di Stefano Olivari
La proprietà transitiva non esiste nemmeno nel tennis, sport dove i fattori esterni rispetto al valore dei giocatori sono molto ridotti, figuriamoci nel calcio. Se il Barcellona ha umiliato, molto al di là del cinque a zero finale con 'manotazo' che esibito da calciatori della vituperata Italia avrebbe fatto gridare allo scandalo, il Real Madrid, non si capisce come mai la stessa squadra (sia pure indebolita da quello scarso di Ibrahimovic) sette mesi fa fosse riuscita a creare due occasioni da gol in tre quarti di partita di superiorità numerica. E nell'andata a San Siro avesse dominato solo il quarto d'ora geniale di Balotelli.
Contro lo stesso Mourinho e contro giocatori che presi singolarmente erano tutti dello stesso livello o peggiori di quelli schierati ieri dal Real (che comunque erano in undici). E quindi? Per una volta la carica da occhi di tigre ha giocato contro il miglior allenatore del mondo (dopo Zeman, che il pessimo Moratti post-sbornia ha sbagliato nel non ingaggiare il 23 maggio), esaltando gli avversari e innervosendo i suoi. Che hanno sbagliato la prima partita della stagione, fra Liga e Champions, proprio nell'occasione mediatica più importante. A Mourinho, attento come pochi ai dettagli più che al quadro generale, non sarà sfuggito che in situazioni spaccagambe Ozil sposta poco (anche al Werder e in nazionale si esaltava quando la partita si apriva) e che l'importanza di Higuain va molto al di là dei gol segnati: senza i suoi movimenti dal centro verso l'esterno Cristiano Ronaldo sta troppo defilato e Di Maria da fenomeno tagliacampo diventa aletta più o meno ispirata, in ogni caso troppo vicina ai raccattapalle. Con i quattro davanti allargatissimi Khedira e Xabi Alonso hanno dovuto loro malgrado fare da spettatori alle triangolazioni dell'immenso Iniesta e di Xavi: qualcuno ha già parlato di Playstation, di sicuro il Real al confronto sembrava l'Intellivision.
Insomma, una lezione sotto tutti i profili tranne che quello umano. Perchè l'ambiente barcellonista, caricato anche dall'esito delle elezioni, è ad alto livello quanto di più provinciale e ottuso possa esistere al mondo. Siamo molto oltre il 'Pelè peggio di Maradona perché non si è misurato con il calcio italiano', visto che nella percezione che l'ambiente ha di sé si mescolano fattori politici, storici ed etnici. Cosa diremmo di una Roma solo di romani? Intendiamo romani non all'altezza di 'stranieri', non certo Totti e De Rossi. In questo quadro tutto viene giustificato. Guardiola, il 'signore' (signore anche del nandrolone, che secondo i periti di parte però il suo corpo produceva più del normale: meglio la pomata o lo shampoo, allora) Guardiola, che con la sua squadra in vantaggio prende in giro Cristiano Ronaldo fingendo di restituirgli il pallone e poi buttandolo lontano? Una volta lo avremmo definito, anche per come si pone nelle interviste, finto prete...Messi che simula in maniera indecente? Victor Valdes, autore di un fallo da rigore che avrebbe potuto riaprire la partita, che ad ogni scaramuccia esce dall'area come un pazzo intimidatore? Mancavano giusto gli idranti post-partita da stizza, ma solo perché i blaugrana hanno vinto. Se Mourinho ha ancora qualcosa da dire e da dare, visto che il Triplete potrebbe avere scaricato anche lui (noi di sicuro, ma siamo anche nati già predisposti), questa disfatta gli farà bene.
231 commenti:
1 – 200 di 231 Nuovi› Più recenti»Fantastico Diretto.
Fa piacere vedere che sia possibile anche fare un'analisi tattica, mentre tutto il mondo è impegnato a parlare di Mourinho.
Segnalo solo un refuso nel secondo paragrafo: è evidente che "immenso" voleva riferirsi a Xavi e non a Iniesta. :)
Diretto, le do atto che l'aveva detto: se avesse preso una bastonata, avrebbe minizzato. Mi sembra ci sia riuscito perfettamente. Comunque la manita è un chiaro segno del contrappasso: dopo le 3 dita di San Siro (che erano chiaramente rivolte ai tifosi interisti, mica un gesto di scherno per i milanisti....), si è preso sta manata in faccia. Sempre per non fare un'analisi tattica dell'allenamento del Barcellona: se fossi Guardiola mi incazzerei come se non avessi segnato 15 gol alla selezione valdostana nel ritiro precampionato.....
'Guardiola, il 'signore' (signore anche del nandrolone, che secondo i periti di parte però il suo corpo produceva più del normale: meglio la pomata o lo shampoo, allora) Guardiola, che con la sua squadra in vantaggio prende in giro Cristiano Ronaldo fingendo di restituirgli il pallone e poi buttandolo lontano? Una volta lo avremmo definito, anche per come si pone nelle interviste, finto prete...Messi che simula in maniera indecente? Victor Valdes, autore di un fallo da rigore che avrebbe potuto riaprire la partita, che ad ogni scaramuccia esce dall'area come un pazzo intimidatore?'
Direttore, mi prostro e applaudo
fino a spellarmi le mano mia.
(comunque le parole su Guardiola potrebbero essere usate contro il Diretto a breve ;) )
Pienamente d'accordo sull'arroganza, infantilismo e autoesaltazione dell'ambiente barcellonista. A questi la tramvata presa nella semifinale dell'anno scorso non ha insegnato proprio nulla, continuano a parlare come se fossero i masters of the universe: qualcuno ne farà giustizia, magari il Chelsea che con l'organico completo mi sembra la squadra più adatta.
Comunque se la mettiamo sul piano della simpatia (e quindi, preciso, strettamente personale e soggettivo) (guarda che roba ci siamo ridotti a dover precisare), tra i blaugrana ci sono dei soggetti che non possono circolare. Penso ai vari Piquè, Busquets e Pedrito (guardacaso tutti "giovani" canterani cresciuti nel mito dei fratelli maggiorni).
Non che Xavi fischi, eh...ma lui può. :)
Poi un giorno qualcuno mi spiegherà perchè Cronaldo è considerato antipatico, scorretto e persino antisportivo e Messi no (o perchè Messi non è considerato così e Cronaldo sì, in alternativa)...
And86, mi sembra anche normale: hanno demolito il Real di Mourinho ben oltre il risultato. C'è gente che fa l'arrogante e il master of universe se batte con due autogol il Catania, in casa.....Io immagino solo Wenger seduto al buio, in poltrona. Gli si vedono solo i denti bianchissimi, in un ghigno a 32 denti.....
Non è che siano diventati arroganti dopo la vittoria di ieri, eh...
Certo, ma non si puo pretendere il low profile dopo la roba di ieri sera.....
in effetti tra la Juve di Spagna da una parte e i concerti di pentole alle 4 di notte, gli idranti e robe simili dall'altra è una bella sfida, questi ti fanno diventare simpatico pure il Valencia
comunque grande articolo direttò
"low profile" è ben diverso da questa filosofia che loro sono il calcio incarnato e devono vincere per forza, e chi li batte, anche se con pieno merito, è un guastafeste che ha impedito il disegno cosmico del Barcellona. E' infantilismo allo stato puro.
arroganza che già una volta gli è costata una Coppa Campioni, mi sembra
Jeremy, certo che no. Ma i comportamenti descritti dal Diretto non sono mica arrivati DOPO la vittoria...:)
(manita a parte, ma vabbè. Quella è una questione di cultura. Per una roba del genere in Italia saremmo alle interrogazioni parlamentari...)
@Jeremy
immaginiamo anche il ghigno dell'alsaziano la notte del 22 maggio 2010.
Perchè se è vero che mica solo chi vince può parlare e deve zittire il 'perdente' di turno è altrettanto vero che una partita orrenda non può cancellare un curriculum pluriennale che porta certi risultati.
Capisco la vostra goduria, ma spero Dane mi perdoni se gli rubo PER L'ULTIMA VOLTA una sua iperbole (che confermo di avere capito ;-)): evidentemente ieri sera la congiunzione astrale era sfavorevole :DD
Oddio and, se non avessi messo Barcelona avrei pensato parlassi dell'Inter.....:-) Nick, per carità, la spocchia ce l'hanno e te la fanno pesare parecchio. Ma dalla loro hanno: un calcio sempre rivolto allo spettacolo, anche nei peggiori Barca della storia, e una rivalità con il potere centrale Real che credo non possiamo nemmeno comprendere appieno noi esterni, che li carica ben oltre la soglia della decenza. Che poi che quest'arroganza li esponga a delle figure di cacca è pacifico (vedi la semifinale dell'anno scorso, soprattutto l'andata senza dimenticare lo stracciamento di palle sulla Remuntada), ma diciamo che, al sugo, se lo possono permettere. In determinate circostanze, ovviamente: se fai il guappo di cartone con lo Sporting Gjion di turno, sei ridicolo. Ogni riferimento a fatti o persone non è puramente casuale.....
Direttore, il pezzo è schifosamente di parte e minimizzatore, ma l'aveva dichiarato e quindi la perdoniamo. :-DDD
Non entro nella questione sul nandrolone (anche perchè di Guardiola ricordo che giocava a due all'ora, solo Valderrama era più fermo di lui... :-D ), ma mi fa ridere che quando Guardiola veniva battuto da Mourinho era perchè non aveva lo stesso carattere, adesso che s'è messo a fare il Mourinho (quello che, secondo molti commentatori qua dentro, può fare l'arrogante quanto vuole perchè vince...) è diventato arrogante e provinciale......
Giusto segnalare il provincialismo della cantera (tutti più bravi di Mascherano là dentro?!...) e le provocazioni (mica come le scimmiette ammaestrate delle panchine mourinhiane...), però che quando vince Mourinho si faccia la lavagna tattica e quando Guardiola gli dà una lezione umiliante si parli di Ozil che sposta poco e dell'antipatia dei catalani (i madridisti sono notoriamente dei cabarettisti dai tempi di Francisco Franco...) francamente fa sorridere: Nick l'ha definita analisi tattica, mah...
Per carità, giusto il parallelo coi romani, ma anche quello con Zeman: per quella difesa del Real alta e larga il boemo sarebbe stato impiccato in Mondovisione.
Poi certo Higuain è un giocatore sottovalutato (soprattutto dal punto di vista tattico), su Di Maria invertirei il concetto (da aletta ispirata diventa fenomeno tagliacampo se ha compagni che ne esaltino il dinamismo), e la semifinale scorsa non è stata un caso (anche perchè 180° significano due partite, con la possibilità nella seconda di imparare dai propri errori nella prima...).
Tifavo anch'io per il Real (non per Mourinho...), ma aprire il paracadute mi pare fuorviante...
ma diciamo che, al sugo, se lo possono permettere
Guarda, lo dicevo io neanche una settimana fa e mi sono tirato addosso gli strali di mezzo blog....:D
l'importanza di Higuain va molto al di là dei gol segnati: senza i suoi movimenti dal centro verso l'esterno Cristiano Ronaldo sta troppo defilato e Di Maria da fenomeno tagliacampo diventa aletta più o meno ispirata, in ogni caso troppo vicina ai raccattapalle. Con i quattro davanti allargatissimi Khedira e Xabi Alonso hanno dovuto loro malgrado fare da spettatori alle triangolazioni dell'immenso Iniesta e di Xavi
Dane, per me questa è analisi tattica (non quella riportata da te, ma vabbè).
Poi che non sia completa nè approfondita ci sta, ma visto che il quadro generale è quello di spolpare l'osso di Mourinho...grasso che cola.
Nick, non c'ero senno ti avrei sostenuto.
ottimo post, compreso l`accenno a zeman.
Questo post potrebbe averlo scritto mio papà ieri sera...
"non si capisce come mai la stessa squadra (sia pure indebolita da quello scarso di Ibrahimovic) sette mesi fa fosse riuscita a creare due occasioni da gol in tre quarti di partita di superiorità numerica"...
Passare da Eto'o a Ibra è indebolimento allo stato puro. Per il resto, bastava che l'arbitro vedesse il giusto... bastano un dettaglio diverso e si passa dall'impresa alla sconfitta. L'importante è capire quando si è miracolati, invece di fare i fanfaroni e camminare a 3 metri dal suolo. E nemesi fu.
"Cosa diremmo di una Roma solo di romani? Intendiamo romani non all'altezza di 'stranieri', non certo Totti e De Rossi"...
non ho capito il senso. I giocatori catalani mi sembrano ben al di sopra degli stranieri.
"Guardiola, il 'signore' lo avremmo definito, anche per come si pone nelle interviste, finto prete"...
perfetto. Basta definire un metro e che poi valga per tutti. Se Guardiola è 'signore' e finto prete, cos'è il vate?
sull`ambiente l`arroganza di quello catalano va a braccetto con l`arroganza di quello castigliano della casa blanca.mix di politica affari potere e sport.puro delirio d`onnipotenza
Ahhh, grande Stefano, ci sono cascati in pieno!! E avevi pure avvertito, ma l'amore e' l'amore
Eh si, quel dopato di guardiola, come si permette!!!
Ronaldo e' considerato antipatico perche' aveva promesso di fargliene 9 e ogni due per tre afferma di essere il primo, secondo e terzo giocatore migliore al mondo.
Il fatto che al Real siano facce da culo uguali non giustifica i blaugrana...che anzi avrebbero pretese ben superiori, specialmente dal punto di vista della sportività. Invece è il solito spettacolino di simulazioni, richieste di cartellini, la pulce Messi che chiagne e fotte, e via dicendo.
@and: il fatto che Galliani abbia una faccia da culo, non giustificava Mourinho... o no?
La posizione era ben diversa (un allenatore contro una società con ramificazioni mediatiche ovunque, non due società una contro l'altra ognuna col proprio sistema di potere), e sui due anni di Mourinho all'Inter non capisco che revisionismo vuoi fare.
No ragazzi il Real è una cosa, il Barca un'altra. Il sistema di potere del Barca è simile a quello della Roma, in grande (a casa mia comando io), il sistema del Real è tipo Juve, Milan, Inter, Napoli, Fiorentina e Palermo messe assieme.....
ma scusate, se l'Inter dice di essere immacolata (senza esserlo) viene perculata come l'Allegra Brigata di Sherwood ma il Barcellona è giustificato dal potere madrileno?
che anche se fosse, mi dite cosa c'entrava andare a suonare le pentole sotto l'albergo dell'Inter alle 3 di notte (con la polizia che arriva un'ora dopo la segnalazione)? una roba che in Italia non riusciamo a farla perché ci vergogneremmo troppo
"non si capisce come mai la stessa squadra (sia pure indebolita da quello scarso di Ibrahimovic) sette mesi fa fosse riuscita a creare due occasioni da gol in tre quarti di partita di superiorità numerica"
Sono due anni e mezzo che asfaltano ogni avversario (per dire, il 6-2 al Bernabeu secondo me è più clamoroso del 5-0 di ieri), due anni fa hanno vinto tutte le competizioni, con (se non ricordo male) circa 200 goal segnati in due campionati.. direi che le semifinali (con Chelsea prima e Inter dopo) vanno studiate come eccezioni: il tratto comune è aver trovato avversari con un'ottima difesa arroccati per 90 minuti in area di rigore. Altrimenti è un metro di asfalto...
"Perchè l'ambiente barcellonista, caricato anche dall'esito delle elezioni, è ad alto livello quanto di più provinciale e ottuso possa esistere al mondo"
Sono d'accordo, neanche a me piace il provincialismo catalano, ma di fronte a questi risultati immagino soltanto cosa accadrebbe in Italia
jer stai scherzando vero?
Il real é la juve d`europa,ma il barça non gli é distante.ti ricordo le casse vuote a giugno e il prestito di 150 mln pet acquistare villa e pagare gli stipendi.giustificazione del prestito la società genera liquidità(cassa zero euro).questo non potrebbe farlo nemmeno l`inter, figurarsi roma e dintorni
andrea
Catenaccio? Dove devo mandare il dvd di inter barcellona?
"Poi che non sia completa nè approfondita ci sta, ma visto che il quadro generale è quello di spolpare l'osso di Mourinho...grasso che cola."
Sì, diciamo che hai dovuto spulciare un po', eh?!...comunque la mia era una battuta e non si riferiva al pezzo del Direttore. E' un discorso generale, perchè è vero come diceva il Diretto ieri che gli anti-mourinhiani s'erano già preparati i pezzi sanguinari ma anche gli idolatri non son stati da meno.
Se Mourinho fa l'arrogante "se lo può permettere perchè vince", se lo fa Guardiola perchè STRAVINCE "è provinciale".
