Oltre il palo

Perché in Italia non è possibile l'esistenza di una rivista come Four Four Two? Eppure sembra che esista solo il calcio...Giudicate voi, intanto meditiamo sul suo interessante 'Where are they now' riguardante i protagonisti della Grande Olanda del 1974: quasi tutti allenatori, osservatori o gente che gravita nell'orbita calcio spendendo la credibilità derivante dall'aver fatto parte di un gruppo inarrivabile. Un mito, diverse persone intelligenti e diverse altre scarse. L'unico ad avere abbandonato questo mondo per scelta e non per esoneri o fallimenti vari è stato Rob Rensenbrink, l'attaccante di sinistra che è stato molto di più del palo colpito contro l'Argentina nella finale 1978 anche se ovviamente quell'episodio ha fatto letteratura. La curiosità della carriera di Rensenbrink è che in Olanda non è mai stato una stella: cresciuto e affermatosi nel DWS (che nei Sessanta era un'eccellente squadra, prima di fondersi con altre due e di formare nel 1972 l'FC Amsterdam), trovò la gloria in Belgio con il Club Brugge e soprattutto con l'Anderlecht. In ogni caso non fece mai parte, nemmeno psicologicamente, di alcuno dei due blocchi della nazionale dove di fatto tolse il posto a Piet Keizer dando il massimo quando Cruijff era sottotono o assente. Di sicuro il miglior Rensenbrink finì su quel palo: un centimetro di differenza e l'Olanda sarebbe stata campione del mondo con lui capocannoniere a suon di rigori. Chiusa la carriera con fermate trascurabili nella NASL e in Francia, dall'inizio degli anni Ottanta Rensenbrink si dedica alla pesca ed al giardinaggio. Vive a Oosztaan, paesino vicino ad Amsterdam, e nel 2007 ha saputo di essere stato eletto miglior giocatore straniero nella storia del calcio belga.

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordo Rensenbrink, mi fa venire in mente il palo

Eric ha detto...

bello fourfourtwo, forse in italia non siamo abituati al mensile che parla di calcio senza cercare gli scoop o "quello è stato visto a letto con quella" e robe così e poi chi ci potrebbe scrivere sopra?non vorrei mai leggere qualcosa scritto da Franco Ordine o Enzo Catania.

Stefano Olivari ha detto...

Non temere, non lo faranno mai! Allora, è fatta per Carvalho?

Eric ha detto...

mah,a me non dispiacerebbe.
Piuttosto a quando il prossimo aperitivo? Quando esce il prox libro di cialtronia?

Stefano Olivari ha detto...

Direi settimana prossima, senza bisogno di libri come pretesto...se no si va al 2019...

Roberto Gotta ha detto...

@ Eric Concordo in pieno. Purtroppo, è impossibile che con la nostra mentalità generale possa esserci un giornale ben fatto come 4-4-2. O come Elf Freunde, il mensile tedesco. Io più che guardare le figure e capire qualcosina qua e là non faccio, tra l'altro non credo proprio di essere sulla medesima lunghezza d'onda del giornale, che però è indubbiamente bello, quasi di culto. Lo sfogli e ti viene voglia di andare a vedere l'SpVgg (es-pe-fau-ghe-ghe, era il tormentone di un mio compagno di scuola al liceo 26 anni fa, e non ho mai controllato se fosse corretto) Furth.
@Stefano: il calcio in Italia è un'ossessione, non una passione, e dunque non si sente il bisogno di approfondire, perlomeno con numeri che potrebbero sostenere un giornale del genere (e poi da noi metterebbero in copertina un cantante o un'attrice per "richiamare"). Non credo sia il caso di ricordare un recente esempio di "inserto" fatto con ambizioni di qualità, e finito miseramente...

Unknown ha detto...

ricordo distintamente una frase di Passarella: "Se il tiro di Rensenbrink fosse entrato, l'arbitro (l'italiano Gonella) lo avrebbe annullato di sicuro".

Eric ha detto...

@stefano: ottimo!

@roberto: è la sensazione che ho quando leggo 442, per esempio hanno fatto la classifica dei 100 giocatori al mondo: mentre la leggevo io mi trovavo d'accordo o in disaccordo col giornalista, ma mai ho pensato che quel giocatore è stato messo in quella posizione per "simpatia", mentre se questa classifica fosse stata stilata dal guerin sportivo...

Copparoni ha detto...

442 è ottimo, forse c'è troppa pubblicità ed abbonandosi dall'Italia non viene via esattamente a due lire. Illeggibili ormai SHOOT e MATCH. Piacevole il nostalgico When Saturday Comes.

