di Italo Muti
Pensieri cattivi su ribassisti, il bottino della Fiat, il diluvio dopo Armani e l'imposizione dello sci.
1. Passata è la tempesta? Siamo davvero fuori dal tunnel? Prima di gridare evviva, forse bisogna guardarsi bene attorno, procedere con passo felpato e non fare dichiarazioni spocchiose. La situazione è comunque fluida e i ribassisti sono sempre lì, pronti a intervenire e a seminare dubbi nel mercato, nei risparmiatori più timorosi e già proni sul sacro altare delle vittime sacrificali. I vari problemi vanno riportati nei loro giusti termini, anche quelli imeresi, simbolo di una delle caratteristiche italiche che rende la rinascita di questo Paese un’impresa improba.
2. Il Gruppo Fiat ha avuto un 2009 d’oro, anche se l’anno è stato difficile per molti, per quasi tutti, rendendo la vita comune una vera merda. I risultati sono lì belli freschi a dimostrare una ripresa consistente, della serie basta con le pezze al culo: +7,1% i volumi, +0,5%la quota del mercato europeo occidentale, migliori vendite dal 2001, lo stesso per Lancia e Alfa Romeo; in dettaglio , le immatricolazioni rispetto al 2008 sono state +79% in Germania, +12% in Francia e +14,2% in UK. Tutto ciò grazie ad un improvviso amore smodato per le automobili Fiat, per la nuova Punto e la nuova Panda? Una febbre che ha pervaso l’Europa? E’ questa l’Influenza A per cui bisognava vaccinarci pena la morte o l’incauto acquisto di una BMW? Considerati gli aiuti corroboranti sotto il nome in codice di incentivi alla rottamazione, visti i risultati economici, allora chiudiamo Termini Imerese e andiamo dove la produzione costa meno. Se la location era sbagliata, imbecilli ad andarci, se c’era un premio nascosto, allora non puoi andartene dopo aver preso il Grisbì. Se te ne vai, allora riconsegni allo Stato il maltolto con interessi.
3. Giorgio Armani ha una villa a Saint Tropez (oltre che in duecento altri posti), qui a Monte Carlo non l'abbiamo mai visto. Se venisse però ci piacerebbe chiedergli cosa ne pensa dell'eliminazione europea di una squadra di basket che costa circa 9 milioni di euro l'anno (il direttore di Indiscreto sostiene di più, ma a noi risulta questo) ed il cui presidente ha detto di considerare l'Eurolega come un allenamento. Un allenamento per arrivare al massimo, ma proprio al massimo, secondi in campionato come l'anno scorso. Finché ci saranno Re Giorgio ed il vantaggio fiscale nulla sarà toccato, poi il diluvio.
4. Proprio a duecento metri dal nostro modesto appartamento abbiamo invece incontrato un noto trader di diritti televisivi, che ci ha raccontato episodi illuminanti sulle scelte di programmazione delle varie discipline nelle emittenti italiane. Sia free che pay. Girato il materiale al direttore, che vedrà cosa farne. Di nostro diciamo solo che quella del libero mercato è una grandissima balla: non necessariamente chi ha più spettatori ricava più soldi. Discorso che vale sia a livello generale (buon esempio lo sci) che del micromondo calcistico: alcune società prendono più soldi non perché facciano fatturare di più alle pay-tv, ma perché minacciano di portare la gente in piazza.
Italo Muti
(per gentile concessione del'autore, la versione originale dell'articolo è in Dentro la Finanza)
23 commenti:
@Italo
Hai avuto occasione di leggere questo ??
http://www.leap2020.eu/GEAB-N-39-Contents_a3996.html
parole sante ... sull'olympia poi la mentalità non si accende se sei vincente non snobbi nulla.
"Se la location era sbagliata, imbecilli ad andarci, se c’era un premio nascosto, allora non puoi andartene dopo aver preso il Grisbì. Se te ne vai, allora riconsegni allo Stato il maltolto con interessi."
Applausi.
La faccenda di Termini Imerese è una cosa su cui Berlusconi si gioca moltissimo. O piscia in testa a Marchionne o non ha altre soluzioni per uscirne vivo. Proposta: il Gruppo Fiat ceda gratuitamente gli impianti agli operai.
@jeremy
Silvio non si gioca un bel niente. Il paese è lobotomizzato...
@Guus
si, l'avevo letta e non sono d'accordo sul filo conduttore negativo che lo pervade. Ci sono delle cose con cui concordo, ma molte cose sono in evoluzione. i paesi emergenti saranno ancora vincento aon apprezzamento delle loro valute. Wall Street +10% Europa in risalita finanzairia perchè è stata bastaonata duramente prima, eccessivamente, per cui i prezzi sono molto interessanti. Il che è anche un problema, siamo infatti delle prede semplici.Tieni presente che tutto ciò determinerà anche delle ripercussioni politiche
Mi fermo qui, altrimenti scrivo u romanzo.
Italo
Non so, spike. Perche Termini è una cosa grossa e un cialtrone che non sa guidare (questa la versione ufficiale dell'incidente in Ferrari....)non si puo permettere di dire cose simili. Anche perche colpiscono direttamente Silvio e il suo governo. E sai benissimo che c'è una cosa che fa incazzare Papi è quella che qualcuno ce l'abbia piu grosso di lui.....
@Nanomelmoso
Il vincente dovrebbe essere ancje un cannibale, Eddy ne è la prova.
Italo
@Spike
Grazie, non vedo margini di trattativa. Questo per me è un ragionamento della destra a cui aspiro.