Se Mourinho ingabbia Guardiola "è la dimostrazione che Mourinho è il miglior allenatore di tutti i tempi, mentre Guardiola è un miracolato raccomandato", se Guardiola umilia Mourinho "eh, ma una partita non conta, la congiunzione astrale era sfavorevole (ah proposito, Fox e la Hack cosa ci dicono a sto giro?!... N.d.R.) e poi con Messi e Xavi vincerebbe anche Zeman".
Altro che grasso che cola, io ho sete di analisi tattiche proprio dopo aver visto la partita di ieri (riguardatevi i gol!...) e sto diventando idrofobo. Perchè come ha detto Mourinho tra la rosa dei catalani e quella del Real non ci sono 5 gol di differenza (eufemismo...): magari il Direttore voleva esaltare la rosa dell'Inter scrivendo "giocatori che presi singolarmente erano tutti dello stesso livello o peggiori di quelli schierati ieri dal Real" ma il risultato è stato quello di minimizzare la rosa del Real...
A me non piace emettere sentenze secolari su una partita (ma nemmeno su 3...), però il metro deve essere lo stesso per tutti...
"bastano un dettaglio diverso e si passa dall'impresa alla sconfitta. L'importante è capire quando si è miracolati, invece di fare i fanfaroni e camminare a 3 metri dal suolo"
Eh.....
"perfetto. Basta definire un metro e che poi valga per tutti. Se Guardiola è 'signore' e finto prete, cos'è il vate?"
Un finto Smilzo...
p.s.: non Jeremy, lo sgherro di Peppone.....
"Ronaldo e' considerato antipatico perche' aveva promesso di fargliene 9 e ogni due per tre afferma di essere il primo, secondo e terzo giocatore migliore al mondo."
Tra l'altro........
p.s.: che poi Messi è paragonabile a CRonaldo solo per le simulazioni, perchè per il resto non c'è confronto.....
"No ragazzi il Real è una cosa, il Barca un'altra. Il sistema di potere del Barca è simile a quello della Roma, in grande (a casa mia comando io), il sistema del Real è tipo Juve, Milan, Inter, Napoli, Fiorentina e Palermo messe assieme....."
Esatto Jeremy! E' vero che Barcelona è provincialmente arrogante quando vince, ma ci siamo chiesti il perchè?! Per noi il Barça è una big, in Spagna è per molti versi l'antagonista spesso sfigata del Real (per certi versi un po' come l'Inter in Italia rispetto alla Juve...). Chiaro che quando vincano (o addirittura STRAVINCANO...) facciano pagare tutto al Real, dallo scippo di Di Stefano alle simulazioni di Hugo Sanchez.....
"ma scusate, se l'Inter dice di essere immacolata (senza esserlo) viene perculata come l'Allegra Brigata di Sherwood ma il Barcellona è giustificato dal potere madrileno?"
Ti ribalto la questione: le provocazioni di Lucio sì e quelle catalane no?! Lo smoking bianco sì e la manita no?! E andiamo...
@Dane: e infatti di quelle abbiamo (qui) sempre parlato, a me lo smoking bianco non era piaciuto, la corona a Vieri per i 100 gol mi era sembrata una pacchianata, giusto la maschera di Berlusconi all'ultimo derby era accettabile come goliardia
questo però non giustifica cose come le pentole in piena notte e gli idranti a fine gara, scene da Allenatore nel Pallone 3
che poi il Real sia la Juve di Spagna l'ho scritto io per primo, le sfide in Coppa negli anni 80 con Juanito e Santillana, la biglia a Bergomi eccetera un interista non dovrebbe dimenticarle (anche se come a me furono solo raccontate)
io non riesco a capire come il real potesse stare li a guardare come ammirato il gioco del barça lo ripeto: non è che hanno la sindrome blau grana le tante scoppole li fanno entrare in campo meno convinti?
spike, dai non dimentichiamoci cos'è il calcio italiano, tra fidejussioni false, vite artificiali, spalmature di debiti e respirazioni bocca a bocca dagli enti pubblici. Il Barca ha il suo centro di potere in Catalogna, come la Roma. Solo che rappresenta ben piu di un club sportivo, per tante motivazioni. Come rappresenta ben più di un club sportivo il Real Madrid.
mi riferivo alle partite al Camp Nou. Fuori casa è diverso, per chiunque, soprattutto in una semifinale di CL. Nella fattispecie, a San Siro l'Inter ha fatto la partita del secolo
Sì, diciamo che hai dovuto spulciare un po', eh?
Ma diciamo che sei tu che hai dovuto spulciare un po' per affibbiare le mie parole all'unica mezza riga in cui non c'entravano niente, eh...;)
Se Mourinho fa l'arrogante "se lo può permettere perchè vince", se lo fa Guardiola perchè STRAVINCE "è provinciale".
Visto che la prima frase è più o meno mia direi che mi sento tirato in ballo.
Però il resto te lo stai inventando: se leggi (no, non "leggi bene": basta che leggi) i miei "strali" sono andati sui vari Busquets, Pedrito e Piquè. Tanto che subito dopo ho aggiunto "anche Xavi, MA LUI PUO'". Testuale, eh.
Un peso, una misura.
Poi puoi venirmi a dire che non sei d'accordo che Xavi può e Busquets no (l'ho detto che era un'idea soggettiva), ma mettere in fila le parole che riporto qui sopra a sottolineare (inventare) una contraddizione che non esiste no...
Il resto delle "citazioni" è tutta roba che leggo da te per la prima volta...quindi non so a chi ti riferisci, quindi mi richiamo fuori.
PS: Jeremy, quella del Barcellona come la Roma è un attimino forzata...:)
Nick, si certo. Intendo Roma all'ennesima potenza, in "grande", come avevo detto prima. Anche perchè a Roma c'avete pure a Ladzie, a Barcellona hanno l'Espanyol. Magari se ci fosse stata solo la Roma (o la Lazio) il clima sarebbe stato identico a quello che si respira a Barcellona con il Barca. I miei amici mi hanno raccontato la settimana della Remuntada: il delirio collettivo. Poi non so se il Circo Massimo ha toccato quei livelli, ma a sentir loro tra un po non andavano manco a lavorare....
"Il sistema di potere del Barca è simile a quello della Roma, in grande (a casa mia comando io), il sistema del Real è tipo Juve, Milan, Inter, Napoli, Fiorentina e Palermo messe assieme....."
Carina la provocazione, ma il paragone è come minimo forzato. In realtà oggi la rivalità è cosa diversa dagli anni 80 o prima. Oggi la rivalità è prima di tutto politica, secondariamente sportiva. Comunque sono potentissime entrambe, anche al di là della penisola, e ne approfittano in modo scandaloso (la famosa legge "Beckham", come è stata ribattezzata, era nata per avvantaggiare i ceti più poveri non certo per strapagare Becks e Dinho)
Di Maria ieri sera ha giocato da terzino su Alves. Alcuni giocatori hanno mostrato i loro limiti (Benzema, Pepe, Marcelo, Xabi Alonso).
Scusate ma non sto parlando di Juventus contro Reggina o Albinoleffe. Sto parlando di Gogeta Super Sayan di IV livello contro Majimbu (lo so, lo so, non si sono mai affrontati)......
Majin bu dopo la scissione, intendo....
@Gianni: anche secondo me non è andato a giocarsela, anzi. Di Maria a sx e CR7 a destra, mentre di solito è il contrario; e il tutto per fare seguire Alves a Di Maria con CR7 che non deve tornare perché Abidal non spinge. Ha impostato male una barricata, ma barricata era.
mah, mi sembra un film già visto...la differenza il Vate la fa nella testa dei giocatori, vedremo in primavera se anche i blancos saranno disposti a morire per lui, come ha dichiarato Sneijder in un'intervista che ho appena letto.
Straw, ma Snejder è un calciatore pagato dall'Inter o un adepto di Mourinho?! Sta gente sta davvero rischiando di essere ricordata come l'armata brancaleone di Mourinho dopo un triplete. E se ne vantano pure. Pazzesco.....
jeremy: pero' vegeku affronto' majinbu (nello Z la fusione fu fatta con la danza tipica, non con gli orecchini come nel GT), senza trasformarsi, ma gigioneggio' troppo e rimase a corto di energia, cosi' si divisero....
jeremy, visto che c'era il clasico gli hanno fatto domande specifiche su Mourinho e la sua risposta non mi sembra si discosti da quelle sentite altre volte da Drogba e Lampard...
Si ma era di II livello, pur essendo una bella bestia. Gogeta era di IV: lo avrebbe spazzato via con uno starnuto.
Xavi e Iniesta nei loro cenci, mutuando un termine dal basket, sono illegali. Si può dare il pallone d'oro a entrambi? Ricordate coppie di centrocampisti più forti di loro giocare nella stessa squadra?
Dane Mascherano attualmente non può giocare nel Barça. Rovinerebbe quel groviglio di passaggi sontuosi. Giocherebbe invece titolarissimo nel Real Madrid
Straw, ma un minimo di amor proprio ce l'hanno? Snejder non è la prima volta che ripete sta storia. Non si rende conto che sminuisce il proprio fantastico lavoro?
Sneijder ha detto questo a corollario di un episodio che stava raccontando...
jeremy, il 2010 è stato il "career year" per quasi tutti i giocatori dell'Inter, è normale che sta cosa continui a galleggiare nell'aria, rapporto com Mourinho incluso...certo per il bene dell'Inter sarebbe utile che i giocatori lo mettessero definitivamente nell'album dei ricordi e guardassero avanti.
"Ma diciamo che sei tu che hai dovuto spulciare un po' per affibbiare le mie parole all'unica mezza riga in cui non c'entravano niente, eh...;)"
Sì, sì, ma infatti era evidentemente una forzatura..... :-P
Difatti poi ho chiarito che era una battuta, nel senso che il tuo applauso a "l'analisi tattica" sembrava un commento all'intero articolo (e non a quelle due frasi da me citate proprio per dire che a parer mio di tattica parlava proprio poco) e come tale le avevo prese.... ;-)
"Visto che la prima frase è più o meno mia direi che mi sento tirato in ballo (...) Poi puoi venirmi a dire che non sei d'accordo che Xavi può e Busquets no (l'ho detto che era un'idea soggettiva), ma mettere in fila le parole che riporto qui sopra a sottolineare (inventare) una contraddizione che non esiste no..."
Sì Nick, la frase è tua ma se avessi voluto rispondere a te in particolare avrei messo l'@ anti-querele. Come ho detto facevo un discorso generale, prendendo spunto da una tua frase per allargare il discorso. Prescindendo dal "Xavi può e Busquets no" che ovviamente non condivido (questa filosofia rischia di portare al moggiano "taci tu che non hai vinto un cazzo..."), era il discorso generale sugli allenatori che mi faceva ridere: Mourinho può fra l'arrogante perchè vince, Guardiola no perchè STRAVINCE solamente.....e vabbè..... :-D
"Dane Mascherano attualmente non può giocare nel Barça. Rovinerebbe quel groviglio di passaggi sontuosi. Giocherebbe invece titolarissimo nel Real Madrid "
Nemmeno nell'ultimo quarto d'ora per far riposare qualcuno?! E allora cosa l'hanno preso a fare?!... D'accordo sul Real (in coppia con Alonso farebbe faville, certo più di Khedira), ma in questo Barça el Jefecito ci satrebbe benissimo: nel tiqui-taqua è meglio di Busquets e per le caratteristiche fisico-dinamiche citate ieri da Arturo (credo...) si integrerebbe benissimo coi Ming...
p.s.: quelli di Braccio di Ferro, non la dinastia cinese....
E allora cosa l'hanno preso a fare?
Mi sa che se lo chiedono in tanti anche a Milano.
E credo che lui stesso fatica a trovare una risposta...
axel con estrema invidia per il tuo non poter ricordare data l`età, posso dire io ricordo.
Ricordo juanito e le se furbate, ricordo la traversa di bergomi, la biglia (e l`antenna tv a pfaff), i calcioni impuniti, rummenigge ed altobelli zoppicanti per le botte sorretti da un guardalinee,le lacrime dopo i supplementari.per tutto questo un interista non potrà mai tifare real,mou o non mou
Bravo Spike, diglielo. Certi commenti sul Barça mi han ricordato un editoriale di Michele Serra pubblicato il giorno di una finale di Champions del Milan. Sosteneva che nessun italiano potesse tifare per il Milan, perchè avrebbe significato tifare per Berlusconi, Galliani, Previti, Dell'Utri, Mediaset, l'arroganza del potere e del denaro, le vittorie poco limpide, il calcio dei miliardari e della troppa tv.
Indovinate chi era l'avversaria del Milan quella sera.....
Sono leggermente perplesso da tutti questi professionisti del livore che aspettavano l'asfaltata del Barcellona (sui giornali, su Facebook, nelle Tv, al bar) più di una vincita al super-enalotto. Io il meraviglioso Barcellona non riesco a prenderlo sul serio per tanti motivi più o meno soggettivi, più o meno da Bar Sport. L'incapace Altafini e l'altro esaltato degno di Barça-channel me li hanno resi ancora più indigesti, credetemi se vi dico che a metà primo tempo ho virato sul commento in spagnolo col cronista che tutte le volte citando i blaugrana diceva "futbol clab barselona". Mascherano fa panchina e va detto che quello non è nemmeno il calcio adatto a lui. Sarebbe perfetto per il Milan di Allegri, all'Inter se la giocherebbe con Muntari e Mariga come quarta alternativa dei centrocampisti, ovviamente è la mia personalissima opinione.
@Spike
Concordo su tutto quanto hai detto e mi associo a Dane. Fu una roba incredibile, con le facce attonite dei giocatori nerazzurri.
Abbiamo una certa età, non posiamo sfuggire ai ricordi lontani...io rammento ancora Milan-Ajax del 1969, gran bella partita...
@Dane
Com'era quel tuo test d'intelligenza? Fu una tua riposta in un mio post, quando scrivevo qua....a long time ago
Italo
"Sono leggermente perplesso da tutti questi professionisti del livore che aspettavano l'asfaltata del Barcellona (sui giornali, su Facebook, nelle Tv, al bar) più di una vincita al super-enalotto."
Chi semina vento raccoglie tempesta, lui personalizza e gli altri si adeguano: "lui" ha vinto la semifinale dando una lezione a Guardiola?! "Lui" se l'è vista restituire con gli interessi...
"Mascherano fa panchina e va detto che quello non è nemmeno il calcio adatto a lui. Sarebbe perfetto per il Milan di Allegri, all'Inter se la giocherebbe con Muntari e Mariga come quarta alternativa dei centrocampisti"
Quarta?! Quinta!...
"@Dane
Com'era quel tuo test d'intelligenza? Fu una tua riposta in un mio post, quando scrivevo qua...."
Sai Italo, in Argentina si dice "a seconda di dove butti l'amo sai già cosa pescherai". Tutti possono sparare minchiate ma certa gente è specializzata, quell'editoriale fu uno di quei casi in cui avrei voluto urlargli in faccia "MA CHE CAZZO STAI A DI', A'MBESCILLE?!".....
Mascherano panchinaro fisso e l'Inter che si deve barcamenare tra Coutinho, Obi, Obiora e Nwanko (questi due credo siano la stessa persona, ma non mi è ancora chiaro) grida ancora vendetta. Grazie alla manina corta di Branca e al solito mercato a cazzo chiesto da Guardiola. Ecco, se c'è qualcosa su cui lo si può criticare sul serio, fintopretismo a parte, è questo.
"Mascherano panchinaro fisso e l'Inter che si deve barcamenare tra Coutinho, Obi, Obiora e Nwanko ... grida ancora vendetta"
Invece mi sa che la cosa va vista in modo diverso. Come mai l'Inter con Obi, Coutinho e quell'altro come si chiama, oltre a Santon e Biabiany, soffre, non ha panchina all'altezza, non ha fatto mercato,ecc ed invece il Barça con Jeffren, Bojan, Jonathan, Busquets è la più forte? forse perchè non ci capiamo nulla nel far crescere, e soprattutto nell'aspettare, i giovani??
Sì Andrea, dopodiché cominciamo a considerare che a Benitez serviva un titolare/leader di centrocampo (visto che Motta venti partite a stagione le fa raramente) mentre accanto a Iniesta e Xavi ci si può mettere pure Keita!!!
