Gioco da Arkan

Primo giorno da allenatore della Fiorentina per Sinisa Mihajlovic, uno che ha voglia di calcio e non mira solo a fare il grande ex. Grottesche le polemiche sui suoi rapporti con Arkan, sintetizzate da un articolo di Adriano Sofri sul Foglio. Che il mandante di un omicidio sia considerato un maestro di etica, anche sportiva, accade solo in Italia.
Che un calciatore abbia rapporti con capi ultrà e che questi capi ultrà siano a volte criminali accade invece purtroppo in molte parti del mondo. Restringendo il discorso al calcio, Arkan alla Rossa Belgrado non ha fatto cose molto diverse dai capi ultrà di Roma, Lazio, Inter o Catania, per citare quattro ambienti frequentati da Mihajlovic. Se poi si vuole ricostruire una biografia, può essere utile ricordare che l'ex centrocampista jugoslavo (jugoslavo, fa impressione dirlo oggi) fa parte della minoranza serba (padre serbo e madre croata, ma lui si sente serbo) di Vukovar che dal 1991 in poi è stata omaggiata di violenze inenarrabili da parte di croati che fino a pochi mesi prima erano amici o addirittura come in questo caso parenti. In questo quadro di terrore l'adesso defunto Arkan per i serbi di Croazia era un qualcosa a metà fra il vendicatore ed il protettore, mentre per noi dall'esterno può essere senz'altro sembrato un criminale di guerra (anche perchè c'era una guerra). La cosa curiosa della vicenda è che Mihajlovic non è mai stato un nazionalista serbo né un cultore delle piccole patrie, come ha ricordato in varie interviste e anche in privato, ma è piuttosto un nostalgico della Jugoslavia unita. Uno stato artificiale, di sicuro, ma con un suo perchè in una zona dove le linee di demarcazione fra etnie e religioni sono impossibili da tracciare. Detto questo, troviamo molto più gravi i rapporti con gli ultras di De Rossi, Materazzi o Di Canio, visto che nessuna tifoseria avversaria è mai entrata in casa loro sparando. Come del resto nessun commissario di polizia ha mai sparato alle finestre di casa Sofri.
stefanolivari@gmail.com

103 commenti:

violeo ha detto...

Pezzo eccellente, Direttore, come sempre del resto.

Italo Muti ha detto...

@Direttore

Eccellente, direttore, eccellente.

Che la morale sia vergata da Sofri, è un amaro frutto della nemesi e della triste esistenza senza senso del'onore e senza una qualsiasi idea di cosa sia la decenza in questo paese. Abbiamo però il senso della fava, noto in molte parti d'Italia, anche in maniera distorta come nel Lazio.

Eccellente Direttore, eccellente.

Italo

jeremy ha detto...

Diretto, vantarsi di certe amicizie non è bello, ma rinnegarle è ancora peggio. Su Sofri ha aperto un dibattito che durerà 200 commenti, come minimo.

Italo Muti ha detto...

@Jeremy

ma sono compagni che sbagliano...e se ci sono vittime e famiglie distrutte, lo sono in nome della democrazia rossa, cosa vuoi che contino...
target 300 commenti.
Italo

enrico ha detto...

Caro Direttore, il suo articolo è eccellente.

Credo che il caro Sofri abbia scritto semplicemente per divergenza politica.
In Italia non si può essere amico di uno di destra, ma si può tranquillamente mandare a morte un fedele servitore dello stato, naturalmente nel nome della sinistra, e diventare poi uno stimato opinionista...

spillo ha detto...

non credo comunque che mihailovic abbia ordinato alla curva laziale uno striscione celebrativo per un criminale di guerra per quello che questo aveva fatto in ambito calcistico per la stella rossa. sul fatto poi che i capi ultras di lazio, inter, etc siano peggio della tigre arkan non sarei così certo.
quanto alle divergenze politiche che per qualcuno sono alla base del pezzo di sofri, mi risulta che arkan fosse il braccio armato di milosevic, che mi pare di ricordare fosse presidente del partito socialista serbo.

Peo ha detto...

che dire su questo pezzo? 92 minuti di applausi (di fantozziana memoria...). Con standing ovation sul "maestro di etica" Sofri.

pietro ha detto...

E come disse Vasco Rossi in preda al suo classico e intramontabile lirismo da stadio cantato dalle bimbeminkia a cui nasconde la panzona:

"standing ovation"
"standing ovation per te"

Felix ha detto...

Del resto nel paese dell 3.000 firme per la non estradizione di un pluriassassino conclamato ma che pero' scrive e piace tanto ai francesi della dottrina Mitterand...qui si va fuori tema dai.

clinter ha detto...

Questa storia dei compagni che sbagliano ha proprio rotto le palle: rendo noto che c'è una vastissima platea di elettori di sinistra che ha sempre considerato le B.R. dei terroristi e stop.
Come ha sempre considerato gli assassini assassini, quale che fosse il pretesto ideologico addotto per giustificare le loro azioni. Per restare al tema di Mihalovic, dico che o son confuso io, che è la cosa più probabile, o è confuso lui. Rimpiange la Jugoslavia, che poteva esistere solo in quanto dittatura del socialismo reale, pur con tutti i distinguo che si devono alla posizione internazionale di Tito, (parlando da uomo medio e non da storico), ma è un nazionalista serbo, amico di Arkan( il quale sarà stato pure in guerra, ma si è guadagnato lo status di 'criminale di guerra' proprio perchè i suoi metodi andavano oltre le pur crudeli regole di un conflitto) e fa mettere striscioni in una curva notoriamente simpatizzante per la destra estrema.
Concludendo, io posso solo capire che Mihailovic sia un nazicomunista, posto che abbia senso, ma probabilmente è solo uno dei tanti che ha perso l'occasione di trarre dalla tragedia balcanica l'unico insegnamento certo: non val la pena morire per stronzate come la razza e la religione.

MF ha detto...

ma questa volta non era il caso di fare un minimo di approfondimento storico prima di scrivere l'articolo?
"Vukovar che dal 1991 in poi è stata omaggiata di violenze inenarrabili da parte di croati che fino a pochi mesi prima erano amici o addirittura come in questo caso parenti" non si può proprio sentire...

Anonimo ha detto...

Sinceramente non so cos'abbia detto Sofri, ma mi interesserebbe saperlo, visto che le opinioni possono persino essere disgiunte dalle qualità e dalle vicende di chi le sostiene. I motivi per cui Mihailovic simpatizzasse per Arkan, come si è detto, sono da cercare nella sua biografia, ma ne parliamo mica per quel che ha detto lui: semmai perchè è finito nella grande arena delle rivalità italiane, per opera di gente che non aveva il minimo interesse per Arkan fino a 5 minuti prima.
Certo "Onore al gatto Silvestro" è uno dei più bei striscioni mai visti nelle curve italiane.

Krug ha detto...

Clinter ti quoto in toto tranne che nella frase "Rimpiange la Jugoslavia, che poteva esistere solo in quanto dittatura del socialismo reale". Mica tanto d'accordo, la Jugoslavia da quello che ho potuto vedere io sarebbe potuta tranquillamente esistere; fu spazzata via soprattutto dall'incredibile dissesto delle sue finanze più che dai contrasti etnici (che furono da essa alimentati); credo che una Jugoslavia veramente federale avrebbe potuto tranquillamente sopravvivere ed evitare quell'immane tragedia...

Un gobbo ha detto...

giacomo
io ricordo anche un "Onore alla topa Ferilli" mica male eh

boskowsky ha detto...

Concordo al 100 per 100 con il direttore, soprattutto l'ultima frase

buran ha detto...

