Non c'è nessuna vergogna nell'affermare che la morte di Michael Jackson ci abbia colpito più di quella di un parente o di un amico, nonostante i 41 anni (nostri) ed i sogni ormai nel cassetto (ma senza Fabrizia Carminati): fin quasi all'alba siamo passati da un canale all'altro, sperando che il LA Times avesse commesso un errore e celebrando una nostra messa silenziosa. Senza entrare in discorsi musicali, visto che detestiamo il periodo Motown così caro invece ai sui sedicenti 'veri' fan, Jacko è un buon esempio dell'eroe anche sportivo in cui un ragazzino si vorrebbe identificare. Bravissimo nel suo campo, con il mito dell'infanzia rubata, mai arrogante, senza una 'sua' vera famiglia (parenti-serpenti, pseudomatrimoni e figli nati chissà come non ci hanno ovviamente mai dato motivo per essere gelosi) perchè la sua famiglia eravamo noi, distante da qualsiasi problema pratico, assediato da ricattatori e furbi, fragile, dall'immagine asessuata come è quella del campione sportivo per il bambino che ripete i suoi movimenti davanti allo specchio. E soprattutto morto giovane, per la gioia dei colonnelli Parker che potranno costruire l'industria del mito senza più essere disturbati dal presente. E per il dolore di noi asserragliati nella nostra Neverland, fatta di cose inutili che scaldano il cuore.
34 commenti:
Se isoliamo l'artista, un gigante. Se lo prendiamo tout court quantomeno un personaggio controverso, vittima oltre ogni misura soprattutto di se stesso.
Brutto dirlo, bruttissimo, ma fosse scomparso una decina d'anni fa, sarebbe ricordato comeancora più grande. Rimangono le canzoni, mitiche anche per chi non ama il genere
visto come stava messo (sia fisicamente che mentalmente) la morte è stata per lui una liberazione...ormai era un sofferente e grottesco mostro.
Ottimo esempio per ribadire (se ma ce ne fosse bisogno) che del mondo dei grandi vipsss non c'è proprio nulla da invidiare.
Che dire...un pezzo dei nostri anni 80 che se ne va sulle note immarcescibili (video compreso sulla indimenticata Videomusic)di Thriller
non vorrei sembrare offensivo ma io vedo una certa somiglianza tra l'attuale PapiSilvio e il Jackson di inizio anni 90
entrambi arrivati a un tale punto di ricchezza, potere e solitudine che fanno qualunque cosa vogliono (anche danneggiandosi) e non trovano uno qualunque che li fermi, li faccia ragionare o anche solo gli tiri uno schiaffo per dirgli "che cazzo fai?"
Ti quoto in pieno Stefano.
Ma forse è stato giusto così.
Peter Pan non poteva invecchiare.
Ciao Michael
E' in momenti come questi che capisco che anch'io sto invecchiando e il mondo cambia fregandosene di me.
Quando cominci a parlare al passato di certa gente ti vengono i brividi. Superfluo ogni commento sull'artista e sull'uomo: l'artista un genio capace di far passare per cretini i geni, l'uomo un cretino capace di far passare per geni gli altri cretini...
certo che se Micheal Jackson viene definito genio musicale mi piacerebbe sapere cos'erano (e/o sono) Thurston Moore, Black Francis, Gordon Gano, Bob Mould e Jeffrey Lee Pierce...
Genio per (le pur gradevoli) Beat It e Billy Jean? ma fatemi il piacere, va...
Very alternative, ma qualcosa che spieghi il successo del calcio rispetto alla scherma ci deve pur essere...sarà lo Zeitgeist? Jacko lo ha colto, in un periodo ben preciso ma lo ha colto...
Stefano, ho letto il post diverse volte, perché c'è qualcosa che mi sfugge (di sicuro colpa mia che con l'italiano ho problemi di comprensione). E stato quel "...Jacko è un buon esempio dell'eroe anche sportivo in cui un ragazzino si vorrebbe identificare..." che mi ha fato pensare.
