Per chi si accende la B-Ticino

di Alec Cordolcini 
La Champions League del cantone,  la testa di Boldini, gli italiani del Bellinzona e la sfida Schallibaum-Morinini.

1. Potrà sembrare strano, ma non dappertutto la finale di Champions di sabato sera a Madrid è l’incontro più atteso del week-end per i calciofili. Ad esempio in Canton Ticino, dove sulle pagine dei quotidiani trovano più spazio Pascal Renfer e Gurkhan Sermeter rispetto a Diego Milito e Arjen Robben. La ragione è semplice: a cavallo tra venerdì e lunedì andrà in scena la sfida che nessuno avrebbe mai voluto vedere, ovvero il derby tra Bellinzona e Lugano. Con una posta in palio altissima: la conquista del decimo e ultimo posto disponibile per la stagione 2010/2011 di Super League. E’ lo spareggio/barrage che da anni, a termini di regolamento, mette di fronte la nona classificata delle massima divisione elvetica, il Bellinzona appunto, alla seconda della serie cadetta, in questa stagione il Lugano. Il destino ha piuttosto beffardamente voluto che fossero proprio le due compagini di punta del cantone di lingua italiana a disputarsi la promozione, o la permanenza, in Super League lungo 180 minuti spalmati tra il Comunale di Bellinzona e Cornaredo, la casa del Lugano. 
2. Beffa, proprio così. Non esistono altre parole per descrivere ciò che è accaduto lo scorso sabato pomeriggio, quando il Lugano si accingeva ad affrontare a domicilio, da primo in classifica, l’ormai demotivato Vaduz. Una vittoria avrebbe significato la promozione diretta. Ne è invece uscito un brutto 1-1 che ha gettato nello sconforto i circa 7.700 spettatori (mai visto Cornaredo così gremito) accorsi a sostenere i bianconeri. E mentre i bernesi del Thun, guidati da una vecchia conoscenza del calcio svizzero quale Murat Yakin, festeggiavano il sorpasso avvenuto all’ultima tornata, a Lugano rotolava (metaforicamente) la testa del tecnico Simone Boldini, che già l’anno scorso aveva portato la squadra al secondo posto in Challenge League prima di arrendersi nel barrage contro il Lucerna. 
3. Il giorno successivo il Bellinzona perdeva invece in casa contro il fanalino di coda Aarau, già però aritmeticamente retrocesso. Una domenica pomeriggio pertanto tranquilla per i granata, dopo le indicibili sofferenze durate un’intera stagione. Quest’anno al Comunale si è vista una squadra molle, impaurita e tecnicamente modesta, alla quale il triplo cambio di panchina (Schällibaum-Cavasin-Morinini) è riuscito a regalare solo brevi sussulti, senza però mutare il quadro generale. Quest’anno il filo diretto con il campionato italiano si è rivelato un cocente flop, con gli impresentabili Maurizio Ciaramitaro e Fausto Rossini, e l’appena discreto Aimo Diana tornato dignitoso una volta schierato difensore centrale rispetto ai pessimi esordi sulla fascia. Per il Bellinzona si tratta del terzo barrage negli ultimi quattro anni. Nel 2007 i granata, allora squadra di serie cadetta, dovettero arrendersi all’Aarau, mentre un anno dopo riuscirono ad imporsi sul San Gallo ed a riguadagnare così la Super League. 
4. Sia il Lugano che il Bellinzona dovranno rinunciare ai loro migliori elementi, gli esperti Renfer e Sermeter citati all’inizio. Ma la sfida più interessante rimane quella tra i due allenatori, l’ex granata Marco Schällibaum contro l’ex bianconero Roberto Morinini. Per entrambi un incrocio pericoloso con i loro vecchi datori di lavoro. Schällibaum era sbarcato a Bellinzona nell’estate 2008 con il non facile di sostituire Vlado Petkovic, il tecnico che in un colpo solo aveva portato i granata alla promozione in Super League e alla finale di Coppa di Svizzera, con tanto di prima storica qualificazione alla Coppa Uefa. Ad una prima stagione più che dignitosa, tanto in Europa (eliminazione contro il Galatasaray dopo due match ad alto tasso spettacolare) quanto in patria (salvezza tranquilla), era seguita una seconda terminata con l’esonero lo scorso autunno dopo una serie di imbarazzanti prestazioni. Morinini per contro ha allenato il Lugano in due occasioni. La prima va ricordata per lo storico secondo posto nella stagione 94-95 alle spalle del Grasshopper, e per l’impresa compiuta l’anno successivo in Coppa Uefa quando i ticinesi eliminarono l’Inter vincendo a San Siro. Tornato nel 2000, ecco un altro secondo posto, prima del fallimento del club. Nel week-end entrambi andranno contro il loro passato. E nel Canton Ticino sia Louis van Gaal che Josè Mourinho dovranno accontentarsi, almeno per una volta, di non avere la prima pagina tutta per loro.
Alec Cordolcini
(in esclusiva per Indiscreto)

19 commenti:

delgiu ha detto...

