Banalità del male

di Libeccio
1. In Gran Bretagna hanno risolto il problema della violenza negli stadi, ma non quello della violenza in genere. Che semplicemente si è trasferita altrove. Nella fascia di età 10 - 17 anni gli inglesi sono primi in Europa nell'uso degli stupefacenti, nell'alcolismo e negli episodi di cronaca nera che frequentemente culminano con un omicidio. Anche nella fascia successiva (18 - 25 anni) la situazione non migliora di molto.
2. In Italia ultimamente si muore e parecchio sulle strisce pedonali o percorrendo banalmente una strada a piedi. Molti nostri connazionali proiettano la loro intrinseca impotenza sul volante di un auto e seminano morte e dolore nella vita di persone senza colpa. E' "la banalità del male" come scrisse Hanna Arendt nel suo splendido libro sui totalitarismi. Traslato ai giorni nostri è come se l'uomo avese bisogno di esercitare la sua malvagità anche in tempo di pace poichè la malvagità è a noi connaturata.
3. Della stampa sportiva scritta e parlata non sopportiamo la domanda che ricorre ad ogni inizio di campionato su "dove possono arrivare" squadre come Samp, Genoa, Lazio, ecc...Non troppo lontano, è cosa risaputa da tutti gli addetti ai lavori: ma per la convenienza di tutti il circo mediatico deve funzionare, almeno per qualche mese. Altra litania è quella della violenza negli stadi che partirà sicura al primo incidente serio (i cori a De Rossi di ieri sono stati un pessimo antipasto). La nostra società è piena di violenza allo stato puro ovunque e lo stadio è solo un luogo (non l'unico) dove questa violenza ha modo di esprimersi se non altro per elevata concentrazione numerica. Suggeriremmo magari una analisi attenta delle cause scatenanti.
4. Apprendiamo dai giornali e da Indiscreto che a Milano si sono celebrati i "Mondiali di calcio Homeless" e la notizia ci sembra alquanto bizzarra. Primo: chi vive sulla strada in genere è refrattario a ogni genere di "allenamento" e ancor meno a "competere" con chicchessia. Secondo: la finalità della manifestazione almeno nelle intenzioni degli organizzatori è quella di restituire, a quanti hanno deciso di tagliare i ponti con ogni cosa, una vita normale, un lavoro, la famiglia. Pensate che divertimento (per gli homeless) se ci dovessero riuscire.
5. E' appena cessata l'emergenza caldo che già comincia l'emergenza maltempo. Il sistema mediatico nostrano non riesce a proporre notizie se non in modo emergenziale. Del resto non è la notizia la questione di fondo ma il modo (scompostamente urlato) di offrirla.
6. Da non poco tempo il Milan sembra una società in preda ad un incomprensibile affanno e la partenza di Ancelotti pare non aver cambiato nulla rispetto al recente passato. A commento della prossima partita con il Marsiglia, Adriano Galliani ha detto che per il Milan la Coppa dei Campioni è l'habitat naturale. Prudentemente aggiungeremmo: sempre che riesca a qualificarsi per la prossima.
7. Luigi Pairetto che insegna etica sportiva ai giovani arbitri è un incredibile ossimoro. E' come se un chupa chups desse lezioni di gastronomia.
8. Mercoledì a S. Siro tornerà Ibrahimovic con indosso una maglia che non è più quella dell'Inter. Fossimo tifosi interisti lo saluteremmo con un applauso, ma temiamo che non sarà questa l'accoglienza. Un applauso anche per aver parlato chiaro quando non era facile farlo.
9. E' risaputo che nella vita vince chi guida, vale anche nel calcio. Ci piacerebbe che agli inizi di ogni campionato tutti i protagonisti delle squadre di calcio concorrenti sottoscrivessero una unica dichiarazione nella quale (a conclusione di un piccolo e schematico preambolo) fosse enucleata la seguente banale convinzione: "Alla fin fine trattasi di un gioco e come tale lo interpreteremo". Il calcio un gioco? Che orribile e sconveniente definizione. Il calcio e il tifo sono la vera base su cui si fonda la Repubblica Italiana. Non a caso sono gli unici argomenti per i quali ormai ci si scalda un minimo.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

75 commenti:

Simone ha detto...

9.In questo biutiful cauntri si è affidato al foot l'essenza epica della vita.
Tutto il resto è mancia,pardòn noia.
Lo zio Bill definì l'eroina la merce perfetta;nell'Italia 2009 la Futbalina è la droga perfetta.

Demiurgo ha detto...

modestissimo pezzo di scarso umorismo e poca intelligenza

direi di soprassedere e passare all'agricoltura

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Applausi per Ibra...

Nick ha detto...

1. Risolto anche in Italia. Ora gli incidenti avvengono negli autogrill e sul Ponte Duca d'Aosta. Che c'entra la partita? Sparare, sparare, sparare. Alzo zero.

3. Carina tutta la gazzarra alzata intorno agli insulti a De Rossi. Che tenero, poverino, ha avuto anche una crisi di pianto (per una persona che non ha mai frequentato e con la quale non ha mai avuto nessun legame, ma vabbè). Però che chi muore di cancro lasciando un figlio minorenne sia una puttana in ogni stadio d'Italia non frega niente a nessuno.