Quando l'altra sera, davanti alla TV mio figlio di dieci anni mi ha chiesto: "Dad, do you feel sorry for him"? Non sapendo cosa dirgli ho sparato un "The artist, an immense giant. The man, a piece of shit". Pentendomi subito dopo. Mio figlio mi ha guardato sbalordito(oviamente non sa della "fantastica" Neverland). Francamente, al solo pensiero di mio figlio nello stesso letto con MJ mi viene la voglia di mettergli le mani al collo anche post mortem.
Un uomo che vive cosi fuori dal mondo reale (vendere 750 milioni di records, e lasciare $400 milioni di debiti) più che stupido, è incomprensibile, per me comune mortale. Uno che per riparare la sua infanzia perduta, ruba quella di altri bambini, poteva morire pure prima. Almeno non lo avremo saputo e ci sarebbe rimasto solo l'immenso artista.
Icona pop eccezionale, sono daccordo.
La musica però sta altrove...
Applausi al Direttore. Personalmente ribadendo quanto detto sopra la sua musica a parte due o tre brani (beat it specialmente)non mi ha mai esaltato...con la sua scomparsa se ne va una icona degli anni 80 che molti qui dentro ricordano con un po' di malinconia me compreso (gli anni 80 intendo).
@ Dane si stiamo invecchiando ma schiattare a 50 anni in quel modo non è sintomo di vecchiaia dai :-)
Da strangolare sono i genitori-ricattatori di quei bambini: quale genitore lascerebbe suo figlio di 5una settimana da solo nel ranch di un pazzo (al di là dell'inesistente pedofilia: Michael era, è, asessuato)?
personalmente non apprezzo la musica di Michael Jackson.. come uomo, che dire.. ho sempre avuto l'idea che mentalemente sia rimasto un bambino per cui le accuse di pedofilia sono sostenibili solo anagraficamente.
Direttore, mi ha tolto le parole di bocca (citando Groucho di Dylan Dog, ma non le fa un po' schifo?).
A me hanno sempre lasciato interdetto quei genitori che mollavano i figli piccoli a Neverland, facendoci poi i soldi con apposite cause. Scandalosi, vergognosi, da denuncia o da prendere a schiaffi per un giorno intero. Peggio di quelle zoccolette che si fanno scopare dai famosi per poi denunciarli.
Su Michael Jakcson non ho un giudizio da affidare ai posteri. Musicalmente non l'ho mai ascoltato, tranne 2-3 canzoni iper-famose, ma proprio non è il mio genere. Di certo uno dei più nitidi ricordi legati ai videogiochi è Moonwalker per Sega Master System...
Umanamente ne parli chi lo conosceva, noi cosa c'entriamo?
Direttore: asessuato? Davvero?
@Dag: non è che un attore sa recitare solo se appare in un film di De Sica e se appare in un film di Vanzina è una mummia. Maradona giocava nel Napoli non nel Real Madrid, ma era lo stesso Maradona.
La musica di Michael Jackson era pop, ma lui sapeva cantare e danzare come pochi altri e soprattutto lo ha sempre fatto con uno stile tutto suo che non ha precendenti ispiratori nè eredi ispirati. Lì sta il genio, nell'aver creato un prodotto assolutamente personale e peraltro affascinante e gradevole.
Poi può piacere o non piacere (e i miei gusti sono altri), ma quel pop è stato uno degli ultimi pop di valore (non a caso prodotto da quella mente di Quincy Jones, che non è esattamente Claudio Cecchetto...) anche artistico: un conto è Michael Jackson, un conto sono i Back Street Boys...
Poi, se dobbiamo esaltare solo quegli artisti che ti ricordano che devi morire o che il pueblo soffre, allora mi fermo subito perchè so già dove mi porterà la discussione... ;-)
@Felix: la vecchiaia a cui mi riferivo non è quella di Jackson ma la mia. Come hai detto tu se ne va un'icona della mia generazione, e mi ha ricordato quando da bambino mia madre mi raccontava di quel cantante "che adesso è morto" o mio nonno mi narrava di quel campione "che non c'è più"...
