Stanchi di Costante e Fausto

di Simone Basso
Bilancio di una settimana di Giro, fra le solite nostalgie in chiave marketing e gli stranieri che ci spiegano l'Italia...
Eppur si muove, direbbero alla Galilei. Un italiano di valore, l'ennesimo, rimosso dalla memoria collettiva degli italiani. Meno male che la carovana rosa, per merito dei suoi munifici sponsor, ci ricorda rumorosamente che il Giro esiste e lotta tra noi. Oggi, sabadì, l'inizio tecnico della corsa, quello agonistico (come ovvio) è già in divenire dalle calli di Amsterdam: ed è potenzialmente favoloso, di sicuro vero, ma poco premiato finora dal sacro responso televisivo, dopato dalla ricerca del personaggio (il valentinorossi) a tutti i costi. Dopo una settimana si è assistito a due mezzi sprint, il risultato di una contesa pancia a terra (anche glutei e clavicole talvolta..) che raramente è stata del caro vecchio Giro: il passaggio nella terra dei Campionissimi ha autorizzato nostalgie infinite nell'immaginario mediatico, a confermare l'assioma che nel ciclismo il passato ha sempre ragione.
Con tutto l'amore per Costante e Fausto, siamo abbastanza stufi di captare per la milionesima volta la stessa solfa, sicuri che la maggiorparte delle pecore belanti conosca solo per sentito dire quell'epoca e le altre. Infatti certi Giri del dopoguerra (1948, 1954, per esempio) sono mitizzati perchè ricordati con la giusta dote di Alzheimer; in verità furono orribili esteticamente e figli di un mestiere, uno sport, decisamente dispotico e caratterizzato da dinamiche paramafiose. Ben diverso l'ideale prometeico di questi anni, spiegato benissimo in questa prima settimana dagli stranieri: gli stessi che comprano cascine sperdute nelle nostre campagne e le coltivano come gioielli in pietra e fiori. Matthew Lloyd, il canguro varesino vincitore a Marina di Carrara, ha definito il Giro "..una corsa favolosa, romantica": loro lo capiscono al volo, gli indigeni (pronti a taffazzarsi ad ogni occasione utile) no.
Resta comunque la sensazione, fortissima, che tutto quel pubblico sulle strade sia l'incarnazione inconsapevole di che cosa dovrebbe essere l'Italia
, un (bel) paese molto meno feroce e più consapevole delle proprie fortune. Le strade bianche del Chianti, sguardo estatico su un paesaggio unico nella Via Lattea, porteranno a Montalcino, il covo del Brunello: conteremo finalmente i favoriti in prima fila, sicuri che almeno per rispettare la semantica della tappa ritroveremo Vino col coltello tra i denti. A Cuneo, il luogo dove l'uomo di mondo Totò fece il militare, lo abbiamo ammirato, con il ghigno di un biondo nazionalsocialista de "Le Benevole", mentre sfasciava il treno Astana; inconsapevole, sul pavè in lieve salita, di uccidere i compagni con quell'andatura degna del leggendario Sergei Soukhouroutchenkov.
Nibali, che comunque è un predestinato al rosa, lo aspetteremo anche i prossimi anni: è veramente uno sfregaselle che promette un cambio generazionale meno angoscioso a BiciItalia. Oltre che passista scalatore da Tour, è anche uno dei migliori nella conduzione tecnica del mezzo; fattore sottovalutato dai cretinetti che pensano solamente ai watt e al vam, nemmeno fossero categorie dell'anima. All'ombra della coppia descritta, vediamo un ottimo Basso (se son rose..), un minaccioso Carlito Sastre e il solito Paperino Evans, le gambe migliori del plotone imprigionate in una squadraccia (la Bmc) incapace di supportarlo (e sopportarlo) degnamente. Domenica, andando verso la montagna dei romani (il Terminillo), avremo le idee più chiare sui cinque: che non sono i Monty Phyton ma ci divertiranno (quasi) come loro. Se poi preferivate i Giretti di Moser e Saronni, quelli sceneggiati da Mario Puzo, sono cavoli vostri: noi, che a Beethoven preferiamo l'insalata, stiamo con il Giro 2010.
Simone Basso
(in esclusiva per Indiscreto)

19 commenti:

Simone ha detto...

Tappaccia meravigliosa e granguignolesca in quel di Montalcino.
Come previsto,nella terra dei vini,Vino attacca e si riprende la rosa:sfortunato lo Squalo che cade seguendo Scarponi in discesa.
Visi,sullo sterrato fangoso,di argilla;maglie irriconoscibili o quasi.
La spunta l'iride di Evans con una progressione vallona su Cunego:Cappuccetto Rosso rientra in classifica con la promessa di attaccare nella terza settimana.
Chi salta veramente è Sastre,troppo leggero e poco preparato per il tango nella melma di oggidì.
Spettacolo complessivo impietoso ed epico,roba che il resto dello sport al confronto sembra un salotto di Alfonso Signorini...

Italo Muti ha detto...

@Simone
stai seguendo le tappe live?

