di Libeccio
L'italiano già studiato, il rumore dei nemici, i cinque comandamenti, la stima degli esclusi e la percezione di un ruolo.
1. Magari l’Inter a fine stagione potrà esporre in bacheca soltanto la Coppetta (o Coppa, dipende se la tua squadra l'ha vinta o no) Italia vinta ieri sera su un campo dove è stata consentita da Rizzoli una sorta di caccia all’uomo, ma proprio per questo ci sentiamo di scrivere questo pezzo adesso. Dopo la gara di champions con il Barca abbiamo assistito alla celebrazione urbi et orbi di Josè Mourinho, con l'esagerazione che da sempre è il nostro marchio di fabbrica (Vinci e sei un grande, non vinci e sei un fallito). Anche chi in Italia lo odia ha dovuto fare buon viso e cattivo gioco. Magari con qualche velata allusione alla qualità del gioco dell’Inter espressa in quell’occasione. Noi vorremmo analizzare sinteticamente l’esperienza di Mourinho in Italia, a partire dal fatto che si è presentato nella prima conferenza stampa e già parlava in un italiano più corretto di quello di molti allenatori italiani. Già questo denotava la sua capacità camaleontica e di adeguamento alla realtà, oltre che una manifestazione di rispetto altissimo per la squadra, i tifosi e il paese che lo stava ospitando per la sua nuova avventura sportiva.
2. Altra questione chiave: il suo modo di comunicare. Sicuramente a senso unico (“amo sentire il rumore dei nemici”), trasversale ad ogni parrocchia, verticale ed orizzontale insieme (già su di lui sono state scritte una manciata di tesi di laurea). Un linguaggio apolide in grado di raggiungere tutti con una forza ed efficacia mediatica come pochi altri al mondo e parliamo anche di leader politici carismatici. Adesso eviteremo di riportare alcuni esempi di questa comunicazione, su tutti valendo quella che parlava di “prostituzione intellettuale” di molti giornalisti italici. Come dargli torto anche a leggere certi commenti giustificazionisti sul fantastico gesto di Totti di ieri sera? Di molti allenatori si possono dire in anticipo i temi poi toccati in conferenza stampa. Mai di Mourinho. Mourinho sorprende sempre.
3. Josè Mourinho è uno che ami o odi. Non ci sono vie di mezzo. Il suo arrivo all’Inter oltretutto coincide con aspettative mostruose che avrebbero intimorito chiunque. Il campionato italiano praticamente dovuto e poi provare a far vincere (neanche, anche soltanto avvicinarsi ad una semifinale) all’Inter l’Europa che conta, cosa che non accadeva più da circa mezzo secolo o giù di lì. Come dire: robetta. Il suo lavoro parte da qui e da qui comincia a ridisegnare la squadra: ordina che la rosa sia sfoltita e certi rami storici tagliati senza pietà. Definisce i suoi 5 comandamenti: 1. La squadra sopra a tutto, 2. Fare la cosa migliore anche nel momento peggiore, 3. Avere compattezza e spirito di sacrificio, 4. Rispettare le regole esistenti, 5. Qui comando io e voi mi seguite con convinzione, chi non è d’accordo si accomodi fuori. Inquadra gli assi portanti (Julio Cesar, Maicon e Samuel, Zanetti e Cambiasso, Ibrahimovic) e intorno a questi costruisce il resto nel giro di un anno (Lucio, Milito, Motta, Sneijder). Ogni innesto è finalizzato a far salire consapevolezza, tenuta psico-tecnica e convinzione dei propri mezzi in una logica di gruppo. Autoconsapevolezza, per dirla con una parola sola.
4. La squadra in larga misura se ne innamora. Anche quelli che giocano pochissimo (Materazzi, Muntari, Toldo, Cordoba). Anche quelli che vengono mandati in tribuna per un mese a causa di un movimento sbagliato o di una consegna non rispettata (Cruz e Cordoba). E’ inflessibile, pignolo in modo maniacale. Capace di stare una nottata intera con i suoi principali collaboratori per inquadrare “basicamente” una piccola ma nevralgica zona di campo dell’avversario di turno. Studiando decine e decine di volte le variabili da analizzare e le contromosse da effettuare. Per poi, sul pullman che porta allo stadio e alla gara, aggiungere una nuova variabile e sgridare lo staff per mancanza di attenzione. Ma ottenendo come risultato una concentrazione mostruosa, quella che l’Inter riesce a mettere in ogni gara.