5. Vedi anche le varie emergenze sanitarie che vengono ormai diffuse ciclicamente. Apprendiamo ora che l'influenza suina ha un tasso di mortalità inferiore all'influenza stagionale. Moriremo tutti.

6-7. Lo stesso Galliani che ironizza sui riflettori? Come se Moratti si mettesse a fare il simpatico sul 5 maggio o, meglio ancora, come se Pairetto si mettesse a insegnare etica sportiva. Ah, ecco.

8. Applausi a scena aperta. Standing ovation per lui, con tante grazie.

Nick ha detto...

Ah, Demiurgo...se non ti interessa puoi anche non commentare, eh.
Non credo che il Direttore, Libeccio o chi per loro la prendono male.

Dane ha detto...

Nick, ho pensato la stessa cosa che hai pensato tu sul punto 3. Pensa che ai tempi del Perugia, ci fu un momento in cui la Roma era fortemente interessata a lui, poi invece arrivò l'Inter.
Hai presente lo schema Sliding Doors?!...

Dane ha detto...

Ah, complimenti a Libeccio per il riferimento agli assassini autorizzati dalla Motorizzazione...

Nick ha detto...

@Dane, per un attimo ho pensato che quasi quasi Libeccio potevi anche essere tu. Indovina quando? :D

cydella ha detto...

1: risolto proprio niente. I biglietti per lo stadio sono carissimi e così hai già fatto selezione. Il casino lo fanno fuori o in altre categorie. Girare la sera in certe città fa paura.

2: uso la macchina lo stretto necessario e sempre la bici. Le macchine hanno le loro colpe, ma le bici sono praticamente invisibili: non ce n'è uno a Crema che abbia le luci. Di sera, tante volte le eviti per un pelo perchè non ti accorgi neanche che ci siano. E questo in città. Poi c'è qualche fenomeno che gira pure fuori città.
Discorso a parte per i ciclisti in gruppo: occupano tutta la carreggiata, dei semafori e delle precedenze se ne sbattono e un coglionazzo a turno va in mezzo all'incrocio a fermare il traffico in stile vigile urbano. Senza contare quando lanciano le volate, facendo anche dei voli storici... degli esaltati che si credono padroni della strada. Da fermare e prendere a frustate.

sergio.bocchini ha detto...

Apprendiamo dal diretto interessato che libeccio si occupa anche di cose di cui non sa niente e non capisce niente. Essere homeless alle volte è come essere depresso o bulimico o anoressico. Ma queste sono malattie da ricchi che si possono curare, se ne può parlare perché non puzzano per gli homeless nessuna speranza, cavoli loro.

Dane ha detto...

@Nick: touchè!... :-D

@Cydella: quelli di cui parli tu non sono ciclisti, sono automobilisti che abituati ad usare l'auto come appendice fallica fanno la stessa cosa nel tempo libero col telaio in carbonio da 5000€.
Il "ciclista" è un'altra cosa, e rischia la via ogni giorno: la bici al massimo ti fa un graffio, l'auto è un arma di distruzione di massa anche a 30 all'ora. E se girassero tutti su scatto fisso come il sottoscritto non ci sarebbero semafori nè incidenti... ;-)

p.s.: io se resto entro i limiti di velocità vedo sempre i ciclisti, anche di notte, vestiti di nero e senza luci. Quella delle luci sulle bici è spesso un alibi: vogliamo metter l'obbligo delle luci anche ai pedoni che attraversano la strada di notte?! No, perchè se la scusa è quella...

gareth ha detto...

Quella delle luci sulle bici è spesso un alibi

No, stando al codice stradale è un obbligo. Chi pretende rispetto impari prima di tutto a rispettare le regole. E i fenomeni descritti da Cydella li vedo ogni giorno. Una volta ho quasi messo sotto un'anziana signora che mi veniva incontro di sera e con la nebbia in contromano, su una strada urbana a senso unico: avessi steso quel fenomeno di demenza autolesionista, avrei passato, senza colpa, dei guai senza fine.

Mi associo alla proposta delle frustate.

Dane ha detto...

Va bene Gareth, se vogliamo buttarla sul cavillismo ok. Detto questo, se il problema del traffico e delle stragi sulle strade dipendono dai ciclisti che non usano le luci allora avete vinto voi e mi arrendo...

p.s.: Gareth, se l'avessi investita, quell'anziana signora avrebbe pagato lei stessa la propria scorrettezza. Il problema è quando le tue scorrettezze le pagano gli altri...

dag_nasty ha detto...

Stradaccordo con Dane, il ciclista è un utente debole della strada e per questo merita rispetto. Prima della patente ti spiegano di avere la "guida difensiva" cioè una guida che preveda che gli altri possano fare anche delle cazzate e che tu debba stare attento.
Purtroppo però in Italia l'auto è sacra e chiunque provi soltanto leggermente a colpevolizzare alcuni atteggiamenti degli automoblisti passa per eretico. Del resto come già detto in Italia l'auto è il potenziamento fallico dell'uomo medio...
Ha ragione Dane: il bagno di sangue quotidiano sulle strade, non è certo causato da pedoni e ciclisti, che casomai sono vittime.
E quando maledite la coda in cui vi siete imbottigliati, state pur sicuri che le bici e i pedoni non c'entrano nulla, anzi...

cydella ha detto...

