di Stefano Olivari
La proprietà transitiva non esiste nemmeno nel tennis, sport dove i fattori esterni rispetto al valore dei giocatori sono molto ridotti, figuriamoci nel calcio. Se il Barcellona ha umiliato, molto al di là del cinque a zero finale con 'manotazo' che esibito da calciatori della vituperata Italia avrebbe fatto gridare allo scandalo, il Real Madrid, non si capisce come mai la stessa squadra (sia pure indebolita da quello scarso di Ibrahimovic) sette mesi fa fosse riuscita a creare due occasioni da gol in tre quarti di partita di superiorità numerica. E nell'andata a San Siro avesse dominato solo il quarto d'ora geniale di Balotelli.
Contro lo stesso Mourinho e contro giocatori che presi singolarmente erano tutti dello stesso livello o peggiori di quelli schierati ieri dal Real (che comunque erano in undici). E quindi? Per una volta la carica da occhi di tigre ha giocato contro il miglior allenatore del mondo (dopo Zeman, che il pessimo Moratti post-sbornia ha sbagliato nel non ingaggiare il 23 maggio), esaltando gli avversari e innervosendo i suoi. Che hanno sbagliato la prima partita della stagione, fra Liga e Champions, proprio nell'occasione mediatica più importante. A Mourinho, attento come pochi ai dettagli più che al quadro generale, non sarà sfuggito che in situazioni spaccagambe Ozil sposta poco (anche al Werder e in nazionale si esaltava quando la partita si apriva) e che l'importanza di Higuain va molto al di là dei gol segnati: senza i suoi movimenti dal centro verso l'esterno Cristiano Ronaldo sta troppo defilato e Di Maria da fenomeno tagliacampo diventa aletta più o meno ispirata, in ogni caso troppo vicina ai raccattapalle. Con i quattro davanti allargatissimi Khedira e Xabi Alonso hanno dovuto loro malgrado fare da spettatori alle triangolazioni dell'immenso Iniesta e di Xavi: qualcuno ha già parlato di Playstation, di sicuro il Real al confronto sembrava l'Intellivision.
Insomma, una lezione sotto tutti i profili tranne che quello umano. Perchè l'ambiente barcellonista, caricato anche dall'esito delle elezioni, è ad alto livello quanto di più provinciale e ottuso possa esistere al mondo. Siamo molto oltre il 'Pelè peggio di Maradona perché non si è misurato con il calcio italiano', visto che nella percezione che l'ambiente ha di sé si mescolano fattori politici, storici ed etnici. Cosa diremmo di una Roma solo di romani? Intendiamo romani non all'altezza di 'stranieri', non certo Totti e De Rossi. In questo quadro tutto viene giustificato. Guardiola, il 'signore' (signore anche del nandrolone, che secondo i periti di parte però il suo corpo produceva più del normale: meglio la pomata o lo shampoo, allora) Guardiola, che con la sua squadra in vantaggio prende in giro Cristiano Ronaldo fingendo di restituirgli il pallone e poi buttandolo lontano? Una volta lo avremmo definito, anche per come si pone nelle interviste, finto prete...Messi che simula in maniera indecente? Victor Valdes, autore di un fallo da rigore che avrebbe potuto riaprire la partita, che ad ogni scaramuccia esce dall'area come un pazzo intimidatore? Mancavano giusto gli idranti post-partita da stizza, ma solo perché i blaugrana hanno vinto. Se Mourinho ha ancora qualcosa da dire e da dare, visto che il Triplete potrebbe avere scaricato anche lui (noi di sicuro, ma siamo anche nati già predisposti), questa disfatta gli farà bene.
231 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 231 di 231@Dane
"Però citi quasi esclusivamente quelli a mo' di esempio....."
E' vero, ma solo perché l'articolo che stiamo commentando parla di Mourinho, che della polemica è re e maestro.
Solo per questo.
Domani porto la carta moschicida da metter sul tavolo. Poi proviamo a rigiocare sta partita a carte.....
Tu Nick non hai ancora capito […] Come te lo devo spiegare […]
Com'era quella del rispetto degli altri, delle opinioni altrui e compagnia?
Allegri giovani…ne abbiamo trovato un altro che capisce tutto e spiega tutto.
E secondo te invece quale sarebbe il motivo, troppe polemiche?
Troppe polemiche, poca credibilità.
E le due cose sono strettamente collegate.
Se cala negli stadi (solo quelli italiani però)
Già. E non ce la facciamo qualche domanda sull'argomento "polemiche"?
non cala davanti alla tv.
No?
Vallo a raccontare a quelli di Sky.
Prima tv italiana a chiedere un modello di retention per intercettare e arginare il calo di abbonamenti.