Il titolo più bello mai apparso su Indiscreto.
Ignoravo che Diana giocasse in Svizzera. Alec, l'approccio degli italiani nella Super Lega è da turisti?

Ishtar ha detto...

ricordo un Lugano-Bellinzona di serie B anni fa (visto dalla curva bianconera); Bellinzona in dieci che mise alle corde un Lugano poi vincente, era il periodo del giovane D'Agostino (andai allo stadio solo per vedere lui) ...partì giocando come mediano e finì da attaccante risultando uno dei+pericolosi, un paio di scalini sopra tutti gli altri.

Alec Cordolcini ha detto...

No, dipende dal giocatore. Zotti ad esempio è sempre stato più che dignitoso. Il figlio d'arte Conti, pur con tutti i suoi limiti, prova a giocare a pallone. Il problema è chi arriva pensando che, dal momento che ha giocato in Serie A o in B, in Svizzera possa giocarsela senza faticare. Mentalità alla Cavasin, supponente e spocchiosa. Poi si è visto che fine faccia certa gente..

Gabriele Falcioni ha detto...

Ciao Alec!giocherà Lucio Ciana del Lugano?!aveva cominciato bene ad inizio campionato, poi un infortunio al ginocchio lo ha messo fuori gioco...tu sai se si è ripreso?

Alec Cordolcini ha detto...

Ha giocato solo 552 minuti in tutta la stagione, non credo lo vedremo in campo. Comunque, visto che si tratta della "prima" di Schallibaum, la formazione è un pò da indovinare...

Silvano65 ha detto...

La Svizzera... ci ho fatto la tesi di Laurea, tante gite sulle ferrovie a cremagliera e sugli sci, gli acquisti ferromodellistici...
Calcisticamente, noi cacciaviti al Canton Ticino dobbiamo molto. Anche se il cervello dice Bellinzona, il cuore sarà sempre a Cornaredo ;-)

Krs ha detto...

E che ci faceva uno Stalinista in Svizzera?

E ora non rispondermi citando Lenin che parte in treno ;)

Silvano65 ha detto...

@ Krs: se in vita tua ti é capitato di usare sci e pelli di foca, certe domande manco le faresti: la montagna e lo sci prescindono dalla politica ;-) Se la Natura ha messo l'Engadina in Svizzera, puoi solo prenderne atto e ricordare che fare fatica fisica fa molto operaio ;-)

Krs ha detto...

dai su, era ironico.

Volevo sapere della tesi, tutto qui ;)

Se poi certa ideologia vede la Svizzera come incarnazione del male per motivi ovvi, la cosa incuriosisce ancora di più ;)

Comunque sì: la fatica fisica è molto proletaria.

GuusTheWizard ha detto...

Titolo geniale.
Due note:
- Le placchette della serie Living colorate (non bianche o nere) costano veramente una paccata di soldi
- Sulla Svizzera la penso come Gheddafi: nazione da smembrare e da dividere fra Italia, Francia e Germania (incluso ovviamente il bottino delle banche).
Essendo neutrali, non opporranno ovviamente resistenza ...

Silvano65 ha detto...

La tesi era di diritto costituzionale comparato. Il mio sogno sarebbe una Longobardia 27° Cantone o, in alternativa, una Padania libera, comunista e islamica ;-))))))))))))

Ishtar ha detto...

abito a meno di 20km dal confine Suissero....se domani mattina ci dichiarassero guerra non opporrei nessuna resistenza. anzi, prego si accomodi.

Krs ha detto...

@ Silvano:

>Il mio sogno sarebbe una Longobardia 27° Cantone o, in alternativa, una Padania libera, comunista e islamica ;-))))))))))))<

Ti sei bruciato la validità della proposta con la bestemmia finale...

@ Ste.Black:
>ci dichiarassero guerra non opporrei nessuna resistenza. anzi, prego si accomodi.<

ahahaha grande, Brera diceva una cosa simile dell'Austria :)

Italo Muti ha detto...

@Ste.black, KRS

Ma quando mai ci invaderanno?

Italo

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Giusto Italo, chi pesta volontariamente una merda?!...

p.s.: ragazzi, alla sola idea di una Padania islamica ho avuti i conati...

Demiurgo ha detto...

Modesta proposta: prima facciamo la Padania, ai dettagli come la religione o il sistema politico pensiamo dopo ... tanto il primo re Longobardo sarà Roberto Formicone

Krs ha detto...

>p.s.: ragazzi, alla sola idea di una Padania islamica ho avuti i conati...<

bravo, ci siamo capiti... ;)

Ishtar ha detto...

@Italo

penso mai....purtroppo. ed essere qui a poki km e vedere certe "differenze" (esempio: Como/Lugano)...
Credo che nel caso di invasione sarebbero proprio i ticinesi ad opporsi ai loro stessi carri armati :-D