La sciocca esultanza per lo scudo

Sentiamo dirigenti calcistici e di 'sport vari' (per esprimersi in caporedattorese) esultare per lo scudo fiscale contenuto nel Dpef, che secondo stime prudenti dovrebbe far rientrare in Italia somme nascoste al fisco per circa 100 miliardi di euro: 5 miliardi direttamente allo Stato per chiudere la partita (aliquota solo del 5%, come al solito premiato il delinquente e chi paga in ritardo) e 95 teoricamente rimessi in circolo nell'economia italiana. Ma i cacciatori di sponsor hanno fatto male i calcoli: le loro sovradimensionate squadrette, che giocano a beneficio di quattro gatti, sono uno dei veicoli preferiti per ripulire soldi evasi e soldi ancora più sporchi. Se il nero torna disponibile per investimenti alla luce del sole, gli evasori 'pentiti' andranno su qualcosa di più redditizio del volley.

3 commenti:

paperogha ha detto...

un'aliquota del 5% è, secondo me, un messaggio che dice "non riusciremo a stanarvi mai, quindi vi preghiamo di avere un po' di pietà e di riportare i soldi a casa, che ne abbiamo bisogno"
Con un messaggio del genere, il titolare di soldi da riportare a che interesse avrebbe a versare anche quel misero 5%?
ripulire soldi sporchi? quindi lo Stato sarebbe complice di riciclaggio?

(sto chiedendo senza ironia, perchè veramente non capisco se il provvedimento sia utile, magari se passassi di qua Italo, potresti illuminarmi)

Italo Muti ha detto...

@Paperogha
LE banche si stanno attrezzando per pagare loro la tassa se, naturalemnte, il cliente resta almeno 5 anni nell'investimento. Di solito gestioni patrimoniali dove la commissione di gestione in un paio d'anni ti consente di andarte in cifre nere. Dubito che però possa servire più di tanto visto che resta in piedi il monitoraggio fiscale (quadro RW)sui beni e valori deteniti all'estero.
La cosa buffa è che l'estensore ha consigliato la fuga all'estero dei capitali prima delle elezioni del 2006.
Magari igiovani leoni commercialisti del blog sapranno essere più incisivi.
Italo

paperogha ha detto...

grazie della spiega, Italo