@ Dane
Personalmente mi ha fatto sentire piu' vecchio l'abbandono di Maldini che ha la mia stessa età. Mi viene in mente a tal proposito una battuta di qualcuno: ti senti vecchio quando i tuoi idoli calcistici hanno 10 15 anni in meno di te...il problema è a quest'età anche gli arbitri sono a fine carriere :-).
Poi con Jacko muore un'icona degli 80...ma se pensi Madonna che ha la stessa età e simboleggia quell'epoca come Jackson è viva e vegeta.
Poi passami una battuta se gli AC/DC saltano suonano e strimpellano alla grande ancora oggi bene allora ho il diritto di risentirmi giovincello anche io
Stanotte,aspettando il draft Nba, son capitato per sbaglio sui titoli notturni del Tg1:le due prime notizie esponevano visi post-moderni.
La dipartita di Jacko,un viso deformato degno di Picasso,il ghigno del nostro(?)Don Rodrigo,un ritratto pop art di Warhol.
Il Jackson fu personaggio cardine della vita americana e dell'industria musicale.
E' stato il primo "negro" icona pop di una cultura allora bianchissima;fu anche la primissima creatura "made in Mtv",malgrado un passato glorioso con i fratellini.
Dopo di lui è arrivata la fabbrica;una serie infinita di prodotti precotti,all'insegna della plastica:nel suo caso, eccellente interprete,di gran qualità.
Interessante sarebbe un parallelo con i divi afroamericani del decennio prima.
Wonder,Gaye,Stone,Mayfield.
Musicisti e performer consapevoli del loro ruolo sociale;favolosi nel trasformare la loro rabbia (positiva) in arte.
Comandavano il processo creativo, mediando con le esigenze del mercato.
Il Jackson di "Thriller" è un grande intrattenitore,ma la sua maschera è quella del burattino, nelle mani del Quincy Jones di turno.
I tempi di "Songs in the key of life" e "What's goin'on" erano definitivamente tramontati.
Michael Jackson non riuscì a sopravvivere a quel successo spaventoso:si può dire che nessun essere umano avrebbe potuto.
Autentico postumo in vita,per vent'anni ha aggiunto alla sua leggenda capitoli raggelanti.
Ricordo(anni fa)una notte bucolica(..)guardando,per sbaglio,una sua esibizione tedesca sul sat.
Folla adorante,contornato da turnisti super;l'atteggiamento da Peter Pan e l'imbarazzante playback che emergeva dal wall of sound...
P.s.
Mi sa che aveva ragione Houllebecq.
Felix, non ci siamo capiti: non ho detto che sto invecchiando nel senso che sono vecchio. Intendo dire che quando sei giovane ti appare tutto immutabile, poi Maldini lascia, Jackson muore, mia nipote Valentina va a scuola, mio nipote Martino impara ad andare in bici senza rotelle e dico: cazzo, sta passando il tempo!
E se passa per gli altri vuol dire che passa anche per me, che tra l'altro ho una visione della vita tipo "ricreazione a scuola", difatti non festeggio nemmeno il compleanno perchè lo vedo come un ulteriore passo verso il suono della campanella e la ripresa delle lezioni.
Solo una riflessione personale, tutto qua...
Sei pessimista Dane...il tempo a volte si ferma...abbiamo un'icona dei mitici anni che è sempre al suo posto e sempre eretto....cos'altro è se no il Berluska? :-)))))
@Simone: che diceva Houellebecq?
comunque in quella lista merita di starci anche Isaac Hayes (dai, era anche Chef in "South Park")
Delle vicende personali non mi sento di darne un giudizio, e di certo deve aver avuto gravi problemi di salute, fisici e/o psicologici
Come cantante buono, come ballerino buono, il tutto sovrastato dalle trovate geniali sue e del suo staff (il primo a usare i video in modo pesante, aver creato e dato un nome al suo ballo, ecc)...credo ci siano molti che dovrebbero metà delle loro entrate a lui (justin timberlake è la sua copia sfigata)
@Axel Shut:Houllebecq scrisse che il Jackson "trasformato" era il futuro dell'umanità.