Condivido sostanzialmente tutto, o almeno le parti essenziali dell'articolo. Quanto alla Jugoslavia come "stato artificiale" (volendo proseguire la discussione) è in parte vero, anche se la guerra ai nazisti (e agli italiani invasori)ne è stata, per così dire, il cemento politico iniziale. Comunque, a mio parere, anche gli stati nazionali emersi sono, in qualche modo, "artificiali", tenendo conto delle enclaves, delle famiglie miste, delle sotto-minoranze non considerate o considerate poco (vedi quella italiana) etc. e della impossibilità di stabilire confini veritieri, se non a costo di "pulizie etniche" reciproche e tragiche. Mi pare di cogliere in quei territori, a seconda dei periodi storici, le due "pulsioni", quella tendente alla divisione e quella tendente all'unità, che si scontrano e si ripropongono di continuo: in fondo la Jugoslavia non l'ha inventata Tito, anche se indubbiamente nè è stato l'esponente principale, ma prima della seconda guerra esisteva già sotto la monarchia Karageorgevic. Può darsi (e qualche segnale già c'è) che tendenze in qualche modo "unitarie" tornino anche ad riaffacciarsi presto.

Italo Muti ha detto...

@Krug

La Jugoslavia è stata tenuta su da Tito, morto lui, finita la federazione e i problemi sono ricomparsi.

I compagni che sbagliano non è mica mica una mia idea, è una perfetta visione della società che la sinistra ha sempre avuto.
E' vero che avuto i suoi morti e delle persone illuminate, ma non ha cambiato la visione di se stessa, altrimenti si sarebbe allontanata da mandanti di omicidio come Sofri, ritenuto ancora un maestro di vita. Questo per rimanere solo al post magnifico del direttore e non biforcare nell'Ot.

@Boskowski
Sulla topa siamo sempre d'accordo

@Jeremy
Se parte il mantra, arriviamo a 400 post.

Italo

Stefano Olivari ha detto...

Approfondimento storico: la battaglia di Vukovar fu combattuta da miliziani serbi, più o meno ispirati da Milosevic, e difensori della città croati. Ammesso che sia possibile fare classifiche, è stata fra i peggiori eventi accaduti in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Solo con i civili morti si va oltre il migliaio di vittime. E'ì evidente che durante l'assedio i serbi della città (quindi buona parte della famiglia Mihajlovic) non siano stati guardati con simpatia dalla maggioranza croata.

Italo Muti ha detto...

@un gobbo
il prezioso cameo sulla topa era tuo, sono comunque d'accordo

@Boskowski
Articolo perfetto del direttore, in smaglianti condizioni di forma, vento inapprezzabile
Italo

buran ha detto...

Guarda Italo che Sofri ha scritto i suoi articoli su "il Foglio", che buona parte, se non la maggioranza, dei suoi sostenitori ed ex compagni (qualcuno dice una lobby, e io sono d'accordo)sta nel centro-destra o ne è vicina. Io lo definisco (politicamente) un trasformista. Che poi sia stato un sostenitore di D'Alema e dei bombardamenti ai tempi della guerra del Kossovo non basta certo a qualificarlo (ovviamente a mio parere) come intellettuale "di sinistra", anzi...

jeremy ha detto...

Il problema di Sofri non è l'appartenenza politica, ma l'aura da maestro di vita. Da condannato come mandante di un omicidio politico.

Italo Muti ha detto...

@Buran

Parliamo di uno che ha militato in LC, mica in Cl.

Scrive sul Foglio di cui è finanziatrice, per una parte, Veronica Lario, vero, ma Sofri è stato sempre nell'intellighentzija di sinistra non colpevolista. Che poi molti gente nata a sinistra abbia sposato il cash, i conti all'estero, la barca, e tutto il cucuzzaro, fa parte della vita.
Far passare la sinistra di adesso in sinistra tout-court è una forzatura, ma vedere Sofri dall'altra parte è cmunque difficile. Per dire, Capanna scrive trafiletti sul Giornale, possiamo dire che è un berlusconiano?

Italo

Krug ha detto...

@Italo la Jugoslavia titoista era una dittatura ed era scontato che alla morte del leader ed alla fine di una classe dirigenti i problemi che erano solo nascosti saltassero fuori all'improvviso; e fin qui siamo d'accordo; resta il fatto che se fossero state fatte le dovute riforme la Jugoslavia oggi molto probabilmente esisterebbe ancora; gli sloveni che per primi manifestarono non chiedevano l'indipendenza, chiedevano che i soldi degli sloveni rimanessero in Slovenia; il succo sta qui.

"una perfetta visione della società che la sinistra ha sempre avuto." Italo scusa ma mi spieghi cosa intendi per "Sinistra". Ne parli come se fosse stato e fosse tuttora un unico monolite. Dopodichè perdonami, sarà anche una banalità ma Sofri non scrive sull'Unità o sul Manifesto bensì sul Foglio di Ferrara; che indubbiamente è un ex comunista, ma che nel mentre è stato prima folgorato poi bruciato sulla via di Arcore; siamo sicuri che tutti i "sinistrorsi" ritengano Sofri un maestro di vita?

@Buran che la Jugoslavia non l'abbia inventata Tito è cosa vera dal punto di vista "anagrafico" in quanto la Jugoslavia nasce nel 1919 con il Trattato di Versailles; in realtà l'idea della "Federazione degli Slavi del Sud" morì già nel 1929 con il colpo di stato dei Karageorgevic e la seconda guerra mondiale in Jugoslavia prima che una lotta contro lo straniero invasore fu una guerra civile.

buran ha detto...

@Stefano Olivari: "Approfondimento storico: la battaglia di Vukovar fu combattuta da miliziani serbi, più o meno ispirati da Milosevic, e difensori della città croati..."
Mi permetto di precisare, al di là di quello che possono scrivere vari siti. All'inizio, con la proclamazione dell'indipendenza della Croazia, ci furono proprio gli eventi raccontati da Mihajlovic, e a intervenire fu l'esercito federale, non i miliziani. Per chi seguiva all'epoca la guerra cercando immagini diverse da quelle dei telegiornali, sulla terza rete di notte ("Evangeline") passava molto materiale in quel periodo, anche roba abbastanza cruda, e presa anche da fonti serbe, in genere non mostrata nei TG. Vukovar non era una citta "croata" ma etnicamente mista, anche se amministrativamente situata nei confini della Croazia. C'era una parte di popolazione che (e le immagini lo mostravano)salutava l'arrivo dei federali con pianti e abbracci. Fu dopo che la Jugoslavia stabilì una sorta di tregua a fu di fatto accettata la secessione, che entrarono in campo i miliziani.

Italo Muti ha detto...

@Krug

sulla Jugoslavia concordo, anche se l'anatema dei Balcani pesa da secoli.

Su Sofri, la sinistra chic, quella depositaria della verità, vede come un affronto la usa condanna e i terroristi sono comunque dei compagni che sbagliano.
Parlo ovviamente di Rossana Rossanda e tutti coloro che, pur scrivendo in varie testate, perchè i soldi sono sempre il succo della vita, restano sempre quelli dele firme per la condanna di Calabresi e dell'uccidere un fascista non è un reato, di quelli che a votare Berlusconi è stata l'imbecilgente.
Parlare di sinistra per Uolter et similia, è arduo, direi che sono dei sinistrati, sempre con mille contatti preziosi economicamente ma intellettualmente spenti, forse dalla nascita.
Italo

spillo ha detto...

ma perchè non si può parlare del pezzo in sè, discutere se sofri ha detto o no delle cazzate, invece che fare il solito processo alla sinistra che viene periodicamente imbastito da indiscreto e i suoi commentatori?

ceccotoccami ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

"Che il mandante di un omicidio sia considerato un maestro di etica, anche sportiva, accade solo in Italia. "

La carriera giornalistica di Sofri spiega benissimo il motivo per cui sono a favore della pena di morte...

