Rifiuti da Davis

di Stefano Olivari
Le ragazze meglio di Panatta e Barazzutti, la finale degli Stati Uniti B, l'ottusità di Nadal numero tre e la squadra da inventare.

1. Il merito principale delle ragazze italiane è quello di strappare qualche riga per il tennis sui quotidiani generalisti, per il resto valgono le solite considerazioni sull'anacronismo delle competizioni a squadre in uno sport individualissimo e per sua natura meno incline al provincialismo di tutti gli altri messi insieme. Questo non toglie che la finale di Federation Cup raggiunta per la quarta volta in cinque stagioni sia un grande risultato, che rende comprensibile l'esaltazione di Barazzutti. Spintosi ad affermare che questa Italia femminile è meglio di quella di Davis dei suoi tempi, senza pensare alla diversa importanza storica della Davis negli anni Settanta e ai risultati individuali di Panatta e di lui stesso (semifinalista al Roland Garros e agli Us Open) paragonati a quelli pur eccellenti di Pennetta e Schiavone. Ma è vero che bisogna vivere nel presente, a costo di abbellire la realtà.
2. Nell'altra semifinale gli USA B hanno superato la Russia B, al termine di un confronto drammatico (deciso dal doppio, che nelle donne è la quinta partita: netta vittoria di Huber e Mattek-Sands su Makarova e Dementieva) e ancora sperano che per la finale le sorelle Williams facciano la grazia. Non giocano in Fed Cup dal 2007, pur non essendosi mai chiaramente chiamate fuori (come hanno fatto Roddick e Blake per la Davis, per dire): per una finale potrebbero riscoprire patriottismo e subire pressioni sponsoristiche, ma lo scenario più probabile è che a novembre le italiane vadano a vincere la loro terza coppa contro i rincalzi. Sarà, sarebbe, lo stesso un grande risultato perché fra i maschi le logiche sono le stesse e gli azzurri mancano dal tabellone principale addirittura dal 2000.
3. Intanto ieri al Foro Italico, con Seppi che ha massacrato un irritato e irritante Fognini, è iniziato un torneo che da grande sta per diventare grandissimo: dall'anno prossimo, con il nuovo centrale da 10.500 spettatori a pieno regime (in stile Italia Novanta non è stato ancora completato) unendosi al semiclandestino torneo femminile che ancora per questo 2010 lo segue diventerà uno dei 'Combined event' Atp-Wta: in pratica 10 giorni di torneo tipo Miami, una specie di mini-Slam che ci dovremo tenere caro se non vogliamo accontentarci dei pur qualitativi Challenger. Inutile fare previsioni riguardo a giocatori che tutti al giorno d'oggi hanno gli strumenti per osservare minuto per minuto. Sul tabellone si può però dire che solo un genio del male poteva collocare (sì, il sorteggio...) Federer numero 1 e Nadal numero 3 dalla stessa parte, con una visione ottusa e matematicistica della classifica Atp che purtroppo nella quasi totalità dei tornei (non Wimbledon) è prevalente. Non avremo quindi la finale per eccellenza, ma soprattutto non avremo un torneo equilibrato visto che nella parte bassa del tabellone i teorici semifinalisti dovrebbero essere un Murray in pessima forma ed un Djokovic che pur ad alto livello sta vivacchiando. Non solo: da quella parte c'è anche il Verdasco fresco trionfatore di Barcellona ed eccellente (finale con Nadal esclusa) a Monte Carlo. Lo spagnolo potrebbe avere la tentazione di riposarsi e di puntare tutto sul torneo di casa (Madrid, la settimana prossima) in preparazione di Parigi. Si aprirebbe così una voragine in cui qualunque maratoneta in buone condizioni fisiche potrebbe infilarsi. Se da una parte lo scenario è Federer-Nadal, dall'altra sabato pomeriggio il rischio è quello di un Ferrer-Chela.
4. Roma è sempre un'ottima occasione per fare il punto sul tennis italiano, attaccato alle wild card con l'eccezione di Seppi e Fognini: nel secondo turno l'altoatesino avrà Murray, viste le condizioni dello scozzese potrebbe fare almeno una buona figura. Bolelli e Volandri stanno cercando di risorgere, Starace è sempre inchiodato, Lorenzi meritava un segno di stima: quasi impossibile che qualcuno di loro vada oltre mercoledì. Per il resto disastro nelle qualificazioni e contorno di vetuste polemiche da Davis. Contro l'Olanda del caldissimo De Bakker Seppi si è chiamato fuori, Fognini anche (con qualche giustificazione fisica), gli altri non sono da corsa. Nel momento in cui scriviamo scommetteremmo sul riciclaggio di Bolelli in chiave speranza (si gioca sul veloce) e sul lancio di un giovane (Trevisan?) in modo da evitare astutamente processi in caso di sconfitta, con il doppio da inventare. Che la manifestazione interessi poco agli appassionati ci sta, che sia snobbata da chi ha solo lì un'occasione di visibilità è assurdo.
stefanolivari@gmail.com
(in esclusiva per Indiscreto)

17 commenti:

daniele ha detto...

