Il circo che ha bisogno dei Maradona

di Dominique Antognoni
Abbiamo poco da dire sul Mondiale, al di là del fatto che ne abbiamo visto quasi tutte le partite (ma solo perché non c'era altro calcio guardabile in giro). Un motivo per esultare però lo abbiamo trovato. Abbiamo sentito, visceralmente, una gioia infinita per l’umiliazione subita da Maradona e da tutto il sistema mediatico schiavo del personaggio. Guardate Diego come calcia, guardate Diego come stringe la manina alla nipotina, guardate Diego come si commuove. Gli stessi che magari in privato si rendono comnto di come sia ridotta una squadra potenzialmente grandissima come l’Argentina, con un obeso ex drogato in panchina. Uno che non riesce a motivare se stesso, figurarsi gli altri. Abbiamo esultato per lo 0 a 4 strameritato di Maradona contro i tedeschi più che per il rendimento scadente in nazionale di coloro che si e ci esaltano per dieci mesi con il club. Non certo perchè ce l'abbiamo con Maradona, che da calciatore ha regalato gioie immense, ma perchè adesso uno come lui è l'ideale per il temino dell'inviato che dell'Argentina conosce a malapena quattro giocatori. Letto anche un elogio del destro (del destro) di Messi, su un quotidiano una volta glorioso...
Surreale, perfino illegale la regola che impone l’obbligo dei giocatori di presentarsi anche controvoglia. Per cui facciamo la ola quando si limitano al compitino e se ne tornano a casa presto. Devi pagare per avere, punto e basta, il resto è demagogia ma con la demagogia non si vince e non si campa. Nessuno va dal supermercato uscendo con il carrello pieno senza pagare, nessuno se la cava dicendo: “Mangiare è più importante che fare fatturato”. Vale per qualsiasi settore di attività. Pagare per avere.
Un lettore ci ha illuminati dicendo che considera il Mondiale il carnevale del calcio. Ha ragione: un circo, dove non a caso c’è posto per Maradona. Che per noi è solo un uomo malato e con la voce impastata dalla droga, mentre per tanti un Dio. Quanto dura e quanto dureranno l’immunità di Diego (cosa diremmo di Totti o Balotelli se avessero sparato a un giornalista fuori da casa loro?), le storie e le lacrime guardando la nipotina, sorvolando sulla sua nullità come tecnico? Per quanto tempo dobbiamo pagare la tassa Maradona? E’ giusto sforzarsi di considerarlo un allenatore? Sì, secondo coloro che sostengono che personaggi come lui fanno bene al calcio. Diciamo che nel periodo dell’assenza di Maradona, almeno quindici anni, i giornali si sono venduti lo stesso e la gente ha guardato le partite come prima e più di prima. Si sono assegnati Palloni d’Oro, Mondiali e Champions League senza alcun problema.  
Dopo l’eliminazione argentina, finalmente Diego se ne andrà e non lo dovremo più vedere. Fenomenale la sua impotenza nel dire qualcosa, qualsiasi cosa ai suoi giocatori al di là dei baci e degli abbracci. Fantastica la sua incapacità assoluta nel capire una partita, che fa venire in mente quel discorso di Sacchi su cavalli e fantini. Maradona non ha studiato nemmeno un giorno da allenatore: nulla di male, ma poi devi conoscere i tuoi limiti. Prima dei quarti non ha mai avuto l’occasione di dimostrare quanto (non) valesse. Per la prima volta in svantaggio, per la prima volta contro un avversario forte, per la prima volta ha dovuto fare delle scelte. Una cosa è battere punizioni e fare discorsi demagogici, un’altra allenare. E se al Mondiale hanno fallito in maniera a volte ridicola allenatori veri come Lippi, Capello o Eriksson, figuriamoci uno che era stato messo lì solo per motivi di immagine. Perchè poi a consigliarlo era il mitico Bilardo, quindi al disastro argentino andrebbe associato anche lui...
Quello che ci fa male davvero è la corrente giornalistica argentina che considera colpevole Messi.
Abbiamo letto che sarebbe partito troppo presto dal suo paese per poter sviluppare attaccamento alla maglia della nazionale. Ehi, stiamo scherzando? Se ne è andato per diventare un calciatore, infatti è il più grande. Non ci credete? Guardatelo con il Barca. Se non vi va bene, da domani per favore evitate di chiamarlo e di obbligarlo ad attraversare l’oceano per giocare contro il Venezuela.
Un discorso che applicheremmo anche agli italiani, per quanto fra di loro un Messi non ci sia. Dopo l’eliminazione le tivù andavano in giro per le strade a fare la solita domanda: delusi dagli azzurri? Le risposte erano del genere “Con tutti quei milioni che prendono pensano solo alle veline”. Invece i giocatori non prendono alcun soldo dalle nazionali. Non vi vanno bene? E che problema c’è? Lasciateli a casa, la prossima volta. Facciamo come nel basket Nba e nell'hockey Nhl: mentre si gioca o ci si allena sul serio, qualcuno con la sua testa decide di andare ai Mondiali. Chi vuole bene, chi no resta e gioca con la squadra. Stiamo parlando di libertà.
Dominique Antognoni
(in esclusiva per Indiscreto)

150 commenti:

Nick ha detto...

Minchia...

Nick ha detto...

(Direttore, a quanto è la quota per il superamento dei 200 commenti a questo post?)

Peo ha detto...

questo articolo farà lo stesso effetto dello sventolare una bandiera palestinese al congresso del partito ultranazionalista israeliano...

Christian ha detto...

messi vorrei vederlo in italia.
con le difese ridicole della spagna, quella mentalità che anche la piu' debole cerca di giocarsela e lascia praterie, è tutto facile, peccato poi che in 4-5 partite di champions con le squadre di Mourinho abbia fatto 0 gol...ripeto, 0 gol.

maradona come allenatore è ridicolo, siamo tutti d' accordo, ma come giocatore era dove messi si sogna d'essere.

axel shut ha detto...

eh sì, credo anch'io che Cannavaro, Oddo, Favalli e Carrozzieri non gli farebbero vedere palla

Christian ha detto...

non sono cannashit, oddo o carrozzieri...ma è l' impostazione delle squadre, ben diversa dalla Spagna.

e comunque lucio e samuel non gliel' hanno fatta vedere.

Nick ha detto...

Parliamo di Mourinho, Lucio e Samuel, eh...non è che ce ne siano tanti come questi 3 in Italia...

Calvin ha detto...

credo che dominique si sia fermato all'esame di microeconomia di 20 anni fa, tutto questa insistenza sul quattrino fa abbastanza sorridere. probabilmente se sale una persona anziana sul bus dominique gli chiede 5 euro per farla sedere! a parte gli scherzi, i calciatori non sono pagati (ah no? e i premi?) per giocare in nazionale, ma ne hanno un ritorno in termini di immagine, mercato e per i più romantici anche il piacere di rappresentare il proprio paese, o l'orgoglio di essere considerati i migliori del paese in un determinato ruolo. sono tutte forme di incentivo che di solito il professore spiega a fine corso, forse dominique era già in vacanza :)

eltopo1971 ha detto...

mah, ricordo le stesse cose dette di ronaldo..
"eh, ma in italia quei gol non li fa.."

spillo ha detto...

beh qualche numero messi contro l'inter l'ha fatto, come quando ha fatto saltare 2 denti a maicon...

eltopo1971 ha detto...

Vins

resta il fatto che io vorrei essere libero di fregarmene di tali incentivi se, per quanto appetibili, non dovessero interessarmi...

Anonimo ha detto...

Si Diego è stato un grande e bla bla bla, non le manda a dire ecc. ecc. Non è un tecnico e via discorrendo. Il suo gioco era palla al piede dribbling e ancora dribbling e poi ancora dribbling, pallonetto e gol. I suoi giocatori hanno tentato di emularlo, Messi per primo, con risultati non troppo brillanti. Ma la difesa? Che difesa ha messo? ahahahah Burdisso!! De michelis. No dico, Burdisso!! Ahahahaha

Krug ha detto...

"perchè adesso uno come lui è l'ideale per il temino dell'inviato che dell'Argentina conosce a malapena quattro giocatori."
Quindi se ci troviamo inviati ed articoli ad minchiam la colpa sarebbe di Maradona? Perplimo...

"Surreale, perfino illegale la regola che impone l’obbligo dei giocatori di presentarsi anche controvoglia. Per cui facciamo la ola quando si limitano al compitino e se ne tornano a casa presto. Devi pagare per avere, punto e basta, il resto è demagogia ma con la demagogia non si vince e non si campa."
Mah, sinceramente credo che anche oggi, nell'anno di grazia 2010, il Mondiale per un giocatore sia un passo obbligato verso la fama; e la fama automaticamente porta sponsorizzazioni e porta quattrini, al giocatore ed alla società del giocatore (che magari gestisce le sponsorizzazioni dello stesso e/o riceve più soldi dallo sponsor tecnico perchè ha tra le sue fila un campione del mondo); provate solo a pensare a quanti contratti pubblicitari ha firmato Cannavaro dopo il Mondiale del 2006... Sarei curioso di sapere quanta gente aldilà delle Alpi conosce Schillaci e quanta conosce Zola sebbene il secondo avesse un talento ed una carriera di club infinitamente superiore al primo...

"E se al Mondiale hanno fallito in maniera a volte ridicola allenatori veri come Lippi, Capello o Eriksson, figuriamoci uno che era stato messo lì solo per motivi di immagine."
Sinceramente non credo che Maradona sia stato messo lì solo per motivi d'immagine; Maradona per gli argentini è un mito che mette tutti d'accordo o quasi e poteva essere il collante per un ottimo gruppo a forte rischio frantumazione; si sapevano le sue carenze tattiche e probabilmente le sapeva anche lui, altrimenti non credo avrebbe accettato Bilardo come spalla.

“Con tutti quei milioni che prendono pensano solo alle veline”
Aaaah, beh, commenti autorevoli... Tipo quei tifosi che s'incazzano perchè "i giocatori pensano solo a divertirsi, con tutti i soldi che prendono" perchè sono in giro alle 23 mentre loro fanno le 5 di mattina e poi il giorno dopo stanno a casa in (finta) malattia...


"Facciamo come nel basket Nba e nell'hockey Nhl: mentre si gioca o ci si allena sul serio, qualcuno con la sua testa decide di andare ai Mondiali. Chi vuole bene, chi no resta e gioca con la squadra. Stiamo parlando di libertà."
Stiamo parlando menate, a me sembra... In primis perchè parliamo di mondi diversi, nell'Nba giochi più di ottanta partite solo in regular season in una stagione temporaneamente più ristretta con molti più spostamenti in aereo e quindi molto più stressante; in secundis un Gasol ricava molta più gloria da una serie finale con LA piuttosto che con tutti gli Europei, i Mondiali o le Olimpiadi con la Spagna; nel calcio l'immagine (e quindi, vedi sopra, i contratti e quindi i soldi) che ricavi da un Mondiale non lo ottieni da nessuna finale di Champions o da nessun titolo nazionale; che poi non credo che un calciatore si lamenti di andare ai Mondiali; al limite si lamenta di dover giocare le Qualificazioni o le Amichevoli con la Nazionale...

E' andata male la partita di golf, Dominique?

Nick ha detto...

Cristiano Ronaldo e Messi sono ciò che sono per le loro prestazioni in Nazionale o, peggio ancora, per aver partecipato a questo mondiale o al precedente?
Perplimo.

Voglio dire...una buona dose di ragione ce l'hai, krug...ma non è così semplice e lineare come la fai tu..:)

antropiovra ha detto...

@dominique

perfettamente d'accordo sull'impostazione: anche per me il mondiale è poco più di un blatter-reality show, in cui maradona è stato prima usato a vantaggio fifa e del calcio in senso generale (86), poi placato (90), eliminato fisicamente (94), ripescato quest'anno. maradona si è volutamente offerto come marionetta per il suo amore verso il calcio e probabilmente questo è stato un regalo del mondo del calcio intero verso di lui, una sorta di riabilitazione fisico-psichica che nessuna comunità di recupero gli avrebbe mai consentito di fare in maniera così efficace. faceva tenerezza nei suoi recuperi palla a bordocampo, nelle sue pacche a cui i giocatori rispondevano con rispetto ma si capiva benissimo che non c'era alcun nesso tecnico-tattico. la difesa schierata con la germania non vale quella del bari di quest'anno. ed ora, dopo il primo mondiale assegnato di fatto tramite maxi-schermo (2006), grazie tante maradona, avanti il prossimo...

Krug ha detto...