"Se poi si vuole ricostruire una biografia, può essere utile ricordare che l'ex centrocampista jugoslavo (jugoslavo, fa impressione dirlo oggi) fa parte della minoranza serba (padre serbo e madre croata, ma lui si sente serbo)"

Ecco, l'ipocrisia di Sinisa in fondo è tutta qui.....

"Uno stato artificiale, di sicuro, ma con un suo perchè in una zona dove le linee di demarcazione fra etnie e religioni sono impossibili da tracciare."

Assolutamente d'accordo.....

"In questo quadro di terrore l'adesso defunto Arkan per i serbi di Croazia era un qualcosa a metà fra il vendicatore ed il protettore, mentre per noi dall'esterno può essere senz'altro sembrato un criminale di guerra (anche perchè c'era una guerra)."

Ehm, Direttore, il problema non è COSA ha fatto Arkan, ma COME. Ed anche QUANDO e PERCHE'. Come ha ricordato Buran (chapeau!) "Vukovar non era una citta "croata" ma etnicamente mista, anche se amministrativamente situata nei confini della Croazia. C'era una parte di popolazione che (e le immagini lo mostravano) salutava l'arrivo dei federali con pianti e abbracci. Fu dopo che la Jugoslavia stabilì una sorta di tregua a fu di fatto accettata la secessione, che entrarono in campo i miliziani."
Stikatsy non è slavo, ma rende l'idea.....

"troviamo molto più gravi i rapporti con gli ultras di De Rossi, Materazzi o Di Canio, visto che nessuna tifoseria avversaria è mai entrata in casa loro sparando. Come del resto nessun commissario di polizia ha mai sparato alle finestre di casa Sofri."

Il problema è che è difficile parlare di certe cose senza averle vissute, anche se nulla impedisce di cercare di farne un'analisi dall'esterno. Comunque difficile, soprattutto per uno che è (meritatamente) rinchiuso.....

"Clinter ti quoto in toto tranne che nella frase "Rimpiange la Jugoslavia, che poteva esistere solo in quanto dittatura del socialismo reale". Mica tanto d'accordo, la Jugoslavia da quello che ho potuto vedere io sarebbe potuta tranquillamente esistere; fu spazzata via soprattutto dall'incredibile dissesto delle sue finanze più che dai contrasti etnici (che furono da essa alimentati)"

Krug, anch'io quoto Clinter tranne quella frase, e quoto il tuo intervento tranne che sulle motivazioni economiche. Sono più d'accordo quando parli delle mancate riforme dell'esempio sloveno. Perchè il problema è che, nonostante l'etnia di Tito, la Jugoslavia era molto belgradocentrica.
Tanto per capirci: il calcio di Boban fu ben diverso dal calcio di Totti, e non aveva motivazioni economiche...

ceccotoccami ha detto...

@Italo
"I compagni che sbagliano non è mica mica una mia idea, è una perfetta visione della società che la sinistra ha sempre avuto."

Perchè non sostituiamo "I compagni" con "Coloro che la pensano come te" e "la sinistra" con "la maggioranza"?

Ad esempio c'è ancora chi va a piangere a Predappio... Se ci furono vittime e famiglie distrutte, lo furono in nome di cosa?
Tifosi su tutto (cit.)

Riguardo a Sofri è sufficente non leggerlo, non hanno forse inventato il telecomando proprio per questo? Per cambiare libri, articoli ecc. O no?

Direttore, bell'articolo.

M,
Mihajlovic la racconta così:
... << Voi parlate di atrocità, ma non c’eravate. Io sono nato a Vukovar, i croati erano maggioranza, noi serbi minoranza lì. Nel 1991 c’era la caccia al serbo: gente che per anni aveva vissuto insieme da un giorno all’altro si sparava addosso. È come se oggi i bolognesi decidessero di far piazza pulita dei pugliesi che vivono nella loro città. È giusto? Arkan venne a difendere i serbi in Croazia. I suoi crimini di guerra non sono giustificabili, sono orribili, ma cosa c’è di non orribile in una guerra civile?»
Sì, ma i croati...
«Mia madre Viktoria è croata, mio papà serbo. Quando da Vukovar si spostarono a Belgrado, mia mamma chiamò suo fratello, mio zio Ivo, e gli disse: c’è la guerra mettiti in salvo, vieni a casa di Sinisa. Lui rispose: perché hai portato via tuo marito? Quel porco serbo doveva restare qui così lo scannavamo. Il clima era questo.>>...

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/rossoblu/2009/23-marzo-2009/mihajlovic-vi-racconto-mia-serbia--prima-bombardata-poi-abbandonata-1501110975607.shtml

spillo ha detto...

beh se considerava i crimini di arkan delle cose orribili non si capisce perchè abbia commissionato quello striscione.
e poi perchè farlo commemorare da persone che forse neanche sapevano chi fosse? poteva comprarsi una pagina su qualche quotidiano, italiano o serbo, e scriverci ciò che voleva

Krug ha detto...

"Tanto per capirci: il calcio di Boban fu ben diverso dal calcio di Totti, e non aveva motivazioni economiche..."
Dane l'episodio del calcio di Boban è del 1990, 10 anni dopo la morte di Tito quando la situazione era già precipitata; indubbiamente ci sono sempre state nella Jugoslavia tensioni fra le nazionalità, indubbiamente il regime di Tito essendo una dittatura riusciva a tenerle sopite; resto cmq dell'idea che una certa idea di Jugoslavia fosse radicata e andasse oltre la persona di Tito; a mio parere (anche se forse non serve, ribadisco che è una mia opinone è come tale può benissimo essere errata) ad alimentare fortemente la tensione fra le etnie fu la crisi economica; non ci fosse stata si sarebbe potuto tranquillamente superare la belgradocentricità con una serie di riforme pacifiche; la crisi economica, come del resto successe nella Germania di Weimar, spinse le varie etnie tra le braccia dei più accesi nazionalisti, scatenando il cataclisma.

Italo Muti ha detto...

@Krug

Le crisi economiche esasperano ed accrescono i venti fino al quel momento solo zefiri

@Ceccotoccami
Maggioranza? delle elite, su questo siamo d'accordo, della popolazione no, L'Italia è un paese conservatore in senso letterale, altrimenti avrebbe avuto una solida maggioranza di sinistra.

D'altra parte siamo il paese che ha messo un ex-terrorista alla segreteria della camera. Italia gnam se famo du spaghi..
Italo

Leo ha detto...

Solo per dire che non credo che Sinisa abbia commissionato il famoso striscione ai suoi tifoso.

E per ribadire ancora una volta quanto schiacciante sia la maggioranza comunista in Italia, e quanto il suo pensiero sia fondante nella nostra nazione, basterebbe che votasse il venti per cento di loro e Berlusconi non vincerebbe più nessuna elezione... Ma purtroppo da noi quelli di sinistra non sono solitamente interessati alla politica e non vanno a votare, quindi in cinquant'anni di storia, escluso otto anni, ha sempre governato il centro destra...

Dane ha detto...

@Spillo: ma siamo sicuri l'abbia commissionato direttamente lui?!...all'inizio si disse che era uno omaggio dei tifosi al giocatore...