Adesso ci divertiamo, sudore, sangue, polvere che si attacca alla maglia, voglia di epica.E' il giro che deve essere pratogonista, tornare all'epos ci può far bene in ogni caso. Occhio che il sassicaia è sopravvalutato.
Non dimenticare Learco.
Italo

Simone ha detto...

@Italo:oggi sono a casa,finalmente.
Frazione,quella in terra di Tuscania,bellissima.
Orribile se la affronti sul cavallo di carbonio.
Penso stia uscendo fuori un Giro molto primitivo,da intenditori.
Lo so che il Guerra,con quel nome,ti diverte...Domani ci si inerpica sul Terminillo,altro test per i favoriti.

jeremy ha detto...

Simo, Italo: poi dici perche uno si ammala da piccolo e non guarisce mai dal ciclismo....

Simone ha detto...

@Jeremy:oui,Julien.
Per me i malati sono quelli che non comprendono la maestosità scenica(e morale)di una tappa come quella di oggi.

Italo Muti ha detto...

@Simone
Come quelli che guardano la Nike di Samotracia e dicono :"Ma non ha le braccia".
Il ciclismo e il suo epos sono la fonte a cui abbeverarsi per confortare il cuore.
Italo

nanomelmoso ha detto...

li ho visti per un attimo correre in mezzo al fango e ho pensato ... cavolo loro si che sono eroici ed epici ...

Dane ha detto...

Simone, ma quale progressione vallona, qua Evans ha dovuto spremere tutta la propria esperienza di mountain-biker!!!... :-D
Carbonio pessimo per sta tappa, ancora peggio l'alluminio di alcuni sfigati sponsorizzati, la biciletta è finita con l'acciaio, se lo mettano in testa!... ;-)
Spiace per lo Squalo della Trinacria e rosico per il kazako di Tana delle Tigri: da oggi il tifo contro mi scalderà le vene!... :-(

Simone ha detto...

@Nanomelmoso:l'attimo è durato più di un'ora;quando si dice che il ciclismo non permette lo schiacciamento sul tempo presente...

@Dane:sulle strade bianche,per l'occasione marrone nutella,il biker è straservito.
Nel finale,la rampa nel viotto di Montalcino,ha però bissato l'arrivo sul muro di Huy.
Ma la Freccia Vallone di questi anni non è dura così..
Dal punto di vista dell'equipaggiamento,ho trovato azzardata la scelta di alcuni che hanno adottato ruote ad alto profilo.

Dane ha detto...

Simone, si ride sempre dei calciatori mononeuronici ma non è che i ciclisti siano differenti. Ricordi quell'inizio di quel Giro poi vinto da Di Luca?! Pioggia battente annunciata e saggiata fin dal mattino, tutti che partono con le gomme a 9 se non addirittura 10 bar: Giro Giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra. E poi via, ai microfoni ad urlare il proprio dispiacere per la sfortuna, per le condizioni avverse, per l'organizzazione che non si preoccupa di fermare la pioggia.
Ieri andava in scena l'Idra a tre teste: Eroica, Huy e Roubaix! E vai con ruote ad alto profilo, radiale anteriore e copertoncino da 23, poi tanto c'è il massaggiatore a cui dare la colpa.
La prossima volta si mettano le scarpe di Gucci, già che ci sono....

pierocic ha detto...

off topic: avete fatto caso al fatto che la nike di samotracia non ha le braccia.... mi chiedo come faccia ad essere tanto famosa...

Simone ha detto...

@Dane:il problema è che alcuni si preparano sul serio(vedi gli Astana e Cadello)e allora si notano differenze abissali nella conduzione del mezzo.
Tra l'altro lo Squalo ha aspettato almeno tre volte l'Ivan in evidente imbarazzo sullo sterrato.

@Pierocic:la frase più celebre di uno sportivo appartiene al primo Agassi,quello più sregolato di tutti.
Commentando il torneo del Foro Italico disse che non capiva il fascino di tutte quelle rovine nel centro storico come il Colosseo..

GuusTheWizard ha detto...

@Simone
Per una nato a Las Vegas, direi che ci può anche stare.

Simone ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Simone ha detto...

@GuusTheWizard:infatti è nelle corde del personaggio.
Così come noi potremmo affermare che Las Vegas è il deretano del mondo occidentale.

Italo Muti ha detto...

@Simone

non ci sta proprio per nulla, anche se di lui si è occupata la nasa, quando correva.

Italo

Simone ha detto...

@Italo:diciamo che il Kid del Nevada,tramite autobiografia ben prezzolata,ha confermato le sceneggiate dell'antid****g gestito dall'Atp.
Poi,per punizione,si è sposato Crudelia DeGraf...

"Eloquente" il Terminillo,l'ultima settimana promette cotte memorabili.
Oggi era abbastanza chiaro che la benza di tutti fosse con la spia in rosso.

Italo Muti ha detto...

@Simone
Lance era avanti anni luce rispetto agli altri, quando ci arriveranno l'uomo avrà colonizzato Giove.
Italo

Dane ha detto...

"@Dane:il problema è che alcuni si preparano sul serio(vedi gli Astana"

Ah, sì, sì....lo so come si preparano bene quelli di Tana delle Tigri..... :-P