Nick, dopo 5 partite di un Mondiale di Messi e 4 partite di un Mondiale di Ronaldo cappellate, ma anche no, ci sono già fenomeni che dicono "Eh, beh, vorrei

vederli all'opera contro le difese italiane"; del resto si sa che il Siena ha un'organizzazione difensiva che l'Arsenal (a cui la Pulce qualche golletto ha fatto...) se la sogna... E questo perchè non hanno lasciato tracce notevoli in questo mondiale...
Dopodichè se uno si chiama Di Stefano, Keegan, Zico o anche Shevchenko, Messi o Cristiano Ronaldo (che a mio modo di vedere non hanno fatto un Mondiale all'altezza della loro fama, non un Mondiale pessimo, cosa un po' diversa...) magari lascia qualche traccia cmq...

Ryan ha detto...

Concetto condivisibile in toto, ma con un appunto: avrebbe dovuto essere esposto a prescindere dalla secca eliminazione ai quarti (grazie alla quale, va bene, si è potuto facilmente andar giù pesante), perchè il discorso era vero prima del mondiale e sarebbe rimasto vero anche in caso di vittoria finale da parte dell' Argentina (ipotesi che poi non era così remota).

Calvin ha detto...

Eltopo scusa, ma chi te lo vieta? Maldini si è ritirato nel 2002 e qlcs da dare lo avrebbe avuto anche dopo, ma non mi pare lo abbiano squalificato a vita. Idem per Nesta nel 2006. Io non sono a conoscenza di cause intentate da federazioni nazionali contro giocatori che non hanno risposto alla convocazione, ma magari sono io ad essere in difetto. Totti non ha giocato una partita di qualificazione da due anni a questa parte eppure mi pare che se ne parlasse parecchio di una sua convocazione.

gareth ha detto...

con un obeso ex drogato in panchina

Sono arrivato a leggere fin qui, non vado più avanti. Disgustoso...

Se penso a quanti giornalisti e "opinionisti" sportivi (che magari un lavoro vero non saprebbero farlo) ancora mangiano grazie alle imprese di Maradona, lo schifo sale oltre il limite del consentito. Ah già, ma per questo signore il calcio delle nazionali manco dovrebbe esistere.

Difra ha detto...

Evidentemente al signor Antognoni la coppa del mondo di calcio non interessa. Benissimo, allora mi chiedo perché ne scrive.
A me non interessano i mondiali di pattinaggio, per esempio, ed evito di scriverci articoli o di denigrare chi vi partecipa o chi li segue; in un articolo come questo non vedo altro scopo che quello di fomentare polemiche.

Questo articolo a mio modo di vedere è soltanto un pretesto per lanciare un attacco gratuito a Maradona nella speranza di suscitare la reazione di "orde" di fans adoranti.
Senza assolutamente voler essere impertinente, mi pare dunque sia un articolo indegno di questo sito, per solito ottimo e interessante.

clinter ha detto...

Concordo su due concetti: Maradona s'è rivelato allenatore superficiale e mondiale kermesse carnevalesca.
Maradona ha gestito la squadra secondo i concetti che lo ispiravano in campo quando giocava, palla a me che ci penso io.
Non ha tenuto conto dell'equilibrio della squadra, nè a centrocampo nè in difesa. A sua discolpa va detto che è stato tradito(e in tanti con lui) da quello che veniva universalmente considerato il suo erede, ma che, per ora, tale non si è rivelato, quantomeno al mondiale.
Ciò non toglie che il suo fallimento tecnico nulla abbia a che vedere con la sua taglia o con le sue abitudini passate. Se dovessino penalizzare tutti gli obesi cocainomani, quanti dirigenti e politici resterebbero al loro posto in qualunque paese?
La carnevalata mondiale è stata più che evidente a chi abbia seguito i mondiali su Sky, la stragrande maggioranza degli spettatori se ne strafotteva della partita, presunti tifosi di squadre ingloriosamente soccombenti, davano di fuori appena si accorgevano di essere inquadrati dalle telecamere. Invano ho atteso un iracondo fanculo al mondo intero da parte di un tifoso disperato per il risultato. Beh! Almeno son stati educati.

campatelli ha detto...

"Fenomenale la sua impotenza nel dire qualcosa, qualsiasi cosa ai suoi giocatori al di là dei baci e degli abbracci. Fantastica la sua incapacità assoluta nel capire una partita, che fa venire in mente quel discorso di Sacchi su cavalli e fantini. Maradona non ha studiato nemmeno un giorno da allenatore: nulla di male, ma poi devi conoscere i tuoi limiti."

Cavolo...allora non sono stato l'unico a non vedere una volta che sia una uno straccio di indicazione dalla panchina...
Iniziavo a temere di avere seri problemi di vista...ed invece...!

Felix ha detto...

@ Clinter

Sui "tifosi" inuquadrati la penso esttamente come te era una delle cose che ho notato (e non da questo mondiale). Del resto da Blatta-Blatter in giu' il progetto è di trasformare i tifosi in clienti/comparse eliminando sempre di piu' il tifoso incallito che se ne fotte dell'inquadratura o dell'addobbo da buffone con cui si presenta sugli spalti.

Nick ha detto...

Scusate, ma secondo voi gente che si è fatta migliaia di chilometri per partecipare all'evento, che si sta facendo una vacanza, che si sta divertendo e che si ritrova sui televisori di un paio di miliardi di persone, deve farsi il sangue amaro perchè lo stopper di turno ha sbagliato a chiamare il fuorigioco? :)
Non prendiamoci/li troppo sul serio, suvvia...:)

charliegeorge ha detto...

articolo di una supeficialità e partigianeria imbarazzante...

Dane ha detto...

Secondo me Antognoni è il falso nome di un giocatore rumeno che non fu convocato per i Mondiali e gli è rimasto il complesso..... :-D

p.s.: Direttore, ma Lei non era contro gli articoli "transoceanicamente" querela-free?!... ;-)

Leo ha detto...

Ancora una volta Antognoni oggettivizza impressioni sue personali facendone il verbo. Ma è vero, bastava guardare esultare Snejder e Robben ieri sera per capire l'irritazione di chi dopo aver vinto tutto e quasi tutto era costretto a farsi le seichelles un mese dopo...
Così come le lacrime di Julio Cesar dopo l'eliminazione ai quarti erano sicuramente dovute alla gioia per poter finalmente andare in vacanza.
D'altronde nell'ultimo post aveva stabilito come al mondo non fregasse a nessuno del mondiale, che tutti guardavano perchè non c'è altro calcio passabile in tv (quasi cit...)

Leo ha detto...

Ma un altro post strappalacrime su come Chivu ha affrontato il dramma esistenziale della spalla che esce non era meglio?

eltopo1971 ha detto...

"Eltopo scusa, ma chi te lo vieta?"

vedi tu:


Le scelte del commissario tecnico della Nazionale e la possibilità, per un calciatore, di vestire la maglia azzurra sono aspetti oggi al centro dell'attenzione dei media e degli appassionati, pronti a commentarne ogni sfumatura tecnica.
La convocazione e l'attività in Nazionale sono però anche fonte di diverse e significative problematiche giuridiche, tanto per il calciatore ed il suo club che per la Federazione.
Anzitutto, va ricordato che la legge n. 81/1991 sul lavoro sportivo prevede che solo le società costituite nella forma di s.p.a. o di s.r.l. possono stipulare contratti di lavoro con atleti professionisti.

La relazione intercorrente tra i calciatori professionisti e la F.I.G.C. in occasione della partecipazione a manifestazioni sportive internazionali, anche se si protraggono per diverse settimane come i prossimi Mondiali, non dà quindi origine ad un contratto di lavoro.

Il calciatore è però comunque giuridicamente obbligato a “rispondere” alla convocazione della squadra nazionale in virtù del vincolo associativo che, in base all'ordinamento sportivo, lo lega alla Federazione.

Il nuovo Statuto del CONI del 2008 stabilisce infatti che tutti gli atleti selezionati sono “tenuti a rispondere alle convocazioni e a mettersi a disposizione della competente Federazione sportiva nazionale o Disciplina sportiva associata, nonché ad onorare il ruolo rappresentativo ad essi conferito” (art. 31, comma 4).

Il calciatore non può quindi rifiutare la convocazione, pena l'applicazione nei suoi confronti delle sanzioni previste dall'ordinamento sportivo, tra le quali la squalifica.

È capitato che alcuni calciatori abbiano comunicato di volersi “ritirare” dall'attività internazionale. Ma nell'ambito della F.I.G.C. queste vicende sono state gestite in modo informale e concordato, evitando la convocazione, per non costringere il calciatore ad un rifiuto che l'avrebbe esposto a conseguenze sanzionatorie.

Lexo ha detto...

Mi sono fermato anch'io all'"obeso ex drogato". Aspettando serenamente il prossimo pezzo sul padre di famiglia Adrian Mutu.
Che vergogna.

Difra ha detto...

"Scusate, ma secondo voi gente che si è fatta migliaia di chilometri per partecipare all'evento, che si sta facendo una vacanza, che si sta divertendo e che si ritrova sui televisori di un paio di miliardi di persone, deve farsi il sangue amaro perchè lo stopper di turno ha sbagliato a chiamare il fuorigioco? :)"

sottoscrivo in pieno.

Che ebeti, eh! Mica come quelli che vediamo tutte le domeniche da settembre a maggio, che per amore dei propri colori svaligiano autogrill, sfasciano treni, si scontrano tra loro e con gli sbirri... quelli sì che hanno passione! :)


Ah, ma forse ho capito: il problema di questi mondiali è che la Romania non si è qualificata! Allora ditelo! :)

JCaffelatte ha detto...

Due cose sole sull'argomento:

La prima: quando parlano di Messi ed i vari confronti con Maradona, occorre ricordare che Messi ha solo 23 anni. Maradona, alla stessa eta', nell'83 non era ancora il dio del calcio che e' divenuto negli anni seguenti. Anzi forse Messi ha gia' fatto di piu' del Maradona 23 enne.

La seconda: a questi livelli non si puo' improvvisare. Il Maradona allenatore come giustamente rimarcato nell'articolo e' stata una scelta di immagine. Ma un'immagine scomoda che di fronte al primo avversario (del ristretto club delle nazionali che possono ambire alla vittoria finale)si e' squagliata come neve al sole.
Dispiace per l'Argentina, con delle convocazioni piu' furbe ed un approccio tattico migliore avrebbe potuto fare molto meglio.
Lo stesso, ovviamente vale per noi,la scelta dell'amico degli amici Lippi e le sue convocazioni di giocatori bolliti non sono state molto migliori di quelle del Pibe...

Italo Muti ha detto...

@Leo

C'è chi sente un forte sentimento nazioanle, non nazionalistico, ed è orgoglioso di giocare per la propria nazionale. Detto senza retorica.
Poi ci sono anche i premi, ma vengono dopo, cè essenzialmente la voglia di passare alla storia per la prorpia nazione, magari non in tutti ma esiste. E' vero che una volta era un sentimento più idffuso, le blatteriadi (cit.) hanno livellato tutto al ribasso, ma questi sentimenti sono insopprimibili. Per il resto c'è mastercard.
Italo

Krug ha detto...

Una domanda... Secondo voi se un tifoso avesse mostrato il ditone medio alla telecamera sarebbe stato mandato in onda? No, va' bene la diretta ma...
Cmq non sono un ultras ma se fossi stato lì e mi avessero inquadrato al goal della Slovacchia altro che saluti a casa... CODROIPO, CODROIPO, CODROIPO...

Calvin ha detto...

eltopo, il mio ragionamento infatti e' pratico. infatti alla fine dell'articolo si dice tranquillamente che ogni anno ci sono migliaia di casi di "ritiro" senza che questo sia formalmente possibile. credi che gallinari, per dire uno, sia stato convocato e abbia risposto "no grazie"? ha chiamato pianigiani, gli ha detto che ha bisogno di rimanere a NY per allenarsi coi compagni, e non ci sono stati richiami né sanzioni.

akplm ha detto...