@Ceccotoccami: allora alcune cose.
1) Si è vero, tra i croati il clima era quello. Ma non è che tra i serbi fosse diverso. Quindi che Sinisa mi venga a dire che da mezzo sangue ha scelto i serbi perchè sono buoni mentre i croati son cattivi non so se più mi indigna o mi fa ridere...
p.s.: senza per questo negare che i croati siano tra i popoli più sanguinari al mondo...
2) Sinisa mente quando dice che Arkan ha fatto quello che ha fatto per difendere i serbi. A difendere i serbi intervenne l'esercito federale, Arkan intervenne a secessione avvenuta per vendetta contro chi (magari sanguinariamente) aveva ottenuto la secessione. Cioè, le Tigri non sono nemmeno paragonabili ai partigiani che ottenuta la liberazione si diedero a rappresaglie selvagge, non sono nemmeno paragonabili ai Repubblichini che per un ottuso codice di coerenza si trincerarono a Salò in quell'ultimo folle tentativo di stare dalla parte sbagliata.
Le Tigri sono una cosa diversa, sono come dei Repubblichini o dei Nazisti che persa la guerra avessero sfogato la propria rabbia cercando di seminare più terrore possibile e causare più massacri possibili.
3) Il problema di Sinisa non è tanto al sua simpatia verso Arkan, quanto l'averlo rinnegato quando lo steso Arkan è morto.

Pertanto in conclusione: Sinisa farebbe meglio a ricordare le cose con meno ipocrisia e più attinenza ai fatti, ma (da libero cittadino) visto che in queste situazioni la ragione non è mai nettamente da una parte o dall'altra (soprattutto in quel caso in cui al follia pervase tutti) ha tutto il diritto di coltivare il proprio soggettivismo (per quanto come al solito condizionato dalle proprie vicende personali) senza che sia un criminale a fargli la morale.....

Leo ha detto...

Il problema di Sinisa non è tanto al sua simpatia verso Arkan, quanto l'averlo rinnegato quando lo steso Arkan è morto.

Dane ma non lo criticano per avergli fatto l'elogio funebre?
Su questa non ti seguo... boh

cuginostivi ha detto...

L'intellighenzia non se ne farà mai una ragione che l'italiano medio è di destra, con alcuni convincimenti ben radicati e che in parte sono ereditari. Come il tifo.

jeremy ha detto...

L'italiano medio non è di destra ne di sinistra. E' pagnottista.

Dane ha detto...

"Dane l'episodio del calcio di Boban è del 1990"

E lo dici a me?!...

"10 anni dopo la morte di Tito quando la situazione era già precipitata"

Sì, ma il calcio di Boban (che non a caso ho paragonato a Totti, perchè se Boban fosse stato serbo magari se la cavava come Totti...) denota che queste tensioni c'erano e non per motivi economici (quando i tifosi belgradesi possono permettersi ogni tipo di agguato, mentre spalatini o serajeveti vengono smanganellati al primo fischio capirai che....). Non è che con Tito si stravivesse, ho già raccontato di come i miei genitori comprarono i jeans alla nazionale juniores di basket...

"indubbiamente ci sono sempre state nella Jugoslavia tensioni fra le nazionalità, indubbiamente il regime di Tito essendo una dittatura riusciva a tenerle sopite; resto cmq dell'idea che una certa idea di Jugoslavia fosse radicata e andasse oltre la persona di Tito"

Ma su questo siamo d'accordissimo...

"a mio parere (anche se forse non serve, ribadisco che è una mia opinone è come tale può benissimo essere errata)"

Ci mancherebbe, siamo qua un po' per questo, no?!...

"ad alimentare fortemente la tensione fra le etnie fu la crisi economica; non ci fosse stata si sarebbe potuto tranquillamente superare la belgradocentricità con una serie di riforme pacifiche la crisi economica, come del resto successe nella Germania di Weimar, spinse le varie etnie tra le braccia dei più accesi nazionalisti, scatenando il cataclisma."

Io ribalto il concetto: la crisi economica fu il pretesto, le tensioni c'erano già e dipendevano dalle mancate riforme e dalla belgradocentricità. Non fu la crisi economica ad impedire le riforme ma la belgradocentricità.
Tu dici "non ci fosse stata (la crisi economica) si sarebbe potuto tranquillamente superare la belgradocentricità con una serie di riforme pacifiche la crisi economica", per me no: con quella belgradocentricità non ci sarebbe stata nessuna riforma (altrimenti non parlerei di belgradocentricità), ed anche senza crisi economiche le tensioni era già evidenti perchè il problema è che ad un certo punto gli extra-serbi si sentivano popoli vassalli e questo gli era insopportabile.
Quando se sei serbo fai il servizio militare vicino casa e se sei sloveno o bosniaco ti spediscono in culo ai lupi, quando se sei serbo in certi ambienti (penso alla magistratura, alla politica o all'ambito diplomatico) fai carriera più facilmente, ti assicuro che dopo un po' alla gente girano i maroni...

p.s.: cosa che poi i serbi hanno pagato oltremodo, passando agli occhi dell'opinione pubblica mondiale come i soli sanguinari colpevoli della Guerra dei Balcani...

Nick ha detto...

Ma l'avete letta l'intervista di Mihajlovic?
Ma le leggete le parole di Dane?

Come fate a non vedere quanto dolore, quanta devastazione e quanta vita personale e privata c'è dietro quello che dicono?

E state qui a farvi le seghe su destra, sinistra, nazismo e sailcazzocosa?

L'ho detto altrove due giorni fa, lo ripeto qui oggi: facile fare le lezioncine e le analisi sociali seduti su un divano a mille chilometri di distanza.

cuginostivi ha detto...

Il cervelo a sinistra, la pancia è a destra.

jeremy ha detto...

E la minchia?!

Dane ha detto...

"Il problema di Sinisa non è tanto al sua simpatia verso Arkan, quanto l'averlo rinnegato quando lo steso Arkan è morto.

Dane ma non lo criticano per avergli fatto l'elogio funebre?
Su questa non ti seguo... boh"

Leo, fecero lo striscione che qualcuno attribuisce a Sinisa, poi alcuni anni dopo Sinisa rinnegò i metodi di Arkan suscitando le ire della ex moglie di Arkan (ci fu una polemica piuttosto accesa, credo ne accennò anche il Direttore su questi schermi, se non ricordo male...), adesso sta a metà del guado dicendo che sì i crimini però i croati, etc....

cuginostivi ha detto...

Quella è esclusiva berlusconiana :DDDD

Leo ha detto...

Non lo sapevo, ma mi sembra già troppo integro a stare a metà del guado... tantissimi non si sarebbero fatti i suoi scrupoli. Questo senza voler giudicare nessuno, ché, come dice Nick, non abbiamo nemmeno gli strumenti per farlo

jeremy ha detto...

poi dici perche votano Berluconi....:-))))

buran ha detto...

Mah, se volessimo approfondire, sarebbe da analizzare meglio cosa avvenne nel decennio (grosso modo) intercorso fra la morte di Tito e la dissoluzione della Jugoslavia. Ovviamente non sono in grado dal punto di vista economico, ma credo che certe situazioni, a mio parere, precipitarono anche per la scarsa qualità politica dei suoi eredi, per la loro visione legata a particolarismi e localismi e senza alcuna lungimiranza o senso dello stato, nonostante gli accorgimenti formali come la Presidenza della federazione a rotazione, che ognuno utilizzava, quando era il suo turno, per "bastonare" le altre repubbliche, o comunque per privilegiare la sua. Per buona parte degli anni 80, ricordo, fu un susseguirsi di tensioni e di battibecchi negli organi federali, con accuse e controaccuse.

VVVVVVVVVVVVVVVV ha detto...

Io credo che Sofri goda della buona stampa di una serie di compagni di merende che per giustificare se stessi, giustificano anche lui. La cricca di LC non è né di destra né di sinistra (pagnottista?), semplicemente è come se nel mio liceo almeno 10-15 persone del 1966 fossero diventate pezzi grossi del giornalismo o della politica o della finanza. Se andassero a chiedere al mio compagno di banco del Liceo se insultavo la prof di Latino quello mica glielo direbbe, considerando che era il mio sodale.
Così questa gente più o meno famosa si para il culo. Se poi vogliamo continuare a tirare fuori il discorso che la sinistra ha governato in Italia per 40 anni, beh allora vale tutto.