Ovviamente le cause sono ben altre.
Fammi indovinare….che si gioca troppo a calcio e si chiacchiera troppo poco? :D
@Dane, fammi sapere quando sistemi la moschicida, che questo giochino alla lunga diventa noioso.
@Nick
"Ovviamente le cause sono ben altre.
Fammi indovinare….che si gioca troppo a calcio e si chiacchiera troppo poco? :D"
E' difficile dirlo, forse dipende dagli stadi italiani, che sicuramente non sono confortevoli come quelli inglesi, spagnoli, tedeschi e perfino polacchi.
Forse c'è troppo calcio in diretta sulle tv a pagamento.
Ma mi sento di escludere che dipenda dalle polemiche fra addetti ai lavori.
Non c'è alcun nesso, nel modo più assoluto.
"E' difficile dirlo, forse dipende dagli stadi italiani, che sicuramente non sono confortevoli come quelli inglesi, spagnoli, tedeschi e perfino polacchi."
La colpa è dei seggiolini, l'ho sempre detto io.....e metteteli due cazzo di divanetti, braccine corte!.....come cazzo ce la porto Paolina Bonaparte allo stadio senza dormeuse?!....
"Ma mi sento di escludere che dipenda dalle polemiche fra addetti ai lavori.
Non c'è alcun nesso, nel modo più assoluto."
Ragazzi vi prego, finitelo, non ce la faccio a vederlo contorcersi così....davvero, soffro più io di lui...
certo è che il prefiltraggio, la tessera nominale e tutto il resto hanno allontano la gente dal calcio. come calciopoli, i commentatori indecenti che si vedono alla tv e anche la manca di conquibus da investire nella pedata
Perché, pensi davvero che ci sia un nesso fra il calo di spettatori e le polemiche fra addetti ai lavori?...
Ma sulla base di che cosa lo affermi?
O pensi che gli stadi italiani siano comodi, nuovi, sicuri e confortevoli come quelli spagnoli, inglesi e tedeschi?...
Mi pare evidente che le cause sono ben altre, non certo lo scarso fair play fra allenatori e giocatori.
(Il basso livello tecnico, la carenza di fuoriclasse, troppo calcio in diretta sullle pay-tv...)
Ovviamente la mia era una risposta a Dane, non a nanomelmoso con cui sono in parte d'accordo.
"Mi pare evidente che le cause sono ben altre, non certo lo scarso fair play fra allenatori e giocatori.
(Il basso livello tecnico, la carenza di fuoriclasse, troppo calcio in diretta sullle pay-tv...)"
OOOOHHHHHH!!!!!!!.....IL BASSO LIVELLO TECNICO E LA CARENZA DI FUORICLASSE, cose che evidentemente il pubblico ritiene FONDAMENTALI ben più degli insoddisfacenti, per quanto saporiti, antipasti a base di polemiche e malcostumi che non sono affatto diminuiti ma anzi aumentati.....altro che antipasto che ti fa passare la voglia della bistecca, qua c'è gente anoressica che si alza da tavola per andare a vomitare.....cià, per sto giro ripongo a posto le fiale di Zyklon.....
Dane, tranquillo...ha tentato il colpo di reni con "gli stadi italiani", ma poi si è finito da solo...:D
@Dane
"IL BASSO LIVELLO TECNICO E LA CARENZA DI FUORICLASSE, cose che evidentemente il pubblico ritiene FONDAMENTALI ben più degli insoddisfacenti, per quanto saporiti, antipasti a base di polemiche e malcostumi"
Nel campionato francese ci sono più fuoriclasse che da noi?
Il livello tecnico è più alto?
Non mi pare, EPPURE la media delle presenze allo stadio è più alta che in serie A.
Nella serie B di 20 anni fa c'erano tanti fuoriclasse?
Il livello tecnico era elevatissimo?
No, eppure gli stadi erano molto più pieni di oggi.
Quindi la qualità dello spettacolo è UNO DEI FATTORI, non certo l'unico.
Forse nemmeno il principale.
@all
basta, al confronto Quinto fabio Massimoera un pirla, carne fresca....mah..Balotelli....
Italo
"Nel campionato francese ci sono più fuoriclasse che da noi?
Il livello tecnico è più alto?
Non mi pare, EPPURE la media delle presenze allo stadio è più alta che in serie A."
Ma son diversi i toni e le polemiche, hai mai visto una trasmissione francese?! Prova a vedere già solo la tv svizzera.....
p.s.: oh, se vuoi andare avanti fallo, però ti avviso che t'ho fatto fuori tutti i fanti, e fra un po' passo a torri e cavalli.....