Dare dell'ex tossico a Maradona è troppo semplice e troppo da ipocriti. È un uomo che ha dato tanto al calcio più di tanti altri che siamo soliti mettere sull'altare. Diego è stato un uomo vero, un uomo leale e non si è mai nascosto dietro falsità. Se ha usato la coca non l'ha fatto in pubblico, se c'era bisogno di dire che era un drogato era un esigenza mediatica: nessuno si è mai posto il problema di lasciarlo in pace. Il calcio dite che non ha bisogno di Diego? sarà da circo o no sembra che quando c'e' lui c'e' sempre una certa attenzione!
È un uomo che si è rialzato dopo le sue cadute....te lo ricordo...e si è assunto la responsabilità della panchina piangendo e disperandosi per l'eliminazione! ci ha messo la faccia e ci ha sofferto!
Diego ha fallito dove e come hanno fallito altri tecnici che si pensano chissà chè e idolatriamo come maghi della panchina!
Diego ha sofferto per quel pallone rotondo dove non hanno sofferto altri!
Se c'era un uomo che poteva mettere in riga i campioni argentini era solo Dio- Maradona!
Tu hai gioito per l'eliminazione di Diego, io no! A me Diego mette gioia sempre, mi basta guardarlo, sentirlo parlare, sentire la sua onestà il suo essere viscerale. Non falso come tanti

eltopo1971 ha detto...

vins


si parla di un favore che ti fanno..
e se non trovassi gente incline a farti un favore?
dovresti andare.

e comunque tu citi gente a fine carriera o sempre mezzi rotti come nesta o totti..

pensali a dichiarare a 25 anni che non gli frega niente di andare in nazionale..

cuginostivi ha detto...

Chi vince vince, chi perde è un coglione in più ex-drogato e obeso...ossignur...pensa esistono nei contratti dei calciatori anche premi legati alle presenze in nazionale (anche 1).

GiGioZz ha detto...

a Dominique, ma piglialo in der cul.......

Cicciograna ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Cicciograna ha detto...

Tanto accanimento contro Maradona, tanto odio, addirittura siamo andati a ripescare la sua dipendenza, ormai vinta (ma tanto per molti un tossico resta sempre un tossico - e poi si perdonano furti, stupri e violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo a personaggi ben più importanti).

Eppure l'autore di questo post è salito sul carro dei maradoniani: anche lui, in un modo o nell'altro, ha sfruttato la fama e l'alone di interesse che ruota attorno a Diego per avere i suoi 5 minutini di gloria. Anche lui ha avuto bisogno di Diego per far parlare di sè, forse perchè a corto di argomenti, forse proprio perchè, incapace di affrontare temi più scottanti e importanti come la manovra finanziaria o la singolare storia della meteorina diventata assessore, ha preferito lanciarsi vigliaccamente come una iena sulla carcassa di uno che ormai ha perso (perchè sparlare di Diego dopo la batosta con la Germania è come sparare sulla Croce Rossa - vae victis come disse qualcuno molto tempo fa).

In questo Mondiale, lamentarsi di Maradona è davvero come protestare per la cattiva qualità della mensa in un lager. Suggerisco al signor Antognoni, se proprio vuole restare in tema Calcio (cosa che gli sconsiglio, vista la sua evidente ignoranza in materia) di occuparsi di Blatter, degli arbitraggi scandalosi, di come il presidente della FIFA si sia rifiutato, 4 anni fa, di presenziare alla cerimonia di premiazione dell'Italia, di come tutt'ora si opponga alla miriade di suggerimenti e proposte che arrivano da ogni dove per dissolvere i dubbi che spesso affliggono l'arbitro, i fuorigioco inesistenti (o reali), i falli a gioco fermo o i problemi dei goal fantasma (chissà, se fossero stati presi provvedimenti in tempo utile si sarebbe potuto dimostrare che il tiro di Quagliarella era dentro, e noi saremmo forse ancora in corsa - ma forse no, all'Antognoni forse è sfuggita la pochezza della nostra squadra, era troppo concentrato a detestare Diego); si interroghi, l'Antognoni, sul perchè Rosetti e colleghi, dopo la partita contro il Messico, siano stati mandati a casa, pur avendo attuato le disposizioni della Federazione in materia di fuorigioco e moviola; si interroghi sul perchè Diego è stato accolto come un eroe, al contrario dei nostri mercenari (con le dovute eccezioni), che hanno intascato il loro bravo compenso (in primis Lippi) assolutamente immeritato alla luce della figuraccia nazionale.

Ma forse è meglio di no. Non credo che l'autore abbia sufficiente passione per il Calcio da poter comprendere quanto gli ho scritto: uno che dice che ha visto i Mondiali "perchè non c'era nulla i meglio da vedere" non rappresenta per me un amante del Calcio. Del resto si sa: l'Italia è piena di incompetenti che mettono bocca in materie di cui non sanno un emerito nulla.

axel shut ha detto...

se non altro il nome di Maradona attira nuovi visitatori ;)

Dane ha detto...

Allora, salto direttamente il discorso di Antognoni perchè tanto come dice Akplm a dare del cocainomane a Maradona son capaci tutti (ci vorrebbe uno po' più di fegato per darlo ai clienti di Antognoni...).
Torno a bomba sul discorso di Vins e ElTopo (al solito preciso come un bambino che nasce alle 9 quando gli uffici dell'anagrafe stanno già aprendo) per ricordare la vicenda di Zidane.
Ai tempi del Real diede l'addio alla nazionale, senonchè dopo le prime brutte uscite il CT fece presente ala federazione che il signorotto ancora in gamba era imprescindibile per il centrocampista dei Bleus.
Contattato Zidane, e sentitasi ribadire il no alla nazionale, la Federazione gli invio un documento ufficiale col quale gli si ricordava che a norma di regolamento chiunque giochi in un campionato professionistico risulta iscritto ad una Federazione che fa capo a Uefa e Fifa. Pertanto deve accettarne i regolamenti, che prevedono per chi rifiuta la nazionale la squalifica anche per le partite della squadra di club per cui si è tesserato, per qualsiasi manifestazione si tratti.
Così Zidane, per non rinunciare a giocare nel Real, dovette piegarsi e "sacrificarsi" a tornare a giocare in nazionale, con in aggiunta la "pena" di dover tornare a giocare una finale dei Mondiali dopo 8 anni (pensa te che schifo.....) e far di tutto per cercare di vincerla.
Intile far esempi di giocatori italiani, perchè il punto è la serietà di una Federazione. Come dice Italo è questione di patria, difficile da capire per chi non ne ha una.
Quindi basta cazzate su stipendi e premi perchè i club (finchè faran parte di Federazioni che fanno capo alla FIFA) ti pagano "indirettamente" anche per giocare in nazionale (non sei obbligato a giocar da professionista, ma se scegli di farlo devi calcolare la nazionale come uno dei tuoi obblighi). Diciamo che è una sorta di tassa per chi ha la cittadinanza della nazione calcistica.
Se club e giocatori non son d'accordo si creino delle federazioni o delle leghe private a parte, poi bisogna vedere se un Sangria Football Club o l'Associazione Calcio Meneghina avrebbero così seguito da garantire i medesimi stipendi...

otero82 ha detto...

Se il Mondiale è "Il circo che ha bisogno dei Maradona" Indiscreto è "Il sito che NON ha bisogno degli Antognoni"...

Anonimo ha detto...

Articolo delirante che ha un solo concetto condivisibile: Maradona come allenatore vale 0. Per il resto una serie di luoghi comuni e inesattezze degne al limite di Tuttosport... Ma proprio al limite...

Il tutto condito dalla chiusura finale su Nba e Nhl. Perchè parlare di sport e situazioni che non si conoscono sparando ca**ate a caso?
Da quando le Olimpiadi (che per basket e Hockey sono, per importanza, l'equivalente del Mondiale per il calcio)hanno aperto ai professionisti, tutti i più grandi giocatori partecipano all'evento con le proprie nazionali senza risparmiarsi minimamemente e dando grande spettacolo. Probabile che Dominique Antognoni sia rimasto un pò in dietro con il tempo...
Al contrario, come ricordato da qualcuno, Maldini, Nesta e Totti hanno potuto tranquillamente rinunciare alla convocazione senza che nessuno proferisse parola...

Paolo S ha detto...

Volente o nolente Maradona è stato la stampella del circo mediatico in cui i grandi personaggi sono forse mancati. "Grazie" a lui il mondiale è stato mediaticamente vivo fino alle semifinali. L'alternativa in Italia sarebbero state le polemiche su rigori e fuorigioco dati/non dati con relativa dietrologia, com'è avvenuto puntualmente da ieri sera in mancanza di capacità di alre analisi.

@Cristian
"messi vorrei vederlo in italia"
mi ricorda un amico che sosteneva quanto Genova fosse pulita e ordinata. Con tutto il rispetto, in vita sua non era mai stato oltre Busalla.

Dane ha detto...

"Da quando le Olimpiadi (che per basket e Hockey sono, per importanza, l'equivalente del Mondiale per il calcio)hanno aperto ai professionisti, tutti i più grandi giocatori partecipano all'evento con le proprie nazionali senza risparmiarsi minimamemente e dando grande spettacolo. "

Appunto, me lo ricordo solo io quel Jari Kurri che dall'NHL venne a giocare nei Devils Milano in Italia per poter "sfuggire" per un anno alla qualifica di PRO e poter così partecipare ai Mondiali con la sua Finlandia?!...

"Volente o nolente Maradona è stato la stampella del circo mediatico in cui i grandi personaggi sono forse mancati. "Grazie" a lui il mondiale è stato mediaticamente vivo fino alle semifinali."

Eh, ma sai, vuoi mettere in confronto il fascino di un buon padre di famiglia come Tiger Woods?! Aaaahhhh, la Tauromachia!....

Neuro ha detto...

da questo articolo capisco solo una cosa: avere delle debolezze è una colpa. ok, fantastico. non sapevo che su indiscreto si facesse l'apologia del darwinismo sociale.
curioso anche essere a parole apologeti della libertà e ridurre poi l'essenza di un individuo alla dimensione di ex tossico. pollice verso, signor Antognoni.
Oh, dire "sì, ho scritto qualche cazzata perché avevo le mestruazioni" non toglie nobiltà al suo scrivere futuro.

Dane ha detto...

Ragazzi, non dimentichiamo che Indiscreto è uno spazio libero ma privato. Il Direttore decide cosa pubblicare, sfruttando la gentilezza di chi gli offre i propri pezzi gratis.
A noi resta l'arma del'ironia, che a parer mio è più che sufficiente... ;-)

Stefano Olivari ha detto...

Ognuno risponde di quello che firma e scrive, non è un delitto pubblicare cose che non si condividono (parentesi: per me il Mondiale è il massimo forse non del calcio ma sicuramente della vita e vorrei come personaggi carismatici duecento Maradona, al di là della sua incapacità come allenatore). Poi ci chiedono perchè non mettiamo più interventi esterni...

gareth ha detto...

Io sono per la libertà di stampa e di commento, nei limiti della legge: libertà di pubblicare interventi estremi da parte del Direttore, libertà di trovare disgustoso un riferimento che bolla un grande personaggio del calcio (ma fosse pure piccolo, poco cambierebbe) in base a peso corporeo e vizi privati.

Dopodiché, nel difendere la libertà del giornalista di scrivere certe cose, mi arrogo la libertà di lasciare a metà la lettura se trovo offensivo il contenuto.

Dane ha detto...

"Ognuno risponde di quello che firma e scrive, non è un delitto pubblicare cose che non si condividono"

Non solo non è un delitto, ma semmai è un merito...

"(parentesi: per me il Mondiale è il massimo forse non del calcio ma sicuramente della vita e vorrei come personaggi carismatici duecento Maradona, al di là della sua incapacità come allenatore)."

Ma infatti mi chiedo sempre cos'è di Maradona che mandi così in corto circuito i commentatori.....invidia dei pezzenti nei confronti di un pezzente che ce l'ha fatta?!...gelosia nei confronti di uno che riesce ancora a far sognare il pubblico anche senza fare nulla?!...l'essere sempre fuori dagli schemi, anche i propri?!...mah...

"Poi ci chiedono perchè non mettiamo più interventi esterni..."

Il mio intervento era riferito proprio a quello, visto che mi pareva ci si stesse avvicinando lentamente agli insulti diretti. Dopodichè, non mettiamo tutto nello stesso calderone: certe ironie e certe offese a vecchi redattori colpevoli solo di aver espresso opinioni non condivise dai commentatori di Indiscreto furono ingiuste, ma è evidente che un pezzo così "grossolano" (cerco di essere più diplomatico possibile...) come quello di Antognoni non possa che scatenare determinate reazioni, per i motivi perfettamente illustrati da Gareth.....

jeffbuckley ha detto...

