Quello sfigato di Lucio

Che sfigato, quel Lucio! E' solo campione del mondo, gioca in quell'oratorio chiamato Bayern Monaco, ha da parte solo una ventina di milioni di euro. Eppure piange per una vittoria con il Brasile nell'inutile Confederations Cup, secondo le prime firme tecniche di casa nostra una vittoria controproducente perché chi vince questo torneo poi non vince il Mondiale. Veramente sarebbe più facile dimostrare che quasi sempre chi 'non' vince la Confederations Cup poi non vince il Mondiale, però le statistiche a disposizione di tutti trasformano l'ultimo cane (senza offesa per i cani, uno dei pochi motivi per apprezzare la vita) in una caricatura dell'immenso Rino Tommasi. Ma adesso concentriamoci sul solito faccendiere, fuori dal solito ristorante. Magari anche Lucio, come tutti i bambini di Planaltina, tifava per un club italiano.

22 commenti:

Fabio Schiano ha detto...

Si, mi ha davvero colpito molto ieri sera...

ed anche se discutibile, il ritrovarsi in cerchio per ringraziare/pregare...

ma tanto ormai è passato mediaticamente il messaggio che per gli italiani questo torneo era solo un fastidio prima delle vacanze e di una nuova esaltante stagione con i clubs...

certo che Lippi è proprio bravo...

kalz ha detto...

Ma per gli italian ormai tutte le partite della nazionale, con esclusione della fase finale dei Mondiali, sono solo un fastidio.

Stefano Olivari ha detto...

Non sempre la maggioranza ha ragione. Magari tutto il resto del mondo è popolato da cretini. Magari no...

kalz ha detto...

Una buona regola è diffidare sempre e comunque di quelli che definiscono il resto del mondo popolato da cretini... maggioranza o minoranza che siano

Felix ha detto...

Ho avuto modo di ascoltare i commenti di gente del calibro di Boniek e quella caricatura di caricatura di Giampiero Galeazzi fra il primo e il secondo tempo della finale, commenti (e postura sbracata) da trattoria di trastevere. I toni sostanzialmente da classico italiano furbo e svogliato che tanto "i nostri hanno capito subbito che da 'a confederescion nun ce ne sbatte un cazzo e se ne semo annati prima".
Ma di sta gentaglia in Rai ce la dovremo sorbire fino a quando?

Dane ha detto...

Assolutamente d'accordo col senso dell'articolo, che ribadisce alcune cose da me sostenute già a torneo in corso (con una vittoria dell'Italia si sarebbero scatenati i caroselli per le strade dei disinteressati italiani...).
Ciò non toglie che l'antipatico Lucio (io l'avrei premiato...) e i brasiliani mi son sembrati un po' patetici. Mi aspettavo che da un momento all'altro qualcuno urlasse "Adriana!".......

enrico ha detto...

Galeazzi è ridicolo, e non solo per il suo lippismo cronico. Non riesco a trovare, in Italia, un giornalista più fazioso...

In effetti la chiusura della Confederation Cup è stata degna di un Mondiale, e si è visto che il Brasile l'ha presa sul serio. Chi considera questa competizione stupida, sbaglia tantissimo, perché è pur vero che sono solo 8 squadre qualificate alla fase finale, ma dal momento che c'è la vincente del Mondiale e le vincenti dei campionati continentali, le partite sono tutte tirate e il livello è altissimo.

Ragionare a posteriori è facile: immaginate una finale Brasile-Italia 2-3, gente in strada, caroselli, cartelli inneggianti "Lippi santo subito"..... vabbè meglio di no :D

Carlo Calabrò ha detto...