@Spike and Jeremy
A SB stanno mettendo una bella camicia di forza da cui non si può scappare. Quelli del Britannia sono sempre lucidi, luciferini e senza pietà.
Le foto che accompagnano tutto l'articolo originale, indicano anche la traccia da seguire, con la giusta chiosa.
Italo
@Italo
Io sono abbastanza "neutro", nè ottimista nè pessimista, speriamo bene (anche se non sono sul pezzo come te)
Discorso FIAT: Non so quanta influenza possa avere Silvio I sulle decisioni di Marchionne: così a naso direi come il Fante di Coppe con briscola Bastoni ...
@Guus
Magari fosse il fante, è più veritierio il due.
Sai di notizie ne arivvano tante, ma poche sono giuste.
sono periodi in cui il guadagno può essere veramente interessante, sangue freddo e coglioni. il resto non serve.
Italo
Guus, il problema è che in questo caso non dovrebbe essere cosi, perche Termini Imerese ha una valenza sociale altissima. Quindi Silvio I, se ha le palle, puo contare come un Tre di briscola: non sei il piu forte in questo caso (l'Asso è sempre Fiat), ma se ti giochi bene le carte, il carico te lo becchi tu.
@Italo
come dicevo nel tuo blog, sono molto pessimista per il quadro macro.
Von Mises diceva che non vi è alcuna possibilità di evitare il collasso finale derivante dal boom dall’espansione del credito. Una alternativa vi è solo se la crisi dovesse arrivare prima, come il risultato di un abbandono volontario di ulteriore espansione del credito [debito], o più tardi come una catastrofe finale e totale del sistema monetario in questione.
Mi sembra che la stamperia di Bernanke è ancora in funzione...
@Spike
Mr. Nice Guy rivuole i soldi dalle banche che hanno ripreso a macinare ricavi e utili. Se ci riesce è un buon viatico.
La bomba è sulle carte di credito, ma per ora è ancora fluttuante.
Sulla Fiat ti ho risposto con dovizia.
Italo
Quoto Jeremy sul discorso Termini. E'una patata bollentissima, con risvolti sul piano sociale e dell'immagine molto consistenti. Un amico sosteneva che l'origine di tutti i mali è stata la decisone di porre lo stabilimento in Sicilia. Vero, ma ora decisioni drastiche non sono proponibili. Termini va vista con gli occhi di uno che ha vissuto i '60 e di uno che vive e ha vissuto l'ultimo decennio. Sta di fatto che chiudere baracca sarebbe un'operazione pesantissima anche e soprattutto alla luce della valenza della Regione Sicilia sull'economia (in senso lato) dello Stato. Da meridionale, mi amareggia che in Campania aziende di ogni tipo (e di una certo peso) vivano alla giornata sull'orlo del baratro, mentre le vicende dell'isola sono di interesse pubblico.
Se Obama riesce a farsi dare indietro i soldi dalle banche, si erge a mio idolo personale.
Delgiu, fatti forza: pensa alla Calabria.....
@jeremy
parliamo di 90 mld in dieci anni.
Solo freddie e fannie hanno causato un buco di 500 mld!
Per non parlare poi che le banche hanno la possibilità di far scontare i soldi dati a Nice guy, restringendo ancora di più il credito.
Stiamo parlando di misure insufficienti e intanto la stamperia gira a pieno regime.
Spike, ma io voglio ancora vederli che ridanno i soldi indietro...anche solo miseri 90 mld in dieci anni.....
@Spike
Passare quest'anno sarà fondamentale, ma non sarà una passeggiata.
Gli indici borsistici saranno il nostro termometro.
Italo
L' Autorité des Marchés Financiers, tipo consob, ha comunicato che Jean René Fourtou, amministratore delegato di Sanofi-Adventis e presidente di Vivendi, l’11-12 ha acquistato 234.782 azioni, a cui gli danno diritto le stock-options in suo possesso, e le ha rivendute il giorno stesso con profitto quasi nullo.
Frank Riboud, presidente di Danone, ha preso 329.310 stock-option il 14-12 e anche lui le ha rivendute il giorno stesso.
Idem il direttore generale e un amministratore di Christian Dior e un membro del comitato esecutivo di Total (40 mila stock-options).
Due membri del consiglio d’amministrazione di Bouygues hanno liquidato il 90% delle loro azioni.
Un membro del comitato esecutivo di Thales 10.500 titoli.
Stessa fretta per i capi BNP-Paribas. Il presidente Michel Pébéreau prende 79 mila delle sue stock-option il 15-12 e ne rivende 62 mila il 20-12. Il suo vice Baudoin Prot rivende l’80% della sue 47.300 stock-option quattro giorni dopo.
Come mai si liberano tutti delle stock options, se ci sono segnali di ripresa? Sanno già di nuovo crack imminente?
PS: giorni fa, nella sede di BNP-Paribas, uno dei super-capi è uscito da una megariunione e è stato sentito gridare nei corridoi: «Mentono! Mentono ancora! Mentono come sempre! E provocheranno un altro collasso entro il 2011!».
@Cydella
LA situazione è fluida, le banche sono malate di cancro, se non tagli il male muori.
Il problema vero è il panic selling da evitare in qualsiasi modo. Per adesso è navigare a vista, la materia cancerogena è comunque finanziaria.
Italo
società che possono portare in piazza i tifosi per avere più soldi dalle tv? me ne sovviene 2/3....in attesa che lo "splendidopubbliconapoletano" porti lustri e lustrini al già osannato calcio italiano in giro per l'europa.
Posta un commento