"...per l’umiliazione subita da Maradona e da tutto il sistema mediatico schiavo del personaggio. Guardate Diego come calcia, guardate Diego come stringe la manina alla nipotina, guardate Diego come si commuove. Gli stessi che magari in privato si rendono comnto di come sia ridotta una squadra potenzialmente grandissima come l’Argentina, con un obeso ex drogato in panchina..." A parte il riferimento all'obeso ex drogato, anche per me eccessivo e inutile ma se qui c'è chi odia chi va in macchina, chi mangia la carne etc... - e va bene, è un Paese libero - non vedo perchè uno non possa essere visceralmente contrario a chi si droga. Per il retso il senso dell'articolo (prima parte) è chiarissimo. Per trequarti dei muraioli, Lippi è una marionetta arrogante, Capello un bluff arrogante, Domenech un arrogante che crede agli astrologi, Delbosque un pensionato etc... Maradona, che finora da CT ha fatto ridere e che certo non si distingue per modestia ed educazione, un uomo vero che si è rialzato etc... Giocatore immenso, uomo da perdonare o comunque da accettare ma certamente "tassa da pagare" per le cazzate che ci tocca leggere. Io l'ho intesa così.

Unknown ha detto...

Perdindirindinho! se una maradoneide a metà (e ancora mi piange el corazón) suscita tali sbarellamenti da vecchia zia repubblichina, prevedo (lafunambola in modalità vostradamus in modalità hinchas) che quando si giuocheranno le maradoniadi (lafu fan), anziché le blatte-riadi, la benevolenza di Eupalla si scaraventerà sulla compagine AnimeBelle&CandideUtd. inducendone i militanti ad un biblico suicidio di massa, per un nuovo indiscreto Mara-canazo...

Scusatemi per il commento dal tono apocalittico e un po' sopra le righe ;)

saluti,
lafu

cydella ha detto...

Gallinari, Bargnani,... non vanno in nazionale se non ne hanno voglia. Non devono giustificarsi con nessuno, anzi. Devono chiedere il permesso alle loro squadre per poter andare.
Che poi le star NBA muoiano dalla voglia per andare in nazionale, mi piscio sotto dal ridere. Non fatevi ingannare dal fatto che costruiscano sempre uno squadrone.

PS: noto che è partito il "tiro all'Antognoni". Commentare nel merito no?

Calvin ha detto...

Che poi le star NBA muoiano dalla voglia per andare in nazionale, mi piscio sotto dal ridere.

Mi sa che non sei proprio un fan dell'NBA. (leb)Rondo, per dirne uno della mia squadra, si è incazzato non poco quando è stato escluso dal camp di Team USA. Kobe doveva fare una terapia per la schiena già nell'estate 2008 ma ha rinunciato per andare a Pechino. Potrei andare avanti a lungo... Poi OVVIAMENTE ci sono anche le eccezioni, ma diciamo che una cosa che di solito non manca all'americano medio è il patriottismo. Poi vabbé, il servizio in Team USA è stato abitualmente concepito a cicli, per cui è raro che un giocatore si faccia più di un ciclo (notevoli eccezioni, la classe del 2005, che pero' sono anche quelli che han perso la faccia ad Atene)

eltopo1971 ha detto...

ma se come dite voi la gente smania per andare in nazionale allora mi sfugge il motivo dell'esistenza di regolamenti che glielo impongano..

Calvin ha detto...

perché il sistema tutela sempre se stesso :)

Dane ha detto...

"ma se qui c'è chi odia chi va in macchina, chi mangia la carne etc..."

No, mi spiace ma hai detto una cazzata. A parte il fatto che il talebanismo non fa per me (ieri ero in giro in macchina, per dire, perchè proprio non ho potuto farne a meno), io non odio chi si comporta diversamente da me ma odio solo chi è troppo ottuso per capire quando un proprio comportamento nuoce agli altri.
Tanto per capirci, i fumatori dei luoghi pubblici mi stanno molto più sul cazzo di chi si droga, se permetti...


"non vedo perchè uno non possa essere visceralmente contrario a chi si droga."

Antognoni ha tutto il diritto di disistimare chi ha avuto problemi di droga (prima o poi dovrò scriver qualcosa per raccontare cosa fosse la cocaina in Argentina negli anni 80, perchè qui mi pare che si vada avanti ancora col moralismo da 4 soldi...) o di non farsi piacere chi ha problemi di linea (immagino Antognoni abbia un fisico da Marvin Hagler...), non ha il diritto però di auspicare che gente del genere venga chiusa in un lager come lascia intendere tra le righe.
Uno può non apprezzare gli articoli di Franco Rossi e può criticarli, bocciarli perchè scritti da "un obeso col vizio del gioco" è una canagliata da ariani bigotti...

"Per trequarti dei muraioli, Lippi è una marionetta arrogante, Capello un bluff arrogante, Domenech un arrogante che crede agli astrologi, Delbosque un pensionato etc... Maradona, che finora da CT ha fatto ridere e che certo non si distingue per modestia ed educazione, un uomo vero che si è rialzato etc..."

No, mi sa che non hai capito il punto. Qui il problema non è l'incapacità di Maradona, che è stata abbondantemente processata e messa in luce. Qua il problema è un certo astio che col calcio non ha nulla a che vedere. Chi qua dentro ha criticato Del Bosque lo fa per la sterilità del titìc titòc della sua squadra, non perchè è grasso e col doppio mento.
Nello sport cerchiamo emozioni, e queste vengono purtroppo o per fortuna da quelli che il Direttore ha definito "come personaggi carismatici duecento Maradona", se ad Antognoni o a qualche altro Shylock del giornalismo sportivo (?...) rode il culo andremo avanti per la nostra strada.
Il problema di Antognoni, spesso segnalato da altri, è quello di pretendere che il mondo derubrichi a paradiso ciò che piace a lui e ad inferno ciò che a lui non piace.
Utilizzando gli stessi toni, qualcuno potrebbe dire che Antognoni scrive per una rivista che non legge nessuno, pagata da sponsor imbarazzanti, che si occupa di uno sport insulso (se patiniamo un po' la lippa la lanciamo nel jet-set.....magari con delle mazze in titanio e uranio impoverito....) che serve da passatempo a bavosi riccastri con più pancia di Maradona, più coca nelle narici, e molti più scheletri negli armadi (massì, il prossimo Master organizziamolo a Kuala Lumpur, così nel viaggio di ritorno ne approfittiamo per un po' di turismo sessuale, magari pedofilo...ti copro io con tua moglie, tranquillo...).
Perchè, utilizzando i toni di Antognoni, questa è la clientela di Dominique (ed anche la mia purtroppo, per questo mi permetto di disquisirne...), di cui non facciamo parte tanto da non aver mai letto un pezzo di Antognoni sulla sua materia.
Invece, grazie a Maradona, possiamo dire di aver conosciuto questo figlio di Romania.
Lo ringrazi prima di tutto di questo, prima di sputargli addosso.....

"Che poi le star NBA muoiano dalla voglia per andare in nazionale, mi piscio sotto dal ridere. Non fatevi ingannare dal fatto che costruiscano sempre uno squadrone."

Dovresti parlare con qualcuno del Dream Team di Barcellona 92...

"PS: noto che è partito il "tiro all'Antognoni". Commentare nel merito no?"

Il problema è capire quale sarebbe il merito, poi a quel punto potrei anche decidere di "mettere i piedi nel letame per vedere che odore ha", come si dice in Argentina...

eltopo1971 ha detto...

comunque mi pare che nell'articolo si critichi il "maradonismo" più che maradona stesso..

axel shut ha detto...

e (come in tutti questi casi) sono arrivati tanti commenti di gente mai vista prima e più vista dopo che subito si sono gettati in difesa del santino, tra volgarità e richieste deliranti

jeffbuckley ha detto...

"...comunque mi pare che nell'articolo si critichi il "maradonismo" più che maradona stesso.." Dane, El Topo riassume in due righe quello che anch'io ho inteso dire, forse non l'avevi capito. Ho anche premesso che anche per me il riferimento al drogatoobeso era eccessivo e soprattutto inutile ma, come dice anche Cydella, commentiamo il merito degli scritti, non la forma. Per il resto mi sembra di ricordare decine di tuoi post di insulti ai possessori di SUV, surrogato fallico etc... Io ho un SUV per motivi vari ma non parcheggio in divieto o sui passi carrai, non supero i limiti di velocità e non investo ciclisti (nemmeno quando passano col rosso o vanno di sera senza luci su strade di campagna. Posso dire che sei tu che hai detto una cazzata? Tra l'altro il direttore i mangiatori di carne li odia proprio... :-D

cydella ha detto...

@dane, vins: il dream team '92, l'unico vero, è stao un superspot per i protagonisti stessi. Che magari gliel'abbiano suggerito gli sponsor? Vogliamo parlare degli altri 18 anni di "dream team"?
Ci sono state miriadi di rifiuti e gente che a fine stagione NBA si premuniva, comunicando che doveva riposarsi e così via. Che poi gli USA riescano di volta in volta a fare uno squadrone perchè hanno 50 giocatori di livello assoluto, non sposta il discorso: la gente si è rifiutata.

eltopo1971 ha detto...

a me sembra che quello che non è veramente chiaro è la vostra smania di decidere al posto della gente: lasciatelo decidere a loro se gli interessa o no l'onore di concorrere per i colori della nazione..

(quale che sia poi non si sa bene, me lo immagino il patriottismo di boateng o di camoranesi o amauri, uno che addirittura sperava di essere chiamato dal brasile prima e dall'italia poi)..

Calvin ha detto...

si si, facciamo un po' di esempi di questi clamorosi rifiuti, pero', che a me il blablabla sul nulla non piace. e anche questa dietrologia tipo " il dream team originale imposto dallo sponsor" mi fa abbastanza ridere; per la cronaca proprio nel dream team originale una stella di prima grandezza fu esclusa come vendetta di un'altra stella per storie vecchie e il primo ancora non l'ha mandata giù... sempre perché della nazionale importa poco e niente.

Calvin ha detto...

eltopo io sarei pure d'accordo, è che già adesso mi sembra tutto molto all'acqua di rose. a spanne, sotto i 30 anni ti conviene cmq giocare in nazionale perché ti aumenta la visibilità e ti crea mercato; sopra, puoi iniziare a giocare col concetto di ritiro e di fatto rinunciare alla convocazione. case studies interessanti sarebbero i catalani che avevano minacciato di non rispondere alla convocazione spagnola, io mi ricordo se ne parlo' anche per iniesta ma non sono sicuro. ecco, in quel caso sarebbe interessante vedere a quali minacce è ricorsa la federazione spagnola.

cydella ha detto...

@vins: ho scritto "che magari gliel'abbiano suggerito gli sponsor?"... che tu hai trasformato in "il dream team originale imposto dallo sponsor".
Hai citato modificando per tirare acqua al tuo mulino. Iniziamo bene.
Se gli fa comodo, ci vanno, sennò no. E non vedo perchè non debba essere così anche nel calcio.

clinter ha detto...

Io credo ci sia una larga fascia di appassionati di calcio che prova per il Maradona personaggio un disinteresse li livello cosmico. Ma i guru dell'editoria ci insegnano che esiste una altrettanto grande fetta di umanità che si nutre dei cazzi di gente che abbia in qualche modo raggiunto la notorietà. Per titillare la golosità di costoro el pibe è stato, e sarà sempre, sovraesposto, perdipiù mi sembra, ma magari dico una cazzata, che viva nell'ansia di ritagliarsi uno spazio consono al suo passato, nel calcio argentino. Ovvio che chi se ne frega del fenomeno mediatico, pur avendo in massima stima il calciatore, che fu sicuramente inarrivabile, meglio di Pelè, possa anche rompersi le palle di avere sotto gli occhi non l'allenatore dell'Argentina, ma il totem Maradona.
Grasso o magro che sia, dissoluto o ascetico che sia. In sintesi la colpa non è di Maradona, ma di chi si nutre di 'famosità', orrido neologismo, che rende però l'idea.

chad palomino ha detto...

boateng a dire la verità è di madre tedesca... nato e cresciuto in germania... poi se si vuole dire che essendo nero si deve sentire ghanese...
il fratello lo stesso, solo che, essendo una testa matta, tra le varie minchiate, si è fatto cacciare dal ritiro dell'under 21 tedesca un paio di anni fa e, per ripicca, ha deciso di giocare per il ghana, pur non essendo mai stato prima in africa.

Leo ha detto...

Sì Cyd ma tornando al calcio facciamolo qualche nome di gente che se ne sarebbe stata volentieri a casa, di quelli presenti in SudAfrica. A me vengono in mente solo quelli incazzati per non esserci andati...

ruben ha detto...

@Leo: "Ma un altro post strappalacrime su come Chivu ha affrontato il dramma esistenziale della spalla che esce non era meglio?"

Mito.

cydella ha detto...