Cavillismo non direi: in UK se ti fermano senza luci in bici, ti danno la multa.
Già dopo il tramonto i ciclisti ai bordi della strada diventano difficili da vedere. Mi incazzavo anche io quando non mi vedevano, poi ho provato a essere quello in macchina e non sempre noti il ciclista. Poi in una città piccola (più a portata di bici), la gente salta sul marciapiede e scende quando gli gira, va in contromano, passa col verde/rosso come le pare,...

@dag_nasty: ma quando si è imbottigliati, mica ci sono stragi di pedoni e ciclisti...

dag_nasty ha detto...

No, sono due problemi diversi, non ho detto che è la stessa cosa.

jeremy ha detto...

No scusate, che l'automobilista debba stare attento, non farsi e non infrangere il codice della strada perche senno rischia di ammazzare qualcuno è sacrosanto ma che i ciclisti e i pedoni facciano un po quello che cazzo gli pare non è cavillismo. Il ciclista che sfreccia, brucia i semafori, pedala sui marciapiedi, di notte senza luci e fregandosene dei sensi di marcia è uno stronzo degno del peggior automobilista. E il pedone che non attraversa sulle strisce è uno stronzo come l'automobilista e il ciclista. Non conta il mezzo con cui si viaggia ma il cervello di chi viaggia.

dag_nasty ha detto...

Nella mia esperienza quotidiana sulle strade vedo molti più automobilisti che fanno cazzate pericolose sulle strade, che non pedoni e ciclisti. Non so voi.

Dane ha detto...

@Cydella: "Cavillismo non direi: in UK se ti fermano senza luci in bici, ti danno la multa."

In Germania hanno multato un mio amico per "guida pericolosa" perchè faceva surplace al semaforo. Ripeto: se per voi i mali del traffico odierno sono questi, allora non c'è più speranza e faremo la fine dei dinosauri...

@Jeremy: le teste di cazzo (soprattutto in Italia) riempiono qualsiasi categoria (me ne sono accorto da quando c'è il bike-sharing e da ciclista vedo girare gente che si capisce subito che in biic ci va da due giorni...), ma se non riesci a capire che un ciclista che sbaglia fa male solo a sè stesso ed è automaticamente condannato alla pena di morte, mentre il suv che mi sorpassa a sinistra a dieci metri dal semaforo per poi svoltare a destra è un omicida impunito ti perdi il senso della misura.
Episodio accaduto realmente: un mio amico attraversa un semaforo "verde", il semaforo è un semaforo pedonale e serve solo a consentire l'attraversamento a strisce pedonali e pista ciclabile. Il mio amico esce dalla pista ciclabile e vede che sta arrivando solo una macchina ma è distante e comunque ha il verde e quindi attraversa. Dopo un istante si ritrova a terra con un coglione davanti che gli dice: "Ah, non hai le luci! Sei in torto!..."

jeremy ha detto...

Dag non è una questione di quanti sono. E' una questione che devi comportarti in maniera corretta. E francamente a Milano io vedo tantissimi ciclisti e pedoni fottersene del codice della strada. E posso pure compatire i ciclisti che non hanno pista ciclabile e vanno sui marciapiedi (certo, al posto di sfanculare chi non si sposta potrebbero almeno chiedere scusa e permesso)ma il pedone che se ne sbatte di tram, auto, moto e quant'altro è uno stronzo, incosciente e delinquente. Questo senza voler nemmeno lontanamente sminuire come potenziale pluriomicida l'automobilista medio.

cydella ha detto...

@dag_nasty: ma dato che i pedoni e i ciclisti sono gli stessi che hanno in mano la macchina, non credo che si trasformino da perfetti utenti della strada in coglioni completi appena usano la macchina. Sono gli stessi incivili.
Quindi non farei distinzione tra ciclisti/pedoni e automobilisti, dato che sono le stesse persone.

jeremy ha detto...

Dane, non è vero che il ciclista fa danno solo a se stesso perche comunque puo provocare un incidente con gravi conseguenze per altri, che magari hanno tentato di evitarlo mentre faceva una cazzata. In queste cose pero sono professionisti i motociclisti che fanno lo slalom e poi provocano i tamponamenti agli incroci fottendosene dei semafori. Anche un pedone puo creare danno, soprattutto se becca uno che guida in maniera corretta e vorrebbe evitare di farne una piadina....

cydella ha detto...

@dane: un ciclista che sbaglia non fa male solo a se stesso. Prova ad ammazzare un ciclista che fa una pirlata e vediamo come ti senti, anche se hai ragione...

axel shut ha detto...

vediamola così: l'auto è una bomba, la bici un fucile e il pedone un coltello
si può uccidere con tutti e tre i modi ma non vuol dire che siano equivalenti, chi ha in mano un potenziale distruttivo maggiore deve (dovrebbe) fare più attenzione di chi ne ha in mano uno minore (chi ha in mano una ferrari deve stare più attento di chi ha in mano una panda)

gareth ha detto...

Axel Shut: Il livello di attenzione deve essere lo stesso (se no te la ribalto: il pedone deve stare più attento perché è quello che rischia di più), ma il punto non è tanto questo. Il punto è che tutti e tre devono avere il medesimo, rigoroso rispetto delle regole. Altro esempio: acquistare una motocicletta non vuol dire aver comprato un lasciapassare per evitare le code ai semafori: se c'è coda, la moto si mette in fila con tutti gli altri veicoli. O si parte dalle regole (della strada e non solo), oppure non diventeremo mai un paese civile, secondo me.

tasaril ha detto...