Però secondo me la verità sta anche nel mezzo... Voglio dire: patetici quelli che dopo l'eliminazione azzurra applicano la teoria della volpe e l'uva (in strana contraddizione con lo stesso Lippi, il quale aveva detto che vincere in Sudafrica non gli avrebbe fatto propriamente schifo), occhio però a non esagerare oltremisura l'importanza di questa manifestazione, di incerta attendibilità tecnica e che pare costruita apposta per sfruttare commercialmente la squadra del momento, ossia quasi sempre il Brasile (a inizio decennio ci fu la parentesi francese). Io continuo a considerare la Confederations alla stregua di un torneo amichevole, prestigioso ma pur sempre amichevole, che non aggiunge granché al curriculum pur partendo da un presupposto validissimo (mettere a confronto le Nazionali campioni continentali): il torneo di Francia del '97 era di certo più credibile e più utile.

Nick ha detto...

Stupisce solo il fatto che a "prendere la competizione poco sul serio" sia mediamente lo stesso tifoso che fino a un anno fa si riempiva la bocca con "noi siamo campioni del mondo per club" o che ancora oggi dice "ma Del Piero ha segnato a Yokohama"....

Felix ha detto...

Piu' che dal punto di vista tecnico, mi trovo in accordo sulla teoria della manifestazione di buon livello ma non paragonabile al mondiale, il mio è un parere su come i media (intendendo Rai visto che quel poco che ho visto della Confederation l'ho seguita sul canale nazionale) hanno trattato la finale. Ci puo' anche stare un ateggiamento da "volpe e l'uva" ma il mod sbruffone tipico da certo tipo di italiano-charterista in vacanza alle Maldive che proprio mi ha fatto pena...e devo dire che boniek in questa parte, dopo anni passati nel nostro Paese a fare cosa poi non si sa, ci si è calato alla perfezione assieme alla sua combriccola di manutengoli

Dane ha detto...

Charlie, ti correggo solo una piccola cosa. La Confederation non sfrutta la squadra del momento, ma fa anzi parte di quel progetto costruito a tavolino da Blatter ed Havelange secondo cui far passare il Brasile come simbolo unico del calcio.
Simbolo che può sembrare scontato oggi, ma una volta non era così, perchè per quanto il Brasile fosse uno dei simboli migliori del calcio non era di certo l'unico o il più importante. Anzi, per alcuni anni i brasiliani son assati per degli olandesi di lusso, belli ma ingenui che dominavano e perdevano in contropiede.
Poi è arrivato l'ordine dall'alto, che non è molto diverso da quello che in Italia (basti vedere lo spazio sui media) ha riguardato le tre strisciate.
Sì, di tanto in tanto si dà spazio agli alleati momentanei (con tutto lo sbattimento fatto da Platini, un Mondiale dovevi farglielo vincere per forza. In fondo la Francia è il secondo Roster di Adidas a livello di importanza e peso politico...), ma il messaggio che si sta cercando di far passare da una ventina d'anni è scandalosamente esplicito (solo un cretino potrebbe non capire il significato omologo dei premi dati a Cannavaro dopo il Mondiale e al deludente Kakà dopo l'insulsa Confederation...).
Poi, certo, non possiamo certo considerare una colpa la voglia e l'impegno dei brasiliani in tornei di questo tipo (giorni fa si parlava di senso della patria...), ma mi chiedo se su quel rigore al 93 contro l'Egitto la prova televisiva (perchè quella è stata, non prendetemi per il culo) sarebbe stata usata anche a maglie invertite.....

p.s.: sì, certo, non hanno visto il gol di Kakà contro gli USA, va bene.....

Leo ha detto...

Giusto spernacchiare la logica della volpe e l'uva, tenendo sempre a mente che però, l'unico torneo importante a livello di nazionale è il mondiale. Perfino l'Europeo non ha poi così importanza, e non perchè l'Italia non lo vince quasi mai, ma perchè è proprio così. O meglio, ha la stessa importanza di un europeo di Basket o pallavolo. D'altronde non si vince il mondiale per caso, e non è un caso se il palmares recita: Brasile, Italia, Germania, Argentina.

Nick ha detto...

Dane, non è che puoi citare l'episodio di Kakà e liquidarlo con "sì, va bene"...