Un leader di centrocampo non c'era sul mercato, se no lo avrebbero preso (proprio Mascherano, prima di finire al Barça, era stato bloccato dall'Inter, ma hanno pensato che non avesse le caratteristiche giuste per la cifra richiesta), ma non è questo il punto. Il centrocampo titolare del Barça è Busquets, Iniesta, Xavi, nessuno dei tre è stato acquistato, ma nessuno dei tre ha cominciato a fare la differenza dalla prima partita che ha giocato a vent'anni. Il punto è che se anche hai un giovane di grande talento lo devi aspettare, con calma, senza mai fargli sentire la sfiducia. Direi che con Santon non stanno facendo lo stesso
Mah Andrea il problema dell'Inter al momento non è tanto la panchina quanto il fatto di non avere nemmeno gli 11 titolari a disposizione. Per il resto Bojan, Jeffre, Geovani e gli altri "piccoli" del barça non mi hanno mai entusiasmato particolarmente. Come singoli sostituti vanno benissimo, per carità, ma se il Barcellona si trovasse ad un certo punto con la stessa moria di titolari dell'Inter credo che avrebbero anche loro qualche difficoltà, proprio come noi con Biabiany, Obi, Kenobi eccetera
Giusto MB. Ma quello che non capisco sono le critiche a questi giovani, primo fra tutti Coutinho. Il fatto che manchi mezza squadra non significa che se ne debba acquistare un'altra mezza, con l'unico risultato di mettere ai margini questi giovani che, a me pare chiaro, sono di grande talento. L'impressione, dalle parole dei dirigenti e di Benitez soprattutto, è che non c'è fiducia nei giovani, nemmeno come rincalzi. Poi alla fine di gennaio vedremo, magari la mia impressione è sbagliata eh..
Scusa Andrea, a me pare che Benitez abbia avuto fin troppa fiducia nei giovani, per mantenere il modulo usuale ha fatto giocare insieme Coutinho e Biabiany, con gli esiti noti. I giovani vanno inseriti in un organico collaudato e funzionante. Prendi Cotequinho, se lo fai giocare nel Barcellona, poniamo al posto di uno dei suoi giovani, questo, per doti naturali e cultura calcistica, penso sia capace di triangolare al bacio con Iniesta e Xavi, conseguentemente farebbe la sua porca figura, essendo in realtà complementare.
Se due Coutinho dovessero sostituire Iniesta e Xavi, ho seri dubbi che farebbero la medesima figura. Sicuramente è una mia mancanza, ma sto pensando ad una squadra costituita tutta da giovani che abbia vinto qualcosa. E poi 'giovani' è un termine relativo, meglio parlare di giovani già affermati e giovani emergenti.
Saluti.
@andrea: "questi giovani che, a me pare chiaro, sono di grande talento"...
io sono in totale disaccordo. Il problema non è giovane o vecchio, ma sul fatto che siano proprio scarsi. Biabiany fa "stop a inseguire"... remake di ObaOba. I centrocampisti non hanno un'idea che sia una: solo passaggini in orizzontale che fanno sembrare C.Zanetti Suarez; di saltare l'uomo non so ne parla, personalità sotto 0 e quindi mai un tiro da fuori...
Non parlo solo di Inter, ma a livello di giovanili vedo in giro un piattume totale. Sembra tutti giocatori figli di Sacchi.
@clinter: "meglio parlare di giovani già affermati e giovani emergenti"...
che si riduce a forte o scarso...
Sul fatto che Biabiany non sia un fenomeno, sono d'accordo, anche se contro il Parma ha fatto una buonissima partita. Sul fatto che non lo siano, in prospettiva, Coutinho e Santon assolutamente no: è quantodi meglio ci sia in Italia per la loro età. Poi, ed è questo il punto, se ci si aspetta che un giocatore di 20 anni giochi come uno di 30 allora non si lancerà mai un giovane, a meno che non sia Maldini o Totti. Il nocciolo è che per lanciare Messi sono buoni tutti, per lanciare (e sostenere) Busquets no.
Comunque, mi pare che Sneijder stia giocando molto peggio di Cotequinho per ora...
@Andrea
se poi parlassimo del vivaio del Barça.......
Italo
@Italo:
Infatti, alla base sta un'organizzazione difficilissima da costruire, per la quale bisogna spendere molto attendendo per anni dei frutti. Ma se alla fine non hai la pazienza di accettare che i giovani di 20 anni non giochino come quelli di 30, è anche inutile avere un vivaio come quello del Barça
@Andrea
ça va sans dire mon chèr, ma glielo dici tu al geometra ex juventino che bisogna avere pazienza, e che, l'ossatura della squadra ne risentirà poi positivamente avendo anche un senso di appartenenza? Certamente mai pari a quello di giocare nel Barça per un catalano, ma il senso mi pare chiaro.
Italo
@Clinter:
Scusami ma i giovani prima di diventare affermati devono essere stati emergenti, che non vuole per niente dire forti vs scarsi come dice invece Cydella. Anche Ronaldo, quando era allo Sporting era emergente. Poi il Real lo ha preso quando era affermato, ma ha pagato più di 90 milioni. Nel mezzo, c'è stato un lavoro eccezionale fatto da Ferguson (uno che di giovani emergenti che diventano affermati se ne intende) ed una società che non discute mai certe politiche.
Di squadre di esordienti che abbiano vinto qualcosa non ce ne sono, ma di squadre di giovani (come sarà Coutinho tra un paio/tre anni) vincenti ce n'è un elenco infinito...
Sì Italo, il senso è quello... è più semplice ingegnarsi a come spalmare sul bilancio i milioni di Ibrahimovic che ingegnarsi a come far emergere Verdi in prima squadra...
@andrea: "il nocciolo è che per lanciare Messi sono buoni tutti, per lanciare (e sostenere) Busquets no"...
ma Busquets lo puoi sostenere perché c'è già uno squadrone.
"alla base sta un'organizzazione difficilissima da costruire, per la quale bisogna spendere molto attendendo per anni dei frutti"...
e quindi ne vale la pena? A parte il Barcelona, chi altro tira fuori giovani dal vivaio? Ti prendi un giocatore fatto e finito, vai sul sicuro e spendi meno.
E poi Xavi e Iniesta sono così perché del vivaio del Barcelona o sarebbero così anche se fossero nati in Austria?
PS: CR7, Rooney,... li scopriva chiunque.
Siam sempre lì. Il Ronaldo emergente è andato a giocare nel M.U., squadra già forte ed equilibrta, e si è completato, esplodendo.
Nell'Inter della parte finale dello scorso anno Cotequinho , probabilmente, avrebbe fatto la sua figura.
Ci vuole tempo, e , se è vero che campioni si nasce, ottimi giocatori si può diventare, evolvendo.
Prendo ad esempio due giocatori che disistamvo in toto: Abate e Balzaretti.
Non diventeranno mai dei crack, ma rispetto alle prime annate son migliorati tanto.
Abate , se si guardano le prestazioni, ha reso più del Santon attuale e Balzaretti, nel Palermo, è migliorato tantissimo.
Se una squadra avesse formato la coppia di terzini con i due soggetti 2/3 anni fa sarebbe stato un obbrobrio.
Al limite si potrebbe seguire la logica dell'Arsenal, li allevi, li fai giocare, li aspetti e dopo 3/4,
forse vinci.
Saluti.
scusate ma se il Barca vive della cantera come mai è in bancarotta...? Xavi e Iniesta sono gli unici due veri fenomeni usciti dal vivaio - Messi è fuori categoria, gli altri sono normali) ma Henry, Dinho, Ibra, Villa, mascherano etc.. li hanno strapagati, me par...)
@Cydella
Guarda, a conti fatti, molte delle più grandi e longeve squadre della storia sono state costruire su una spina dorsale di giocatori che provengono dal vivaio, campioni e buoni giocatori. Il Barça di Guardiola, ma anche il primo Man Utd di Ferguson campione d'Europa(dei Neville, Beckham, Scholes, Giggs, Butt), senza citare i vari Ajax, il Milan di Sacchi/Capello. Quindi sì ne varrebbe la pena, ma è molto difficile. Più facile pescare nei bilanci di Saras e Mediaset per acquistare gli Ibra di turno.
Poi, certo, vedere con che continuità sta vincendo (e temo vincerà) il Barça, fa capire quale sia il modello vincente tra i due.
Su Xavi ed Iniesta penso di no, non sarebbero così se fossero nati in Austria.
@Clinter:
Abate mi sembra un buon esempio di come, anche in Italia, si stia affannosamente cercando di seguire gli esempi di Barça e ManUtd. Qualche anno fa lo avrebbero messo fuori senza pensarci, ora invece ci hanno insistito e non poco, con buoni risultati direi. E' proprio questa la politica di sostegno che intendo.
@Jeffbuckley:
Prendiamo la formazione che ha umiliato il Real: Valdes, Puyol, Piqué, Busquets, Iniesta, Xavi, Messi, Pedro, più Jeffren e Bojan subentrati: direi che, fenomeni o no, è una squadra formata quasi interamente da giocatori del vivaio. Per me, è una cosa impressionante e da ammirare (tra l'altro anche Fabregas viene da lì).
L'indebitamento è dovuto a questioni politiche: 1 ogni nuovo presidente per essere eletto deve promettere acquisti roboanti e costosi, indipendemente dal fatto che siano utili o meno, e poi deve mantenere le promesse 2 deve oscurare il predecessore. Nel caso di Laporta, visti i suoi memorabili risultati sportivi, Rosell lo ha colpito nell'unico punto dove poteva, i bilanci. Ma il capitale del Barça copre ampiamente i suoi debiti
Xavi:"Inter e Mou mai nella storia"
"Il Pallone d'Oro va a me o a Iniesta"
"Rispetto Mou, però chi passerà alla storia del calcio sarà gente come Guardiola, Ferguson, Sacchi o Cruijff". E ancora: "Inter fortunata, ma mai nella storia" "Una squadra come l'Inter può vincere la Champions un anno perché è stata fortunata o perché ha buoni giocatori, ma non sarà una squadra che rimarrà nella storia del calcio. Quali club sono punti di riferimento nel calcio? Il Barça e la Spagna"
Ora: può anche avere ragione su alcune cose, nel merito. Ma cazzo, questi si fanno una spremuta di arroganza a colazione tutte le mattine?!?
@MB
L'Inter di Mourinho è nella storia con la triplice vittoria dell'anno scorso. C'è poco da fare, forse con la macchina del tempo, per adesso rien a faire. Se ne farà una ragione
Italo
se parliamo di storia spiegategli che nella storia c'è il real madrid..
loro magari sono il presente..
MB, arroganti sicuramente, ma per ora hanno ragione loro. Il fatto è che si sentivano punto di riferimento anche quando la Spagna, parlo di rappresentativa nazionale, vinceva una bella minchietta. Per la storia si tratterà di vedere se la nazionale spagnola darà seguito all'exploit mondiale o se avrà sfruttato una didiata eccezionale, nel senso dell'eccezione e non del livello di valenza.
@andrea: "Abate mi sembra un buon esempio di come, anche in Italia, si stia affannosamente cercando di seguire gli esempi di Barça e ManUtd"...
Abate mi sembra un esempio di quello che fai quando finiscono i soldi: nei ruoli marginali ti arrangi con quello che hai.
Il Milan di Sacchi-Capello aveva Maldini, Baresi, Tassotti che non penso sia merito del vivaio. Poi ci metti i 3 olandesi e poi i vari palloni d'oro comprati a raffica...
Il ManUtd spara nella struttura CR7, Tevez e Rooney e poi vince...
In conclusione, per me sul vivaio non ci costruisci un bel niente. Quelli che ti fanno vincere (i campioni) li compri o se li hai in casa, mica li forma il vivaio; sarebbero esplosi ugualmente.
Tassotti non era del vivaio del Milan.
Ma come giocatore è stato formato dal Milan,grazie ad un allenatore come Liedholm
beh dimenticate filippo galli/costacurta, albertini ed evani ... uomini del vivaio ce n'erano a comorre l'ossatura della squadra ...
il mio più grande cruccio è di non averli mai visti giocare dal vivo :(
ps
per nano senior lo stadio è un postaccio dove ti pisciano in testa non ti ci porto
Cydella, su Abate può darsi, è una delle ragioni. Ma è stato difeso e riproposto. Per quanto ci siano pochi soldi, qualcuno il Milan era comunque in grado di comprarlo in quel ruolo...
Sui due casi, la spina dorsale del Milan veniva interamente dal settore giovanile. A parte Tassotti, Maldini-Baresi-Costacurta-Albertini erano tutti delle giovanili. Il Man Utd vinceva molto prima dell'arrivo di CR7: Beckham-Scholes-Giggs più Butt ed i fratelli Neville hanno formato la struttura portante dei Red Devils per anni, stravincendo.
In definitiva, abbiamo due tesi diverse, mi sa: io credo che le grandi squadre (quelle che vincono per almeno 5-6 anni) si formino sempre su una base creata dal settore giovanile e che i campioni forse esplodono sì ugualmente, ma la differenza la fa il "dove". Se non hai bravi talent scouts, un settore giovanile attrezzato, che da valore ai talenti e li fa emergere, è probabile che esplodano da un'altra parte
Giusto Nanomeloso: più Evani e Filippo Galli...
@Andrea Nano
C'erano anche Battistini e Icardi....
Italo
anche Mannari e Stroppa...
mannari l'uomo dello spot contro la violenza nel calcio e che potrà raccontare di aver segnato una DOPPIETTA alla peggior juve di tutti i tempi
Ma l'Inter dell'ultimo lustro su quale spina dorsale proveniente dalle giovanili è costruita?
E dico solo l'esempio più vicino per tempo e spazio...perchè ce n'è un altro milione.
@Nick:
certo che di casi diversi ce ne saranno, ma, a parte l'Inter che ha avuto evidentemente una storia molto particolare (a cominciare da Calciopoli) e che si deve dimostrare comunque continua a certi livelli (perchè a parte il triplete, non era mai andata oltre gli ottavi di CL), molti altri esempi non ce ne sono, sai. Se ti vengono in mente...
Secondo me l'Inter è il caso che conferma la regola
Andrea, definiscimi i criteri per cui una squadra rientra nel caso che dici (chiunque ha vinto una Champions? chiunque ha vinto un campionato? chiunque ne ha vinto più d'uno di fila?) e ti trovo tutti gli esempi che vuoi.
Sorvolando per pietà sull'Inter che, dopo 5 scudetti consecutivi conditi da svariate coppette e una champions, "si deve dimostrare continua a certi livelli".
Diciamo squadre che, per più anni ravvicinati, siano arrivate almeno in semifinale di champions. Questo intendo per "certi livelli", altrimenti anche il Lione è ai livelli dell'Inter
Io non sono d'accordo con la squalifica a Mourinho.
Non doveva essere squalificato.
Il Chelsea può andare?
@Gobbo, sono d'accordo. Credo che si rischi di andare a finire in un campo molto scivoloso....
Nick
mi fa piacere che tu sia d'accordo sul fatto che io non sia d'accordo
:-)
Scherzi a parte,non è stata violata nessuna regola. Quindi non vedo in base a cosa debba essere squalificato.
Nel calcio, il contorno è spesso e volentieri più gustoso della pietanza.
(Come dice Franco Rossi, se non ci fossero le partite il calcio sarebbe lo sport più divertente del mondo...)
Partendo da questa premessa, evviva Mourinho.
Evviva la sua smisurata arroganza, la sua maleducazione, la sue presunzione, la sua propensione a fare e dire sempre qualcosa di diverso dagli altri.
Le polemiche sono la fortuna del calcio, mentre la diplomazia è quasi sempre sinonimo di noia.
D'altra parte, il calcio era già popolarissimo quando non esisteva la tv, e quindi nessuno vedeva le partite (tranne i presenti allo stadio).
E' quindi così essenziale vedere il fatto tecnico in sé?...
Oldboy
si.io preferisco vedere il fatto tecnico in se.
E anche aldilà del fatto tecnico,faccio dei distinguo
Al Guardiola che prende per il culo Cronaldo,preferisco il Guardiola che parla del ritiro di Paolo Maldini mentre lo intervistano subito dopo aver vinto la cempions ligg
@Un gobbo
Il fatto tecnico in sè, nel calcio, è un po' come la pasta nella gastronomia.
Di per sè è insipida: solo pochi puristi la mangiano senza condimento.
(Ma in quel caso deve essere di qualità eccelsa.)
Tutti gli altri la mangiano condita: occorrono il sale, il sugo, il formaggio, l'olio, il prezzemolo a seconda dei casi.
E queste sono le polemiche.
Senza le polemiche, le discussioni fra scuole di pensiero, i proclami, i piagnistei, le recriminazioni, il calcio sarebbe molto, molto più insapore e più noioso.
(Insomma sarebbe come quasi tutti gli altri sport, che infatti non si fila nessuno, tranne i puristi che citavo prima...)
Oldboy
non sono ovviamente d'accordo in niente con quello che hai scritto.