Il solito ottimista.
Ho citato i quattro più grandi degli anni settanta.
Avrei potuto anche includere i Funkadelic,musicalmente importantissimi,ma rimasero nell'ambito del culto pagano:nulla a che vedere con la popolarità di uno Stevie Wonder.
Isaac? Mmmmmm...allora vado con Donny Hathaway.
I'm a nigga inside...
@Simone: grazie per l'informazione
temo che Houellebecq avrà ragione anche stavolta, vista la puntata che Matrix ha dedicato alla chirurgia estetica qualche sera fa, ospiti illustri Alba Parietti e la tettona del Grande Fratello
a me impressiona soprattutto la prima, ormai in certe parti (soprattutto il viso) è più plastica che altro, plastica fatta bene, lo ammetto ma sempre plastica
forse abbiamo il premier che ci meritiamo
@Axel Shut:par "Brazil" di Terry Gilliam.
Ciò che più ripugna è l'oscenità estetica,il mostruoso e il cattivo gusto son spacciati per bello.
Don Rodrigo è un danno per i poveretti che lo ascoltano;il problema sono i bravi,servi della gleba con la jacuzzi in casa.
Hanno giustificato questo delirio agonico...
Stefano, io quei genitori gli chiuderei dentro una stanza con Hannibal Lecter. Ciò non mi addolcisce il giudizio su un uomo di 40 anni (pazzo o non, asessuato o non, genio della musica o il macellaio sotto casa) che dorme con ragazzini di 5 anni. Forse sono cosi severo perché ho visto il volto di una bimba di 4 anni in braccio ad un pedofilo. E a distanza di tre anni quel volto c'e l'ho ancora nella mente...
Dane, capisco e approvo il tuo discorso: "è stato un genio a creare un PRODOTTO". Bene, genio del marketing, siamo daccordo. Poi andrebbe verificato chi aveva le idee, se lui o le persone che lo circondavano. Ma è un'industria, in fondo conta poco.
La musica, ribadisco, sta proprio altrove. E senza nemmeno bisogno di puebli che soffrono o chi ti ricorda che devi morire... Gordon Gano cantava banalissimamente e allegramente "beautiful girl, love your dress"....
Musicista non vi piace? Chiamatelo grande artista.
Ma sminuire il suo apporto alla musica (ebbene sì: anche il pop è musica...fatevene una ragione) è ridicolo.
hai ragione Nick alla fin fine sono gusti.
@Dag: io ho l'impressione che come al solito si giudichi musica di qualità quella che piace a sè stessi, mentre come musica scarsa quella che non piace. Come ho detto Jackson non è stato solo un creatore di un prodotto popolare ma soprattutto un grande cantante e ballerino, in più con uno stile assolutamente personale.
Ha avuto alle spalle un grandissimo produttore (che il popolino conosce solo come produttore, a parte forse la "Soul bossa nova" resa famosa da uno spot Nike...) che è un grande produttore anche e soprattutto perchè è un grande musicista e non un mero creatore di look come i discografici moderni. Gli arrangiamenti delle produzioni di Jackson sono di grande qualità, e l'apporto di Jackson è più che evidente vista la continuità stilistica che ha sempre avuto la sua produzione.
Stai facendo passare Michael Jackson come un Max Pezzali qualsiasi con dietro un Claudio Cecchetto qualsiasi, forse non ti è mai capitato di vedere qualche filmato di backstage dove Jackson cantava "a cappella" senza base musicale o forse non sai suonare uno strumento e quindi non riesci a renderti conto del lavoro musicale che c'era dietro quella che tu chiami volgarmente "industria".