Per me se la bici è un fucile allora l'auto è una bomba nucleare ed il pedone è una carezza.

Comunque non capisco tutta questa polemica Vs pedoni/ciclisti, ma le statistiche le leggete?

Ma di cosa stiamo parlando, ipotizziamo che da domani in Italia ciclisti e pedoni continuino a comportarsi nella stessa maniera mentre auto e moto (ma anche solo auto) fossero usate con l'accuratezza che meritano. Non credete anche voi che gli incidenti diminuirebbero ALMENO del 90/95 % ?

Poi non sono affatto d'accordo con "il pedone rischia di più, ergo deve stare più attento", ipotizziamo che fosse così, con pedoni e ciclisti che rispettano alla lettera ogni principio di precauzione: la situazione sarebbe pressapoco uguale a quella attuale.

Dane ha detto...

E' evidente che chiunque debba avere un alto livello di attenzione, ma non potete paragonarmi la pericolosità dei due mezzi. Vorrei sapere da Jeremy quanti automobilisti morti per una scorrettezza di un ciclista riesce a contare quest'anno, vorrei chiedere a Cydella chi, di grazia, si sente in colpa per aver ucciso un ciclista scorretto se non si sentono in colpa nemmeno quando hanno torto, vorrei chiedere a tutti se considerano criminali di pari grado il drogato che ti ruba l'autoradio sotto casa e il capo di una cosca mafiosa...
Un coglione gira a 100 all'ora in piena città fatto di coca e alcool, ammazza due turiste straniere e l'avvocato difensore si attacca al fatto che le due turiste non erano sulle strisce. Allucinante!...
A legger certe cazzate veramente si viene presi dallo sconforto, tu indichi la luna e loro guardano il dito. Adesso vogliono mettere l'obbligo del casco per i ciclisti (che non serve a un cazzo, ma fa niente...), che è un po' come mettere l'obbligo di giubbotto antiproiettile per i pedoni per consentire a chicchessia di sparacchiare a destra e a manca per strada....e ci credono pure in quello che dicono!...

@Tasaril: se girassero tutti in bici gli incidenti causerebbero solo graffi e non ci sarebbero nè semafori nè morti sulle strade. Ma non insistere, tanto non ci sentono: non vogliono rinunciare al feticcio e quindi si attaccano a qualsiasi acrobazia dialetica per dirti che in fondo i ciclisti sono pericolosi come gli autosauri e poter sfoggiare la loro scatola di latta ultimo modello...

@Gareth: Mentre in Italia con le nuove norme sulla circolazione ci si accanisce contro i ciclisti, anche in Svezia vogliono iniziare a prendere sul serio i ciclisti come una categoria di veicoli.

Ecco quindi arrivare da Stoccolma la proposta del partito liberale, attualmente nel governo di centro destra, appoggiata anche dai cristriano democratici.

Facilitare la circolazione dei ciclisti sulle strade delle grandi citta´.

La principale richiesta e quella di consentire ai ciclisti la svolta a destra con il rosso e la circolazione contromano.

Le tre maggiori citta´ della Svezia hanno gia´ avanzato la richiesta al corrispettivo ´Ministero dei Trasporti´ di poter consentire per un periodo di prova ai ciclisti di poter andare contromano.

Chi va in bici a Malmö puo´ contare gia´ su politiche favorevoli alla circolazione in bici. Su una rete stradale di 900 km si possono contare 400 km di piste ciclabili, su alcune strade e´ gia´ consentita la circolazione contromano e lungo i principali percorsi ciclabili chi va in bici ottiene ' l´onda verde' ai semafori.

http://svtplay.se/v/1667728/egna_trafikregler_for_cyklister

http://www.metro.se/2009/08/28/39301/folkpartiet-kor-mot-rott-cyklister/

http://www.malmo.se/gatortorgtrafik/resorochtrafik/narducyklar.4.7e45ceb511c52b7cf07800019875.html

Il mondo va avanti perchè ha cominciato a capire la differenza tra auto e bicicletta, qui in Italia si cavilla sul "eh, però se vuoi lamentarti di chi cerca di ammazzarti tutti i giorni solo perchè c'ha il culo comodo, devi fare il bravino anche tu...".
Carne in scatola, carne in scatola...

jeremy ha detto...

Dane, qualcuno ha parlato di statistiche a favore dell'auto? Qualcuno ha detto che l'automobile fa meno danni della bici? Nessuno. Mi sa che sei tu quello che guarda il dito mentre si indica la luna....

Dane ha detto...

Jeremy, a me pare proprio che state cercando di insinuare quello....."anche i ciclista deve comportarsi bene", come se fare una cazzata con la bici avesse lo stesso peso che fare una cazzata con un suv.
I distinguo, se permetti, sono un po' ipocriti e spostano l'obiettivo: anche la mamma che attraversa la strada col passeggino in maniera avventata fa una cazzata, merita la pena di morte?!...
Eppure questo le viene inflitto dagli automobilisti, se non si arriva a capire questo si è fuori strada.....

p.s.: quando quella ragazza venne investita dai carabinieri, ci fu un testa di minchia che su un blog commentò "eh, ma anche lei poteva mettersi il caso". Non ci siamo, non ci siamo.....

jeremy ha detto...