Krs ha detto...

Non voglio entrare troppo nel merito.
Dico solo che rispetto all'imbecillentia di sinistra di quegli anni, Sofri per me è ancora uno di quelli che salvo.

E rispetto ad altri, uno dei pochi che grazierei.

Sofrì libero, lavori forzati per Battisti.

Ideologicamente e filosoficamente parlando credo...

Krs ha detto...

>poi alcuni anni dopo Sinisa rinnegò i metodi di Arkan suscitando le ire della ex moglie di Arkan <

Se il risultato fosse di essere sottomesso sessualmente alla vedova Arkan per un mese, mi metto a rinnegare la Tigre in piazza a Belgrado...
Se avete presente la vedova Arkan intendo...

Silvano65 ha detto...

Sulla guerra in Jugoslavia non é ancora stato scritto tutto, in particolar modo relativamente alle responsabilità croate. Sicuramente, come scrive Krug, molto fece la parte economica, ed in questo a mio parere sono più che fondati i timori di chi teme una balcanizzazione italiana: al di là delle normative a divenire, quello che vorrebbero molti federalisti nostrani era quello che volevano, a livello economico, sloveni e croati nel 1990. Una cosa impossibile, che portò nei fatti alla distegazione dello stato. Può essere utile precisare che la Jugoslavia di Tito era uno Stato la cui Costituzione veniva studiata all'Università nei corsi di diritto costituzionale comparato proprio perché considerata esempio estremo dello stato federale: una Gazzetta ufficiale scritta in sei lingue a rispetto di tutte le minoranze etniche e linguistiche e la possibilità per i singoli Stati che componevano la Federazione di diventare indipendenti con l'accordo degli altri. D'accordo con tutti detrattori di Sofri, che fece il rivoluzionario con il sedere degli altri diventando poi negli anni 80 da bere un craxiano di ferro, come tanti ex di LC.

Peo ha detto...

@Krs

la vedova era la cantante "Ceca" (pronunciato "Zeza")? :D

nanomelmoso ha detto...

Alla fine perché giudicare uno degno o non degno di allenare una squadra di calcio aula base delle sue idee politiche e non ?
Se utilizzasse il podio di allenatore per inneggiar all odio razziale allora dovremmo porci la domanda ma negli altri casi ognuno ha il diritto di avere le sue idee e di mihalovich dovremmo discutere solo lo schema calcistico (almeno nel valutarne l essere allenatore)

buran ha detto...

Si si, questa qui. Apparentemente sembrerebbe valida, ma al netto delle protesi plastiche non so come può essere...

http://www.whynotviaggi.eu/Budva/turbofolk%20immagini/Ceca.jpg

Krs ha detto...

>la vedova era la cantante "Ceca" (pronunciato "Zeza")? :D <

SI, LEI

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/sq/thumb/f/fc/Ceca_03.jpg/230px-Ceca_03.jpg

Krs ha detto...

Fidati.
Le ragazze serbe sono un mondo ingiustamente sottovalutato :P

Krug ha detto...

Dane anche noi parliamo di romanocentricità, si è creato un partito del nord che dice di fare politica per il nord, cercando di ottenere il bene del nord... In attesa i suoi più illuminati esponenti hanno ottenunto delle splendide poltrone per i loro padani deretani... Certo l'ex Jugoslavia non è l'Italia ed un macedone con uno sloveno ha molte meno cose in comune rispetto ad un trentino con un siciliano però secondo me poteva finire non dico a tarallucci e vino ma almeno ad un cambiamento di facciata.

Krs ha detto...

L'ho vista in una foto (non ricordo dove) con seduta a fianco Favalli.

Trovo la cosa passabile di processo all'Aia.
Altro che le cagate su Milosevic.

Peo ha detto...

"Le ragazze serbe sono un mondo ingiustamente sottovalutato :P "

ma non da me!! :)

Krs ha detto...

>ma non da me!! :) <

Se sei con una di loro, posso farti i complimenti! ;)

Dane ha detto...

"la vedova era la cantante "Ceca" (pronunciato "Zeza")? :D"

http://www.hibalkan.com/_files/gallery/images/4387/miss-world/40.jpg

"Alla fine perché giudicare uno degno o non degno di allenare una squadra di calcio aula base delle sue idee politiche e non ?"

Perchè siamo nel regno dell'ipocrisia. Ma più che altro, come chiedeva il Direttore, perchè prendercela con Sinisa e non con decine di italiani che hanno amicizie di egual valore?!...

"quello che vorrebbero molti federalisti nostrani era quello che volevano, a livello economico, sloveni e croati nel 1990. Una cosa impossibile"

Non sono d'accordo. Lo stato era già Federale, magari bastava rendere la struttura meno iniqua.....

"Per buona parte degli anni 80, ricordo, fu un susseguirsi di tensioni e di battibecchi negli organi federali, con accuse e controaccuse."

Gli slavi sono pazzi. Peggio degli italiani, peggio dei Galli del villaggio di Asterix...

"Io credo che Sofri goda della buona stampa di una serie di compagni di merende che per giustificare se stessi, giustificano anche lui."

Direi che non c'è bisogno di aggiungere altro. Per questo sono per la pena di morte. Negli Stati Uniti oggi potremmo dire a tanti soloni "taci tu, che facevi comunella con un criminale giustiziato per omicidio". Invece ci tocca sentirli pontificare e moraleggiare...

Krs ha detto...

>Non sono d'accordo. Lo stato era già Federale, magari bastava rendere la struttura meno iniqua.....<

Quoto: per quanto collante sia stato il conflitto mondiale, una Jugoslavia strutturata tipo Italia non sarebbe durata un quarto d'ora, altro che lo smembramento degli anni '90-

Dane ha detto...

"Dane anche noi parliamo di romanocentricità, si è creato un partito del nord che dice di fare politica per il nord, cercando di ottenere il bene del nord... In attesa i suoi più illuminati esponenti hanno ottenunto delle splendide poltrone per i loro padani deretani..."

Ecco, sloveni e croati non sono stati corrotti da nulla perchè nulla son riusciti ad ottenere, e così son passati alla guerra...

"Certo l'ex Jugoslavia non è l'Italia"

E' evidente, per questo per spiegare gli slavi agli italiani faccio spesso il parallelo con Asterix...

"ed un macedone con uno sloveno ha molte meno cose in comune rispetto ad un trentino con un siciliano"

Bèh, la Macedonia (o il Kosovo) è un caso già più particolare.....ma Bosnia, Slovenia e Croazia se ci pensi.....

"però secondo me poteva finire non dico a tarallucci e vino ma almeno ad un cambiamento di facciata. "

Ah, sì, sì, Krug.....difatti anch'io, nonostante tutto, mi dichiaro un nostalgico...

p.s.: non dal punto di vista politico, è evidente.....

Silvano65 ha detto...

Dane, il problema é che se gli Stati ricchi, all'interno dello Stato federale, chiedono di tenere la propria fiscalità sul territorio anziché redistribuirla nella fiscalità centrale, sono dolori. Poi si poteva valutare, come dici, una migliore equità, ma da quello che so le richieste, allora, furono considerate irricevibili perché avrebbero minato in maniera irreversibile il sistema.

Dane ha detto...

"Dane, il problema é che se gli Stati ricchi"

Stati ricchi?! Stavamo parlando di Slovenia e Serbia, non di Florida e New Messico! :-D

"all'interno dello Stato federale, chiedono di tenere la propria fiscalità sul territorio anziché redistribuirla nella fiscalità centrale, sono dolori."

