di Stefano Olivari
La matematica dimostra che nelle scommesse non esiste una strategia vincente a prescindere dalla scelta delle partite. Però migliaia di studi statistici evidenziano l’unico sistema ‘cieco’ temuto dai bookmaker: la puntata sui favoriti, quando non addirittura sugli strafavoriti. Anche se le quote sembrano basse, anche se c’è meno divertimento, anche se pubblicazioni miracolistiche esaltano outsider e martingale. Da metà agosto abbiamo effettuato un nostro studio con poche limitazioni: a) solo calcio; b) molto mercato, almeno 100mila euro di gioco presso gli exchange primari; c) solo esiti finali; d) mai più di 5 partite nello stesso giorno; e) quote da 1,25 in giù, cioè con probabilità secondo il banco di almeno l’80% (100 diviso 1,25 fa 80). Ad oggi abbiamo trovato ‘solo’ 50 partite rispondenti a questi requisiti, alcune anche da 1,01 (ovviamente erano di qualificazione mondiale). Il risultato? Mettendo 100 euro su ogni match, con capitale quindi di 500, abbiamo vinto 46 volte e subito il salasso di 100 nelle rimanenti 4 occasioni. E adesso ci ritroviamo con un utile netto di 214 euro, il 42,8% del capitale iniziale: un risultato fortunatissimo, quando la realtà di medio periodo è invece più grigia. Con questo metodo la nostra performance 2008-2009, prendendo in considerazione tutta la stagione e non solo un mese e mezzo, era stata del 48,3%. Giocando in questo modo il confronto non va fatto con il sei del SuperEnalotto, ma con il prodotto offerto dalla vostra banca.
(pubblicato sul Giornale di oggi)
3 commenti:
Purtroppo, come lei ben sa, prendendo come riferimento una stagione intera si finisce con il cadere nella "trappola" delle ultime giornate dove a giochi fatti esce un po' di tutto. Personalmente smetto di giocare verso Aprile, inoltre cerco di puntare il prima possibile l'evento onde evitare le scommesse "tifose" degli ultimi giorni. Per evitare i rischi degli alti e bassi mensilmente aggiungo una quota fissa al giocato ma allo stesso tempo tolgo metà dei guadagni in modo da avere una rendita. Naturalmente rispetto in modo assoluto queste regole.
Saluti
Sergio
Sono d'accordo, non solo da aprile in poi cerco di giocare solo sugli eventi che ritengo (magari sbagliando, non conosco i retroscena del campionato danese ma mi informo su quello che accade in campo) 'veri'. Rispetto ad altri sport il calcio 'vero' (uso sempre le virgolette) ha un vantaggio non da poco: non si può perdere apposta, senza conseguenze finanziarie o fisiche (leggi: botte dei tifosi). In altre parole, non si può giocare sui favoriti nel tennis al torneo di Tokyo...
dove trovo i volumi delle scommesse?
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