Al momento nessuno. Quando sarà come nella NBA che i mondiali ti danno una visibilità marginale (e in più non ti pagano lo stipendio), vedremo i rifiuti. Comunque Nesta e Totti hanno detto di no, me par. Come mai?

eltopo1971 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
eltopo1971 ha detto...

chad


non so cosa si sentano i boateng, (nemmeno sapevo che esistessero prima del mondiale), ma vedendone giocare uno da una parte e uno dall'altra (che ne sai a quale dei due mi riferivo?) ne deduco che almeno uno dei due se ne fotte del patriottismo e che risponde alle convocazioni per interessi professionali e non certo per amor di patria..

Krug ha detto...

Domanda: se rispondendo al quesito sul motivo del rifiuto alla Nazionale dei due giocatori italiani io scrivessi "Quel coattone di m... di T..., ignorante come una ca..., non avrebbe voluto rinunciare alla Nazionale bensì solamente a CERTE partite della Nazionale (quelle meno importanti) rendendosi conto che il fisico oramai non gli permetteva di reggere certi ritmi mentre quel balbuz... imbec... di N..., che secondo me con l'aria che c'ha è pure ricchi..., ha mollato il colpo perchè non riesce più ad essere fisicamente integro se non per un numero limitatissimo di partite" immagino jeff ti saresti concentrato sulla forma... Eh, sì, beh, già... Dai, ragazzi, giù con gli insulti a tutti e per tutti, tanto l'importante è la sostanza...

"...comunque mi pare che nell'articolo si critichi il "maradonismo" più che maradona stesso.." E meno male, altrimenti cosa avrebbe scritto oltre "con un obeso ex drogato in panchina. Uno che non riesce a motivare se stesso, figurarsi gli altri." o "Che per noi è solo un uomo malato e con la voce impastata dalla droga,"...
In uno dei primi post credo di aver risposto alla sostanza senza usare toni "forti", diciamo che forse (ma solo forse, eh...) le stesse cose sul Maradonismo, l'ipocrisia-assurdità del circo del Mondiale, etc, etc, si potevano dire anche senza tirare di bombarda...
Possiamo dire che è stata una caduta di stile oppure no?

eltopo1971 ha detto...

ma scusate, maradona è o no drogato (o perlomeno lo è stato)?

sì, e mi pare che sia una cosa di pubblico dominio ..

casomai la caduta di stile sta nell'obeso, che è una cosa che non c'entra un cazzo con la capacità di fare l'allenatore..

Dane ha detto...

"@dane, vins: il dream team '92, l'unico vero, è stao un superspot per i protagonisti stessi. Che magari gliel'abbiano suggerito gli sponsor? Vogliamo parlare degli altri 18 anni di "dream team"?
Ci sono state miriadi di rifiuti e gente che a fine stagione NBA si premuniva, comunicando che doveva riposarsi e così via."

Cydella a me non me ne frega niente di convincere te e Antognoni a tutti i costi, anche perchè ti hanno già risposto adeguatamente, però c'è caso e caso. Continuate a dire che nelle leghe americane la nazionale non gliene frega niente a nessuno e ti ho citato due casi che invece ti smentiscono. Non ho capito perchè per ogni argomento bisogna tirar fuori secolari leggi scientifiche.
Poi, abbi pazienza, se mi dici che Michael Jordan aveva bisogno del superspot di Barcellona 92 mi metto a ridere.....

"...comunque mi pare che nell'articolo si critichi il "maradonismo" più che maradona stesso.." Dane, El Topo riassume in due righe quello che anch'io ho inteso dire, forse non l'avevi capito."

No, quelli che non han capito siete voi. Antognoni sfrutta il maradonismo (patetica la finta critica ai giornalisti...) come pretesto per attaccare Maradona, se no non avrebbe avuto bisogno di dargli dell'obeso drogato: gli sarebbe bastato fare su Maradona una di quelle analisi che noi solitamente facciamo sui vari sopravvalutati guru della panchina tipo Lippi o Capello.
Il problema di Antognoni è semplice: pretende di decidere per il mondo cosa deve piacere e cosa no. Fortunatamente (per il mondo) non ne ha il potere.....

"Ho anche premesso che anche per me il riferimento al drogatoobeso era eccessivo e soprattutto inutile ma, come dice anche Cydella, commentiamo il merito degli scritti, non la forma."

Ho già detto che commenterò il merito quando si capirà qual'è il merito. Al momento il pezzo di Antognoni mi pare un'inutile pappardella facilmente sintetizzabile in "Maradona è un drogato obeso, a me sta sul cazzo, per me deve mori'..."
Praticamente è come se io, che non conosco un solo giocatore di golf attuale a parte quel Tiger Woods coi quali media e pubblicità della Nike mi rompono i coglioni da anni, venissi qua a far finta di criticare una certa deriva mediatica per sfogare il mio odio contro "quell'arrapato meticcio di merda sponsorizzato dallo sfruttamento minorile orientale". Sono democratico, si accettano critiche "nel merito"....

Dane ha detto...

"Per il resto mi sembra di ricordare decine di tuoi post di insulti ai possessori di SUV, surrogato fallico etc... Io ho un SUV per motivi vari ma non parcheggio in divieto o sui passi carrai, non supero i limiti di velocità e non investo ciclisti (nemmeno quando passano col rosso o vanno di sera senza luci su strade di campagna. Posso dire che sei tu che hai detto una cazzata? Tra l'altro il direttore i mangiatori di carne li odia proprio.."

Allora, premesso che chi abita in città e si compra un Suv per me o è un frustrato con qualche complesso da curare nella peggiore delle ipotesi o è uno stupido modaiolo nella migliore, se mi dici che hai un Suv per "motivi vari" (poi bisognerebbe analizzare quali siano, ma non mi interessa farlo perchè non sono qua a far processi...) è evidente che non rientri nella categorie di chi ha bisogno del macchinone come appendice fallica per mostrarsi figo. Questa categoria la odio, come odio la minchiona medioborghese milanese ossigenata che blocca una strada col suv in doppia fila per portare la figlia a danza a 300 metri da casa oppure l'eleantissimo uomo d'affari che due mesi fa suonò incazzato a me ed ad una mamma col passeggino perchè osavamo attraversare la strada sulle strisce pedonali costringendolo a rallentare. Questa è gente che fa del male a chi gli vive affianco, anche se è troppo stupida per rendersene conto.
Diverso il caso di quelle categorie che a certi mezzi sono costretti per quelli che tu hai definito "motivi vari" (anche senza arrivare a casi estremi come il sottoscritto che guidava un fuoristrada sui Balcani in missione umanitaria), così come abbondano i cretini anche in bicicletta (spero però di non doverti spiegare le differenze tra le conseguenze di un errore al volante e quelle di un errore al manubrio...).
Pertanto rifiuto l'accusa di talebanismo, perchè io non ne faccio una questione religiosa. Anche se purtroppo le statistiche (mi pare che i ciclisti uccisi da automobilisti siano in numero maggiore degli automobilisti uccisi da ciclisti, ma non vorrei sbagliare...) e le abitudini indotte da certi mezzi (a furia di star sui carrramati sicuri si perde il senso del pericolo a scapito dell'incolumità altrui. Ogni automobilista dovrebbe provare ad andare a lavorare in bici almeno una volta alla settimana, magari avrebbe più rispetto per quelli a cui non dà la precedenza perchè "tanto se non si ferma son cazzi suoi, perchè si fa male lui!"...) parlano molto chiaro.
Come sempre non è questione di mezzo ma di cervello, dopodichè è provato scientificamente che la bicicletta lo ossigena e l'auto lo atrofizza..... ;-)

p.s.: allo stesso modo non sono vegatriano (come diceva qualcuno tempo fa "un po' di ciccia fa bene, pochi cazzi") ma ritengo ci siano modi più civili e rispettosi per toglier la vita ad un esser vivente e soprattutto ritengo che al giorno d'oggi ci siano decine di motivi per ridurre il consumo di carne.

Dane ha detto...

"ma scusate, maradona è o no drogato (o perlomeno lo è stato)?

sì, e mi pare che sia una cosa di pubblico dominio .."

In teoria Maradona al momento potrebbe esserne pulito, quindi a meno che Antognoni non abbia in mano un certificato medico sarebbe passibile di querela. Certo, Maradona manco sa chi cazzo è Antognoni, quindi figurati se lo legge.....

"casomai la caduta di stile sta nell'obeso, che è una cosa che non c'entra un cazzo con la capacità di fare l'allenatore..."

E invece l'essere tossicodipendente sì?! Oh, a sto punto facciamo le analisi a Lippi.....

jeffbuckley ha detto...

Krug, anche se hai (volutamente) esagerato troppo con i termini di paragone io capisco il senso del tuo esempio e ho già confermato che dominique poteva evitare di calcare la mano sull'obesodrogato. Il tuo intervento però in parte conferma esattamente il senso del post. Quante volte si è letto su questo muro (tralasciamo i giornali e le Tv delle quali nessuno qui è estimatore)che:
1. se Nesta va a curare la schiena a Miami c'è sotto qualcosa che non si può dire (traduz: si fa di coca e vuole sfuggire all'antidoping). 2. Totti mantiene metà delle troie di Roma alla faccia degli spot Vodafone dove fa il buon maritino 3. Adriano (e Maicon) è un etilista irrecupoerabile oltre che un deficiente totale 5. pato si fa le seghe su youtube.... etc... Si badi bene, il tutto spesso con malcelata e ipocrita ritrosia, ricorrendo a nomignoli di fantasia, riferimenti trasversali e mio cugggino mi ha detto che...
Qui si dice che Maradona come CT ha fallito totalmente a dispetto di atteggiamenti spesso irritanti (che è un parere personale che può non essere condiviso ma che ha diritto di essere espresso) e che, soprattutto, se per un po' sparisse dal mondo del calcio ci verrebero risparmiate le solite articolesse retoriche sul suo passato (di grandezza calcistica e miseria umana) che niente hanno a che vedere con il suo attuale status di CT. Me par....

Dane ha detto...

"Qui si dice che Maradona come CT ha fallito totalmente"

Ah, è stato detto anche quello?!...

"a dispetto di atteggiamenti spesso irritanti"

Cioè?! Qual'è l'atteggiamento irritante, di grazia?! Poi non ho capito, l'Argentina sta sul cazzo, Maradona sta sul cazzo, i due assieme han fatto una figura di merda, dov'è il problema?! Si dovrebbe festeggiare, perchè arrabbiarsi?!...
Avrei capito il travaso di bile se Maradona avesse vinto il Mondiale, quello sì.....

"e che, soprattutto, se per un po' sparisse dal mondo del calcio ci verrebero risparmiate le solite articolesse retoriche sul suo passato"

Giusto, diamo un po' di spazio al figlio di Chivu che ormai è un ometto ed ha imparato a far pipì nel vasino...

eltopo1971 ha detto...

"E invece l'essere tossicodipendente sì?!"

beh dane, veramente sì..
che io sappia mettere su pancia non influisce sulla professionalità di qualcuno (a meno che non sia un atleta ovviamente), farsi di droga invece magari sì..

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Eltopo, ci sono cocainomani in campo, e adesso è un problema se ce n'è uno in panchina?!... :-D

eltopo1971 ha detto...

dane

in campo chi?
di lui sappiamo per certo, di quelli in campo solo supposizioni..

ma parlavo in generale, per quanto ne so maradona è l'uomo più lucido del mondo..

in ogni caso io sto cercando di discutere di quanto scritto da antognoni, senza urlare all'eretico per partito preso, che mi pare un atteggiamento inutile..

tasaril ha detto...

@Jeff:

La 2, la 3 e la 5 sono vere al 100% della uno ne ho sentito parlare solo su questo sito.
Quello che ti sfugge è che qui se ne parla perché NON se ne parla ASSOLUTAMENTE altrove (escluso Adriano che cmq se ne è parlato poco e prima che uscisse sui giornali).

Non mi pare che ci siano stati lunghi post sulla vita privata di, ad esempio, CR o Terry, perché di questo siamo "informati" anche troppo dai "giornalisti sportivi" Italiani.

Detto questo, direi che lo scopo dell'articolo, come scritto nei primi commenti, era di infiammare il più possibile la platea.

Direi che gli utenti di questo sito sono stati mostruosi nel non cadere nel tranello (tranne pochi e cmq solo di sfuggita) e nel prendere con la giusta ironia questo tentativo malcelato di flame.

zoleddu ha detto...

@Dane
dare dell'ex-tossico a Maradona "son capaci tutti" mentre invece usare epiteti quali alcolizzato avvinazzato e ubriacone nei confronti di Brera e Mura per argomentare le proprie tesi è roba per pochi...

Dane ha detto...