5. Altro capolavoro: il fatto che all’Inter sempre di più sia lui soltanto a parlare e a decidere sulle questioni importanti (vedi caso Balotelli). Anche Moratti ha capito la qualità dell’uomo e del professionista e si è autoimposto il rispetto delle regole comuni. Ogni decisione di JM è stata sostenuta dalla società come mai era accaduto in passato. Ora il potere che ha accumulato all’Inter è già enorme e ancora più grande sarò a fine stagione se centra almeno uno dei due obiettivi ancora aperti. Moratti è convinto a mettere nelle sue mani l’intera società, con un ruolo simile a quello svolto da Sir Alex Ferguson. E JM sarà ben contento di allungare la sua esperienza all’Inter dove si trova in grande sintonia con tutti (poche e comunque non rilevanti le eccezioni). Non sappiamo cosa voi pensiate di Josè Mourinho. Ma come non essergli grati per aver abolito dalle sue conferenze stampa tutto il trito armamentario dell’allenatore italico a base di: “Stiamo bene e sono convinto che faremo bene, siamo concentrati sulla gara e convinti dei nostri mezzi, loro attaccavano bene i nostri spazi e noi eravamo in difficoltà a ripartire”. Insomma il calcio prima di Special One. Perchè ogni stagione c'è un allenatore che vince lo scudetto (e non è ancora detto che quest'anno Mourinho lo vinca), spesso ci sono allenatori che innovano tatticamente (e il 4-3-3 flessibile, o il 4-2-3-1, non sono un'esclusiva del portoghese), ma molto raramente salta fuori qualcuno che cambi nel pubblico e negli addetti ai lavori la percezione della sua professione.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)
223 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 223 di 223Sì, certo...la dichiarazione a reti unificate, magari.
Oh, chissà...potrebbe chiedere a Napolitano se gli lascia 5 minuti nel messaggio di fine anno!! :D
PS: boh...i primi che mi vengono in mente sono Allegri, Prandelli, Di Carlo, Ancelotti, Ferguson e Capello...
Ah, vabbè...poi la "critica" secondo la quale "è bravo a farsi comprare giocatori forti" si qualifica da sola! :)
Sì, che poi se vogliamo metterci anche un minimo di contestualizzazione...questo si affacciava per la prima volta al grande calcio europeo (da semi-sconosciuto, o comunque da marchiato come "quello che ha vinto la champions col porto causa congiunzione astrale"). Va in conferenza e gli dice: oh, cicci, alla fine dei conti ho vinto una champions col porto...non per passare per arrogante, ma sto nel gruppo dei migliori.
A me è sempre sembrato sostanzialmente un "io non sono pirla"...
Mica è una critica farsi comprare tutti. E' un pregio. Provate voi a andare in banca e farvi finanziare sempre la cifra che volete.
@specialtwo: non ho già vinto. Dico che ha fatto il minimo (se vince) in campionato e ha fatto un ottimo lavoro in champions, anche nella sciagurata evenienza nella quale perda la finale. Li lascio a voi i giudizi in base al risultato.
@Nick: va bene, è un gombloddo contro te e Mourinho. Intanto il giorno che ti sentiremo dire "Mourinho ha un difetto" oppure "stavolta il portoghese ha sbagliato una mossa" ne stapperemo una di quelle buone. :-D
Giusto perchè parli sempre di oggettività... ;-)
p.s.: altro giro di parole: "sta sul culo perchè antipatico", come dire "è basso perchè non è alto". E perchè è antipatico?!...vabbè, lasciamo perdere va...
@Krs: "Il personaggio però sì dai...
Poi magari lui si ritiene tale per altri motivi."
Ah, ecco.....
Intanto il giorno che ti sentiremo dire "Mourinho ha un difetto" blablabla....
E' che quando lo scrivo lo saltate a piè pari, perchè non vi fa gioco....
Nick, a dire il vero sei tu (e non solo tu) fai così con me quando "mi complimento".
Comunque: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Me lo sono perso, giuro che la prima volta che replichi vado in tipografia... :-D
Ok...io continuo a non sottolinearli apposta però, eh...voglio vedere se prima o poi ve ne accorgerete...