Cioè, dopo mezzo secolo di centralismo socialista ti ritrovi con forti sperequazioni di reddito tra stato e stato?! Complimentoni...

"Poi si poteva valutare, come dici, una migliore equità"

E' quello il punto: semplicemente evitare che una regione viva alle spalle delle altre...

"ma da quello che so le richieste, allora, furono considerate irricevibili perché avrebbero minato in maniera irreversibile il sistema."

Certo, QUEL sistema. Belgradocentrico.....

Anonimo ha detto...

Non capisco una cosa: Sofri è stato mandante di un omicidio. Cosa gravissima. Merita la condanna a quanto previsto dall'ordinamento, per quanto intervenuta in ritardo. La condanna non prevede che il detenuto debba cessare qualunque intervento giornalistico o pubblico. La persona paghi quanto deve, ciò che dice merita di essere giudicato, stimato o stroncato a seconda dei gusti, a prescindere dalle vicende penali di costui. E' un po' facile dire: è un omicida indi dice fetenzie. Sofri esponga la sua morale, chi vuole vi aderisca, chi non vuole la contesti.

Dane ha detto...

Giacomo, nessuno toglie a Sofri il diritto di scrivere. Nessuno tolga a noi il diritto di spernacchiarlo...

clinter ha detto...

Da quel che capisco io, con molti dubbi, esiste un etnia slava che comprende sottetnie che hanno formato gli stati federali raggruppati in quello che tanta gente imparava a conoscere a scuola come Jugoslavia.
Ora, ho letto di costituzione scritta in sei lingue. Per pura curiosità, senza paura di confessarmi ignorante, vorrei sapere se ogni stato avesse una sua lingua, e se sì se le differenze linguistiche fossero equiparabili a quelle dei dialetti italiani e,ancora, se vi siano differenze antropologiche e morfologiche fra le relative popolazioni. Grazie.

Nick ha detto...

Se n'era parlato già su queste pagine, ricordo una discussione interessantissima sulle lingue slave...:)

clinter ha detto...

Nick, sti muraioli sono maleducati.
Scommetto che se posto qualcosa come ' non capite un cazzo, le cose stanno così e così e così' ne trovo a strafottere che danno risposta ai quesiti che ho posto.
La vis polemica è il sale di questo sito. Comunque più che una discussione di carattere generale io mi ricordo uno sfoggio di sapienza linquistica tra non mi ricordo più chi. Vabbè vado su wikipedia.

Dane ha detto...

Clinter, nessuno sfoggio di sapienza linguistica. Se ne era parlato proprio per evidenziare le differenze ed illustrare i punti in comune.
Adesso son di corsa, ma ti prometto di ritornarci con calma (il discorso è un po' articolato...). Dal punto di vista antropologico e morfologico ti posso dire al volo che è un po' come quando si dice "italiani e greci, una razza una faccia", oppure un po' come le differenze tra italiani e spagnoli (discorso valido anche per la lingua).
Poi certo, ci sono le opportune differenze (come ci sono tra un veneto ed un siciliano) ma quegli occhi a mandorla e gli zigomi alti non mentono... ;-)

clinter ha detto...

Sì mi pare di ricordare, può esser con pierocic o krug, ma il discorso era troppo tecnico per le mie conoscenze. In ogni caso grazie.

Nick ha detto...

Quello con pierocic era il discorso sullo spagnolo...forse se ne parlò con Krug! :)

Io tutto quello che so dirti è che se penso a una croata me la immagino alta e bionda, la serba me la vedo più mediterranea.
Prova evidente, scientifica e provata che le differenze esistono! :)

Krug ha detto...

Nella "cara (mica tanto da 'ste parti)" vecchia Jugo ai bambini insegnavano questa filastrocca

"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Tito"

che Il Piccolo il giornale locale negli Anni '80 dopo la morte dello stesso ("Finchè iera Tito guantava (reggeva ndr) 'desso no guanta più) aveva modificato profeticamente in "Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un casin che no finissi più..."

Direi che esprime bene le differenze presenti nella Vicina Repubblica; dopodichè da profano posso dirti che forse c'è più differenza fra triestino e bisiaco che fra serbo e croato (fermo restando che il primo si scrive in caratteri cirillici ed il secondo in caratteri latini), che uno sloveno capisce benissimo entrambi senza problemi; sul macedone non so dirti ma avendo visto uno sloveno ed uno slovacco (quindi non propriamente due vicini di casa...) capirsi tranquillamente anche se entrambi parlavano nella propria lingua nativa non stento a credere che sia così anche con questa lingua.

Krug ha detto...

Ok Nick, dopo becchi la Ivanovic e Nina Moric e ti rendi conto che c'è qualcosa che non torna... Se non che un pensierino lo faresti con entrambe... ;))))

clinter ha detto...

Ok, grazie Krug e grazie Nick, nel tuo caso oserei dire che hai visione figocentrica di Balcani.

Tani ha detto...

Con i discorsi linguistici, e figologici divertitevi quanto vi pare. Sulla storia di quelle maledete terre balcaniche, meglio stare alla larga.
Il Medio Oriente al confronto e' una Luna Park...

Dane ha detto...

@Clinter. allora, la situazione linguistica è molto intricata. Il ceppo linguistico originario è unico, ed è quello che potremmo identificare volgarmente come serbo-croato. Poi via via si sono radicate alcune differenze. Alcune nate per forma parlata, alcune forzate per evidenziare una certa distinzione che ha fatto sì che ci si irrigidisse sulle grandi differenze, si accentuassero le piccole e se ne inventassero di nuove.
Ad esempio, alcune cose vengono chiamate con nomi diversi a seconda delle zone (molte parole croate hanno origine tedesca o italiana, nel serbo trovi molte più parole turche o greche), scelta addirittura voluta e forzata alla disgregazione della Jugoslavia: alcune parole dei singoli stati sono state cancellate non perchè non usate in quelle zone (al contrario...) ma perchè originarie "degli altri". Ad esempio in Croazia è sparito Plavijan (melanzana, serba, di origine levantina probabilmente turca) a favore di Balanzani (di origine italica) o Plavi Patlidžan perchè "fa più croato". Come se da domani i leghisti decidessero di non usare più "codesto" perchè fa troppo toscano...
Qui siamo all'artificiale che ha condizionato molto le scelte linguistiche durante la Jugoslavia e che sono esplose alla disgregazione dello stato federale.
Ma anche al di là degli artifici la situazione è comunque intricata. Ad esempio croato e sloveno si assomigliano molto nella sintassi e nella maniera di costruire le frasi mentre si differenziano in alcune pronunce (dove il croato, ad esempio, assomiglia di più al serbo dal quale si differenzia al contrario nella costruzione delle frasi e nella sintassi: ad esempio "scuola" in sloveno si dice shola, in croato e serbo è uguale: "skola").
Quindi alcune differenze sono più tra "dialetti" (come tra il piemontese travaiè e il siciliano ciavagghiàre), alcune sono più tra "lingue". Ad esempio (mi pare tu sappia il francese): in italiano dici "io non mangio", in francese la frase la costruisci con "je NE mange PAS". Però nella forma parlata spesso si dice "Je mange PAS" abbandonando il "NE".
Ecco, nelle lingue slave a volte la differenza tra l'una e l'altra è quella che intercorre tra italiano e francese (o spagnolo), a volte la differenza è quella che intercorre tra forma parlata e scritta: in italiano ad esempio "questo" e "codesto" hanno due significati differenti, però nella forma parlata si usa quasi solo "questo" mentre in Toscana spesso si sua quasi solo "codesto".

Dane ha detto...