Scusa Dane, ma a me che sono un pedone per il 90% della mia vita e automobilista al 10% (faccio meno di 50km alla settimana in auto)da fastidio qualsiasi comportamento scorretto in mezzo alla strada, fatto da automobilista, ciclista o pedone. Che poi il comportamento scorretto dell'automobilista sia 100000 piu dannoso è ovvio, ma il cervello ce l'ha in comune con il ciclista folle e il pedone che se ne fotte. Metti queste persone su una macchina e vedi cosa combinano.

Dane ha detto...

Certo, Jeremy. Però bisogna dare il giusto ordine all'importanza dei problemi: Libeccio ha lanciato un sasso importante, se la prima riflessione che viene in mente è "ma anche ciclisti e pedoni sbagliano" allora non ci siamo.
L'evasione fiscale è materia complessa, ma se cominciamo col multare il bambino che esce dalla gelateria senza scontrino secondo me non ci siamo.....

jeremy ha detto...

La vediamo in maniera diversa. Perche il mio non è uno scaricabarile ma è proprio una condanna ai comportamenti. Perche il bambino che esce senza scontrino dalla gelataria è la punta dell'iceberg, ma anche quello deve essere stigmatizzato (non certo il bambino, ovviamente). Perche è nell'ottica "eh ma io non faccio male a nessuno" che poi si arriva a "piangere" chi si spalma e spalma gente completamente drogato e ubriaco. Perche l'errore tutto italiota è questo, ovvero la mancanza di senso civico. Esempio illuminante: conosco un italiano in Belgio che lavora in nero da 10 anni. Beh nessuno lo ha mai controllato e continua imperterrito. Non perchè sono uno paese di babbioni ma perche a nessuno verrebbe mai in mente di fare il total black. Primo perche non si fa (questo è il punto fondamentale), secondo perche il giorno che ti beccano ti fanno un culo a striscioline sottilissime.

cydella ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
cydella ha detto...

@dane: i ciclisti sono coglioni tanto quanto gli automobilisti (anche perchè sono le stesse persone).
Malmoe e la Svezia non sono Milano e le grandi città. A Crema capisco obbligare la gente a andare in giro in bici, ma come faccio se da Crema devo andare a Milano? Per essere a Milano alle 15, devo prendere il treno a 12.30 facendo anche un cambio, quando in macchina ci metto 30 minuti.
Si usa la macchina anche perchè i servizi fanno cagare, non solo per futili motivi.

Anonimo ha detto...

In germania se sei senza luce e sei mooolto fortunato ti fanno scendere dalla bici e andare a piedi, sennò, di solito, multona. E fanno bene, perché soprattutto al tramonto le bici non si vedono. Sicuramente essere stirati da un suv non è bello ma non lo è neanche investire qualcuno solo perché questo qualcuno non ha voluto spendere 5 euro in una lucina a led da attaccare dietro. A scanso di equivoci, io giro praticamente solo in bici e la macchina nemmeno ce l'ho.

Dane ha detto...

@Jeremy: siamo d'accordo, ma da qualcosa si deve partire. E se partiamo dal bambino in gelateria non si va da nessuna parte...

p.s.: io tutti giorni esco di casa e trovo qualcuno che cerca di uccidermi. Le istituzioni se ne fregano e se proprio devono interessarsi alla cosa prendon le parti dell'omicida. Però se ti ribelli ti senti dire "eh, no, se prtendi rispetto non devi salire sul marciapiede".
Fatti Foro Bonaparte in bici, e poi capisci perchè in quel tratto salgo sul marciapiede (a passo d'uomo, con tutta la cautela possibile, e chiedendo "pardòn" ai pedoni che sorpasso...)...

@Cydella: non è così ma capisco sia una questione di lessico. Tu per ciclista intendi un automobilista messo sulla bici, io intendo uno che ha fatto una precisa scelta di vita e di traffico. Tu per automobilista intendi un ciclista momentaneamente alla guida di un'auto (io, ad esempio...), io per automobilista intendo uno di quei decerebrati che senza auto sotto il culo non riescono ad andare nemmeno al Bar a 200 metri da casa.
Detto questo, lo stesso cretino messo su una bici è un cretino che può procurarti un graffio, messo su un auto è un potenziale omicida.
Non riesco a farvi capire la differenza ma non importa, lo so che è una battaglia persa: contro il popolo che ha sventrato il paese più bello del mondo per nutrire la bulimia di Fiat, Pirelli ed Autostrade, so che la mia è una battaglia persa...

paperogha ha detto...

Dane, si potrebbe dire che un coglione col carroarmato fa più danni si un coglione col coltello a parità di coglionaggine.
Ma detto questo, si cerca sempre di eliminare la coglionaggine a qualsiasi livello :-)

paperogha ha detto...

Cyd, 30 minuti da Crema a Milano? dipende in che parte di MIlano devi andare e a che ora.
In treno la mattina sono 50 minuti con una puntualità quasi decente e , per un paio di treni, senza nemmeno il cambio

jeremy ha detto...

Infatti ho detto che capisco chi pedala sul marciapiede (ovviamente chiedendo scusa e permesso e non sbraitando dietro a chi non si scansa). La mia considerazione è rivolta a chi, inforcando la bicicletta, si comporta come se la strada fosse solo sua e che le regole, per lui, non sia valide. Parlare dell'automobilista indisciplinato è ridondante: basta aprire un quotidiano o farsi un giro per le strade per capire che la patente a tutti ha fatto più morti del secondo emendamento negli USA.