@Tasaril: "La 2, la 3 e la 5 sono vere al 100% della uno ne ho sentito parlare solo su questo sito.
Quello che ti sfugge è che qui se ne parla perché NON se ne parla ASSOLUTAMENTE altrove"

Il che non si può certo dire della tossicodipendenza di Maradona. A proposito di "solite articolesse retoriche sul suo passato (di grandezza calcistica e miseria umana) che niente hanno a che vedere con il suo attuale status di CT".

p.s.: cito la frase di Jeff perchè perfetta: forse voleva spezzare una lancia in favore di Antognoni ma gliel'ha ficcata nel costato... :-D

"Detto questo, direi che lo scopo dell'articolo, come scritto nei primi commenti, era di infiammare il più possibile la platea.
Direi che gli utenti di questo sito sono stati mostruosi nel non cadere nel tranello (tranne pochi e cmq solo di sfuggita) e nel prendere con la giusta ironia questo tentativo malcelato di flame."

Standing ovation, applausi e bacio accademico!!!... ;-)

@Jeff: a proposito, ti manca il punto 4, avrai mica fatto le scuole con Cassano?!... :-D

@Eltopo: guarda, più eretico (ma proprio in senso calcistico) del sottoscritto non c'è nessuno, quindi c'ho poco da urlare. In ogni caso la mia era una battuta, e calciatori famosi farsi di cocaina ne ho visti parecchi nei party post-sfilata.
Poi certo, anch'io preferirei aver a che fare con professionisti che non siano tossicodipendenti per mille motivi che è inutile ribadire, quindi il tuo discorso lo capisco benissimo. Ma la mia era una battuta, almeno Maradona se fa una minchiata in panchina ha l'alibi della tossicodipendenza, ma gli altri?!... :-D
In ogni caso, ritengo che uno sport dove gli atleti stessi sono cocainomani non può processare un cocainomane perchè è allenatore. Mettiamola così, su un auto di rally è più grave che sia cocainomane il navigatore o il pilota?!... :-D

Dane ha detto...

"dare dell'ex-tossico a Maradona "son capaci tutti" mentre invece usare epiteti quali alcolizzato avvinazzato e ubriacone nei confronti di Brera e Mura per argomentare le proprie tesi è roba per pochi..."

Esatto, da premiare per il coraggio.
A parte le battute, in ogni caso non credo che l'obesità o la tossicodipendenza dell'uomo Maradona influiscano sulle lacune nell'attività professionale dell'allenatore Maradona, mentre riguardo l'influenza dell'alcool sull'attività di Brera credo di poter avanzare almeno un sospetto, non tanto per il "Rivera mezzo giocatore" quanto per averlo visto personalmnete in diretta tv in uno stato decisamente alticcio. Magari mentre biascicava le sue solite teorie sulle caratteristiche di qualche giocatore in base all'origine campanilistica.....

p.s.: su Mura non ricordo esattamente a cosa tu ti riferisca, ma io sono "quello che si arrampica sugli specchi"...

Anonimo ha detto...

Oh io sto ancora quì ad aspettare l'elenco della MIRIADE (no dico, la miriade no 3 o 4)di giocatori che hanno rifiutato la convocazione nelle nazionali di basket e (qui mi accontenterei pure di 3 o 4) di quelli che hanno rifiutato la convocazione nelle nazionali di Hockey, in occazione delle olimpiadi. Aspetto eh, ho una certa pazienza

Calvin ha detto...

cydella chiedo scusa per aver sintetizzato male. ribadisco che detesto il blablabla quindi aspetto ancora i clamorosi esempi di rifiuti in team USA, ed essendo abbastanza appassionato di basket ti posso anche dire che da quel che so lo sponsor con il dream team non c'entrava niente, anche perché era una NBA in cui gli sponsor contavano decisamente meno. cmq tanto per fare un esempio, lebron, james e wade sono tornati alle olimpiadi per vendicare la sconfitta di atene, questo per dire quanto non gliene freghi nulla.

eltopo1971 ha detto...

io aspetto che venga eliminata l'inutile regola che impedisce alla gente di rifiutare la convocazione tanto nessuno si sognerebbe mai di farlo..

Dane ha detto...

Eltopo, ma non l'ha detto nessuno che nessuno si sognerebbe di farlo. Dipende da caso e caso, è che le cose non sono così tranchant come le descrivono Cydella e Antognoni.
Ci sono i casi come quello del rugbista italo-argentino Carlos Nieto che ha firmato un contratto in Inghilterra in cui rinunciava alle convocazioni in nazionale (i campionati di rugby non hanno le soste per la nazionale, inutile dire però che in quei casi le nazionali si pappano quasi tutta l'attenzione...), anche se va detto che solitamente i giocatori che accettano contratti del genere hanno problemi diversi con la nazionale (Nieto ad esempio è pur sempre un oriundo equiparato, un Wilko o un O'Driscoll non rinuncerebbero mai alla propria nazionale).
Poi ci sono i casi come quello di Jari Kurri, che pur di sfuggire alla qualifica di Pro e poter andarsene ai Mondiali con la sua nazionale è venuto a giocare in Italia. Oh, sto qua giocava nell'NHL con Wayne Gretsky, praticamente è come se Figo pur di giocare con la sua nazionale ai Mondiali avesse rinunciato al Real Madrid di Zidane e Ronaldo per andare a giocare in Grecia.....

eltopo1971 ha detto...

io farei così: libertà di rispondere o no, ma stipendio non versato in corrispondenza dei giorni in cui si è alle dipendenze della propria nazionale..
poi vediamo il patriottismo..

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

Vabbè ElTopo, a sto punto aggiungici pure le pene corporali per chi accetta la convocazione e così avete ragione voi. :-D
Io faccio volentieri volontariato, se mi ricattassero obbligandomi a farlo in orario di lavoro rinunciando allo stipendio mi troverei più in difficoltà, ma messo così il discorso è un po' pretestuoso. Allora ti si può rispondere che se metti le nazionali in un periodo dedicato solo ad esse, vedi che la maggior parte degli atleti alla convocazione non rinuncia, anche se gioca gratis.
Poi l'ho già detto: i club pagano i giocatori "indirettamente" anche per giocare in nazionale. Diciamo che per i club è una tassa da pagare per far parte di una Federazione, con tutti gli annessi e connessi (che non vanno solo a beneficio delle federazioni, sia chiaro...).
Facciano nuove squadre, in leghe private, fuori dalle Federazioni.
Poi tocca portare ai nuovi Cosmos gli stessi spettatori del Real Madrid, ma questo non è un problema mio.....

p.s.: ah, dimenticavo: ricordo sempre a tutti che i Mondiali di rugby sono stati inventati per esplicita ed irremovibile volontà dei giocatori, perchè Federazione Mondiale ed International Board non li volevano.
Pensa te quanto fa schifo la nazionale a certi atleti, che si sono pure inventati un nuovo torneo...

eltopo1971 ha detto...

ci credo, il rugby al di là delle nazionali non lo caga nessuno..

gareth ha detto...

eltopo, la scorsa stagione (non ho i dati di questa) la fase a eliminazione diretta della Heineken Cup ha fatto più spettatori della Champions League di calcio.

gareth ha detto...

(intendevo dire spettatori allo stadio, non alla TV, naturalmente)

Krug ha detto...

jeff credo l'abbia sostanzialmente già detto qualcuno; una cosa è dire "Adriano non sarà più un giocatore da campionato europeo PERCHE' ha problemi di alcool", un'altra cosa è dire "Maradona non è in grado di allenare una Nazionale ED è un ex drogato ed obeso"; mentre nel primo caso c'è una consequenzialità nel secondo, a mio modo di vedere, si tratta di un'offesa gratuita che con il succo del discorso c'entra poco niente.
Dopodichè sul Maradonismo piuttosto che sul "Fenomeno (ma fenomeno de che?!?!?!?) Paris Hilton" o similari possiamo parlare per ore anche se io ho il sospetto che Maradona per certi aspetti del Maradonismo sia una vittima e che molti suoi problemi nascano proprio da lì.

P.S. Tutto avrei pensato in vita mia tranne che "scaldarmi" per delle offese a Maradona; me l'avessero detto nel 1990 li avrei presi per matti...

buran ha detto...

Per me la tesi secondo la quale, se non ci fosse l'obbligo, la maggior parte dei giocatori, o almeno di quelli più famosi, non giocherebbe in nazionale è una solenne minchiata. Forse un'amichevole Italia-Kighisistan piazzata nel bel mezzo della fase cruciale del campionato o della coppa può indurre la tentazione di ringambare fingendo un infortunio dal quale guarire miracolosamente la prima domenica utile, ma visto che qui si parla addirittura di mondiali, escluso qualche giocatore a fine carriera mezzo rotto, tutti ci tengono ad essere convocati, a giocare e possibilmente a vincere. Proprio vedendo le partite ci si rende conto di questo. Se poi è per sentimento, per orgoglio professionale, per amor proprio, per voglia di fama o per aumentare il conto in banca, oppure per tutte queste cose insieme o per altro ancora ha poca importanza, sta di fatto che chi gioca e segna gode, chi perde, magari ingiustamente, piange, e chi è escluso rosica, anche se non lo da a vedere.

cydella ha detto...

Ad esempio, O'neal ha giocato per gli USA solo nel 1994 e nel 1996. Poi basta. Sono passati 14 anni e ancora gioca a basket. Spiegatemi come mai non è più stato convocato?

Nel 1998 il "dream team" era:
4 Trajan Langdon
5 Michael Hawkins
Kiwane Garris
7 Jason Sasser
8 Jimmy King
9 Bill Edwards
10 Jimmy Oliver
11 Wendell Alexis
12 Gerard King
13 David Wood
14 Ashraf Amaya
15 Brad Miller
a causa della diatriba sui contratti. Quindi a campionato fermo, nessuno dei top è andato a giocare per gli USA. Non hanno niente da fare, la nazionale gli dà visibilità e non ci va nessuno?

Krug ha detto...

P.S. A me personalmente che Nesta sia cocainomane, Totti un magnaccia, Adriano e Maicon due alcoolizzati, Pato un pippaiolo (ammesso e non concesso che tutto questo sia vero) importa sega, la vita è la loro, finchè non delinquono a me non interessa; dà eventualmente fastidio solamente quando vengono additati come esempi di virtù al popolo bue; allora, come quando vedo fior di politici iperdivorziati e/o puttanieri di comprovata fama parlare di famiglia e propugnare Family Day di massa per leccare il culo al Grande Mazinger di Baviera ed alle schiere demo-cattoliche, allora scatta eventualmente un sonoro "pernacho" (cit.); Maradona non mi pare mai stato indicato come fulgido esempio, nemmeno ai tempi d'oro quando gli veniva attribuita un giorno sì ed uno anche o una storia con qualche gentile fanciulla o qualche frequentazione con boss camorrista o sonore pippate di Biancaneve; per l'amor del cielo, tutte robe vere, peccato però che per altri soggetti si è amorevolmente sorvolato evidenziando anzi le (presunte) virtù morali dei suddetti...

Calvin ha detto...

cydella hai preso un caso limite, cmq nessuna "diatriba sui contratti", nel 1998 c'era il lockout, che in italiese si tradurrebbe con sciopero. insomma le maestranze avevano incrociato le braccia, quindi non giocavano in nessuna competizione; manca un analogo a livello europeo, ma se un domani i club si mettessero d'accordo per pagare la metà i giocatori e ci fosse uno sciopero non credo che questi risponderebbero alle convocazioni in nazionale. quanto al caso o'neil, shaq semplicemente non e' stato piu' convocato perche' il suo ciclo si era esaurito: per anni gli USA sono stati cosi' superiori alla concorrenza che potevano permettersi di gestire la nazionale tipo servizio di leva, cicli quadriennali e poi congedo. adesso il gap e' diminuito, e difatti a pechino hai visto in campo la creme del basket US, stai sicuro che se dovessero presagire la mala parata richiamerebbero pure Bill Russel.

Anonimo ha detto...

Cyd nel 98 c'era lo sciopero e ti avevo chiesto rinunce alle Olimpiadi cioè la più importante manifestazione per basket e Hockey... Sento l'insopportabile rumore delle unghie che si arrampicano al vetro...

cydella ha detto...

Sulla crème della crème avrei da obiettare; comunque il discorso è che ne hanno talmente tanti che il rifiuto passa in secondo piano. Di "casi O'neill" ce ne sono tanti... basta che vai a vederti i convocati e quelli lasciati a casa che ancora giocavano.

transumante ha detto...