Le squadre non si costruiscono nè con i vivai nè con solo i campioni strapagati. Si costruiscono con un misto razionale delle due cose. L'esempio tipico è il Milan o anche l'Inter del dopoguerra, che si costruivano in casa l'ossatura e i gregari (se un vivaio non ti tira fuori almeno un Gattuso è meglio chiudere...) con cui risparmiare soldi da investire nei Suarez e negli Schiaffino.
Le coppe poi le vinci grazie ai Van Basten, ma negare l'importanza dell'ossatura del vivaio in quel Milan è cieco ed ottuso: non ci fossero stati Galli, Baresi, Maldini più il prodotto da laboratorio di Liedholm Mauro Tassotti chi sarebbero andati a prendere?! Costacurta è figlio del fallimento di Dario Bonetti, e solo con Gullit lo scudetto non lo vinci. Non a caso l'ossatura italiana di quel Milan è la cosa che è durata di più.
Poi certo ci sono le eccezioni e i casi limite, come l'Inter attuale, oppure i casi paradigmatici, come il Milan di oggi: che avendo pochi soldi se ne ritrova ancora meno da spendere per i big, perchè non producendo più "manovalanza" spreca soldi utili per andare a prendere i vari Thiago Silva, Antonini (uscito dal vivaio ma ricomprato) e Flamini (parametro zero, ma con quale stipendio per convincerlo?!...). Poi deve prendere gli Ibra a rate e i Robinho in prestito.......
"Al Guardiola che prende per il culo Cronaldo,preferisco il Guardiola che parla del ritiro di Paolo Maldini mentre lo intervistano subito dopo aver vinto la cempions ligg "
Straquoto Gobbo in generale, e voto per il calcio noioso e i finti prete....
@Dane:
quoto la tua opinione sui vivai/campioni e l'esempio del Milan ieri e oggi mi pare calzante. Avere l'ossatura (e i gregari) del vivaio non solo ti permette di risparmiare soldi preziosi da investire nei campioni, ma anche di trasmettere più facilmente un senso d'appartenenza a tutti i giocatori in rosa (quello che Maldini ha detto moltissime volte, sottolineando che è stato sempre un fattore determinante nei vari Milan vincenti in cui ha giocato, grazie a Baresi prima e a lui o Costacurta dopo). I casi limite Inter e Chelsea (che cita Nick) noto che sono accumunati dall'avere un presidente petroliere... :)
@Oldboy, Gobbo:
la metafora della pasta è carina, ma straquoto Gobbo. Le polemiche nel calcio per me sono nauseanti
"Oldboy
non sono ovviamente d'accordo in niente con quello che hai scritto."
Ma scusa, se assistere al fatto tecnico in sé fosse così fondamentale, il calcio sarebbe diventato popolare solo con l'avvento della TV.
(Cioé negli anni '50...)
Invece il calcio era già popolarissimo, con le sue squadre e i suoi campioni, negli anni '20.
Quando le partite le vedevano solo coloro che frequentavano gli stadi.
Eppure decine di milioni di persone soffrivano di tifo calcistico acuto e cronico, al di qua e al di là dell'Atlantico, giusto?
Questo significa che nel calcio la pietanza (il fatto tecnico in sé) è importante, ma in fondo non indispensabile.
E' il condimento, o se preferisci il "contorno", a essere indispensabile.
E Mourinho, per fortuna, ne fornisce in quantità.
I suoi diplomatici, noiosi colleghi invece no.
Dipende dal contorno
Ai sughi troppo elaborati io preferisco un bel piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino
Alle sparate di Mourinho,preferisco l'educazione di Benitez
Tutto qua.
Nick, gobbo: la squalifica di Mourinho (che trovo come minimo fuoriluogo) è un chiaro avvertimento della UEFA, un atto intimidatorio più che punitivo, ed è l'epilogo di una procedura mai vista.
"Amico, non sei in Italia, Spagna,Inghilterra o altro, dove fai il guappo di cartone e la gente applaude o si incazza. Questo è il MIO show e tu sei un attore, per quanto importante, ma sempre un attore. Non produttore, ne regista. Insomma: non ti allargare, perche se voglio, ti massacro".
"Alle sparate di Mourinho,preferisco l'educazione di Benitez
Tutto qua."
Ovviamente non mi permetto di criticare i gusti altrui.
E' un fatto, però, che la tanto elogiata diplomazia di Benitez si traduce in una serie di dichiarazioni banali, prevedibili, insapori.
Che nessuno ricorda più a distanza di due ore (a dir tanto).
Lo stesso vale per quasi tutti gli addetti ai lavori.
Frasi fatte, scontate, inutili anche per i giornali.
Dilpomazia è quasi sempre sinonimo di noia.
Le uscite di Mourinho, invece, accendevano subito il dibattito, facevano parlare, dividevano il pubblico.
Facevano sorridere o arrabbiare, insomma davano un sembiante di vita al mondo spesso pavido e paludoso del calcio.
E lo dico - a scanso di equivoci - da non interista.
Davano? Perche? Mourinho è trapassato?!! :-)))
mannari l'uomo dello spot contro la violenza nel calcio e che potrà raccontare di aver segnato una DOPPIETTA alla peggior juve di tutti i tempi
Il gol più importante della sua carriera Lupetto Mannari lo ha segnato con un bellissimo destro a girare (un paio di anni dopo avrebbero detto "alla Del Piero") sotto la curva dei tifosi arancioni all'ultimo secondo di un infuocato derby Pistoiese-Prato! :-DDDD
Ma perche' il calcio dovrebbe avre per forza un suo cabaret dopo il 90 minuti?
Perche' uno per far parlare di se deve essere per forza arrogante, altrimenti "sai che noia"?
Se io devo divertirmi con le cazzatte vado a vedere Jay Leno o David Letterman, mica ascoltare le interviste degli allenatori in sala stampa.
Perchè non offre nulla di emozionante durante i 90 minuti. Se vedessimo partite di livello agonistico e tecnico adeguato, dei Mourinho guappi di cartone ne faremmo davvero a meno. Invece sono il "sale" del calcio e se non ci sono "sai che noia". Vedi come sta messo male sto calcio.....
@Tani
Secondo te perché, vent'anni dopo, ci ricordiamo ancora di quella frase di Boskov su Perdomo che "gioca come il mio cane"?...
Perché era politicamente scorretta, offensiva, irresistibile, indimenticabile.
Ed è solo un esempio, anche se è purtroppo un'eccezione.
Tutto il resto è noia, davvero: "dobbiamo lavorare per migliorare", "è stata una partita difficile", "non parlo dell'arbitro", e via sbadigliando.
E di certo, fra 20 anni, nessuno ricorderà le conferenze stampa di Benitez.
Anche perché non se le ricorda nessuno nemmeno oggi.
E chi potrebbe?
Il contorno spesso è meglio della pietanza: ti è mai capitato di andare in quei ristoranti con l'antipasto a buffet?
Se l'antipasto è buono, mangeresti solo quello, anziché ordinare una bistecca che rischia di essere asciutta e insipida...
E non è così solo oggi, nell'era della tv e di internet.
E' SEMPRE stato così: pensa a quando la tv nemmeno esisteva, o non era diffusa.
Forse che il tifo calcistico non esisteva, in Brasile, in Argentina, in Italia, in Inghilterra?...
Oldboy, capisco il tuo punto, ma partiamo da due esigenze diverse.
Per me dopo avere visto il Barca dare spetacolo, delle interviste post-partita frega un tubo. Dopo avere visto il Milan masacrare il Barca nel '94 delle interviste di Capello e Crujff interesava niente.
Io capisco chi si nutre di informazione come i giornalisti. Con uno come il portoghese i giornali vendono.
Ma da tifoso, francamente, preferisco Tabarez e Benitez a Lippi, Capello o Mourinho.
Poi ce un altra cosa. Le uscite di Boskov erano folclore puro, raforzato dal suo italiano zoppo (come il mio), quello del personaggio Mourinho (che magari nella sua vita privata sara l'uomo piu dolce e gentile del mondo) e' arroganza e maleducazione acuta usato scientificamente per il proprio tornaconto.
"quello del personaggio Mourinho (che magari nella sua vita privata sara l'uomo piu dolce e gentile del mondo) e' arroganza e maleducazione acuta usato scientificamente per il proprio tornaconto."
Su questo sono d'accordo, ma anche l'arroganza di Mourinho è preferibile al nulla, al sotto vuoto spinto, alle noiose banalità dei suoi colleghi.
Io prima di intervistare Benitez, o di andare a una sua conferenza stampa, gli chiederei: mi scusi, ha DAVVERO qualcosa di interessante da dire o come al solito rimesterà l'acqua nel mortaio?
Nel primo caso, ecco il microfono: a lei.
Nel secondo caso, lasciamo perdere.
Il tempo è prezioso per tutti: ci chiami quando vorrà dire qualcosa che valga la pena scrivere e raccontare.
Sarebbe molto meglio per tutti, non credi?
(Quando parlava Mourinho, perfino i suoi silenzi erano interessanti da riferire e interpretare!...)
@Andrea, l'ultimo Manchester United? Il Liverpool? L'ultimo Milan? L'Arsenal?
Avevano anche questi un petroliere alle spalle, sono tutte eccezioni che confermano la regola o cosa? Oh, sto andando a ritroso nel tempo: dimmi tu quando mi posso fermare…
La verità è -come dice Dane- che magari ci vuole un mix delle due cose e soprattutto -come dice Dane- che non c'è una "regola per vincere", anche perché se ci fosse la seguirebbero tutti.
Alcune squadre vincono impostando un discorso di 10 anni dalla primavera, altre con investimenti a più breve termine…tutte vincono ciclicamente, segno che nessuno dei due metodi è prevalente o preferibile sull'altro, al di là dei gusti personali.
@Oldboy…ma dici sul serio? Basisco, giuro.
@Tani, ero tentato di straquotarti a scatola chiusa senza neanche leggere ciò che scrivevi. Poi ho letto e…ti straquoto, appunto! :D
Secondo te perché, vent'anni dopo, ci ricordiamo ancora di quella frase di Boskov su Perdomo che "gioca come il mio cane"?
Ma te la ricorderai tu…io dopo vent'anni ricordo ancora le teorie (e gli sviluppi) di Sacchi…
mi scusi, ha DAVVERO qualcosa di interessante da dire o come al solito rimesterà l'acqua nel mortaio?
Io ti risponderei "no, non ho niente da dirti, vatti a fare un giro che io vado a fare il mio lavoro" (concetto espresso più volte dallo stesso Mourinho che citi tu, fra l'altro).
@Jeremy, siamo agli avvertimenti mafiosi insomma. Poi però lo mettono in condizione di dire "mi sta bene che ci sia un regolamento per Josè Mourinho e uno per tutti gli altri allenatori", di fare sfoggio di tutta la sua arroganza…e di avere drammaticamente ragione.
La mia domanda è: cosa ha detto Mourinho a Silvino in panchina? Qualcuno l'ha sentito?
Se la risposta è no, questa della UEFA è una buffonata megagalattica.
Che li espone a una posizione criticissima in futuro: si dovranno punire tutti gli allenatori di quelle squadre i cui giocatori si fanno ammonire apposta? Tutti i giocatori stessi? E come si fa a capirese un giocatore si è fatto ammonire apposta o no?
Perché se invece si punisce la plateali, beh…questo non sta scritto veramente in nessun regolamento.
Nick, anche questa volta il portoghese ha stravinto (secondo la sua visione, ovviamente).
Aveva bisogno del "rumore dei nemici" e quello e' arrivato puntuale.
Ora tutto dipendera' dalla chiave di lettura che gli daranno i CR e i Osil.
Se sara lo steso di Eto'o e Snajder sara Gloria, se no...
Nick, certamente, sono d'accordo. Oltre al punire il "cattivo" Mourinho ci puo anche essere un avvertimento di fondo a tutti. L'aver iniziato con Mourinho comunque non è un caso. E' volontario, proprio a scopo intimidatorio contro il piu "pericoloso" della compagnia. Perche lui puo parlare quanto vuole, ma se la UEFA continua a squalificarlo non ha vantaggio. Tu dici: la figura di cacca la fanno loro. Non gli interessa, vogliono solo mantenere lo status quo e ribadire che il ras del quartiere sono loro. Non mi sembra che la 'ndrangheta abbia un'etichetta per imporre la sua volontà.....
"Ma scusa, se assistere al fatto tecnico in sé fosse così fondamentale, il calcio sarebbe diventato popolare solo con l'avvento della TV.
(Cioé negli anni '50...)"
Ma se nemmeno le finali di Milan e Fiorentina andarono in diretta tv?!....
"Invece il calcio era già popolarissimo, con le sue squadre e i suoi campioni, negli anni '20.
Quando le partite le vedevano solo coloro che frequentavano gli stadi."
Pressocchè la totalità di quelli che seguivano il calcio peraltro, poi forse dovresti rileggerti qualche giornale dell'epoca per renderti conto della differenza coi media odierni. Credo che arrossiresti per quello che hai scritto.....
"Secondo te perché, vent'anni dopo, ci ricordiamo ancora di quella frase di Boskov su Perdomo che "gioca come il mio cane"?...
Perché era politicamente scorretta, offensiva, irresistibile, indimenticabile."
Io il ricordo più nitido che ho del liceo è quando fui aggredito al grido di "argentino di merda" diopo la semifinale del 90. Non è che ne sentissi proprio il bisogno, però eh?!...
"Io prima di intervistare Benitez, o di andare a una sua conferenza stampa, gli chiederei: mi scusi, ha DAVVERO qualcosa di interessante da dire o come al solito rimesterà l'acqua nel mortaio?"
Forse ti sei perso la battuta sul Grande Fratello, tra l'altro una delle più divertenti che abbia sentito negli ultimi tempi.....
"Senza le polemiche, le discussioni fra scuole di pensiero, i proclami, i piagnistei, le recriminazioni, il calcio sarebbe molto, molto più insapore e più noioso."
Guarda, qua dentro puttanate ne diciamo tutti, ma devo dire che il tuo impatto dentro Indiscreto è pari a quello avuto da Ronaldo al suo arrivo nel calcio europeo. Senza offesa eh, volevo regalarti qualcosa di "memorabile"....
"Che li espone a una posizione criticissima in futuro: si dovranno punire tutti gli allenatori di quelle squadre i cui giocatori si fanno ammonire apposta? "
Hanno punito in base a leggi non scritte. In pratica han detto "se dovete fare una roba del genere fatela senza che noi ce ne accorgiamo, perchè noi non vogliamo fare la figura dei pagliacci". Un po' come quando gli arbitri ti dicono che se li mandi affanculo mentre ti giri posson far finta di niente, se invece alzi il braccio davanti alla tribuna non può fare a meno di espellerti. D'altra parte lo sappiamo benissimo come ragionano le federazioni, è il loro spettacolo e non devi permetterti di sporcargli la copertina o rovinargli i programmi. Dicevamo delle partite rinviate per maltempo?!.....
"Secondo te perché, vent'anni dopo, ci ricordiamo ancora di quella frase di Boskov su Perdomo che "gioca come il mio cane"?
"Ma te la ricorderai tu…io dopo vent'anni ricordo ancora le teorie (e gli sviluppi) di Sacchi…"
La ricordo io e la ricorda qualche altro milione di appassionati di calcio, non solo sampdoriani e genoani.
La trovi in decine di articoli e libri, ancora oggi.
Perché usciva dal solito repertorio di frasi fatte prefabbricate, usate quasi sempre dagli addetti ai lavori.
(Con l'alibi del fair play.)
Mourinho ha molti difetti, ma non il più grave: essere NOIOSO. E banale. E prevedibile.
Il portoghese è arrogante e non lo nasconde, è vero.
Ma non è una forma di arroganza - più ipocrita - anche rispondere a tutte le domande con frasi fatte, banalità e vuote formulette diplomatiche, come fanno gli altri addetti ai lavori?
Non è anche quello disprezzo per la stampa e per il pubblico?
Meglio allora Mourinho: almeno con lui non ci si annoia.
Non è poco.
"La ricordo io e la ricorda qualche altro milione di appassionati di calcio, non solo sampdoriani e genoani.
La trovi in decine di articoli e libri, ancora oggi."
Ma se la ricorda anche lui cazzo, non è che è smemorato! Il concetto è che se uno deve pensare a quel periodo storico prima le prime cose che vengono in mente sono le teorie di Sacchi, le diatribe coi trapattoniani, il Napoli di Maradona e Careca, il Mondiale italiano, etc...
Tutti argomenti via via trattati almeno una volta qua dentro nell'ultimo anno, mentre di quella minchiata di Boskov non ne abbiamo mai sentito il bisogno di parlarne finchè non l'hai tirata fuori tu.....