Ma queste differenze nei Balcani non sono nette e geograficizzabili (minchia che brutto sto neologismo!...) tanto da poter dire "il croato assomiglia di più al serbo ed ha differenza da dialetto, lo sloveno di più al bosniaco e rispetto al croato è proprio un'altra lingua" ma sono mischiate come un mazzo di carte (a parte casi eccezionali, come il differente Macedone ad esempio: unica lingua slava, assieme al bulgaro, che usa gli articoli...).
In pratica il ceppo linguistico è uno e poi a seconda dei casi (non casi di lingua o paese, proprio casi grammaticali o sintattici) sono maturate differenze da lingua o da dialetto, anche se poi in realtà forzando un po' la mano una lingua unica tra Slovenia, Bosnia, Croazia e Serbia si sarebbe potuta creare.
In ogni caso, spostandoti da zona a zona non fai fatica a farti capire, basta stare attenti a alcune gaffe. Ad esempio "vedenja" è un sinonimo di amico, però in Serbia è utilizzato con accezione positiva (persona di casa, quasi parente) e in Croazia con accezione negativa (amico nel senso di amico scemo, lo scemo del villaggio, quello che fa un po' mena a tutti e quindi non ha nemici...).
Quindi bisogna stare attenti a pesare le parole, altrimenti è come se uno entra in un ristorante milanese a dire "ciao pirla!"
Detto così fa un po' ridere, ma in quegli anni in cui come missioni umanitarie dovevi stare attento alla giusta pronuncia della dz a seconda di dove ti trovassi, ti assicuro che c'è gente che s'è presa la smitragliata per aver esordito col saluto sbagliato.....

Dane ha detto...

@Nick: in realtà è così solo se ci si sofferma sui luoghi comuni, anche se è evidente che i croati siano un po' più asburgici e i serbi risentano di più delle invasioni del sud-levante. Ma il ceppo centrale è unico: in fondo gli occhi di Asanovic son gli stessi di Stankovic... ;-)

nanomelmoso ha detto...

il problema secondo me è che quando impari ad odiare l'altro è molto difficile tornare non dico ad amarlo ma semplicemente ad ignorarlo.
se poi il tuo nemico è il vicino di casa sono cavoli acidi come si puà vedere anche dall'india/pakistan o da certe situazioni in africa

Dane ha detto...

Nano, perfetto. E' il motivo per cui quando nei Balcani mi dico nostalgico mi scambiano per un titino, se no non riescono a capacitarsi di come io possa dire una cosa del genere...

buran ha detto...

"...in italiano ad esempio "questo" e "codesto" hanno due significati differenti, però nella forma parlata si usa quasi solo "questo" mentre in Toscana spesso si sua quasi solo "codesto". "

No no, in Toscana si usa questo, codesto e quello come in italiano, senza privilegi. Anzi, nelle forme vernacolari vengono anche rafforzati in maniera distinta: questo coso qui, codesto coso costì, quel coso là. La differenza è, come hai detto, che in molte parti d'Italia "codesto" è caduto in disuso.

clinter ha detto...

Veramente grazie Dane, una spegazione molto chiara, che soddisfa in maniera esauriente la mia curiosita linguistica.

Silvano65 ha detto...

Ha già scritto tutto Dane, non ho niente altro da aggiungere :-D
Mi scuso per l'intempestività, non pensavo che una discussione di questo tipo avrebbe raggiunto un livello così elevato. Complimenti a tutti

Nick ha detto...

Livello elevato un cazzo.
Io parlo di topa e questo mi cita Stankovic.
Ma andate a cagare, cani infedeli!!
(ah, non era il post sul conflitto palestinese?)

nanomelmoso ha detto...

mmm nick ... lo sai che alla base di tutti i conflitti c'è sempre la gnocca dalla guerra di troia al ratto delle sabine etc etc etc ....

Dane ha detto...

"No no, in Toscana si usa questo, codesto e quello come in italiano, senza privilegi. Anzi, nelle forme vernacolari vengono anche rafforzati in maniera distinta: questo coso qui, codesto coso costì, quel coso là. La differenza è, come hai detto, che in molte parti d'Italia "codesto" è caduto in disuso."

Buran, non intendevo affatto sminuire la versatilità e la duttilità del sacro idioma toscano, che a tutti ha dato modo di colloquiare qua dentro!... :-D
Allora diciamo che rettifico con << IN ALCUNE ZONE della Toscana nella forma parlata si è abbandonato l'uso del "questo" a favore del solo "codesto", esattamente come per una eguale pigrizia nell'italiano parlato s'è abbandonato l'uso del "codesto" a favore del solo "questo". Resta sottinteso che nella forma corretta o scritta restano tutt'e due le forme che hanno significato diverso...>>
Spero il mio sforzo sia sufficiente, perchè questa cosa l'ho provata di persona in varie zone della Toscana (tipo in Maremma, se non ricordo male...) e chiedendone spiegazione agli indigeni mi è stata confermata.
Poi certo, il vernacolo ("sicchè..."), i rafforzativi ("se TE TU sta'a Firanse..."), etc... ;-)

"Veramente grazie Dane, una spegazione molto chiara, che soddisfa in maniera esauriente la mia curiosita linguistica."

Sei serio o mi pigli per il culo?! Io ho sempre l'incubo di non riuscire a spiegare che la differenza non è tra lingua e lingua ma tra una forma sintattica e magari una grammaticale. Ad esempio in una forma sintattica il croato magari ha la stessa forma dello sloveno o magari una differenza "da dialetto" mentre col serbo ha proprio una differenza "da lingua". Al contario amagri su uan forma grammaticale ha con lo sloveno una distnza "da lingua" ed un uguaglianza o un affinità col serbo "da dialetto"...

p.s.: fermo restando che tra serbo e croato forse "numericamente" ci sono maggiori casi di affinità, non a caso si definisce il ceppo linguistico "serbo-croato"...

"Livello elevato un cazzo.
Io parlo di topa e questo mi cita Stankovic.
Ma andate a cagare, cani infedeli!!"

Nick, precisando che per pura coincidenza ieri sera ho conosciuto un ragazzo serbo (fidanzato con un amica di amici che non incontravo da tempo....), il quale oltre a dirmi che lui non ha mai risentito differenza tra Jugoslavia e Serbia tantomeno sulla lingua, ti preciso che si presentava esattamente biondo e occhi azzurri. :-D
Comunque per dimostrare a tutti di non aver perso assolutamente la Fede nella religione che va per la maggiore tra il popolo di Indiscreto, ricordo per l'ennesima volta che Dio per il popolo croato ha creato di queste meraviglie:

http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/volley-croato/esterne161425321611142626_big.jpg

http://www.corrieredellosport.it/Fotogallery/AltriSport/8031/1/Sanja+Popovic%2C+dalla+pallavolo+al+calendario

p.s.: per il popolo croato! Tu figura quelle che si sarà creato per lui!!!...

clinter ha detto...

Dane, non prendo assolutamente per il culo. Senza addentrami in questioni sintattiche ed in questioni di dignità linguistica, cioè se un idioma sia un dialetto o una lingua, traggo la conclusione che questi popoli slavi si capiscano fra loro, come io capendo il milanese, sono in grado di capire i dialetti delle regioni padane, dal Piemonte fino al bresciano. Dò per scontato che, ad una analisi approfondita quale la tua, il paragone possa risultare meno appropriato, ma in sostanza ritengo la mia curiosità esaudita.

collodi ha detto...