Con i Magazine Italiani siete troppo critici. Il primo Calcio2000 di Bartoletti era veramente ben fatto: ricordo la storia degli europei e servizi interessanti sui campionati "dimenticati".

Lo stesso Bartoletti mi era piaciuto con il Magazine Solocalcio che ricalcava un pò l'idea del suo Calcio2000, oggi illeggibile. Quell'iniziativa editoriale durò purtroppo lo spazio di pochi mesi.

Non riesco ad inquadrare EUROCALCIO, bella idea ma servizi "scolastici".


Il top resta comunque Mr Football..

Nel Basket ricordo Black Jesus come interessante progetto naufragato (senza nulla togliere ad ASB caro Roberto!!)
Notizie della casa editrice Libri di sport??

Stefano Olivari ha detto...

Al di là dei gusti personali, mi sembra che le riviste italiane parlino degli stessi argomenti dei quotidiani e delle televisioni. Con qualche eccezione, dovuta alla genialità di singoli autori più che all'impostazione. Nessuna notizia di Libri di Sport, ma per motivi strettamente personali vorrei averne...

Roberto Gotta ha detto...

@ Franco Lampada. Il vecchio Calcio2000 era molto ben fatto, ma fatico a parlarne perché ci scrivevo pure io e dunque sarebbe un parere non obiettivo. Purtroppo, però, non è durato, così come SoloCalcio, e anche questo è significativo di quel che succede qui. Shoot e Match erano/sono illeggibili, d'accordo, roba da 14enni che badano solo a vip e veline. Black Jesus era bello ma così impostato non poteva durare, come del resto tutto quel che faceva...
... Libri di Sport, su cui è meglio sorvolare, anche se Stefano ha motivi validi per non farlo

@ Eric: rischio pure qui il conflitto di interessi ma secondo me il guerino è un bel giornale, fatica ad affermarsi per motivi non certo legati alla qualità ma a tutto il contorno di cui abbiamo parlato.
Quanto all'accordo e disaccordo con quel che si legge, giusto quel che dici, con le condizioni che ho appena scritto, ma io intendevo proprio la filosofia di base di 11 Freunde (o When Saturday Comes inglese), non esattamente in linea con la mia.

In generale, abbandonare i sentieri percorsi ormai fino alla consunzione da quotidiani e web è l'unica via possibile, ma è anche rischioso: se privilegi la qualità fai pochi numeri, non se ne scappa, in tutti i campi. E l'unica maniera di sopravvivere è appunto, a queste condizioni, costare poco, visto che poco si incassa.

Dane ha detto...

"Ricordo distintamente una frase di Passarella: "Se il tiro di Rensenbrink fosse entrato, l'arbitro (l'italiano Gonella) lo avrebbe annullato di sicuro"

Chissà perché in Italia non è possibile l'esistenza di una rivista come Four Four Two.....

Simone ha detto...

Se si parla di riviste sportive vorrei ricordare il glorioso esperimento della Guanda.
Erano i primi anni ottanta e si chiamava "L'illustrazione dello sport".
Ho buttato centinaia di copie del Guerino e di BS,ma quella meravigliosa iniziativa editoriale me la tengo stretta.
Bellissime foto,grandi articoli: autentica letteratura sportiva.
Prendo due numeri a caso.

N.4 Maggio Giugno 1983.
Copertina pugilistica,con due articoli sulla boxe:uno di Rino Tommasi e l'altro...di Jack London!
"Sport e fascismo" di Giorgio Bocca.
"Il romanzo della Coppa America". Mario Fossati sulla storia del Giro.
"Le città del calcio:Genova".
Un pezzo sui prototipi,Le Mans e Targa Florio.
"Fino all'ultimo canestro",di Corsi,sui playoffs della Serie A.
"Sabine è pazzo",la Dakar.
"Il mago e l'onicofago" di Brera, sui mister del calcio italiano.
Una meraviglia di reportage sull'alpinismo estremo.
Vignette di Mordillo.

N.10 Aprile 1984.
Cover sul keirin giapponese(!), con articolo sul fenomeno delle scommesse:"Arricchirsi con il keirin".
Sconcerti sugli arbitri del calcio.
Megadocumento sulla scherma a Venezia.
La Roubaix secondo Ormezzano,con foto da sballo assoluto.
"Un gioco antico e regale",Mario Camicia sulla storia del golf.
Il boom dello sport a Dubai(!).
"Voglio morire durante un time out" di Corsi:l'epica di Nikolic,Peterson,Bianchini...
Artioli su Dorando Petri.
L'Ironman alle Hawaii.
David Storey sul rugby.