"Il concetto è che se uno deve pensare a quel periodo storico prima le prime cose che vengono in mente sono le teorie di Sacchi, le diatribe coi trapattonian etc..."
E io non ho detto il contrario, ma prova a chiedere a qualche sampdoriano o genoano, e vedrai con quanta nostalgia ricorda le schermaglie dialettiche fra Boskov e Scoglio.
Il calcio è fatto anche di quelle che tu chiami "minchiate", visto che non parliamo di fisica quantistica, ma di un gioco.
Comunque il mio punto non è questo: rispondi a quello, se ne hai voglia.
E lascia perdere Boskov, se proprio ti infastidisce.
"E io non ho detto il contrario, ma prova a chiedere a qualche sampdoriano o genoano, e vedrai con quanta nostalgia ricorda le schermaglie dialettiche fra Boskov e Scoglio."
Stai cambiando le carte in tavola, la tua teoria era che quello che resta del calcio sia "quello". Io credo che di quel periodo i genoani ricordino la coppa Uefa svanita in semifinale e (Braglia, Torrente, Branco; vado avanti?!...) e i Sampdoriani la favola fino alla finale di Wembley, le polemiche sono solo accessorie...
p.s.: Boskov mi infastidisce?! Ma se vuoi te lo racconto io Boskov, e pure Milutinovic, visto che vuoi fare filosofia....
"Stai cambiando le carte in tavola, la tua teoria era che quello che resta del calcio sia "quello"."
Ma niente affatto: ho scritto in buon italiano che il fatto tecnico in sé - le partite - è la pietanza, mentre le polemiche, le schermaglie, le discussioni sono il contorno e il condimento.
Solo che spesso e volentieri - nel calcio e non solo - il contorno è più gustoso e saporito della pietanza.
Come dice Franco Rossi, il calcio sarebbe lo sport più divertente del mondo, se solo non ci fossero le partite.
E' un paradosso, ma c'è molta verità.
La partita, il fatto tecnico in sé è il rapporto sessuale puro e semplice, nudo e crudo.
L'EROTISMO, invece, tipico dell'essere umano, è tutto ciò che sta "intorno" al sesso, e corrisponde alle polemiche, alle schermaglie, alle rievocazioni e così via.
E' ciò che rende il sesso molto più interessante e divertente...
E occorre essere maniacali, ammettiamolo, per avere un interesse non passeggero per il fatto sessuale nella sua semplice bestialità...
Cito testualmente:
"Ma scusa, se assistere al fatto tecnico in sé fosse così fondamentale, il calcio sarebbe diventato popolare solo con l'avvento della TV.
(Cioé negli anni '50...)"
"Questo significa che nel calcio la pietanza (il fatto tecnico in sé) è importante, ma in fondo non indispensabile.
E' il condimento, o se preferisci il "contorno", a essere indispensabile."
Va' là, che sei te il maniaco.....
oldboy, in amicizia, tu sai su che blog sei vero?
no perche quella ultima frase ti potrebbe essere rinfacciata per i prossimi secoli e lasciata in testamento agli eredi dei commentatori....io, fossi in te, riformulerei come minimo.....;-)
e Paul Ince che disse che un tackle era meglio del sesso? :-D
@jeremy
Quale frase, questa?
"E occorre essere maniacali, ammettiamolo, per avere un interesse non passeggero per il fatto sessuale nella sua semplice bestialità...?"
Perché, che ci trovi di strano?
Se vuoi semplifico:
la partita in sé sta alle polemiche come il rapporto sessuale sta all'erotismo.
La prima cosa è resa divertente e interessante dalla seconda.
Non a caso Milan-Inter ci interessa un po' di più rispetto alla partita al parco fra sconosciuti.
Non solo perché gli sconosciuti sono meno bravi (di solito...).
Ma perché di Milan e Inter sappiamo tutto: storia, precedenti, personaggi in campo e fuori, polemiche arbitrali e no.
E tutto ciò condisce la partita, rendendola saporita e invitante.
E sì, confermo, ci vuole un'indole un po' maniacale per essere molto interessati al fatto nudo e crudo in sé stesso...
Ma, ovviamente, de gustibus...
Assolutamente oldboy, è una tua opinione, ci mancherebbe. Non entravo nel merito della frase, ma nel contesto, non solo della discussione....
La ricordo io e la ricorda qualche altro milione di appassionati di calcio, non solo sampdoriani e genoani. La trovi in decine di articoli e libri, ancora oggi.
Di Sacchi non parla nessuno invece, eh?
Facciamo la conta? :D
Guarda, Nick, che mi stai dando ragione.
Le dispute ideologiche fra scuole di pensiero (Sacchi contro Trapattoni, zona contro uomo) fanno parte di quel vasto e infinito "contorno" che rende saporito e gustoso il calcio.
Così come le polemiche, le discussioni, le schermaglie, le rievocazioni storiche e così via.
Tutto questo immenso e multiforme condimento - da cui ognuno può trarre i sapori che preferisce - dà al calcio il suo fascino e suo interesse.
Mi pare questo blog ne sia la dimostrazione, visto che non si limita a parlare di diagonali e metodi di allenamento ma spazia, per fortuna, in tutto lo scibile pedatorio.
E di questo fanno parte anche gli aforismi di Boskov, i proclami di Maradona prima di Italia-Argentina e così via.
Guarda, oldboy, che so bene cosa scrivo senza il bisogno che qualcuno me lo spieghi (oggi va di moda, a quanto pare)...:)
E fidati...non ti stavo dando ragione! ;)
Ovvio che si parla di tutto: non è che il "contorno", come lo chiami tu, non esiste o viene ignorato. Semplicemente non è la parte più importante, non è la più bella, non è la più gustosa, non è la più interessante.
Per me, eh.
Ma tieni presente che stai parlando con un pervertito che conta i metri che dividono Ricardo Carvalho da Pepe mentre prendono 5 pappine, quindi...:P
"Ma tieni presente che stai parlando con un pervertito che conta i metri che dividono Ricardo Carvalho da Pepe mentre prendono 5 pappine, quindi...:P"
Ah, ecco: potevi dirlo subito...:P
Ma ognuno forse è maniacale a modo suo: io per esempio ho un interesse quasi feticistico per la nazionale brasiliana a Spagna '82 e a Messico '86.
Forse il calcio è come la chiesa secondo il boss del "Giorno della civetta": è grande proprio perché ognuno ci sta dentro a modo proprio...
per certi versi il parlare del calcio l'accolararsi è davvero appassionante perchè alla fine è il grande piacere el cazzeggio del discutere della più importante delle cose non serie.
La partita è la tensione soprattutto ... il dopo partita è bello soprattutto se non si comincia l'effluvio di epiteti contro chi non la pensa come te ..
nick sono solidale con te. alla seconda volta che ho rivisto i gol ho cominciato a guardare anche io le posizioni dei difensori del real più che i movimenti della palla e dei giocatori blaugrana. Secondo me Ramos era stato mollato dalla morosa mezzora prima del match per giocare in modo così orrido.
"Se vuoi semplifico:
la partita in sé sta alle polemiche come il rapporto sessuale sta all'erotismo."
Ouoi semplificare quanto vuoi ma resta una puttanata, Sostituisci "polemiche" con "argomento calcio in generale" e possiamo riparlarne, fino ad allora sarai confinato nel girone degli spernacchiati.....
"Non a caso Milan-Inter ci interessa un po' di più rispetto alla partita al parco fra sconosciuti.
Non solo perché gli sconosciuti sono meno bravi (di solito...).
Ma perché di Milan e Inter sappiamo tutto: storia, precedenti, personaggi in campo e fuori, polemiche arbitrali e no."
E questo dipende dal fatto che "gli sconosciuti sono meno bravi", non dal fatto che qualche cafone fa polemica. Se mi porto Ronaldo e Van Basten a giocare al parchetto stai sicuro che vengo seguito più della finale dei Mondiali, la dimostrazione è il Clasico spagnolo: la partita più seguita dagli italiani nell'ultimo mese. Negli anni 80 non sarebbe mai successo.....
"Le dispute ideologiche fra scuole di pensiero (Sacchi contro Trapattoni, zona contro uomo) fanno parte di quel vasto e infinito "contorno" che rende saporito e gustoso il calcio."
Appunto, le dispute ideologiche, non le polemiche cafone.....
"Mi pare questo blog ne sia la dimostrazione, visto che non si limita a parlare di diagonali e metodi di allenamento ma spazia, per fortuna, in tutto lo scibile pedatorio."
Senza contemplare (nè apprezzare) le polemiche e le smargiassate, generalmente....
"Sostituisci "polemiche" con "argomento calcio in generale" e possiamo riparlarne, fino ad allora sarai confinato nel girone degli spernacchiati...."
Non ho bisogno di "sostituire" un bel nulla.
Se ti fossi preso la briga di leggere (e capire, magari) ciò che ho sempre scritto, sapresti che è esattamente questo il mio punto.
Non mi sono mai riferito solo e soltanto alle polemiche intese come battibecchi fra addetti ai lavori.
Ho parlato - più volte - di "contorno", di "condimento", insomma di tutto ciò che dà sapore e attrattiva alla pietanza.
(Che è ovviamente la partita, il fatto tecnico in sé.)
Come in cucina, anche nel calcio spesso e volentieri il contorno è più saporito e invitante della pietanza.
Specie se la pietanza non è di qualità eccelsa (come quella che servono, di solito, da qualche anno a questa parte.)
Le polemiche, le offese e le cafonate non sono il condimento della pietanza: sono la mosca nella minestra, il verme nella mela, la muffa sul formaggio.
Punto.
Non è così, o meglio: sarà così per te, ma non per la gran parte del pubblico calcistico.
Certe partite sono celebri nella storia anche per le polemiche, spesso roventi, che le hanno precedute e seguite.
Questo è una dato di fatto indubitabile: chi può leggere - o scrivere - un articolo su Italia-Argentina del 1990 senza citare il famoso proclama maradoniano?
("Gli italiani si ricordano di Napoli solo quando gli fa comodo..."
Questo perché la partita si giocava a Napoli, e si paventava un tifo freddino per gli azzurri...)
E questo è solo un esempio fra mille.
Ma, come dicevo, il "contorno" non è fatto solo di battibecchi e attacchi personali fra addetti ai lavori, ma di tantissimi altri elementi.
Ah, quindi è per quello che quella semifinale è famosa, no?!...va bene, Oldboy, hai ragione tu.....
p.s.: anche il Milan di Rocco e l'Inter di Herrera quindi sono passati alla storia per le reciproche frecciate, punzecchiature e pretattiche, fossero stati zitti oggi quelle due squadre non se le ricorderebbe nessuno.....
Ho citato quella polemica, fra le tante della storia del calcio, perché mi pare particolarmente significativa.
Quella sublime smargiassata di Maradona era deliziosa perché c'era dentro di tutto.
(Vittimismo, meridionalismo più o meno d'accatto, furbizia da "barrio", arroganza masaniellica...)
Ne parlarono tutti, in Italia: dal Parlamento all'ultimo paesino di campagna.
Tutti volevano dire la loro.
Si tirarono in ballo il Risorgimento tradito, i Borboni, l'Italia eterna dei campanili...
E tu mi vuoi dire che tutto ciò non aumentò l'interesse per quella partita?...
Ma la rese interessante e appetitosa perfino per chi non ne aveva mai vista una!....
E ancora oggi, nessuno può scrivere un pezzo sull'argomento senza parlarne diffusamente.
Insomma, furono le spezie di Diego a dare ancor più sapore a quella partita.
Come tante altre volte nella storia del calcio.
"Insomma, furono le spezie di Diego a dare ancor più sapore a quella partita"
Cioè era la semifinale di un campionato del Mondo di calcio e servivano le solite caxxate di Maradona per renderla più interessante?????
Oldboy guarda, a volte dici anche cose condivisibili, ma le estremizzi a tal punto che i piranhas del muro (cit) ci mettono un secondo a sbranarti vivo....
Non credo proprio, Francesco, non credo proprio.
Comunque non ho detto esattamente questo.
Di semifinali mondiali ne abbiamo viste tante, anche con l'Italia in campo.
Ma pochissime hanno tanto sapore - anche a distanza di decenni - e vengono rievocate così spesso come quella.
Ho solo fatto notare un dato di fatto, che tutti gli appassionati di calcio ultratrentenni conoscono.
E che puoi verificare consultando qualunque libro, articolo o trasmissione televisiva su quella leggendaria Italia-Argentina del 1990.
Tutte queste fonti parlano - diffusamente, obbligatoriamente - di quella polemica maradoniana, dalla quale scaturì un enorme dibattito.
E le attribuiscono, giustamente, la grande importanza che storicamente ebbe.
Quella partita si ricorda - anche - per le spezie con cui il grande Diego la condì.
Non per le diagonali e le distanze fra i reparti.
Oltretutto, sei sicuro che la vittoria dell'Argentina non sia scaturita anche dal clima creato dal proclama di Maradona?.
Io no...
Di semifinali mondiali ne abbiamo viste tante, anche con l'Italia in campo.
Ma pochissime hanno tanto sapore - anche a distanza di decenni - e vengono rievocate così spesso come quella.
Fermandomi all'Italia le 2 Italia-Germania e Italia-Polonia per esempio vengono ricordate "leggermnete" di più, partite senza alcuna polemica (almeno che io ricordi...)
Ho solo fatto notare un dato di fatto, che tutti gli appassionati di calcio ultratrentenni conoscono.
E che puoi verificare consultando qualunque libro, articolo o trasmissione televisiva su quella leggendaria Italia-Argentina del 1990.
Ehi Oldboy io non so che libri o giornali leggi, ma cambia spacciatore.. Di libri e giornali ovviamente....;-)
Tutte queste fonti parlano - diffusamente, obbligatoriamente - di quella polemica maradoniana, dalla quale scaturì un enorme dibattito.
E le attribuiscono, giustamente, la grande importanza che storicamente ebbe.
Quella partita si ricorda - anche - per le spezie con cui il grande Diego la condì.
Non per le diagonali e le distanze fra i reparti.
Un'importanza maggiore la ebbe (purtroppo) la paperona di Zenga e i rigori sbagliati dagli azzurri... Se qualcuno mi parla di Italia-Argentina a me viene in mente subito questo, il resto è inutile (e fastidioso) contorno
Oltretutto, sei sicuro che la vittoria dell'Argentina non sia scaturita anche dal clima creato dal proclama di Maradona?
Si. Come spesso ricordiamo il calcio è fatto di episodi. Se Zenga (all'epoca mio idolo incontrastato.... E' stato un trauma sportivo che m'ha segnato...) non avesse fatto quell'uscita avventata la storia del calcio sarebbe stata probabilmente un pò diversa Maradona o non Maradona.....
Oldoby, facciamo un gioco: per ogni partita celebre per il "contorno" che tu citi, noi te ne citiamo due celebri per risultato/contenuti tecnici e tattici.
Una partita contro due, e vediamo chi smette prima.
@Nick
Non è questione di singole partite, ma del fenomeno calcio nel suo complesso.
Non dimentichiamo mai che il calcio è per sua natura un fatto sociale, popolare, interclassista.
Va molto, molto al di là del fatto puramente tecnico, delle diagonali e della distanze fra i reparti.
L'elemento psicologico e culturale (in senso ampio) è importantissimo.
A volte mi chiedo perfino se esista qualcosa di "extracalcistico".
Per esempio: l'universo calcio ingloba e si appropria perfino delle nottate di Ronaldinho (e di quelle di Berlusconi...), e di infiniti altri argomenti apparentemente estranei.
Tornando a bomba: secondo te è stato ininfluente, per l'Italia, trovarsi a giocare la semifinale mondiale tecnicamente in casa, ma di fatto in uno stadio perlomeno freddino?...
(E come poteva il pubblico napoletano tifare contro Diego?...)
E non pensi che quello strano clima sia stato creato proprio dal proclama maradoniano della vigilia?
E poi il calcio è un gioco, e quindi non può permettersi di annoiare.
Con gente come Maradona e Mourinho non corre questo rischio.
Con tanti altri sì.
"Oltretutto, sei sicuro che la vittoria dell'Argentina non sia scaturita anche dal clima creato dal proclama di Maradona?"
"Si. Se Zenga non avesse fatto quell'uscita avventata la storia del calcio sarebbe stata probabilmente un pò diversa Maradona o non Maradona....."
Questa è una tua legittima convinzione, ma non ci sono certezze.
Come si dice in questi casi, non c'è la controprova.