L'ultima frase è da scolpire nel marmo. E riguarda non solo i tennisti italiani, ma anche altri sport. Esempio: squadre italiane in Europa League (o vecchia Coppa Uefa), che sempre viene snobbata sull'altare del Campionato.
Anche da squadre che non avendo vinto poco o NULLA in Europa non se lo dovrebbero permettere.
Ogni riferimento alla Roma non è casuale.

Simone ha detto...

Il mio precedente intervento sull'Nba sembra essere stato vittima di un Pacman dispettoso...

1.Non ci vorrebbe Goethe per scambiare due(o tre)Fed Cup vinte per una finale di uno Slam persa.
3.Ai tempi,quando si scambiarono le date con Amburgo,eravamo tutti pessimisti sulle sorti di Roma.
Oggi invece il torneo tedesco è quasi disperso in un periodo dell'anno inutile e Montecarlo è veramente a rischio...
4.Alcuni federerologi sostengono una mascherata di Mago Merlino in vista di Parigi:quindi un'eliminazione ai quarti per togliere punti di riferimento al maiorchino.
Anche se un pò tutti dimenticano un fatto importantissimo:il tre su cinque del Roland Garros è un altro sport.

zoleddu ha detto...

a me che seppi non voglia la (poca) visibilità da davis non disturba per niente. anzi.rifiutando la convocazione dimostra la sua voglia di allenarsi seriamente a scapito di qualche contrattino pubblicitario in più..che poi a fare passerelle alle sfilate come il volandri di qualche anno (e un centinaio di posizioni in classifica) fà non ce lo vedrei proprio.
per il resto hai detto tutto.dal suicidio della numerazione delle teste di serie alle ridicole esaltazioni del barazza.
si dice che nel tennis avere un buon braccio non aiuti perchè cominci a piacerti troppo e troppo presto e allora pensi che hai bisogno di allenarti meno rispetto agli altri che tutto ti è dovuto e tutto ti è permesso in campo..
in sintesi fognini andrebbe studiato alle scuole tennis.paradigma del tennista italiano talentuoso ma pessimo su tutto il resto: dalla comportamento in campo alla lettura della partita.

Krug ha detto...

Barazzutti di mestiere fa' il capitano della Davis e della Federation, è normale che esalti il suo lavoro ed il suo gruppo, era ben più tragico quando la Fit esaltava la permanenza in Serie A di Davis al fronte di giocatori spesso e volentieri lontanissimi dai Top Ten se non dai Top Trenta; non a caso uno degli italiani più "alti" in classifica è stato Renzo Furlan che non ha avuto una grande carriera in Davis; da "tifoso" del tennis italiano mi esalta molto di più la Top Ten ottenuta dalla Pennetta e l'ottima tenuta di rendimento della Schiavone, risultato di applicazione e voglia di lavorare e mettersi in discussione, rispetto alle Federation Cup vinte in questi ultimi anni...

Stefano Olivari ha detto...

La cosa che più ha sempre fatto impazzire dei commenti sul tennis è proprio questa: nel mondo la Pennetta ha solo 14 donne in grado di svolgere la sua professione meno di lei, e non gode delle considerazione che ha il 500esimo calciatore in ordine (ovviamente teoricissimo) di bravura che gioca in una delle nostre amate squadre...Balotelli è nei primi cento calciatori del mondo? E Del Piero? E Ambrosini? Però lo sfigato è Starace, che ad ogni livello (Challenger o Atp che sia) si confronta con i migliori del mondo e non solo con quelli del paesello...

Simone ha detto...

@Stefano Olivari:è il segreto del successo pallonaro.
Il provincialismo campanilistico senza veri riferimenti agonistici.
Nel tennis,nell'atletica,nel ciclismo non si può più fare.
Ieri pomeriggio alla Liegi-Bastogne-Liegi,di fronte a quelli che contano,si è verificata per l'ennesima volta l'inconsistenza di BiciItalia nelle classiche.
L'internazionalizzazione dello sport non consente più scuse,invece il piccolo mondo antico di certe realtà consente lo spaccio infinito di bugie.
Ci si esalta per spettacoli mediocri e i media sguazzano nel guano...

delgiu ha detto...

