebbe vendere Milito (che ha trent'anni) e reinvestire i soldi in un giocatore piu' giovane di pari levatura? (tra l'altro quest'anno Milito e' stato rotto o menomato per parecchie partite...).

L'anno passato il Genoa ha venduto Konko e Borriello (che avevano fatto un grande campionato, eppure non ci sono stati subbugli di piazza, visto che si teme che i tifosi non capirebbero...) ed ha reinvestito facendo meglio della stagione precedente.

"la caduta contro una Lazio senza obbiettivi..."

Che la settimana prima ha stroncato la Roma... forse anche la Roma non vuole andare in champions!?

"un Bologna disperato ma anche modesto (non a caso staccato di quasi trenta punti)."
Anche all'andata il Bologna ha rischiato di vincere a Marassi. Il Genoa non e' andato oltre il pareggio. Inoltre per il Bologna era la partita della vita, se non vinceva poteva cominciare a salutare la serie A... Mica tanto facile come impegno (come la Fiorentina che domenica prossima gioca contro il Torino...).

Insomma le tue tesi complottistiche mi sembrano abbastanza esili...

La realta' e' che il Genoa ha un buon gioco ed una buona rosa quest'anno ma ha anche delle lacune (per esempio manca una punta per sostituire Milito). Ed in campionato sta facendo ben piu' di quanto ci si aspettasse. A volte gli e' andata bene come quando ha vinto con un fortunoso 0-1 a Verona , al 90simo dopo che il Chievo aveva preso due pali clamorosi. A volte gli va male e perde come due settimane fa contro la Lazio (dove un portiere solitamente inguardabile come Muslera fa due paratone...). Tutto qui, senza dover scomodare scenari fantasiosi.

Sempre a meno che tu, in qualita' di addetto ai lavori, non abbia informazioni di rilievo a suffragare la tua tesi (che pero' non hai citato nell'articolo).

charliegeorge ha detto...

Risposta a chi chiedeva "come fanno? Dicono all'allenatore e ai giocatori di perdere?"
No, non c'è bisogno: fanno come la squadra della mia città, l'anno in cui, in C/1 si trovò a sorpresa ai playoff della B. Prima della semifinale di ritorno, con il rislutato in bilico (pareggio all'andata) il capitano e alcuni giocatori vanno dal presidente: "stiamo ancora aspettando una sua risposta sul premio promozione? Quanto se andiamo in finale, quanto se vinciamo la finale?"
Risposta "Non c'è nessun premio, tornate a lavorare"
Secondo voi, capita perfettamente l'antifona, quale fu il comportamento della squadra?
(Risposta, 0-1 dopo alcuni secondi 0-2 dopo due minuti di gioco. 88 minuti di noia)
Nessuno aveva detto alla squadra di perdere.

Carlo Calabrò ha detto...

Per evitare di allungarmi, dico di essere sostanzialmente d'accordo con JCaffellatte. Piuttosto azzardata la tesi di una rinuncia pilotata alla Champions, anche perché questo Genoa dal punto di vista dei mezzi e dell'organizzazione societaria, nonché del bacino di utenza, non può essere assolutamente paragonato a certe qualificate occasionali del passato, come l'Udinese 2005/06 e il Chievo 06/07. Nel caso, un paio di innesti sostanziosi (magari, perché no, tramite la cessione di Milito) Preziosi sarebbe in grado di portarli, ma comunque non necessariamente, perché al debutto in Champions nessuno chiederebbe alla squadra di raggiungere traguardi strepitosi. Così come un'eliminazione immediata in fase preliminare non la vedo così scontata, visto il gioco di qualità mostrato quest'anno e le individualità di spicco che hanno creato attorno a loro un giro di mercato francamente fastidioso, per quanto inevitabile.
In linea generale, penso che un club italiano di medio livello(dico italiano perché all'estero non so quale sia la mentalità) possa rinunciare volontariamente ad andare in Uefa (attualmente poco remunerativa) e potesse rinunciare in passato all'Intertoto (come ha fatto proprio il Genoa l'anno scorso, mollando di brutto nelle ultime giornate, in quanto dalla stessa dirigenza era partito il messaggio, neanche tanto velato, che la coppetta estiva non interessava e sarebbe anzi risultata di intralcio alla preparazione), ma dire no alla Champions a priori mi pare una follia, per ragioni economiche nonché di prestigio personale e di squadra. Insomma, mi piace pensare che il Genoa stia attraversando quella crisetta che tutte le squadre hanno avuto, del resto la Fiore una settimana fa ha perso a Udine sul campo di una squadra che in campionato ha ormai ben poche motivazioni... Per quanto riguarda Gasperini, qui in Liguria risulta che sia già stato blindato dal Genoa. Poi, vabbè, si sa come vanno queste cose...