Forse le cose sarebbero andate diversamente, se l'Italia avesse affrontato l'Argentina altrove, e non a casa di Maradona - in un San Paolo perlomeno freddino, dopo le roventi polemiche della vigilia.
Vedi bene quanto sia difficile tracciare un confine netto fra il calcistico e il cosiddetto "extracalcistico".
Il calcio è un universo unico: non ha senso fingere, in modo un po' snobistico, che esista solo il fatto meramente tecnico.
Preferiremmo che il calcio fosse asettico, vorremmo che gli addetti ai lavori non parlassero mai, se non per dire banalità e ovvietà diplomatiche?
(Come fanno molti, purtroppo.)
Sarebbe il regno della noia, e di sicuro il calcio non sarebbe mai diventato lo sport più popolare del mondo.
Cazzo se è questione di singole partite.
Stai dicendo che la gente segue il calcio per il "contorno" e stai portando ad esempio una partita. Io ti rispondo che per ogni partita che porti ad esempio a favore della tua balzana tesi, io te ne porto due a sfavore.
Traquillo che di due in due passiamo dalla singola partita al "fenomeno calcio nel suo complesso"…
Tornando a bomba: secondo te è stato ininfluente, per l'Italia, trovarsi a giocare la semifinale mondiale tecnicamente in casa, ma di fatto in uno stadio perlomeno freddino?
No, certo che no.
Ma torno a bomba anche io: secondo te Zenga ha fatto quella paperona perché ha sentito un "olè" di troppo (o di poco! :P) dagli spalti?
E non pensi che quello strano clima sia stato creato proprio dal proclama maradoniano della vigilia?
No, assolutamente. Immagino che tu viva molto lontano da Napoli.
Quel clima è stato creato dal…calcio. Da quello che Maradona aveva fatto sul campo per anni a Napoli. Il tifo di quella sera era a favore del giocatore del Napoli, non della sua bocca larga.
E poi il calcio è un gioco, e quindi non può permettersi di annoiare.
Cioè, in sostanza tu ti annoi nel vedere le partite e ti tiri su ad ascoltare Mourinho?
Ascolta me: lascia perdere la serie a e guarda tre quattro puntate in fila di Ballarò…hai voglia a divertirti!!
Il calcio è un universo unico: non ha senso fingere, in modo un po' snobistico, che esista solo il fatto meramente tecnico.
Ma certo che no, ovvio. Nessuno finge.
Dopodichè tra il "fingere in modo snobistico che esista solo il fatto meramente tecnico" e sostenere che il fatto tecnico -la partita- è la parte noiosa del calcio, c'è un abisso.
Il calcio era "lo sport più popolare del mondo" ben prima che questi quattro cafoni iniziassero a parlarne. Davvero, oh: vatti a leggere i giornali di 40 anni fa. Ne resterai sorpreso.
"Il calcio è un universo unico: non ha senso fingere, in modo un po' snobistico, che esista solo il fatto meramente tecnico."
Universo unico lo dici tu. Prova a parlare con i tifosi di hockey, football o baseball. Coloro che non sanno nemmeno cosa sia il calcio. Vedrai che hanno la stessa animosità dei tifosi del calcio anche per i fatti non "meramente tecnici". Ma cio non significa rimanere la' ad aspettare con trepidazione l'ultima polemica per poter gustare totalmente le partite.
"Preferiremmo che il calcio fosse asettico, vorremmo che gli addetti ai lavori non parlassero mai, se non per dire banalità e ovvietà diplomatiche?"
Se Puskas, Garrincha, Crujiff, Pele, Maradona, Van Basten, Scirea, Maldini, Donadoni, Ronaldo, Messi, fossero muti di nascita, avrebbero datto al calcio lo stesso sublime contributo. Se Mourinho, Beppe Grillo, Sgarbi, Santoro, (o il povero Scoglio) continuassero a PARLARE per anni e anni di calcio nel modo piu fantasioso e polemico che ti pare, non se li cacherebbe nessuno.
@Tani
Clap clap Boss.that's all :-)
Italo
"Tornando a bomba: secondo te è stato ininfluente, per l'Italia, trovarsi a giocare la semifinale mondiale tecnicamente in casa, ma di fatto in uno stadio perlomeno freddino?"
"No, certo che no.
Ma torno a bomba anche io: secondo te Zenga ha fatto quella paperona perché ha sentito un "olè" di troppo (o di poco! :P) dagli spalti?"
Quindi secondo te il fattore campo non conta nulla?
Se le squadre fanno molti più punti in casa (di solito) che fuori, forse un motivo ci sarà.
O no?...
Ma, come dicevo, non avremo mai controprova.
Vai a leggere i giornali dell'epoca, però, e vedrai che la questione del tifo napoletano per l'Italia era molto presente.
(Anche gli addetti ai lavori fecero qualche mezza ammissione, sul fatto che non sembrava di giocare in casa...)
"Il calcio è un universo unico: non ha senso fingere, in modo un po' snobistico, che esista solo il fatto meramente tecnico."
Universo unico lo dici tu. Prova a parlare con i tifosi di hockey, football o baseball. Coloro che non sanno nemmeno cosa sia il calcio."
Tani, scusa ma non hai assolutamente capito quello che intendevo dire.
Quando dico che il calcio è "un universo unico" NON VOGLIO DIRE che sia l'unico sport serio e divertente, e nemmeno che sia il migliore.
Quello che intendo è che è un TUTTO UNICO, e che non si possono separare meccanicamente l'aspetto puramente tecnico da tutto il suo immenso "contorno".
Hai completamente frainteso, sorry.
Oldboy, magari non ho completato la mia risposta, ma avevo capito quello che volevi dire.
"non si possono separare meccanicamente l'aspetto puramente tecnico da tutto il suo immenso "contorno"." Che non si possono separare è una tua opinione (totalmente sbagliata, secondo me). Che "il contorno" è una cosa di "immenso", è una cosa molto opinabile.
Ci sono tifosi di hockey (per citare uno sport che qui da me e' troppo sentito e seguito, e che come passione della gente non e' secondo al calcio in Italia) che pensano esatamente la stessa cosa del hockey. Che hockey, e tutto quello che lo circonda, sia uno sport unico. Ce gente cha va all'arena ANCHE per il gusto di vedere i giocatori fare a pugni. Ma a nessuno viene in mente di pensare che se domani la NHL proibirà i duelli sul ring, l'hockey si trasformerebbe in un gioco assetisco.
"Ci sono tifosi di hockey che pensano esatamente la stessa cosa del hockey. Che hockey, e tutto quello che lo circonda, sia uno sport unico."
Non mi permetto di sindacare i gusti altrui.
E non mi interessa fare paragoni.
Che il "contorno" del calcio sia immenso invece è un dato di fatto: non come qualità ma come quantità.
Pensa all'infinita congerie di argomenti di cui il calcio ti porta a parlare - specie se ne conosci la storia.
(Dai più seri o seriosi ai più frivoli, dai più impegnativi fino ai più giocosi.)
Ed è la fortuna del calcio, perché se non avesse tutte queste infinite implicazioni psicologiche, sociali, filosofiche, emozionali, economiche non sarebbe lo sport più popolare di questo pianeta.
Lo stesso Brera diceva, in modo un po' provocatorio, che il folber è noioso, se non tifi per una delle due squadre in campo.
(E se non sei un tecnico della materia.)
Negli ultimi anni, poi, la pietanza è sempre più povera e insapore.
(Ecco perché il famoso "contorno" è importante più che mai.
Aggiunge sapore, anche se a volte è un po' troppo aspro...)
E' un dato di fatto, poi, che quando il clima polemico e dialettico si arroventa cresce anche l'interesse intorno al calcio.
(I giornali vendono di più, i siti vengono frequentati di più, le trasmissioni tv sono viste di più.)
Potrà non piacere, ma così va il mondo (del calcio e non solo).
Quindi secondo te il fattore campo non conta nulla?
Oldboy, bello de casa, ascolta. Sono 10 anni che cresco con le estremizzazioni e le iperboli di Dane, quindi lascia perdere.
Questa roba qui non l'ho mai detta manco di striscio. In compenso avevo fatto una domanda alla quale sarebbe carino rispondere. Ci riprovo:
"secondo te Zenga ha fatto quella paperona perché ha sentito un "olè" di troppo (o di poco! :P) dagli spalti?"
Basta un sì o un no, non propormi la Divina Commedia.
Vai a leggere i giornali dell'epoca, però, e vedrai che la questione del tifo napoletano per l'Italia era molto presente.
Non ne ho bisogno: la ricordo benissimo la questione e lo so benissimo che il tifo napoletano era tutto o quasi per l'Argentina. Nessuno lo ha mai negato.
Il punto non è questo, il punto è: PERCHE' non tifavano Italia?
Perché Maradona aveva detto due parole di troppo alla vigilia o perché, incidentalmente, Maradona li aveva portati dove non erano mai stati (e dove mai più saranno, a Dio piacendo)?
Perché Maradona aveva fatto il cafone nel prepartita o perché, piuttosto, Maradona a Napoli era (è) considerato un paio di gradini sopra Dio, giusto di fianco a San Gennaro?
Vieni a farti un giro dalle mie parti e scoprirai quanti ragazzi di 20 anni ci sono che si chiamano "Diego". Poi prova a chiedere ai genitori se li hanno chiamati così perché si divertivano ad ascoltare le chiacchiere di Maradona o perché gli ha fatto vincere due scudetti…
Lo stesso Brera diceva, in modo un po' provocatorio, che il folber è noioso, se non tifi per una delle due squadre in campo.
Questa mi suona nuova…ma non è che se lo diceva Brera dev'esser giusto per forza (Dane, stai buono! :P).
Sempre perché quest'anno la partita più seguita in Italia è stata Barcellona-Real Madrid, eh…
Io ricordo con più piacere Mantovani che cazziò di brutto Boskov per quella frase
@Nick:
Torno sull'argomento vivai... il concetto è quello, sì, ci vuole un giusto mix dei due. Secondo me il vivaio, come ho scritto, è la base. E da l'enorme vantaggio di trasmettere più facilmente valori ed identità ai nuovi che arrivano. Le squadre inglesi, rispetto alle italiane, hanno il serbatoio intermedio delle squadre riserve che permette loro di far crescere giocatori presi a 17-18 anni che, per regolamento, a 21 figurano come provenienti dal vivaio (è il caso di molti dei giocatori di Arsenal e Man Utd che citi tu).
Comunque al di là di questo diciamo così: è più efficace (e meno dispendioso) aggiungere dei campioni ad un telaio di giocatori del vivaio che doversi acquistare anche dei giocatori medi, oltre ai campioni
PS: Passi il Milan di Ancelotti, ma gli altri esempi non ci siamo... L'ultimo Man Utd con Foster, Fletcher, Evans, Brown, O'Shea più i vecchi Giggs, Scholes e Neville ha un bel po' di giocatori che vengono dal vivaio...
L'Academy dell'Arsenal invece ha tutta un'altra filosofia: acquistano (scippano talvolta, mettila come vuoi) ragazzi di 15-16 anni dalle giovanili di tutto il mondo e li completano, tramite l'Under 18 e le Reserve: Gibbs, Eboue, Merida, Mannone, Hoyte, Randall, Ramsey, Dojurou, quindi è veramente infarcito di giocatori del vivaio...
Quindi mettiamola così: ho hai un presidente petroliere o un presidente del consiglio...
Non ci siamo cosa?
Di quelli che citi nelle due finali giocate dall' "ultimo Manchester" erano in lista (non tutti in campo) Brown, O'Shea, Giggs e Scholes. Fanno quattro "primavera", due dei quali provenienti da una primavera di 20 anni fa...e comunque non rappresentano certamente "l'asse portante", "l'impianto fondante" o qualsiasi altra cosa tu ti stia riferendo (che costruzione orribile...l'inglese ci corromperà tutti! :P)
Per quanto riguarda l'Arsenal...ma non stavamo parlando di "squadre arrivate alle semifinali di CL"? Cosa c'entrano Mannone, Gibbs e compagnia? Non mi pare siano arrivati da nessuna parte...
Dato il paletto che tu avevi messo, l'Arsenal cui mi riferivo era evidentemente il runner-up col Barça: Ashley Cole e Fabregas erano gli unici due provenienti dalle giovanili (o comunque presi da piccoli) e anche qui parlare di "impianto" per due giocatori...
E oltre a queste ci sono, ancora, Inter, Chelsea, Milan e Liverpool
Oldboy, guarda, cerchiamo di metter ordine nelle nostre idee. Inanzitutto preciso che mi fa piacere che tu sia giunto su Indiscreto, perchè "più siamo e meglio è", soprattutto se qualcuno porta tesi nuove. Questo lo preciso perchè non vorrei pensassi che ci si schiera contro di te per partito preso, perchè sei nuovo o perchè non si accettano voci fuori dal coro.
L'argomento che porti è interessante, ma mi permetto di farti notare che fai un pochino di confusione. Un conto è infatti dire che l'argomento del calcio va oltre il mero gesto tecnico e che il chiacchiericcio legato ad esso contribuisce alla popolarità dell'argomento stesso: lo dimostra il fatto stesso che siamo a "chiacchierare" su questo sito dove si legge e dove si scrive, e non un sito che trasmette partite o immagini di gesti tecnici. Su questo hai ragione, però non devi commettere l'errore di confondere la chiacchiera calcistica con le polemiche, le smargiassate, le maleducazioni e gli isterismi.
Prendo spunto dalle tue parole e dal riferimento al fatto che il calcio era già popolare prima dell'avvento della tv. E' vero, ma questo non dipende certo dalle polemiche, che al contrario non rendono per nulla più popolare ma anzi allontanano la gente dallo sport (la deriva degli ultimi anni è evidente...). Dipende invece dal chiacchiericcio, che faceva sì che la gente, leggendo sui giornali o tramite il passaparola, si appassionasse a gesta che non aveva la possibilità di vedere. Su questo hai ragione e nessuno meglio di me può saperlo che scrivo pezzi sulla Maquina basandomi su pochi documenti e molta tradizione orale che riporto come fossero miti celtici o saghe vichinghe (difatti non sono nè un giornalista nè uno scrittore, al massimo un aedo....nemmeno, un bardo.....ma che dico, una zabetta da cortile pettegola...).
Ma questo non ha nulla a che vedere con le polemiche, okkio a non far confusione. Ti ho invitato (e l'ha rifatto Nick dopo) a leggerti i giornali dell'epoca degli anni 20 di cui parlavi: troverai articoli sul fatto puramente tecnico (e dove il ciclismo ha eguale se non più spazio del calcio...), che nulla hanno a che vedere con le polemiche odierne.
Un conto è l'opposizione ideologica e un conto la polemica pretestuosa per motivi magari poco limpidi: la prima alimenta la passione, la seconda la avvelena. Un conto è la battaglia dialettica tra Brera e Palumbo, e un conto il vergognoso siparietto del processo di Biscardi. Un conto è l'ironia di Beppe Viola (forse il migliore giornalista calcistico televisivo...) e un conto la vergognosa caciara di Telelombardia (dove almeno una volta al mese il conduttore è costretto ad interrompere la trasmissione per, durante la pubblicità, mandare a casa i due opinionisti che si son presi a male parole...). Un conto è la posizione antisacchiana della Gazzetta ("gli schemi contano più dei calciatori, Evani ha vinto più di Maradona...", titolo: "Questo Sacchi non ha capito nulla...") e un conto la pelosa contestazione di Calciopoli da parte dell'incarta-pesce di Torino.
- continua -
Poi certo, che la polemica accende gli animi e in qualche caso aumenta l'interesse, tant'è che molti hanno imparato ad usarla strumentalmente: penso a quando Capello lanciò la polemica sul non voler fermarsi fino al fischio dell'arbitro quando un avversario si faceva male che servì a togliere l'attenzione dal processo alla Juve che aveva un'udienza quel giorno (poi ti dicono che allenatore e giocatori hanno vinto sul campo, e con Moggi non c'entravano....) oppure quando in un'altra occasione ma sempre per gli stessi motivi il figlio di Moggi procuratore di Zoro gli ordinò di inscenare quella pagliacciata per dei buu razzisti che nemmeno i suoi tifosi avevano sentito allo stadio: tutto per riempire i giornali e distogliere l'attenzione da altri argomenti.