Direttore, volevo chiederle appunto perchè nei '70 la Davis aveva un altro peso, con risvolti, mi sembra di capire, anche extrasportivi. Totalmente d'accordo sulla necessità, per le ragazze della Fed, di vincere per guadagnarsi qualche pagina o servizio televisivo; noterei, inoltre, come sia la Davis che la Fed riscuotono assai spesso un successo di pubblico clamorosamente superiore a quello "mediatico" (stampa, televisoni etc.)

Stefano Olivari ha detto...

Nei Settanta la Davis era sentita, ma già faceva registrare le prime grandi defezioni...dopo averla vinta praticamente da solo Borg di fatto evitò quasi tutte le convocazioni della Svezia, mentre a Connors della manifestazione importava meno di niente...fra i grandi dell'epoca il più patriota era l'insospettabile McEnroe...

Simone ha detto...

@Stefano Olivari:che qualcuno intervenga con Sky,per favore.
La cura Ludovico col jingle della sfida foot("The chaaaampioooons..")è spaventosa:soprattutto se stai osservando un incontro di tennis e passa ogni tre minuti...

delgiu ha detto...

Quindi la maggiore consistenza della Davis era dovuta soprattutto alla qualità dei singoli tennisti del periodo? (può rispondere anche Simone ;-)

Simone ha detto...

@Delgiu:si,fino agli Ottanta era veramente la coppa del mondo tennistica.
Premiava le scuole con più talenti;due anni fa,a Buenos Aires,la sfida decisiva della finalissima è stata un orripilante Verdasco-Acasuso...

king ivan ha detto...

S',Director, già nei 70' Davis che perde appeal: Borg che la vince e poi se ne disinteressa, lendl idem il decennio dopo, Connors fregatosene praticamente sempre, Vilas stesso che arriva ad una (epica) finale persa solo assieme a Clerc .
Roma dove spero che Roger non ci offra la solita uscita anticipata pre-slam, magari contro Gulbis, oggi irridente su un Baghdatis fuori superficie, tabellone squlibrato (pure Soderling e Berdych in zona Nadal) e tanta, tanta attesa per il 2011 e dil Combined.

Suicida e provinciale la decisione di riservare INTERE zone dello stadio solo a chi faceva, nel maschile, l'abbonamento settimanale.

Cose brutte.

Sulle ragazze; ottima stavolta Francesca, dludente a Kiev, Pennetta di conserva,ma bastevole.
Certo,una SF slam..

Simone ha detto...

@King Ivan:il colpo d'occhio del Foro Italico questo pomeriggio era desolante.
Sembrava la settimana della Wta..
L'ho già scritto altrove,ma anch'io penso che il Gulbis di oggi può eliminare un Mago Merlino con la testa al Roland Garros.

Stefano Olivari ha detto...

Intanto ottimo inizio degli italiani, impresa di Lorenzi con Montanes, bene Starace e Volandri di pura voglia che nella sessione serale ha dato tutto contro il muscolare Luczak...credo sia stato superato il record mondiale di game finiti ai vantaggi, in mezzo al festival dell'errore...non superava un turno a Roma dal suo magico 2007...

mizio71 ha detto...

Le donne italiane del tennis sono anni che fanno decisamente bene. Ci è mancata la fuoriclasse, ma quella si sa che te la manda il buon Dio ... ma prima della Pennetta e della Schiavone sono state tante le campioncine azzurre, stabilmente tra la 15 e la 30 posizione mondiale (la Farina e tante altre tra gli anni '90 e il primo decennio di questo secolo). In campo maschile non abbiamo un giocatore così valido dai tempi del buon Omar Camporese, poi il vuoto. Barazzutto fa bene a stigmatizzare il tennis femminile. A Roma, invece, la federazione ha fatto un gran lavoro per gli internazionali, considerando che la globalizzazione ha già declassato tanti tornei in Europa e rimanere ai primi posti del mondo (Roma è il secondo torneo su terra dopo Parigi) non era facile.

zoleddu ha detto...

bravo simone. ci hai preso.
l'ho giocata anche io la sconfitta di roger ma quel matto di youzhny mi ha rovinato una schedina da 728 euri..porca putt..

Simone ha detto...

@Zoleddu:danke.
Il terzo set di Gulbis(della serie Ernestino sparatutto)è roba da analisi freudiana del soggetto...
Mago Merlino alla fine non aveva più benza,però i primi 25' sono stati da playstation:penso che il Portogallo servirà per migliorare la stamina,vedremo se basterà per Parigi.
Per me,dipenderà dal suo tabellone e dalla voglia di fare un richiamo atletico adesso.
Certo che anche tu,scommettere su quel pazzo di Youzhny:talento da top ten,testa da challenger...