Io allora ti rilancio dicendo che sia Cannavaro è marchiato Nike...

(:D)

dag_nasty ha detto...

Certo che Lucio proprio simpatico non mi sta... prima contro l'Italia un gesto inultilmente irrisorio nei confronti di Rossi, quando si gira a spernacchiarlo (complimenti, avevi solo 20 metri di vantaggio).
Poi le solite patetiche pantomime con le magliette su Gesù assieme all'angioletto Kaka... questa gente è piu' avida di Gordon Gekko ed espone questi messaggi inneggianti a Gesu' a tutto il mondo. Ma la vergogna ogni tanto no eh?

Ivan.fab ha detto...

Se devo dire la verità questa selezione brasiliana mi sembra un branco si esaltati. Felipe Melo vale Daniele Conti (avrò viste le partite sbagliate che vi devo dire), quello a sinistra vale Pasquale, Maicon pensa di essere Pelè, Lucio è offeso da Van Gaal che vuole spesarlo, 'O Fabuloso è di media levatura. Salvo Daniel Alves, Julio Cesar (mi pare uno Ok come persona) e Kaka se la smette di fare dichiarazioni paracule.

ceccotoccami ha detto...

ma questa confederation cup che torneo è? scusate l'ignoranza, non sono ironico, volevo veramente sapere che cadenza ha, chi vi partecipa, quanti anni ha ecc. ecc.
grazie anticipate.

Nick ha detto...

Cecco, cadenza quadriennale. Si svolge un anno prima dei Mondiali nello stesso Paese che poi li organizzerà.
Vi partecipano la squadra Campione del Mondo, la Nazionale del Paese ospitante e le 6 squadre campioni di Federazione (e non campioni continentali...i continenti, si sa, sono 5, ma America del Sud e del Nord hanno due federazioni diverse).

Nella sua forma definitiva si svolge dal 2001 (Corea e Giappone) ed è giunta alla quarta edizione.
Per ora, due vittorie della Francia e due del Brasile.

jeremy ha detto...

Tralaltro Nick, le squadre del Nord America potrebbero vincere la Coppa America (magari al Messico prima o poi questa cosa riuscirà). In quel caso come famo?

enrico ha detto...

In effetti la selezione Brasiliana 2009 non è granchè: in altri tempi Gilberto Silva, Felipe Melo, Elano, Andrè Santos, Luis Fabiano non avrebbero giocato nemmeno come panchinari.
La dèbacle italiana, vista sotto quest'aspetto, assume contorni ancora più catastrofici.

Per quanto riguarda l'eccessiva religiosità dei brasiliani, bisogna anche comprendere che molti di loro, da bambini, vivevano in quartieri malfamati, e l'unica fonte di forza e di coraggio che avevano era proprio la religione. Certamente infastidisce che venga esasperato il concetto, fino a farlo diventare folklore.

dag_nasty ha detto...

credo però non sia il caso di Kaka... ;-)

Nick ha detto...

dag, lì è un problema di ciclo dei rifiuti.

Jeremy, questa è una bella obiezione. Da approfondire...

Dane ha detto...

@Nick: "Dane, non è che puoi citare l'episodio di Kakà e liquidarlo con "sì, va bene"..."

C'è poco da liquidare, anche nelle partite della Juve di Moggi si vedevano dei gol irregolari o dei rigori dubbi, ma se erano in zona Cesarini erano sempre a favore della Juve e mai contro (unico episodio forse quel gol di Toldo con fallo su Buffon, vendicato in campionato con una serie di rappresaglie...).
Fino a prima del terzo replay quella di Kakà era sembrata una normale parata sulla linea, fosse stata al 93° sarebbe intervenuta certamente la moviola in campo. Pardon, la moviola in tribuna (d'onore)...

p.s.: i premi dati a Cannavaro più che dagli sponsor son dipesi dal messaggio che si voleva lanciare al mondo...