In conclusione, la discussione calcistica, la battaglia dialettica, gli schieramenti ideologici fanno parte del calcio e in parte lo alimentano anche. Le polemiche di Franco Ordine (che ieri è riuscito in una sola giornata a mettersi contro due studi televisivi diversi di due trasmissioni televisive diverse per sostenere contro tutto e tutti che Mancini parlò di Coppa dell'Amicizia per attaccare il Milan: cazzo, pure Sua gli dava torto, ma lui niente, dritto per la sua strada per servire il padrone....), le cattiverie gratuite di Boskov (diciamocelo: il cane di Perdomo aveva più peso di Boskov negli schemi e nel calciomercato della Samp...), le spacconate di Maradona (meglio dell'ipocrisia di Pelè?! Forse, esistono anche le vie di mezzo...), le smargiassate di Mourinho (punito dall'Uefa, tramite uno stupro al regolamento, non tanto per le ammonizioni cercate quanto per la pagliacciata messa in piedi...), non fanno bene al calcio e sono totalmente gratuite. Di esempi te ne hanno già fatti abbastanza, non c'è un solo caso in cui un'impresa sportiva sia stata esaltata dalla polemica, anche se sicuramente ci sono stati episodi tristi entrati nella storia (ma okkio, che di questo passo arriviamo ad esaltare la strage di Monaco 72!...) che però al massimo hanno scaldato gli animi ma di certo non han dato maggior valore al gesto sportivo...
p.s.: proprio in questi giorni ricorre l'anniversario delle minacce di morte a Labruna (pensavo di scriver qualcosa, Direttore se è interessato....), ma di certo non è per quello che Labruna è passato alla storia....
- fine -
"Io ricordo con più piacere Mantovani che cazziò di brutto Boskov per quella frase."
Come no: Boskov avrebbe fatto meglio a usare qualche formuletta estratta a caso dal Prontuario del Bravo Allenatore Diplomatico e Beneducato.
Tipo: il Genoa è una buona squadra perché ha buoni giocatori.
Sarà una partita difficile, ma il lavoro paga sempre.
Non parlo degli avversari, ho già tanto da fare con la mia squadra.
E via sbadigliando...
Ma non pensi che sia una forma di arroganza NON RISPONDERE MAI alle domande, se non con frasi fatte e ovvietà?
(Così si comporta la gran parte degli addetti ai lavori.)
E' una forma di arroganza e di disprezzo nei confronti dei giornalisti, e quindi del pubblico calciofilo in generale.
Se non altro, l'arroganza di Mourinho si esprime senza ipocrisie e infingimenti.
Senza trasformare le conferenze stampa in un rito grigio, inutile e noioso.
Come dicevo, gran parte delle conferenze stampa e delle interviste sono solo una perdita di tempo per tutti.
Sarebbe cosa buona e giusta chiedere - prima - ai vari Benitez della situazione: scusi, oggi ha DAVVERO qualcosa di interessante da dire o come al solito rimesterà l'acqua nel mortaio?
Nel secondo caso, meglio lasciar perdere: ci chiami quando avrà qualcosa che valga la pena scrivere.
E buon lavoro.
Leonardo rispondeva alle domande e non era maleducato.
Benitez risponde alle domande (come ha detto Dane quella del grande fratello è stupenda come battuta...altro che quella del gran premio di monaco)
Mantovani era uno che non le mandava a dire.
Si può rispondere alle domande senza essere per forza arroganti e maleducati
Old
poi certo. Se qualche volta Mourinho entrasse nel merito delle domande che gli fanno e non cercasse di buttare tutto in vacca...
il massimo che sa fare è dare del perdente a chi lo critica
Beh gli show di Mourinho erano senz'altro divertenti, ma non erano quasi mai risposte alle domande dei giornalisti (sempre che di domande si possa parlare). Diciamo diversi livelli qualitativi di prostitussione intellectuale.
E' una forma di arroganza e di disprezzo nei confronti dei giornalisti, e quindi del pubblico calciofilo in generale
E st'equazione da dove spunta fuori?
E' una forma di arroganza e di disprezzo nei confronti dei giornalisti? Può essere. E quindi del pubblico? Per niente.
A me -pubblico calciofilo- vedere i giornalisti trattati come meritano (a pesci in faccia, sostanzialmente) mi fa godere non poco. Se uno li manda a cagare dopo una domanda fuori posto e si rifiuta di rispondere non mi fa certo un dispetto. Proprio no. Le conferenze più belle che io ricordi, non a caso, sono quelle in cui i giornalisti venivano messi di fronte alle proprie responsabilità.
Se qualcuno dicesse "vi rispondo con frasi fatte perchè di quello che avete da chiedermi non me ne frega un cazzo, da dirvi non ho niente, non devo rendere conto a voi e sono qui solo perchè obbligato dai contratti" mi alzerei in piedi e gli farei un applauso. La "conferenza medioevale" di Mourinho (che continui a citare a sproposito, perchè se c'è uno che tratta i giornalisti con arroganza e disprezzo è proprio lui) per te sarà stata di una noia mortale...per me è stato un capolavoro.
scusi, oggi ha DAVVERO qualcosa di interessante da dire o come al solito rimesterà l'acqua nel mortaio? Nel secondo caso, meglio lasciar perdere: ci chiami quando avrà qualcosa che valga la pena scrivere.
Già.
E secondo te perchè non l'ha mai fatto nessuno? Perchè nessuno ha mai detto "se non ha qualcosa da dire ci chiami più in là"? Perchè, invece, alzano le barricate davanti ai silenzi stampa?
"Con il silenzio stampa mancate di rispetto ai tifosi"
MA COL CAZZO.
Sono loro che con il silenzio stampa non sanno cosa scrivere. Sono loro che sbavano per avere quelle dichiarazioni, per quanto banali e vuote siano.
Questa è gente che non merita NESSUN rispetto, neanche di striscio.
Ma mi rendo conto di essere in minoranza su questa posizione.
Noi siamo gente che lavora, non che scrive del lavoro degli altri
(cit)
"Se qualcuno dicesse "vi rispondo con frasi fatte perchè di quello che avete da chiedermi non me ne frega un cazzo, da dirvi non ho niente, non devo rendere conto a voi e sono qui solo perchè obbligato dai contratti" mi alzerei in piedi e gli farei un applauso."
Ecco, appunto i CONTRATTI.
Se un allenatore rispondesse così, basterebbe ricordargli che il suo spropositato stipendio lo prende GRAZIE AL FATTO che il calcio è al centro dell'attenzione mediatica.
Quindi ha poco da fare lo schizzinoso: se non vuole avere fra i piedi i media deve fare una cosa semplicissima: cambiare lavoro.
Oppure si proponga alla Nuova Pro Sesto, che è appena ripartita dai dilettanti.
Garantisco che di giornalisti e telecamere ne vedrà pochissimi.
Purtroppo per lui, però, anche il bonifico sarebbe lievemente diverso da quello che gli versa l'Inter, il Milan o la Juve...
Non puoi avere la botte piena ecc.
Troppo comodo.
Se un allenatore rispondesse così, basterebbe ricordargli che il suo spropositato stipendio lo prende GRAZIE AL FATTO che il calcio è al centro dell'attenzione mediatica.
Bene.
La smettessero di offrirgli quella esposizione allora, visto che si atteggiano a motore unico del sistema.
Ma no.
Non lo fanno.
Non l'hanno mai fatto e mai lo faranno.
Perchè?
se non vuole avere fra i piedi i media deve fare una cosa semplicissima: cambiare lavoro.
Il mondo alla rovescia...:D
Non è che sono i "media" che dovrebbero trovarselo un lavoro, invece di rompere i coglioni a chi ce l'ha?
Ma chi stiamo difendendo? Quelli che vanno giù di photoshop per piacere al padrone? Quelli che fanno decidere agli ad delle società cosa mandare in onda e cosa no? Quelli che mettono in giro qualsiasi calunnia senza che nessuno possa permettersi di rispondergli?
Sono questi quelli che meriterebbero rispetto e accondiscendenza?
Ma per favore...
@Nick
La questione è semplicissima: caro allenatore di serie A, ti piace il tuo stipendio di giada?
Ecco, devi sapere (dovresti già sapere) che quel bonifico da emiro che ti viene versato dipende dal fatto che il calcio INTERESSA AI MEDIA.
Interessa molto.
Altrimenti il tuo compenso non sarebbe di giada, ma di legno come quello del 90% degli abitanti di questo pianeta.
E nello stipendio è compreso pure il compito di parlare con i suddetti media.
Di rispondere alle loro domande (magari con un minimo di vivacità e sincerità).
Ciò ti turba, urta il tuo senso estetico-morale?
Benissimo: DIMETTITI e fai l'impiegato.
Oppure proponiti per allenare il Carpenedolo, o magari il Darfo Boario.
Sarà un paradiso: garantisco.
Se invece preferisci la giada, comportati di conseguenza.
Oldboy, e basta con le supercazzole. Per pietà.
Di rispondere alle loro domande (magari con un minimo di vivacità e sincerità)
Ecco: MAGARI.
Sono obbligati a rispondere, non a rispondere in un certo modo.
Mancano di rispetto ai giornalisti?
Può essere (e ripeto: farebbero bene). Ma venire a citare Mourinho come esempio di correttezza nei confronti di quelli che Mourinho stesso ha paragonato a una puttana..
Che poi..."se invece preferisci la giada comportati di conseguenza"...ma perchè?
Il "giornalista" trattato male e che subisce queste atroci e dolorosissime mancanze di rispetto non può cambiar mestiere?
No?
A lui l'ha ordinato il dottore di fare il giornalista?
@Nick
Ma quando mai ho citato Mourinho come "modello di correttezza"?...
Ho solo detto che con gente come lui e come Maradona non rischiamo di annoiarci.
E non è poco.
Come diceva Oscar Wilde, la noia è l'unica cosa davvero terribile, l'unico peccato per cui non c'è perdono.
Nel calcio più che altrove - aggiungo io - visto che è un gioco e che ci dovrebbe divertire.
Con tutti i loro difetti - forse grazie ai loro difetti - quei due hanno la grande capacità di sorprendere, di fare e dire qualcosa di inaspettato.
Quanto ai giornalisti sportivi, sono solo il tramite fra l'allenatore e il pubblico.
Non rispondendo ai primi, manchi di rispetto al secondo.
Cioé a noi.
"Che poi..."se invece preferisci la giada comportati di conseguenza"...ma perchè?"
Perché altrimenti ci sono sempre il Carpenedolo e il Darfo Boario, dove l'ex-allenatore di serie A potrebbe trovare il tanto agognato paradiso.
Non sarebbe più infastidito da giornalisti e telecamere.
Potrebbe fare, finalmente, "il suo lavoro" nella massima serenità.
Anche il pubblico, non proprio oceanico, sarebbe sicuramente di poche pretese.
E' una questione di priorità.
Vuoi lo stipendio di giada?
Non devi fare i capricci e devi tenere i rapporti con i media.
"Ma non pensi che sia una forma di arroganza NON RISPONDERE MAI alle domande, se non con frasi fatte e ovvietà?
(Così si comporta la gran parte degli addetti ai lavori.)
E' una forma di arroganza e di disprezzo nei confronti dei giornalisti, e quindi del pubblico calciofilo in generale.
Se non altro, l'arroganza di Mourinho si esprime senza ipocrisie e infingimenti.
Senza trasformare le conferenze stampa in un rito grigio, inutile e noioso."
E tu non pensi che tra le due due cose ci possa essere un'educata quanto ferma via di mezzo?!...
"Si può rispondere alle domande senza essere per forza arroganti e maleducati "
Gobbo lascia perdere, pensavo che già mio intervento fosse un ultimo tentativo disperato nemmeno troppo necessario in quanto aveva già detto tutto Tani, ma ormai è tutto inutile. Se non capisce la differenza tra discussione e lite è inutile insistere.....
"A me -pubblico calciofilo- vedere i giornalisti trattati come meritano (a pesci in faccia, sostanzialmente) mi fa godere non poco. (...) Le conferenze più belle che io ricordi, non a caso, sono quelle in cui i giornalisti venivano messi di fronte alle proprie responsabilità."
Nick, m'hai fatto venire in mente la conferenza stampa di Ranieri dell'altro giorno:
Giornalista (timido): "Mister, l'impressione è che in panchina ci fosse più qualità, in teoria....."
Ranieri (con impeto da Lippi/Capello): "In "teoria"!....sul campo invece?!?!......."
Giornalista (mogio mogio): "Sul campo invece no....è sato giusto così...."
Ranieri: Ah, ecco!...e allora?!....
E allora hai fatto 2-2 col Chievo, coglione! Coglione tu e il cagasotto che ti fa le domande!.....
"Sono loro che con il silenzio stampa non sanno cosa scrivere. Sono loro che sbavano per avere quelle dichiarazioni, per quanto banali e vuote siano."
E il bello è che fanno pure gli splendidi, quando c'è un silenzio stampa: "Noi siamo contenti quando c'è un silenzio stampa perchè non siamo costretti a scriver le banalità che ci dicono loro, ma chi ci rimette sono i tifosi......" MADDECHE', AHO'?!?!?!....che poi in pieno silenzio stampa non cagano fuori un articolo che uno perchè non sanno su cosa ricamare!....eh, ma sono le risposte degli allenatori che sono banali, le domande invece sono ficcanti come un contropiede di Mazzola.....
"Oppure si proponga alla Nuova Pro Sesto, che è appena ripartita dai dilettanti."
Uèh, uèh, uèh, un po' di rispetto per una gloriosa società che ha visto tra le sue fila alcuni dei più fulgidi talenti del calcio italiano ed internazionale.... :-D
"Ho solo detto che con gente come lui e come Maradona non rischiamo di annoiarci."
Con questo metro i Balcani sono stati per un quinquennio una meravigliosa meta vacanze......
"Con tutti i loro difetti - forse grazie ai loro difetti - quei due hanno la grande capacità di sorprendere, di fare e dire qualcosa di inaspettato."
Eh, ma mica perchè uno si dribblava tutta la squadra avversaria e l'altro imbriglia la squadra più forte del mondo, nooooooo!!!!!......perchè sparano minchiate in conferenza stampa! Eh!.....altrimenti sai che noiosoni......
@Dane
“Un conto è l'opposizione ideologica e un conto la polemica pretestuosa per motivi magari poco limpidi: la prima alimenta la passione, la seconda la avvelena. Un conto è la battaglia dialettica tra Brera e Palumbo, e un conto il vergognoso siparietto del processo di Biscardi.”
Processo di Biscardi di cui era ospite d’onore e opinionista lo stesso Gianni Brera…
Il punto è che nel calcio non puoi tracciare un confine netto fra la prima e l’altra cosa, fra il calcistico e il cosiddetto “extracalcistico”, fra l’alto e il basso.
Sarebbe un’operazione artificiosa, elitaria, sterile.
Contraria alla natura plebea, meticcia e onnivora del calcio.
Il calcio si nutre e si appropria di tutto.
Forse che Maradona era soltanto il suo sinistro, i suoi gol, le sue punizioni?...
Certo che no: Maradona è tutto quello che sappiamo, che amiamo e odiamo di lui.
Le sue sublimi smargassate, la sua astuzia masaniellica, il suo istinto plebeo, la sua vitalità orgiastica.
Le sue polemiche, certo, i suoi proclami, sublime miscuglio di astuzia popolana e demagogia.
Il suo rappresentare un certo ambiente sociale, un certo retaggio etnico-storico.
Il suo coraggio e la sua debolezza, sovrumani entrambi.
Anche tutto questo è “calcio”, nel senso ampio che è giusto dare alla parola.
E tutto questo ci permette di comprendere molto meglio anche il Maradona calciatore, sapendo che la sua intera vita è un romanzo picaresco.
Poi, d’accordo, ci sono pure le diagonali, le bisettrici e le sacre distanze fra i reparti.
Ma oso pensare che il calcio non sia diventato lo sport più amato del pianeta per questo…
oldboy, con tutto il rispetto...ma che cazzo stai a dì?
Dici che non è giusto trattare i giornalisti con sufficienza e arroganza...e invece Mourinho va bene perchè con lui non ci si annoia?
Mourinho?
Cioè, JOSE' MOURINHO??
"A me piace onestà intelectuale, a me no piace prostituccione intellectuale"?
"Nostro amico qui davanti con occhiali è solo giornalista frustrato che voleva fare allenatore e no è riuscito"?
"Parlo con voi perchè Presidente obbliga"?
...questo Josè Mourinho qui? Questo sarebbe quello che non tratta con sufficienza i giornalisti e quello dal quale si dovrebbe prendere esempio per non mancare di rispetto questi??
Io boh...
@Dane, Ranieri è un altro che ha sistemato tanti pesci sulle facce giuste in passato...
Eh, ma mica perchè uno si dribblava tutta la squadra avversaria e l'altro imbriglia la squadra più forte del mondo, nooooooo!!!!!......perchè sparano minchiate in conferenza stampa! Eh!.....altrimenti sai che noiosoni......