Dane ha detto...

@Paperoga: ovviamente sono d'accordo, dopodichè se si evita di vendere il mitra al supermercato magari riesci anche ad anestetizzare parte della coglionaggine dell'uomo, o no?!...

Dane ha detto...

@Jeremy: per te è ridondante, per me è un emergenza. Al supermercato è pieno di sciure che mi vengono addosso col carrello perchè pensano ai cazzi loro mentre fanno la spesa, sul marciapiede mi capita di essere investito da donne col passeggino che chiacchierano col cellulare e non si accorgono di quello che succede attorno a loro.
Sinceramente non è a loro che penso appena tocco il discorso sui problemi del traffico e alle stragi sulle...

paperogha ha detto...

in effetti, Dane è più semplice vietare la vendita di mitra che estirpare la coglionaggine :-)

Ma ricordo male o in "Bowling a Columbine" alla fine Moore scopriva che in Canada, pur vendendosi più armi che negli USA, i morti causati dalle armi da fuoco erano un numero inferiore?

cydella ha detto...

@dane: ma quanti sono i ciclisti ligi e osservanti alle regole come te? La totalità della categoria è formato da una manica di coglioni prestati dalla macchina alla bici.

@paperogha: 30 minuti da Crema a San Donato e ho lasciato la macchina al parcheggio. A me fa cagare guidare e uso la macchina il meno possibile (sono sempre andato in università in treno, in bus sto male). Però non sempre ho 3 ore da buttare quando in 30 minuti posso arrivare con la macchina.

paperogha ha detto...

alle 12.30 si, Cyd, ce la fai, il problema è se hai altri orari.
vedremo col raddopppio della paullese che succederà

jeremy ha detto...

E' un emergenza piu o meno dal boom economico, Dane. Le soluzioni sono mille, tra cui l'interdizione dalla guida di qualsiasi mezzo di trasporto (compresa la bicicletta)per chi si macchia di gravi infrazioni del codice. Perche, per esempio, la moltiplicazione delle microcar è un segno di inciviltà e una presa per il culo che non ha eguali. Come non ha eguali che io non possa guidare un camioncino con la B mentre posso guidare un Hummer. Oppure che pago per inquinare. L'elenco è praticamente infinito. Mi dirai: e mi cachi il cazzo sulle biciclette?! E io ti rispondo si, perche se chi le guida è un pirla senza nessuna educazione stradale diventano un problema.

Dane ha detto...

@Cydella: non è così, te l'ho detto. Ciclista è chi usa la bici tutti i giorni per una scelta ben precisa e ti assicuro che tra questi la maggioranza si comporta più o meno come me (che non sono un santo, ma credo che il buonsenso sia una legge più importante di qualsiasi codice: la volta che trovo il vigile che multa pure me perchè faccio surplace al semaforo giuro che finisco in galera!...). Quelli che descrivi tu li ritrovo la domenica, e come dici tu sono automobilisti che han messo già l'auto e preso una bici per una sgambatina.
In ogni caso, a parità di coglionaggine meglio un coglione in bici che in auto... ;-)

@Paperoga: avrò visto quel documentario 50 volte ma non ricordo quel particolare sul Canada, però se così fosse vorrebbe dire che allora è un problema di cultura del paese e quindi ha ragione chi dice che gli italiani non son fatti per l'automobile: appiediamoli!... :-D

Dane ha detto...

@Jeremy: "io ti rispondo si, perche se chi le guida è un pirla senza nessuna educazione stradale diventano un problema."

Un problema infinitesimale, addirittura ridicolo ed inavvertibile, rispetto agli altri che hai citato. L'ho detto: cavillismo ottuso. Non ci siamo, non ci siamo...

p.s.: avete mai immaginato un mondo con solo biciclette a girare?! Non ci sarebbero morti nè incidenti e le compagnie assicurative fallirebbero. Ora, un mondo così è utopico (non sono così idiota da pensare che si possa fare a meno in toto dell'auto, pensate alle autoambulanze...), però di certo si gira troppo in auto e lo si fa troppo male.
Qualsiasi discorso del tipo "sì, ma anche i ciclisti sgarrano" è un tentativo (più o meno volontario) per rallentare una quanto mai urgente e necessaria presa di coscienza del problema.

cydella ha detto...

@dane: a Crema non c'è nessuno che usa la bici per scelta di vita, quindi in base alla tua definizione non esisotno ciclisti. Usano tutti sia bici che macchina (o bisogna essere dei talebani della bici?!), per necessità (come vanno a fare la spesa? Portano tutto a piedi o in bici?! Se piove cosa fai?! Mia nonna la carico sulla canna?!). Quindi non vedo questa tua distinzione tra ciclisti e automobilisti.

jeremy ha detto...

Dane, mi sembri un po' troppo estremo e un po troppo buono con i ciclisti. Ripeto: vivendo a Milano non vedo tutta questa disciplina ed educazione stradale che vedi tu Dane. Per questo ti dico che non mi sembra cavillismo ottuso. E ripeto ancora una volta: lungi da me paragonare biciclette e automobili. Io contesto il fatto che il comportamento è identico e che stare su una bicicletta non ti esenta da seguire le regole. Certo meglio un coglione in bici che in auto, senza dubbio.

paperogha ha detto...

