di Stefano Olivari
Il sorteggio integrale degli arbitri nel campionato 1984-85 è un mito a metà, per riprendere il titolo di una fortunata (più del giornale che la ospitava, adesso mensilizzata) rubrica del Guerin Sportivo: non c'erano 18 arbitri sorteggiati su 18 partite (all'epoca c'erano 16 squadre in serie A e 20 in B), ma fasce che nel corso di quella stagione si modificarono.
La situazione più vicina al sorteggio integrale fu quella delle tre fasce da sei squadre ciascuna, al cui interno gli arbitri (designatore era D'Agostini) avevano davvero la stessa probabilità di essere sorteggiati per ognuna delle sei partite. Situazione diversa sia dal sorteggio integrale (un esperimento durato poche giornate, in piena era Bergamo-Pairetto) dalle mini-griglie che anche senza essere Moggi rendevano per un addetto ai lavori facilmente prevedibili le designazioni: al massimo l'incertezza era su due nomi, sorvolando sul teatrino del sorteggio con i giornalisti spettatori stupidi, distratti o conniventi.
Non è un invece un mito il fatto che un Verona di giocatori poco sopra la media (di alto livello, da attirare l'interesse di un grande club, potevano essere considerati solo Briegel e Elkjaer mentre nella classe media rientravano Fanna, Marangon, Tricella, Di Gennaro e Galderisi che pure le loro occasioni in una grande piazza le avevano o le avrebbero avute) si lasciò alle spalle un ottimo Torino, la migliore Inter dei 27 anni fra Moratti padre e Moratti figlio, la Juventus di Platini e dei campioni del mondo che in Europa dominava, il primo Napoli di Maradona, l'Udinese di Zico, la Roma appena arrivata a un rigore dalla Coppa Campioni, una Fiorentina ambiziosa, un Milan più che buono (tre quarti della difesa sacchian-capelliana, più il centravanti della nazionale inglese e il regista del Manchester United), eccetera.
La solita valanga di nostalgia per arrivare al presente, con l'ipotesi del sorteggio arbitrale più o meno integrale che è già stata derubricata a boutade del dimezzato presidente Beretta. Nessun presidente ieri in Lega ne parlava apertamente, al di là delle battute di Zamparini sulle pagelle e del tiepido sostegno del sampdoriano Marotta o del moggian-barese Perinetti, non a caso si sono esposti solo quelli del no. Abete, l'uomo forte della A Galliani (ne avrà parlato al ristorante con Collina?) e soprattutto, con parole incredibili (essendo uscite dalla bocca di uno che dieci giorni prima parlava di complotti planetari contro l'Inter), Ernesto Paolillo: ''Sarebbe deprimente svilire l'Aia con un sorteggio integrale e con giudizi che non vanno bene''. Ma non era Galliani che si era apparecchiato tutto, calendario e dintorni, per l'aggancio? (Domanda retorica: la nostra risposta è sì, ma non siamo furbi come Paolillo). Il punto è proprio questo: le grandi tradizionali, ma anche quelle che aspirano ad esserlo (Fiorentina, Roma, Napoli), seminano sospetti quando pensano (o gli fa comodo pensare) di essere vittime ma non accettano di essere messe sullo stesso piano di importanza dell'Atalanta o del Chievo della situazione. Un po' come quelle ridicole campagne del genere 'i campioni vanno tutelati': che giocassero da soli, i campioni. Accettano insomma la legge del più potente nei confronti del resto della serie A, visto che il loro sgradimento verso un arbitro rovina una carriera, ma al loro interno contestano quella del più furbo che invece con queste regole è inevitabile.
stefano@indiscreto.it
29 commenti:
Ha ragione Direttore. Sugli arbitri bisogna cambiare la testa dei dirigenti (e dei tifosi) non il sistema di designazione. Ma gli italiani in genere vanno matti per le trame occulte, i servizi segreti deviati ecc, e allora...
D'accordo anche sul Verona dello scudetto. Era una squadra fatta da italiani scartati dalle grandi con l'aggiunta di Briegel e Elkjaer. Con quello che aveva in mano Bagnoli ha fatto un capolavoro
"Ma non era Galliani che si era apparecchiato tutto, calendario e dintorni, per l'aggancio? (Domanda retorica: la nostra risposta è sì, ma non siamo furbi come Paolillo)."
Direttò, e solo ora lo dice? e io a prendermi del paranoico per settimane
certo che fa piangere pensare quante buone squadre ci fossero una volta (in un campionato a 16) e poi Platini, Maradona, Zico, Rummenigge, Passarella eccetera eccetera
Bagnoli fece davvero un capolavoro, del resto lui era della Bovisa mica un pirla
Axel, non fare il furbo mangiandoti l'affermazione di Paolillo riportata dal Diretto...Per la serie "Allegra Brigata di Sherwwod"....