Ahahahahah...come i genitori dei diecimila "Diego" della Campania, che hanno chiamato i figli così per come parlava bene el Pibe de Oro? :D
Il punto è che nel calcio non puoi tracciare un confine netto fra la prima e l’altra cosa, fra il calcistico e il cosiddetto “extracalcistico”, fra l’alto e il basso.
Niente, è entrato in loop.
Oldboy, l'hai già detto.
Ti è stato risposto che nessuno divide niente, ma che -posto che non c'è un confine netto- esistono delle priorità di importanza che vedono il CALCIO al primo posto (non per niente si chiama "calcio") e il contorno dietro (non per niente si chiama "contorno")...
Poi hai cambiato discorso.
Non è che possiamo tornare sempre sulle stesse cose però, eh...
Anche tutto questo è “calcio”, nel senso ampio che è giusto dare alla parola.
Oh, bravo: ANCHE.
Poi dopo Maradona che "non era soltanto il suo sinistro" ma soprattutto le sue "sublimi smargiassate" possiamo anche chiudere il sipario (no, dico: MARADONA! Con sto criterio Cassano è megli'e Pelè).
@Dane
"Ma non pensi che sia una forma di arroganza NON RISPONDERE MAI alle domande, se non con frasi fatte e ovvietà?
(Così si comporta la gran parte degli addetti ai lavori.)
E' una forma di arroganza e di disprezzo nei confronti dei giornalisti, e quindi del pubblico calciofilo in generale.
Se non altro, l'arroganza di Mourinho si esprime senza ipocrisie e infingimenti.
Senza trasformare le conferenze stampa in un rito grigio, inutile e noioso."
"E tu non pensi che tra le due due cose ci possa essere un'educata quanto ferma via di mezzo?!..."
In un mondo ideale, certo.
In quello reale - dovendo scegliere - preferisco tutta la vita chi perlomeno muove l’acqua nello stagno, chi si manifesta per ciò che è, chi ci fa parlare, discutere e divertire.
Non chi mi uccide di noia con le sua banalità precotte già dette e sentite milioni di volte.
Fra i due mali, non ho dubbi.
Ma Messi, tanto per citare uno che non si sa quasi che voce abbia, è uno che annoia o che diverte?
"Ti è stato risposto che nessuno divide niente, ma che -posto che non c'è un confine netto- esistono delle priorità di importanza che vedono il CALCIO al primo posto (non per niente si chiama "calcio") e il contorno dietro (non per niente si chiama "contorno")..."
Il fatto che "mi sia stato risposto" non significa che la tua tesi sia più fondata della mia, e tantomeno che io debba condividerla.
Rispetto le tue opinioni più di quanto tu rispetti le mie, visto che come vedi non sfotto e non insulto nessuno (io).
Però è vero che rispetto ancora di più le mie, di opinioni.
(Sono comunque disposto a cambiarle, di fronte ad argomentazioni convincenti.)
Quanto alle "priorità", sono del tutto soggettive.
Mah…il fatto che io non abbia il minimo rispetto delle opinioni altrui credo sia cosa risaputa, soprattutto da queste parti…certo che da uno che esalta così tanto il modo di porsi di Mourinho mi sarei aspettato dei complimenti anziché una reprimenda, ma insomma…la coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione.
Detto ciò, perdonami l'ardire, se tu mi "accusi" di voler tracciare "un confine netto fra la prima e l'altra cosa, fra il calcistico e il cosiddetto extracalcistico", il fatto che io ti risponda che mai mi sono sognato di fare una cosa del genere rileva, e non poco.
Io ti rispondo che IO non divido niente ma che dò delle priorità maggiori al calcio e minori al contorno, che non a caso si chiama contorno (chè, per restare nella tua metafora, la bistecca senza insalata è una bistecca, l'insalata senza bistecca non è una bistecca).
Puoi rispondermi che le priorità sono soggettive, e ci mancherebbe, ma non puoi tornare a dirmi che io traccio una divisione netta…perché questa non è una tesi che ha bisogno di essere fondata: è un fatto.
E che io traccio una divisione netta, come fatto, è falso. Perché io stesso ti sto dicendo che una divisione netta non esiste.
Rileva, non credi?
(Perdonami, ma non eri tu quello che aveva definito "maniaco" o giù di lì chi guardava alla tattica piuttosto che al chiacchiericcio?
Gran rispetto per le opinioni altrui, sì.)
@Nick
Be', se il contorno è un'insalata d'accordo...
Quando ho scritto quella metafora, però, pensavo a qualcosa di molto più vario, saporito e sostanzioso di un'insalatina...
(Tipo quei buffet di antipasti che ti fanno passare la voglia di ordinare una bistecca, magari asciutta e insipida!...)
Così come vario, gustoso e invitante è quello che possiamo chiamare il "contorno" del calcio.
Quanto al termine "maniacale", ovviamente l'ho usato in senso del tutto scherzoso.
E parlavo anche di me.
(Anch'io, come dicevo, ho interessi calcistici che qualcuno potrebbe definire un po' maniacali, tipo il Brasile a Spagna '82 e a Messico '86...)
"Processo di Biscardi di cui era ospite d’onore e opinionista lo stesso Gianni Brera… "
Ma cosa cazzo c'entra?!....non ci sono santi o demoni a priori, la stessa persona può sbagliare o fare una cosa giusta......poi se permetti un conto è la moviola di Carlo Sassi e un conto quella di "Fabias".....
"Poi, d’accordo, ci sono pure le diagonali, le bisettrici e le sacre distanze fra i reparti.
Ma oso pensare che il calcio non sia diventato lo sport più amato del pianeta per questo… "
No, infatti: è diventato lo sport più amato per le polemiche, le cattiverie e le minchiate dette in conferenza stampa. Poi ci sarebbe da spiegare come mai il calcio sia diventato così popolare in un epoca in cui tutte queste cose non c'erano o quando c'erano non venivano riportate dai giornali, ma vabbè, mica si può sempre essere coerenti.........
"Niente, è entrato in loop.
Oldboy, l'hai già detto.
Ti è stato risposto che nessuno divide niente, ma che -posto che non c'è un confine netto- esistono delle priorità di importanza che vedono il CALCIO al primo posto (non per niente si chiama "calcio") e il contorno dietro (non per niente si chiama "contorno")..."
Fermo restando che certe polemiche, liti, maleducazioni e sparate non sono manco contorno ma al massimo la mosca nella minestra.....
"Poi hai cambiato discorso.
Non è che possiamo tornare sempre sulle stesse cose però, eh..."
E' che lui ormai ha adottato questa tattica: sposta sempre le tre carte, così non riesci mai a puntargliele.....
"Io ti rispondo che IO non divido niente ma che dò delle priorità maggiori al calcio e minori al contorno, che non a caso si chiama contorno (chè, per restare nella tua metafora, la bistecca senza insalata è una bistecca, l'insalata senza bistecca non è una bistecca)."
Basterebbe pensare al fatto che si dice "bistecca con insalata" e non "insalata con bistecca".....
"Ma Messi, tanto per citare uno che non si sa quasi che voce abbia, è uno che annoia o che diverte? "
Eh......dopo la minibiografia di Maradona il mio pensiero è subito andato all'ipocrita Pelè, al muto Garrincha e al gentiluomo Liedholm, tutta gente che non se la ricorda nessuno, per dire.....
"Poi dopo Maradona che "non era soltanto il suo sinistro" ma soprattutto le sue "sublimi smargiassate" possiamo anche chiudere il sipario (no, dico: MARADONA! Con sto criterio Cassano è megli'e Pelè)."
Sì, no, infatti......dopo di questa direi che posso abbandonare la discussione perchè è tempo perso......Eupalla, perdonalo perchè non sa quel che dice!...
@Dane
"Un conto è l'ironia di Beppe Viola (forse il migliore giornalista calcistico televisivo...) e un conto la vergognosa caciara di Telelombardia (dove almeno una volta al mese il conduttore è costretto ad interrompere la trasmissione per, durante la pubblicità, mandare a casa i due opinionisti che si son presi a male parole...)."
Ti dirò: Beppe Viola lo adoro come scrittore, però i suoi servizi per la Domenica Sportiva non mi convincono.
(Li ho visti in epoca recente: allora ero piccolo.)
Mi sembra che raccontasse la partita con un po’ troppa sufficienza, perfino con un po’ di puzza sotto il naso.
Come se ti stesse facendo un grosso favore, a essere lì anziché da qualche altra parte a fare qualcosa di più dignitoso e più interessante per lui.
Troppo disincanto, forse.
Certo che se non ti diverti tu a raccontare, ancora meno si divertiranno quelli che ascoltano.
Quanto a Telelombardia, credo che la tua sia un’iperbole, perché nel 2010 è successo solo una volta, che il conduttore abbia interrotto la trasmissione invitando due ospiti a uscire.
Comunque nulla di cui scandalizzarsi, anzi.
Le tv locali lombarde fanno un grande lavoro, sono più libere delle tv nazionali e hanno grandi opinionisti, forse i migliori: Franco Rossi, Gino Bacci, Franco Melli, Domenico Marocchino, Luis Suarez, Enzo Gambaro.
"Fermo restando che certe polemiche, liti, maleducazioni e sparate non sono manco contorno ma al massimo la mosca nella minestra....."
riporto una piccola esperienza personale: dopo la finale di Madrid vedo una trasmissione di TeleNova, prima cosa che dice Franco Rossi "L'Inter ha rubato perché c'era il rigore per fallo di mano di Maicon", ho spento la TV e non ho più guardato una trasmissione di quel genere per un mese (fino all'inizio dei mondiali e anche dopo molto meno di prima)
risultato: mi sento molto bene
"Ti dirò: Beppe Viola lo adoro come scrittore, però i suoi servizi per la Domenica Sportiva non mi convincono.
(Li ho visti in epoca recente: allora ero piccolo.)
Mi sembra che raccontasse la partita con un po’ troppa sufficienza, perfino con un po’ di puzza sotto il naso."
Le barzellette son sempre più facili da capire, rispetto all'ironia.....
"Quanto a Telelombardia, credo che la tua sia un’iperbole, perché nel 2010 è successo solo una volta, che il conduttore abbia interrotto la trasmissione invitando due ospiti a uscire.
Comunque nulla di cui scandalizzarsi, anzi."
Cosa vuoi che ti dica Oldboy: te la meriti Telelombardia, te la meriti!!!....
"Le tv locali lombarde fanno un grande lavoro, sono più libere delle tv nazionali e hanno grandi opinionisti, forse i migliori: Franco Rossi, Gino Bacci, Franco Melli, Domenico Marocchino, Luis Suarez, Enzo Gambaro."
Fermate Indiscreto, voglio scendere.....
@Dane
"Basterebbe pensare al fatto che si dice "bistecca con insalata" e non "insalata con bistecca".....
Aridàgli con l'insalata...
Ma quando mai ho parlato di insalata?
Quando ho scritto quella metafora pensavo a qualcosa di molto più vario, saporito e sostanzioso di un'insalatina...
(Tipo quei buffet di antipasti che ti fanno passare la voglia di ordinare una bistecca, magari asciutta e insipida!...)
Così come vario, gustoso e invitante è quello che possiamo chiamare il "contorno" del calcio.
L'insalatina, semmai, sono le conferenze stampa di Benitez...
No Enzo Gambaro un grande opinionista no, per favore. Come asserire che SB è un grande assertore della castità o Giuliano Amato uno statista.....
Italo
possiamo dire che gambaro ha naso però
"Le tv locali lombarde fanno un grande lavoro, sono più libere delle tv nazionali e hanno grandi opinionisti, forse i migliori: Franco Rossi, Gino Bacci, Franco Melli, Domenico Marocchino, Luis Suarez, Enzo Gambaro."
Qualcuno di codesti, che per pecunia opinano, sa, per caso, secondo Lei, l'undici base del Cesena o del Bologna?
Oh, peraltro sto rileggendo Brera. La raccolta di articoli. Agghiacciante, specie dove racconta di cosa fa per scrivere un pezzo in due ore scarse. E di come ha dovuto "darsi una dignità di artigiano". Capito, Brera, ha dovuto darsi, una dignità di artigiano...
Ah, siamo passati dal contorno all'antipasto?
Non reggeva più quella del contorno?
Così come vario, gustoso e invitante è quello che possiamo chiamare il "contorno" del calcio.
Ma sarà vario, gustoso e invitante PER TE. A me fa schifo. Ma letteralmente, eh.
O no? O non si può? O la tanto decantata soggettività vale solo per le opinioni degli altri?
Quanto al termine "maniacale", ovviamente l'ho usato in senso del tutto scherzoso.
Già sentita anche questa…noi scherziamo sempre e gli altri dicono sempre sul serio. Facile fare gli offesi così.
Poi ci sarebbe da spiegare come mai il calcio sia diventato così popolare in un epoca in cui tutte queste cose non c'erano o quando c'erano non venivano riportate dai giornali
Ci sarebbe anche da spiegare l'attuale crollo verticale di spettatori, abbonati e seguito generico…cos'è? Troppo poche polemiche?
Franco Rossi, Gino Bacci, Franco Melli, Domenico Marocchino, Luis Suarez, Enzo Gambaro
E a nani e ballerine come stan messi?
"Ci sarebbe anche da spiegare l'attuale crollo verticale di spettatori, abbonati e seguito generico…cos'è? Troppo poche polemiche?"
Eh bèh, sì eh?! Maradona ha lasciato il calcio e mo' gli han tolto pure la panchina quindi non l'intervista più nessuno, Mourinho se ne è andato in Spagna e il tifoso medio dello Stivale non sa l'italiano figurati lo spagnolo.....gli stadi si svuotano, eh.....
"Oh, peraltro sto rileggendo Brera. La raccolta di articoli. Agghiacciante, specie dove racconta di cosa fa per scrivere un pezzo in due ore scarse."
Lexo, la cosa più divertente di Brera è rileggersi "Espana 82", una raccolta (con le bellissime foto di Silvano Maggi) dei suoi articoli scritti durante il Mondiale. C'è da morire.....
@Nick
"Ah, siamo passati dal contorno all'antipasto?
Non reggeva più quella del contorno?"
Veramente la metafora del'antipasto l'ho usata TRE GIORNI FA (3 dicembre 2010), nel mio post delle 18:39.
Uno dei miei primi interventi qua dentro.
Poi dice che comunicare è facile, con questi blog!...
@Nick
"Ma sarà vario, gustoso e invitante PER TE. A me fa schifo. Ma letteralmente, eh.
O no? O non si può? O la tanto decantata soggettività vale solo per le opinioni degli altri?"
Tu Nick non hai ancora capito - benché l'abbia detto, ribadito e sottolineato - che per "contorno" non intendo soltanto i battibecchi fra addetti ai lavori.
Come te lo devo spiegare che il calcio è anche la sua lunga e multiforme storia, le sue infinite implicazioni sociali, storiche, filosofiche, emozionali e chi più ne ha più ne metta?
Le cosiddette "polemiche", da quelle ideologiche alla Brera a quelle da ballatoio sono solo una componente di tutto ciò.
Ora: ti fa "letteralmente schifo" la storia del calcio?
Ma che stai a dire, scusa?...
"Le tv locali lombarde fanno un grande lavoro, sono più libere delle tv nazionali e hanno grandi opinionisti, forse i migliori: Franco Rossi, Gino Bacci, Franco Melli, Domenico Marocchino, Luis Suarez, Enzo Gambaro."...
concordo non su tutti i nomi, ma come idea di fondo sì. Trovatemi una rete nazionale dove c'è qualcuno che "insulta" tutti come Franco Rossi.
@Nick
"Ci sarebbe anche da spiegare l'attuale crollo verticale di spettatori, abbonati e seguito generico…cos'è? Troppo poche polemiche?"
E secondo te invece quale sarebbe il motivo, troppe polemiche?
Che cosa vorresti dire, che negli stadi il pubblico cala per carenza di "bon ton" fra allenatori, giocatori e dirigenti?...
Se cala negli stadi (solo quelli italiani però) non cala davanti alla tv.
Dove le polemiche fra addetti ai lavori di solito fanno il boom di ascolti.
Ovviamente le cause sono ben altre.
E non c'entra il "bon ton".
"Tu Nick non hai ancora capito - benché l'abbia detto, ribadito e sottolineato - che per "contorno" non intendo soltanto i battibecchi fra addetti ai lavori."
Però citi quasi esclusivamente quelli a mo' di esempio.....
"Che cosa vorresti dire, che negli stadi il pubblico cala per carenza di "bon ton" fra allenatori, giocatori e dirigenti?... (...) Ovviamente le cause sono ben altre".
Tipo il calo di livello tecnico?!...che magari la gente ritiene fondamentale per seguire uno sport...
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