Cyd, credo che Dane come ciclisti intenda quelli che usano l'auto solo se strettamente indispensabile e quindi anche nel caso in cui devi portare la nonna a far la spesa o se devi partire per le ferie in Corazia :-)

gareth ha detto...

Dane, per me ciclista in un dato momento è chi inforca una bici, non importa se ci va tutti i giorni da vent'anni o se ci è salito per la prima volta cinque minuti prima. Per me la bicicletta è un mezzo di trasporto, così come l'auto, ed uno sceglie in base alle necessità, opportunità, disponibilità quale usare di volta in volta. Per te invece la bici è un'ideologia, e su questo piano non ti seguo. Chi è "ciclista" in questo senso tende a somigliare ad altre categorie incazzosamente schierate (penso soprattutto a certi vegetariani) che tendono a puntare il dito verso chi fa scelte diverse dalle loro. Mi spiace, così come mastico cavalli cotti o crudi senza sensi di colpa, così vado in automobile quando ne ho bisogno, cercando di scegliere con intelligenza il mio veicolo (senza incaponirmi ad andare con una jeep tra i carrugi di Genova...), rispettando le regole e pretendendo che tutti gli altri (automobilisti, motociclisti, ciclisti,pedoni e gondolieri) le rispettino da parte loro.

Dane ha detto...

@Cydella: sicuramente abbiamo campioni di sondaggio differenti e comunque la macchina la uso anch'io. E proprio usando la macchina metto in campo la mia esperienza da ciclista (quando fermo al semaforo faccio mezzo metro di retro, per far passare il motociclista incastrato, questi di solito mi ringrazia meravigliato strabuzzando gli occhi, il che la dice lunga su cosa passi il convento di solito...), mentre gli automobilisti (prendo ad esempio la tua esperienza personale...) mettono la loro esperienza in campo quando usano la bici.
L'auto non solo è pericolosa, ma è pure deleteria per la mente...

@Jeremy: "lungi da me paragonare biciclette e automobili. Io contesto il fatto che il comportamento è identico e che stare su una bicicletta non ti esenta da seguire le regole. Certo meglio un coglione in bici che in auto, senza dubbio"

E allora de che stamo a parla'?!...
E' chiaro che tutti debbano comportarsi come si deve, ma se bisogna parlare dei problemi di traffico ed incidenti non si può non partire dal presupposto che il primo colpevole è l'automobile, quindi parificare i mezzi è stupido oltre che sbagliato.
Siamo in troppi, gli spazi mancano, quindi devi stare mille volte più attento ed andare mille volte più piano. Ma questo non succede perchè "tanto c'ho l'airbag, il sistema frenante elettronico, il parabufalo e la moglie ossigenata" e prima o poi ci si fida troppo di questi mezzi che non si sanno guidare. Ce ne si sbatte degli altri e siccome l'uomo non è infallibile e la cazzata è fisiologica, prima o poi fai il patatrack.
Comincia a risolvere questi problemi, e poi vedrai che del problema della maleducazione dei ciclisti nemmeno ti ricorderai più, perchè non ti toccheranno minimamente.
Io tutti i giorni prego che se proprio qualcuno mi deve venire addosso sia un ciclista maleducato e non un automobilista distratto...

p.s.: per quanto riguarda il rispetto delle regole, avete capito perchè in Svezia han fatto quelle proposte?! Sono le regole che devono adattarsi al buon senso e non viceversa, invece in Italia per ogni cosa scatta il meccanismo "a norma di regolamento, il contatto c'è stato". Sì, il contatto c'è stato, va bene...

Krug ha detto...

cydella io appena posso uso la bici come mezzo di trasporto, anche in una città (Trieste) non propriamente ideale per un ciclista (è una città che pur essendo affacciata sul mare è fatta a gobbe); vado a lavorare in bici, nei weekend estivi vado al mare in bici e via discorrendo; nessuno pretende che uno diventi come Emilio Rigatti, scrittore che si muove per sua scelta solo in bici e non usa l'auto, basterebbe che uno non prenda sempre l'auto per default; ti faccio un esempio, io lavoro in una ditta a sette chilometri da Trieste, avendo un autobus che passa a cinque minuti da casa mia e mi molla a centro metri dal posto di lavoro quando non posso andare al lavoro in bici prendo il bus. Dei miei colleghi (una sessantina di persone) NON CE N'E' UNO che venga a lavorare, non dico in bicicletta, io per loro sono un "cubano" piuttosto originale trapiantato in Italia, ma in autobus, con mariti e mogli che vengono al lavoro con due automobili.
Riguardo alle infrazioni dei ciclisti non discuto che ci siano ciclisti che infrangono regolarmente il codice della strada ma spesso e volentieri capita che questo avvenga perchè in certi frangenti è impossibile compiere una manovra legale; prova tu a cambiare "legalmente" corsia in città, se ti va' bene ti arriva una selva di vaffa, se ti va male trovi il pirla che ti tira un "rifilino" e rischi di finire lungo disteso in mezzo alla strada.
Sinceramente mi piacerebbe prendere qualche autista, metterlo su una bicicletta e farlo girare per città; dopo un paio di rischi secondo me la volta successiva che monta in auto ci pensa due volte a fare qualsiasi manovra pericolosa.