Però anche il sistema di designazione ha la sua importanza. Ogni partita dev'essere trattata alla stessa maniera, anche per quanto riguarda la possibilità di essere assegnata ad un arbitro più o meno bravo. Se parliamo di sport e parità di punti di partenza, Atalanta-Chievo e Milan-Inter, devono essere considerate alla stessa maniera.
@Jeremy: non so più come dirlo, è Paolillo!
come dirigente di calcio ha l'autorevolezza di Jimmy il Fenomeno
http://www.youtube.com/watch?v=I-Vxh6LmDa4
"Il punto è proprio questo: le grandi tradizionali, ma anche quelle che aspirano ad esserlo (Fiorentina, Roma, Napoli), seminano sospetti quando pensano (o gli fa comodo pensare) di essere vittime ma non accettano di essere messe sullo stesso piano di importanza dell'Atalanta o del Chievo della situazione."
Direttore, chapeau: queste parole spiegano velocemente il calcio italiano.
In quanto al Verona non finirò mai di sottolineare i meriti di Bagnoli. La squadra era buona ma non eccelsa, solo che lui era il Maradona della panchina.
Axel, sarà Jimmy il Fenomeno, sarà quello che vuoi ma intanto alle riunioni di Lega mandalo lui. Mi vuoi dire che le sue affermazioni le fa a titolo personale e ogni volta ci sono le smentite ufficiali della società che sfuggono ai più perchè occultate dai mediaservi?! No perche sembra che Paolillo sia uno qualsiasi che passa di la e dice "posso dire una cosa?" e non in veste di dirigente dell'Inter.....
@Jeremy: hai ragionissima, Moratti non ha una reale intenzione di cambiare il calcio, di renderlo più democratico togliendolo dalle mani di Galliani & C., continueranno sempre a votarlo in lega pur di avere anche loro una bella fetta della torta dei diritti televisivi (perchè quella è l0unica cosa importante, i danè da Sky)
l'ipocrisia della società Inter io non l'ho mai messa in discussione, figurati quella di Paolillo che nega di aver mai detto che gli arbitri erano pilotati
Non volevo portarti a fare questa dichiarazione di "colpevolezza" della società Inter (che non è ne migliore ne peggiore delle altre: l'Allegra Brigata di Sherwood è ben vasta ed eterogenea....). Solo che dalle tue parole sembrava che Paolillo sia uno che parla a titolo personale.
"...la migliore Inter dei 27 anni fra Moratti padre e Moratti figlio..."
Credevo che il presidente in quel periodo fosse Ernesto Pellegrini...
sergio, beh altrove non invitano manco i Palloni d'Oro alle feste ufficiali...Palloni d'Oro inutili tralaltro, gente che ha riempito solo mezza bacheca, quella stessa bacheca che viene usata per incutere "timore" ai nuovi arrivati in famiglia.....
Sergio 65, gli estremi dell'intervallo vanno esclusi (credo voglia dire: la migliore Inter del periodo Fraizzoli-Pellegrini), io piuttosto dubito che l'Inter 1984-85 fosse a livello di quella (sempre pellegriniana) del 1988-89...
Applausi, direttore.
Aggiungo solo che Preben Larsen Elkjaer fu uno dei giocatori di cui i miei occhi da decenne s'innamorarono praticamente a prima vista durante gli Europei dell'anno orwelliano.
Quando uccise un paio di pennuti in curva col rigore spadellato in semifinale (situazione da copione: giocatore fortissimo e decisivo che canna il momento culminante del torneo; la sostanziale differenza è che, per sceneggiatura, l'avversario sarebbe dovuto essere il futuro campione, e in questo frangente era, invece, la Spagna di Arconada... altro portiere legato a una papera storica!), non riuscii a trattenere le lacrime.
Che belli i tempi in cui si riusciva a piangere per una partita, pur non tifando in senso stretto per nessuna delle due squadre.
puoi fare qualsiasi cosa se pensi che il sistema sia corrotto non c'è sorteggio che tenga ... penserai sempre che ti stanno trattando male
Le grandi squadre litigano solo per chi deve avere più potere ... L'Inter non credo che sia tra le squadre massacrate dagli arbitri ... solo che appena una gara su 5 non va come dicono loro, giù a piangere a dirotto. Non che sia diverso per le altre squadre. Vedi il Napoli, che ha gridato tutta la settimana allo scandalo arbitrale, dimenticandosi di avere segnato ad Udine un gol irregolare e che il rigore dell'Udinese tanto discutibile non era ... Quanto al Verona di Bagnoli, grande squadra con due autentici fuoriclasse. Io rimpiango di quegli anni (oltre la spensieratezza di esser bimbo ...) il fatto che gli stranieri erano pochi, ma tutti di grandissimo livello ed il minor numero di squadre. 20 team in serie A e 22 in B hanno diminuito la qualità di gioco in entrambi i tornei ...
da buon nostalgico , ricordo il miglior torino da me visto...