Chiunque conosca la musica sa che, al di là del genere musicale o della "profondità del messaggio" (ma come cazzo parlo?!...), l'apporto di Jackson al mondo della musica, come dice Nick, ma anche della danza e dello spettacolo è stato immenso. Basti solo vedere l'ispirazione che ha dato per loro stessa ammissione a decine di coreografi e compositori di musical.
Poi i dischi bisogna venderli, come i film e i libri, ma i grandi numeri non possono diventare una condanna artistica. E quale sarebbe poi il tribunale?!...
Ve li meritate Jovanotti e Baglioni, ve li meritate.....
Eppoi non deve piacere per forza qualcuno per riconoscere che è un genio. A me la pittura di Picasso non piace, mentre amo gli impressionisti, ma non mi sognerei mai di dire: Serat, Monet, Van Gogh, questa è pittura!
Eppoi non deve piacere per forza qualcuno per riconoscere che è un genio. A me la pittura di Picasso non piace, mentre amo gli impressionisti, ma non mi sognerei mai di dire: Serat, Monet, Van Gogh, questa è pittura!
Non ho mai amato Jackson, ma mi astengo da giudizi definitivi, non sarebbe sportivo ora che non c'è più il tempo di rimediare o di ricredersi. È il tempo che si incarica di stabilire il valore assoluto di un’artista, non la sua morte. Per il momento possiamo dibattere su una serie di opinabili, benché rispettabilissimi valori relativi. Diamo al signor Michael Jackson ciò che la camera iperbarica non è riuscita a dargli e cioè altri cent’anni di tempo, così avremo un’idea più precisa della sua effettiva incidenza nella storia della musica (o del ballo, del videoclip, della chirurgia estetica). Vero è che nel suo caso il tempo ha già espresso un abbozzo di voto finale, visto che sono ormai più di trent’anni che il suo nome è noto in tutto il mondo, e non solo per la musica. Fa parte di quella ristretta cerchia di musicisti la cui fama supera le barriere del genere, come Elvis, Dylan, Beatles, Rolling Stones e in tempi più recenti Madonna. Elvis era anche attore cinematografico, icona sexy, strumento di propaganda politica, Dylan rischia ogni anno di vincere il Nobel per la letteratura, Beatles e Stones hanno influenzato la moda, l’hair styling e due-tre generazioni di fricchettoni pacifisti. Madonna ha rivoluzionato l’abbigliamento intimo per mignotte. Ciò che infastidisce, piuttosto, sono le puntuali illazioni-insinuazioni-speculazioni che ci toccherà subire d’ora in avanti sul “mistero” Jackson: per anni verremo tormentati con clamorose rivelazioni sull’illustre defunto, verranno alla luce prove di suicidio, che poi evolverà in omicidio, che il corpo inumato non è il suo ma è una statua di cera, che il corpo invece è il suo proprio perché è di cera, che è vivo e risiede nell’isola che non c’è…etc. Verremo inondati da album di inediti, live postumi, bio e agiografie. Si sa, l’offerta necrofila dell’industria discografica risponde a meraviglia alla domanda necrofaga dei fan orfani di mito. Esemplare il caso dei Beatles: all’apice del successo Paul Mc Cartney si ostinava a non morire e poiché non morendo non si poteva dire che in realtà era vivo, si preferì dire che il vero Mc Cartney era morto e quello vivo era un tizio che gli somigliava parecchio. Geniale!!!
Nel suo piccolo il nostro star system casereccio si è sempre dimostrato più sobrio, nessuno ha mai messo in dubbio le esequie di De Andrè o l’autopsia di Battisti, dando prova di un buon gusto che lo sciacallaggio made in USA manco si sogna. Purchè nei prossimi anni non si diffonda la voce di un Mino Reitano che ha simulato la morte perché incapace di gestire il successo… e che magari ascoltando “Itaaalia” al contrario si sente la ricetta per fare il caciocavallo piccante…
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