Dane ha detto...

Gareth, io non sono un talebano che gira "SOLO" in bici (così rispondo anche a Paperoga che fa lo spiritosone...), nè sono vegetariano. Ma il limitare l'uso dell'auto è un'esigenza umanitaria, esattamente come la diminuizione del consumo di carne (pensa che volevo arrivare a quell'esempio, ma mi hai anticipato).
Se la scambi solo per un vezzo, una forma di snobismo, una moda, o un ideologia allora significa che non vi rendete conto di cosa succede nel mondo intorno a voi...

Dane ha detto...

Krug, inutile, avresti più successo ad insultargli la mamma o la squadra di calcio...

Krug ha detto...

Dane, ma se pensi che sia inutile, perchè continui a scrivere?

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

Hai ragione Krug, è colpa mia. Poi dopo il tuo post (illuminante l'esempio del "cambio di corsia". Eh, ma il problema è che i ciclisti non si comportano bene...) non c'è proprio più bisogno di aggiungere altro...

p.s.: eccezionale anche l'analisi comportamentale dei soggetti in questione, marito e moglie al lavoro con due auto diverse. Magari lavorano a 300 metri l'uno dall'altra, però "sai, io esco mezz'ora prima e se no tutti i giorni mi toccherebbe aspettare..."
Eh sì, la mia è un ideologia...

KBLondon ha detto...

I Ciclisti si prendono cosi' maledettamente sul serio che piu' volte che no' diventano talebani. Rilassatevi: non e' quella l'idea di andare in bici?

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Prenderci sul serio?! Detto da un inglese?! Togli la mazza da cricket da sotto la camicia e sta attento a non rilassarti tu mentre guidi, piuttosto...

p.s.: vuoi approfittare per qualche altro insulto ai greci o a qualche altro popolo inferiore già che ci sei?!...

KBLondon ha detto...

No, oggi i greci mi stanno simpatici (sicuramente piu' dei Ciclisti)

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Anche a me. Se non altro perchè loro il bidet nel bagno ce l'hanno.....

KBLondon ha detto...

Se quello e' il tuo metro di gradimento, dovresti andare a vivere in Francia

Dane ha detto...

Basta non aver a che fare con la spocchiosa Inghilterra. Avete anche voi una religione adesso o ululate ancora sotto le querce?!...

Anassagora ha detto...

@paperhoga
Ricordi bene ma dimentichi di dire (come il signor moore d'altronde) che in canada le armi vendute sono di diverso tipo (ossia sono sostanzialmente da caccia veramente ed a colpo singolo) in più nessuno è autorizzato a portarle in giro, nello stesso film si fa vedere un poligono canadese ma non si evidenzia che nessuno dei presenti può portarsele in giro.
Insomma, il canada ha leggi severissime sulle armi. moore volendo evidenziare la cattiveria degli americani se ne è ben guardato dal dirlo.

eltopo1971 ha detto...

dane

non più da quando hanno imparato a disporre dei pietroni in cerchio..

Dane ha detto...

Oddio, Eltopo, ho le lacrime!... :-D
Ossignùr, ci avevo messo giorni a smaltir la stupidera dopo lo score di Burdisso in Coppa Italia citato da Cydella e l'ingiusta condanna alla banda di Libano citata da Nick, e tu adesso mi ci fai ricadere!... :-D

Nick ha detto...

Ma perchè quando si parla di Moore si finisce sempre col mettere in evidenza quanto sia idiota?

Anassagora ha detto...

Secondo me non è idiota ma critica gli americani utilizzando le stesse motologie che critica... è americano. Tutto qua.

non si rende conto che il vero problema è il muro di berlino, ritiriamolo su.

K

Simone ha detto...

Anche se non son riuscito a partecipare,o forse proprio per questo,la discussione che si è sviluppata è la migliore,e la più divertente,degli ultimi tempi.
Consiglio sul tema un pamphlet provocatorio e ancor oggi attuale:"Elogio della bicicletta" di Ivan Illich.

paperogha ha detto...

più che la cattiveria degli americani, mi pare che Moore volesse dimostrare che la lobby delle armi americane fosse la causa delle troppe morti causate dalle armi da fuoco, quindi il dato canadese avrebbe dovuto contraddire la sua tesi.
In effetti, Andrea, non conoscevo i dettagli sulla legislazione canadese relativa alle armi, che mi ingargbuglia la situazion. Rigurderò il documentario anche alla luce di questo dato.

P.s.: Dane, ti chieso scusa se la battuta sulle vacanze in Croazia non è venuta bene, l'intento non era polemico nè canzonatorio

Dane ha detto...

@Paperoga, tranquillo, addirittura chiedere scusa mi pare eccessivo... ;-)
Avevo capito che era una battuta, ma siccome mi capita spesso di trovare il furbastro che mi dice "ah, quindi anche tu usi il motore!" allora mi tocca precisare che io me lo posso permettere di usare la macchina una volta al mese o il gommone 15 giorni all'anno perchè sono "ecosostenibile". Gli altri invece non solo il pianeta non li regge più, ma s'è proprio rotto i coglioni di loro.
E siccome il pianeta non glielo dice (o loro fanno finta di non sentire), mi permetto di seminar zizzannia io..... :-D