"le grandi tradizionali, ma anche quelle che aspirano ad esserlo (Fiorentina, Roma, Napoli), seminano sospetti quando pensano (o gli fa comodo pensare) di essere vittime ma non accettano di essere messe sullo stesso piano di importanza dell'Atalanta o del Chievo della situazione"
Non so perchè, ma mi pare di averla già letta scritta da qualche pazzo provocatore sta frase.....
p.s.: Direttoe, a me Di Gennaro è sempre sembrato ben sopra la media....
"Non volevo portarti a fare questa dichiarazione di "colpevolezza" della società Inter...Solo che dalle tue parole sembrava che Paolillo sia uno che parla a titolo personale."
No, Jeremy: è che cercava di mutuare dall'Avv. Cantamessa il "Teorema Meani" ma l'hai sgamato subito... :-D
"Le grandi squadre litigano solo per chi deve avere più potere...solo che appena una gara su 5 non va come dicono loro, giù a piangere a dirotto."
Infatti, con la seconda a 9 punti si sono acquietati gli isterismi. Adesso fanno i diplomatici.....
"Quanto al Verona di Bagnoli, grande squadra con due autentici fuoriclasse."
Mitico ricordo dell'infanzia. Ero al mare, tutti i bambini in spiaggia che fanno gli sboroni con le lore squadre (le solite: le strisciate, la Fiorentina, la Roma, etc...) commentando gli articoli di calciomercato.
Salta su dal lettino un signore panzuto: "Eh, quest'anno non c'è storia....lo scudetto lo vinciamo noi!...con quei due carroarmati che abbiam preso...."
Attimo di perlessità, qualcuno chiede per che squadra tifi: "Verona!..."
Risate generali (vabbè il tifo, ma un minimo di decenza!...), e lui di rimando "vedrete, vedrete....con quei due carroarmati!...."
Da allora non ho il coraggio di spernacchiare nemmeno Gareth quando parla di scudetto... :-D
p.s.: "con quei due carroarmati!..", non lo dimenticherò mai..... :-O
@Direttore
Lei (VOI?) quando parla degli anni 80 ci mette sempre del suo per farci toccare con mano il tempo che è maledettamente passato e, al contempo, farci sputacchiare il modesto presente. Potrebbe scrivere come uno qualsiasi della gazza (o Tuttosport, non cambierebbe nulla), sciatto e dimentico della malinconia, in modo da non distruggerci il sabato leopardiano?
Italo
Posso farlo senza problemi, però a pagamento...l'amico Carlo Pizzigoni mi sta ricattando, essendo entrato in possesso di un articolo di mercato scritto proprio per Tuttosport qualche anno fa...in cui davo per fatto il passaggio di Tristan all'Inter per 75 miliardi...
@Direttore
Parafrasando Tosetto, il Keegan della Brianza, faso tuto mi.
Bonifico on line estero su estero, chez moi? Sa, non tutti sono scappati, specie i calciatori.
Italo
Direttore, Lei quoque!!!... :-D
Diretto, questa se l'era inventata di sanissima pianta. Vabbe era il periodo della bulimia interista e qualsiasi cialtrone (Tristan non lo era ma non era certo un campione)accostato ad Appiano rischiava di accasarsi sul serio.
Si dice sempre 'ho le mie fonti'...poi 'le mie fonti' sono il bar o, peggio, il procuratore con cui si è in torta...però preso con spirito di cazzeggio il calciomercato è fenomenale...posso vantare anche un 'Totti-Milan è fatta', credo per Rtl una decina di anni fa, e per Tuttosport una serie di articoli su Macellari e Cristina del Grande Fratello Uno...
Diretto, mi tolga una curiosità: ma fare il calciomercato è una tassa da pagare sempre per poter iniziare a scrivere di calcio?
Al contrario, nei giornali è considerato un attestato di stima! E' una delle poche materie in cui si possono prendere buchi, altro che le conferenze stampa stenografate...trovo che sia giusto il taglio del cazzeggio, ma è difficile trovare chi stia al gioco...
Diretto, questo mondo dei media mi sembra sempre ogni giorno di piu senza una vera logica. Meno male che non ho mai avuto velleità giornalistiche...Oddio facevo il cruciverba per il "Tra i Leoni" in Bocconi e ho spacciato qualche domanda alla Moratti durante un convegno come un'intervista esclusiva durante la campagna elettorale 2006. Contano?
C'è chi ha preso il tesserino (di pubblicista) con molto meno, lavorando negli indimenticati 166...
Diretto, mi sta dicendo che dopo la carriera da miglior tennista italiano dopo Panatta, mi son bruciato anche quella da giornalista?!? Sono l'emblema del talento bruciato e buttato nel cesso....meno male che mi resta ancora quella da cantante con l'opzione X Factor (almeno per i prossimi 5 anni....)e da chef con 3 stelle Michelin sempre in canna....poi dici "perche ho fatto la pratica?".....e meno male....:-)))))
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