Cydella: dei giovani nessuno ha mai rifiutato la convocazione. Chiaro che un duncan 35 enne non possa farsi anche l'estate, cosi' come i calciatori a un certo punto rinunciano alla nazionale

Poi si puo' parlare di nowitzki, che per anni a luglio e agosto si e' unito a una congrega di zozzoni e con prestazioni inumane li ha portati a medaglia o a fare le olimpiadi

Igor Vazzaz ha detto...

salve,
intervengo pure io, non tanto per partecipare al tiro all’autore. dato che, a esser buoni, la grossolanità dei suoi argomenti è fin troppo palese (si sospetta che certe minchiate non le pensi neppure lui e comunque, se le pensasse, fatti suoi), ma per il semplice motivo che il medesimo si direbbe "illuminato" da una mia osservazione circa ruolo e senso dei mondiali, paragonati al carnevale.

dunque, egregio dominique, si tolga pure dalla testa il fatto che io l’abbia illuminata, poiché ha bellamente travisato il senso del mio pensiero, che tuttora difendo e propongo.
facendo un paragone in tema, se la mia idea fosse stata un’imbeccata col contagiri del tanto odiato diez, lei sarebbe l’attaccante dai piedi a ferro da stiro che spadella il cuoio in tribuna o contro i riflettori.

spiego: il paragone col carnevale, infatti, è tutto meno che dispregiativo, anzi, e per non capirlo ci vuole una cospicua dose di ottusità, o di malafede:
il carnevale, nella sua accezione propria, è il tempo dello spreco, della dépense (come dice george bataille, dato che ogni tanto qui si cita francese, quasi sempre scorretto, per darsi un tono alla montecarlese), della gioia, della vera vita, del teatro, del rovesciamento e della festa, da contrapporre al lugubre tempo del lavoro, del produrre, della serietà, anzi, della seriosità.
volendo ci sono intere bibliografie sull'argomento...

dire che i mondiali sono il carnevale del calcio significa, dunque, sottolinearne ed esaltarne le caratteristiche da orgasmo che hanno, la colorata (e sì, anche non "esperta") popolarità, la capacità di farsi non guardare, ma "partecipare" anche dai non tifosi, cosa che solo raramente un inter-chelsea (non me ne vogliano i nerazzurri in loco) può fare.

per farsi illuminare da quel paragone, se proprio vogliamo credere che sia davvero illuminante, sarebbe necessario comprenderlo, avere l’intuito, o la cultura, di capirne i riferimenti, altrimenti si rischia solo di scrivere stupidaggini.

quanto a maradona, non c’è bisogno neppure di replicare a un articolo, l’ennesimo, che senza el pibe non avrebbe modo di essere.
quanto all’attaccamento dei giocatori alle nazionali, specie per i mondiali, basterebbe guardarli davvero e considerare, infine, se proprio dobbiamo misurare il mondo a suon di soldi (ma è davvero sempre necessario? forse sì) che la fifa world cup è, di fatto, la manifestazione sportiva più seguita (e quindi più importante) del pianeta.

azionare il cervello prima di scrivere non è necessario (lo sappiamo bene), però aiuterebbe…

chau,
ig.

Igor Vazzaz ha detto...
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Igor Vazzaz ha detto...
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Igor Vazzaz ha detto...
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Nick ha detto...

Consiglierei un intervento di un paio di parole di Antognoni (tipo: "andate tutti a cagare") per ravvivare la discussione...

Calvin ha detto...

Sulla crème della crème avrei da obiettare;

inizio a credere che importi piu' tenere il punto che discutere. ok, ribadisco la mia praticità: chi mancava nella formazione del 2008 (e' di quella che si parlava)? rispetto al first team NBA di quell'anno l'unica assenza era KG, che andava già per i 32. paul, bryant, lebron e howard c'erano tutti. addirittura wade ha accelerato la riabilitazione per esserci.

comunque il discorso è che ne hanno talmente tanti che il rifiuto passa in secondo piano. Di "casi O'neill" ce ne sono tanti... basta che vai a vederti i convocati e quelli lasciati a casa che ancora giocavano.

aridaje. ma a te di questi rifiuti chi ha dato notizia, lo spirito di red auerbach? per l'ultima volta, il lavoro di team usa è sempre stato organizzato per cicli, e nel ciclo vengono solitamente inseriti giocatori al 3°/4° anno. finito il ciclo si passa al ciclo successivo. Dopo la partecipazione al Dream Team 2 Shaq è stato semplicemente tolto dalla lista dei convocabili; si tratta di una situazione imparagonabile, visto che la superiorità di Team USA permetteva di vincere medaglie d'oro anche con cicli quadriennali. Ripeto per l'ennesima volta che per vendicare l'onta del 2004 Wade, James, Bryant e Howard hanno chiesto LORO di giocare con a Pechino per mettere chiarire nuovamente il concetto su chi sia il movimento di basket piu' forte al mondo.

cydella ha detto...

@vins: hanno chiesto loro, dato la figuraccia che avevano fatto in precedenza. Dovevano rifarsi.

Ribalto la questione: hai mai sentito O'neal incazzarsi perchè non l'hanno più convocato?

Silvano65 ha detto...

Essere stato un grande pedatore non sempre consente di diventare un grande allenatore, mentre si può esserlo senza avere fatto i pedatori di grande livello, come tutti sappiamo.
Il Maradona uomo é un personaggio con grandi ombre, sicuramente. Non credo abbia usurpato il posto a nessuno, considerato il grande carisma e il suo passato da calciatore: a mio parere il selezionatore di una Nazionale ha un ruolo diverso da quello di un tecnico di un Club, e penso che certi attributi siano indispensabili nel primo caso. Fra l'altro sappiamo che Maradona era la punta di uno staff tecnico del quale facevano parte altri uomini di calcio esperti ed ascoltati.
C'é una cosa però che Maradona ha avuto e per il quale io, personalmente, lo rispetto: il coraggio di mettere sul piatto il suo carisma (che non é eterno ed infinito, a meno di non fare come altri grandi pedatori che non hanno più avuto ruoli attivi nel fùtbol dopo avere smesso, tipo Pelé tanto per fare un nome) in nome di un'avventura importantissima per la gente argentina, soprattutto, e dall'esito tutt'altro che scontato, visto il lotto dei partecipanti. Il Pibe ha dovuto fare delle scelte, visto che di nazionali competitive l'Argentina ne avrebbe potute schierare un paio; si é fatto dei nemici, ci ha messo del suo. Sicuramente lo ha fatto nel suo stile, in modo teatrale ed esagerato, ma del resto quest'uomo é tutto fuorchè banale. Ha perso, come hanno perso o perderanno altri 31 Ct: il vincitore alla fine sarà uno solo. E' vero, ci ha messo del suo (poteva magari, chissà, provare a tenere la squadra più corta e sfruttare di più il contropiede in modo da dare a Milito, in stato di grazia quest'anno, la possibilità di esprimersi al meglio. Però avrebbe snaturato la squadra, probabilmente, visto che i bisleroni sono un'altra cosa rispetto all'Argentina): certo che se al posto di Messi ci fosse stato lui con il fisico e la forza di un quarto di secolo fa, le cose sarebbero andate diversamente. In campo ci vanno i giocatori, e diversi argentini non sono stati all'altezza: Messi, in particolare, non ha dato quel qualcosa in più che ci si aspettava, Carlito Tevez é stato un attaccante forte ma troppo "normale" e poco fuoriclasse, e i ritmi complessivi della squadra troppo bassi per mettere in difficoltà i tedeschi, dopo non essere stati eccelsi negli ottavi. In tutto questo Maradona ci ha messo la faccia, il proprio carisma e, per quello che ho letto, non mi sembra abbia puntato il dito contro nessuno dei suoi, assumendosi le responsabilità della derrota. Io credo che sia da rispettare più lui che ci ha messo la faccia piuttosto di chi, oggi, dopo una grande carriera, si rifugia in comodi studi televisivi dove può commentare e criticare, spesso con il senno di poi, senza naturalmente l'obbligo di dire magari "mi sono sbagliato" in caso di previsione sballata.

Silvano65 ha detto...
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Un gobbo ha detto...

Boh,a me Maradona è sempre stato sui maroni.
Forse perchè non giocava nella giuve e ha sbattuto fuori l'italia ai mondiali del 90.

E' un tamarro incredibile.Raramente sono d'accordo con quello che dice.
Ma è uno che ci ha sempre messo la faccia e che ha pagato in prima persona le proprie colpe.
Prenderlo per il culo per le sue debolezze non mi sembra molto "onesto".

Calvin ha detto...

no perché come mi sembra di aver già scritto

il lavoro di team usa è sempre stato organizzato per cicli, e nel ciclo vengono solitamente inseriti giocatori al 3°/4° anno. finito il ciclo si passa al ciclo successivo.

ma tu mi sembri troppo interessato a difendere il tuo punto di vista parlando di un mondo che a naso conosci molto superficialmente quindi passo e chiudo. hai ragione tu e io torto, agli americani della nazionale non frega niente e il bronzo di atene NON è stata una vergogna nazionale.

cydella ha detto...

@vins: potrei girartela ancora. Gli rompono le balle con la nazionale il minimo indispensabile e allora a una, due estati rinunciano. Gente incazzata perchè non è stata chiamata non ne ho ancora vista.

PS: lo conosco superficialmente come uno qualsiasi che segue le partite su Sky e guarda le trasmissioni di approfondimento. Se sei un addetto ai lavori, bastava che lo dicessi all'inizio.

Krug ha detto...

Scusate ma io distinguerei NETTAMENTE quello che succede con le Nazionali di calcio e quello che succede negli altri sport di squadra, ad esempio basket e pallavolo; nel calcio finiscono campionati e coppe, due-tre settimane di preparazione ed iniziano i Mondiali; tempo un mese (se ti va' di lusso) hai finito tutto e ti fai le tue due settimane (almeno) di ferie; prendiamo ad esempio la pallavolo quest'anno (ma per il basket il discorso è analogo); finiscono campionati e coppe, inizia la World League, gironi da quattro squadre per un totale di 12 partite (2 consecutive nel fine settimana) con possibilità di trasferte intercontinentali; finale a fine luglio (quest'anno in Argentina, quindi trasferta intercontinentale quasi per tutti), pausa, ripresa degli allenamenti, mondiali a fine settembre, finiti i mondiali sotto con campionati e coppe; dopodichè mentre il calcio ha un anno i Mondiali, un anno di buco, un anno gli Europei (ovviamente parlo di un team europeo), un anno di buco basket e pallavolo hanno un anno Mondiali, un anno Europei, un anno Olimpiade, un anno Europei; ci sta anche che uno Zlatanov arrivato a trent'anni dica "Signori scusatemi ma ho bisogno di stare fermo un'estate; e non lo fa' perchè è naturalizzato italiano e non gliene frega niente dell'Italia, lo fa' perchè umanamente non ce la fa' più... Un Europeo dell'Nba si fa' 84 partite di regular season in 6 mesi circa vivendo fra palestre ed aereoporti finisce la stagione, vola in Europa e vive circa tre mesi di collegiale in Nazionale per poi tornare negli Usa e farsi un culo così per trovare un posto in squadra... Gli concediamo di poter dire OGNI TANTO "Nazionale no grazie" senza scomodare l'assenza di amor patrio oppure no?

Silvano65 ha detto...

@ gobbo: sotto quell'aspetto, difficilmente potrai odiarlo più di me che sono un cacciavite ;-) I tostoni più pesanti e le sconfitte più amare il Milan di Sacchi le subì proprio dal suo Napoli, ma nello sport sono cose che ci stanno

Dane ha detto...

@Nick: "Consiglierei un intervento di un paio di parole di Antognoni (tipo: "andate tutti a cagare") per ravvivare la discussione..."

No, quello se lo tiene per il prossimo articolo.....

@Silvano: standing ovation! Ricordiamo ad esempio che una volta eliminato Maradona ha detto "la responsabilità è mia, sono comunque orgoglioso di aver allenato questi giocatori". Ben diverso dall'italico "i giocatori non hanno fatto quello che avevamo provato in allenamento".
E' la differenza che intercorre tra un uomo di merda (come qualcuno cerca di far passare Maradona) e una merda di uomo.....

@Eltopo: guarda, ti ha risposto Gareth, aggiungo solo che forse non hai idea di quale seguito abbiano le manifestazioni per club di rugby e di quali ingaggi abbiano nei campionati esteri (tipo quello inglese).
Al mondo non c'è solamente il calciocentrismo italico (dove come dici tu l'unico spazio dato al rugby è quello per le nazionali, anzi nemmeno), fortunatamente.....