Dopo essermi mesi fa accapigliato con Dane sulla Jugo-questione, appaludo a quanto scritto, tutto estremamente corretto, anche linguisticamente, si può dire che tra serbo è croato la differenza principale è la scrittura, cirillica nel primo caso. Molti inveiscono italianamente su destra e sinistra, però danno sulla crisi balcanica una versione economica-finiti i soldi-mentre anche qui Dane ha ragioni da vendere, semplicemenye sotto Tito, croato di non lontane origini cadorine, non italiane, austriache, essere serbo era un must per carriere. occupazioni di prelibati posti pubblici e non. Con la morte di Tito nonostante la farsa dei presidenti a iper-rotazione il Belgradismo e la lobby serba divenne sempre più invasiva. Manca solo un particolare che non è da sottovalutare ed in questo chiedo conforto sempre a Dane, la componente religiosa, i cattolici sloveni e specialmente croati ipernazionalistici, gli ortodossi serbi e i musulmani molto laici di Bosnia, ex bogomili convertiti, che per salvare la ghirba divennero quasi intergralisti ed appoggiati da reparti di volonatri medio orientali con madrasse, veli e tanti soldi al seguito. la situazione in quella jugolandia, che sotto Tito non era il paradiso terrestre, ricorda con il nord produttivo ed il sud palla al piede ed una burocrazia elefantiaca statale di marca serba, vagamente l'Italia, ma qui non c'è la componente religiosa che soffia sul fuoco e stiamo tranquilli.
Consiglio a tutti un giro sul sito dell'Hajduk, con i reportage di guerra, molti ultras di spalato combatterono a Vukovar.
Rinfrescare la qualificazione ChL tra Bayern ed Oblijc la squadra di calcio fondata dal mitico Arkan e presieduta dalla moglie.
Poi giro di ordinanza sulle foto di Svetlana Raznatovic in arte Ceca, la cantante turbo-folk vedova Arkan.

collodi ha detto...

Volevo aggiugere che Sofri estrapoli a suo uso e consumo stralci di un'intervista bolognese di Mihalovic per tirare una morale, fa vagamente cagare; per due ragioni: 1.ma proprio Sofri ha da insegnare qualcosa ? 2. Mihalovic assolutamente non diceva quello che Sofri ha riferito.
Siparietto finale: nella deflagrata jugolandia sotto egida nato, quella con le mine italiane e l'uranio impoverito, qualcuno guardava i passaporti ? Come facevano i latitanti di Pale Karadzic e Mladic ad andare a san siro a vedere le partite dei beniamini Sinisa e Dejan ? Potere delle barbe finte, ma la cotonatura di karadzic seconda solo a quella di Don King era inconfondibile.
2 anni orsono passando per l'enclave nato amministrata di Brcko trovai un calendario pro 2009 dedicato ai 2 eroi serbi. Erano due foto, una di Mladic vestito da militare senza barba ed una di Mladic in abiti civili con la barba. Lo conservo come una reliquia.

Leo ha detto...

"perchè questa cosa l'ho provata di persona in varie zone della Toscana (tipo in Maremma"

Insomma un po' come dire son stato in Romagna tipo a Bologna....

;-)))))))

Dane ha detto...

Oh, vabbè, minchia Leo...ogni volta la battuta sulle contrade......e i Giuliani non stanno in Friuli, e la Maremma non è Toscana....ekkazzo...

Leo ha detto...

Dane che si incazza perché uno fa il pignolo è roba da mastercard! Si scherza, ho postato solo per veder se jereny aveva fatto bene il suo lavoro! ;-)

Leo ha detto...

E direi che l'ha fatto molto bene!

Dane manchi solo tu, e l'argentina è già stata presa

jeremy ha detto...

Oh qua stiamo professionisti che ci hanno una laura.;()-! Abbundare abbundatis.....:-)))

Italo Muti ha detto...

@Jeremy
non so se mi sono capito
Italo

nanomelmoso ha detto...

cavolo ma quindi dovendo scegliere una bandiera ed essendo l'olanda già presa devo sceglire un altro vessillo? cavolaccio cavolino e mo come fo? andrò sull'imperiale

Leo ha detto...

No nano, lo dicevo per stanare Dane! ;-)

Jeremy fai poco il ganzo. Ti sei beccato il complimento perché non avevo ancora letto il muro! ;-)

jeremy ha detto...

perche che ho fatto?!?!...:-))))))))))))

Poli ha detto...

Letti tutti i commenti mi sento di quotore in toto Dane su questa parte:

"Io ribalto il concetto: la crisi economica fu il pretesto, le tensioni c'erano già e dipendevano dalle mancate riforme e dalla belgradocentricità. Non fu la crisi economica ad impedire le riforme ma la belgradocentricità.
Tu dici "non ci fosse stata (la crisi economica) si sarebbe potuto tranquillamente superare la belgradocentricità con una serie di riforme pacifiche la crisi economica", per me no: con quella belgradocentricità non ci sarebbe stata nessuna riforma (altrimenti non parlerei di belgradocentricità), ed anche senza crisi economiche le tensioni era già evidenti perchè il problema è che ad un certo punto gli extra-serbi si sentivano popoli vassalli e questo gli era insopportabile.
Quando se sei serbo fai il servizio militare vicino casa e se sei sloveno o bosniaco ti spediscono in culo ai lupi, quando se sei serbo in certi ambienti (penso alla magistratura, alla politica o all'ambito diplomatico) fai carriera più facilmente, ti assicuro che dopo un po' alla gente girano i maroni..."

Da triestini abbiamo percepito per osmosi un po' di + di quanto avveniva "dall'altra parte".

E poi mi sento di quotare in toto chi parlava della gnocca serba che non è per nulla underestimated (non da me almeno).
Onestamente andare in gita a Belgrado è qualcosa che ti cambia la vita, e non esagero, ragazze di una bellezza incredibile e una densità di gnocca altrettanto inconcepibile...

Krs ha detto...

>E poi mi sento di quotare in toto chi parlava della gnocca serba che non è per nulla underestimated (non da me almeno).
Onestamente andare in gita a Belgrado è qualcosa che ti cambia la vita, e non esagero, ragazze di una bellezza incredibile e una densità di gnocca altrettanto inconcepibile... <

Ecco questo rimane e deve sempre rimanere la base di qualsivoglia ragionamento sportivo e politico ;)

Italo Muti ha detto...

@KRS
direi anche etico...
Italo

Dane ha detto...

"traggo la conclusione che questi popoli slavi si capiscano fra loro, come io capendo il milanese, sono in grado di capire i dialetti delle regioni padane, dal Piemonte fino al bresciano. Dò per scontato che, ad una analisi approfondita quale la tua, il paragone possa risultare meno appropriato"

Al contrario: non a caso per farmi capire sono ricorso a quel parallelo anch'io... ;-)

"Manca solo un particolare che non è da sottovalutare ed in questo chiedo conforto sempre a Dane, la componente religiosa"

Giacomo, in realtà la componente religiosa venne fuori (come uno dei tanti pretesti, tipo la situaizone economica) solo a criis già in atto. Rifletendoci, devo dire che quello dei Balcani è uno dei pochi conflitti in cui al componeente religiosa è stata solo marginale. Anche per il caso dei bosniaci, ripensandoci, il clima religioso s'è surriscaldato per le infiltrazioni che citavi anche tu e comunque solo a conflitto già inaugurato.....

"Dane che si incazza perché uno fa il pignolo è roba da mastercard!"

Ma non mi sono incazzato, è che la battuta ormai è consunta.....non si riesce più a fare un discorso sui naviglia senza l'abitante del Carrobbio che ti viene a dire che il Grattosoglio non è Milano....

"Onestamente andare in gita a Belgrado è qualcosa che ti cambia la vita, e non esagero, ragazze di una bellezza incredibile e una densità di gnocca altrettanto inconcepibile..."

Assolutamente d'accordo. Peccato che poi gli tocchi come al solito arrivar secondi: http://1.bp.blogspot.com/_uif459T1Vbo/SqSMGl_4H0I/AAAAAAAABwQ/wrzc-seR21M/s400/severina.jpg