"Quindi la qualità dello spettacolo è UNO DEI FATTORI, non certo l'unico.
Forse nemmeno il principale."
Ma no, certo. Il fattore principale sono liti e polemiche, ormai l'abbiamo imparato. Chi si ricorderebbe oggi del Milan di Van Basten e del Napoli di Maradona senza Maurizio Mosca e Ferlaino che si insultano al Processo del Lunedì?!....
@Dane
"Ma no, certo. Il fattore principale sono liti e polemiche, ormai l'abbiamo imparato."
Accetto la battuta, ma ovviamente questo non lo penso neanch'io.
Gli altri fattori sono la trasformazione dei tifosi in telespettatori, gli stadi italiani che non sono certo i più comodi e sicuri d'Europa, l'eccessiva offerta televisiva sulle tv a pagamento.
E forse anche altre concause.
Nel campionato francese ci sono più fuoriclasse che da noi?
Il livello tecnico è più alto?
Ma perchè, che seguito ha la Ligue1?
l'eccessiva offerta televisiva sulle tv a pagamento.
...e di cosa si compone questa eccessiva offerta?
@Nick
"Ma perchè, che seguito ha la Ligue1?"
Ormai ha superato la serie A.
Eppure ci sono meno campioni che da noi, e di sicuro il livello tecnico non è superiore al nostro.
"...e di cosa si compone questa eccessiva offerta?"
In Italia tutte le partite, nessuna esclusa, vengono trasmesse in diretta dalle pay-tv, all'estero no.
Questo contribuisce senz'altro al calo di presenze negli stadi di serie A.
Quindi ci sono meno spettatori perchè ci sono troppe partite e poche chiacchiere.
Ci fossero meno partite e più polemiche, sai che boom...
A posto così.
Troppe partite sicuramente: troppa quantità e poca qualità.
In serie A basterebbero 16 squadre, come succedeva fino al 1988.
Poi, certo, se ci fosse nell'ambiente meno conformismo, meno noia e più vivacità non sarebbe malaccio...
Quindi è di nuovo un problema di qualità....
Venghino siori venghino...dov'è l'asso di cuori? E' questo, vedete? E' qui? E' qui? O forse è qui? Puntate, puntate...
Anche un problema di qualità.
Anche.
Che cosa vorresti, una risposta unica e universale per i problemi del calcio?...
Devo deluderti: non c'è.
Perlomeno: io non ce l'ho (forse mi hai sopravvalutato, e questo mi lusinga).
Magari...
"In Italia tutte le partite, nessuna esclusa, vengono trasmesse in diretta dalle pay-tv, all'estero no.
Questo contribuisce senz'altro al calo di presenze negli stadi di serie A. "
A quanto dicono i dati a me forniti le presenze non sono in calo solo negli stadi (Nick aveva scritto: "Vallo a raccontare a quelli di Sky.
Prima tv italiana a chiedere un modello di retention per intercettare e arginare il calo di abbonamenti.
..."), poi certo: questo gli uffici stampa non te lo dicono.....
p.s.: l'avevo detto che avrei cominciato con le torri.....
"Poi dopo Maradona che "non era soltanto il suo sinistro" ma soprattutto le sue "sublimi smargiassate" possiamo anche chiudere il sipario (no, dico: MARADONA! Con sto criterio Cassano è megli'e Pelè)."
Ecco, riflettevo su sta cosa.....abbiamo scoperto che Cassano, Panucci e Materazzi sono più divertenti e spettacolari di quei noiosoni di Pelè, Maldini e Beckenbauer.....
Dane, che Materazzi fosse più decisivo di Iniesta l'avevamo già stabilito altrove però...:D
@Dane
"Ecco, riflettevo su sta cosa.....abbiamo scoperto che Cassano, Panucci e Materazzi sono più divertenti e spettacolari di quei noiosoni di Pelè, Maldini e Beckenbauer....."
Questo no, certo, però preferisco sempre quei campioni che riescono a non essere banali né in campo né fuori.
Che non ti sorprendono solo quando hanno il pallone fra i piedi, ma anche nella vita reale.
Che dividono il pubblico, che fanno discutere e anche arrabbiare.
(Su Panucci e Materazzi non mi pronuncio, ma effettivamente Cassano corrisponde al profilo.)
Non sono riuscito ad andare oltre il "però"...
@Dane OldBoy ecc.
Il caso "marketing del calcio italiano" potrebbe essere spiegato all'università come esempio di rara assurdità gestionale.