@Cydella: ma tu c'hai parlato con O'Neill?! A parte il fatto che come ho detto c'è caso e caso (ogni singolo uomo è un singolo individuo con propria testa pensante), poi di' pure che secondo te è così, che ti pare sia così, che dovrebbe esser così, che ti piacerebbe fosse così, ma per piacere non dire più che è così perchè sei stato abbondantemente smentito.
Come hai detto di campioni ne hanno a iosa, e quindi possono permettersi di girarli ciclicamente, ma ciò non significa che molti giocatori in nazionale tornerebbero anche a fine ciclo. Tant'è che ti è stato fatto un esempio di giocatori che in nazionale han voluto tornarci a tutti i costi per vendicare l'onta di una brutta sconfitta...

Krug ha detto...

P.S. La Nazionale di basket U.S.A. composta da professionisti NBA è una creatura recente, è diventata maggiorenne quest'anno visto che è "nata" nel 1992, e nell'immaginario collettivo non può certo essere comparata come appeal ad una Nazionale di calcio (o anche di altro sport) europea o sudamericana. Di conseguenza non mi sorprenderebbe affatto che uno Shaq non si stracciasse le vesti per non esser stato convocato...

cydella ha detto...

@dane: abbondantemente smentito da chi? Da che cosa? Hai preso gli unici 3 pirla della storia NBA e della nazionale USA che non sono riusciti a vincere e ti credo che abbiano voglia di rivalsa. Già sono marchiati a fuoco per quell'"impresa", figurati se non vanno a cercare una catarsi. Hai fatto dell'eccezione la regola.

Io non ho parlato con O'neal, invece voi sì e vi ha detto che moriva dalla voglia di andare in nazionale. E cosa c'entra se i "cicli" non lo contemplano più O'neal? Siccome ci sono i "cicli", allora i giocatori accetterebbero di non essere convocati senza fare storie? Ma siete seri?!

@krug: ma quando il calcio diventerà così, i calciatori faranno come quelli del basket e pallavolo a loro volta. Non vedo questa aura magica attorno alle nazionali.

cydella ha detto...

@krug: "non mi sorprenderebbe affatto che uno Shaq non si stracciasse le vesti per non esser stato convocato"...
faglielo capire.

Dane ha detto...

@Cydella: tu di pirla non ne hai citato nemmeno uno.....

p.s.: ah, già, dimenticavo: "il Dream team di Barcellona che aveva bisogno del superspot". Cioè, il venditore di scarpe numero 1 al mondo (Jordan) e il venditore numero 2 (Ewing, numero 2 in senso assoluto, perchè nello specifico di quell'anno le mitiche Suede Ewing scamosciate vendettero più delle Nike Air Jordan) avevano bisogno della ribalta delle Olimpiadi.....

p.p.s.: che poi è quello che stiamo dicendo noi.....

Krug ha detto...

Cydella credo che diamo una diversa interpretazione ad un fenomeno; per te gli atleti non sentono il fascino delle Nazionali e ci vanno solamente perchè costretti e scappano appena possono, per me ci vanno anche volentieri (indubbiamente anche perchè hanno dei ritorni di immagine ed in certi casi anche economici) e passano la mano quando fisicamente o mentalmente non ce la fanno più... Ti dirò, anch'io ci sono giorni, per fortuna parecchi, che vado a lavorare volentieri; se mi fai lavorare sette giorni su sette (leggi ogni santa estate mi faccio due mesi su tre in ritiro) magari arriva il momento che mi rompo le balle e chiedo un periodi di pausa... Ma non è che non ho coglioni di lavorare o non mi piace il mio lavoro...

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

"@krug: "non mi sorprenderebbe affatto che uno Shaq non si stracciasse le vesti per non esser stato convocato"...
faglielo capire. "

Mi sa che quello che non ha capito il senso del (perfetto) post di Krug sei tu......

cydella ha detto...

@krug: ma senza dubbio. Però in nazionale negli sport PRO USA ci fanno un giretto, a parte situazioni particolari. Giustamente li pagano altre persone e quindi hanno priorità differenti. Inoltre, come dicevi in precedenza, la nazionale non ha una tradizione così lunga e quindi tutto 'sto attaccamento per la nazionale non ce lo vedo (mi stupirebbe il contrario).

Nick ha detto...

State partendo clamorosamente per la tangente.

Il problema, molto più banalmente, è: è giusto che una persona che non voglia andare in nazionale debba essere obbligato?
Chissenefrega se vogliono tutti o non vuole nessuno, chissenefrega dei motivi...è giusto obbligarlo, o no?

Un gobbo ha detto...

Nick
per me si. E' giusto obbligarlo

Nick ha detto...

...e perchè? :)

Krug ha detto...

@cydella
A mio modo di vedere, e se ho capito bene anche di altri, il desiderio di giocare per la Nazionale USA fra i giocatori NBA sta crescendo; vuoi perchè per gli americani quando parli loro della bandiera, della mamma e della torta di mele (cit.) gli si accende una lucetta negli occhi, vuoi perchè far parte di quella Nazionale non equivale ad arrivare, buttare due palloni nel cesto e passare alla cassa a ritirare la medaglia salutando con la manina (vedi Dream Team 1992) ma significa dover dimostrare che si è i migliori e che se si va' convinti di fare una scampagnata arrivano quelli con cui giochi nel tuo club e ti suonano come una zampogna, di conseguenza il vincere ti fa' acquistare prestigio (e con esso bei soldini che schifo non fanno nemmeno a quei miliardari in canottiera e bermuda). Dopodichè ovviamente la cosa è soggettiva, per un LBJ che chiede di giocare ci sarà uno Shaq che chiederà di restare fuori come per un Gattuso che giocherebbe zoppo per l'Italia c'è un Totti o un Nesta che chiedono di restare fuori (secondo me più x problemi fisici che per scarso attaccamento)...

@nick
Per me è giusto non punire una persona che rinuncia alla Nazionale; resta il fatto che, tranne forse nel caso di Zidane alla quale è stata fatta balenare la minaccia, ed avrei voluto vedere se VERAMENTE questa sarebbe stata applicata (tempo tre giorni ed i clubs avrebbero minacciato secessioni sanguinosissime per Fifa e Uefa con ricorsi a Corti Europee e frizzi e lazzi), quando un giocatore ha rinunciato alla Nazionale non è praticamente mai stato squalificato; quindi de che stamo a parlà?

Un gobbo ha detto...

Nick
perchè non potrei vivere senza europei e mondiali :-)

Un gobbo ha detto...

Nick
seriamente,non saprei se è "giusto" o meno.Quindi,messa cosi mi verrebbe da dire che dovrebbe essere una libera scelta del giocatore.

Allo stato attuale delle cose però,visto il regolamento in vigore è giusto che un giocatore debba rispondere alle convocazioni ed è giusto che venga sanzionato se non lo fa.
Quindi,mi serve Nesta? lo chiamo e deve venire in nazionale. Punto.

cydella ha detto...

Makelele e Thuram sono stati obbligati a giocare in nazionale. Comunque non si può obbligare nessuno a "lavorare" per qualcuno con il quale non è sotto contratto.
E' un po' come la leggenda del 6+5 stranieri. Puoi obbligare una fabbrica a porre un limite al numero di extracomunitari?
Il primo giudice del lavoro di qualsiasi città darebbe ragione a chi non vuole andare in nazionale.

Silvano65 ha detto...

Io credo che in questi ultimi anni sia cambiato qualche cosa nel rapporto tra gli atleti in genere e le Nazionali. Il motivo è soprattutto economico, tanto é vero che non vale per tutti gli sport. In quelli minori, difficilmente un'atleta rinuncerebbe ad una convocazione della propria Nazionale. Nel calcio (visto che é di quello che soprattutto si parla) ultimamente invece le spinte economiche dei Club stanno prendendo il sopravvento, complice un po' il clima di "globalizzazione". Però bisognerebbe domandarsi perché una manifestazioni come il Mondiale o come le Olimpiadi, legate a doppio filo al concetto di Nazionali, abbiamo un così grande effetto mediatico. Infatti Blatter va controcorrente, addirittura esagerando sulla questione delle naturalizzazioni: vanno infatti distinte certe situazioni di comodo (mi viene da pensare alla storia della "colonia brasiliana" alle Far Oer) da quelle che sono invece le realtà dell'immigrazione e del conseguente acquisto della nuova cittadinaza (ne ho già parlato in un altro post nel quale spiegavo la situazione tedesca in tal senso).

Silvano65 ha detto...

In conclusione, a mio parere uno in Nazionale ci deve andare. Tutto vero riguardo alla questione legale, però dovrebbe esistere una clausola compromissoria in tal senso. In ogni caso, meglio la precettazione della squadra Nazionale di quella delle Forze Armate...

cydella ha detto...

Puoi mettere tutte le clausole che vuoi, ma molte sono nulle di default. I vari gentlement agreement vanno bene fino a quando uno qulsiasi si incazza e fa saltare il banco.

Silvano65 ha detto...

La clausola compromissoria a quello (dovrebbe) serv(ir)e: tu sei libero di rivolgerti alla Magistratura ordinaria e io di squalificarti (ovviamente anche per il Club dove giochi) e, quindi, farti smettere di guadagnare un sacco di soldi. Del resto, se decidi di tesserarti accetti il regolamento. Non sei obbligato a farlo e, come dice Dane, puoi sempre provare a vedere se giocando fuori dai circuiti normali ti danno gli stessi soldi...
Che poi, all'atto pratico, si siano volute equiparare le prestazioni sportive ad una prestazione d'opera lavorativa sotto tutti gli aspetti )con quello che ne é derivato dal punto di vista dei regolamenti e dell'applicazione pratica dei medesimi), é un altro paio di maniche, ed é quello che rende questa discussione, tutto sommato, accademica e non del tutto basata su situazioni reali e attuabili.

Dane ha detto...

Una volta nessuno si sarebbe messo in testa di discutere il fatto di rappresentare la propria nazione in una sfida tra scuole sportive. Oggi la perdita di valori (ma come cazzo parlo?!...) porta all'individualismo estremo e a discorsi di becero portafoglio personale.
Siamo ad un passo dal "perchè devo pagare le tasse alla mia patria?!..."

p.s.: "il patriottismo è una roba da fascisti in nome del quale si son combattute guerre etc., etc." (cit.)

ceccotoccami ha detto...

"Quindi,mi serve Nesta? lo chiamo e deve venire in nazionale. Punto."

Gioca, fa due buche e poi non ti serve più... e sai come dispiace al club di appartenenza che non ti serva più.
Via, su, chi vuol andare va, chi no, non ci va, senza tanti ricami sopra. Punto.

cydella ha detto...

"Tu sei libero di rivolgerti alla Magistratura ordinaria e io di squalificarti (ovviamente anche per il Club dove giochi) e, quindi, farti smettere di guadagnare un sacco di soldi. Del resto, se decidi di tesserarti accetti il regolamento"...

assolutamente no. Ti porto un esempio. Ho appena fatto rifare il tetto a un capannone e per legge la garanzia da parte della ditta è di 10 anni. Anche se avessi firmato un contratto che espressemente non predeveda una garanzia, sarebbe nulla di default.

Krug ha detto...

"I vari gentlement agreement vanno bene fino a quando uno qulsiasi si incazza e fa saltare il banco.". Esattamente ma per il momento a nessuno dei tre fattori (federazioni/Fifa, società, giocatori) conviene; le Federazioni e la Fifa perchè sostanzialmente sanno benissimo che in una guerra legale molto probabilmente avrebbero la peggio e perchè al momento hanno una situazione vantaggiosa (leggi vivono anche grazie alle Nazionali ed agli introiti che simili manifestazioni permettono), le società hanno comunque un ritorno d'immagine a prezzi abbastanza relativi (un giocatore che fa' bene ad un mondiale ottiene una visibilità monetizzabile attraverso le sponsorizzazioni), i giocatori ottengono gloria eterna molto più che grazie all'attività nei club e con essa maggiori introiti e maggior potere contrattuale; non vi preoccupate che il giorno che le società vogliono far saltare il banco trovano sicuramente uno Zidane o un Thuram da mandare avanti per far saltare la baracca.

spike ha detto...

Ognuno è libero di avere i suoi gusti e di fare le proprie scelte, quello che non si può fare è sovvertire le cose per adattarle al proprio punto di vista.
Un esempio per tutti, esser convocati in nazionale, per il giocatore medio, e partecipare ai mondiali, per tutti, significa esser valorizzati e quindi significa aver più sponsor ingaggi più alti più valore di mercato (le società hanno un asset che si apprezza). Nel mondo reale queste cose si pagano e anche profumatamente, mentre qui si ciancia di federazioni che dovrebbero pagare i giocatori. Economics 101.

Ps: questo accade nel calcio, in altri sport non so e non ha senso discuterne visto che si sta paralando di mondiali di calcio