Non sto a citare gli speciali,d'altri numeri,su Wimbledon,Tour,Toro e Juve,sci alpino,l'Nfl,l'Nba,il Kentucky Derby,la Formula 1,etc...

Non è solamente una questione quantitativa di lettori;penso manchino anche le idee e il coraggio.
E' l'Italia del 2009.

Carlo Calabrò ha detto...

Ragazzi, però non dimentichiamoci del Guerin sportivo. E' l'unico giornale sportivo serio e autenticamente credibile in Italia, al mercato dedica il giusto spazio, ma con taglio radicalmente diverso rispetto a quello delle altre pubblicazioni, e poi ha approfondimenti tecnici, inchieste anche scomode, servizi di politica ed economia calcistica, gli esteri trattati con grande cognizione di causa. Inoltre, fotograficamente è sempre il top, anche se non ci sono più gli Zucchi (quello della copertina di Zoff nel luglio '82) e i Borsari.
concordo sul Calcio 2000 Bartolettiano: splendido, non si capì perché all'improvviso gli venne sottratto per affidarlo a una redazione che lo ha trasformato in un giornale per bambini (non lo leggo da tre anni, ma ricordo le interviste con domande dello spessore di: "ti piace la playstation?", che fra l'altro ricorreva spessissimo). Ottimo anche l'esperimento "Solocalcio", e anche qui nessuna notizia ufficiale sulle cause della chiusura: Peccato, lo ricordo perché propose una storia della Nazionale fantastica, dettagliatissima.

Roberto Gotta ha detto...

@ Charlie: appunto, il Guerino ha molta qualità, e nonostante tutto - purtroppo - non ha il peso che meriterebbe. Anche Calcio2000 e SoloCalcio avevano qualità e profondità non faciole, e che fine hanno fatto?
PS: specifica "unico giornale prevalentemente calcistico" serio e credibile, magari qualcun altro che nel mondo dei periodici sportivi cerca di fare le cose per bene e senza cedere al populismo c'è...

Roberto Gotta ha detto...

era "qualità e profondità non facilone"

Massimo ha detto...

Il Guerino ha qualità, mi fa sempre però effetto la bassa fogliazione.
Ricordo i tempi della mia infanzia/adolescenza quando era "cicciotto", anche se vale per tanti: mio zio leggeva "Superbasket" che ricordo corposo per essere un settimanale di basket (erano gli anni '80, allora tirava).
Calcio 2000 l'ho bazzicato poco, ricordo però articoli interessanti. Per un periodo pubblicavano anche "Goals", una rivista a sè stante di calcio internazionale.
Sempre in tema nostalgico, che ricorda "Supergol", diretta da Maurizio Mosca negli anni '80?

Straw61 ha detto...

da culto il Guerino anni 70, con le canoniche due pagine dedicate all'NBA zeppe di foto fantastiche, sempre rigorosamente scattate al Madison...

Straw61 ha detto...

altra rivista da culto negli anni 70, "Il Calcio Illustrato"...usciva il lunedì (o il martedì ?) e raccontava le partite della domenica esclusivamente attraverso fotografie con relative didascalie...testo al minimo e valanghe di splendide foto. A un certo punto sparì e non sono mai più riuscito a ritrovarne una copia, anche nelle bancarelle dei mercati più frequentati.

Roberto Gotta ha detto...

@ Straw61 Ecco, non ricordavo il nome... IL CALCIO ILLUSTRATO, che spettacolo!

Massimo ha detto...

da culto sul Guerino anni '70-80: i titoli calembour (già menzionati in passato su Indiscreto, tipo "Le meraviglie del croato" per un articolo su Boksic); le didascalie sul lato delle figure; i disegni delle divise di tutte le squadre per i "campionati al via".

furio ha detto...

Purtroppo non conosco nessuna delle riviste citate, ma personalmente sono un estimatore del francese SoFoot. Taglio tendente al cazzone e stile di scrittura godibile, ma senza sacrificare la competenza. Certe interviste e classifiche "Top qualcosa", poi, sono davvero di culto

Carlo Calabrò ha detto...

Roberto e Straw, sicuri si tratti del Calcio illustrato? Lo splendido giornale uscito dal 1931 al '66, per poi chiudere e ricomparire brevemente nelle edicole nei primi Settanta, in versione "povera"? Non è difficilissimo da reperire, anche se costa (quasi sempre) un botto a singolo numero. Recentemente hanno pure pubblicato le copie anastatiche delle intere annate 1934 e 1938, una bella iniziativa. Ricordo invece Calciofilm, nei Settanta e primi Ottanta, questo sì piuttosto arduo da reperire.
PS: Roberto, hai ragione, ho usato impropriamente l'aggettivo "sportivo" perché "fuorviato" dal nome stesso della testata. il Guerin ormai più che sportivo è al 99 per cento calcistico, fatti salvi i numeri speciali (ne è uscito uno molto interessante questa settimana, sui Mondiali di nuoto, gli azzurri olimpici un anno dopo ecc.: giornalismo di qualità, per l'appunto).