Prima le tv hanno mostrato ai club diritti tv come i conquistadores le perline colorate con gli indio. Dopodiché offrendo tutte le partite in diretta (caso unico al mondo) e rendendo particolarmente difficoltoso l'accesso a stadi osceni (altro doppio caso unico al mondo, gli stadi osceni e le normative per l'accesso) hanno di fatto svuotato gli impianti a favore del pubblico televisivo. La mancanza di appeal, fascino, dell'esperienza dal vivo, soprattutto delle nuove generazioni, ha fatto il resto. Tenendo 'alte' tre squadre e ignorando il resto poi ne è stato svilito il valore del prodotto complessivo, responsabilità della lega, anche grazie a un'informazione che cura solo le tre potenti (e magari anche perchè per il futuro marketing, per certi canali tv è meglio far crescere bambini fan di Boateng che di Di Natale). Tra Udinese-Cagliari, Birmingham-Blackburn e Athletic-Valladolid credo non ci siano dubbi su quale gara, aldilà del tifo, paradossalmente anche in Italia, per il pubblico sia la partita meno attraente...
E in Cina e Malesia?
Ciao!
"Dane, che Materazzi fosse più decisivo di Iniesta l'avevamo già stabilito altrove però...:D"
Nick, pensa che al posto di Materazzi avevo inizialmente messo Passarella giusto epr non smebrare talebano. Però che Passarella fosse meglio di Beckemabuer ne abbiamo avuto sempre il sospetto anche prima di esser folgorati sulla via di Oldboy, e quindi ho ritenuto che l'esempio di Materazzi fosse più eloquente.... :-D
"Non sono riuscito ad andare oltre il "però"..."
Hai fatto bene, così ti sei risparmiato il "ma effettivamente Cassano corrisponde al profilo".......
"Il caso "marketing del calcio italiano" potrebbe essere spiegato all'università come esempio di rara assurdità gestionale."
Sono d'accordo, e non solo dal punto di vista del marketing. Tu pensa quale vantaggio aveva il calcio italiano sul resto del mondo negli anni 90 e com'è finito oggi.
Riguardo poi al "per certi canali tv è meglio far crescere bambini fan di Boateng che di Di Natale" mi viene in mente un discorso che facevamo io e il Direttore tanti anni fa: immagina un ragazzino di Treviglio, che abita quindi a metà strada tra Milano e Bergamo (di cui è provincia e di cui parla bene o male il dialetto). Nel momento in cui per far spazio a sloveni e brasiliani dalla prima squadra spariscono i prodotti del vivaio di Zingonia e si taglia quel cordone ombelicale tra squadra e territorio che possiamo sintetizzare con la parola "identificazione", che motivo avrebbe quel ragazzino di farsi la trasvolata fino a Bergamo ogni domenica invece che impiegare pressocchè lo stesso tempo per scendere a Milano a vedersi i Campioni d'Europa egualmente senza un italiano in squadra?!...
Da qui agli esempi estremi regalatici dalla globalizzazione è un attimo, il recente Barça-Real insegna che nemmen le tre strisicate possono stare più molto tranquille. Se mi dicono (poi non so eh, gli esperti potranno confermare o smentire...) che l'NBA in tv ha più seguito dell'Olimpia Milano......
p.s.: no, dico: l'Olimpia Milano, non il San Pio X o il Leone XIII.....
ma effettivamente Cassano corrisponde al profilo
Nientedimeno?
Io l'avevo detto millemila post fa che Cassan'è megl'e Pelè.
Ma io scherzavo, però.
(Su NBA e Olimpia ti confermo tutto. Ma non c'è proprio lotta...
A me invece piacerebbe conoscere i dati di ascolto del Partido di lunedì scorso)
@Nick
"ma effettivamente Cassano corrisponde al profilo
Nientedimeno?
Io l'avevo detto millemila post fa che Cassan'è megl'e Pelè.
Ma io scherzavo, però."
Io invece non l'ho mai detto, ma ti invidio perché riesci a criticare anche i commenti che non hai letto.
(Che ti vanti di non avere letto.)
Io, per dire, di solito prima leggo e cerco di capire ciò che ho letto.
Poi, semmai, mi permetto di criticare.
Ma ognuno è fatto a modo suo, ovviamente.
Sì oldboy, ognuno è fatto a modo suo.
Io per esempio non mi permetterei mai di mettermi su un piedistallo e accusare la gente di "non capire" nonostante io "lo rispieghi di nuovo".
E nè mi permetto di criticare il modo di fare degli altri, visto che "ognuno è fatto a modo suo".
A ogni modo non ho criticato affatto quella frase che, non dubito (più che altro spero), inserita nel contesto originale poteva avere un senso diverso. Semplicemente rispondevo a Dane notando come quella tua frase avesse un simpatico e interessante parallelo con quanto scritto da me parecchi commenti dietro.
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