Anche io sono in attesa di critiche per le partite in campionato, invece mi ricordo solo "ma se ha vinto, quindi lo spermatozoi funziona"...
Ma il metodo "ha vinto, quindi ha ragione" non era quello che schifavate dei Moggi e Lippi?
Secondo tale logica, se non vince lo scudetto e perde la coppa dovrei finalmente sentire che è scarso?
O le vittorie si contano per mettere a tacere le critiche e le sconfitte si interpretano?
A cydè...hai fatto tutto tu! :D
Continua con domande e risposte, che ti riesce bene...
Io, dopo le prestazioni di champions mi sono "ricreduto" (non so di che cosa; semplicemente nel girone aveva fatto schifo e poi ha fatto bene e lo dico). Te, di fronte allo scempio in campionato "ma, se, però,..."
Continua col 2 pesi e 2 misure. O col gioco delle 3 carte. E' il tuo forte.
lo scempio in campionato....
speriamo che la federazione irlandese dia il via libera al ritorno di tardelli
Te, di fronte allo scempio in campionato "ma, se, però,..."
Ma quando?
@Dane, hai presente quando dicevo che ormai non si leggono più i commenti e si risponde di default? :D
Nick, nessuno si ricorda una tua critica all'Inter e a Mourinho, soprattutto in campionato, figuriamoci in champions. Abbiamo tutti la memoria corta o siamo in malafede e stiamo complottando? O nessuno se le ricorda, perchè non ne esistono?
mentre rispondevo pensavo "tempo perso, tanto qlc dirá che poteva indire una conferenza stampa per chiarire che lui non voleva definirsi "quello speciale"", e difatti... ma se adesso i giornali inglesi iniziano a chiamare ancelotti "king charles" (con annesso prank di perculamento nei confronti del principe ereditario) dobbiamo credere che abbia aspirazioni monarchiche perche` non convoca una conferenza stampa per dire che e` un nickname eccessivo??? io dico solo, se dovete criticare criticatelo su quello per cui merita di essere criticato, non attaccatevi alle minchiate tipo "I'm the special one" (che non ha mai detto) o a "Monaco tibetano" (in risposta a quel gran signore che aveva detto che bisognava prenderlo a bastonate sui denti!). Non so, si e` fatto comprare Quaresma e preferiva Deco (un quasi ex) a Snejder, mi pare ci sia da parlarne senza ricorrere all`aneddottica truccata.
Ah chi e` che chiedeva se c`e` qualche allenatore che Mou considera bravo? Beh, se non sbaglio da Chiambretti inizio' una frase cosi' "penso che tutti siamo d'accordo che miglior allenatore del mondo e' sir alex ferguson". insomma una cosa e' il portoghese un'altra e' la sua caricatura (ma nessuno l`ha ancora imitato in italia? io mi ricordo alcune sue imitazioni fantastiche in inghilterra!)
@cyd, non servirmi la risposta su un piatto d'argento...davvero, così è troppo facile.
Quindi quale sarebbe una critica che hai mosso a Mourinho?
"Non so, si e` fatto comprare Quaresma e preferiva Deco (un quasi ex) a Snejder, mi pare ci sia da parlarne senza ricorrere all`aneddottica truccata. "
Vincenzo, ho ripetuto 10 volte che il soprannome è solo un gioco attraverso il quale non attacco Mourinho o il soprannome ma chi quel soprannome lo prende alla lettera e ce la viene a raccontare. Voleva Deco e Van Buyten, si è ritrovato (che schifo, eh?!...) Sneijder e Lucio, ha voluto a tutti i costi Quaresma e Muntari (minkia, solo Sacchi con Mussi e Bianchi fece peggio!...) ma cercano di convincerci che è infallibile ("ma chi?! Ma dove?! Non è vero!...": 10, 9, 8, 7, 6...).
Sicuro che ce ne sia da parlare?! No, perchè qua ogni argomento che lo riguarda da adito a supercazzole platoniane....
Dane parlavo con cydella, sinceramente non so nemmeno qual e' la tua opinione su Mou! Pero' certi commenti sono stucchevoli, ho amici che rompono le palle per "Barnetta"; se le grandi malefatte del tecnico portoghese sono queste, allora e' il miglior allenatore della storia del calcio.
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