Straw61 ha detto...

si Charlie, è proprio quello...nelle bancarelle si trovano senza problemi i numeri vecchi e anche vecchissimi, mentre le edizioni primi anni 70 sono introvabili...ricordo ancora il numero con gol di Bonimba al Foggia in mezza rovesciata, scudetto 1971...l'avevo praticamente consumato a furia di sfogliarlo.

Carlo Calabrò ha detto...

Straw hai ragione, i numeri dei primi Settanta sono quasi introvabili (anche se recentemente ne è comparso qualcuno su eBay), come del resto anche i Guerini dello stesso periodo.

Roberto Gotta ha detto...

@ Charlie Mi sa che era davvero Calciofilm allora... io ricordo il giornale, di cui guardavo e riguardavo le foto, ma nulla altro... E quanto alla "qualità" e allo "sportivo", avevo capito... ma la mia era anche un auto-difesa!

vincenzo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
vincenzo ha detto...

Vedo con sommo piacere che non sono l'unico ad avere una ossessione feticista per i Calciofilm degli anni 70. Purtroppo sono pressochè introvabili, anche se ne ho reperiti diversi esemplari presso un club di tifosi che frequentavo fino a qualche tempo fa (la rilegatura e la mia buona coscienza li rendevano non trafugabili...).
Senza voler scendere in rievocazioni a metà strada tra Proust e Nanni Moretti, le foto contenute in Calciofilm erano e restano bellissime perchè cariche di fascino vintage.
Quanto alla qualità della stampa sportiva italiana trovo, da affezionato lettore, che il Guerino attuale sia un prodotto di ottima fattura. Me se suppergiù siamo in 50.000 a leggerlo e quel gioiellino che era Mister Football è stato chiuso è meglio essere realisti e volare basso: il pubblico vuole altro.
Anche Linea Bianca partì con le migliori intenzioni e con discrete tirature, ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca...

Simone ha detto...

Io da bimbo trovavo irresistibili le tavole di Silva(soprattutto calcistiche,ma c'erano anche ciclismo e atletica).
Ricordo un libro con l'illustrazione a colori dei gol più importanti della storia del foot.
Il Guerino degli anni settanta era meravigliosamente pop:leggevi del derby della Mole,delle coppe europee di basket,poi magari t'imbattevi in un articolo su David Bowie...
"Lo sport illustrato" era invece una fortunata creatura di Emilio De Martino:è su quella rivista,sport a 360 gradi,che iniziarono a pubblicare i primi Calciofilm.
Ho un Milan-Inter dei primi anni '50 che è favoloso:c è la documentazione fotografica di un gol di Skoglund irreale,che umilia di finte e dribbling(..)l'intera difesa rossonera.

Roberto Gotta ha detto...

@ Vincenzo Il tasto Mr Football è doloroso, ma non del tutto sorprendente, purtroppo. E di fronte alle scelte del pubblico, per quanto discutibili se si guarda alla qualità, non c'è che da prendere atto: certo, poi bisogna vedere quanto il pubblico sappia, di certi prodotti editoriali che faticano a farsi conoscere, ma è un discorso organico alle difficoltà che ci sono oggi in gran parte dell'editoria.

Carlo Calabrò ha detto...

Io il discorso Mr Football non l'ho capito del tutto. Le spiegazioni fornite sul giornale non le ho trovate esaurienti al cento per cento: possibile che l'inserto, che ha ricevuto tanti attestati di stima prima e dopo la sua morte, fosse così di peso all'editore? Chiaramente bisognerebbe conoscere i conti economici per dare giudizi, di certo c'è che i lettori del Guerino nel 2008 sono aumentati di circa 2mila unità rispetto all'anno precedente (fonte Prima Comunicazione), e forse forse parte del merito è stato proprio di Mr Football, no?

PS: ora qualcosa di Calciofilm si trova a prezzi decenti anche su eBay, ho dato un'occhiata stasera...

Roberto Gotta ha detto...

@ Charlie Evidentemente non è stato ritenuto che fosse quello il motivo. Come puoi immaginare, ho fatto di tutto per tenerlo in vita, e Matteo Marani pure...